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Tag: Sanremo 2023

Mes, la maggioranza si spacca: no alla ratifica da FdI e Lega, FI astenuta. Tocca all’aula della Camera

Mes, la maggioranza si spacca: no alla ratifica da FdI e Lega, FI astenuta. Tocca all’aula della CameraRoma, 21 dic. (askanews) – Dopo settimane di rinvii, ci sarà oggi nell’aula della Camera il voto sulla ratifica dell’accordo di riforma sul Mes. La maggioranza si è spaccata in commissione Bilancio della Camera sul parere – firmato dalla relatrice Ylenja Lucaselli (Fratelli d’Italia) – sulla proposta di ratifica ed esecuzione dell’accordo di riforma sul Mes. FdI e Lega hanno votato a favore del testo che ‘boccia’ di fatto la proposta di ratifica, mentre Forza Italia si è astenuta. Il governo si è rimesso all’Aula. Il provvedimento è al terzo punto all’ordine del giorno del calendario odierno dell’Assemblea.

Carlo Ratti nominato direttore della Biennale Architettura 2025

Carlo Ratti nominato direttore della Biennale Architettura 2025Milano, 21 dic. (askanews) – Il Cda della Biennale di Venezia si ha niominato Carlo Ratti direttore del Settore Architettura, con lo specifico incarico di curare la 19esima Mostra Internazionale di Architettura che si svolgerà nel 2025. La nomina è avvenuta su proposta del presidente Roberto Cicutto, in accordo con Pietrangelo Buttafuoco, presidente nominato della Biennale di Venezia per il quadriennio marzo 2024 – 2027.

Di formazione architetto e ingegnere, il professor Carlo Ratti insegna al Massachusetts Institute of Technology (MIT) e al Politecnico di Milano. È direttore del Senseable City Lab e socio fondatore dello studio di architettura e innovazione CRA-Carlo Ratti Associati (Torino, New York City, Londra). Laureato presso il Politecnico di Torino e l’École Nationale des Ponts et Chaussées a Parigi, ha conseguito un Master of Philosophy e un PhD in Architettura all’Università di Cambridge in Inghilterra, completando la sua tesi di dottorato come Fullbright Scholar presso il MIT. Uno dei dieci studiosi più citati a livello internazionale nel campo della pianificazione urbana, è co-autore di oltre 750 pubblicazioni scientifiche, tra cui il recente “Atlas of the Senseable City” (scritto con Antoine Picon, edito da Yale University Press). Già relatore a TED, pubblica in modo regolare articoli di opinione sui maggiori media internazionali, tra cui The New York Times, Financial Times, The Guardian, Project Syndicate, Le Monde, Süddeutsche Zeitung, Corriere della Sera, La Repubblica, El Pais. Ricopre il ruolo di co-presidente del Global Future Council su Città e Urbanizzazione del World Economic Forum.

La sua esperienza curatoriale comprende progetti in diverse parti del mondo. È stato direttore didattico allo Strelka Institute for Media, Architecture and Design di Mosca, curatore del BMW Guggenheim Pavilion di Berlino e curatore del padiglione Future Food District durante Expo Milano 2015. È stato capo curatore dell’ottava Biennale di Urbanistica/Architettura di Shenzhen (UABB) nel 2019, co-curatore della seconda Biennale di Design di Porto nel 2021 e Mediatore Creativo responsabile della pluripremiata Visione Urbana della Biennale Nomade Europea Manifesta 14 a Pristina nel 2022. Il suo lavoro è stato esposto in sedi quali il MoMA The Museum of Modern Art di New York, La Biennale di Venezia (Mostre Internazionali di Architettura), il Design Museum di Barcellona, il Science Museum di Londra, il MAXXI di Roma. Tre dei suoi progetti – il Digital Water Pavilion, la Copenhagen Wheel e Scribit – sono stati inclusi nell’annuale elenco delle “Migliori invenzioni dell’anno” della rivista TIME. La rivista Fast Company lo ha definito uno dei “Designer più influenti d’America” e Blueprint Magazine lo ha inserito nella lista delle “Persone che cambieranno il mondo del design”. Bloomberg lo ha nominato il “filosofo della città sensoriale”.

“A noi architetti piace pensare di essere ‘smart’ – ha commentato Carlo Ratti – ma la vera intelligenza è ovunque: dall’ingegno disincarnato dell’evoluzione naturale, alla crescente potenza di calcolo dei nostri computer, fino a una diffusa saggezza collettiva. Per affrontare un mondo in fiamme, l’architettura deve riuscire a sfruttare tutta l’intelligenza che ci circonda. Sono profondamente onorato di avere l’opportunità di curare la Biennale Architettura 2025”. Il Cda ha deliberato anche le date della 19esima Mostra Internazionale di Architettura, che si terrà da sabato 24 maggio a domenica 23 novembre 2025 (pre-apertura 22-23 maggio).

Mes, oggi Camera vota su ratifica dopo ‘no’ maggioranza in commissione Bilancio

Mes, oggi Camera vota su ratifica dopo ‘no’ maggioranza in commissione BilancioRoma, 21 dic. (askanews) – Dopo settimane di rinvii, ci sarà oggi nell’aula della Camera il voto sulla ratifica dell’accordo di riforma sul Mes. La commissione Bilancio ha approvato, con un passaggio sofferto per la maggioranza, il parere firmato dalla relatrice Ylenja Lucaselli (Fratelli d’Italia), con il voto favorevole di Fdi e Lega ma l’astensione di Forza Italia, che di fatto boccia la proposta di ratifica Il provvedimento è al terzo punto all’ordine del giorno del calendario odierno dell’Assemblea.

Superlega, la Corte Ue contro Fifa-Uefa: abuso di posizione dominante

Superlega, la Corte Ue contro Fifa-Uefa: abuso di posizione dominanteRoma, 21 dic. (askanews) – “Le norme FIFA e UEFA sull’approvazione preventiva di competizioni calcistiche, come la Superlega, sono contrarie al diritto dell’UE e sono contrarie al diritto della concorrenza e alla libera prestazione dei servizi” recita la sentenza della Corte di Giustizia Europea. “Le regole FIFA e UEFA che subordinano alla loro previa approvazione qualsiasi nuovo progetto calcistico interclub, come ad esempio la Super League e il divieto ai club e ai giocatori di giocare in quelle competizioni, sono illegali. Non c’è quadro normativo FIFA e UEFA che garantisca che siano trasparenti, oggettive, non discriminatorie e proporzionate. Allo stesso modo, le norme che conferiscono alla FIFA e alla UEFA il controllo esclusivo sullo sfruttamento commerciale dei diritti connessi a tali concorsi sono tali da restringere la concorrenza, data la loro importanza per i media, i consumatori e telespettatori nell’Unione europea”.

“La Corte – continua il dispositivo – rileva che l’organizzazione di competizioni calcistiche interclub e lo sfruttamento dei diritti media sono, evidentemente, attività economiche. Devono quindi rispettare le regole della concorrenza e rispettare le libertà di movimento, anche se l’esercizio economico dello sport presenta alcune specificità caratteristiche, quali l’esistenza di associazioni dotate di determinati poteri di regolamentazione e controllo e il potere di farlo imporre sanzioni. La Corte rileva inoltre che, parallelamente a tali competenze, anche la FIFA e l’UEFA organizzano competizioni calcistiche. La Corte ritiene poi che, qualora un’impresa in posizione dominante abbia il potere di determinare le condizioni alle quali le imprese potenzialmente concorrenti possono accedere al mercato, tale potere deve, date le rischio di conflitto di interessi che ne deriva, essere sottoposto a criteri idonei ad assicurarne la sussistenza siano trasparenti, oggettivi, non discriminatori e proporzionati. Tuttavia, i poteri della FIFA e della UEFA lo sono non soggetto a tali criteri. La FIFA e la UEFA stanno quindi abusando di una posizione dominante. Inoltre, data la loro natura arbitraria, le loro norme in materia di approvazione, controllo e sanzioni devono essere ritenute valide restrizioni ingiustificate alla libera prestazione dei servizi” “Ciò non significa che una competizione come il progetto della Super League debba necessariamente essere approvata. La Corte, essendo stata interrogata in generale sulle regole della FIFA e dell’UEFA, non si pronuncia su tale progetto specifico nella sua sentenza. Parallelamente, la Corte osserva che le norme della FIFA e dell’UEFA relative allo sfruttamento dei diritti dei media sono tali da danneggiare le squadre di calcio europee, tutte le società che operano nei mercati dei media e, in ultima analisi, i consumatori e gli spettatori televisivi, impedendo loro di godere di competizioni nuove e potenzialmente innovative o interessanti. Spetta, tuttavia, al Tribunale di commercio di Madrid accertare se tali regole potrebbero comunque avvantaggiare le diverse parti interessate nel calcio, ad esempio garantendo una ridistribuzione solidale dei profitti generati da tali diritti” Così la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea dà ragione alla Superlega: “Le norme della Fifa e della Uefa sull’autorizzazione preventiva delle competizioni calcistiche interclub, come la Superlega, violano il diritto dell’Unione”. La storica sentenza di oggi ha tolto in pratica a Fifa e Uefa l’esclusiva di organizzare (e vendere) tornei, ma non determina in automatico la nascita di una Superlega che, al momento, è una competizione che non esiste. Fa ripartire un percorso che dovrà portare prima di tutti al fare emergere cosa sia davvero il progetto della Superlega e chi eventualmente ne farà parte.

Albanese fa il tutto esaurito al TAM Teatro Arcimboldi Milano

Albanese fa il tutto esaurito al TAM Teatro Arcimboldi MilanoMilano, 21 dic. (askanews) – Tutto esaurito per lo spettacolo “Personaggi” di Antonio Albanese previsto al TAM Teatro Arcimboldi Milano il 31 dicembre alle ore 22.00 e il primo gennaio alle ore 21.00. “È un grande piacere annunciare il tutto esaurito della notte di San Silvestro e di Capodanno con il grande Antonio Albanese” ha detto Gianmario Longoni, direttore artistico TAM Teatro Arcimboldi Milano. “Chiudere un fortunatissimo 2023 ed aprire il nuovo ciclo del nostro lavoro – ha detto – con uno spettacolo che rappresenta perfettamente lo spirito degli Arcimboldi, ci rende estremamente orgogliosi e sempre più determinati sul raggiungimento del nostro obiettivo con proposte di qualità e diffusione di contenuti sempre stimolanti”.

Lo spettacolo “Personaggi” riunisce alcuni tra i volti creati da Antonio Albanese: dall’immigrato che non riesce a inserirsi al Nord, all’imprenditore che lavora 16 ore al giorno, dal sommelier serafico nel decantare il vino, al candidato politico poco onesto, dal visionario Ottimista “abitante di un mondo perfetto”. “Personaggi” appunto che in questi anni abbiamo imparato a conoscere e ad amare, dove la nevrosi, l’alienazione, il soliloquio nei rapporti umani e lo scardinamento affettivo della famiglia, l’ottimismo insensato e il vuoto ideologico contribuiscono a tessere la trama scritta da Michele Serra e Antonio Albanese.

In scena uomini del Sud e del Nord, uomini alti e bassi, grassi e magri, ricchi e poveri, ottimisti e qualunquisti. Maschere irriverenti e grottesche specchio di una realtà guardata con occhio attento a carpirne i difetti, le abitudini e i tic. Una galleria di anti-eroi che svelano un mondo fatto di ossessioni, paure, deliri di onnipotenza e scorciatoie, ma dove alla fine anche la poesia trova posto. Un recital che racconta, con corrosiva comicità e ritmo serrato, un mondo popolato da personaggi tipici del nostro tempo, dal pensiero contemporaneo interpretato con dirompente fisicità.

Calcio, Corte Ue contro Fifa-Uefa, Superlega legittima

Calcio, Corte Ue contro Fifa-Uefa, Superlega legittimaRoma, 21 dic. (askanews) – “Le norme FIFA e UEFA sull’approvazione preventiva di competizioni calcistiche, come la Superlega, sono contrarie al diritto dell’UE e sono contrarie al diritto della concorrenza e alla libera prestazione dei servizi” recita la sentenza della Corte di Giustizia Europea. “Le regole FIFA e UEFA che subordinano alla loro previa approvazione qualsiasi nuovo progetto calcistico interclub, come ad esempio la Super League e il divieto ai club e ai giocatori di giocare in quelle competizioni, sono illegali. Non c’è quadro normativo FIFA e UEFA che garantisca che siano trasparenti, oggettive, non discriminatorie e proporzionate. Allo stesso modo, le norme che conferiscono alla FIFA e alla UEFA il controllo esclusivo sullo sfruttamento commerciale dei diritti connessi a tali concorsi sono tali da restringere la concorrenza, data la loro importanza per i media, i consumatori e telespettatori nell’Unione europea”.

“La Corte – continua il dispositivo – rileva che l’organizzazione di competizioni calcistiche interclub e lo sfruttamento dei diritti media sono, evidentemente, attività economiche. Devono quindi rispettare le regole della concorrenza e rispettare le libertà di movimento, anche se l’esercizio economico dello sport presenta alcune specificità caratteristiche, quali l’esistenza di associazioni dotate di determinati poteri di regolamentazione e controllo e il potere di farlo imporre sanzioni. La Corte rileva inoltre che, parallelamente a tali competenze, anche la FIFA e l’UEFA organizzano competizioni calcistiche. La Corte ritiene poi che, qualora un’impresa in posizione dominante abbia il potere di determinare le condizioni alle quali le imprese potenzialmente concorrenti possono accedere al mercato, tale potere deve, date le rischio di conflitto di interessi che ne deriva, essere sottoposto a criteri idonei ad assicurarne la sussistenza siano trasparenti, oggettivi, non discriminatori e proporzionati. Tuttavia, i poteri della FIFA e della UEFA lo sono non soggetto a tali criteri. La FIFA e la UEFA stanno quindi abusando di una posizione dominante. Inoltre, data la loro natura arbitraria, le loro norme in materia di approvazione, controllo e sanzioni devono essere ritenute valide restrizioni ingiustificate alla libera prestazione dei servizi” “Ciò non significa che una competizione come il progetto della Super League debba necessariamente essere approvata. La Corte, essendo stata interrogata in generale sulle regole della FIFA e dell’UEFA, non si pronuncia su tale progetto specifico nella sua sentenza. Parallelamente, la Corte osserva che le norme della FIFA e dell’UEFA relative allo sfruttamento dei diritti dei media sono tali da danneggiare le squadre di calcio europee, tutte le società che operano nei mercati dei media e, in ultima analisi, i consumatori e gli spettatori televisivi, impedendo loro di godere di competizioni nuove e potenzialmente innovative o interessanti. Spetta, tuttavia, al Tribunale di commercio di Madrid accertare se tali regole potrebbero comunque avvantaggiare le diverse parti interessate nel calcio, ad esempio garantendo una ridistribuzione solidale dei profitti generati da tali diritti” Adx

Rapporto Ispra: cresce raccolta differenziata: Italia oltre 30%

Rapporto Ispra: cresce raccolta differenziata: Italia oltre 30%Milano, 21 dic. (askanews) – Tutte le province/città metropolitane raggiungono percentuali di raccolta differenziata superiore al 30% Nel 2022, la percentuale di raccolta differenziata (RD) è pari al 65,2% della produzione nazionale, con una crescita di 1,2 punti rispetto al 2021. In termini quantitativi, la raccolta si mantiene pressoché invariata (-0,1%, quasi 23 mila tonnellate in meno rispetto al 2021) attestandosi a 18,9 milioni di tonnellate.

Il 94% delle province (101 province su 107 a fronte delle 97 del 2021) ha raccolto in modo differenziato almeno la metà dei rifiuti urbani prodotti sul proprio territorio. Quasi il 69% dei comuni, ha conseguito nel 2022 una percentuale di raccolta differenziata superiore al 65%. Lo si legge nel Rapporto sui rifiuti urbani 2023 dell’Ispra. Complessivamente, nell’ultimo anno, l’87% dei comuni intercetta oltre la metà dei propri rifiuti urbani in modo differenziato (la percentuale era dell’85% nel 2021). Roma, in leggera crescita rispetto al 2021, si attesta al 45,9%, mentre Genova, Napoli e Bari raggiungono o superano di poco il 40%, rispettivamente, 42,8%, 40,4% e 40%.

Tra i rifiuti differenziati, l’organico si conferma la frazione più raccolta in Italia (38,3% del totale), seguita dalla carta e cartone con il 19,3% del totale, dal vetro (12,3%) e dalla plastica (9%). La raccolta differenziata della frazione cellulosica supera 3,6 milioni di tonnellate, con un incremento dell’1% rispetto al 2021. La raccolta differenziata del vetro supera i 2,3 milioni di tonnellate, in aumento rispetto al 2021 (+3,4%). Per questa frazione, si stima che gli imballaggi rappresentino la tipologia prevalente di rifiuto (il 92% della raccolta totale). La plastica in crescita seppur in misura più moderata rispetto al precedente biennio.

Rappporto Ispra: nel 2022 produzione rifiuti urbani -1,8%

Rappporto Ispra: nel 2022 produzione rifiuti urbani -1,8%Milano, 21 dic. (askanews) – Nel 2022, la produzione nazionale dei rifiuti urbani (RU) si attesta a circa 29,1 milioni di tonnellate, in calo dell’1,8% (544 mila tonnellate) rispetto al 2021. In controtendenza con gli incrementi rilevati per gli indicatori socioeconomici, quali prodotto interno lordo e spesa per consumi finali sul territorio economico, rispettivamente pari al 3,7% e 6,1%, i dati sui rifiuti urbani risultano in calo. E’ quanto emerge dal Rapporto sui rifiuti urbani 2023 dell’Ispra.

Nel complesso l’andamento altalenante della produzione dei rifiuti può essere correlato a diversi fattori, anche combinati tra loro, tra cui l’introduzione di nuove disposizioni normative o motivazioni sanitarie o socio-economiche, quali la pandemia del 2020 e la crisi internazionale del 2022. In termini generali il dato del 2022 sembra, in ogni caso, riflettere l’andamento tendenzialmente in calo riscontrato nel lungo periodo. In relazione ad effetti dovuti a modifiche normative, il dato della produzione può essere influenzato sia dall’introduzione di differenti modalità di contabilizzazione dei dati relativi ai rifiuti urbani che dalla possibilità per le utenze non domestiche di avvalersi, sulla base delle modifiche introdotte nella legislazione di settore, di modalità di raccolta alternative rispetto al tradizionale utilizzo del servizio pubblico. La produzione di rifiuti urbani diminuisce in tutte: il Nord fa registrare il calo percentuale più consistente (-2,2%), seguono il Centro e il Sud (-1,5% per entrambe). La produzione pro capite si attesta, nel 2022, a 494 chilogrammi per abitante, facendo registrare una variazione percentuale negativa dell’1,6%, rispetto al 2021. La situazione vede: il Centro con 532 chilogrammi per abitante, mentre il valore medio del nord Italia si attesta a 506 chilogrammi per abitante; il dato del Sud è invece pari a 454 chilogrammi per abitante.

A eccezione della Valle d’Aosta, la cui produzione è in lieve aumento, tutte le regioni italiane hanno fatto rilevare un calo dei rifiuti prodotti. In particolare, tra le regioni settentrionali, le maggiori contrazioni si osservano per il Trentino-Alto Adige (-3,7%), la Lombardia (-3,3%) e il Veneto (-2,5%); al Centro, per le Marche (-2,7%) e la Toscana (-2,1%) e al Sud per il Molise (-3,2%), la Calabria e la Sardegna (-2,5% per entrambe) e la Puglia (-1,9%). Il più alto valore di produzione pro capite si riscontra per Reggio Emilia, con 744 chilogrammi per abitante per anno, seguono altre due province dell’Emilia-Romagna, nell’ordine, Ravenna e Piacenza, rispettivamente con 719 e 702 chilogrammi. Tra le province con produzione pro capite compresa tra i 600 e i 700 chilogrammi per abitante, rientrano altre tre province dell’Emilia-Romagna (Rimini, Ferrara e Modena), quattro province toscane (Livorno, Grosseto, Lucca e Prato) e la provincia di Aosta. I più bassi valori di produzione pro capite (inferiori a 400 chilogrammi per abitante) si rilevano per diverse province del Sud Italia e per due province del Centro, Rieti e Frosinone.

Circa il 16% della popolazione italiana, l’insieme delle 14 municipalità aventi ciascuna, nel complesso più di 200 mila abitanti fa rilevare, tra il 2021 e il 2022, un aumento della produzione totale dello 0,4%. Venezia e Napoli mostrano aumenti del 5,7% e 3,1%, seguite da Catania e Padova, entrambe con un aumento del 2,3%; gli incrementi registrati per Messina e Milano sono inferiori, rispettivamente pari all’1,5% e all’1%.

Francia, Macron difende legge migranti ma il paese è spaccato

Francia, Macron difende legge migranti ma il paese è spaccatoMilano, 21 dic. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron ha difeso vigorosamente la controversa legge sull’immigrazione definendola “uno scudo che ci mancava”, nonostante le critiche. Ma in molti non sembrano d’accordo con lui: da esponenti del suo stesso governo, sino ai sindacati e persino il suo predecessore Francois Hollande. Il quadro è di un Paese spaccato con iter d’emergenza avviato: di questo testo, approvato con i voti del lepeniano Rassemblement National – e definito da Marine Le Pen una “vittoria ideologica” – si occuperà il Consiglio Costituzionale, organismo creato con la Quinta Repubblica che potrebbe cambiare il corso degli eventi, ma che in passato si è dimostrato poco propenso a cambiare il corso degli eventi. Entro un mese dovrà prendere una decisione.

Macron è stato ospite di “C à vous” su France 5 ieri mercoledì 20 dicembre. Ha definito la legge “utile”, ma ha diversificato il discorso spostandosi anche su altri temi come la fine della vita o le molestie informatiche. Per Macron alcune disposizioni della legge sui migranti “anche se non piacciono, non giustificano il blocco di tutto”. La Francia ha “un problema di immigrazione” ma non è “sopraffatta”, dice. Il presidente però ha dovuto ammettere che non sia “falso” che il testo contenga “disposizioni da Rassemblement National”, lepeniane insomma, specificando che la legge mira “in modo molto chiaro” a scoraggiare l’immigrazione clandestina. E replica: “Penso che tutte le brave persone che mi spiegano: ‘quello che state facendo non è giusto’, queste siano tutte persone che hanno governato il Paese per 40 anni e chi ha fatto cosa?”, ha affermato il capo dello Stato.

Poi ribalta la frittata, e con un certo spregiudicato acume politico, risponde a chi lo accusa di aver ottenuto il sostegno lepeniano per approvare la sua legge sull’immigrazione: per evitare che RN salga al potere si “deve affrontare i problemi che la alimentano”, assicurando che l’adozione della legge sull’immigrazione costituisce “una sconfitta” per il partito di Marine Le Pen. La questione non è secondaria e preoccupa anche una ‘mente’ della gauche come Aquilino Morelle: Le Pen ha buone probabilità di essere eletta alla presidenza della Repubblica nel maggio 2027, secondo l’ex consigliere di Francois Hollande ne “La parabola dei ciechi” (Grasset). Per evitare lo scenario di una presenza all’Eliseo del presidente del gruppo RN all’Assemblea nazionale, è necessario, secondo Morelle , combattere i flagelli che causano la sventura francese: deindustrializzazione, immigrazione “du fait accompli” e la deriva federalista dell’Unione Europea. Morelle ha spiegato più ampiamente il tutto in un’intervista qualche giorno fa, su Le Figaro, dal titolo “Il ‘razzismo sociale’ dei neoborghesi spinge i francesi tra le braccia della Rn”.

LA DESTRA E LA SINISTRA “Abbiamo introdotto il concetto di priorità nazionale: questo è probabilmente ciò che più preoccupa la sinistra e i macroniani che hanno accettato tutte queste concessioni”, ha detto il vicepresidente dell’Assemblea nazionale e deputato del Rassemblement Sébastien Chenu all’emittente Bfm. “Questo testo è in linea con ciò che abbiamo sempre difeso”, ha sottolineato. “Se il Consiglio Costituzionale ‘disfa’ questa legge, significa che è la Costituzione che deve essere cambiata e andare verso un referendum”, ha aggiunto.

La questione è enorme, non soltanto per la politica francese. E mentre la stampa è sugli scudi, torna a commentare Francois Hollande l’ex presidente (e in passato ‘capo’ di Macron-ministro). Interrogato sui sondaggi favorevoli a questa legge, Hollande ritiene che la “missione” del capo dello Stato “è non cedere all’opinione pubblica”, consiglia. E anche i sindacati non sono d’accordo: ospite della Rmc, Sophie Binet, segretaria generale della CGT, ha annunciato che il sindacato “sta lavorando a grandi azioni” contro la legge sull’immigrazione, incitando alla “disobbedienza civile”. Intanto Liberation apre oggi con questo titolo: “Legge sull’immigrazione. Istruzione superiore: ‘Abbiamo bisogno di studenti stranieri’”. Libé cita cinque rettori che si preoccupano per l’influenza della legge sulla ricerca francese e per l’attrattiva dei loro corsi. “Il disegno di legge sull’immigrazione, votato martedì 19 dicembre all’Assemblea nazionale, comprende due misure che colpiscono gli studenti stranieri, che in Francia sono stati circa 400.000 durante l’ultimo anno accademico” si legge. Tra queste tasse più alte di iscrizione universitaria per chi non proviene dall’Ue. (di Cristina Giuliano)

Il The Sense tra le migliori aziende italiane per crescita fatturato

Il The Sense tra le migliori aziende italiane per crescita fatturatoMilano, 21 dic. (askanews) – Il The Sense Experience Resort di Follonica si colloca sul podio “Leader della crescita 2024”, la classifica proposta da Il Sole 24 Ore e Statista che da conto delle 500 aziende italiane con la maggiore crescita di fatturato e performance economiche nel triennio 2019-2022. La classifica si basa su criteri dettagliati di inclusione, tra cui un fatturato minimo di 100.000 euro nel 2019 e almeno 1,5 milioni di euro nel 2022; l’azienda candidata deve dimostrare indipendenza, con sede legale in Italia e una crescita prevalentemente organica del fatturato durante il triennio considerato. Il The Sense Experience Resort -che si è collocato al terzo posto- è stato identificato per la sua eccellenza nella gestione aziendale e per la crescita significativa del suo fatturato superando il 22,99% come tasso di crescita annuo minimo considerato per la classifica e raggiungendo il 328,64%.

“Essere riconosciuti come uno dei leader della crescita in Italia è un grande onore e un risultato che conferma il nostro impegno nell’eccellenza aziendale e nell’offerta di esperienze di qualità ai nostri clienti. Questo riconoscimento è il frutto del duro lavoro del nostro team e della costante dedizione nel portare avanti la nostra visione”, dice Federico Ficcanterri, socio insieme al cugino Riccardo del Golfo di Sogni Srl, la società che gestisce la struttura. Il The Sense Experience Resort è un inaugurato a fine luglio 2020, nel cuore della Maremma Toscana: immerso in un parco naturale di 5 ettari sul mare nel golfo di Follonica a due passi dall’area di Torre Mozza, si affaccia sul mare e dispone di una spiaggia privata. Il parco conserva piante e alberi secolari ed è circondato da dune di sabbia, riqualificate e conservate integralmente. Il resort si propone di offrire ai suoi ospiti un’esperienza immersiva a contatto con la natura: i materiali scelti per gli interni, i sapori dei prodotti locali nei piatti, le suggestioni suscitate dai dintorni, creano un percorso sensoriale che si riassume nel suo slogan “Be natural, be you”. L’esclusività dell’esperienza è garantita anche da standard di alto livello, dagli ambienti ai servizi.

Il resort è composto da 5 edifici con 112 camere tra Comfort, Deluxe, Superior e Suite tematiche di diverse tipologie, fino ad arrivare alle Two Bedroom Suite vista mare, con vasca idromassaggio esterna. La scoperta del territorio prosegue a tavola con l’ampia offerta gastronomica che punta alla valorizzazione di materie prime e prodotti locali in piatti della tradizione toscana. Due i ristoranti: il ristorante centrale à la carte Dimorà per mangiare all’interno o presso il dehor esterno o sotto l’ombrellone, o il nuovo ristorante fine dining Eaté, segnalato nel 2023 dalla Guida Michelin, che si trova direttamente sulla spiaggia in una location suggestiva. Completa l’offerta il Mixology Bar Red Rabbit.