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Tag: Sanremo 2023

Lombardia, no a protezione speciale brughiere di Malpensa e Lonate

Lombardia, no a protezione speciale brughiere di Malpensa e LonateMilano, 13 dic. (askanews) – La giunta regionale della Lombardia, su proposta dell’assessore al Territorio e Sistemi Verdi, Gianluca Comazzi, e di concerto con gli assessori Giorgio Maione (Clima e Ambiente) e Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere Pubbliche) ha approvato una delibera che “boccia” l’istituzione di un nuovo sito di importanza comunitaria (Sic) e zona di protezione speciale uccelli (Zps) brughiere di Malpensa e Lonate, avanzata da associazioni ambientaliste e del territorio. Parte dell’area interessata dalla proposta è compresa nel masterplan ‘Aeroporto di Milano Malpensa Masterplan 2035’ che prevede l’ampliamento dell’aeroporto di Malpensa.

“L’area individuata dalle associazioni – ha detto Comazzi – è compresa nei confini del Parco del Ticino ed è già zona protetta. Gli habitat presenti risultano già tutelati in altri siti di Rete Natura 2000 in Lombardia e, come rilevato dal Ministero dell’Ambiente già nel 2016, non è emersa, per l’area in oggetto, la necessità di istituire nuovi siti. Questo però non significa ignorare la salvaguardia dell’ambiente, infatti, abbiamo dato mandato all’Osservatorio regionale per la Biodiversità di proseguire il monitoraggio dell’area, anche attraverso il coinvolgimento diretto del Parco della Valle del Ticino. Inoltre, apriremo sempre con il parco, un tavolo di lavoro condiviso per individuare ulteriori misure di tutela e conservazione delle emergenze naturalistiche presenti. I nostri siti Rete Natura 2000 rappresentano un’eccellenza di inestimabile valore per i quali lavoriamo costantemente in modo da garantirne la salvaguardia e la valorizzazione per le generazioni presenti e future”. La Giunta regionale, prendendo atto dei caratteri naturalistici presenti nell’area, ha contemperato che le esigenze economiche, sociali e culturali, ai termini del DPR 357/1997, individuano il Masterplan Malpensa 2035 come ‘opera di interesse strategico per il Paese’. L’aeroporto di Malpensa, infatti, è riconosciuto dal Piano Nazionale Aeroporti come aeroporto di ‘rilevanza intercontinentale’ e, a livello europeo, rappresenta un nodo della TEN-T Core Network; nell’ultimo biennio (dati Assaeroporti) ha movimentato merce per un totale di oltre 700.000 tonnellate/anno, valori che rappresentano il 70% dei movimenti di merci a livello nazionale.

Vino, Partesa: per le Feste tornano in tavola i grandi rossi italiani

Vino, Partesa: per le Feste tornano in tavola i grandi rossi italianiMilano, 13 dic. (askanews) – I vini fermi nostrani si prendono una rivincita sullo Champagne, crescono le birre lager e le speciali, tornano i classici dell’aperitivo italiano e il Gin si conferma al top tra le bevande spiritose. Questo, in sintesi, il quadro di cosa berranno gli italiani durante le festività di fine anno secondo Partesa, società del Gruppo Heineken Italia specializzata nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale horeca.

Le Feste 2023 “saranno all’insegna della riscoperta dei grandi vini fermi made in Italy, con una particolare attenzione per l’elevato rapporto qualità-prezzo e per la regionalità. Lo Champagne si lascia alle spalle le straordinarie performance dello scorso anno e vive una fase calante iniziata nel periodo estivo, complice una minor disponibilità di spesa dei consumatori”. E, mentre gli spumanti di qualità (Metodo Classico in primis) si mantengono stabili, cresce la richiesta di vini fermi: tra i rossi “è attesa un’ottima performance delle grandi Denominazioni, come Barolo, Barbaresco, Brunello e Chianti sulla scia di un trend positivo in atto da ormai due anni”. Accelera anche l’ascesa dei bianchi che interessa in particolare i vini del Sud Italia, del Friuli e dell’Alto Adige. Agli italiani piacciono le birre chiare, leader incontrastate del mercato del fuori casa, ma bevono sempre più spesso birre speciali, gustate da sole o, soprattutto in questo periodo, in accompagnamento ai ricchi piatti invernali. Crescono in particolare le quote dei brand della tradizione italiana e delle Lager Plus, mentre nel mondo delle speciali si consolida la richiesta di IPA (India Pale Ale) e APA (American Pale Ale), soprattutto alla spina. Se infatti i consumi di birre in bottiglia e lattina vedono una lieve contrazione, è il fusto a registrare le migliori performance.

Sempre secondo Partesa, dopo l’exploit post-pandemia, il mercato degli spirit “vede ora una fase di assestamento, con le referenze standard che perdono terreno, e quelle premium che, al contrario, non conoscono crisi”. In particolare, “è la miscelazione di qualità che attira sempre più consumatori e cresce il numero di locali che si sono dotati di un’offerta di drink che va dall’aperitivo al dopocena”. Guardando ai prodotti, “il Gin premium continua a detenere lo scettro di re della categoria, primo distillato a volume e a valore, mentre gli spirits a base Agave, superate le difficoltà di reperibilità di prodotto, si confermano una sua apprezzata alternativa nel mondo dei ‘white spirit’”. Prosegue poi la passione per l’aperitivo, “con la riscoperta dei grandi classici italiani (come Negroni, Americano e Milano-Torino) che sostiene le crescenti richieste di Vermouth premium e di Bitter, con una domanda guidata dal brand ma anche, e soprattutto, dalla qualità degli ingredienti e dalla loro territorialità. Da segnalare, infine, un interessante ritorno del Whisky in miscelazione, in particolare Bourbon e Irish”. “Le dinamiche inflattive dei mesi passati hanno inevitabilmente condizionato i consumi fuoricasa degli italiani, che hanno scelto di consumare meno, ma non di rinunciare alla qualità” commenta l’Ad di Partesa, Massimo Reggiani, parlando di “un trend a cui i gestori dei locali italiani hanno risposto ampliando ed elevando l’offerta beverage su più momenti di consumo. Ci aspettiamo quindi che sarà ancora una volta la preferenza per prodotti d’eccellenza a caratterizzare i brindisi di fine anno in tutte le categorie – ha concluso – e dagli aperitivi agli after dinner, in attesa di un 2024 in cui il raffreddamento dell’inflazione permetterà una graduale ripresa dei consumi, sempre nel segno di una cultura del buon bere che siamo felici di vedere essere sempre più radicata”.

Meloni a Bruxelles per complesso Consiglio Ue, nodi allargamento e fondi

Meloni a Bruxelles per complesso Consiglio Ue, nodi allargamento e fondiBruxelles, 13 dic. (askanews) – Si preannuncia complesso (e forse più lungo del previsto) il Consiglio europeo in programma domani e venerdì a Bruxelles, All’ordine del giorno del summit, che parte domani alle 10, temi internazionali – guerra in Ucraina e crisi in Medio Oriente – e i dossier europei: l’allargamento; la revisione del Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027; sicurezza e Difesa; le migrazioni; l’agenda Strategica Ue.

Il tema della riforma della governance economica europea, il nuovo Patto di stabilità, non è in realtà in agenda, ma i leader dovrebbero parlarne dopo la ‘fumata nera’ del Consiglio Ecofin dell’8 dicembre e in vista della prossima riunione straordinaria della prossima settimana. L’obiettivo è chiudere l’intesa entro il 31 dicembre per scongiurare il ritorno ai vecchi parametri, ma le posizioni sono ancora distanti. La premier Giorgia Meloni, parlando questa mattina in Senato, non ha dato per scontato, alla fine della trattativa, il sì dell’Italia. “Io – ha detto – non escludo nessuna delle scelte. Credo che alla fine si debba fare banalmente la valutazione su ciò che è meglio per l’Italia” tenendo presente che “se non si trova un accordo si torna ai precedenti parametri”. Per quanto riguarda l’allargamento, il governo italiano sostiene “con convinzione” la raccomandazione della Commissione Europea di aprire i negoziati per l’adesione con Ucraina e Moldova, due nazioni europee pesantemente colpite dalla guerra scatenata dalla Russia. L’Italia condivide anche la raccomandazione della Commissione europea di concedere lo status di candidato alla Georgia. Per quanto riguarda i Balcani occidentali – protagonisti oggi di un apposito vertice – l’Italia sostiene “fermamente” il cammino europeo della Bosnia Erzegovina. Infatti il Governo italiano è impegnato a Bruxelles a far valere un approccio strategico ai Balcani Occidentali, che tenga conto, pur nella complessità delle sfide che l’area presenta, della necessità di fornire ai Paesi della regione una chiara prospettiva di integrazione europea. Sulla discussione relativa all’Ucraina pesa però il “no” dell’Ungheria di Viktor Orban (sostenuto dall’Austria).

Sulla Revisione del Quadro Finanziario Pluriennale, le aree prioritarie per l’Italia sono il sostegno finanziario a Kiev, anche nella prospettiva della ricostruzione, attraverso lo Strumento per l’Ucraina; risorse aggiuntive adeguate per attuare il nuovo Patto asilo e migrazione e investire nelle collaborazioni con le nazioni del vicinato Sud per costruire partenariati paritari di lungo periodo; potenziare l’industria europea tramite la Piattaforma delle tecnologie strategiche per l’Europa (STEP) e maggiore flessibilità nell’utilizzo dei fondi di Coesione. L’Italia lavora per una soluzione “equilibrata” che preveda, come concordato allo scorso Consiglio Europeo di ottobre, un mix di risorse nuove da parte degli Stati membri, una riduzione delle proposte di incremento della Commissione così come alcune riallocazioni di bilancio. Per quanto riguarda la questione dei migranti, l’obiettivo di Meloni è di spingere per la prosecuzione del processo di attuazione dell’approccio multidimensionale concordato dai leader a febbraio. Su questo la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha inviato una nuova lettera ai Paesi membri. La premier ribadirà la necessità di dare “una risposta strutturale a una questione strutturale, abbandonando la logica dell’emergenza e dell’illegalità”.

In materia di sicurezza e difesa c’è un sostanziale consenso sulla necessità di aumentare gli investimenti nella difesa e nel sostenere l’industria europea della difesa. Sul Medio Oriente, infine, si lavora per cercare di concordare un testo di conclusioni che tenga conto degli ultimi sviluppi. L’Italia ribadirà la propria posizione: ferma condanna degli attacchi terroristici perpetrati da Hamas e sostegno al diritto di Israele a esistere e a difendere i propri cittadini e i propri confini, in linea con il diritto umanitario e internazionale. Per il governo italiano la migliore risposta ad Hamas deve essere un “nuovo impulso politico” verso la soluzione dei due Stati.

Da programma, come detto, il Consiglio dovrebbe terminare venerdì ma non è esclusa una prosecuzione.

Da domani il (complicato) Consiglio Ue, nodi allargamento e fondi

Da domani il (complicato) Consiglio Ue, nodi allargamento e fondiBruxelles, 13 dic. (askanews) – Si preannuncia complesso (e forse più lungo del previsto) il Consiglio europeo in programma domani e venerdì a Bruxelles, All’ordine del giorno del summit, che parte domani alle 10, temi internazionali – guerra in Ucraina e crisi in Medio Oriente – e i dossier europei: l’allargamento; la revisione del Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027; sicurezza e Difesa; le migrazioni; l’agenda Strategica Ue.

Il tema della riforma della governance economica europea, il nuovo Patto di stabilità, non è in realtà in agenda, ma i leader dovrebbero parlarne dopo la ‘fumata nera’ del Consiglio Ecofin dell’8 dicembre e in vista della prossima riunione straordinaria della prossima settimana. L’obiettivo è chiudere l’intesa entro il 31 dicembre per scongiurare il ritorno ai vecchi parametri, ma le posizioni sono ancora distanti. La premier Giorgia Meloni, parlando questa mattina in Senato, non ha dato per scontato, alla fine della trattativa, il sì dell’Italia. “Io – ha detto – non escludo nessuna delle scelte. Credo che alla fine si debba fare banalmente la valutazione su ciò che è meglio per l’Italia” tenendo presente che “se non si trova un accordo si torna ai precedenti parametri”. Per quanto riguarda l’allargamento, il governo italiano sostiene “con convinzione” la raccomandazione della Commissione Europea di aprire i negoziati per l’adesione con Ucraina e Moldova, due nazioni europee pesantemente colpite dalla guerra scatenata dalla Russia. L’Italia condivide anche la raccomandazione della Commissione europea di concedere lo status di candidato alla Georgia. Per quanto riguarda i Balcani occidentali – protagonisti oggi di un apposito vertice – l’Italia sostiene “fermamente” il cammino europeo della Bosnia Erzegovina. Infatti il Governo italiano è impegnato a Bruxelles a far valere un approccio strategico ai Balcani Occidentali, che tenga conto, pur nella complessità delle sfide che l’area presenta, della necessità di fornire ai Paesi della regione una chiara prospettiva di integrazione europea. Sulla discussione relativa all’Ucraina pesa però il “no” dell’Ungheria di Viktor Orban (sostenuto dall’Austria).

Sulla Revisione del Quadro Finanziario Pluriennale, le aree prioritarie per l’Italia sono il sostegno finanziario a Kiev, anche nella prospettiva della ricostruzione, attraverso lo Strumento per l’Ucraina; risorse aggiuntive adeguate per attuare il nuovo Patto asilo e migrazione e investire nelle collaborazioni con le nazioni del vicinato Sud per costruire partenariati paritari di lungo periodo; potenziare l’industria europea tramite la Piattaforma delle tecnologie strategiche per l’Europa (STEP) e maggiore flessibilità nell’utilizzo dei fondi di Coesione. L’Italia lavora per una soluzione “equilibrata” che preveda, come concordato allo scorso Consiglio Europeo di ottobre, un mix di risorse nuove da parte degli Stati membri, una riduzione delle proposte di incremento della Commissione così come alcune riallocazioni di bilancio. Per quanto riguarda la questione dei migranti, l’obiettivo di Meloni è di spingere per la prosecuzione del processo di attuazione dell’approccio multidimensionale concordato dai leader a febbraio. Su questo la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha inviato una nuova lettera ai Paesi membri. La premier ribadirà la necessità di dare “una risposta strutturale a una questione strutturale, abbandonando la logica dell’emergenza e dell’illegalità”.

In materia di sicurezza e difesa c’è un sostanziale consenso sulla necessità di aumentare gli investimenti nella difesa e nel sostenere l’industria europea della difesa. Sul Medio Oriente, infine, si lavora per cercare di concordare un testo di conclusioni che tenga conto degli ultimi sviluppi. L’Italia ribadirà la propria posizione: ferma condanna degli attacchi terroristici perpetrati da Hamas e sostegno al diritto di Israele a esistere e a difendere i propri cittadini e i propri confini, in linea con il diritto umanitario e internazionale. Per il governo italiano la migliore risposta ad Hamas deve essere un “nuovo impulso politico” verso la soluzione dei due Stati.

Da programma, come detto, il Consiglio dovrebbe terminare venerdì ma non è esclusa una prosecuzione.

Dal 17 dicembre al via la terza edizione di Eur Culture per Roma

Dal 17 dicembre al via la terza edizione di Eur Culture per RomaRoma, 13 dic. (askanews) – Dal 17 dicembre al 21 aprile 2024 torna la terza edizione di Eur Culture per Roma, il programma di eventi, cultura e spettacoli ideato e promosso da Eur SpA, con la direzione artistica di Oscar Pizzo. Si rinnova l’impegno a fare dell’Eur un nuovo polo culturale cittadino con un’offerta di concerti e spettacoli che va dalla musica classica alla danza, passando per il cantautorato ed il jazz, senza trascurare una parte educational rivolta agli studenti, ma aperta al pubblico, in un’ottica di orientamento formativo e di contributo all’autodeterminazione.

Un’offerta culturale in collaborazione con alcune delle maggiori Istituzioni culturali della città, come il Teatro dell’Opera di Roma, il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo e il Museo delle Civiltà. Sarà uno spettacolo internazionale, in prima mondiale, l’apice del programma. Il 28 marzo 2024 e il 29 marzo in replica gli spazi dell’Auditorium della Nuvola faranno da palcoscenico a Dancing with Glass, uno spettacolo per celebrare Philip Glass il più grande compositore americano vivente la cui musica attraversa due secoli e quattro continenti, con il coordinamento artistico e le coreografie di un’altra icona della danza mondiale, Lucinda Childs. Ad aprire il nuovo anno torneranno I Dialoghi Sinfonici, progetto di Europa InCanto Orchestra in collaborazione con Eur SpA e sostenuto da Poste Italiane, che terrà quattro incontri-concerti nell’auditorium della Nuvola. Cosa si cela dietro l’emozione cosa si prova quando si ascolta una melodia o un determinato impasto sonoro? Cosa lega il gesto del direttore d’orchestra alla scrittura dei compositori? A questi e a molti altri interrogativi risponderà una delle più importanti orchestre giovanili italiane dirette dal Maestro Germano Neri, che condurrà il pubblico a vivere direttamente l’emozione del palcoscenico, in una appassionante avventura alla scoperta delle creazioni dei più grandi compositori della scena sinfonica. Si inizierà domenica 14 gennaio con George Gershwin: ritmi e suoni della Città. L’orchestra eseguirà Rapsodia in blu e Un americano a Parigi. Si continuerà domenica 18 febbraio con Stravinskij e Ravel: due mondi a confronto. Il 3 marzo sarà la volta di Wolfgang Amadeus Mozart. Nel programma di 1791 di W.A.Mozart l’Europa InCanto Orchestra eseguirà diversi brani esplorando la produzione dell’ultimo anno di vita di Mozart. A chiudere la rassegna I Dialoghi sinfonici il 7 aprile L’ora del balletto: su e giù dalle punte. L’orchestra eseguirà Prélude à l’après-midi d’un faune di Claude Debussy e Lo Schiaccianoci di Tchaikovsky.

Il 12 aprile sul palco dell’auditorium della Nuvola con “L’Infinito” tour Roberto Vecchioni presenterà i brani de L’infinito” e ripercorrerà le tappe fondamentali della sua carriera e – tra i riferimenti colti e i personaggi popolari della sua poetica – la storia recente del nostro Paese. Toccherà poi a Tony Hadley, nella tappa romana del suo nuovo tour, il 24 febbraio,m mentre il 3 marzo nella cornice del Palazzo dei Congressi a prendere il palco sarà ancora la musica cantautorale con il concerto di Ron in trio.

L’orchestra Europa InCanto accompagnerà dal vivo anche la proiezione di un classico del cinema di animazione “The Snowman” di Raymond Briggs, candidato all’Oscar come miglior cortometraggio d’animazione e vincitore del Bafta tv, che il 17 dicembre 2023 al Palazzo dei Congressi pervaderà la sala dello spirito natalizio, conducendo il pubblico in una magica avventura al Polo Nord. L’Orchestra eseguirà anche le musiche della celebre composizione di Sergej Prokof’ev: Pierino e il Lupo. Sempre con Opera Roma il 21 aprile alla Nuvola prenderà il via il progetto Corpo libero #collective, condotto da Silvia Gribaudi e Andrea Rampazzo. Sul Palco della Nuvola saliranno anche l’Orchestra jazz di Massimo Nunzi e i ballerini coreografati da Diana Florindi e dalla storica della danza jazz Bunny Donowitz per il progetto “Live Jazz Dance – with an Orchestra”. Il 28 gennaio e il 18 febbraio 2024 la Nuvola risuonerà l’epoca d’oro dello swing tra gli anni 20 e gli anni 40 del secolo scorso con un’orchestra jazz di 16 elementi.

Ferrero punta sulla colazione: arrivano in gdo i Nutella croissant

Ferrero punta sulla colazione: arrivano in gdo i Nutella croissantMilano, 13 dic. (askanews) – Ferrero amplia la sua presenza sulle tavole della colazione italiana: da gennaio 2024 arrivano nella grande distribuzione i croissant ripieni alla Nutella.

I nuovi Nutella Croissant, prodotti nello stabilimento di Caivano di Fresystem, azienda acquisita a febbraio 2023 dal gruppo alimentare di Alba, saranno disponibili in due versioni: “ambient” pronti al consumo presso il banco panetteria, e frozen, disponibili nel banco dei surgelati per essere preparati a casa. Il lancio di questa novità offre al gruppo Ferrero l’opportunità di entrare per la prima volta nel mercato dei surgelati dolci dedicati alla prima colazione. Nella distribuzione moderna organizzata, il comparto dei surgelati dolci per la prima colazione vale 25 mln di euro e, al suo interno, i soli croissant pesano per il 75%. Sempre nella gdo, il comparto pasticceria dolce nella versione ambient nel 2023 vale in Italia 391,2 mln di euro di cui il croissant è la prima referenza dell’offerta colazione.

I nuovi croissant sono il frutto di un processo tecnologico di produzione che prevede una lievitazione di 100 minuti e l’utilizzo di lievito madre. I Nutella croissant sono già presenti anche nel canale fuori casa, dove l’ingresso del prodotto ha ampliato il percorso già iniziato alcuni anni fa con i Nutella muffin e i dispenser di Nutella presenti in circa 20.000 bar.

Bce, Fitch: taglierà i tassi ad aprile e -0,75 punti per fine 2024

Bce, Fitch: taglierà i tassi ad aprile e -0,75 punti per fine 2024Roma, 13 dic. (askanews) – La Banca centrale europea inizierà a tagliare i tassi di interesse per l’area euro già da aprile del prossimo anno e per la fine del 2024 li avrà complessivamente ridotti di 75 punti base, cioè 0,75 punti percentuali. E’ la previsione formulata dall’agenzia di rating Fitch, nel suo ultimo Global Economic Outlook.

Tuttavia “sebbene i falchi nel Consiglio direttivo abbiano riconosciuto progressi più rapidi sull’inflazione, la comunicazione della Bce suggerisce cautela sull’allentamento di linea – avverte Fitch – anche se dovesse rivedere al ribasso le sue previsioni di crescita alla riunione” di domani. L’agenzia prevede che i tassi di interesse nell’area euro vengano mantenuti al 4,50% dal Consiglio direttivo di domani, che vengano abbassati al 3,75% per la fine del prossimo anno e al 3% per la fine del 2025.

Questo in un contesto in cui l’ agenzia prevede che la crescita economica nell’area euro rallenti marcatamente allo 0,5% quest’anno e si mantenga debole allo 0,7% il prossimo, per poi rafforzarsi all’1,7% nel 2025. Secondo Fitch l’inflazione dell’area euro calerà progressivamente fino a riportarsi al 2% (che è l’obiettivo della Bce) per il dicembre del 2025.

Fine vita, Ass. Coscioni: in ultimi 12 mesi 14mila richieste di info

Fine vita, Ass. Coscioni: in ultimi 12 mesi 14mila richieste di infoMilano, 13 dic. (askanews) – Negli ultimi 12 mesi l’Associazione Luca Coscioni, attraverso il numero bianco coordinato dalla compagna di Dj Fabo, Valeria Imbrogno, ha ricevuto 13.977 richieste di informazioni sulle tematiche del fine vita. Una media di 38 richieste al giorno (sabato e festivi compresi) con un aumento del 24% rispetto ai 12 mesi precedenti”. Lo ha comunicato Matteo Mainardi, coordinatore della campagna Eutanasia Legale promossa da Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni, nel corso di una conferenza stampa sulla morte avvenuta a Trieste lo scorso 28 novembre di una 55enne affetta da sclerosi multipla, prima persona in Italia ad ottenere il suicidio assistito con l’assistenza completa del Servizio sanitario nazionale.

In particolare, “le richieste di informazioni su eutanasia o suicidio medicalmente assistito sono state 2.470 (7 al giorno) e 782 relative all’interruzione della terapie e la sedazione palliativa profonda (quasi due al giorno)” ha precisato Mainardi, ricordando che le disobbiedenze civili vanno avanti, al momento oltre 50 persone hanno fatto richiesta di adesione a Soccorso Civile, l’associazione fondata da Marco Cappato per offrire assistenza agli accompagnamenti in Svizzera. L’Associazione ha ricordato infine che sono “cinque le Regioni che hanno già dichiarato ammissibile la proposta di legge ‘Liberi Subito’”, e che “secondo una recente indagine del Censis, sono 7 su 10 gli italiani che si sono detti favorevoli ad una legge sul fine vita”.

Meloni non esclude veto su Patto stabilità. Nuovo affondo su Mes

Meloni non esclude veto su Patto stabilità. Nuovo affondo su MesRoma, 13 dic. (askanews) – E’ la prima volta che lo dice in maniera così esplicita. E anche se, in premessa, spiega che si “vede qualche spiraglio” in una trattativa che resta comunque “complessa”, Giorgia Meloni in Senato si sbilancia: sul nuovo patto di stabilità – afferma – non si può escludere nessuna delle scelte, compresa quella di porre il veto. Come la pensa lo ha ribadito a più riprese in questi due giorni in cui ha riferito alle Camere in vista del Consiglio europeo di domani e venerdì. Formalmente il punto non è all’ordine del giorno del vertice di Bruxelles – se ne riparla al prossimo Ecofin a ridosso di Natale – ma l’argomento resta convitato di pietra di qualsiasi ragionamento che coinvolga i leader dell’Unione in questa fase.

L’idea della premier è che sia meglio avere una Italia isolata che una Italia danneggiata. E che, dunque, non si possa accettare delle condizioni che si sa già di non poter rispettare. “Credo – sottolinea – si debba fare una valutazione su ciò che è meglio per l’Italia sapendo che se non si trova un accordo, noi torniamo ai precedenti parametri. Io farò tutto quello che posso per far ragionare i miei omologhi. Quello che stiamo proponendo è utile non solo a noi, ma ad una strategia”. Meloni torna sull’argomento dopo il dibattito dei senatori sulle sue comunicazioni. E, proprio come accaduto ieri a Montecitorio, è durante la replica che diventa più diretta e infervorata. E, soprattutto, che lancia frecciate, in alcuni casi bordate, alle opposizioni. Una concitazione tale che ieri ha portato a quello che fonti di governo derubricano a misunderstanding e che invece l’opposizione ritiene un siluro in piena regola contro il suo predecessore, ovvero quel riferimento polemico allo scatto di Draghi sul treno per Kiev con Scholz e Macron e alla politica estera che non è farsi le foto ma portare a casa i risultati. La presidente del Consiglio ne approfitta per spiegare che il suo non era affatto un attacco all’ex presidente della Bce, verso il quale c’è anzi “rispetto”, ma una critica al Pd. “C’è stata un’Italia – dice – che in passato ha ritenuto che tutto il suo ruolo dovesse essere quello di aspettare e vedere quel che facevano Francia e Germania e accodarsi sperando di infilarsi in una foto”.

Non è l’unico attacco che rivolge in maniera esplicita al Partito democratico. La premier accusa i dem di “anteporre gli interessi di partito agli interessi complessivi della nazione”: la prova, a suo dire, è nelle critiche al premier albanese Edi Rama per l’accordo sui migranti con annessa ipotesi di farlo cacciare dal Pse. “Mi pareva che accogliere i migranti fosse compatibile con i valori della sinistra, voi l’avete fatto una vita e non vi hanno cacciato dal Partito socialista”. Ma il vero colpo di teatro è quello riservato al Movimento5stelle. D’altra parte, già ieri – prima del suddetto riferimento a Draghi – il piatto forte della replica a Montecitorio doveva essere l’accusa a Conte di aver dato l’ok alla modifica del Mes “con il favore delle tenebre” e quando l’esecutivo da lui guidato era già in carica per gli affari correnti. Giorgia Meloni mostra ai senatori il fax con la firma dell’allora ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “Capisco il vostro imbarazzo ma questo foglio – incalza la premier – dimostra la poca serietà di un governo che mentre faceva gli scatoloni lasciava questo pacco al governo successivo”.

Imprese, Bitonci (Mimit):Cooperative promotrici sviluppo con 8% Pil

Imprese, Bitonci (Mimit):Cooperative promotrici sviluppo con 8% PilRoma, 13 dic. (askanews) – «La cooperazione è promotrice dello sviluppo nazionale con il suo impatto sul Pil che è pari all’8%. Il ruolo dei revisori non è solo ispettivo ma deve essere anche di accompagnamento. Attueremo nel 2024 un’importante riforma del sistema di vigilanza, le cooperative sane di Confcooperative e dell’Alleanza, non possono essere tacciate di mala gestione, combatteremo lavoro nero e false cooperative». Lo dice Massimo Bitonci sottosegretario al Mimit intervenendo alla cerimonia di assegnazione dei tesserini di abilitazione all’albo dei nuovi revisori di Confcooperative. Alla cerimonia è intervenuto Giulio Mario Donato Direttore Generale per la vigilanza sugli enti cooperativi e sulle società.

«Abbiamo eseguito il 99,96% delle revisioni previste. Ce ne sono mancate 6 su 17.000. Ispezioniamo – dice Maurizio Gardini presidente di Condcooperative, secondo quanto riporta un comunicato – la totalità delle nostre cooperative portandole a sanare le eventuali irregolarità o denunciandole al Mimit laddove le irregolarità sussistano. Siamo disponibili – aggiunge Gardini – a offrire le nostre competenze, la nostra forza e la nostra capacità per fare vigilanza alle cooperative non aderenti». «Assolviamo pienamente alla funzione di controllo Che i padri costituenti ci hanno assegnato nell’art.45 della costituzione. Ma non basta. Occorre – conclude Gardini – una lotta senza quartiere contro le false imprese di qualsiasi natura giuridica esse siano, senza riserve intoccabili: false Spa e scatole cinesi, false Srl semplificate, false cooperative, false imprese semplici e artigiane. colpendo le false imprese e altrettanto duramente anche chi utilizza consapevolmente le imprese criminali per lucrare nelle proprie aziende e trarre illegalmente un vantaggio competitivo».