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Tag: Sanremo 2023

Bce conferma tassi ma annuncia taglio stock titoli Pepp da luglio

Bce conferma tassi ma annuncia taglio stock titoli Pepp da luglioRoma, 14 dic. (askanews) – La Banca centrale europea ha confermato i livelli di tutti i tassi ufficiali per l’area euro. La decisione giunge al termine del Consiglio direttivo ed è in linea con le attese di mercati e analisti. A sorpresa, ha invece da subito preannunciato che dalla seconda metà del 2024 intende avviare una manovra di progressiva riduzione delle consistenze di titoli, prevalentemente pubblici, accumulati sul piano anticrisi Covid Pepp, mentre una manovra in tal senso è già in corso sul programma App.

Finora la Bce aveva sempre riaffermato che intendeva rinnovare l’integralità dei titoli in portafoglio sul Pepp fino a fine 2024. Ora, invece, dice che intende ridurre gli stock mediamente per 7,5 miliardi di euro al mese nel secondo semestre e che metterà fine ai rinnovi di bond da fine 2024. Intanto il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali resta quindi al 4,50%, il tasso sui depositi resta al 4% e quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 4,75%.

L’inflazione nell’eurozona ha mostrato continue attenuazioni e ora, al 2,4% a novembre dista meno di mezzo punto percentuale dall’obiettivo ufficiale dell’istituzione (2% simmetrico). La Bce afferma di attendersi una una momentanea risalita nei mesi a venire. Al tempo stesso i tecnici dell’istituzione hanno rivisto al ribasso le previsioni di inflazione per l’area valutaria: al 5,4% quest’anno, al 2,75 sul 2024 e al 2,15 sul 2025.

Ora l’attenzione si sposta sulla conferenza stampa esplicativa che la presidente Christine Lagarde terrà alle 14 e 45. Le questione che resta in bilico è collegata al linguaggio che la presidente utilizzerà in merito al futuro andamento dei tassi, in particolare sulla possibilità che nel 2024 anche la Bce proceda a tagli, come prevedono la maggior parte degli analisti. Specialmente dopo che ieri la Federal Reserve Usa, che a sua volta ha confermato i tassi, ha diffuso nuove previsioni economiche da cui emerge che i banchieri centrali Usa si attendono di effettuare tagli tra 50 e 100 punti Base nel prossimo anno.

Ucraina, Putin: ci sono 617mila soldati russi al fronte

Ucraina, Putin: ci sono 617mila soldati russi al fronteMilano, 14 dic. (askanews) – Ci sono 617 mila uomini al fronte e la situazione relativa alla disponibilità di droni per le truppe russe al fronte della guerra con l’Ucraina “sta migliorando”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in diretta tv. Putin ha sottolineato tuttavia che la situazione non è semplice, anche a causa della lunghezza del fronte che secondo la stima di Putin è di oltre 2000 km.

Putin rispondeva all’inviato di guerra del Primo Canale Dmitry Kulko che gli ha chiesto della carenza di droni. Il leader della Federazione Russa ha detto che la situazione sta migliorando e ha chiesto al giornalista di ammettere che ciò è vero. Kulko si è detto d’accordo e Putin ha parlato dell’aumento della fornitura e della produzione di droni. Putin ha anche parlato della situazione con le compagnie militari private parlando di una “lacuna” creata dal Ministero della Difesa. “C’è un problema. E penso che queste siano lacune che non avrebbero dovuto essere consentite dal ministero della Difesa”, ha detto il capo dello Stato, rispondendo alla domanda di un combattente a cui è stato negato il certificato di veterano di combattimento.

La situazione relativa all’assegnazione dello status di veterano ai soldati di compagnie militari private è una lacuna consentita dal ministero della Difesa della Federazione Russa, ha detto Putin. “Abbiamo avuto una mobilitazione parziale, abbiamo chiamato a raccolta 300.000 persone” ha detto Putin. “I ragazzi stanno combattendo bene, molto bene. Quattordici eroi della Russia. Penso che 244.000 siano nella zona di operazione militare speciale” ha aggiunto. “Dopodiché, abbiamo iniziato una campagna per attirare persone su base volontaria per firmare contratti con le forze armate. Ieri sera mi è stato detto che ne erano arrivati 486.000”, ha chiosato.

Putin svela numeri guerra in Ucraina e critica Usa “imperialisti”

Putin svela numeri guerra in Ucraina e critica Usa “imperialisti”Milano, 14 dic. (askanews) – Gli “obiettivi” della guerra in Ucraina per la Russia non cambiano e la guerra finirà solo quando Mosca li avrà raggiunti. Nulla di nuovo in questo dal presidente russo, Vladimir Putin che però nella odierna e lunga “linea diretta” tv di oltre 4 ore con la nazione – in format allargato a conferenza stampa di fine anno – ha rivelato alcune cifre che sinora non erano mai state ufficializzate. Ha detto in particolare quante persone sono impegnate nell’invasione e quanto lungo è considerato il fronte. Secondo Putin la Russia ha attualmente un totale di “617 mila persone” che combattono in Ucraina. “Combattono bene i ragazzi”, ha dichiarato. Ha inoltre affermato che oltre ai 300 mila uomini mobilitati in servizio lo scorso anno, altri 486 mila si sono arruolati volontariamente come soldati a contratto.

Putin ha anche parlato della situazione a Gaza, descrivendola come una “catastrofe” che si sta svolgendo su una scala che “non assomiglia per niente a quella dell’Ucraina”. Ha sottolineato il “ruolo guida” del leader turco Recep Tayyip Erdogan nei negoziati sulla Striscia di Gaza. Peraltro Erdogan aveva tentato di assumere un ruolo guida anche per la guerra in Ucraina, ma senza evidente successo. E proprio mentre il leader russo parlava, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa presso la sede dell’Alleanza a Bruxelles, ha avvertito nuovamente: “Se Putin vince in Ucraina, c’è il rischio reale che la sua aggressione non finisca lì”.

“Il flusso dei nostri uomini pronti a difendere con le armi in mano gli interessi della Patria non diminuisce”, ha detto Putin quasi in risposta alla Nato, invece che alla domanda in studio. “In tutto entro la fine dell’anno gli uomini saranno poco meno di mezzo milione. Perché avremmo bisogno di una mobilitazione?”, ha chiesto retoricamente. Tuttavia non ha fornito cifre sulle perdite militari, non ha detto se nel suo novero sono considerati anche i caduti, ma ha rivelato che i figli di persone all’interno della sua cerchia “stretta” hanno combattuto per le cosiddette compagnie militari private, e un certo numero di persone “vicine a me” sono morte. In passato, l’ormai altrettanto morto Evgenij Prigozhin, padrone ribelle della compagnia di mercenari Wagner, aveva rivelato che il figlio maggiore del portavoce di Putin, Dmitry Peskov aveva combattuto tra le sue fila. Mentre secondo l’intelligence Usa i caduti russi sono nell’ordine dei 315 mila. Quanto agli Usa, Putin ha mostrato il suo solito volto minaccioso. La corrispondente del New York Times Valerie Hopkins gli ha chiesto cosa vorrebbe in cambio la Russia per liberare il corrispondente del Wall Street Journal Evan Gershkovich e l’ex marine Paul Whelan. Putin l’ha gelata: “Per quanto riguarda un possibile scambio… vogliamo raggiungere un accordo, e tale accordo deve essere reciprocamente accettabile e soddisfare entrambe le parti”, ammettendo che è in corso comunque un dialogo.

“Gli Usa sono importanti e necessari”, ma la loro politica “imperialistica nuoce in primis a loro”, secondo Putin perchè se vogliono l’impero devono comportarsi da tale. La Russia, da parte sua, si dice pronta a ristabilire le relazioni con gli Stati Uniti. Ma secondo Putin non ci sono ancora le condizioni fondamentali per ripristinare le relazioni tra la Federazione Russa e gli Stati Uniti; devono prima iniziare a “rispettare” Mosca, ha affermato il capo della Federazione Russa. Putin ha anche parlato di “colpo di stato” in Ucraina, compiuto prima dell’ascesa di Zelensky secondo lui, e sempre secondo lui necessario per creare un conflitto, “lo hanno fatto i nostri ‘amici’ degli Stati Uniti” – ha sottolineato – e “gli europei hanno fatto finta di non sapere nulla”, ha osservato il presidente.

Il capo di stato russo ha parlato durante la “linea diretta con la nazione”, un programma trasmesso in tv ma anche via radio e social da ormai oltre 20 anni in Russia. L’ultima domanda è toccata ad Andrei Kolesnikov, storico giornalista ombra del presidente russo e capo del pool del Cremlino. Gli ha chiesto che cosa rimpiange. Putin gli ha risposto lapidario: della troppa fiducia riposta nei partner occidentali. (Di Cristina Giuliano)

Vino, Associazione produttori Nizza: nel 2023 +27 vendite sul 2022

Vino, Associazione produttori Nizza: nel 2023 +27 vendite sul 2022Milano, 14 dic. (askanews) – L’Associazione produttori del Nizza chiuderà il 2023 con un incremento di vendite del 27% rispetto al 2022, e con una produzione totale che supererà di poco il milione di bottiglie. E’ la stessa Associazione ad annunciarlo con grande soddisfazione anche alla luce del fatto che l’anno che sta per concludersi è stato piuttosto complesso per i rossi italiani.

“Dei 35 produttori che nel 2016 facevano parte della nostra Associazione, oggi se ne contano 100 che rivendicano la Denominazione, 85 dei quali fanno parte dell’Associazione stessa per una produzione di circa 150 etichette tra Nizza Docg, Nizza Riserva Docg e Cru” ha spiegato il presidente, Stefano Chiarlo, precisando che il successo del Nizza Docg “ha origine sia nell’attività di promozione che come Associazione stiamo portando avanti con convinzione e impegno, sia nel meticoloso lavoro che le aziende stanno conducendo per innalzare costantemente il livello qualitativo dei vini attraverso una costante condivisione e confronto”. Prodotto con il 100% di uve Barbera, il Nizza Docg è un vino che nasce nel cuore del Monferrato, tra il torrente Belbo e il Rio Nizza, in un territorio che racchiude 18 Comuni della vasta area di produzione della Barbera d’Asti.

“Quello verso i nostri vini è un interesse che travalica i confini nazionali, basti pensare che il mercato italiano pesa il 45% mentre il restante viene venduto in oltre 55 Paesi del mondo” ha proseguito Chiarlo, aggiungendo che “anche l’azione svolta per innalzare e consolidare il posizionamento del prodotto è stato fondamentale: oggi siamo orgogliosi di dire che la Denominazione, per quanto ‘recente’, si trova già nelle enoteche di qualità e nelle carte dei vini di ristoranti di alto livello, non avendo nulla da temere dal confronto con denominazioni di ben più lunga storia e tradizione”. Forti della positiva evoluzione registrata, i produttori hanno in programma l’ampliamento della gamma a partire dal Nizza Riserva e del Nizza Cru. “Nuovi prodotti ma anche grande valorizzazione delle vecchie annate: i produttori dispongono infatti di una serie di annate attualmente in commercio come la 2021 che è ritenuta a ragione un’annata da 5 stelle” ha continuato il presidente dell’Associazione, evidenziando che “vi è poi il Nizza Riserva 2020 che si caratterizza per grande equilibrio e morbidezza e il 2019, annata di grande struttura, carattere e longevità. Inoltre – ha aggiunto – le prossime annate 2022 e 2023, seppure scarse da un punto di vista di resa si stanno confermando di ottimo livello qualitativo”.

Il Prof. di Fisica Vincenzo Schettini star del webh sbarca a teatro

Il Prof. di Fisica Vincenzo Schettini star del webh sbarca a teatroMilano, 14 dic. (askanews) – Con oltre un milione di follower su Instagram e tik tok e oltre 100 milioni di visualizzazioni su Youtube, Vincenzo Schettini è il Prof. di Fisica che, con il suo canale “La Fisica che ci piace”, ha infiammato il web con i suoi video virali, facendo appassionare alla materia persone di ogni età. Per la prima volta le sue lezioni arrivano a teatro e si trasformano in uno show dal titolo: “La fisica che ci piace – La lezione show” che il 15 dicembre debutta al Teatro del Popolo di Colle Val d’Elsa per proseguire poi la tournée nei teatri delle principali città della penisola fino a fine maggio. “La fisica che ci piace – La lezione show” è un nuovo spettacolo targato Vera Produzione e prodotto da Paolo Ruffini che firma anche la regia. Il palcoscenico si trasforma in una grande aula scolastica, dove gli spettatori diventano nuovamente allievi, in una lezione affascinante e originale, tra esperimenti di fisica e suggestioni varie che questa magnifica materia può esercitare nel nostro quotidiano.

Il Prof. Schettini partirà da argomenti come equilibrio, moti, energia, forza, meccanica quantistica, relatività fino ad arrivare alla fisica del futuro; concetti che sembrano difficili e distanti, ma che invece sono parte della nostra quotidianità e che offrono l’opportunità di scoprire come funziona il mondo intorno a noi. Quindi il pubblico passa dal guardare la lavagna, a osservare un esperimento fino ad essere coinvolto in prima persona sul palco in un’esperienza unica e immersiva. «Ho sempre sognato di fare uno spettacolo portando le mie lezioni in teatro, un po’ perché sono un musicista e sono abituato a salire sul palco anche con il mio gruppo gospel Wanted Chorus, che dirigo da 30 anni, un po’ perché mi ha sempre attratto l’idea di chiudere il cerchio: dalla classe, a youtube, al libro fino al pezzo culturale che mi mancava: il teatro. Quando ho incontrato Paolo Ruffini e gliene ho parlato, lui si è entusiasmato e abbiamo messo su questa “lezione-show”». Vincenzo Schettini, laurea in Fisica e docente alle scuole superiori è diventato un fenomeno sui social, quando nel 2017 ha deciso di postare il suo primo video che è diventato virale. La sua empatia, insieme alla sensibilità e competenza di insegnante e amore verso la materia che insegna, lo hanno reso popolare ad un pubblico molto vasto: genitori, colleghi e soprattutto tra gli studenti che ha ispirato e spronato grazie alla passione del suo lavoro e al suo metodo così innovativo per spiegare la Fisica. Perché la fisica, raccontata col talento del Prof. Schettini, è davvero uno spettacolo! Calendario tournée: 15 dicembre Colle Val d’Elsa (Teatro del Popolo), 16 dicembre a Legnano (Teatro Tirinnanzi), 4 gennaio (Teatri Ai Colli), 5 gennaio Verona (Teatro Nuovo), 13 gennaio Milano (Teatro Manzoni), 17 febbraio Piacenza (Teatro Politeama), 21 febbraio Messina (PalaCultura), 22 febbraio Catania (Teatro Metropolitan), 23 febbraio Palermo (Teatro Golden), 1 marzo Ferrara (Teatro Nuovo), 6 marzo Rende (CS) (Teatro Garden), 13 marzo Conegliano (TV) (Teatro Accademia), 14 marzo Schio (VI) (Teatro Astra), 15 marzo Noventa di Piave (VE) (Palazzetto dello sport Fontebasso), 21 marzo Roma (Teatro Brancaccio), 22 marzo Mantova (Teatro Sociale), 5 aprile Gorizia (Teatro Verdi), 6 aprile Trieste (Teatro Bobbio), 10 aprile Torino (Teatro Alfieri), 11 aprile Modena (Teatro Storchi). Il tour tocca poi Montecatini il 12 aprile (Teatro Verdi), Bari il 17 aprile (Teatro Team), Grosseto il 3 maggio (Teatro Moderno), Firenze il 4 maggio (Tuscany Hall), Bologna il 16 maggio (Teatro Duse), Trento il 17 maggio (Auditorium Santa Chiara) e Varese il 31 maggio (Teatro di Varese). I biglietti degli spettacoli sono acquistabili tramite i circuiti di vendita online o presso le biglietterie dei Teatri.

Lombardia, Franco: con cooperative allarghiamo maglie offerta case

Lombardia, Franco: con cooperative allarghiamo maglie offerta caseMilano, 14 dic. (askanews) – Il mondo della cooperazione e Regione Lombardia insieme per rispondere alla necessità di immobili in una grande città come Milano. Se ne è parlato all’evento celebrativo per i 120 anni della Cooperativa di Abitanti UniAbita, incontro a cui ha preso parte l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale Paolo Franco.

“Il mercato privato – ha osservato l’assessore Franco – per molte famiglie in città come Milano è inaccessibile. Problema che interessa non solo le famiglie più bisognose, che comunque dovrebbero rientrare nei programmi di aiuto dei Comuni, ma anche quelle categorie che pur avendo un’entrata economica non riescono a sostenere affitti sempre più cari. Per questo Regione Lombardia sta cercando di allargare le maglie di questo sistema permettendo anche a quei nuclei con Isee tra 10.000 e 16.000 euro di trovare una soluzione abitativa”. “Uniabita – ha continuato Franco si è posta l’importante obiettivo di azzerare gli immobili sfitti rendendo disponibili nuove soluzioni abitative attraverso la riqualificazione del patrimonio”.

“Uniabita – ha ricordato l’assessore Franco – è uno dei soggetti della cooperazione che più partecipa in modo efficace alle iniziative regionali sull’housing sociale. Per citarne uno, nel bando del 2021 dedicato a questo tema, la cooperativa sta gestendo due progetti a Cinisello Balsamo con un finanziamento regionale di 3,8 milioni di euro con cui si mira a realizzare 80 alloggi, con vincolo di 25 anni a canone di 350 metri, considerando un appartamento di 70 metri quadrati”. Uno dei due interventi è stato completato. La fine dei lavori dell’altro è prevista per giugno.

Putin al sosia che gli fa la domanda: “così posso parlare solo io”

Putin al sosia che gli fa la domanda: “così posso parlare solo io”Milano, 14 dic. (askanews) – “Parlare così posso solo io”. Così il presidente russo Vladimir Putin ha reagito a una domanda proposta durante la “linea diretta” sulla tv russa, da un suo doppio in video proposto da un “cittadino russo di San Pietroburgo”, chiaramente un deepfake raffigurante il presidente della Federazione Russa. “Questo è il mio primo sosia”, ha detto Putin. “Ho pensato e deciso che solo una persona avrebbe dovuto parlare come me con la mia voce, e quella persona devo essere solo io”, ha scherzato il presidente russo, dando seguito alle molte speculazioni sui suoi sosia.

Poi il leader russo ha risposto a una domanda di una bambina, Arina, che gli chiedeva se un robot potesse sostituire i suoi cari, e le ha assicurato che “sicuramente nessuno può sostituire la nonna”.

Podcast “Una mattina a Fiumicino”, a 50 anni dalla strage dimenticata

Podcast “Una mattina a Fiumicino”, a 50 anni dalla strage dimenticataRoma, 14 dic. (askanews) – Le immagini che hanno fatto la storia della nostra Repubblica sono tante: Piazza Fontana, la strage di Bologna, Aldo Moro che regge La Repubblica e guarda i suoi sequestratori. Altrettanto numerose sono le commemorazioni che, ogni anno, tristemente si susseguono incessanti nel calendario. L’attacco terroristico arabo-palestinese del 17 dicembre 1973 a Fiumicino, invece, non compare mai in questi elenchi, nonostante abbia il doloroso primato di essere l’attentato con più vittime (32, fra cui 6 italiani) fino alla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.

In occasione del 50esimo anniversario di questa strage dimenticata, arriva in esclusiva su Storytel “Una mattina a Fiumicino”, a cura della giornalista Michela Chimenti, un podcast che prova a spiegare perché questo attentato è stato dimenticato sotto al tappeto della storia del nostro Paese. Una “Mattina a Fiumicino” è una storia drammaticamente più attuale che mai. Sette episodi in uscita martedì 14 novembre: attraverso ricostruzioni storiche, analisi di studiosi, giornalisti ma soprattutto testimonianze inedite e toccanti di sopravvissuti e parenti delle vittime, “Una mattina a Fiumicino” è un complesso e appassionante mosaico che coniuga politica, storia e vicende umane, è un’inchiesta esclusiva che cerca risposte a questioni irrisolte e che prova a illuminare un angolo rimasto inspiegabilmente buio relativo alla storia dell’Italia e del terrorismo internazionale, è un viaggio nei ricordi e nel dolore di chi è rimasto senza avere mai nessuna spiegazione e nessun risarcimento, è un delicato omaggio alla memoria di chi ingiustamente non c’è più.

(In copertina la foto storica Elio Vergati)

Camorra, arrestato a Scampia il superltatitante Angrisano

Camorra, arrestato a Scampia il superltatitante AngrisanoRoma, 14 dic. (askanews) – I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli hanno arrestato questa mattina Gaetano Angrisano, 31 anni, tra i 100 latitanti più pericolosi d’Italia e ritenuto elemento di spicco del clan camorristico “Vanella Grassi”, che ha fatto del lotto G di Scampia la sua roccaforte.

Angrisano è stato preso proprio a Scampia, durante una festa. Per un anno e mezzo è sfuggito alle manette, nonostante una condanna a 10 anni di reclusione pendente per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.I militari hanno seguito le sue tracce, svolgendo indagini tecniche e tradizionali. Ogni tessera del puzzle lasciava presagire che non fosse lontano dal suo quartiere. E questa notte, più di 250 carabinieri hanno letteralmente cinturato il lotto G. Impossibile entrare o uscire. Hanno perquisito tutte le abitazioni a “blocchi di edifici” e lo hanno stanato. Angrisano ha dovuto lasciare amici e parenti subito dopo la torta.

Il 31enne, ora nel carcere di Secondigliano, è il 15esimo latitante catturato quest’anno dai carabinieri. 

L’Ue chiede informazioni a Apple e Google su App Store e Google Pay

L’Ue chiede informazioni a Apple e Google su App Store e Google PayRoma, 14 dic. (askanews) – La Commissione europea ha recapitato una richiesta formale di informazioni a Google e Apple sulla base del nuovo di Digital Services Act (Dsa), in merito a come abbiano “diligentemente identificato qualunque rischio sistemico” riguardo ai rispettivi sistemi App Store e Google Pay. Lo riferisce lo stesso organismo comunitario con un comunicato.

Allo scopo di assicurare maggiore sicurezza per gli utenti, la Commissione, si legge, chiede anche di ricevere maggiori informazioni su l’attuazione, da parte dei sistemi App Store e Google Pay delle regole applicate ai mercati online e alla trasparenza correlata a pubblicità online. I due giganti teologici hanno tempo fino al 15 gennaio per fornire le informazioni richieste. In base alle loro risposte la Commissione “valuterà i prossimi passi. Questo potrebbe comportare l’apertura di procedure formali in base all’articolo 66 del Dsa”, che potrebbero implicare anche eventuali sanzioni, conclude la nota.