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Tag: Sanremo 2023

Luca Lunetta è ufficialmente parte dell’Arma dei Carabinieri

Luca Lunetta è ufficialmente parte dell’Arma dei CarabinieriMilano, 27 nov. (askanews) – Luca Lunetta è ufficialmente parte dell’Arma dei Carabinieri. Il pilota Pata Talento Azzurro FMI, impegnato nel Mondiale Moto3 con il team SIC 58, ha infatti prestato giuramento ieri, 26 novembre, presso la Scuola Allievi di Torino. Un passaggio che ha segnato l’ingresso formale di Lunetta nel Centro Sportivo dell’Arma dei Carabinieri, facendolo diventare il primo pilota motociclista ad entrare nel gruppo sportivo dell’Arma. Un avvenimento importante per il futuro di Lunetta e non solo, che darà la possibilità anche ad altri piloti di seguire lo stesso percorso, reso possibile grazie alla stretta collaborazione tra i Carabinieri e la FMI, che resta costantemente impegnata nella crescita e nel supporto di giovani talenti. L’annuncio di Lunetta come primo pilota del Centro Sportivo dell’Arma era stato dato in un’affollata conferenza tenutasi ad inizio settembre a Misano, in concomitanza con il GP di San Marino e della Riviera di Rimini. Evento in cui erano intervenuti tra gli altri Carmelo Ezpeleta (Ceo Dorna) e Paolo Simoncelli.


Luca Lunetta, nato a Roma il 27 maggio 2006, è uno dei piloti di punta del progetto Pata Talenti Azzurri, con il quale la FMI supporta la crescita dei giovani più promettenti, abbracciando diverse specialità. Nel 2024 infatti la lista conta ben 70 piloti suddivisi per otto discipline (Velocità, Motocross, Enduro, Trial, Supermoto, Speedway, Flat Tack e Quad). Il romano è al suo settimo anno di presenza tra i Talenti. Giovanissimo ma già ricco di esperienza, Lunetta ha seguito il percorso formativo FMI che ha contribuito ad accompagnarlo al Mondiale. Raccogliendo successi in ogni fase, a partire dalle Minimoto, passando per il titolo di Campione Italiano CIV Premoto3 (2019) e approdando alle competizioni internazionali. Fino ad arrivare, grazie al supporto di Paolo Simoncelli e del suo Team, al Mondiale Moto3 nel 2024. In questa stagione Lunetta ha ottenuto due podi, con il secondo posto conquistato in Thailandia che è stato il primo piazzamento mai ottenuto nel motomondiale da un atleta del Centro Sportivo Carabinieri. Risultati conquistati sempre con il numero 58 sulla carena, che gli hanno permesso di essere il miglior italiano della Moto3 nel 2024. “Ieri è stata una giornata indimenticabile: il sogno di entrare a far parte dell’Arma dei Carabinieri è diventato realtà” ha detto Lunetta. “Sono profondamente onorato di essere il primo pilota a rappresentare l’Arma dei Carabinieri e spero con tutto il cuore di portarne il nome sempre più in alto nelle prossime stagioni, continuando a crescere insieme nel motociclismo. Desidero ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile questo traguardo, a partire dalla mia famiglia, per cui questa giornata è stata speciale tanto quanto per me. Un grazie di cuore all’Arma dei Carabinieri e alla Federazione Motociclistica Italiana per il supporto e la fiducia”.

Giappone, procuratore s’inchina di fronte a ex condannato a morte

Giappone, procuratore s’inchina di fronte a ex condannato a morteRoma, 27 nov. (askanews) – Il procuratore capo del Giappone centrale si è scusato personalmente oggi con Iwao Hakamata, l’uomo di 88 anni assolto in un processo di revisione per un caso di omicidio quadruplo avvenuto nel 1966, dopo aver trascorso oltre quarant’anni nel braccio della morte. Il giudice si è inchinato in segno di scuse di fronte all’ex condannato a morte. Lo riferisce l’agenzia di stampa Kyodo.


“Mi dispiace profondamente che sia stato lasciato in uno stato legale incerto per così tanto tempo” ha dichiarato Hideo Yamada, procuratore capo dell’Ufficio della Procura distrettuale di Shizuoka, durante una visita alla casa di Hakamata a Hamamatsu. Yamada ha aggiunto di aver “accettato l’assoluzione e di non considerare il signor Hakamata colpevole”. La sorella 91enne di Hakamata, Hideko, era al suo fianco, dato che per lui è diventato difficile comunicare a causa del deterioramento del suo stato mentale durante i decenni di incarcerazione. In Giappone i condannati a morte possono essere portati al luogo dell’esecuzione, che avviene per impiccaggione, in qualsiasi momento dopo che la condanna è stata resa definitiva. Serve solo il via libera del ministro della Giustizia.


“Iwao e io pensiamo che fosse destino. Ora siamo felici che la sua assoluzione sia definitiva”, ha detto Hideko a Yamada in nome del fratello. Hakamata fu arrestato nel 1966 e la sua condanna a morte fu confermata nel 1980. Rilasciato nel 2014 dopo che nuove prove avevano sollevato dubbi sulla sua condanna, è stato assolto in un processo di revisione lo scorso settembre. Il verdetto è stato reso definitivo con la decisione del pubblico ministero di non presentare appello.


Hakamata è stato il detenuto nel braccio della morte più longevo al mondo. Il Tribunale distrettuale di Shizuoka ha affermato nella sentenza che Hakamata era stato sottoposto a “dolori fisici e mentali” durante gli interrogatori e che le sue dichiarazioni di confessione del crimine erano state “fabbricate”.


Takayoshi Tsuda, capo della Polizia prefetturale di Shizuoka, ha visitato la casa di Hakamata in ottobre per scusarsi, promettendo di “condurre indagini più approfondite e appropriate in futuro”. Hakamata era un ex pugile professionista e lavorava come dipendente convivente presso un produttore di miso – polpa di soia – quando fu arrestato con l’accusa di aver ucciso il direttore dell’azienda, sua moglie e due dei loro figli, trovati morti per ferite da arma da taglio nella loro casa nella Prefettura di Shizuoka, che era stata incendiata.

Kauno Grudai inaugura stabilimento da 32 mln in Lituania

Kauno Grudai inaugura stabilimento da 32 mln in LituaniaRoma, 27 nov. (askanews) – Kauno Grudai, una delle più grandi aziende di produzione alimentare della Lituania e focalizzata nella produzione di cibo istantaneo, ha inaugurato il suo nuovo stabilimento da 32 milioni di euro ad Alytus. Lo stabilimento è destinato a creare 250-300 nuovi posti di lavoro su circa 7.400 metri quadrati di spazio produttivo. E’ il secondo stabilimento di cibo istantaneo dell’azienda nella città e la sua terza filiale di produzione locale.


Una offerta che risponte alla domanda di cibo istantaneo in aumento in tutta Europa: si prevede infatti che il mercato globale del cibo istantaneo raggiungerà circa 200 miliardi di dollari entro il 2032. Mentre i consumatori europei abbracciano prodotti come noodles istantanei e porridge, Kauno Grudai attualmente esporta il 96% della sua produzione e rifornisce i principali rivenditori in 30 paesi europei, tra cui Spagna, Germania e Regno Unito. Il nuovo stabilimento amplierà significativamente le capacità produttive, aggiungendo 240 milioni di unità di cibo istantaneo all’anno. Ciò include 120 milioni di tazze di noodle e snack pot e 120 milioni di confezioni di noodle, aumentando la capacità produttiva totale dell’azienda a 500 milioni di porzioni all’anno, quasi un quinto del mercato europeo.


Il fatturato annuo del gruppo supera 1,5 miliardi di euro, con esportazioni che raggiungono l’Europa occidentale, la Scandinavia e gli Stati Uniti. Il tutto con una attenzione agli obiettivi di sostenibilità: l’azienda usa solo olio di palma sostenibile certificato RSPO e si è impegnata a sostituire il 45% dell’olio di palma utilizzato con olio di girasole entro la fine del 2025. Questo cambiamento fa parte della più ampia strategia ambientale che include iniziative volte a ridurre le emissioni di carbonio e a minimizzare gli sprechi. La struttura funzionerà con energia verde, utilizzerà imballaggi riciclabili e ridurrà al minimo gli sprechi. In futuro, l’azienda continuerà a dare priorità alla crescita delle esportazioni, in particolare verso l’Europa occidentale, i paesi scandinavi e gli Stati Uniti.

Ok Commissione Ue all’Igp per il Torrone de Montelimar francese

Ok Commissione Ue all’Igp per il Torrone de Montelimar franceseRoma, 27 nov. (askanews) – La Commissione Europea ha approvato l’inserimento del “Torrone di Montélimar” nel registro delle Indicazioni Geografiche Protette (Igp). Questo nuovo prodotto si aggiungerà all’elenco dei 3.636 prodotti già protetti nell’Unione Europea.


Il “Nougat de Montélimar” è un prodotto dolciario fabbricato nel comune di Montélimar, in Francia, costituito da una pasta a base di colore da bianco a crema, aerata con albume e composta da sostanze dolcificanti, in particolare miele, una guarnizione composta da mandorle ed eventualmente integrato con pistacchi. In bocca si presenta in due diverse consistenze: torrone duro, croccante e friabile, e torrone tenero, morbido e cremoso alla masticazione. Il “Torrone di Montélimar” è prodotto utilizzando un know-how specifico sviluppato nel corso di diversi secoli e con ingredienti fedeli alle antiche ricette. Strategica è la formazione di mastri pasticceri o cuochi che devono tenere conto del tipo di attrezzatura utilizzata, delle caratteristiche delle materie prime e delle condizioni del giorno di produzione (umidità dell’aria, temperatura ambiente) per adattare i tempi e le temperature di cottura e ottenere la consistenza desiderata. La fama del “Torrone di Montélimar” è ampiamente diffusa in tutta la Francia dalla fine del XIX secolo e continua ancora oggi.

Ue,von der Leyen: la strategia economica per la nuova Commissione

Ue,von der Leyen: la strategia economica per la nuova CommissioneStrasburgo, 27 nov. (askanews) – “Posso annunciare che la prima grande iniziativa della nuova Commissione europea sarà una ‘Bussola della competitività’, che inquadrerà il nostro lavoro per il resto del mandato. La Bussola sarà costruita sui tre pilastri del rapporto Draghi: il primo è colmare il divario di innovazione con gli Stati Uniti e la Cina; il secondo è un piano congiunto per la decarbonizzazione e la competitività; e il terzo è aumentare la sicurezza e ridurre le dipendenze”.


Lo ha detto Ursula von der Leyen presentando la sua nuova Commissione europea al dibattito prima del voto di fiducia oggi a Strasburgo, nella plenaria del Parlamento europeo. á “In un mondo in cui ogni debolezza è trasformata in un’arma, ogni divisione e ogni dipendenza sono sfruttate, la nostra libertà e sovranità dipendono più che mai dalla nostra forza economica. La nostra sicurezza – ha sottolineato von der Leyen – dipende dalla nostra capacità di competere, innovare e produrre. E il nostro modello sociale dipende da un’economia in crescita mentre affronta il cambiamento demografico”. “Ecco perché – ha ricordato – ho chiesto a Mario Draghi di tracciare la strada da seguire. La sua diagnosi è stata netta e la sua tabella di marcia per l’azione altrettanto ambiziosa. Molte delle sue proposte sono state riprese nelle lettere di missione” dei nuovi commissari designati. “I leader hanno approvato il suo lavoro nel Consiglio europeo all’inizio di questo mese. E ho ascoltato attentamente le audizioni. Ho sentito i vostri ripetuti appelli a realizzare il cambiamento sostanziale che sta proponendo. Con rapidità e con ambizione”. Q Riguardo al primo pilastro della “Bussola”, von der Leyen ha rilevato che “la quota globale di domande di brevetti in Europa è pari a quella degli Stati Uniti o della Cina. Ma solo un terzo dei brevetti europei viene sfruttato commercialmente. Siamo bravi più o meno quanto gli Stati Uniti nel creare start-up. Ma quando si tratta del loro sviuppo sul mercato, andiamo molto peggio dei nostri concorrenti. Dobbiamo colmare questo divario”.


“Quindi – ha annunciato ancora la presidente della Commissione – metteremo la ricerca e l’innovazione, la scienza e la tecnologia al centro della nostra economia. Investiremo di più e cn un focus migliore, e faremo in modo che le nostre piccole aziende, le nostre start-up, possano prosperare qui in Europa. Sappiamo che cosa bisogna fare: una start-up della California può espandersi e raccogliere fondi in tutti gli Stati Uniti. Ma una start-up in Europa – ha lamentato von der Leyen – deve fare i conti con 27 diverse barriere nazionali”. Insomma, “dobbiamo rendere più facile la crescita in Europa”.

Calcio,Mancini al Giornale: pentito di aver lasciato la Nazionale

Calcio,Mancini al Giornale: pentito di aver lasciato la NazionaleRoma, 27 nov. (askanews) – “Lasciare la Nazionale italiana è stata una scelta sbagliata, che non rifarei”. Roberto Mancini compie sessant’anni, si guarda indietro e racconta in esclusiva al Giornale – in una intervista – i successi, i rimpianti e i sogni. Sessant’anni di vita tra sport e affetti. Un’ora di intervista dopo tanti mesi di riservatezza e silenzio. Una confessione fiume. Il rammarico per non aver finito gli studi, la fissazione per il pallone da quando era piccolissimo, la vita a Jesi con la madre infermiera, il padre falegname e la sorella piccola, poi l’avvenura a Bologna iniziata quando aveva tredici anni.


“Quello che mi brucia di più – dice – è stata l’eliminazione della Nazionale dal Mondiale”. E l’errore più grande? Oggi lo ammette: “Sono state le dimissioni da Ct, uno sbaglio che non rifarei”. “Se io e il presidente Gravina ci fossimo parlati, spiegati, chiariti, probabilmente le cose non sarebbero andate così”. Mancanza di dialogo: Allenare sentendo che la fiducia sulla tua persona vacilla, mi creda, non è una bella sensazione. Non ti garantisce di poter lavorare con la giusta serenità. Nonostante ciò mi rimprovero di non aver affrontato il tutto con più chiarezza. Fra noi c’è sempre stato un rapporto basato sulla grande stima e il dialogo. E la volta che forse era necessario parlare con chiarezza non è stato fatto”. I soldi dell’Arabia: “Non nego che per un allenatore la proposta di una cifra così alta – anche se inferiore rispetto a quella dei giornali – ti metta in crisi. Però non è stata determinante. Ha incisio ma non è stato solo per quello che ho lasciato la Nazionale. Una scelta sbagliata che non rifarei”. Mancini giudica soddisfacente la sua avventura in Arabia Saudita, “credo di avere lasciato buone basi”. E sulla panchina della Roma “mi avrebbe fatto piacere ma non sono stato contattato”.


Infine la biografia di sua figlia Camilla sui temi del bullismo: “Sono orgogliosissimo di lei, ha dovuto sopportare molte difficoltà a causa del problema al volto che porta dalla nascita” Dal momento che è la sua festa gli chiedono qual è il regalo che si farebbe. Lui sorride: “Alzare la coppa del mondo”.

Planas (Spagna): con Francia e Italia a difesa pesca Mediterraneo

Planas (Spagna): con Francia e Italia a difesa pesca MediterraneoRoma, 27 nov. (askanews) – L’accordo raggiunto durante lo scorso Agrifish tra Spagna, Francia e Italia, che si è tradotto in una dichiarazione congiunta in difesa degli interessi di pesca nel Mediterraneo per chiedere alla Commissione Europea una moratoria sul piano di gestione pluriennale del Mar Mediterraneo nel 2025, è fondamentale “per garantire il futuro della pesca nel Mar Mediterraneo ed evitare ulteriori riduzioni dei giorni di pesca per la flotta peschereccia”. Lo ha spiegato il ministro spagnolo dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, Luis Planas, che ieri ha visitato il porto di Vilanova i la Geltrú (Barcellona), accompagnato dai rappresentanti delle corporazioni dei pescatori della Catalogna.


Planas ha sottolineato che “l’attività di pesca nel Mediterraneo è più della semplice pesca, è una realtà territoriale e sociale che fa parte della nostra cultura, del nostro vivere, del nostro lavorare e noi vogliamo che questa realtà come paesi mediterranei venga presa in considerazione”. Il 18 novembre Luis Planas ha firmato, insieme ai suoi omologhi francese e italiano, una dichiarazione congiunta che chiede una moratoria sul piano di gestione pluriennale nel Mediterraneo nel corso del 2025. I tre paesi difenderanno questa posizione nel Consiglio dei ministri del 9 e 10 dicembre, in cui devono essere approvati i totali ammissibili di catture (TAC) e le quote per il prossimo anno.


Ha ricordato che la Spagna conta 2.200 pescherecci nel Mediterraneo, di cui più di 600 in Catalogna e 47 a Vilanova i la Geltrú. Planas ha anche ricordato che il settore della pesca catalano è pioniere nell’adozione di misure per proteggere le risorse della pesca nel Mediterraneo con chiusure temporali e spaziali e misure di selettività nelle reti per proteggere gli avannotti. Per questo Planas ritiene che esistano alternative alle misure drastiche di continuare a ridurre i giorni di pesca e chiede che vengano valorizzati gli sforzi che le flotte a strascico che pescano nel Mediterraneo stanno portando avanti da anni. Sono misure necessarie e positive, “ma a livello di Unione europea dobbiamo pensare a dove stiamo andando e quale è il nostro porto di destinazione”.

La tregua fra Israele ed Hezbollah in Libano è in vigore dalle 4

La tregua fra Israele ed Hezbollah in Libano è in vigore dalle 4Roma, 27 nov. (askanews) – Un accordo di cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti tra Israele e Hezbollah è entrato in vigore alle 4 del mattino ora locale, ponendo fine a quasi 14 mesi di combattimenti.


L’accordo, che non è stato pubblicato prima della sua entrata in vigore prevede, secondo quanto riferito, un periodo di transizione di 60 giorni durante i quali l’Idf ritirerà le sue forze dal Libano meridionale; l’esercito libanese schiererà circa 5.000 soldati a sud del fiume Litani, comprese 33 postazioni lungo il confine con Israele; le forze di Hezbollah lasceranno il Libano meridionale e le sue infrastrutture militari saranno smantellate. Secondo quanto riferito, gli Stati Uniti stanno inoltre fornendo una lettera di accompagnamento in cui specificano i diritti di Israele di rispondere alle violazioni del cessate il fuoco da parte di Hezbollah.Hezbollah ha iniziato a sparare su Israele il giorno dopo l’assalto di Hamas nel sud di Israele, il 7 ottobre 2023, costringendo allo sfollamento di circa 60.000 residenti del nord di Israele. Le risposte militari di Israele si sono intensificate due mesi fa, quando Israele ha ucciso gran parte della leadership di Hezbollah e distrutto molte, ma non tutte, le sue capacità missilistiche.

Svimez, per il secondo anno Mezzogiorno cresce più del Centro-Nord

Svimez, per il secondo anno Mezzogiorno cresce più del Centro-NordRoma, 27 nov. (askanews) – Nel 2024, il Mezzogiorno cresce per il secondo anno consecutivo più della media del Centro-Nord: +0,9% contro +0,7%. Si riduce tuttavia sensibilmente lo scarto di crescita favorevole al Sud rispetto al 2023, quando il Pil del Sud era cresciuto quasi un punto percentuale sopra la media del Centro-Nord. E’ quanto emerge dal Rapporto Svimez 2024, presentato oggi a Roma.


La crescita più sostenuta del Mezzogiorno – si legge nel documento – è dovuta a una più robusta dinamica degli investimenti in costruzioni (+4,9% contro il 2,7% del resto del Paese) trainati dalla spesa in opere pubbliche del Pnrr. I consumi delle famiglie tornano, invece, in negativo nel 2024 (-0,1% contro +0,3% nel Centro-Nord), frenati dalla crescita dimezzata del reddito disponibile delle famiglie rispetto all’anno scorso (+2,3% nel 2024 contro il +4,5% del 2023) e da una dinamica dei prezzi in rallentamento, ma lievemente più sostenuta rispetto al resto del Paese. A politiche invariate, il 2025 rappresenta un anno di passaggio verso differenziali territoriali di crescita guidati da fattori strutturali sfavorevoli al Sud, a causa del rientro dalle politiche di stimolo agli investimenti privati e di sostegno ai redditi delle famiglie, solo parzialmente compensati dall’impatto positivo degli investimenti del Pnrr. Dal prossimo anno, la Svimez evidenzia i rischi di un ritorno alla “normalità” di una crescita più stentata al Sud rispetto al resto del Paese: nel 2025 il Mezzogiorno tornerà a crescere meno del Centro-Nord (+0,7% contro +1,0%), confermando questa tendenza nel 2026 (+0,8% contro 1,1%).


Nel triennio 2024-2026, al Sud gli investimenti del Pnrr valgono 1,8 punti percentuali di Pil meridionale (1,6 punti nelle regioni del Centro-Nord). In media, circa tre quarti della crescita del Pil del Mezzogiorno nel triennio è legata alla capacità di attuazione degli investimenti del Piano, a fronte di circa il 50% nel resto del Paese.

A Consorzio ricotta bufala Dop premio efficientamento energetico

A Consorzio ricotta bufala Dop premio efficientamento energeticoRoma, 27 nov. (askanews) – Il Consorzio di Tutela della Ricotta di Bufala Campana Dop è il vincitore del Premio per l’efficientamento energetico alla quinta edizione della Rassegna del giornalismo agroalimentare e agroindustriale “Pro Sud”, tenutasi dal 21 al 23 novembre scorsi al Museo nazionale del Bergamotto e del Cibo di Reggio Calabria.


La vittoria, arrivata insieme al Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia Igp e il Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria Dop, è il riconoscimento “al contributo fondamentale nel garantire la qualità e l’autenticità della ricotta di bufala campana Dop, eccellenza gastronomica del Sud Italia”, come si legge nella motivazione. “Attraverso l’attività del Consorzio, guidato dal presidente Benito La Vecchia – prosegue la motivazione – si è rafforzata la promozione di un prodotto che esprime al meglio il patrimonio culturale e culinario del territorio. Il Consorzio ha inoltre intrapreso azioni significative per l’efficientamento energetico e la sostenibilità, dimostrando come l’innovazione possa convivere con il rispetto delle tradizioni”. A ritirare il premio è stato proprio il presidente del Consorzio, Benito La Vecchia: “la ricotta di bufala Dop – ha detto – si sta affermando sempre di più come simbolo di freschezza, genuinità, cibo salutare per gli sportivi e adatto anche ai più piccoli. Inoltre, cresce anche l’interesse degli addetti ai lavori: dai pasticcieri agli chef stellati, l’utilizzo come ingrediente riesce a esaltare tantissime ricette”.