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Tag: Sanremo 2023

Nel III trimestre boom occupati over 50, oltre mezzo milione in più

Nel III trimestre boom occupati over 50, oltre mezzo milione in piùRoma, 13 dic. (askanews) – Boom degli occupati tra gli over cinquanta: oltre mezzo milione in più, 512mila, ne terzo trimestre dell’anno. Secondo gli ultimi dati dell’Istat, nel periodo luglio-settembre 2023, prosegue la crescita tendenziale del numero di occupati (481 mila, +2,1% in un anno), iniziata nel secondo trimestre 2021. Nonostante l’aumento coinvolga anche i giovani di 15-34 anni (+81 mila, +1,5%), si concentra tra gli individui ultracinquantenni: +440 mila tra chi ha fino a 64 anni e + 72 mila tra i 65-89enni (+5,3% e 10,4% rispettivamente); al contrario, il numero di occupati 35-49enni diminuisce (-111 mila, -1,3%).

Il tasso di occupazione, invece, aumenta per tutte le classi di età – sebbene con intensità diversa (+0,8 punti sia per i giovani di 15-34 anni sia per adulti 35-49 e +2,3 punti per i 50-64enni) – a indicare come la diminuzione degli occupati tra gli adulti di 35-49 anni sia dovuta alla dinamica demografica negativa: la popolazione in questa fascia d’età è fortemente diminuita (-2,3% in un anno), a fronte di una sostanziale stabilità di quella tra i 15-34enni (-0,3%) e di un aumento di quella con almeno 50 anni (+1,4% tra i 50-64enni e +1,0% tra i 65-89enni). “Il tasso di occupazione, essendo il rapporto tra il numero di occupati e la popolazione residente, può infatti aumentare anche quando il numero di occupati diminuisce, se tale diminuzione è meno marcata di quella della corrispondente popolazione”, ha spiegato l’Istat. Scendendo in un maggiore dettaglio per età, tra il terzo trimestre 2022 e il terzo trimestre 2023, nella classe di età 15-24 gli occupati aumentano leggermente, a fronte di una popolazione sostanzialmente stabile, e il tasso di occupazione rimane quasi invariato (+0,1 punti percentuali); nelle classi tra i 25 e i 39 anni, all’aumento degli occupati corrisponde una diminuzione della popolazione con un conseguente aumento del tasso di occupazione (che varia tra 1,2 e 1,9 punti), nella classe tra 40 e 44 anni la diminuzione degli occupati è inferiore a quella della popolazione (il tasso di occupazione aumenta di 0,7 punti) e nella classe 45-49 il calo degli occupati è simile a quello della popolazione (il tasso di occupazione registra un aumento di appena 0,1 punti). Infine, nelle classi di età tra 55 e 89 anni, la crescita degli occupati è molto più marcata di quella della popolazione e l’aumento del tasso di occupazione raggiunge i 4,1 punti tra i 60-64enni.

La concentrazione della crescita dell’occupazione tra le classi di età più elevate concorre a determinare l’aumento, per il terzo trimestre consecutivo, dell’occupazione tra i dipendenti a tempo indeterminato (+470 mila, +3,1%) e gli indipendenti (+81 mila, +1,6%); tra gli ultracinquantenni, caratterizzati dalla più alta quota di tali posizioni lavorative, i dipendenti a tempo indeterminato aumentano infatti di +369 mila e gli indipendenti di 109 mila. La crescita degli occupati a tempo indeterminato si osserva anche per le classi di età fino a 39 anni (150 mila): tra i più giovani (15-29enni) si associa alla riduzione sia del lavoro a termine sia di quello indipendente, tra i 30-34enni alla leggera crescita di entrambi e tra i 35-39enni alla diminuzione del lavoro a termine e all’aumento di quello indipendente. Per le classi di età più anziane l’incremento sembrerebbe soprattutto legato a una mancata uscita per pensionamento, mentre per i giovani potrebbe anche essere dovuto alla trasformazione dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato. Gli ultimi quindici anni – attraversati dalle crisi del mercato del lavoro 2009-2013 e da quella derivata dall’emergenza sanitaria del 2020 – “hanno registrato un progressivo invecchiamento della forza lavoro, dovuto a diversi fattori che si sommano al progressivo invecchiamento della popolazione (tra gli ultracinquantenni si concentra la generazione dei baby-boomers): la maggiore partecipazione al mercato del lavoro (soprattutto per le donne), lo slittamento in avanti dell’ingresso (anche per percorsi di formazione via via più lunghi) e il prolungamento della permanenza in età sempre più avanzate (a seguito dell’inasprimento dei requisiti per accedere alla pensione). La quota degli occupati tra 15 e 34 anni di età è scesa dal 30,1% del terzo trimestre 2008 al 22,7% del terzo 2023, mentre quella di chi ha almeno 50 anni è aumentata dal 24,2% al 40,4%.

Il bilancio occupazionale positivo, rispetto al terzo trimestre 2008 (+458 mila), è la sintesi di un calo di circa 1 milione e 600 mila occupati tra 15 e 34 anni e di circa 1 milione 900 mila occupati tra 35 e 49 anni che è stato più che compensato dall’aumento di quasi 4 milioni di occupati di 50 anni e più. Malgrado il forte recupero negli ultimi due anni, il tasso di occupazione tra i giovani di 15-34 anni è diminuito di quasi sei punti, quello dei 35-49enni è tornato sostanzialmente simile (-0,2 punti), mentre per la classe di età tra 50 e 64 anni è aumentato di 17 punti. Mlp

Consorzio Prosecco Doc a fianco di Fisi Veneto per stagione 2023-24

Consorzio Prosecco Doc a fianco di Fisi Veneto per stagione 2023-24Milano, 13 dic. (askanews) – Ci sarà anche il Consorzio di tutela del Prosecco Doc a fianco del Comitato Regionale Veneto della Federazione italiana degli sport invernali per la stagione 2023-2024. Il Consorzio affiancherà Fisi Veneto in alcuni progetti che avranno come focus l’attività giovanile, in particolare con l’assegnazione di quattro borse di studio del valore di 750 euro ciascuna che saranno assegnate a un ragazzo e una ragazza della categoria “Aspiranti”, un ragazzo e una ragazza della categoria “Giovani”. I premiati verranno selezionati in base al rendimento scolastico e ai risultati ottenuti sugli sci, e “grande attenzione verrà posta alle tematiche relative alla salute, con un progetto volto a far conoscere e promuovere tra le giovani generazioni corretti stili di vita, con particolare riferimento all’alimentazione e al bere responsabile”.

Un terzo settore di intervento è quello dedicato alla fascia di atleti più esperti: si tratta del progetto “Speed Master” che coinvolgerà nelle discipline veloci dello sci alpino gli atleti delle categorie Master. “Questa collaborazione con una realtà di eccellenza del territorio veneto è per noi motivo di orgoglio” ha dichiarato il presidente di Fisi Veneto, Roberto Visentin, aggiungendo che “l’attività del nostro comitato punta fortemente sui giovani, per farli diventare atleti di eccellenza ma anche per permettere loro una crescita globale e avere al nostro fianco il Consorzio di tutela del Prosecco Doc ci permetterà di potenziare questo lavoro di prospettiva sul quale vogliamo puntare con sempre maggiore determinazione”. “Da sempre il nostro Consorzio guarda allo sport con grande attenzione: Valori come passione, resilienza e sacrificio sono comuni ai nostri produttori così come a tutti gli atleti che si impegnano nelle diverse discipline da noi sostenute” ha affermato il presidente del Consorzio, Stefano Zanette, spiegando che “con Fisi Veneto abbiamo voluto anche lanciare un nuovo progetto teso a comunicare alle nuove generazioni i rischi derivanti dall’abuso di consumo del vino. Il nostro obiettivo – ha concluso – è far sì che i giovani comprendano come lo sport e un corretto stile di vita, che non escluda anche un calice di Prosecco, contribuiscano ad incidere positivamente sulla qualità della vita”.

La corsa della Cina: domina la produzione nei settori tecnologici

La corsa della Cina: domina la produzione nei settori tecnologiciRoma, 13 dic. (askanews) – La Cina sta imprimendo il suo sigillo sul futuro, grazie alla messa a frutto degli imponenti investimenti dedicati all’industria avanzata. E’ questo quanto afferma l’ITIF (Fondazione per la tecnologia informatica e l’innovazione), un’istituzione di ricerca con base negli Stati uniti, che ha oggi diffuso il suo Indice Hamilton con il quale “misura” l’andamento nelle industrie innovative delle diverse nazioni.

Secondo l’indice, la Cina sta producendo più di qualsiasi altra nazione in termini assoluti e relativi, e più di tutte in sette dei dieci settori strategici censiti. Alla data di aggiornamento dell’indice (2020), le industrie censite dall’indice Hamilton rappresentavano l’11,8 per cento dell’economia globale, sostanzialmente costanti rispetto agli anni precedenti. Segno che la corsa globale nei settori innovativi è una competizione a somma zero. Questo, però, vuol dire che i guadagni della Cina sono avvenuti a scapito degli Stati Uniti e di altre economie del G7 e dell’Ocse.

Dal 1995 al 2020, la Cina ha inoltre assorbito oltre l’80% dei guadagni dei paesi non-Ocse. E’ il 70% più specializzata dell’America nelle industrie avanzate. Secondo il rapporto, la Cina si situa nel 2020 come principale produttore mondiale di computer ed elettronica; sostanze chimiche; macchinari e attrezzature; veicoli a motore; metalli di base; metalli lavorati; e apparecchiature elettriche. Gli Stati uniti, invece, risultano essere i principali produttori mondiali di prodotti farmaceutici, servizi IT e di tecnologia dell’informazione e altri mezzi di trasporto. Per eguagliare la specializzazione della Cina, la produzione statunitense dovrebbe espandersi di 1.500 miliardi di dollari (69%), il che richiederebbe il raddoppio della produzione da parte di tutte le industrie di Hamilton, ad eccezione dei servizi IT.

“La Cina ora domina le industrie strategicamente importanti nell’indice Hamilton dell’ITIF, producendo più di qualsiasi altra nazione in termini assoluti e più di tutte, tranne poche altre, in termini relativi”, ha affermato l’ITIF. L’indice Hamilton dell’ITIF classifica 40 paesi in base alle loro prestazioni in 10 settori avanzati e strategicamente importanti, che nel 2020 hanno rappresentato oltre 10mila miliardi di dollari di produzione globale.

Nel 2020, la Cina ha prodotto il 47% in più rispetto alla media globale in base alle dimensioni della sua economia nei 10 settori, mentre gli Stati Uniti hanno prodotto il 13% in meno rispetto alla media, ha affermato l’ITIF. “La rapida crescita della quota di mercato della Cina nei 10 settori dell’indice Hamilton rispecchia il rapido declino degli Stati Uniti e dei paesi del G7 e dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico come blocchi”, rileva l’ITIF, che sostiene la necessità di mettere in atto un piano di reindustrializzazionne nei settori avanzati. “Ma, nonostante l’approvazione del Chips Act, la volontà politica negli Stati Uniti di attuare e finanziare pienamente tale programma – rileva il think tank – sembra essere relativamente bassa, soprattutto perché nessuno dei due partiti politici vuole affrontare l’enorme deficit di bilancio per liberare i finanziamenti necessari per tale programma. una strategia”. Nel luglio 2022, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato il Chips and Science Act, che stanzia 52,7 miliardi di dollari per la ricerca, lo sviluppo, la produzione e lo sviluppo della forza lavoro americana nei semiconduttori. Nonostante la forte concorrenza della Cina continentale, Taiwan mantiene un vantaggio sostanziale e un elevato tasso di crescita nella produzione di semiconduttori grazie alla presenza del colosso dei chip, la Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, afferma il rapporto ITIF. Il vantaggio di Taiwan, tuttavia, probabilmente si ridurrà, poiché il Chips Act sta stimolando opportunità di reshoring. Nel frattempo, anche i massicci investimenti della Cina nei veicoli elettrici stanno dando i loro frutti, classificandola come leader nella produzione globale di veicoli a motore, con il 24,3% nel 2020, davanti al 14% negli Stati Uniti, al 12,6% in Germania e il 10% del Giappone. Gli Stati Uniti hanno mantenuto la leadership nella categoria “altri trasporti”, soprattutto a causa della loro posizione dominante nella produzione aerospaziale, con il 34,5% della produzione nel 2020.

Inditex (Zara): nei nove mesi ricavi a 25,6 mld, utile +32% a 4,1 mld

Inditex (Zara): nei nove mesi ricavi a 25,6 mld, utile +32% a 4,1 mldMilano, 13 dic. (askanews) – Nei primi nove mesi del 2023, il colosso spagnolo dell’abbigliamento Inditex (Zara) ha registrato un fatturato di 25,6 miliardi, in crescita dell’11,1% su base annua, un Ebitda in aumento del 13,9% a 7,4 miliardi, e un utile netto di 4,1 miliardi (+32,5%). La posizione di cassa netta è cresciuta del 15% a 11,5 miliardi rispetto allo pari periodo dell’anno precedente.

Le vendite, sia in store sia online, a tassi di cambio costanti tra il 1 dicembre e l’11 dicembre sono aumentate del 14% rispetto allo pari periodo del 2022.

Lavoro, Istat: nel III trimestre +65mila occupati, su anno +481mila

Lavoro, Istat: nel III trimestre +65mila occupati, su anno +481milaRoma, 13 dic. (askanews) – Nel terzo trimestre dell’anno il numero di occupati aumenta di 65 mila unità (+0,3% rispetto al secondo trimestre 2023) e si attesta a 23 milioni 598 mila. La crescita coinvolge i dipendenti a tempo indeterminato (+75 mila, +0,5%) e gli indipendenti (+10 mila, +0,2%), mentre si registra un calo dei dipendenti a termine (-19 mila, -0,6% in tre mesi). Il tasso di occupazione sale al 61,5% (+0,2 punti in tre mesi): l’aumento riguarda entrambe le componenti di genere, le tre ripartizioni territoriali e soltanto i 50-64enni (tra i 35-49 rimane stabile e tra i 15-34enni cala leggermente). Lo ha reso noto l’Istat.

Nel terzo trimestre prosegue la crescita tendenziale del numero di occupati (+481 mila, +2,1% rispetto al terzo trimestre 2022), la cui stima si attesta a 23 milioni 613 mila unità; in aumento anche il tasso di occupazione per le persone tra i 15 e i 64 anni che raggiunge il 61,6% (+1,3 punti). L’aumento dell’occupazione coinvolge i dipendenti a tempo indeterminato (+470 mila, +3,1%) e gli indipendenti (+81 mila, +1,6%) – i dipendenti a termine diminuiscono (-70 mila, -2,3%) – e interessa solamente gli occupati a tempo pieno (+510 mila, +2,7%), poiché i lavoratori a tempo parziale diminuiscono (-29 mila, -0,7%).

Ucraina, dopo gli Usa per Zelensky vertice scandinavo a Oslo

Ucraina, dopo gli Usa per Zelensky vertice scandinavo a OsloMilano, 13 dic. (askanews) – Vertice scandinavo a Oslo per il presidente uccraino Volodymyr Zelensky. Il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store ospita un incontro “nordico” a Oslo oggi 13 dicembre, con il presidente finlandese Sauli Niinisto, il primo ministro svedese Ulf Kristersson, il primo ministro danese Mette Frederiksen e il primo ministro islandese Katrín Jakobsdóttir. Lo riferisce il governo norvegese, che in un altro comunicato afferma che al vertice nordico partecipa anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

In una settimana fatidica per Kiev e il destino della guerra con la Russia, nella tappa successiva agli Usa, Zelensky avrà incontri con Store in cui si parlerà, tra le altre cose, dell’ulteriore sostegno di Oslo all’Ucraina. “La Norvegia continua a sostenere la lotta di difesa dell’Ucraina. Diamo all’Ucraina un sostegno forte e a lungo termine nella sua lotta per la libertà e la democrazia. È importante anche per la nostra libertà e sicurezza”, afferma il primo ministro Store. Indubbio che sia appunto una settimana decisiva per il presidente Zelensky. Al vertice UE di questa settimana si voterà su un maggiore sostegno finanziario al paese. Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha già rifiutato di fornire 50 miliardi di euro di sostegno.

In queste ore in un discorso all’università militare di Washington, Zelensky ha detto che spera di poter ancora fidarsi degli Stati Uniti. “Non ci arrendiamo. Putin deve perdere. Sappiamo cosa è necessario fare. Potete fidarvi dell’Ucraina, e noi speriamo di poterci fidare di voi”, ha detto Zelensky. In Norvegia intanto Zelensky è ricevuto con tutti gli onori anche dal Re in udienza, alla quale saranno presenti anche la Regina, il principe ereditario e la principessa ereditaria. È quanto scrive la Casa Reale sulle sue pagine. Il presidente ucraino visita anche lo Storting (parlamento monocamerale della Norvegia) e si rivolgerà ai deputati.

Papa: nuovo appello per cessate-il-fuoco in Medio Oriente

Papa: nuovo appello per cessate-il-fuoco in Medio OrienteCittà del Vaticano, 13 dic. (askanews) – “Seguo con preoccupazione e dolore il conflitto in Israele e in Palestina. Rinnovo il mio appello per un immediato cessate il fuoco umanitario. Si soffre tanto lì, incoraggio tutte le parti coinvolte a riprendere i negozianti e chiedo a tutti di assumersi l’urgente impegno di far arrivare gli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza che è allo stremo e ne ha veramente bisogno. Si liberino subito tutti gli ostaggi che avevano visto una speranza nella tregua di qualche giorno fa”. Il nuovo appello per la pace in Medio Oriente è venuto da Papa Francesco al termine dell’udienza generale di oggi.

Il Papa ha poi detto: “che questa grande sofferenza per gli israeliani e per i palestinesi finisca. Per favore no alle armi sì alla pace”.

Cop28, adottato accordo al vertice: chiede abbandono fonti fossili

Cop28, adottato accordo al vertice: chiede abbandono fonti fossiliMilano, 13 dic. (askanews) – Al vertice sul clima di Dubai i Paesi hanno deciso di sostenere l’abbandono delle fonti energetiche fossili. È la prima volta che viene presa una decisione del genere in quasi 30 anni da quando sono in corso i negoziati sul clima delle Nazioni Unite. “Il sultano al-Jaber si è mosso per approvare il documento senza interventi né obiezioni”, scrive la Bbc.

Per la prima volta, l’accordo invita tutti i Paesi ad abbandonare l’uso dei combustibili fossili, ma non a eliminarli gradualmente, cosa che molti governi volevano, precisa la tv pubblica britannica. Il testo riconosce la necessità di riduzioni profonde, rapide e durature se l’umanità vuole limitare l’aumento della temperatura a 1,5°C. Quasi tutti i Paesi del mondo sostengono la decisione del vertice sul clima di Dubai di oggi. Secondo la BBC, è scoppiata una standing ovation perché i quasi 200 firmatari dell’accordo hanno acconsentito.

Il testo prevede la “transizione” già nel decennio in corso verso l’abbandono dell’energia fossile verso la neutralità globale entro il 2050.

Roma, il collettivo di donne che vuole difendere i consultori

Roma, il collettivo di donne che vuole difendere i consultoriMilano, 13 dic. (askanews) – Un collettivo di donne che a Roma protesta per la chiusura di un consultorio e, più in generale, per la riduzione dei servizi di prossimità fondamentali per la salute e il benessere delle donne. Il Collettivo di Garbatella, San Paolo e Ostiense in difesa del consultorio ha manifestato ancora negli scorsi giorni per l’accorpamento del consultorio di Largo delle Sette Chiese a quello di via dei Lincei, a Tor Marancia. Questo cambiamento comporta un disagio notevole per le donne della zona: via dei Lincei infatti non è facilmente raggiungibile e il Consultorio dei Lincei è meno equipaggiato. Non solo, l’accorpamento dei servizi in un unico luogo renderà impossibile rispondere adeguatamente alle richieste di visite e alle necessità delle donne presenti nei territori teoricamente serviti.

“Il nostro collettivo contro lo smantellamento del consultorio di Largo delle Sette Chiese a Garbatella – hanno spiegato dal gruppo – è nato a inizio ottobre e in soli due mesi è cresciuto moltissimo, ha organizzato una serie di presidi pubblici, ha partecipato alla manifestazione nazionale contro la violenza di genere e non arretrerà nemmeno di un passo finché tutti i servizi, previsti per legge, non saranno riportati nel consultorio. I consultori sono servizi sanitari e sociali di prossimità per la tutela della salute delle donne, degli e delle adolescenti, della coppia e della famiglia. Fanno prevenzione, educazione, supporto e cura. Sono pubblici, gratuiti e laici. La nostra lotta si sta unendo a quella di altri movimenti, da Trieste a Catania passando per Senigallia, che si stanno battendo contro la politica di disinvestimento e smantellamento dei consultori e di quanti combattono su vari fronti in difesa di spazi pubblici necessari e contro quanti vogliono cancellare i luoghi essenziali per l’autodeterminazione delle donne e delle libere soggettività in nome di una politica impregnata di interessi patriarcali e di profitto”. Secondo il collettivo romano i servizi di prossimità sono fondamentali per la salute e il benessere delle donne, spesso messo in secondo piano rispetto a quella degli uomini. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’accesso facile e tempestivo ai servizi sanitari è essenziale per garantire la salute materna e infantile, e per abbassarne i costi totali attraverso un presidio permanente che svolge una funzione preventiva fondamentale.

Else edizioni: le cartoline di natale di Armin Greder

Else edizioni: le cartoline di natale di Armin GrederRoma, 13 dic. (askanews) – Ogni anno Armin Greder invia a una piccola schiera di amici sparsi per il mondo la sua cartolina di Natale. Il suo dono natalizio è un invito a rimanere vicini e a non smettere di pensare al reale con spirito critico, ironico e autoironico. Nel suo stile caustico Armin ritrae uno dei rituali più contraddittori della nostra epoca e delle nostre civiltà uniformemente consumistiche e ipocrite senza rinunciare a uno sguardo sull’umano partecipe e in fondo portatore di speranza per il cambiamento.

Sabato 16 dicembre 2023 dalle 19 alle 22 – scrive Else – avremo la possibilità di incontrarlo, di sfogliare i suoi libri, pubblicati in Italia da Orecchio Acerbo e Else Edizioni, e di ritrovare alcune delle sue cartoline in una mostra che sarà accompagnata da un disegno murale realizzato da Armin Greder per l’occasione. Vi aspettiamo insieme a Mook e Orecchio Acerbo da TOOL laboratori del dire fare e costruire in via Taranto 96/d – Roma Metro A – Re di Roma | Metro C – Lodi

“Sono nato nel 1942 in Svizzera, in una piccola città in cui i nomi delle strade sono scritti in tedesco e in francese, e dove non sai quale delle due lingue usare per rivolgerti a chi sta dietro al bancone del negozio. A scuola la mia materia preferita era educazione artistica, fino a quando non hanno cominciato a dirmi come dovevo disegnare. Al secondo posto c’era ginnastica, perché eri autorizzato a gridare giocando a pallone. A scuola nessuno mi ha insegnato a scrivere, ma solo come detestare la grammatica. E la poesia era qualcosa quasi senza senso, di solito era lunga e da imparare a memoria. Solo più tardi, quando ho disimparato abbastanza, ho capito che la lingua non è il suono che fai quando parli, ma qualcosa che rende tangibili i tuoi pensieri.” Armin Greder è fumettista, graphic designer e illustratore. È emigrato in Australia nel 1971, dove ha insegnato design e illustrazione al Queensland College of Art. Al suo lavoro sono state dedicate numerose mostre personali e collettive dalla Germania fino al Giappone. Nel 1996, ha ricevuto il Bologna Ragazzi Award e l’IBBY Honour List con “The Great Bear” di Libby Gleeson (Scholastic Press). Con Libby Gleeson ha pubblicato anche “Big dog” (1991), “Sleep time” (1993), “The princess and the perfect dish” (1995) e “An ordinary day” (2001). “Thie Insel” (“L’isola” orecchio acerbo, 2008) pubblicato da Sauerlander nel 2002, è il libro di cui per la prima volta è anche autore dei testi. È tradotto in moltissime lingue e ha ricevuto premi in tutto il mondo. Nel catalogo di Orecchio Acerbo anche “La città” (2009), “Gli stranieri” (2012), “Italia A/Z” con Goffredo Fofi (2015), “Il serpente tanto solo” (2016) “Mediterraneo” (2017), “C’erano tutti nella grande aia” su testo di Nino De Vita (2018), “Diamanti” (2020), “L’eredità” (2021) e “Notizario” (2023). Nel catalogo di Else Edizioni, “Work – il lavoro dalla A alla Z” (2014), “Lemming” (2016), “Gli uccelli” (2017), “Tango” e “Noi e loro” (2018).