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Tag: Sanremo 2023

Vino, in GB vendemmia 2023 da record: oltre 20 mln di bottiglie

Vino, in GB vendemmia 2023 da record: oltre 20 mln di bottiglieMilano, 28 dic. (askanews) – Nel 2023 la Gran Bretagna ha registrato la più grande vendemmia della sua storia, con una produzione che si stima essere oltre le 20 milioni di bottiglie di vino, di cui più di 16 milioni di spumante, quasi il 50% in più rispetto al record precedente che si attestava su circa 13 milioni di bottiglie. Lo scrive la rivista specializzata inglese “The Drink Businnes”, sottolineando che la produzione di quest’anno “è più del doppio di quella che si consuma attualmente in Gran Bretagna”, dove la domanda di vino locale si attesta “su circa 10 milioni di bottiglie, di cui ben 8 milioni sono bollicine”.

Il picco di produzione raggiunto quest’anno in Inghilterra e Galles è dovuto all’andamento climatico ottimale che ha portato a rese elevatissime, raggiunte in particolare dalle quattro uve principali, Chardonnay, Pinot Noir, Meunier e Bacchus, ma anche dall’aumento della superficie coltivata che, secondo “WineGB”, è passata dai 2.138 ettari del 2018 ai 3.230 ettari del 2023. I produttori inglesi, che si dicono soddisfatti anche della qualità dell’annata 2023, dovranno ora però fare i conti con una stagnazione generale delle vendite di vino nel Paese e dovranno presumibilmente trovare nuovi mercati per far fronte al raddoppio della produzione di spumante, ed eventualmente ragionare sul prezzo, ben più alto rispetto ai concorrenti Prosecco e Cava così apprezzati in Gran Bretagna.

Rugby, Quesada convoca 35 azzurri per raduno in vista del Sei Nazioni

Rugby, Quesada convoca 35 azzurri per raduno in vista del Sei NazioniRoma, 28 dic. (askanews) – Gonzalo Quesada, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby Maschile (foto federugby), ha ufficializzato la lista degli atleti convocati per il raduno di Verona in programma giovedì 4 e venerdì 5 gennaio in preparazione del Guinness Sei Nazioni 2024. Trentacinque gli Azzurri convocati in un raduno – il primo sul campo dopo le riunioni dello scorso 11 dicembre – che vedrà il coinvolgimento solo di atleti che giocano in Italia. Sono otto gli esordienti presenti nel gruppo tra cui Giulio Marini, terza linea in forza al Mogliano Veneto, sceso in campo con la Selezione Italiana Under 23 che in due occasioni ha superato la Selezione delle Academies Irlandesi a Noceto a metà dicembre. Gli allenamenti sono in calendario a partire dalle 10 del 4 gennaio presso il Payanini Center di Verona. “Iniziamo a trasferire sul campo i principi condivisi nel primo raduno di dicembre. Avremo a disposizione tutti gli atleti che giocano in Italia facendo un primo step, importante, verso il Sei Nazioni. Saranno due giorni intensi con l’obiettivo di mettere le basi del lavoro che ci accompagnerà nei prossimi mesi” ha dichiarato Quesada.

Questa la lista degli atleti convocati: Piloni Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 36 caps) Matteo NOCERA (Zebre Parma, esordiente) Luca RIZZOLI (Zebre Parma, esordiente) Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, esordiente) Giosuè ZILOCCHI (Benetton Rugby, 16 caps)

Tallonatori Gianmarco LUCCHESI (Benetton Rugby, 17 caps) Marco MANFREDI (Zebre Parma, 3 caps) Giacomo NICOTERA (Benetton Rugby, 18 caps) Seconde Linee Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 36 caps) Riccardo FAVRETTO (Benetton Rugby, 1 cap) Edoardo IACHIZZI (Benetton Rugby, 6 caps) Federico RUZZA (Benetton Rugby, 49 caps) Andrea ZAMBONIN (Zebre Parma, 3 caps)

Terze Linee Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 16 caps) Giacomo FERRARI (Zebre Parma, esordiente) Toa HALAFIHI (Benetton Rugby, 12 caps) Alessandro IZEKOR (Benetton Rugby, esordiente) Michele LAMARO (Benetton Rugby, 33 caps) Giulio MARINI (Mogliano Veneto Rugby, esordiente) Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 52 caps) Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 17 caps) Mediani di Mischia Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 7 caps) Alessandro FUSCO (Zebre Parma, 17 caps)

Mediani di Apertura Giacomo DA RE (Benetton Rugby, 2 caps) Leonardo MARIN (Benetton Rugby, 6 caps) Giovanni MONTEMAURI (Zebre Parma, esordiente) Centri Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 30 caps) Filippo DRAGO (Benetton Rugby, esordiente) Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 12 caps) Marco ZANON (Benetton Rugby, 16 caps) Ali/Estremi Pierre BRUNO (Zebre Parma, 15 caps) Simone GESI (Zebre Parma, 1 cap) Edoardo PADOVANI (Benetton Rugby, 44 caps) Lorenzo PANI (Zebre Parma, 5 caps) Jacopo TRULLA (Zebre Parma, 8 caps) Questi i prossimi appuntamenti della Nazionale Italiana Maschile: Raduno 4-5 gennaio, Verona Raduno dal 22 gennaio a Verona Dal 27 gennaio Italia in raduno a Roma 03.02.24 – ore 15.15 Italia v Inghilterra 11.02.24 – ore 15 locali (16 ITA) Irlanda v Italia 25.02.24 – ore 16 Francia v Italia 9.03.24 – ore 15.15 Italia v Scozia 16.03.24 – ore 14.15 locali (15.15 ITA) Galles v Italia

Mattarella ricorda i fratelli Cervi trucidati dai fascisti

Mattarella ricorda i fratelli Cervi trucidati dai fascistiRoma, 28 dic. (askanews) – “Sono trascorsi ottant’anni dall’eccidio dei fratelli Cervi, simbolo della Resistenza partigiana, giovani vite spezzate dalla ferocia fascista nel 1943. Nel Poligono di tiro di Reggio Emilia vennero fucilati Quarto Camurri e i sette fratelli Cervi: Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore”. Lo ha dichiarato in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“All’alba del 28 dicembre 1943, dopo un mese di prigionia e vessazioni, i sette fratelli Cervi e il loro compagno Quarto Camurri – ha ricordato il capo dello Stato – vennero trucidati dai fascisti a causa del loro coinvolgimento nella Resistenza partigiana. La loro determinazione e coraggio nel combattere contro l’oppressione fascista li hanno resi simbolo della lotta per la libertà e la democrazia del nostro Paese”. A giudizio di Mattarella “la memoria del brutale eccidio vive nelle coscienze degli Italiani a indelebile ricordo del loro sacrificio e degli ideali di pace, libertà, eguaglianza e giustizia per i quali hanno lottato e che sono oggi valori cardine della nostra Costituzione. La Repubblica ne ricorda il sacrificio e ne onora la memoria”.

Mattarella: fratelli Cervi simbolo della lotta per la libertà

Mattarella: fratelli Cervi simbolo della lotta per la libertàRoma, 28 dic. (askanews) – “Sono trascorsi ottant’anni dall’eccidio dei fratelli Cervi, simbolo della Resistenza partigiana, giovani vite spezzate dalla ferocia fascista nel 1943. Nel Poligono di tiro di Reggio Emilia vennero fucilati Quarto Camurri e i sette fratelli Cervi: Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore”. Lo ha dichiarato in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“All’alba del 28 dicembre 1943, dopo un mese di prigionia e vessazioni, i sette fratelli Cervi e il loro compagno Quarto Camurri – ha ricordato il capo dello Stato – vennero trucidati dai fascisti a causa del loro coinvolgimento nella Resistenza partigiana. La loro determinazione e coraggio nel combattere contro l’oppressione fascista li hanno resi simbolo della lotta per la libertà e la democrazia del nostro Paese”. A giudizio di Mattarella “la memoria del brutale eccidio vive nelle coscienze degli Italiani a indelebile ricordo del loro sacrificio e degli ideali di pace, libertà, eguaglianza e giustizia per i quali hanno lottato e che sono oggi valori cardine della nostra Costituzione. La Repubblica ne ricorda il sacrificio e ne onora la memoria”.

Lazio, siglato contratto decentrato regionale 2023 – 2025

Lazio, siglato contratto decentrato regionale 2023 – 2025Roma, 28 dic. (askanews) – “Oggi in Regione Lazio è stato ufficialmente siglato il contratto decentrato integrativo 2023 – 2025 per i dipendenti regionali. Sblocchiamo risorse che vanno a premiare il merito, che incentivano la formazione, che favoriscono la produttività. Dopo l’anticipo a dicembre 2023 dell’indennità di vacanza contrattuale, il contratto, che prevede anche un potenziamento del welfare integrativo, è un segnale importante dell’attenzione che questa amministrazione sta riconoscendo ai dipendenti della Regione Lazio”. Lo ha dichiarato l’assessore al personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale e agli Enti locali della Regione Lazio, Luisa Regimenti.

“Ringrazio la delegazione trattante della Regione Lazio e i sindacati, che hanno manifestato un consenso unanime, per la volontà di chiudere un’intesa che sicuramente porterà benefici per i dipendenti regionali. Siamo solo all’inizio di un percorso attraverso il quale vogliamo proseguire sulla strada della valorizzazione del capitale umano della Regione Lazio: la nostra intenzione è quella di instaurare una collaborazione proficua con i dipendenti per rendere l’amministrazione regionale più efficiente, moderna e vicina ai cittadini”, ha concluso Regimenti.

Agricoltura, Condifesa Romagna: in 2023 risarcimenti danni sestuplicati

Agricoltura, Condifesa Romagna: in 2023 risarcimenti danni sestuplicatiMilano, 28 dic. (askanews) – Per l’agricoltuta italiana il 2023 è stato un anno difficle, e in particolare in Romagna si sono registrati danni a lungo termine anche su impianti e strutture. Condifesa Romagna, associazione senza scopo di lucro che associa oltre mille imprese agricole, ha risarcito quest’anno danni per 3,9 milioni di euro: quasi sei volte l’ammontare dell’anno precedente.

“Questi danni sono conseguenza delle gelate tardive riscontrate tra fine marzo ed inizio aprile, dell’alluvione di maggio e delle fortissime raffiche di vento e delle grandinate susseguitesi nei mesi estivi e anche della siccità” spiega il presidente, Andrea Ferrini, sottolineando che “in questo contesto è evidente l’importanza di assicurare le proprie produzioni agricole per tutelare il reddito d’impresa, e la contribuzione pubblica è fondamentale per garantire l’accesso alle polizze al maggior numero di agricoltori possibile”. “Apprezziamo l’impegno del ministro Lollobrigida che, dopo il confronto con i Condifesa e le Organizzazioni professionali, si è speso in prima persona per chiudere le campagne 2022 e 2023 con un contributo quasi uguale a quello delle campagne precedenti” prosegue Ferrini, aggiungendo che “discorso diverso per il 2024, dove il contributo non sarà più quello che abbiamo conosciuto sino ad oggi e per questo serve trovare un nuovo equilibrio sostenibile nella gestione del rischio”. “Noi siamo pronti a fare la nostra parte: assicurarsi contro i rischi climatici è una pratica fondamentale, i risarcimenti dei danni sono un sostegno fondamentale per la sopravvivenza delle nostre attività ma questo non è più sufficiente per il settore primario: dobbiamo puntare a un’integrazione sempre più sinergica tra strumenti assicurativi e mutualistici e strategia di difesa attiva”. “Condifesa Romagna, per la campagna 2023, a livello territoriale registra un rapporto tra sinistri liquidati dalle compagnie e premi pagati del 140%” evidenzia Paolo Di Paolo, direttore di Condifesa Romagna, precisando che “lo scorso anno questo rapporto era del 47% e quindi nel 2023 è più che triplicato”. “E’ evidente la necessità di un approccio moderno di risk management per l’agricoltura perché continuando di questo passo ci troviamo nel solco della non sostenibilità per tutto il sistema” chiosa Alberto Mazzoni, vicepresidente di Condifesa Romagna, concludendo “siamo preoccupati per l’immobilismo delle compagnie, non vorremmo trovarci alle porte della nuova campagna assicurativa con strumenti non adeguati alle reali necessità degli agricoltori: è urgente trovare una sostenibilità di tutto il sistema della gestione del rischio”.

Arriva a Mosca nuovo ambasciatore Israele: è donna, nata a Riga

Arriva a Mosca nuovo ambasciatore Israele: è donna, nata a RigaMilano, 28 dic. (askanews) – Il nuovo ambasciatore israeliano Simona Halperin inizierà presto a lavorare a Mosca: l’ambasciatore Alexander Ben Zvi – dopo 40 anni di servizio – concluderà la sua carriera diplomatica e andrà in pensione. Lo ha riferito l’ambasciata israeliana nella Federazione Russa sul suo canale Telegram.

L’ambasciata ha osservato che, al termine del suo mandato di tre anni in Russia, Ben Zvi ha sottolineato che “le relazioni russo-israeliane si stanno sviluppando in modo normale e che eventuali disaccordi che sorgono vengono risolti diplomaticamente”. In base al profilo Linkedin della nuova ambasciatrice, si tratta di un diplomatico di carriera, ex ambasciatrice di Israele a Singapore e Timor Est, dal 2010 al 2015 ha diretto l’Ufficio economico e culturale israeliano a Taipei dal 2010 al 2015.

Particolare non trascurabile: Halperin è nata a Riga, in Lettonia, nel 1969, e ha vissuto a San Pietroburgo (allora Leningrado) fino al rimpatrio in Israele nel 1976. Ed è stata insignita del premio “Excellent Employee (Excellent Team)” sia nel 1998 (presso l’ambasciata israeliana in Corea del Sud) che nel 2000 per il suo ruolo nella gestione della visita in Israele di Papa Giovanni Paolo II (parte del Pellegrinaggio giubilare di sua santità in terra santa, dal 20 al 26 marzo 2000, ndr).

Arte e imprese, relazione sempre più stretta “per pensare meglio”

Arte e imprese, relazione sempre più stretta “per pensare meglio”Torino, 28 dic. (askanews) – La relazione tra le imprese e la cultura è sempre più stretta e lo si vede dal proliferare di iniziative private dedicate alle varie arti in tutta Italia, dalle grandi banche che promuovono musei e mostre alle aziende che commissionano opere, ai premi delle fondazioni. Il Giornale dell’Arte, storica testata culturale, ha dedicato a questo tema un nuovo inserto, Arte e imprese.

“Ci sono imprese – ha detto ad askanews l’amministratore delegato della società editrice Allemandi, che dal 1983 pubblica la rivista – che sempre di più utilizzano l’arte per pensare meglio, la introducono nei propri processi produttivi, la introducono come elemento di welfare per le proprie famiglie, per le proprie comunità e comprendono che l’arte può aiutare a riflettere meglio in modo più laterale i problemi che tutti i giorni affrontiamo nelle nostre aziende e possono essere migliori. Più nello specifico, Arte e imprese affronta la relazione tra l’impresa e la cultura con un duplice approccio: “Abbiamo raccolto voci istituzionali che da anni fanno ricerca in questo ambito – ha aggiunto Cerutti – e dall’altra parte le abbiamo messe in relazione con una dinamica più narrativa affidata al nostro collaboratore Nicola Zanella, che ha raccontato con registro più narrativo, esempi virtuosi di investimenti di capitali privati, di imprese in cultura. Da una parte un binario scientifico quantitativo, andremo a fare analisi quantitative dei bilanci e degli investimenti di imprese private in cultura, e dall’altra parte un binario qualitativo dove andremo a raccontare storie piccole, molto piccole anche, oppure grandi, che sono storie virtuose di come l’impresa privata, attraverso la cultura e grazie alla cultura, può portare un quid per le comunità in cui questa si esprime”.

Proprio questo sembra essere il punto centrale, la relazione con i territori e con il pubblico locale, cui si guarda anche come forma di “restituzione” di valore: anche questo è uno dei temi centrali nell’ottica di potenziare la responsabilità sociale, a tutto tondo, delle imprese.

Tour della Coppa Davis in Sardegna: da oggi tappa a Sassari

Tour della Coppa Davis in Sardegna: da oggi tappa a SassariRoma, 28 dic. (askanews) – Dici Coppa Davis, dici Sassari, e subito il ricordo va al 1999, ad un Italia-Finlandia a dir poco “drammatico”; tre giorni di sofferenza, 22 set da brividi e una grande rimonta. Una vittoria difficile da dimenticare, “un’altra vittoria, come in tutte le otto occasioni in cui un incontro di Coppa Davis si è disputato in Sardegna – ricorda con orgoglio il Presidente Binaghi – . Un primato in termini di edizioni e di vittorie per la Regione”.

Dopo la prima suggestiva tappa di Alghero, il Tour della Coppa Davis fa tappa a Sassari e fino all’ultimo giorno di questo intenso e indimenticabile 2023 sarà esposta presso lo storico Circolo Torres Tennis ‘Antonio Bozzo’. Questa mattina a dare il benvenuto ufficiale all’Insalatiera c’erano il Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi, il Presidente del Club Gavino Caddia, il Vicepresidente Marco Ticca e, a dimostrazione della vicinanza e della sinergia tra società e Amministrazione, Carlo Andrea Sardara (Assessore al Bilancio e Tributi e alle Infrastrutture della Mobilità e Traffico) e Rosanna Arru (Assessora ai Lavori pubblici, Gestione del Patrimonio e Strutture sportive). “Un’anomalia”, così Angelo Binaghi ha definito la presenza della Coppa Davis nel circolo della Torres. “Abbiamo chiesto che il trofeo toccasse tutte le città in cui in questi 47 anni è stata disputata una sfida di Coppa Davis, cercando però di fare in modo che questa Coppa uscisse dai circoli di tennis e transitasse in luoghi importanti, iconici, del nostro Paese. Deve essere condivisa con gli italiani, non solo i tennisti, perché è un successo di tutti gli italiani. Per questo il trofeo qui alla Torres si può definire un’anomalia: la Coppa Davis è la più antica manifestazione a squadre del mondo, la Torres Tennis è la più antica società di tennis della nostra Regione. Sono due primati assoluti. E la storia di questo sport in Sardegna, così come posso anche dire per me stesso, sarebbe diversa se non ci fosse stata la Torres. Sono cresciuto, nella mia carriera agonistica, in un’epoca in cui era difficile andare in Continente e ho avuto una frequentazione assidua in questo circolo e ho avuto modo e piacere di trovare e scoprire tanti amici e grandi persone e grandi dirigenti. Tutte le volte che sono stato qui mi sono sentito a casa e fa un po’ strano dirlo da cagliaritano”.

Il Presidente della FITP ha poi invitato tutti a “guardare avanti e non indietro. Dobbiamo guardare quello che faremo e non solo quello che abbiamo fatto. In questi 15 anni siamo lo sport che è più cresciuto in Italia, lo dicono i numeri, nel frattempo abbiamo preso lo sport che sta crescendo di più, il padel, e anziché diventare uno scomodo concorrente è diventato un compagno di doppio. Dove potremmo arrivare non lo so, però dico che è il momento di investire nel tennis, in termini di tempo, di passione e qui mi riferisco ai dirigenti che ora più che mai possono raccogliere le soddisfazioni per cui si è lavorato tanto”. Il padrone di casa, il presidente della Torres Gavino Caddia, ha riassunto tutto l’orgoglio della scelta: “Siamo onorati di poter ospitare la Coppa Davis, lo consideriamo un privilegio soprattutto alla luce del fatto che la Coppa girerà l’Italia, sarà esposta in tanti luoghi importanti delle città italiane ma solo in un circolo prima di tornare a Bologna: qui alla Torres, e non posso che ringraziare il Presidente Binaghi, che non solo ha voluto condividere con gli italiani la gioia di vedere da vicino l’Insalatiera ma ci ha concesso di averla qui nella nostra sede”.

Evidente negli occhi dei dirigenti della Torres l’onore di ospitare il Trofeo, come ha sottolineato il Vicepresidente Marco Ticca: “Oggi ci troviamo a festeggiare e onorare una vittoria che mancava dal 1976 e poter vedere da vicino un Trofeo che ha girato il mondo. Siamo orgogliosi di questa scelta ancor di più perché come ha spiegato il Presidente Binaghi è un’eccezione che sia in un circolo di tennis e siamo doppiamente felici per questo”. Un trofeo, e un successo che può significare tanto per la Torres: “Crediamo – ha sottolineato Ticca – che vedere questo trofeo e poter vedere i giovani tennisti italiani ottenere questi grandi risultati possa alimentare l’entusiasmo dei nostri tennisti che oggi sono presenti numerosi, sia della Scuola che dell’Agonistica, con la divisa ufficiale, fieri di far parte di questa società”. L’Assessora Rosanna Arru dopo aver espresso “la vicinanza del Sindaco e di tutta l’Amministrazione comunale all’evento e alla Torres” ha voluto sottolineare tre parole che accompagnano questo evento a Sassari: “Orgoglio, soddisfazione e prestigio, in particolare quello di questo circolo che ha da poco compiuto 120 anni e che hanno quindi significato tanto nella storia del tennis regionale e non solo”. L’Assessore Carlo Sardara ha aggiunto: “La presentazione della Coppa Davis è una dimostrazione ulteriore del lavoro di squadra che viene fatto costantemente con la Torres Tennis e dimostra che quando le società sportive sono gestite in maniera manageriale e professionale i risultati si ottengono”.

Carlo Sardara e Carlo Sciarra, il Vicepresidente Ticca ci ha tenuto a ringraziare “i due Carlo che hanno fatto tanto per la Torres”. Sciarra, sassarese doc, prima dirigente Torres e oggi responsabile dell’organizzazione delle sfide di Coppa Davis e Billie Jean King Cup in Italia: “Un grande orgoglio aver ottenuto questo successo e una grande onore essere riusciti a portarla alla Torres”. E il pensiero torna indietro al 1999: “Quella sfida per rimanere nel World Group contro la Finlandia fu frutto di un’organizzazione lampo, a ridosso della scadenza dei termini, in Grecia. Tra perplessità e dubbi la portammo a Sassari e avevamo tutti gli occhi puntati addosso, per fortuna arrivò una vittoria, seppur soffrendo. Quella come tutte le altre sfide disputate in Sardegna sono state tramutate in vittorie”. E non è azzardato dire che anche quella sfida a Sassari nel 1999 sia stata un tassello come tutte le altre negli anni seguenti che hanno portato al trionfo di Malaga.

Il 45mo Meeting di Rimini prende forma

Il 45mo Meeting di Rimini prende formaRoma, 28 dic. (askanews) – Nell’orizzonte del titolo “Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?”, stanno man mano prendendo forma mostre, convegni e spettacoli del Meeting 2024, oltre alle attività dello sport e del villaggio ragazzi. E nel frattempo è stato presentato il manifesto dell’edizione 2024, che si terrà dal 20 al 25 agosto nella Fiera di Rimini.

È già annunciata una mostra dedicata allo scrittore Cormac McCarthy (1933-2023), l’autore de La strada, Non è un paese per vecchi, Il buio fuori e del suo ultimo romanzo Il passeggero dal quale è tratto il titolo del Meeting 2024. McCarthy è uno scrittore molto caro al pubblico del Meeting, che già nel 2012 gli aveva dedicato un evento. Proprio “essenziale” era l’aggettivo usato allora per descrivere sia l’uso della lingua di Mc Carthy, un linguaggio che aiuta ad entrare nella realtà, a raccontare le cose andandone al fondo, e la sua caratteristica di occuparsi solo di questioni decisive, che hanno a che fare con la vita e con la morte. “Stiamo assistendo ad un’accelerazione dell’evoluzione tecnologica come mai in precedenza nella storia dell’umanità”, così il presidente del Meeting Bernhard Scholz introduce il titolo del Meeting 2024. “Ma quali saranno i reali benefici e quali i rischi? Tante e incisive sono le domande che nascono dalla crescente incertezza esistenziale di tanti giovani e meno giovani, dalla frammentazione della vita sociale, dai cambiamenti climatici, dall’aumento della conflittualità e della violenza, dalle guerre sempre più atroci”.

La provocazione di McCarthy contenuta nel titolo del 45° Meeting va al cuore di questo momento storico. “Quella sull’essenziale”, spiega Scholz, “è una domanda che impegna la nostra persona nella sua totalità, mobilita la nostra ragione, muove la nostra intelligenza, incentiva le nostre relazioni, aprendo una prospettiva nuova. Qual è la consistenza della relazione che vivo, del dolore che mi affligge, della gioia che mi assilla, della bellezza che mi affascina, del lavoro che svolgo, della contraddizione che mi inquieta? La ricerca dell’essenziale non è qualcosa che riduce la vita ad un minimo indispensabile, ma al contrario fa vedere ogni singola cosa nel suo orizzonte di senso, fa conoscere i momenti della vita nella loro apertura verso un destino irriducibile, esalta la bellezza anche quando si nasconde sotto le macerie dell’indifferenza, valorizza il bene anche quando sembra annientato dal male”. Essere alla ricerca dell’essenziale, ricorda Scholz, “è un’attesa vigile e consapevole, un’attenzione appassionata e intelligente, nella certezza che esiste una consistenza indistruttibile in ciò che avviene, un bene infinito in ciò che accade. Altrimenti che senso avrebbe l’impeto di questa ricerca che, soprattutto nei momenti più lucidi e più bui della nostra vita, quasi si impone? È troppo evidente che solo la ricerca dell’essenziale può liberare una forza e una creatività autentica che ci permette, in tutte le circostanze e situazioni, di valutare, di giudicare, di distinguere, di valorizzare per poter riconoscere e far emergere ciò in cui tutto consiste, ciò in cui io consisto”.

Per questo motivo il Meeting 2024 proporrà la ricerca dell’essenziale come decisiva per affrontare in modo costruttivo le grandi sfide della vita sociale e culturale, economica e politica, dell’evoluzione tecnologica e degli impatti geopolitici. Certamente, sottolinea il presidente del Meeting, questa ricerca “non è possibile senza un dialogo che faccia maturare la propria comprensione, un confronto che approfondisca la propria conoscenza, una condivisione che crei la possibilità di costruire insieme un pezzo di strada, per un futuro più corrispondente alle attese più vere di ogni uomo”. Contribuire proprio a questo dialogo e a questa condivisione è la prospettiva della prossima edizione del Meeting di Rimini, che sarà tanto più ricca e tanto più incidente quanto più ognuno parteciperà come protagonista di un’appassionata ricerca dell’essenziale.