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Tag: Sanremo 2023

Il comandante generale dei carabinieri: le foreste sono cruciali per il pianeta ma continuiamo a depredarle

Il comandante generale dei carabinieri: le foreste sono cruciali per il pianeta ma continuiamo a depredarle


Il comandante generale dei carabinieri: le foreste sono cruciali per il pianeta ma continuiamo a depredarle


Il comandante generale dei carabinieri: le foreste sono cruciali per il pianeta ma continuiamo a depredarle




























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Roma, 6 giu. (askanews) – “Le foreste, pur giocando un ruolo cruciale nella lotta alla povertà e nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile grazie ai loro impagabili benefici ecologici, economici e sociali, sono sempre al centro di pericoli derivanti da incendi, parassiti, siccità e disboscamento. Esse costituiscono anche una barriera naturale alla diffusione delle malattie trasmesse dagli animali agli esseri umani. Il protrarsi della deforestazione sta riducendo questa difesa ed oltre il 30% delle nuove malattie segnalate dal 1960 ad oggi sono da attribuirsi a cambiamenti nell’uso del suolo, inclusa la deforestazione. I nostri boschi sono anche farmacie naturali. Delle oltre 60.000 specie di alberi presenti nel mondo tantissime hanno valore medicinale. Eppure continuiamo a depredarle”. Lo ha sottolineato il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi, in occasione della Conferenza internazionale “The Forest Factor” aperta a Roma. “Uomini e animali insieme – ha ricordato – rappresentano solo lo 0,3 per cento della vita. L’85,5 per cento è rappresentatodalle piante. Esse popolano il pianeta da molto prima di noi. Spesso lo dimentichiamo. Tutta la nostra evoluzione è avvenuta in un ambiente verde. Nell’era dell’Antropocene abbiamo però abbattuto un terzo di tutta la popolazione arborea”. E “gli alberi sono i più importanti assorbitori di anidride carbonica”. “Il Green Deal, la più ambiziosa manovra politica europea, passa attraverso gli alberi e la loro protezione – ha osservato -. L’Arma dei Carabinieri, soprattutto attraverso il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, è custode del nostro meraviglioso patrimonio boschivo e delle specie che lo abitano,tramite una complessa azione combinata: monitoraggio e controllo del territorio, prevenzione e repressione degli illeciti connessi, studi e ricerca ededucazione alla legalità ambientale. La presenza capillare di circa 1.000 presidi della specialità forestale, costituisce un insostituibile elemento di prossimità ambientale, di interfaccia tra uomo e natura, tra produzione e conservazione sotto il segno della legalità e di aiuto alle comunità”.

Ita, Lazzerini: Pronti per Lufthansa, strategia e struttura solide

Ita, Lazzerini: Pronti per Lufthansa, strategia e struttura solide


Ita, Lazzerini: Pronti per Lufthansa, strategia e struttura solide


Ita, Lazzerini: Pronti per Lufthansa, strategia e struttura solide




























1686042422 Ita Lazzerini Pronti per Lufthansa strategia e struttura solide

Istanbul, 6 giu. (askanews) – Ita Airwyas si appresta ad entrare nel gruppo Luftansa con un impianto industriale solido e strategie ben consolidate. Ne è convinto Fabio Lazzerini Ad e General manager della compagnia, intervistato da askanews nel corso del 79esimo Iata Agm in corso ad Istanbul.

“Questo è un momento oggettivamente storico della compagnia – commenta Lazzerini – siamo partiti nel maggio 2020 nel pieno della pandemia con un documento di sei pagine nel quale descrivevo all’allora governo cosa andava fatto per rilanciare la compagnia. Il cda si è riunito per la prima volta nel novembre 2020, il piano industriale è stato presentato al parlamento nel dicembre 2020. Poi la negoziazione con la Commissione Ue che ha ci ha dato il via libera il 15 luglio 2021. Abbiamo iniziato a volare il 15 ottobre 2021 in mezzo alla Pandemia e allo scoppio della guerra in Ucraina con l’aumento dei prezzi del carburante. Quest’anno – dice Lazzerini – chiuderemo il semestre con ricavi superiori del 6% rispetto al budget, il primo trimestre ha chiuso con una cassa superiore del 18% rispetto al budget e il 14% sopra budget di Ebitda. E’ una compagnia che abbiamo instradato con risultati direi decisamente migliori delle aspettative e adesso stiamo chiudendo quel percorso iniziato tre anni fa inserendo la compagnia in un gruppo forte che gli darà un futuro”. In particolare, sottolinea Lazzerini “l’accordo ha vari pezzi ma la cosa importante è che Lufthansa ha deciso questo investimento sulla base del piano industriale di Ita, rivisto nel cda di gennaio 2023 sulla base delle nuove condizioni di mercato. Un busisness plan che prevede di crescere nella flotta e nei collegamenti soprattutto di lungo raggio. Non vogliamo fare la guerra alle low cost, Ita nasce per servire il mercato premium, il mercato corporate, il mercato leisure premium. Questo è quello che dobbiamo fare riallacciando i collegamenti con destinazioni di lungo raggio. Il nostro obiettivo – spiega ancora l’ad di Ita Airways – è sempre stato questo, servire Fiumicino rendendolo un hub eccellente e gestire Linate in maniera sempre più efficiente. Sullo scalo milanese stiamo crescendo del 40% rispetto allo scorso anno con meno aerei rispetto a quelli che aveva Alitalia. Questa è la filosofia che Lufthansa ha sposato”.

Nel contesto della strategia di crescita si inserisce anche la scelta di Airbus come fornitore di aeromobili. Una scelta che, commenta Lazzerini, “sta già dando i suoi frutti. Quest’anno chiuderemo con circa il 50% di aeromobili di nuova generazione, il che vuol dire un consumo medio di carburante del 27-30% inferiore rispetto agli aerei che restituiamo. Quindi sostenibilità ambientale ed economica con un servizio migliore ai passeggeri. E un’interoperabilità che genera migliore efficienza. Siamo l’unica compagnia importante europea che ha la certificazione per il cosiddetto mix fit flight, cioè i nostri piloti potranno comandare dall’A320 fino all’A350 tra breve-medio raggio e lungo raggio e viceversa”. Secondo Lazzerini, quindi, si tratta di un bilancio molto positivo: “In poco più di 18 mesi – ribadisce – abbiamo risultati superiori al budget, inseriamo la compagnia in un gruppo nel quale possiamo avere benefici dal punto di vista dei ricavi, del network ma, sopratutto, dal punto di vista dell’innovazione, dell’efficienza e delle sinergie. Due compagnie assolutamente complementari. Abbiamo completamente riconfigurato la vecchia Alitalia: dall’handling, alla manutenzione, entrambi in outsourcing, ai sistemi che ora sono solo in cloud. E anche un approccio diverso al cliente che ora ha una valutazione 3-4 superiore alla media europea. Abbiamo riconfigurato le business class dei nuovi aerei rendendole più grandi coerentemente con la nostra strategia e i risulati ci stanno premiando. Negli ultimi mesi il load factor business sul lungo raggio è stato attorno al 95-97%. Scelte strutturali che adesso sono un beneficio per il futuro dell’azienda”.

Infine il capitolo sindacale, un punto spesso dolente nella gestione della vecchia Alitalia: “La situazione – dice Lazzerini – è decisamente buona. Abbiamo rinnovato il contratto di lavoro a gennaio. Trattandosi di una start up tre anni fa eravamo partiti con condizioni contrattuali decisamente aggressive per poter destinare risorse allo sviluppo della compagnia. Abbiamo poi riconosciuto con le organizzazioni sindacali che questa fase è passata e abbiamo rivisto le condizioni contrattuali avvicinandole alla media del mercato. Siamo ancora sotto la media ma abbiamo voluto premiare i nostri dipendenti che ci hanno dato fiducia. In questo momento l’azienda è totalmente stabile sul fronte dei rapporti sindacali”.

Luzi (CC): foreste cruciali per pianeta ma continuiamo a depredarle

Luzi (CC): foreste cruciali per pianeta ma continuiamo a depredarle


Luzi (CC): foreste cruciali per pianeta ma continuiamo a depredarle


Luzi (CC): foreste cruciali per pianeta ma continuiamo a depredarle





















1686042362 Luzi CC foreste cruciali per pianeta ma continuiamo a depredarle

Roma, 6 giu. (askanews) – “Le foreste, pur giocando un ruolo cruciale nella lotta alla povertà e nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile grazie ai loro impagabili benefici ecologici, economici e sociali, sono sempre al centro di pericoli derivanti da incendi, parassiti, siccità e disboscamento. Esse costituiscono anche una barriera naturale alla diffusione delle malattie trasmesse dagli animali agli esseri umani. Il protrarsi della deforestazione sta riducendo questa difesa ed oltre il 30% delle nuove malattie segnalate dal 1960 ad oggi sono da attribuirsi a cambiamenti nell’uso del suolo, inclusa la deforestazione. I nostri boschi sono anche farmacie naturali. Delle oltre 60.000 specie di alberi presenti nel mondo tantissime hanno valore medicinale. Eppure continuiamo a depredarle”. Lo ha sottolineato il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi, in occasione della Conferenza internazionale “The Forest Factor” aperta a Roma.

“Uomini e animali insieme – ha ricordato – rappresentano solo lo 0,3 per cento della vita. L’85,5 per cento è rappresentatodalle piante. Esse popolano il pianeta da molto prima di noi. Spesso lo dimentichiamo. Tutta la nostra evoluzione è avvenuta in un ambiente verde. Nell’era dell’Antropocene abbiamo però abbattuto un terzo di tutta la popolazione arborea”. E “gli alberi sono i più importanti assorbitori di anidride carbonica”. “Il Green Deal, la più ambiziosa manovra politica europea, passa attraverso gli alberi e la loro protezione – ha osservato -. L’Arma dei Carabinieri, soprattutto attraverso il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, è custode del nostro meraviglioso patrimonio boschivo e delle specie che lo abitano,tramite una complessa azione combinata: monitoraggio e controllo del territorio, prevenzione e repressione degli illeciti connessi, studi e ricerca ededucazione alla legalità ambientale. La presenza capillare di circa 1.000 presidi della specialità forestale, costituisce un insostituibile elemento di prossimità ambientale, di interfaccia tra uomo e natura, tra produzione e conservazione sotto il segno della legalità e di aiuto alle comunità”.

Zuppi: sostegno a Kiev, ma la guerra è un passo indietro

Zuppi: sostegno a Kiev, ma la guerra è un passo indietro


Zuppi: sostegno a Kiev, ma la guerra è un passo indietro


Zuppi: sostegno a Kiev, ma la guerra è un passo indietro




























1686042123 Zuppi sostegno a Kiev ma la guerra e un passo

Roma, 6 giu. (askanews) – L’arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Matteo Maria Zuppi, inviato di pace di papa Francesco in Ucraina, ha ribadito il sostegno a Kiev e ha sottolineato che la guerra rappresenta un passo indietro che distrugge tutto e fa soffrire i bambini. E’ quanto si legge sui media ucraini, dopo il primo giorno di missione di Zuppi nella capitale ucraina. Il cardinale si è espresso durante un incontro a Kiev con il commissario parlamentare ucraino per i diritti umani, Dmytro Lubinets, secondo quanto riferito da un corrispondente di Ukrinform. “È inaccettabile che la violenza di questa guerra abbia colpito i bambini”, ha dichiarato Zuppi. L’inviato del Vaticano ieri ha ricordato come “Papa Francesco, parlando dell’Ucraina, ha usato un’espressione molto bella: ‘Le tue lacrime sono le mie lacrime, il tuo dolore è il mio dolore’. E oggi dico che i tuoi figli sono i nostri figli, posso parlare di questo perché tanti bambini sono venuti in Italia.

Vent’anni di Mars Express: un mosaico a colori di Marte

Vent’anni di Mars Express: un mosaico a colori di Marte


Vent’anni di Mars Express: un mosaico a colori di Marte


Vent’anni di Mars Express: un mosaico a colori di Marte




























1686042004 Ventanni di Mars Express un mosaico a colori di Marte

Roma, 6 giu. (askanews) – Lanciato nel 2003 ed in orbita intorno al pianeta rosso, Mars Express dell’Esa festeggia venti anni di osservazioni di Marte, rilasciando un mosaico globale a colori con dettagli di minerali, composizione e circolazione della tenue atmosfera, scrutando sotto la crosta e facendo emergere vari fenomeni che interagiscono nell’ambiente marziano.

Composto da novanta immagini riprese dalla High Resolution Stereo Camera (Hrsc), – si legge su Global Science, il notiziario online dell’Agenzia spaziale italiana – il mosaico fornisce informazioni sulla composizione di Marte per aree estese fino a 2.500 chilometri riprese da altitudini comprese tra i 4.000 e i 10.000 chilometri. L’insieme ha prodotto una visione globale completa a colori di Marte. Famoso per il suo colore rossastro, dovuto ad alti livelli di ferro ossidato, in queste immagini, invece, Marte appare scuro e blu. Si tratta di sabbie basaltiche grigio-nere di origine vulcanica che formano strati di sabbia scuri, mentre si accumulano e si muovono nel vento, creando imponenti dune di sabbia e campi di dune all’interno di crateri da impatto.

Il materiale esposto all’acqua tende ad apparire più leggero: i due minerali più comuni alterati dall’acqua su Marte, sono l’argilla e il solfato, che appaiono particolarmente brillanti sulla tavolozza dei colori di riferimento. Per queste immagine è stato usato lo spettrometro OMEGA. Se pure in maniera indiretta, questi minerali confermano che l’acqua liquida è esistita su Marte per molto tempo, alterando la roccia nel tempo per formare depositi di argilla significativi come Mawrth Vallis.

I minerali di solfato sono visibili nell’immagine del canyon Valles Marineris e appaiono ricoperti da una sottile patina di sabbia scura. A differenza dei depositi di argilla, i minerali di solfato indicano condizioni ambientali più acide che sarebbero meno favorevoli alla vita. Per comporre il mosaico a colori, grazie ai nove canali di imaging di HRSC, il team ha dovuto tenere conto dell’effetto opacità, provocato dalla continua evoluzione dell’atmosfera marziana, che rende difficile determinare con precisione i colori della superficie dall’orbita. La polvere disperde e riflette la luce, provocando lo spostamento dei colori tra le immagini.

L’effetto di ‘disturbo’ – prosegue Gloabl Science – è stato superato durante l’elaborazione delle immagini, riducendo le variazioni di colore tra le diverse parti di Marte: ogni immagine fa riferimento a un modello di colore derivato da osservazioni ad alta quota. Questo accorgimento ha consentito al team di Hrsc di preservare le variazioni di colore e rivelare una visione cromatica di Marte molto più ricca di quella mai vista prima. La missione Mars Express di ESA, vede la partecipazione di una filiera lunga di competenze italiane, coordinate dall’Agenzia Spaziale Italiana: lo spettrometro di Fourier PFS per lo studio dell’atmosfera e il radar subsuperficiale MARSIS -Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding-, realizzato con il contributo della NASA/JPL. Italiano anche lo strumento VNIR, che compone lo spettrometro OMEGA e l’elettronica dello strumento di imaging di atomi neutri energetici ASPERA. Anche nel team della camera stereo ad alta risoluzione HRSC ci sono scienziati italiani.

Sono circa 16mila le persone nell’area interessata dai danni alla diga di Nova Kakhovka

Sono circa 16mila le persone nell’area interessata dai danni alla diga di Nova Kakhovka


Sono circa 16mila le persone nell’area interessata dai danni alla diga di Nova Kakhovka


Sono circa 16mila le persone nell’area interessata dai danni alla diga di Nova Kakhovka






























1686041582 Sono circa 16mila le persone nellarea interessata dai danni alla

Roma, 6 giu. (askanews) – Circa 16.000 persone si trovano attualmente nell’area interessata dai danni alla diga di Nova Kakhovka, sulla riva destra della regione di Kherson. “A partire da ora, sappiamo che circa 16.000 persone si trovano nell’area del disastro sulla riva destra del fiume Dnipro”, ha detto Oleksandr Prokudin, capo dell’amministrazione militare regionale di Kherson, citato da Ukrinform.

“A partire dalle 7:30” di questa mattina, ora locale, “i seguenti insediamenti sono stati allagati completamente o parzialmente: Tiahynka, Lvove, Odradokamyanka nel distretto di Beryslav; Ivanivka, Mykilske, Tokarivka, Poniativka, Bilozerka, il microdistretto di Ostriv”, ha precisato Prokudin. Secondo il funzionario, è probabile che anche altri insediamenti vengano allagati e le autorità sono pronte a questa evenienza. Attualmente, ha insistito, i residenti di questi insediamenti vengono evacuati con autobus verso la città di Kherson, e poi a Mykolaiv, e da lì a Khmelnytskyi, Odessa, Kropyvnytskyi, Kiev e altre città. Alle 12 un treno per le evacuazioni partirà dalla stazione ferroviaria di Kherson per Mykolaiv.

Domain de Murtoli: alla scoperta dell’estremo sud della Corsica

Domain de Murtoli: alla scoperta dell’estremo sud della Corsica


Domain de Murtoli: alla scoperta dell’estremo sud della Corsica


Domain de Murtoli: alla scoperta dell’estremo sud della Corsica





















1686041042 Domain de Murtoli alla scoperta dellestremo sud della Corsica

Roma, 6 giu. (askanews) – A partire dal 1° weekend di settembre la compagnia aerea Air Corsica lancerà il suo volo settimanale da Milano a Figari tutti i sabati fino all’ultimo fine settimana di novembre. Una bella opportunità per vivere un’esperienza legata al territorio e ai suoi prodotti in un luogo incantevole nel sud dell’Isola della Bellezza: il Domaine de Murtoli. Ed anche un’occasione per scoprire l’estremo sud della Corsica, i suoi paesaggi favolosi e le spiagge dall’atmosfera esotica, i villaggi tipici tra mare e montagna, oltre alla storia e all’emblematica città « genovese » di Bonifacio. Un cambio di scenario totale a solo 1 ora e 30 da Milano Con 2.500 ettari e 7 km di spiagge e calette, il Domaine de Murtoli è un concept unico di hotel a 5 stelle, che riunisce in un solo luogo tutti i paesaggi del mondo. Sparse nel verde e immerse tra macchia mediterranea e spiagge, 20 bergeries e residenze del XVII secolo restaurate nel più assoluto rispetto dell’architettura tradizionale corsa, più un nuovo luogo di esperienza, l’Hotel de la Ferme, offrono servizi nel segno dell’eccellenza e della discrezione. Una valle pastorale scandita dal ritmo del lavoro nei campi fa del Domaine un concept unico di agriturismo eco-sostenibile, con una natura incontaminata a fare da sfondo e offre infinite attività e scoperte tra cui il golf, l’equitazione, una Spa Nucca all’aperto sulla spiaggia che offre trattamenti 100 % naturali, tante passeggiate con una guida appassionata : un’autentica arte di vivere locale. Il Domaine de Murtoli è un ritorno alle origini che continua nei suoi tre ristoranti, tra cui uno stellato Michelin, dove la produzione dell’azienda agricola del Domaine e dei produttori locali si ritrova nei piatti proposti dal suo executive chef Laurent Renard e dalla sua brigata. Vitello, agnello, frutta e verdura dell’orto biologico, formaggi di pecora tra cui il famoso brocciu, olio d’oliva sono così sublimati da una cucina sia di mare, sia di terra e autenticamente corsa. Novità di quest’anno: con l’obiettivo di valorizzare sempre meglio il terroir dell’isola, il Domaine de Murtoli si è rivolto a una ricercatice di piante selvatiche e commestibili della macchia : “Florence Weis”. Che oggi lavora a stretto contatto con lo chef e la sua brigata per offrire un menu del pranzo prevalentemente vegetale con piatti ricchi di colore e di nuovi sapori. Murtoli, destinazione dal biotopo particolarmente protetto, è una perfetta armonia tra il mondo minerale, vegetale e animale. È anche una riserva naturale che ospita un sito classificato Natura 2000 dalla bassa valle al litorale, preservando così la biodiversità delle specie. E stato messo in atto qui anche un sistema di economia circolare. Il riutilizzo dei rifiuti verdi e dei prodotti agricoli da filiera corta consente, tra l’altro, di ridurre ogni giorno l’impronta di carbonio.

Pil, Istat alza stime 2023: crescita al +1,2%, poi rallenta

Pil, Istat alza stime 2023: crescita al +1,2%, poi rallenta


Pil, Istat alza stime 2023: crescita al +1,2%, poi rallenta


Pil, Istat alza stime 2023: crescita al +1,2%, poi rallenta




























1686040502 Pil Istat alza stime 2023 crescita al 12 poi rallenta

Roma, 6 giu. (askanews) – Il Pil italiano è atteso in crescita sia nel 2023 (+1,2%) sia nel 2024 (+1,1%), seppur in rallentamento rispetto al 2022. E’ quanto stima l’Istat nelle Prospettive per l’economia italiana per il 2023 e 2024. I segnali positivi provenienti dalla stima dei conti economici trimestrali del primo trimestre 2023 hanno portato a una revisione al rialzo della stima del Pil per il 2023 di +0,8 punti percentuali (da 0,4% a +1,2%).

Nel biennio di previsione, l’aumento del Pil verrebbe sostenuto principalmente dal contributo della domanda interna al netto delle scorte (+1,0 punti percentuali nel 2023 e +0,9 p.p. nel 2024) e da quello più contenuto della domanda estera netta (+0,3 e +0,2 p.p.). Nel 2023, le scorte dovrebbero fornire un marginale contributo negativo -0,1 p.p. a cui ne seguirebbe uno nullo nel 2024. I segnali per i prossimi mesi – ha spiegato l’Istat – suggeriscono, nonostante l’avvio particolarmente positivo del primo trimestre 2023, un rallentamento dell’attività economica nel prosieguo dell’anno. In un contesto caratterizzato da un rallentamento della domanda mondiale, con l’economia di importanti partner commerciali come Germania e Usa è attesa frenare, ci si aspetta una netta decelerazione degli scambi con l’estero, più accentuata per le importazioni. Sullo scenario internazionale pesa ancora l’incertezza legata a tempi ed esiti del conflitto tra Russia e Ucraina, ai rischi di instabilità finanziaria e a un livello di inflazione ancora lontano dagli obiettivi delle Banche centrali. In Italia, gli effetti delle politiche monetarie restrittive sulla domanda interna e il venir meno della spinta degli incentivi all’edilizia saranno, tuttavia, parzialmente controbilanciati dagli effetti dell’attuazione delle misure previste dal Pnrr – soprattutto sugli investimenti – e del rallentamento dell’inflazione sulla domanda privata. Un ulteriore fattore di rischio potrebbe venire dalle conseguenze economiche, soprattutto sul settore agricolo, della recente ondata di maltempo che ha colpito con effetti drammatici l’Emilia Romagna.

L’Istat ha sottolineato che “lo scenario previsivo si fonda su ipotesi favorevoli sul percorso di riduzione dei prezzi nei prossimi mesi e sulla attuazione del piano di investimenti pubblici programmati nel biennio”. Mlp

Cina: pericoloso l’accordo Usa-Gb-Australia per sottomarini nucleari

Cina: pericoloso l’accordo Usa-Gb-Australia per sottomarini nucleari


Cina: pericoloso l’accordo Usa-Gb-Australia per sottomarini nucleari


Cina: pericoloso l’accordo Usa-Gb-Australia per sottomarini nucleari






























1686039843 Cina pericoloso laccordo Usa Gb Australia per sottomarini nucleari

Roma, 6 giu. (askanews) – La Cina vede l’accordo Usa-Gran Bretagna-Australia per la costruzione di sommergibili nucleari come una minaccia di proliferazione che mette a repentaglio la sicurezza nel Pacifico meridionale, affermando che gli Usa e la Gran Bretagna hanno trasferito in Australia materiali per costruire tra 64 e 80 bombe nucleari.

“Il partenariato di sicurezza trilaterale USA-Regno Unito-Australia e la sua cooperazione per i sottomarini nucleari creano rischi di proliferazione nucleare, impattano sul contesto internazionale di non proliferazione nucleare e danneggiano il trattato sulla zona denuclearizzata del Pacifico meridionale, minando gli sforzi dei paesi dell’ASEAN per stabilire una zona priva di armi nucleari nel sud-est asiatico”, ha detto Wang Wenbin, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, nell’odierna conferenza stampa a Pechino. “Secondo le stime degli esperti internazionali di controllo degli armamenti, i materiali nucleari di natura militare che Stati uniti e Gran Bretagna hanno trasferito in Australia possono essere utilizzati per fabbricare da 64 a 80 armi nucleari”, ha detto ancora Wang.

“Se i tre paesi insisteranno per andare per la loro strada, ciò avrà un impatto grave e irreversibile sull’integrità, l’autorità e l’efficacia del sistema internazionale di non proliferazione nucleare e stimolerà anche altri paesi non dotati di armi nucleari a seguire l’esempio, trasformando la regione in un’arena per la corsa agli armamenti”, ha continuato il portavoce. “E’ estremamente irresponsabile e pericoloso – ha detto ancora Wang – mettere la propria sicurezza al di sopra della sicurezza di altri paesi e creare ansia per la sicurezza in altri paesi”.

Istat: nel 2023 il Pil cresce dell’1,2%, nel 2024 +1,1%

Istat: nel 2023 il Pil cresce dell’1,2%, nel 2024 +1,1%


Istat: nel 2023 il Pil cresce dell’1,2%, nel 2024 +1,1%


Istat: nel 2023 il Pil cresce dell’1,2%, nel 2024 +1,1%






























1686039723 Istat nel 2023 il Pil cresce dell12 nel 2024 11

Roma, 6 giu. (askanews) – Il Pil italiano è atteso in crescita sia nel 2023 (+1,2%) sia nel 2024 (+1,1%), seppur in rallentamento rispetto al 2022. E’ quanto stima l’Istat nelle Prospettive per l’economia italiana per il 2023 e 2024. I segnali positivi provenienti dalla stima dei conti economici trimestrali del primo trimestre 2023 hanno portato a una revisione al rialzo della stima del Pil per il 2023 di +0,8 punti percentuali (da 0,4% a +1,2%).

Nel biennio di previsione, l’aumento del Pil verrebbe sostenuto principalmente dal contributo della domanda interna al netto delle scorte (+1,0 punti percentuali nel 2023 e +0,9 p.p. nel 2024) e da quello più contenuto della domanda estera netta (+0,3 e +0,2 p.p.). Nel 2023, le scorte dovrebbero fornire un marginale contributo negativo -0,1 p.p. a cui ne seguirebbe uno nullo nel 2024. I segnali per i prossimi mesi – ha spiegato l’Istat -suggeriscono, nonostante l’avvio particolarmente positivo del primo trimestre 2023, un rallentamento dell’attività economica nel prosieguo dell’anno. In un contesto caratterizzato da un rallentamento della domanda mondiale, con l’economia di importanti partner commerciali come Germania e Usa è attesa frenare, ci si aspetta una netta decelerazione degli scambi con l’estero, più accentuata per le importazioni. Sullo scenario internazionale pesa ancora l’incertezza legata a tempi ed esiti del conflitto tra Russia e Ucraina, ai rischi di instabilità finanziaria e a un livello di inflazione ancora lontano dagli obiettivi delle Banche centrali. In Italia, gli effetti delle politiche monetarie restrittive sulla domanda interna e il venir meno della spinta degli incentivi all’edilizia saranno, tuttavia, parzialmente controbilanciati dagli effetti dell’attuazione delle misure previste dal Pnrr – soprattutto sugli investimenti – e del rallentamento dell’inflazione sulla domanda privata. Un ulteriore fattore di rischio potrebbe venire dalle conseguenze economiche, soprattutto sul settore agricolo, della recente ondata di maltempo che ha colpito con effetti drammatici l’Emilia Romagna.

L’Istat ha sottolineato che “lo scenario previsivo si fonda su ipotesi favorevoli sul percorso di riduzione dei prezzi nei prossimi mesi e sulla attuazione del piano di investimenti pubblici programmati nel biennio”. Rallenta l’inflazione trainata al ribasso dalla componente energetica stima l’Istat nelle Prospettive per l’economia italiana per il 2023-2024. Il percorso di rientro dell’inflazione, “favorito dalla discesa dei prezzi dei beni energetici e dalle politiche restrittive attuate dalle banche centrali”, si rifletterà in una riduzione della dinamica del deflatore della spesa delle famiglie residenti sia nel 2023 (+5,7%) sia, in misura maggiore, nel 2024 (+2,6%). Nei prossimi mesi “dovrebbero continuare a prevalere spinte al ribasso dei costi degli input che traslano sul prezzo finale di vendita dei beni e dei servizi”. Tuttavia, un contributo determinante all’inflazione al consumo sarà fornito dal proseguimento della dinamica in flessione dei prezzi degli energetici cui dovrebbe aggiungersi l’apporto deflativo proveniente dalla componente dei beni alimentari. Sotto l’ipotesi di normalizzazione dei prezzi delle materie prime agricole e del gas naturale nei prossimi mesi e di una stabilizzazione delle quotazioni del petrolio e del cambio, nell’anno in corso la dinamica dei prezzi è prevista in parziale decelerazione. Nella media del 2023, dunque, il deflatore della spesa delle famiglie è previsto ridursi (+5,7%, da +7,4% nel 2022), mentre il deflatore del Pil segnerà un incremento (+5,6%, da +3% nel 2022). Nel 2024 è prevista una crescita più contenuta del deflatore della spesa per consumi delle famiglie e quello del Pil rispettivamente del +2,6% e +2,8% in media d’anno. Migliora il mercato del lavoro in Italia stima l’Istat. Nel biennio di previsione, l’occupazione, misurata in termini di unità di lavoro (Ula), segnerà una crescita in linea con quella del Pil (+1,2% nel 2023 e +1% nel 2024). Il miglioramento dell’occupazione si accompagnerà a un calo del tasso di disoccupazione che scenderà al 7,9% quest’anno e al 7,7% l’anno successivo. In presenza di una fase contrattuale che vede circa il 55% dei dipendenti in attesa di rinnovo, le retribuzioni per ULA segnerebbero un aumento nel biennio di previsione (+3,5% nel 2023 e +2,7% nel 2024). Consumi in crescita nonostante un’inflazione ancora alta nel 2023. Per quest’anno si prevede, nonostante l’inflazione ancora elevata, un incremento dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni sociali private in termini reali (+0,5%) che si accompagnerebbe a una diminuzione della propensione al risparmio. Nel 2024, la crescita è prevista di intensità maggiore (+1,1%) con una propensione al consumo in aumento. Anche i consumi della P.A., data anche il forte incremento registrato nel primo trimestre (+1,2% rispetto ai tre mesi precedenti), sono attesi aumentare nel 2023 (+0,4%) per poi rallentare nel 2024 (-0,7%). Gli investimenti manterranno ritmi di crescita elevati, rispetto alle altre componenti: 3% nel 2023 e 2% nel 2024, in decelerazione rispetto al biennio precedente.