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Tag: Sanremo 2023

Alleanza Coop: meglio stato risorse ittiche ma da Ue nuovi limiti

Alleanza Coop: meglio stato risorse ittiche ma da Ue nuovi limitiRoma, 14 dic. (askanews) – Secondo il rapporto The State of mediterranean and Black Sea la percentuale di stock ittici sovrasfruttati è scesa per la prima volta al di sotto del 60%. Solo nell’ultimo anno è scesa del 15%. “Queste cifre, sebbene importanti, non corrispondono minimamente agli enormi sacrifici imposti alle imbarcazioni italiane ed unionali che operano nel Mediterraneo” commentano in una nota dal Coordinamento pesca e acquacoltura dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.

“Per quanto riguarda la pesca tutto quello che si poteva fare è stato fatto, ma la Commissione europea continua ad imporre ulteriori pesanti sacrifici anche per il 2024. Peraltro tutto ciò senza rispettare il quadro normativo predisposto proprio da Bruxelles: basti pensare che nei 5 anni compresi fra il 2020 ed il 2024 nel Mediterraneo occidentale (da Imperia a Trapani, Sardegna inclusa) lo sforzo di pesca si ridurrà di oltre il 40%, violando il tetto previsto dallo stesso Reg. 2019/1022. Ora tocca a tutti gli altri attori che operano in mare fare la propria parte. Sappiamo quanto sia importante affrontare la questione del depauparamento degli stock con un approccio ecosistemico. Depauperamento e non sovrasfruttamento, perché anche le parole hanno un significato. È ora dunque di cambiare marcia ed anche Commissario”, conclude l’Alleanza.

Sanità, cuore nuovo Policlinico di Milano sarà “Padiglione Sforza”

Sanità, cuore nuovo Policlinico di Milano sarà “Padiglione Sforza”Milano, 14 dic. (askanews) – Il cantiere del nuovo “Padiglione Sforza” del Policlinico di Milano ha appena raggiunto il tetto del primo dei due blocchi verticali, ai quali si aggiungerà un corpo centrale, e il completamento della struttura è previsto per la fine del 2024. È quanto emerso durante una cerimonia per fare il punto della situazione in vista dell’ingresso del primo paziente, atteso per la prima metà del 2025. La nuova struttura, ha spiegato il presidente del Policlinico di Milano, Marco Giachetti, permetterà di uscire dalla “logica a padiglioni” del passato unendo le funzioni principali in un monoblocco, così come aveva voluto Francesco Sforza quando fondò la Ca’ Granda nel 1456.

“In omaggio al Duca, che pose le basi di una grande casa per l’accoglienza e la cura, oggi in questa occasione vi annuncio che il nuovo grande edificio prenderà il nome di Padiglione Sforza” ha aggiunto Giachetti ricordando che sono passati quattro anni da quando, il 27 novembre 2019, è stata posata la prima pietra di questo nuovo edificio. La gestione dell’accesso alle cure prevederà una separazione delle attività di degenza dalle attività diurne dei pazienti esterni. Nell’edificio centrale si concentreranno le attività chirurgiche e la maggior parte delle attività di degenza, completate dal Padiglione Guardia. Accanto saranno attivi tre ulteriori padiglioni dedicati a funzioni di ricovero specifiche. Le attività di diagnostica di laboratorio saranno concentrate in quattro padiglioni dedicati, in modo da potenziare i collegamenti con i reparti e ottimizzare i flussi dei dati e dei campioni biologici. “Oggi non è facile fare i lavori, è tutto più costoso, lo sappiamo tutti, qualche problema c’è sempre, però chi si ricorda com’era un anno fa qui può vedere che il progresso è stato fatto in maniera molto rapida” ha osservato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante il sopralluogo. “Ognuno fa la sua parte: le strutture del Policlinico, la generosità di tanti benefattori milanesi, il governo e noi quello che facciamo è supportare e posso garantire che l’apertura della M4 avverrà dopo le vacanze dell’anno prossimo, siamo in linea coi tempi, e per questo ospedale l’apertura della fermata sarà molto importante” ha aggiunto.

L’attuale ospedale, ha ricordato il direttore generale del Policlinico, Ezio Belleri, è formato da numerosi padiglioni. “Un fattore che è stato determinante durante la pandemia da Covid-19, dove ha fatto la differenza per la separazione dei flussi e per l’isolamento delle persone colpite dal virus. È stato inoltre indispensabile per mettere a punto una diversa gestione dei percorsi di cura, oltre che per una rapida capacità di adattamento nel plasmare le funzioni ospedaliere in relazione ai bisogni emergenti. Abbiamo aggiornato il progetto del nuovo Policlinico facendo tesoro di tutto questo, ridisegnando la distribuzione delle funzioni nell’ottica di una maggiore efficacia”ha aggiunto.

Confagricoltura: bene no PE ad aumento limiti triciclazolo…-rpt

Confagricoltura: bene no PE ad aumento limiti triciclazolo…-rptRoma, 14 dic. (askanews) – “Si tratta di un risultato importante per le nostre produzioni, che formalizza la posizione già espressa il 29 novembre scorso dalla Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento Ue, contraria all’adozione del provvedimento che proponeva di aumentare a 0,09 mg/kg il livello massimo residuo per il Triciclazolo, limitatamente al prodotto importato”. Così il presidente della Federazione nazionale di Prodotto Riso di Confagricoltura, Giovanni Perinotti, commenta la notizia che il Parlamento europeo, oggi, in plenaria, si è schierato contro l’adozione della proposta della Commissione europea sull’aumento dei limiti di Triciclazolo per il riso importato nell’Unione.

Attualmente in Europa il fungicida è di fatto vietato, in quanto la soglia massima è di 0,01 mg/kg. “L’aumento dei valori – spiega Perinotti – avrebbe ulteriormente favorito l’import di riso da Paesi che non hanno gli stessi vincoli alla produzione applicati nella UE: questo significa che non sarebbe stato possibile garantire la reciprocità nella tutela della sicurezza alimentare, né la tenuta della competitività delle nostre imprese. L’India sarebbe stato il principale beneficiario dell’eventuale adozione della misura respinta oggi dal Parlamento”. Il comparto risicolo è molto rappresentativo dell’agroalimentare italiano: siamo i primi produttori europei di riso, con circa il 50% della coltivazione presente nell’Unione.

Oms: e-cig pericolose per la salute. Urgenti azioni per limitarne uso

Oms: e-cig pericolose per la salute. Urgenti azioni per limitarne usoRoma, 14 dic. (askanews) – “È necessaria un’azione urgente per controllare le sigarette elettroniche nell’intento di proteggere i bambini, così come i non fumatori, e ridurre al minimo i danni alla salute della popolazione. Non è stato dimostrato che le sigarette elettroniche come prodotti di consumo siano efficaci per smettere di fumare. Sono invece emerse prove allarmanti sugli effetti negativi sulla salute della popolazione”. E’ l’allarme lanciato dall’Oms che sottolinea come le e-cig siano state “autorizzate sul mercato aperto e commercializzate in modo aggressivo tra i giovani. E se 34 Paesi vietano la vendita di sigarette elettroniche, 88 paesi non hanno un’età minima entro la quale le sigarette elettroniche possono essere acquistate e 74 Paesi non hanno norme in vigore per questi prodotti dannosi”. “I bambini vengono reclutati e invogliati in tenera età a usare le sigarette elettroniche e potrebbero diventare dipendenti dalla nicotina”, ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, “esorto i Paesi ad attuare misure rigorose per prevenirne l’assorbimento per proteggere i loro cittadini, soprattutto i loro bambini e i loro giovani”. “Le sigarette elettroniche contenenti nicotina creano una forte dipendenza e sono dannose per la salute – denuncia l’Oms – . Sebbene gli effetti sulla salute a lungo termine non siano pienamente compresi, è stato stabilito che generano sostanze tossiche, alcune delle quali sono note per causare il cancro e altre che aumentano il rischio di disturbi cardiaci e polmonari. L’uso delle e-cig può anche influenzare lo sviluppo del cervello e portare a disturbi dell’apprendimento nei giovani. L’esposizione fetale alle sigarette elettroniche può influenzare negativamente lo sviluppo del feto nelle donne in gravidanza. L’esposizione alle emissioni delle sigarette elettroniche comporta rischi anche per gli astanti”. “Le sigarette elettroniche si rivolgono ai bambini attraverso i social media e gli influencer, con almeno 16.000 gusti. Alcuni di questi prodotti utilizzano personaggi dei cartoni animati e hanno un design elegante, che piace alle generazioni più giovani. C’è un aumento allarmante nell’uso delle sigarette elettroniche tra i bambini e i giovani, con tassi che superano l’uso degli adulti in molti paesi”, ha affermato il dottor Ruediger Krech, direttore per la promozione della salute dell’OMS.

Secondo i dati, sottolinea l’organizzazione delle Nazioni Unite dedicata alla Salute, “i bambini di età compresa tra 13 e 15 anni utilizzano le sigarette elettroniche a tassi superiori rispetto agli adulti in tutte le regioni dell’OMS. In Canada, il tasso di utilizzo della sigaretta elettronica tra i giovani di età compresa tra i 16 e i 19 anni è raddoppiato tra il 2017 e il 2022, mentre in Inghilterra (Regno Unito) il numero di giovani utilizzatori è triplicato negli ultimi tre anni. Anche una breve esposizione ai contenuti delle sigarette elettroniche sui social media può essere associata ad una maggiore intenzione di utilizzare questi prodotti, nonché ad atteggiamenti più positivi nei confronti delle sigarette elettroniche. Gli studi dimostrano che i giovani che usano le sigarette elettroniche hanno quasi tre volte più probabilità di usarle più avanti nella vita”.

iLMeteo.it lancia previsioni in tempo reale con AI e su whatsapp

iLMeteo.it lancia previsioni in tempo reale con AI e su whatsappMilano, 14 dic. (askanews) – Le previsioni del tempo sono un appuntamento fisso per gli italiani: secondo una recente ricerca BVA Doxa per iLMeteo.it, infatti, se è vero che quasi la totalità dei nostri connazionali, il 96%, le vede almeno una volta alla settimana, per il 20% di loro consultarle è una sorta di tic che li spinge a informarsi sul tempo compulsivamente, più volte durante il giorno.

In un contesto caratterizzato da incertezza climatica e rapidi mutamenti delle condizioni atmosferiche, dunque, la nuova frontiera per chi lavora nel campo delle previsioni è quella di riuscire a monitorare il meteo a brevissimo termine. “Real Time è la parola d’ordine” spiega il fondatore de iLMeteo.it, Antonio Sanò. E proprio in questo senso il primo provider italiano di previsioni meteorologiche, con 6 milioni di utenti medi al giorno e una media mensile di 30 milioni di utenti unici, lancia due nuovi prodotti “Real Time”, le nuove previsioni a 10 minuti realizzate con l’intelligenza artificiale e il canale WhatsApp. “Consultare le previsioni è un piccolo gesto quotidiano destinato a orientare sempre di più le nostre vite – dice ancora Sanò – senza contare che i cambiamenti climatici ci stanno abituando a mutamenti repentini, che non solo hanno un effetto concreto sulla programmazione della nostra giornata, ma sempre di più anche sulla nostra stessa sicurezza. Ecco perché restare informati rappresenta una risorsa preziosa”.

Al centro della nuova funzione di previsioni a brevissimo termine, l’intelligenza artificiale. “L’AI – spiega Sanò – è una rivoluzione nel campo della meteorologia che si affianca ai tradizionali modelli fisico matematici e che permette di superarne i limiti consentendo di prevedere con precisione e affidabilità anche i cambiamenti improvvisi ed eventi estremi”. Le previsioni a 10 minuti sono il risultato dei primi test che iLMeteo.it sta conducendo per migliorare le previsioni a “brevissimo termine”.

Vino, Veneto Agricoltura: in primi sei mesi 2023 -1,1% di export

Vino, Veneto Agricoltura: in primi sei mesi 2023 -1,1% di exportMilano, 14 dic. (askanews) – Nei primi sei mesi del 2023 mentre l’export di vino italiano registra una flessione del -0,4%, il Veneto, nonostante una perdita del 1,1% rispetto allo stesso periodo del 2022, si conferma al comando della classifica dei maggiori esportatori di vino in Italia con 1,34 mld di euro e una quota di poco oltre il 35% del totale nazionale. Lo comunica Veneto Agricoltura, ricordando che nel 2022 il fatturato regionale del settore aveva toccato i 2,8 mld di euro (+13,9% rispetto al 2021) facendo segnare un nuovo record storico afronte di quantitativi esportati aumentati di appena lo 0,4% (7,9 milioni di quintali).

Per quanto riguarda i prezzi delle uve, sulla base dei dati raccolti alle Borse Merci delle Camere di Commercio di Verona, Treviso e Padova, emerge che nel 2023 la quotazione media annua per tutte le uve regionali è stata pari a 0,68 euro al chilo (-6,8% rispetto al 2022). Nel dettaglio, a livello provinciale si evidenzia un andamento al ribasso per le province di Padova e Treviso, mentre tengono i prezzi delle uve di Verona, che sono le uniche a registrare una variazione positiva, per una quotazione media annua pari a 0,81 €/kg (+1,8% rispetto al 2022). Di contro, sottolinea sempre Veneto Agricoltura continua la decrescita del prezzo medio unitario delle uve per la provincia di Treviso, che nell’ultimo anno si è attestato 0,72 euro al chilo (-13,2%) e, al pari delle uve trevigiane, la quotazione media delle uve padovane è scesa a 0,52 €/kg, con una variazione negativa del -9,3% rispetto al 2022. Gran parte delle varietà di uva del Veneto hanno fatto registrare variazioni negative del prezzo rispetto all’anno precedente, con le uve Igt che hanno segnato ribassi più elevati rispetto a quelli evidenziati dalle uve Doc e Docg; da segnalare che le uve bio, provenienti da vitigni condotti in agricoltura biologica riescono a spuntare prezzi superiori a quelle prodotte con metodi convenzionali in media del +15-20% a seconda del colore della bacca.

Il 21 dicembre presso la Cantina di Collis Wine Group a Lonigo (Vicenza) sarà presentato l’ultimo focus del tradizionale Trittico sul settore vitivinicolo di Regione Veneto, Veneto Agricoltura e Avepa.

Campagna Civiltà dell’Amore “Salviamo un barcone”: 500 tratti in salvo

Campagna Civiltà dell’Amore “Salviamo un barcone”: 500 tratti in salvoRoma, 14 dic. (askanews) – Continua la campagna del Comitato di Collegamento di Cattolici per una Civiltà dell’Amore – ODV: “Salviamo un barcone” che, avviata nel luglio scorso, ha finora evitato la partenza di 7 barconi e salvato circa 500 persone, permettendo loro di lavorare nel proprio Paese, di avere un giusto salario e condizioni di vita dignitose. In occasione del Natale ormai alle porte proponiamo l’acquisto della Bibbia, nella versione ufficiale della CEI: un testo prezioso, per credenti e non, parte del cui ricavato andrà proprio a finanziare la campagna.

Dai dati del Ministero dell’Interno sappiamo che i migranti che sbarcano nel nostro Paese, in fuga da condizioni di vita precarie, aumenta di anno in anno: erano 63.062 nel 2021, 94.864 nel 2022, 152.804 nel 2023. Aumenta, di pari passi, la presenza di minori non accompagnati: dai circa 10 mila del 2021 ai 14 mila del 2022 fino ai 17 mila di quest’anno. “La nostra esperienza, però, ci dice che un’altra via è possibile: retribuendo, tramite i Missionari, il lavoro di un capofamiglia sul posto, questi riuscirà a sfamare sé stesso e la sua famiglia (spesso numerosa, composte in media da 5 persone), senza dover emigrare”, dichiara Giuseppe Rotunno, responsabile di Civiltà dell’Amore.

“Non si tratta di una forma di assistenzialismo, che si dispiega una tantum e che non risolve nulla, bensì di prospettare un futuro migliore offrendo, con quella continuità e tenacia di cui è garanzia la presenza dei Missionari in loco, un salario dignitoso, pari, nei paesi poveri in cui operiamo, a 25 euro la settimana. La persona, così, non è costretta ad imbarcarsi, andando incontro a tutto ciò che ne deriva e che purtroppo conquista tragicamente le cronache di giornali e telegiornali”. I risultati nel tempo non sono mancati. Da luglio scorso Civiltà dell’Amore ha evitato la partenza dell’equivalente di 7 barconi carichi di disperati (in media tra 40 e 80 persone a barcone) per un totale di circa 500 persone salvate, attraverso il supporto ai seguenti progetti: – Camerun – Missione Suore Domenicane, che promuovono e coordinano l’attività di giovani che lavorano la terra, imparando a coltivare, a trasformare i prodotti raccolti, a confezionarli e a venderli. In questo modo, non solo riescono a mantenere loro stessi e i loro studi, ma anche ad aiutare i genitori. – Guinea Bissau – Missione Suore Oblate, che si occupano di bambini denutriti, di donne incinta e a rischio, dell’educazione di giovani e adolescenti che vivono in condizioni di estrema povertà. – Repubblica Democratica del Congo – Missione Padri Carmelitani, che promuovono l’iniziativa “Adotta un papà”, ovvero l’assistenza alle famiglie mediante l’avvio al lavoro di mamme e papà, consentendo il mantenimento di tutta la famiglia; che si dedicano alla scolarizzazione dei bambini fino ai 15 anni; e alla realizzazione di un Ospedale/Ambulatorio, iniziato anni fa ma ancora da terminare. In questa missione con molteplici obiettivi sono stati salvati ben 4 barconi. – Sud Sudan – Ordine Frati Minori, che aiutano mamme e papà in difficoltà a provvedere ai bisogni primari di tutta la loro famiglia: cibo, vestiario, affitto, cure mediche, istruzione dei bambini.

Vino, Ilari nuovo presidente di Castello di Meleto di Gaiole in Chianti

Vino, Ilari nuovo presidente di Castello di Meleto di Gaiole in ChiantiMilano, 14 dic. (askanews) – Stefano Ilari è il nuovo presidente di Castello di Meleto di Gaiole in Chianti (Siena) che, con i suoi circa mille ettari, è la più grande azienda agricola biologica del Chianti Classico.

Commercialista, già vicepresidente nel precedente triennio, Ilari succede a Lucia Pasquini, che avviò i lavori per il restauro della Pieve di Spaltenna, chiesa romanica che verrà riconsegnata alla comunità di Gaiole in Chianti prima della prossima estate. “Castello di Meleto è cresciuto molto in questi anni ma gli obiettivi sono ancora tanti” ha dichiarato Ilari, spiegando che “abbiamo lavorato per valorizzare il terroir con la zonazione e l’individuazione dei cru, per lo sviluppo dell’attività turistica e il recupero di un territorio splendido. Ora lo sguardo è rivolto al futuro con nuovi progetti – ha sottolineato – primi fra tutti la ristrutturazione della Cantina e la creazione della suite nella torre del Castello”. I lavori per la Cantina si concluderanno a luglio, e porteranno diverse soluzioni finalizzate al risparmio energetico, tra cui pannelli fotovoltaici, sistemi di monitoraggio dei consumi di acqua, trattamento delle acque di ingresso per i processi di pulizia per limitare l’uso di detergenti, pompe di calore a energie rinnovabili, e sistemi di refrigerazione ad aria e free cooling nelle aree comuni con un recuperatore di calore termodinamico.

Conluso Master II° livello in Medicina Termale all’Università Pisa

Conluso Master II° livello in Medicina Termale all’Università PisaRoma, 14 dic. (askanews) – Giunge al termine il percorso del Master di II° Livello in Medicina Termale e Idrologia Medica dell’Università di Pisa, diretto dal Prof. Marco Romanelli, Professore Ordinario di Dermatologia nell’ateneo toscano, e si conclude con la discussione delle tesi dei 28 nuovi medici termali preparatisi nel corso di questo biennio.

Uno straordinario successo per questo master, in grado di realizzare undici moduli itineranti tra le principali stazioni termali italiane, con relatori di spicco e nomi importanti del termalismo internazionale. Dei 28 nuovi medici termali oltre 14 sono toscani, e hanno in media 35 anni d’età. I medici termali in formazione hanno potuto lavorare a tesi di ricerca collegate proprio alle destinazioni termali visitate nel corso dei moduli, ponendo le basi per un aumento del lavoro decentrato di ricerca rispetto a queste destinazioni. Importanti, inoltre, le connessioni internazionali ottenute dal Master di Idrologia Medica: durante il corso del Master i coordinatori Prof. Fausto Bonsignori, Prof.ssa Manela Scaramuzzino e il Direttore Prof Romanelli si sono recati in visita all’Università di Costanza, in Romania, da cui proviene la Dr.ssa Olga Surdu, nuova presidente della World Federation of Hydrotherapy and Climatotherapy, in questi giorni a Pisa proprio per la cerimonia delle tesi dei nuovi medici termali. Non solo: alcuni dei medici in formazione, assieme alla faculty hanno ricevuto l’invito a partecipare al modulo di insegnamento del Master dell’Università di Monastir in Turchia, mentre molti dei medici in formazione avranno la possibilità di intervenire con comunicazioni e poster al 68° congresso AMIITTF (Associazione medica italiana di medicina termale) che si svolgerà a Fiuggi in aprile 2024.

Fondamentale, inoltre, il lavoro di consolidamento dei rapporti nel mondo della ricerca medica termale rispetto a Forst, il fondo per la ricerca e lo studio in ambito termale, collegato a Federterme, la Federazione Italiana delle Terme, che conta oltre 370 strutture associate in tutta Italia: il Presidente di Federterme Ing. Massimo Caputi presenzierà infatti alla cena di gala di domani sera 14 Dicembre a Pisa, in segno di apprezzamento dell’importante lavoro di formazione di medici termali, pedine fondamentali per la sopravvivenza del sistema e per la diffusione presso la popolazione dell’importanza di questa branca della medicina, spesso in grado con le proprie proposte terapeutiche di migliorare la vita di molti, afflitti da patologie croniche o comunque specifiche. Un’ulteriore importante notizia per la prossima edizione del master è l’intitolazione del Master stesso al Prof. Eneo Mian, padre nobile della dermatologia italiana e del termalismo, che è stato anche Direttore di specializzazione in Idrologia Medica oltre alla specializzazione in Dermatologia presso l’Università di Pisa, da lui diretta per due decenni alla ribalta scientifica internazionale. E sarà proprio il figlio del Prof Mian, il Dr. Maurizio Mian, ad annunciare questa importante iniziativa a Pisa, finalizzata proprio al sostegno di una attività così importante come quella del master pisano nel panorama nazionale della medicina termale e dermatologia, grazie al lavoro del Prof. Romanelli, che ha raccolto l’eredità del Prof Mian nella direzione della Dermatologia di Pisa, proseguendo la tradizione di caratura internazionale dell’attività scientifica e di ricerca del reparto.

Nuovo singolo dei Tropea feat. Marco Castello “Tu credi che”

Nuovo singolo dei Tropea feat. Marco Castello “Tu credi che”Milano, 14 dic. (askanews) – La band underground milanese Tropea, torna venerdì 15 dicembre con un nuovo singolo featuring Marco Castello: “Tu credi che”, fuori con peermusic ITALY e Artist First. “Tu credi che” è il brano che insieme a “Gallipoli” e “Discoteca” anticipa “Serole” il primo disco dei Tropea. Racconta Pietro Selvini a proposito della genesi del brano: “Tu Credi Che” nasce nell’estate del 2021 durante le mie tradizionali vacanze siciliane. Più nello specifico, durante una sera di agosto passata nella riserva naturale di Cavagrande, dove campeggiavo con un amico. Eravamo solo noi e le chitarre. Presi dall’ispirazione passammo la nottata a suonare, immersi nella bellezza del contesto – Il pezzo inizialmente non prevedeva la collaborazione con il cantautore e polistrumentista siciliano Marco Castello. Ma – prosegue Pietro – Claudio e Domenico hanno avuto la grande intuizione di proporlo a Marco. Come prevedibile, almeno per chi conosce Marco Castello, il suo apporto cantautorale ha elevato la canzone dandole maggior profondità. È un brano che parla di autolesionismo e di un’amicizia che nasconde il desiderio di qualcosa di più (boom: friendzoned). I Tropea dopo 6 anni di attività, hanno recentemente annunciato l’uscita del loro primo disco, il 12 gennaio: “Serole”, di cui sono stati realizzati dei vinili in edizione limitata andati subito sold-out e un’altra serie di vinili rossi che è ancora possibile pre-ordinare. Quest’inverno, poi, i Tropea, saranno protagonisti di un tour in giro per i principali club della penisola, dove porteranno per la prima volta l’energia e le atmosfere di “Serole”, nella dimensione che più appartiene loro, live sul palcoscenico.