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Tag: Sanremo 2023

Grana Padano, in 2023 cresce in Italia e nell’export del 4%

Grana Padano, in 2023 cresce in Italia e nell’export del 4%Roma, 19 dic. (askanews) – Cresce del 4% il consumo di Grana Padano in Italia e del 5% all’estero. E, a fronte di indicatori economici positivi, oggi l’assemblea generale del Consorzio Tutela Grana Padano, svoltasi al Centro Fiere di Montichiari, ha definito i piani di marketing e strategico insieme a quello produttivo per il 2024.

“I dati già disponibili ci consentono di essere soddisfatti dell’andamento del mercato, confortato anche da un positivo andamento dei prezzi franco punto vendita – ha detto il presidente del Consorzio di Tutela Renato Zaghini aprendo i lavori – Ma ci dicono soprattutto che una regia attenta e un senso di responsabilità comune di tutti i produttori sono la strada obbligata da percorrere per crescere in Italia e all’estero, tenendo bene presente che dai caseifici della filiera del Grana Padano passano oltre 3,5 milioni di tonnellate di latte, destinato anche ad altre produzioni, che ne fanno il principale player italiano”. Il direttore generale del Consorzio, Stefano Berni, ha riassunto i dati, che ad ottobre vedevano una crescita dei consumi in Italia dell’1,7% e con una crescita nell’ho.re.ca. di oltre il 14% in volume e del 22% in valore. I consumi all’estero fanno invece prevedere un incremento del 5% ulteriore, anche grazie ad una forte spinta del grattugiato.

Molto positiva la conquista di nuovi mercati come Spagna e Svezia, “ma siamo molto orgogliosi – ha detto Berni – anche di aver rafforzato la costante del nostro export, la Germania, che da sola vale il 25% delle esportazioni. Il futuro invece manda segnali positivi dall’Estremo Oriente, da tutt’altra parte del mondo, dove cominciano a fruttare gli investimenti in Cina e dove troviamo tanti estimatori in Giappone, in Corea e in Vietnam”. Decisiva per ottenere questi risultati l’attività di marketing innovativa introdotta dalla strategia messa a punto dalla società di consulenza KPMG, che nel 2023 ha visto svilupparsi la stessa campagna con il claim “Grana Padano – Un’emozione italiana” in Italia e sui principali mercati esteri, con un investimento di 43,3 milioni di euro, concentrati in particolare su trade e consumer per 40,3 milioni. E l’assemblea generale ha approvato con il 98,36% dei voti il nuovo budget proposto dal CdA, che aumenterà nel 2024 l’investimento di tre milioni di euro. Su trade e consumer salirà quindi a 43,3 milioni, ventuno dei quali destinati all’estero, e portando la crescita degli investimenti a +40% in cinque anni.

Ancora, alla luce dei dati produttivi definitivi, l’assemblea ha approvato con oltre il 90% dei voti i parametri di assegnazione delle forme ad ogni caseificio, secondo le linee delineate dal consiglio d’amministrazione. Dopo aver ratificato alcune modifiche al disciplinare di produzione, i consorziati hanno preso atto che dalla prossima assemblea elettiva, prevista nell’aprile 2024, sarà introdotta la parità di genere, come disposto dall’articolo 28 dello statuto, che, nel caso in cui sia previsto un solo elenco di candidati al Consiglio di Amministrazione, impone la presenza di almeno un terzo dei candidati appartenente al genere meno rappresentato.

Lusetti: non ci sono più i “signor Conad” e noi non siamo un condominio

Lusetti: non ci sono più i “signor Conad” e noi non siamo un condominioMilano, 19 dic. (askanews) – “Spesso si legge nel mondo giornalistico che ci sono uno o più signori Conad, si legge di una organizzazione che è più vicina a una holding o ci scambiano per condomini. Non siamo né un condominio né una holding siamo un consorzio cooperativo con le sue regole. I gruppi dirigenti, hanno una responsabilità pro tempore non solo sul piano strettamente formale, ma lo sono nei fatti, e quindi non è possibile immaginare che ci siano uno o più signori Conad”. A dirlo nella consueta conferenza stampa di fine anno il presidente di Conad, Mauro Lusetti. “Ci sono e ci sono stati dei dirigenti bravi, di grande spessore, ma gli unici che possono fregiarsi del titolo di signori Conad sono i soci – ha aggiunto – che non sono pro tempore, stanno lì fintanto che lo vogliono, mentre noi siamo pro tempore, stiamo qui fintanto che loro lo vogliono”.

Lusetti, poi, rispondendo a una domanda su Francesco Pugliese, ex ad di Conad ha detto: “Penso che sia una vicenda da consderare nella normalità: per le imprese è assolutamente normale il fatto che periodicamente cambino i gruppi dirigenti. E’ stato un dirigente importantissimo, in Conad, poi la sua vicenda si è conclusa”. L’indagine ministeriale su presunti illeciti amministrativi, invece, “si è conclusa il 20 di ottobre senza rilievi”. Lusetti, da più di sei mesi alla guida dell’insegna della gdo, aveva iniziato il suo intervento, sottolineando che “questo è l’ennesimo mio esordio tenuto conto che da maggio sono presidente, un rientro che mi ha visto nel sistema cooperativo essere fin da quando avevo 20 anni in qualità di membro e dirigente”.

Expo2025, Padiglione Italia parte primo: iniziata la costruzione

Expo2025, Padiglione Italia parte primo: iniziata la costruzioneRoma, 19 dic. (askanews) – Si è tenuta stamattina a Osaka la cerimonia “Kuwaire”, “Posa della Prima Pietra” del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka: il primo per il quale siano iniziati i lavori di costruzione.

Alla cerimonia tradizionale hanno partecipato, insieme al Commissario Generale per l’Italia, il diplomatico Mario Vattani, il Governatore della Prefettura di Osaka, Hirofumi Yoshimura, il Segretario generale di Expo Osaka, Hiroyuki Ishige, il Console Generale a Osaka, Marco Prencipe e altri rappresentanti locali e nazionali. Da oggi si avviano quindi ufficialmente i lavori di costruzione del Padiglione Italia sull’isola artificiale di Yumeshima, nella baia di Osaka, sede della prossima Esposizione Universale, che tra aprile e ottobre 2025 attirerà circa 30 milioni di visitatori provenienti dal Giappone e da tutta l’area asiatica.

La notizia ha la sua rilevanza: l’Italia è oggi la prima nazione, tra le 160 partecipanti, a iniziare la costruzione, e l’unica che riuscirà a farlo entro il 2023. “Si tratta di un primo traguardo significativo che siamo riusciti a ottenere grazie alla stretta collaborazione con le aziende di costruzione giapponesi Nishio e Nomura, e gli organizzatori di Expo 2025. È anche un segnale positivo per il pubblico giapponese, perché conferma che i preparativi per Expo Osaka procedono. Obiettivo comune è quello di organizzare un’Esposizione Universale di successo” ha commentato alla fine della cerimonia il Commissario Generale per l’Italia a Expo Osaka 2025, Mario Vattani, che ha preso l’incarico solo lo scorso agosto, rientrando da Singapore dove era Ambasciatore. “Oggi possiamo contare su uno stretto rapporto col Giappone, che da gennaio di quest’anno, con l’incontro del nostro Presidente del Consiglio Giorgia Meloni col Primo Ministro giapponese Fumio Kishida, è stato elevato a livello di partenership strategica.”

Nonostante la complessa situazione internazionale che ha reso più difficili l’approvvigionamento delle materie prime e fatto lievitare mediamente i costi di circa il 20%, l’Italia, oltre a rispettare il cronoprogramma previsto sin dalla fase di progettazione, sta riuscendo anche a contenere i costi. “Partire prima significa poter contare su un vantaggio logistico” ha continuato Vattani. “L’isola artificiale oggi è collegata alla terraferma da un unico ponte; quindi, è prevedibile che quando inizieranno gli altri cantieri si vadano a creare colli di bottiglia”.

“Mentre la maggior parte dei paesi partecipanti è ancora alla ricerca di imprese di costruzione disponibili, noi abbiamo optato per una gara design&build che ci ha assicurato la collaborazione dei costruttori giapponesi sin dalla fase di progettazione. Certo, gli ostacoli possibili non mancano ma per ora la nostra scelta ci sta dando ragione”, ha continuato Vattani. “Si tratta di una strategia di efficienza e sostenibilità che adotteremo anche per la promozione dell’Italia a Expo. L’obbiettivo è aggiornare l’immagine dell’Italia, far conoscere la nostra alta tecnologia, l’innovazione e la ricerca, in mercati per noi oggi importantissimi. Il padiglione Italia sarà uno strumento eccezionale di diplomazia della crescita, un grande volano per l’internazionalizzazione delle nostre imprese”, ha concluso Vattani. L’evento di stamane, ripreso ampiamente dai media giapponesi, si è svolto secondo il rituale shinto del Kuwaire, nel quale il terreno dove sorgerà la nuova costruzione viene simbolicamente “zappato” dai dignitari presenti e dai rappresentanti delle imprese di costruzione, utilizzando degli strumenti tradizionali. “L’Italia è un Paese molto amato in Giappone, e noi siamo davvero felici che sia la prima nazione a inaugurare il cantiere del padiglione a Expo 2025 Osaka” ha commentato il Governatore della Prefettura di Osaka, Yoshimura. “Si tratta di un traguardo importante perché diventa uno dei punti di svolta di Expo 2025 Osaka.” “Per Expo 2025 Osaka, l’apertura di questo cantiere è un segno molto importante” ha continuato il Segretario generale di Expo Osaka, Hiroyuki Ishige, “perché con questa inaugurazione l’Italia apre il passo ai lavori di altri padiglioni.” All’evento erano presenti tutte le più importanti testate stampa e Tv nipponiche, nazionali e locali, a testimoniare il grande interesse del pubblico giapponese per l’Italia e in generale per il Made in Italy. Il progetto del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka è dell’architetto Mario Cucinella, che ha reinterpretato la Città Ideale del Rinascimento con la piazza e il teatro quali luoghi simbolo della socializzazione e dell’incontro. Un giardino all’italiana sarà posizionato sul tetto del Padiglione come una terrazza affacciata sul mare aperto, e sarà visibile dalla passeggiata circolare sospesa a 12 metri di altezza, il Ring. Il tema del Padiglione Italia è “L’Arte rigenera la vita” quale interpretazione del tema generale di Expo 2025 Osaka “Progettare la società futura per le nostre vite”.

Nuova Jeep Compass, più tecnologia e motori ibridi

Nuova Jeep Compass, più tecnologia e motori ibridiMilano, 19 dic. (askanews) – Arriva Nuova Jeep Compass che introduce una serie di funzioni per la sicurezza e la disponibilità di un sistema di guida semiautonoma. Jeep Compass è prodotta in 4 stabilimenti per soddisfare i consumatori di oltre 100 Paesi: Melfi (PZ), in Italia; Ranjangaon, India; Pernambuco, Brasile; Toluca, Messico.

“Siamo lieti di presentare la Nuova Compass MY24, la Jeep Compass tecnologicamente più avanzata di sempre, disponibile nelle versioni 4xe ed e-Hybrid. Con una gamma completamente nuova ed efficiente, si distingue per le prestazioni fuoristrada migliorate e per una guida estremamente piacevole abbinate alla sostenibilità ambientale”, ha detto Eric Laforge, Responsabile Jeep in Europa. Jeep Compass MY24 è disponibile con due propulsioni ibride: e-Hybrid e 4xe plug-in hybrid con ricarica e una potenza combinata fino a 240 CV. Le novità oltre 80 le dotazioni di serie, e un veicolo sempre connesso al conducente, grazie ai servizi telematici TBM ora standard anche sulla versione e-Hybrid. La nuova Jeep Compass MY24 presenta una gamma composta da quattro allestimenti: Altitude, Summit, Overland e Trailhawk, specifico per la guida in fuoristrada. Due invece i pacchetti di servizi connessi: ConnectOne e ConneCtPlus.

Rd Congo domani al voto per eleggere il nuovo presidente

Rd Congo domani al voto per eleggere il nuovo presidenteRoma, 19 dic. (askanews) – Circa 44 milioni di elettori sono chiamati alle urne domani nella Repubblica democratica del Congo per eleggere il nuovo capo dello Stato, l’Assemblea nazionale e i parlamenti provinciali e, per la prima volta, i membri dei consigli municipali. Il presidente uscente Félix Tshisekedi, in corsa per un secondo e ultimo mandato di cinque anni, è visto come favorito a fronte di un’opposizione che non è riuscita a esprimere un unico candidato. I suoi principali avversari sono il ricco uomo d’affari ed ex governatore della provincia del Katanga, nonché proprietario della squadra di calcio TP Mazembe, Moise Katumbi; l’uomo ritenuto da molti osservatori il vero vincitore delle elezioni del 2018, Martin Fayulu; e il premio Nobel per la pace, il medico Denis Mukwege, noto per il suo lavoro a favore delle donne sopravvissute allo stupro.

La Repubblica Democratica del Congo è il paese più grande dell’Africa sub-sahariana: si estende su un’area pari a quella dell’Europa occidentale, con una popolazione stimata di oltre 100 milioni di persone. Dimensioni che pongono non poche sfide logistiche al processo elettorale, anche a fronte dell’instabilità cronica delle regioni orientali che hanno costretto milioni di persone ad abbandonare le proprie case. Stando agli ultimi dati Onu, sono circa 5,8 milioni gli sfollati nelle province orientali Ituri, Nord Kivu, Sud Kivu e Tanganica. Ma la Repubblica democratica del Congo è anche un paese ricco di risorse naturali, che potrebbe guidare la transizione energetica globale e contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. Oltre a essere ricco di coltan, usato nella produzione di dispositivi elettrici, è anche uno dei principali produttori mondiali di rame e cobalto, due metalli chiave per l’industria dei veicoli elettrici e delle energie rinnovabili, e conta anche ricchi giacimenti di oro, petrolio e gas in gran parte non ancora sfruttati. La Repubblica democratica del Congo ospita anche circa due terzi della seconda foresta pluviale tropicale più grande al mondo dopo l’Amazzonia, che ogni anno assorbe centinaia di milioni di tonnellate di anidride carbonica che contribuisce al riscaldamento del clima.

Risorse che potrebbero rendere il paese un motore di crescita regionale, mentre oggi è ancora fonte di instabilità e vittima di interferenze esterne. Chiunque vincerà le elezioni di domani sarà quindi chiamato ad affrontare sfide importanti, prima tra tutte la cessazione dei conflitti nell’est e la pace con il vicino Ruanda, accusato da Kinshasa, ma anche dall’Onu, di sostenere i ribelli del gruppo M23 per depredare le risorse minerarie che si trovano nelle zone orientali del Paese. Accuse sempre respinte da Kigali. Già un processo elettorale pacifico e trasparente potrebbe favorire un clima di fiducia da parte di alleati e investitori verso le intenzioni di Kinshasa di puntare alla stabilità, e a una migliore governance, per sostenere lo sviluppo e attrarre gli investimenti di cui ha bisogno per sfruttare le sue ricchezze e diventare una potenza continentale. E su questo hanno puntato il presidente uscente e i suoi alleati, che durante la campagna elettorale hanno presentato il voto come una lotta per il futuro stesso del Paese. “Ci stiamo riprendendo il nostro Paese. Questa è la posta in gioco in queste elezioni”, ha detto il ministro delle Finanze, Nicolas Kazadi, al Financial Times.

Le elezioni si svolgeranno in un unico turno: chiunque domani otterrà la maggioranza dei voti sarà il prossimo capo dello Stato, indipendentemente che ottenga o meno più del 50% delle preferenze. Secondo il calendario elettorale, i risultati provvisori sono attesi il 31 dicembre, mentre il giuramento del nuovo presidente si terrà il 20 gennaio.

Domani assemblea Coldiretti eleggerà nuovo presidente e giunta

Domani assemblea Coldiretti eleggerà nuovo presidente e giuntaRoma, 19 dic. (askanews) – Domani, mercoledì 20 dicembre dalle 9.30 al Centro Congresso Rospigliosi a Roma si riunirà l’Assemblea nazionale della Coldiretti per eleggere il nuovo presidente e la Giunta esecutiva, che resteranno in carica per i prossimi 5 anni.

L’appuntamento “Nutriamo il futuro” avrà al centro dei lavori l’innovazione in agricoltura tra conflitti e crisi climatiche, ma anche il tema del credito, le misure a favore dei più fragili e i contenuti della manovra all’esame del Parlamento e le scadenze del Pnrr. Assieme al presidente Ettore Prandini e al segretario generale Vincenzo Gesmundo saranno presenti tra gli altri Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste, Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo, Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Enele Matteo Zoppas, presidente Agenzia Ice. Nell’occasione verranno siglati importanti accordi strategici, dall’innovazione alle bioenergie, ma anche progetti di economia circolare per affrontare i cambiamenti climatici. Focus sulle scelte di acquisto delle famiglie alla vigilia delle feste con il rapporto Coldiretti/Ixe’ “Il Natale sulle tavole degli italiani”.

Vino, Imt: per Montepulciano serve lavorare insieme su linea comune

Vino, Imt: per Montepulciano serve lavorare insieme su linea comuneMilano, 19 dic. (askanews) – Il 18 dicembre alla commissione Agricoltura della Camera si è tenuta un’audizione dedicata al dossier Montepulciano, in presenza dei rappresentanti di Abruzzo, Marche, Molise e Puglia. All’esame, la possibilità, data anche dalla bozza di Decreto etichettatura e dalle direttive comunitarie, di inserire in retroetichetta il nome del vitigno, osteggiata dall’Abruzzo ma reclamata dalle organizzazioni di produttori di altre regioni italiane.

Per il presidente dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), Michele Bernetti, intervenuto all’audit presieduto dal presidente Comagri, Mirco Carloni, “sarebbe scorretto se ogni territorio si riservasse un vitigno, impedendo agli altri produttori una comunicazione trasparente nei confronti dei consumatori”. “Lo è ancora di più per un vitigno come il Montepulciano, che in Italia conta 35mila ettari coltivati di cui 2.900 solo nelle Marche” ha proseguito Bernetti, sottolineando che “l’impasse su un decreto che riforma in maniera importante diversi aspetti del nostro settore è evidente: serve uno sforzo di responsabilità da parte di tutti gli attori in gioco per trovare una linea comune, in grado di sbloccare con urgenza la situazione”. “Per questo – ha concluso Bernetti – esprimiamo la nostra disponibilità ai colleghi abruzzesi ma anche a tutte le altre regioni interessate, per lavorare assieme verso un percorso comune”. Per l’assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Andrea Maria Antonini, intervenuto in videoconferenza “si paventa la possibilità che si possa sostituire Montepulciano con il sinonimo Cordisco, un’ipotesi che va contro il nostro interesse ma anche contro il principio di un decreto etichettatura fortemente orientato sulla trasparenza verso l’utente”. Secondo l’Istituto marchigiano di tutela vini, l’ipotesi abruzzese di inserire in etichetta il sinonimo Cordisco (anziché Montepulciano) risulta penalizzante per le Dop Rosso Piceno e Rosso Conero, quest’ultima costituita prima di quelle abruzzesi, che hanno contenuti obbligatori di uva Montepulciano in percentuali prossime al 100%”.

Google pagherà 700 milioni di dollari multa all’antitrust Usa

Google pagherà 700 milioni di dollari multa all’antitrust UsaNew York, 19 dic. (askanews) – La società madre di Google, Alphabet, ha accettato di pagare 700 milioni di dollari e di apportare alcune modifiche al suo app store, in risposta ad una causa antitrust presentata da 36 stati americani e dal distretto di Columbia. Gli stati accusano il motore di ricerca posto barriere per impedire l’uso di opzioni di pagamento in-app alternative e ha stretto accordi per scoraggiare altri metodi di distribuzione delle app. Il tribunale ha stabilito che Alphabet contribuirà con 630 milioni di dollari a un fondo di compensazione distribuito a beneficio dei consumatori e verserà 70 milioni di dollari in un fondo utilizzato dagli Stati. Gli sviluppatori ora potranno anche utilizzare un sistema di fatturazione alternativo all’opzione di fatturazione di Google Play. L’accordo prevede inoltre che Alphabet semplifichi il processo di download delle app direttamente dai siti Web degli sviluppatori senza utilizzare sempre Google Play.

I carabinieri arruolano “Saetta”, il primo cane robot

I carabinieri arruolano “Saetta”, il primo cane robotMilano, 19 dic. (askanews) – L’Arma dei Carabinieri da oggi si è dotata del suo primo cane robot, novità assoluta per l’Italia e per le sue forze di polizia, con l’obiettivo di garantire gli standard di sicurezza del personale operante migliorandone l’efficacia operativa. È stato chiamato “Saetta”, rievocando il simbolo presente sulle fiancate delle autovetture di pronto intervento, con la tradizionale livrea blu e rossa dell’Arma dei carabinieri, sarà assegnato inizialmente al Nucleo Artificieri di Roma.

Controllato da un tablet a distanza (fino a 150 metri), potrà muoversi anche su terreni impervi e non percorribili dai normali veicoli ruotati o cingolati. Con l’ausilio del cane robot sarà possibile effettuare rischiose attività di ricognizione espletando così compiti anti sabotaggio in luogo dei militari specializzati, sfruttando le sue spiccate capacità di mobilità come quelle di salire e scendere da rampe di scale ed aprire autonomamente porte e rimuovere ostacoli. Saetta potrà mappare luoghi attraverso avanzatissimi sistemi di rilevazione laser e termici, evidenziando la presenza di minacce e individuando, con l’ausilio di strumentazione dedicata, le più fievoli tracce di esplosivo e di agenti chimici e radiologici. Il cane robot opererà con il proprio braccio robotico per asportare ordigni, compresi i grossi petardi inesplosi che, specialmente a Capodanno, minacciano l’incolumità dei cittadini nelle aree urbane. Infine, sarà in grado di rifornire equipaggiamenti i militari impossibilitati a muoversi.

L’innovazione consentirà di innalzare gli standard di sicurezza complessivi anche in prospettiva della ricorrenza giubilare del 2025, che vedrà riversarsi a Roma milioni di persone. Saetta è un altro passo della costante attività di ricerca e sviluppo dell’Arma nell’ambito delle nuove tecnologie, con lo scopo precipuo di implementare ulteriormente efficienza ed efficacia del servizio offerto al cittadino. L’Arma dei Carabinieri potrà ora contare su Saetta, “arruolato” non per sostituire le proprie risorse umane o le unità cinofile, bensì per ridurre il pericolo, facilitare la gestione delle situazioni operative più ostili e quindi rappresentare un valore aggiunto nelle attività istituzionali.

Finite le riprese di “E se mio padre” con Ghini, Gerini e Abbrescia

Finite le riprese di “E se mio padre” con Ghini, Gerini e AbbresciaRoma, 19 dic. (askanews) – Sono appena terminate le riprese di “E se mio padre”, opera prima diretta da Solange Tonnini, interpretata da Massimo Ghini, Claudia Gerini, Dino Abbrescia, Renato Marchetti, Margherita Pantaleo, Theodore Max Gravina, Teresa Campus, Leonardo Ghini, Aurora Calabresi, Marco Valerio Montesano, Luca Scapparone, Sara Sartini, Filippo Laganà e Michele Bevilacqua. Le riprese si sono svolte tra il litorale laziale, in particolare le città di Anzio e Nettuno, e Roma.

Metà anni Ottanta. La dodicenne Aida ha capito già da tempo che c’è qualcosa di oscuro sul conto di suo padre Adriano: le sue ripetute e prolungate assenze, i frequenti viaggi in giro per l’Europa e il lavoro in una ditta di import-export non meglio specificato non gliela contano giusta. Ma solo quando arriva in prima media e incontra Daniel, il suo nuovo compagno di banco aspirante fotoreporter, capisce che forse è il caso di approfondire la questione. Chiedere spiegazioni, però, non servirebbe a nulla: troppe volte le è stato detto che è ancora piccola per capire. I due ragazzini si improvvisano, dunque, investigatori e cominciano un’indagine minuziosa che coinvolge a loro insaputa tutti i parenti di Aida, in una ricerca che unisce a doppio filo le vicende familiari con quelle di cronaca nera di cui è stato protagonista il nostro paese tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta. Adriano, nella mente dei ragazzi, diventa così una volta un terrorista rosso, poi un killer, un massone della P2, una spia, un latitante… Finché un giorno le indagini arrivano al dunque. Il film, prodotto da Giovanni Amico e Twister Film con A.B. Film, in collaborazione con Rai Cinema e con il sostegno di Lazio Cinema International nell’ambito del PR FESR+ Lazio 2021-2027, si avvale della sceneggiatura firmata dalla stessa regista con Gianni Cardillo e Mario Cambi.