Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Pnrr, Ricci (Pd): Comuni soggetti attuatori più efficienti

Pnrr, Ricci (Pd): Comuni soggetti attuatori più efficientiRoma, 11 dic. (askanews) – “Nonostante l’aumento dei costi delle materie prime e nonostante i tagli del Governo, ad oggi i Comuni sono i soggetti attuatori del Pnrr più efficienti, con una capacità di messa a terra dei progetti che rappresenta una vera sfida contro il tempo, per la crescita del Paese. In un momento in cui l’Istat certifica che mancherà lo 0.5% di crescita del Pil nel 2024, rispetto a quanto previsto dalla Legge di Bilancio del Governo Meloni, è fondamentale procedere speditamente con il Pnrr, sostenendo la crescita ed il lavoro con gli investimenti pubblici legati al Piano”. Così Matteo Ricci, primo cittadino di Pesaro, coordinatore dei sindaci dem, presidente di Ali Autonomie Locali Italiane, intervenendo al TgCom24.

Il piano 2024-26 di Granarolo punta su crescita internazionale

Il piano 2024-26 di Granarolo punta su crescita internazionaleRoma, 11 dic. (askanews) – Punta sulla crescita internazionale il piano 2024-2026 del gruppo Granarolo, che prevede migliorare il proprio posizionamento competitivo in Italia e all’estero, con particolare focalizzazione su Europa e Americhe. Al momento sono 19 gli appuntamenti confermati che vedranno la partecipazione di Granarolo nel corso del 2024 in tutto il mondo.

“Prevediamo di chiudere il 2023 con il 40% del fatturato derivante dalle vendite all’estero, in crescita anno su anno – spiega in una nota Filippo Marchi, direttore generale di Granarolo – Con il nuovo piano strategico vogliamo consolidare la nostra presenza sul mercato nazionale e crescere in termini di posizionamento a livello internazionale. Il 25% del fatturato di Granarolo oggi arriva da innovazione, con un’attenzione che non è più solo sul prodotto, ma guarda a fattori sempre più importanti quali il livello di servizio e il packaging”.

Gaza, il personale Onu si sente “abbandonato dalla comunità internazionale”

Gaza, il personale Onu si sente “abbandonato dalla comunità internazionale”Roma, 11 dic. (askanews) – Il personale dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nella Striscia di Gaza si sente “abbandonato dalla comunità internazionale” dopo il veto posto dagli Stati Uniti alla risoluzione Onu che chiedeva un immediato cessate il fuoco del conflitto in corso dal 7 ottobre scorso. Lo ha detto il direttore dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, alla Cnn.

“Va oltre la delusione. Si sentono abbandonati dalla comunità internazionale – ha detto Lazzarini ad Arish, in Egitto – non riescono ancora a capire perché, dopo che 17.000 persone sono state uccise, dopo che quasi tutta la popolazione è stata sfollata, non riusciamo ancora a trovare un accordo per un cessate il fuoco”.

Giansanti: Tea priorità, Ue trovi accordo entro fine legislatura

Giansanti: Tea priorità, Ue trovi accordo entro fine legislaturaRoma, 11 dic. (askanews) – “C’è bisogno di tecniche produttive all’avanguardia, per far crescere la sostenibilità ambientale del sistema agricolo. In quest’ottica, non è una buona notizia il mancato raggiungimento di un’intesa in seno al Consiglio Agricoltura UE sull’inquadramento delle nuove tecniche genomiche nell’ordinamento dell’Unione”. Così il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti sugli aggiornamenti in arrivo da Bruxelles in merito alla discussione in corso in Agrifish sul nuovo regolamento sulle tecniche genomiche.

“I problemi emersi non sembrano insolubili. Ringraziamo la delegazione italiana per il positivo contributo assicurato alla discussione”, aggiunge Giansanti. Ad avviso di Confagricoltura è ancora possibile raggiungere un accordo prima della fine della legislatura. “L’invito che rivolgiamo al Parlamento europeo e alla presidenza di turno belga, che sarà in carica dal primo gennaio – prosegue Giansanti – è di mantenere il dossier delle tecniche genomiche in cima alla lista delle priorità, per evitare il rinvio delle decisioni alla fine dell’anno prossimo dopo le elezioni al Parlamento UE e l’insediamento della nuova Commissione”.

“Sarebbe difficile da comprendere un ritardo di quasi un anno per avviare la messa a disposizione delle imprese agricole di uno strumento innovativo, già utilizzato peraltro in alcuni dei grandi Paesi produttori nostri competitor, che consente di salvaguardare le produzioni, riducendo allo stesso tempo la pressione sulle risorse naturali”, conclude il presidente di Confagricoltura.

Concerto Natale di beneficenza, in campo Numa con Banda dell’Esercito

Concerto Natale di beneficenza, in campo Numa con Banda dell’EsercitoRoma, 11 dic. (askanews) – Con la partecipazione dell’artista Numa Palmer, da sempre impegnata nelle attività a scopo di beneficenza, e grazie ad una collaborazione organizzativa tra il Kiwanis Distretto Italia San Marino e l’U.N.M.S. (Unione Nazionale Mutilati per Servizio) con la disponibilità della Banda dell’Esercito italiano, sempre presente per iniziative benefiche, si terrà a Roma (presso il Teatro Italia) domani 12 dicembre il Concerto di Natale di Beneficenza della Banda dell’Esercito Italiano.

Numa, definita la cantante del Self Empowerment, è un’artista poliedrica ed eclettica impegnata in attività umanitarie ed animaliste. Cantante, autrice, produttrice e direttrice artistica, ha pubblicato svariati singoli musicali di successo, (in italiano, spagnolo ed inglese) e, in unione al messaggio del “pensiero positivo”, promuove la sua musica in tutto il mondo. Numerose le sue collaborazioni in produzioni musicali italiane ed internazionali per artisti del calibro di Adriano Celentano, Renato Zero, Pino Daniele, George Michael, Trevor Horn, Geoff Westley, Alan Clark (tastierista dei Dire Straits), Julian Hinton (produttore, arrangiatore compositore britannico per Trevor Horn, Robbie Williams, Seal) Mickey Feat (che ha suonato per Tina Turner e David Gilmour). Ancora una volta il Kiwanis, organizzazione mondiale di volontari, impegnati a migliorare il mondo, un bambino ed una comunità alla volta, si distingue per il proprio spirito benefico rivolto verso i bambini e tradotto nel motto internazionale di “Serving the Children of the world”. Regalare parte del proprio tempo e delle proprie energie al servizio dei bambini, sapendo che anche un’ora di tempo dedicata ed un piccolo gesto possono cambiare la loro vita, possono cambiare il mondo! Normalmente, ogni anno, i club del Kiwanis sponsorizzano più di 150.000 progetti per l’infanzia nel mondo.

Per l’occasione è stata individuata come beneficiaria della donazione l’”Associazione KIM per il diritto alla cura dei bambini malati – ETS”, con sede in Villa Troili n. 46 di Roma, che si prefigge, tra l’altro, di accogliere i bambini malati; rispondere in tempi rapidi alla richiesta di aiuto, attivarsi con gli ospedali di riferimento della città per garantire le cure necessarie, curare la logistica, prendersi cura del bambino e della sua mamma, nella consapevolezza che nulla è facile e che tutto va affrontato per la migliore soluzione.

Al via la nuova serie podcast “Si fa presto a dire Nomadi Digitali”

Al via la nuova serie podcast “Si fa presto a dire Nomadi Digitali”Roma, 11 dic. (askanews) – Tempo e mobilità sono i veri asset dei nomadi digitali, i pionieri di una nuova era, nella quale il lavoro non è più sinonimo di profitto e percorsi limitanti, ma si arricchisce della dimensione adrenalinica del viaggio e delle passioni che diventano professioni. Benessere, qualità di vita e, soprattutto, libertà sono i valori chiave che ispirano il manifesto dei Nomadi Digitali: dipendenti, imprenditori e manager che hanno sposato la filosofia del lavoro itinerante, sempre e dovunque, da qualsiasi dispositivo. E proprio questi valori sono il filo conduttore delle dieci puntate della serie disruptive “Si fa presto a dire Nomadi digitali”, realizzata dall’Audio Factory Dr Podcast e fruibile su tutte le piattaforme di streaming audio: Spotify, Spreaker, Apple Podcast, e Amazon Music.

Una filosofia rivoluzionaria alla portata di tutti. Intervistato d’eccezione sarà Alberto Mattei, Presidente dell’Associazione Italiana Nomadi Digitali e massimo esperto in tema di nomadismo digitale in Italia, che attraverso la sua esperienza e le testimonianze di cinque nomadi digitali racconterà in che modo questa filosofia sta rivoluzionando la geografia e l’economia del remote working.

“Il nomadismo digitale è un fenomeno in forte crescita, sia a livello globale che italiano. Tuttavia, viene affrontato spesso con una scarsa consapevolezza. Ecco perché, con questa serie, miriamo a comunicare in modo realistico e coinvolgente la reale visione di questo movimento, mostrando tutti i vantaggi, ma anche le criticità e le esigenze dei remote worker, attraverso le storie di chi con coraggio ha abbracciato questo stile di vita”, ha spiegato Mattei. Durante le prime cinque puntate, Mattei risponderà alle domande fondamentali per definire il nomadismo digitale, illustrando le opportunità che questo movimento offre, sia ai singoli individui che a interi Paesi, ad esempio attraverso il networking culturale e la condivisione trasparente di competenze e Know-How. Lo story telling delle successive puntate si svilupperà attraverso le testimonianze di cinque nomadi digitali, che racconteranno come questa filosofia di vita sia concreta e accessibile, anche per coloro che hanno una famiglia, una carriera o un posto del cuore dal quale partire.

I nuovi nomadi digitali si raccontano. A dare voce alle loro storie saranno proprio cinque professionisti che hanno abbracciato con coraggio questo stile di vita non convenzionale, ridisegnando le loro vite: Ilaria Cazziol, Giuseppe Masili, Piera Mattioli, Maria Scarzella Thorpe, Davide Benaroio, Francesca Pozzan.

Ilaria sceglie un viaggio di sola andata, Giuseppe il nomadismo in formato famiglia. Il minimo comun denominatore delle storie al centro della mini serie è sicuramente la voglia di benessere e di libertà: Ilaria Cazziol, Freelance Content Writer, Brand Storyteller e Co-Founder di Viaggiosoloandata.it, decide di licenziarsi da un’agenzia di comunicazione per intraprendere, con il suo compagno, un “viaggio solo andata”, e inizia a raccontare le sue storie da nomade digitale. Giuseppe Masili, Consulente Web Marketing, Social Media Marketing, Ricercatore e Docente, opta invece per un nomadismo in formato famiglia, raccontando come ha trovato l’equilibrio perfetto tra famiglia, lavoro, viaggio e divertimento. Inversione di rotta per Maria, mete lontane per Davide, Elisir di benessere per Francesca. Una decisa inversione di rotta anche quella di Maria Scarzella Thorpe, Workplace Strategist & Event Producer, che dopo un decennio di esperienze internazionali, oggi aiuta Team e aziende a essere sempre più connessi per massimizzare produttività ed efficacia grazie a retreat aziendali e percorsi di formazione. La sua è anche una call to action alle aziende affinchè sposino un modello di lavoro sempre più flessibile e adatto ad attrarre il talento dei nuovi nomadi digitali. E ancora: Davide Benaroio, Senior Product Manager & Photographer, ha 29 anni e sperimenta per la prima volta il remote working durante la pandemia. Si innamora sempre più di questa nuova modalità di lavoro, fino ad esplorare destinazioni sempre più lontane, scoprendo, passo dopo passo, ciò che lo rende davvero felice. Anche Francesca Pozzan, formatrice per aspiranti Travel Designer e Direttore Tecnico di agenzia viaggi, dopo dieci anni di lavoro dipendente decide di cambiare tutto diventando freelance, spinta dalla voglia di maggiore indipendenza, ma anche di ritornare a stare bene. Grazie a lei scopriremo quanto il nomadismo digitale possa diventare un vero elisir per il benessere psico-fisico, fino a influenzare positivamente anche la vita professionale. Mobilità lavorativa ad alto valore aggiunto. I profili dei cinque nomadi digitali rappresentano alcuni degli aspetti salienti emersi anche dal Secondo Rapporto sul Nomadismo Digitale in Italia realizzato dall’Associazione Italiana Nomadi Digitali: svolgono professioni a elevato valore aggiunto, hanno scelto la dimensione dei piccoli centri urbani in nome della ricerca della felicità e di un maggior Work Life Balance. Ecco, infatti, alcuni dei dati in primo piano nel Secondo Rapporto: il 46% dei remote worker ha già fatto esperienze di nomadismo digitale, mentre il restante 54% dichiara di volerlo fare nel prossimo futuro. La maggior parte dei nomadi digitali lavora in settori ad alto valore aggiunto, con competenze che spaziano dal mondo della comunicazione, all’insegnamento e all’information technology. Sono solo alcuni dati emersi dal Secondo Rapporto sul Nomadismo Digitale in Italia realizzato dall’Associazione Italiana Nomadi Digitali. L’Italia dei borghi conquista i remote workers. L’Italia risulta una destinazione attraente agli occhi dei nomadi digitali: il 43% degli intervistati sceglierebbe il Sud Italia e le Isole come destinazione privilegiata, il 14% una destinazione del Centro Italia e solo il 10% il Nord Italia. Ma non solo. Il 93% degli intervistati ha risposto di essere interessato a vivere la propria esperienza da nomade digitale soggiornando per periodi di tempo variabili in piccoli comuni e borghi dei territori marginali e aree interne del nostro Paese, considerati luoghi dove la qualità della vita è migliore, rispetto ai grandi centri urbani.

Usa, Macy’s, Arkhouse lancia offerta di acquisto da 5,8 mld dollari

Usa, Macy’s, Arkhouse lancia offerta di acquisto da 5,8 mld dollariNew York, 11 dic. (askanews) – Arkhouse Management, una società di investimenti focalizzata sul settore immobiliare, e Brigade Capital Management, un asset manager globale, il 1° dicembre hanno presentato una proposta per acquisire le azioni di Macy’s, la famosa catena statunitense di grandi magazzini al prezzo di 21 dollari ad azione, per un totale di 5,8 miliardi di dollari. A dichiararlo sono fonti informate dell’offerta e raggiunte dal Wall Street Journal.

Macy’s gestisce quasi 500 grandi magazzini sotto la sua bandiera omonima. Possiede anche Bloomingdale’s, una catena di grandi magazzini di fascia alta con più di 30 sedi, e una serie di discount e negozi di piccolo formato sotto le due insegne. Nel 2015, ha, poi, acquisito la catena di bellezza e cura della pelle Bluemercury, che oggi conta quasi 160 negozi. La catena di grandi magazzini ha generato circa 1,2 miliardi di dollari di utili su 24,4 miliardi di dollari di entrate nell’ultimo anno fiscale, in leggero calo rispetto agli 1,4 miliardi di dollari di utile sui 24,5 miliardi di dollari di entrate nel 2021.

Le azioni di Macy’s sono in rialzo del 15% nelle negoziazioni pre-mercato di lunedì.

Tajani: sanzioni per Hamas, non per i coloni in Cisgiordania

Tajani: sanzioni per Hamas, non per i coloni in CisgiordaniaBruxelles, 11 dic. (askanews) – Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha confermato oggi, incontrando la stampa a Bruxelles, che Italia, Francia e Germania hanno indirizzato all’Alto Rappresentante per la Politica estera dell’Ue, Josep Borrell, una lettera per esprimere il loro forte sostegno all’iniziativa del Servizio europeo di azione esterna di istituire un regime sanzionatorio contro Hamas, i gruppi affiliati e ai suoi sostenitori, al fine di stigmatizzare politicamente gli attacchi del 7 ottobre scorso, isolare Hamas a livello internazionale e privarlo del sostegno finanziario e logistico da parte di terzi.

Tajani, invece, pur condannando le violenze dei coloni israeliani contro i palestinesi in Cisgiordania, ha detto di non sostenere l’iniziativa della ministra degli Esteri belga Hadja Lahbib, che stamattina, arrivando al Consiglio Ue, aveva annunciato di voler chiedere ai colleghi dei Ventisette di segnalare e proibire l’accesso all’area Schengen dei “coloni violenti”, dopo che il Belgio ha già deciso di vietare il loro ingresso sul suo territorio. Secondo l’Onu, ha riferito Lahbib, gli atti di violenza dei coloni “estremisti e violenti” sono passati oggi da tre a sette al giorno. “Noi – ha detto Tajani ai giornalisti – abbiamo espresso sempre la condanna per queste azioni, e abbiamo sempre chiesto a Israele di bloccare le violenze dei coloni che rischiavano di far peggiorare la situazione in Cisgiordania”. Ma secondo il ministro queste violenze non sono comparabili ai “crimini immondi” compiuti durante l’attacco terroristico di Hamas il 7 ottobre.

Alle domande dei giornalisti sulla proposta belga, il ministro ha risposto che “la scelta che si deve fare è ben diversa”, e che “non c’entra bandire dall’area Schengen” i coloni. “Io condanno le violenze e le altre intemperanze, ma non è un’organizzazione terroristica quella dei coloni. E’ una scelta che non condivido, quella di usare violenza o di aggredire la popolazione palestinese che vive là, ma non possiamo equiparare Hamas ai coloni di Israele che vivono là”. “Insomma, le due cose sono ben diverse. Perché Hamas si è macchiato di crimini immondi: andare a cercare la gente casa per casa, uccidere i bambini di tre mesi, violentare donne e poi ucciderle e giocare a pallone con i seni delle donne, mi pare sia una cosa che grida vendetta e non può essere veramente accettata da nessuno. Quindi è giusta la reazione di Israele contro Hamas, non è giusto quello che stanno facendo i coloni ebrei contro la popolazione civile, come ho detto fin dall’inizio, ma – ha ribadito Tajani – non si può mettere sullo stesso piano il colono con il terrorista di Hamas”.

“Io credo – ha osservato poi il ministro – che la soluzione debba essere quella di uno Stato palestinese che comprenda Cisgiordania e Striscia di Gaza. Ci può essere una soluzione temporanea con la presenza delle Nazioni Unite; però l’obiettivo finale deve essere quello di dare concretezza alla speranza che vogliamo dare al popolo palestinese: cioè di avere uno Stato che riconosce Israele, e riconosciuto da Israele, in modo che” i due Stati “possano vivere in futuro in pace”. “Quindi – ha aggiunto Tajani – non siamo favorevoli al riconoscimento unilaterale dello Stato palestinese, ma vogliamo che si trovi una soluzione per arrivare alla pace in Medio Oriente, avendo un dialogo forte anche con tutto il mondo arabo e con i paesi musulmani. Non si deve far nessuna guerra di religione, come vuole Hamas; si tratta di vivere in pace e contemperare gli interessi del popolo israeliano che ha il diritto ad avere, dopo quello che è accaduto durante la Seconda guerra mondiale, un suo Stato in una terra dove vivere in pace, e il diritto del popolo palestinese di avere una sua terra dove vivere in pace”.

Agricoltura, nasce Confagricoltura Liguria

Agricoltura, nasce Confagricoltura LiguriaRoma, 11 dic. (askanews) – Nasce Confagricoltura Liguria, dalla unificazione delle province in un unico soggetto regionale. A Terrazza Colombo i vertici delle Confagricoltura di Genova, La Spezia, Savona ed Imperia hanno deliberato la loro unificazione nella Confagricoltura Liguria. “Un passaggio organizzativo – ha sottolineato il presidente ligure di Confagricoltura, Luca De Michelis – che ci inorgoglisce, dando alla nostra articolazione territoriale una veste moderna, smart e sempre più attenta alle esigenze delle imprese agricole che necessitano di rappresentanza sindacale al passo con i tempi”.   Tempi che hanno visto mutare, nell’ultimo decennio, i riferimenti, con la scomparsa delle Comunità Montane prima, il superamento delle province dopo, fino all’accorpamento del sistema Camerale, qui come nel resto del Paese. All’evento ha presenziato anche il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti che ha ricordato come l’unicità dell’agricoltura ligure, nel panorama nazionale, costituisca uno straordinario connubio tra territorio e sue produzioni d’eccellenza, ricordando inoltre la strategicità della Liguria come Porto del Mediterraneo.   Il direttore Generale di Confagricoltura, Annamaria Barrile, ha ricordato come un assetto organizzativo moderno debba essere la base di un’Organizzazione professionale che deve essere sempre più smart e rapida nel dare risposte ai propri associati.   Nel dibattito con il Presidente della Regione, Giovanni Toti, è emerso come quello agricolo sia un settore straordinariamente importante per la Liguria, sia dal punto di vista economico che culturale, identitario e turistico. “Dalla fatica dei nostri produttori – ha ricordato Toti –  nascono prodotti apprezzati in tutto il mondo, a partire dall’olio, dal basilico e dal vino. Per questo abbiamo messo a disposizione oltre 207 milioni per il settore agricolo, da spendere nei prossimi anni per sostenere le nostre eccellenze e chi lavora ogni giorno per tenerle vive e portarle sulle nostre tavole e non solo”.    Ai lavori hanno partecipato anche il Capo dipartimento delle Politiche Europee e Internazionali e dello sviluppo ruraledel Masaf, Giuseppe Blasi, presente a Genova per il convegno di presentazione del nuovo periodo di programmazione dello sviluppo rurale, unitamente al Vice Direttore del Dipartimento Agricoltura della Regione, Federico Marenco.  

Mps, in appello condanne annullate: assolti Viola e Profumo

Mps, in appello condanne annullate: assolti Viola e ProfumoRoma, 11 dic. (askanews) – Sentenza ribaltata e condanne annullate per Alessandro Profumo e Fabrizio Viola nel processo d’appello sul caso Mps. La Corte d’Appello di Milano ha infatti assolto Profumo (ex presidente dell’istituto di credito senese ed ex ammistratore delegato di Leonardo) e Viola (ex amministratore delegato di Rocca Salimbeni), azzerando la condanna a 6 anni di carcere che era stata inflitta ai due manager per false comunicazioni sociali e aggiotaggio nel processo di primo grado. Annullata anche la sanzzione pecuniara pari a 800 mila euro nei confronti di Banca Mps, finita sul banco degli imputati per responsabilità amministrativa di società per reati commessi da propri dirigenti. Sentenza di assoluzione anche per Paolo Salvatori, ex presidente del consiglio sindacale di Mps, che in primo grado era stato condannato a 3 anni e 6 mesi. La pubblica accusa, rappresentata in aula dal sostituto procuratore generale Massimo Gaballo, aveva chiesto la conferma delle condanne a 6 anni per Profumo e Viola e l’annullamento della condanna di Salvatori con il trasferimento a Siena degli atti relativi alla sua posizione per competenza territoriale.