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Tag: Sanremo 2023

Lavoro, Landini scrive a Meloni: convocare le parti sociali

Lavoro, Landini scrive a Meloni: convocare le parti socialiRoma, 29 ago. (askanews) – Con una lettera inviata alla premier, Giorgia Meloni, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, chiede di convocare un incontro con le parti sociali più rappresentative e di aprire un confronto negoziale sul rinnovo dei contratti, la crescita dei salari e delle pensioni, una legge sulla rappresentanza e il salario minimo, il superamento della precarietà e un piano straordinario di assunzioni nel settore pubblico.

Ecco il testo integrale della missiva: “Gentile presidente del Consiglio, intendiamo portare direttamente alla sua attenzione la necessità di convocare un incontro con le parti sociali comparativamente più rappresentative stipulanti contratti nazionali ed accordi interconfederali per verificare le condizioni di avvio di un confronto negoziale finalizzato a favorire: la reale tutela e crescita del potere di acquisto di salari e pensioni; il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro pubblici e privati. Ciò sia in termini di risorse da inserire nella legge di bilancio, sia in termini di recupero dei ritardi nei rinnovi, sia in termini di intervento fiscale per sostenere aumenti salariali netti adeguati alla situazione inflattiva; la definizione di una legge sulla rappresentanza che cancelli i contratti pirata, certifichi la titolarità dei soggetti negoziali, assegni così valore generale di legge ai contenuti economici e normativi dei contratti collettivi nazionali di lavoro stipulati da organizzazioni di rappresentanza comparativamente più rappresentative, garantisca il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di votare i contratti che li riguardano e di poter eleggere le Rsu in ogni luogo di lavoro; in tale ambito, fissare una quota salariale oraria minima valida per tutti i contratti nazionali affinché nessuna persona che lavora possa essere retribuita con una paga oraria inferiore; il superamento di una precarietà nel lavoro non più sostenibile: è il momento di affermare la stabilità nei rapporti di lavoro e la parità di diritti tra tutte le persone che per vivere devono lavorare, ciò a valere anche nel sistema del lavoro in appalto; la realizzazione di un piano straordinario di assunzioni in tutto il settore pubblico (dalla sanità all’istruzione) comprensivo della stabilizzazione del personale ancora precario. Rimandando all’incontro una più ampia ed articolata esposizione delle nostre proposte, cogliamo l’occasione per porgere i nostri più cordiali saluti”.

I funerali di Prigozhin potrebbero essere a San Pietroburgo. Il Cremlino: Putin non parteciperà

I funerali di Prigozhin potrebbero essere a San Pietroburgo. Il Cremlino: Putin non parteciperàRoma, 29 ago. (askanews) – Numerosi rappresentanti delle forze dell’ordine russe sono stati avvistati a guardia di un cimitero di San Pietroburgo, mentre si rincorrono le indiscrezioni sul fatto che possano celebrarsi nella giornata di oggi i funerali di Yevgeny Prigozhin.

Stamattina la sicurezza era stata rafforzata intorno all’ingresso del cimitero Serafimovskoe, ma non è riuscita a impedire che alcune persone fossero fotografate mentre tentavano di entrare nel cimitero con dei fiori. Prigozhin, capo dei mercenari del Gruppo Wagner, è morto dopo che un aereo di sua proprietà è stato abbattuto nei pressi di Mosca, il 23 agosto. Secondo la lista dei passeggeri, diffusa dopo lo schianto, sul velivolo c’erano oltre a Prigozhin anche il suo numero due e il suo numero tre, Dmitry Utkin e Valery Chekalov.

In ogni caso, Vladimir Putin non ha intenzione di partecipare ai funerali del leader dei mercenari del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Secondo quanto riferito dalla Reuters, il Cremlino non è a conoscenza dell’organizzazione del funerale, che è di competenza della famiglia. Domenica la commissione investigativa russa ha confermato che Prigozhin era tra le persone rimaste uccise nell’incidente aereo di mercoledì scorso. La commissione ha dichiarato in un comunicato che, dopo gli esami della scientifica, tutti i dieci corpi recuperati sul luogo sono stati identificati.

Il Cremlino ha negato di aver ucciso il capo del Gruppo Wagner, definendo le valutazioni dell’intelligence occidentale sul potenziale coinvolgimento di Putin “una menzogna assoluta”. Prigozhin si era rifiutato di sottoporre i suoi mercenari al controllo diretto dello stato, nonostante la richiesta diretta di Putin durante un incontro al Cremlino a giugno. La sua rivolta armata, quel mese, è arrivata pochi giorni prima di una scadenza che avrebbe costretto il gruppo a firmare contratti militari.

Germania, salari in 2° trimestre aumentano a ritmo record: +6,6%

Germania, salari in 2° trimestre aumentano a ritmo record: +6,6%Roma, 29 ago. (askanews) – I salari tedeschi sono aumentati al ritmo record annuo del 6,6% nel secondo trimestre, dando una spinta tanto al potere di acquisto dei consumatori e alimentando anche le preoccupazioni sull’inflazione spinta dall’aumento del costo del lavoro.

Il dato è stato comunicato dall’ufficio statistico federale Destatis.L’aumento, che rispetto alla crescita salariale del 5,6% nel trimestre precedente, è stato il più alto da quando tali dati hanno iniziato a essere raccolti nel 2008. Secondo Destatis, i livelli salariali sono stati incrementati dagli aumenti del salario minimo e dai bonus concessi da molte aziende per attutire l’impatto dell’inflazione più elevata.

Un esame dettagliato di tutti i settori mostra che il livello pre-crisi Covid – misurato dall’indice dei salari nominali nel secondo trimestre del 2019 – è stato nuovamente raggiunto quasi ovunque, ad eccezione dei dipartimenti economici di produzione automobilistica, costruzione di altri veicoli e aviazione.

Atletica, Jacobs: “Volevo mollare, tornerò più forte di Tokyo”

Atletica, Jacobs: “Volevo mollare, tornerò più forte di Tokyo”Roma, 29 ago. (askanews) – “Sono contentissimo di essere tornato a correre. La cosa che mi è mancata di più è stata proprio gareggiare perché alla fine il miglior allenamento è la gara, tutto quello che in questi ultimi mesi non riuscito a vivere. Sono molto contento di questi campionati del Mondo perché ho ritrovato me stesso e questa forse era la parte più importante”. Parola di Marcell Jacobs intervistato da “SportMediaset”. “Non ritornerò il Marcell di Tokyo ma posso tornare a essere molto meglio. Credo che quello sia stato un anno in cui è andato tutto veramente bene, ma si poteva anche fare tanto altro. Quindi io sono dell’idea che tornerò molto più forte di quello che sono stato a Tokyo. Sicuramente Tokyo mi ha cambiato. Mi ha dato molte più responsabilità, io sono arrivato a Tokyo come un outsider, uno che poteva correre forte e arrivare in finale ma dopo che vinci è normale che tutti si aspettano tanto da me. Ma io sono il primo che si aspetta tanto da me stesso”. Sui prossimi obiettivi, aggiunge: “Il mio obiettivo è quello di arrivare a Parigi l’anno prossimo da campione olimpico e voglio andarmene da Parigi da campione olimpico nuovamente. Se arrivare al massimo della forma quando più conta significa perdere tutte le gare prima di un campionato del mondo o di un’Olimpiade io sono disposto a perdere tutte le gare prima di un campionato del mondo o di un’Olimpiade per vincere quelle competizioni”. Una stagione condizionata dagli infortuni subiti: “Quello che ho imparato quest’anno è che purtroppo il corpo ha dei limiti e quando ho iniziato a sentire i primi segnali che il corpo mi mandava come avvertimento, come a dire che forse stavo spingendo troppo, io non li ho ascoltati e non ci ho dato peso. Pensavo fosse solo una questione mentale, volevo spingere e volevo dimostrare che quest’anno doveva essere il mio anno dopo le difficoltà dell’anno scorso. Sono una persona che dedica tutto a me stesso, togliendo tempo alla famiglia e a tante cose che mi potrebbero piacere per dare spazio all’atletica, al mio sport. Fosse per me, farei una gara ogni weekend ma il mio corpo non me lo permetteva proprio. C’è stato un momento in cui ho avuto un blackout, in cui non capivo neanche io cosa dovessi fare. La parte più difficile è stata il primo mese perché non si capiva quale fosse l’infortunio, non si capiva da dove arrivasse la problematica. Quando si tratta di nervo sciatico si fa sempre fatica perché una volta ti dà dei segnali sotto il piede, un’altra volta al polpaccio, una volta al bicipite, alla schiena o al gluteo. Non si riesce mai a individuare un punto preciso per risolverlo. Non siamo dei robot o delle macchine che sostituisci un pezzo quando non funziona più ma dobbiamo cercare di trovare un equilibrio”. Sulle tante critiche ricevute dopo Tokyo: “Non saremo mai al 100% perché c’è sempre qualcosa che succede e in più ci sono persone che si sentono sempre in diritto di poter dire la loro pensando che a noi non arriva niente di tutto questo, quando invece questa è la parte più difficile: cercare di estraniarsi da tutto, non vedere queste cose anche se poi è difficile far finta che non esistano. Ho cercato di resettare, ho fatto una settimana in cui veramente non volevo più saperne niente, in cui volevo mollare tutto perché non stavo bene. Invece poi, da un giorno all’altro, ho capito che non potevo arrendermi in quel modo, dovevo continuare a spingere perché sapevo benissimo che questo non ero io e sapevo che potevo tornare a essere anche migliore rispetto a prima. Così mi sono rimesso in gioco, mi sono rimesso in linea sia a livello mentale che fisico. Ho ricominciato ad allenarmi e a fare tutto quello che potevo fare per portare a casa il miglior risultato. Le persone parlano ma Tokyo non è stato un episodio, è stato un evento che ho costruito in anni di lavoro, di difficoltà, di infortuni, di problematiche e delusioni. Lì a Tokyo stavo bene, a livello mentale e fisico, non avevo problemi e riuscivo a essere me stesso”. Gli avversari americani in cui parlano sempre di lui: “E’ un po’ il loro modo di fare e di essere, perché comunque devono attirare l’attenzione su di loro, devono cercare di essere un po’ i duri della situazione, quelli che non hanno paura di niente. Poi però appunto, come hai detto tu, fa ridere che nominano sempre me, che gli fanno sempre una domanda su di me perché io sono quello che ha vinto l’Olimpiade dopo Bolt e sono quello che ha vinto la medaglia nei 100 metri. Sia Carnes lo scorso anno che Lyles quest’anno hanno vinto ma con un tempo più alto rispetto al mio di Tokyo, quindi, è normale che loro vogliano sempre mettermi in mezzo, o cercare di sminuirmi, ma sanno benissimo che quando io sono in forma, rischiano”. Infine un messaggio da mandare a chi l’ha attaccato e che ha detto che non vincerà più i 100 metri: “Quando qualcosa va male, essere attaccati è una cosa che viene facile da fare ma bisognerebbe mettersi nei panni di quella persona e provare a capire perché è successa o non è successa quella cosa. Bisognerebbe capire che dietro quello schermo c’è comunque una persona fisica che legge e che vive di emozioni, di gioie, di paure e di tensioni. Bisogna sempre ricordarsi sempre questo. Nella mia testa c’è la voglia di tornare a vincere ma non voglio continuare a dirlo, voglio dimostrarlo e quando lo dimostrerò rifaremo l’intervista e ti dirò che sono tornato a vincere”.

Calo popolazione in Cina: c’è chi s’inventa premio per sposa giovane

Calo popolazione in Cina: c’è chi s’inventa premio per sposa giovaneRoma, 29 ago. (askanews) – La Cina si trova ad affrontare una grave crisi demografica e, per questo, le autorità del paese provano a inventare anche provvedimenti un po’ creativi per cercare di incentivare la natalità. Una contea in una delle province più ricche ha istituito un premio in denaro per le coppie in cui la sposa ha 25 anni o meno. Lo racconta oggi il South China Morning Post.

La contea di Changshan, nella provincia occidentale dello Zhejiang, ha annunciato la scorsa settimana che le coppie che contraggono matrimonio riceveranno 1.000 yuan (127 euro) in contanti se la sposa avrà 25 anni o meno. In Cina, l’età legale per il matrimonio è di 22 anni per gli uomini e 20 per le donne. Fino all’abolizione della politica del figlio unico nel 2016, il governo cinese promuoveva matrimoni tardivi e nascite tardive, nonché nascite migliori e meno numerose, come parte della sua politica di pianificazione familiare.

L’anno scorso, le registrazioni dei matrimoni in Cina sono scese a 6,83 milioni, segnando il nono calo annuale consecutivo e il livello più basso dalla fine degli anni ’70. Ad aprile, un distretto della città di Shaoxing nello Zhejiang ha lanciato un elenco di politiche per favorire la natalità, inclusa l’offerta di un pacchetto regalo del valore di 1.000 yuan agli sposi, sebbene non fosse specificato alcun limite di età.

A Xian, durante la Festa Qixi che è praticamente il San Valentino cinese, molti hanno ricevuto messaggi di testo dalla Commissione sanitaria locale con l’invito a “sposarsi e partorire ad un’età appropriata” per “portare avanti l’eredità cinese e condividere la responsabilità del ringiovanimento nazionale”. L’anno scorso la popolazione cinese si è ridotta di 850mila, scendendo a 1,4118 miliardi. Per la prima volta dal 1961 ha registrato un calo. I nuovi nati sono stati soltanto 9,56 milioni, segnando un calo del 9,98% rispetto ai 10,62 milioni del 2021.

Ad aprile le Nazioni Unite avevano dichiarato che l’India era sul punto di superare la Cina come paese più popoloso del mondo. Per alcuni demografi lo è già.

A settembre 4 live per Ezio Bosso e l’album di inediti Emily Reel

A settembre 4 live per Ezio Bosso e l’album di inediti Emily ReelRoma, 29 ago. (askanews) – Un “non compleanno” sempre più vivace e ricco per Ezio Bosso e i suoi fan a settembre 2023, grazie al lavoro sull’archivio degli inediti svolto dalla famiglia, al ritorno con la casa discografica che ne ha sancito il successo e pubblicato i suoi album più importanti, Sony Music, e ai nuovi progetti di trascrizione grazie al pianista italiano Francesco Libetta.

Dal 10 al 24 settembre cinque appuntamenti dal vivo in quattro delle città più importanti nella vita di Bosso – Napoli, Milano, Trieste e Roma – anticiperanno le prime uscite discografiche con il 13 e 29 settembre la pubblicazione del primo singolo e del primo album di inediti dedicati a Emily Dickinson in uscita in digitale, CD e vinile con Sony Music. “Emily Dickinson è una delle mie poetesse preferite, credo di aver letto tutte le sue poesie, le sue lettere e i suoi scritti, ho scritto tanti brani sulle sue poesie, che lei chiamava ‘le mie piccole stanze’”, scriveva il compianto pianista nel 2007 mentre componeva in un solo anno quello che doveva divenire il suo spettacolo teatrale multimediale dedicato alla grande poetessa americana. I suoi familiari ricapitolano oggi così la storia di questo progetto perduto, inedito e solo parzialmente eseguito in rare occasioni dal vivo: “Ezio ideò un progetto ispirato dalle poesie di Emily Dickinson che prevedesse musica, voce recitante e video: purtroppo questo spettacolo rimase solo un’idea. Qualche composizione fu successivamente eseguita dal vivo con il suo Buxusconsort, un brano trovò spazio nell’album Seasong ma quasi tutto rimase solo su carta. Con David Romano, ultimo violino dell’Ezio Bosso Piano Trio e primo violino del suo progetto più ambizioso, la Europe Philharmonic Orchestra, abbiamo pensato fosse giunto il momento di dare vita a quelle partiture dimenticate. Nello spettacolo Ezio si immaginava un’attrice leggere le poesie tra una composizione e l’altra, per completezza le lasciamo trascritte nel booklet dell’album, con il sogno di vedere un giorno in scena proprio quello spettacolo ideato più di quindici anni fa. Questo album, preceduto da Four Letters, nasce da un percorso iniziato tre anni fa per far sì che ciò che Ezio ha lasciato non vada perduto ma soprattutto possa essere fruito da tutti: non esiste un solo erede di Ezio, siamo tutti noi e ognuno può fare la sua parte, anche ascoltando per la prima volta la musica che avrete presto tra le mani”.

Nell’attesa dell’uscita di Emily Reel #15 – from 15 Poems by Emily Dickinson in uscita per Sony Music il 29 settembre, David Romano presenterà Esoconcerto dal vivo il 13 settembre a Napoli ed il primo singolo Maddest Noise uscirà in digitale proprio quel giorno. Mentre a Trieste, nel “suo” Teatro Verdi, sempre il 13 verrà anticipata un’importantissima uscita discografica dedicata a Bosso e questa volta finalmente incentrata sul repertorio per piano solo più amato: Francesco Libetta, uno dei virtuosi del pianoforte di maggior prestigio, presenterà infatti in anteprima la sua toccante interpretazione di alcuni dei grandi classici di Bosso per piano solo, insieme a un estratto dalla sua bellissima trascrizione per piano della prima sinfonia di Bosso.

Uno studio Usa avverte: l’inquinamento è la più grande minaccia mondiale alla salute umana

Uno studio Usa avverte: l’inquinamento è la più grande minaccia mondiale alla salute umanaRoma, 29 ago. (askanews) – L’inquinamento atmosferico rappresenta un rischio maggiore per la salute globale rispetto al fumo o al consumo di alcol, e questo pericolo è esacerbato in alcune regioni del mondo come l’Asia e l’Africa, spiega uno studio pubblicato oggi .

Secondo questo rapporto dell’Energy Policy Institute (EPIC) dell’Università di Chicago sulla qualità dell’aria globale, l’inquinamento da particelle sottili – emesse dai veicoli a motore, dall’industria e dagli incendi – rappresenta “la più grande minaccia esterna alla salute pubblica globale. Ma nonostante questa osservazione, i fondi stanziati per la lotta contro l’inquinamento atmosferico rappresentano solo una piccola parte di quelli destinati, ad esempio, alle malattie infettive, sottolinea il rapporto. L’inquinamento da particelle fini aumenta il rischio di sviluppare malattie polmonari, cardiache, ictus o cancro. Il rispetto permanente della soglia di esposizione alle particelle sottili stabilita dall’OMS aumenterebbe l’aspettativa di vita globale di 2,3 anni, stima l’EPIC, sulla base dei dati raccolti nel 2021. In confronto, il consumo di tabacco riduce l’aspettativa di vita globale in media di 2,2 anni.

Nell’Asia meridionale, la regione del mondo più colpita dall’inquinamento atmosferico, gli effetti sulla salute pubblica sono molto pronunciati. Secondo i modelli EPIC, gli abitanti del Bangladesh – dove il livello medio di esposizione alle polveri sottili è stimato in 74 g/m3 – potrebbero guadagnare 6,8 anni di aspettativa di vita se la soglia di inquinamento venisse abbassata a 5 g/m3, il livello raccomandato dal l’OMS. La capitale dell’India, Nuova Delhi, è considerata la “megalopoli più inquinata del mondo”, con un tasso medio annuo di 126,5 g/m3.Al contrario, la Cina ha “compiuto notevoli progressi nella lotta contro l’inquinamento atmosferico” lanciata nel 2014, ha affermato all’AFP Christa Hasenkopf, direttrice dei programmi sulla qualità dell’aria dell’EPIC. L’inquinamento atmosferico medio nel Paese è quindi diminuito del 42,3% tra il 2013 e il 2021, ma rimane sei volte superiore alla soglia raccomandata dall’OMS. Se questo progresso continuasse nel tempo, la popolazione cinese dovrebbe guadagnare in media 2,2 anni di aspettativa di vita, stima l’EPIC. Ma nel complesso, le regioni del mondo più esposte all’inquinamento atmosferico sono quelle che ricevono meno mezzi per combattere questo rischio, osserva il rapporto. “C’è un profondo divario tra i luoghi in cui l’aria è più inquinata e quelli in cui la maggior parte delle risorse viene impiegata collettivamente e globalmente per risolvere questo problema”, spiega Christa Hasenkopf. Se esistono meccanismi internazionali per combattere l’HIV, la malaria o la tubercolosi, come il Fondo Globale che stanzia 4 miliardi di dollari all’anno nella lotta contro queste malattie, non esiste alcun equivalente per l’inquinamento atmosferico. “Eppure, l’inquinamento atmosferico riduce l’aspettativa di vita media di una persona nella RDC (Repubblica Democratica del Congo) e in Camerun più dell’HIV, della malaria e altri”, sottolinea il rapporto.

Negli Stati Uniti, il programma federale Clean Air Act ha contribuito a ridurre l’inquinamento atmosferico del 64,9% dal 1970, consentendo all’aspettativa di vita media degli americani di aumentare di 1,4 anni. In Europa, il miglioramento della qualità dell’aria negli ultimi decenni ha seguito la dinamica di quello osservato negli Stati Uniti, ma persistono profonde disparità tra l’est e l’ovest del continente. Tutti questi sforzi sono minacciati, tra l’altro, dal moltiplicarsi degli incendi boschivi in tutto il mondo – causati dall’aumento delle temperature e dal moltiplicarsi degli episodi di siccità, legati ai cambiamenti climatici – e che provocano picchi di inquinamento dell’aria. Nel 2021, la storica stagione degli incendi in California, ad esempio, ha provocato un inquinamento atmosferico nella contea californiana di Plumas pari a cinque volte la soglia limite raccomandata dall’OMS.

Milano, Sardone(Lega): bene sgombero via Esterle ma niente moschea

Milano, Sardone(Lega): bene sgombero via Esterle ma niente moscheaMilano, 29 ago. (askanews) – “Dopo oltre sei anni di occupazione abusiva da parte di centri sociali e immigrati irregolari, finalmente l’immobile comunale di via Esterle è stato sgomberato. Ringraziamo il questore e le forze dell’ordine per il successo dell’operazione”. Così in una nota l’eurodeputata e consigliere comunale della Lega a Milano Silvia Sardone e il segretario provinciale Samuele Piscina.

“Riportare la legalità è molto importante, soprattutto contro chi è un professionista dell’illegalità. La rete ‘Noi ci siamo’ è infatti protagonista di numerose occupazioni in tutta la città, tra cui quella recente sventata in una giornata in Via Fortezza. Sullo sfondo rimane il lassismo del Comune di Milano che ha accettato questa indecente occupazione di un immobile comunale per anni, senza fare nulla. Si parla inoltre di trattative per la sistemazione degli abusivi, è vergognoso che Palazzo Marino si metta a interloquire con chi delinque da anni. Ora ha dato l’ok per lo sgombero solamente perché l’area è destinata a moschea” hanno osservato. “Spiace constatare l’atteggiamento del Comune guida Pd: silenzio totale sulle occupazioni di case popolari ed edifici dismessi, impegno a trovare soluzioni quando si deve fare la moschea. Segnaliamo, tra l’altro, che quest’area non è adeguata e non ha i requisiti per la realizzazione di una moschea. Inoltre la zona di via Padova ha già al momento due moschee e i cittadini sono estremamente contrari a questa destinazione d’uso dell’immobile” hanno proseguito.

“È pazzesco che il Comune di Milano non abbia soluzioni contro l’insicurezza e il degrado di questa periferia ma si impegni così tanto per far costruire una moschea. Evidentemente il loro obiettivo è fare di Via Padova un ghetto islamico, con ancora più problemi per il quartiere. Rinnoviamo inoltre l’invito a intervenire con lo sgombero per le numerose moschee abusive in città che segnaliamo da anni. Come mai i numerosi abusi non vengono perseguiti?” hanno concluso i due esponenti della Lega.

Il Vaticano: il Papa non ha mai esaltato l’imperialismo o il governo russo

Il Vaticano: il Papa non ha mai esaltato l’imperialismo o il governo russoRoma, 29 ago. (askanews) – “Nelle parole di saluto rivolte a braccio ad alcuni giovani cattolici russi negli scorsi giorni, com’è chiaro dal contesto in cui le ha pronunciate, il Papa intendeva incoraggiare i giovani a conservare e promuovere quanto di positivo c’è nella grande eredità culturale e spirituale russa, e certo non esaltare logiche imperialistiche e personalità di governo, citate per indicare alcuni periodi storici di riferimento”. Lo ha detto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, rispondendo alle domande dei giornalisti riguardo all’intervento di Papa Francesco in un collegamento il 25 agosto con i ragazzi russi riuniti a San Pietroburgo, in occasione del X Incontro nazionale dei giovani cattolici della Russia, che si è svolto dal 23 al 27 agosto.

Dopo i nubifragi arriva il crollo termico, finita l’estate africana

Dopo i nubifragi arriva il crollo termico, finita l’estate africanaRoma, 29 ago. (askanews) – Il ciclone Poppea, come da previsioni, è sceso dalla Norvegia, ha attraversato gran parte dell’Europa occidentale e si è ‘tuffato’ venerdì nel Mediterraneo vicino alle Baleari. Da questa posizione, durante il weekend, si è poi approfondito, riscaldato e mosso verso Est raggiungendo l’Italia centro settentrionale con fenomeni estremi.

Lorenzo Tedici, meteorologo del sito iLMeteo.it, conferma infatti che nel suo percorso, dalle Baleari fino alla Sardegna (poi Liguria) Poppea ha assorbito tantissimo calore dalle acque caldissime del Mediterraneo assumendo caratteristiche simil-tropicali. Nel suo passaggio vicino alla Sardegna ha provocato anche un’anomala alta marea per il crollo repentino della pressione di 10 hPa in 12 ore, una profonda ciclogenesi tipica degli uragani sulle acque calde dei Caraibi. Nella serata di domenica, poi, a causa dell’arrivo di Poppea in Liguria si sono registrate delle piogge monsoniche record con accumuli in centro a Genova di 190 mm in 3 ore: la quantità di pioggia che cade in 4-5 mesi in alcune zone della Toscana meridionale. Insomma, introducendo la carta d’identità e la violenza del Ciclone Poppea con questi pochi semplici dati, si giustifica l’allerta attiva ancora per le prossime ore su mezza Italia: si temono nubifragi in particolare sul Nord-Est e su tutta la fascia tirrenica, mentre i venti di burrasca colpiranno ancora, specie la Sardegna, con onde fino a 7 metri sulle Bocche di Bonifacio.

Il ciclone Poppea segnerà la fine dell’estate africana, ma non dell’estate italiana: nel prossimo weekend avremo infatti il ritorno del sole quasi ovunque con temperature fino a 28-30 gradi, ma con picchi oltre i 35 gradi in Sardegna. Intanto, prima del ritorno dell’estate ‘italiana’, prestiamo attenzione nelle prossime ore in Toscana, Umbria, Lazio e Triveneto, poi nel corso della giornata anche in Emilia Romagna e Basso Tirreno. Il rischio è di avere temporali molto forti con accumuli di pioggia significativi, localmente anche qualche grandinata e purtroppo non si escludono anche tornado lungo le coste tirreniche.

Mercoledì poi il maltempo lascerà il Paese lentamente, fermandosi qualche ora in più e fino al pomeriggio su Alto Adriatico, estreme regioni di Nord-Est e tutte le zone centrali: attenzione a forti fenomeni tra Romagna, Marche e Lazio. L’ultimo giorno di agosto, infine, vedrà il ritorno di alcune piogge anche dal Nordafrica verso la Sicilia, richiamate dal Ciclone Poppea che intanto si sarà spostato sui Balcani: sull’Italia peninsulare ed in Sardegna invece il tempo sarà in prevalenza soleggiato, fresco al mattino, intorno ai 28 gradi di giorno. Il primo weekend di settembre sarà accompagnato da un nuovo anticiclone, decisamente meno caldo di Nerone e più piacevole: ritroveremo il sole ovunque, senza eccessi termici subtropicali e senza piogge monsoniche.