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Tag: Sanremo 2023

”Il Ritorno del Concertozzo” con Elio, Trio Medusa e Cesvi

”Il Ritorno del Concertozzo” con Elio, Trio Medusa e CesviRoma, 1 lug. (askanews) – Seconda edizione dell’appuntamento estivo ideato da Elio e Le Storie Tese, Trio Medusa e Cesvi per sostenere progetti benefici, quest’anno dedicato al programma Case Del Sorriso che aiuta bambini e giovani donne in condizioni di vulnerabilità.

“Il ritorno del Concertozzo” si terrà domani, domenica 2 luglio, in Piazza Martiri a Carpi (Modena) con l’imprevedibile e entusiasmante concerto di Elio e le Storie Tese, sempre in perfetto equilibrio tra divertimento sfrenato e consapevolezza sociale, intervallato dagli interventi del Trio Medusa e anticipato da alcuni dei migliori “artisti emergenti” selezionati direttamente dalla band per aprire il loro show: lo youtuber doppiatore Fabio Celenza con il suo nuovo progetto musicale, la band al femminile Viadellironia, felicemente inattuale, e il polistrumentista Pepp1 con il suo creepy rock di canzoni d’amore e di leggero risentimento. Inizio concerto ore 21.30. I festeggiamenti cominciano già oggi, 1° luglio, con il Concertozzino, nel Piazzale Re Astolfo a Carpi (ingresso libero). Anche qui si esibiranno, dalle ore 19.00, Pepp1 e Viadellironia, insieme al cantautore irriverente Elton Novara, l’autore, attore, comico e all’occorrenza cantante Silvio Cavallo, la cantautrice senza autotune Chiara L’Altra, l’ormai personaggio di culto della scena underground Musicaperbambini che mescola elettronica, metal, musica medievale e filastrocche e The Pax Side of the Moon, la band che ha calcato i “non palchi” più inaspettati d’Italia tra cinismo e goliardia.

Disordini in Francia, non si fermano le violenze: centinaia di arresti, agenti feriti anche a colpi di fucile

Disordini in Francia, non si fermano le violenze: centinaia di arresti, agenti feriti anche a colpi di fucileRoma, 1 lug. (askanews) – Continuano i disordini in Francia, la quarta notte di violenze dopo la morte di Nahel, 17enne di origine maghrebina, ucciso da un poliziotto a colpi d’arma da fuoco dopo essere fuggito da un posto di blocco. Un episodio che ha innescato rivolte e tensioni in tutta la Francia. L’ultimo resoconto del ministero dell’interno riportato da Le Figaro, parla di circa 994 persone arrestate durante la notte, contro i 667 della notte precedente, 406 sono avvenuti a Parigi e nei sobborghi interni. Secondo un rapporto ancora provvisorio, ci sarebbero stati anche 79 feriti tra poliziotti e gendarmi, 1350 veicoli bruciati, 234 edifici bruciati o danneggiati e 2560 incendi registrati su strade pubbliche. Alle 4 del mattino, 58 persone sono state arrestate nella zona di Lione, dove erano stati schierati nel centro della città i mezzi blindati della gendarmeria. Sempre a Lione, 27 poliziotti sono rimasti feriti durante la scorsa notte, sette di loro sono stati colpiti da colpi di arma da fuoco a Vaulx-en-Velin. La prognosi è tra i 5 e i 10 giorni ma uno di loro, ferito all’occhio e alla guancia, dovrà presto essere operato. Ciò che li ha salvati è che erano un po’ lontani, a una ventina di metri da chi ha sparato, spiega Le Figaro riportando le parole di una fonte tra le forze di polizia. A Grenoble sono state arrestate anche 28 persone mentre le strade erano disseminate di scatole di scarpe abbandonate, manichini e vetri rotti.

Salario minimo, Conte: il governo non vessi più i fragili. Dialogo franco con Schlein

Salario minimo, Conte: il governo non vessi più i fragili. Dialogo franco con SchleinRoma, 1 lug. (askanews) – “Quando abbracci battaglie giuste e hai la caparbietà di portarle avanti, riesci a creare la giusta convergenza”. Lo afferma il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, in un’intervista a La Stampa, in merito alla proposta unitaria delle opposizioni sul salario minimo. Conte conferma di voler andare avanti con un “dialogo franco” con Elly Schlein e il Pd.

Sul salario minimo “speriamo prevalga il buon senso” nel governo, e che “non continuino a prendersela con i più fragili come è stato con il reddito di cittadinanza. Questa legge può essere un passo avanti decisivo per tanti lavoratori schiacciati dalla precarietà e dallo sfruttamento”. Per Conte “l’accordo raggiunto dice che la convergenza tra forze politiche si sperimenta su temi e su proposte concrete. I percorsi politici vanno costruiti sui bisogni dei cittadini e non possono essere affidati a photo opportunity o a comizi in tandem”. Quanto al rapporto con il Pd il leader M5s sottolinea: “Ho sempre sostenuto che l’intesa con il Pd dovesse muovere da temi e programmi, non l’abbiamo mai pensata come una necessaria obbligata convergenza elettorale. La realtà dice che tra di noi permangono ancora differenze e che il consolidamento di un’intesa politica è un processo che necessita di tempo. In questo senso, il dialogo con Schlein prosegue franco e trasparente, nonostante per questo lei debba quotidianamente difendersi dagli attacchi che le arrivano da più lati dalle varie correnti interne del Pd”. Quanto alla premier Meloni, “non direi” che possa dormire sonni tranquilli, “basta vedere il suo nervosismo. La premier è sopraffatta dal panico, non ne sta azzeccando una: la sua maggioranza si muove con la retromarcia e sia azzuffa ogni giorno, inanellando solo figuracce”. Per Conte “il problema è che più che con una presidente del Consiglio sembra di avere ancora a che fare con la deputata che, dai banchi dell’opposizione, urlava e inveiva”.

Schlein: opposizioni unite sul salario minimo, oltre una certa soglia non è lavoro è sfruttamento

Schlein: opposizioni unite sul salario minimo, oltre una certa soglia non è lavoro è sfruttamentoRoma, 1 lug. (askanews) – La battaglia sul salario minimo “la ritengo importante, oltre che di sinistra, perchè il Paese è segnato da enormi sacche di lavoro povero, sottopagato, disconosciuto, mortificato. Parliamo di tre milioni di italiani indigenti benché, sulla carta, dotati di un impiego. Sono quei lavoratori che il governo Meloni sceglie di non vedere, si ostina a cancellare. Il decreto Lavoro, varato il Primo maggio, estende i contratti a termine e i voucher, ma archivia il reddito di cittadinanza che si era rivelato in questi anni uno strumento fondamentale per affrontare l’impoverimento progressivo. Il 20 per cento di chi lo prende è povero anche se lavora. Grazie a Giorgia Meloni perderanno questo supporto”. Lo spiega, in un’intervista a Repubblica, la segretaria del Pd Elly Schlein, dopo che ieri le forze di minoranza (ad eccezione di Italia Viva) hanno presentato una proposta unitaria sul salario minimo.

“La nostra è una risposta forte delle opposizioni, che intanto fanno valere il principio per cui sotto una certa soglia non è più lavoro ma è sfruttamento, è povertà, appunto. Non è solo una proposta sul salario minimo, perché – spiega – rafforza la contrattazione collettiva e estende la retribuzione del contratto più rappresentativo a tutti i lavoratori del settore. Fissa una soglia minima di nove euro all’ora sotto la quale non si può andare. Per noi lavoro e povero non devono più stare nella stessa frase”. Quindi “è importante” che il governo tenga conto della proposta, “intanto perchè non è una proposta velleitaria o strumentale ma un progetto avanzato da tutte le forze politiche che rappresentano l’altra metà degli italiani, quella che non ha votato centrodestra. Ma soprattutto, per l’obiettivo che si propone: far fronte al peso dell’inflazione che grava su moltissime famiglie, erodendone il potere di acquisto e creando sacche enormi di nuova povertà. Meloni e il suo governo non possono girarsi dall’altra parte”. Quanto al rinvio del voto sulla ratifica del Mes, per Schlein “questo è il governo dei rinvii e dello scaricabarile”. E sul tema migranti e il veto di Polonia e Ungheria all’accordo al Consiglio Ue: “Purtroppo siamo isolati e lo saremo sempre di più, se Giorgia Meloni continua scegliere gli amici sbagliati”. Schlein si dice poi “preoccupata” sul fronte del Pnrr perchè “i tentennamenti del governo rischiano di far perdere un’occasione storica all’Italia”, “io credo che stiano perdendo tempo perchè non condividono le finalità di questo piano e sarebbe un fatto gravissimo se fallissimo gli obiettivi”.

Radio Zeta Future Hits Live, il 30 agosto all’Arena di Verona

Radio Zeta Future Hits Live, il 30 agosto all’Arena di VeronaRoma, 1 lug. (askanews) – Dopo il successo della prima data della seconda edizione del Radio Zeta Future Hits Live 2023, che ha illuminato il Centrale del Foro Italico di Roma il 10 giugno, il Festival della Generazione Zeta raddoppia e ritorna il 30 agosto nell’incantevole Arena di Verona. L’iconico teatro all’aperto, che ha ospitato i più importanti nomi della musica italiana, darà questa volta il benvenuto agli artisti di oggi e di domani, pronti a offrire uno spettacolo straordinario, perfettamente in linea con il gusto e le aspettative della Generazione Zeta.

La data veronese del Radio Zeta Future Hits Live 2023 porta con sé una grande novità: a partire da oggi, primo luglio, e fino al 31 luglio, su RTL 102.5 Play, nella sezione “Radio Zeta Future Hits Live 2023”, sarà disponibile una lista di artisti, tra quelli in rotazione su Radio Zeta dal 1° agosto 2022 al 31 luglio 2023, e gli ascoltatori di Radio Zeta potranno esprimere la propria preferenza per gli artisti che vorrebbero vedere sul palco dell’Arena di Verona. Per partecipare è necessario essere registrati alla Community MyPlay e ogni utente potrà esprimere fino a un massimo di cinque preferenze al giorno. Come sempre, Radio Zeta ha deciso di sondare i gusti dei suoi giovani ascoltatori. Grazie alla preziosa collaborazione tra Radio Zeta e FIMI, durante la serata del 30 agosto del Radio Zeta Future Hits Live, verrà assegnato il premio “Radio Zeta Future Hits Live 2023 – FIMI”, che sarà consegnato all’artista italiano esordiente entrato più in alto in classifica GFK nell’anno (agosto 2022 – agosto 2023).

Dopo aver presentato il Radio Zeta Future Hits Live a Roma e dato il via all’estate italiana, Camilla Ghini, Jody Cecchetto e Paola Di Benedetto si preparano a salire nuovamente sul palco della data veronese del Festival della Generazione Zeta, una serata che raccoglierà tutte le emozioni dell’estate, regalando una carica di energia indimenticabile. Sarà possibile seguire il Radio Zeta Future Hits Live in diretta in radiovisione su Radio Zeta (canale 266 del digitale terrestre, 735 di Sky), su RTL 102.5 (canale 36 del digitale terrestre, 736 di Sky), sulla piattaforma RTL 102.5 Play, su Sky Uno e in chiaro su TV8.

Disabilità e sociale, a Roma il Premio “Liberi e Forti”

Disabilità e sociale, a Roma il Premio “Liberi e Forti”Roma, 1 lug. (askanews) – Si terrà il 14 luglio (alle ore 15.30) a Palazzo Valentini a Roma, la seconda edizione del “Premio Liberi e Forti: con sprint della vita”, un premio che viene riconosciuto a imprenditori, artisti, sportivi, registi, attori, ballerini, musicisti, medici e politici che si sono distinti per il loro impegno nel mondo del sociale e della disabilità.

Affiliato a questo premio, sempre alla sua seconda edizione, si svolgerà il “Premio KYRA”, istituito per quegli animali che sono stati vittime della vivisezione e della crudeltà umana. I Premi vedono coinvolte varie associazioni: Stars for Peace in the World. MTM events, Papa Boys, Think Tank lab, 3B Production Film, il settimanale Pensiero.

Saranno presenti, tra gli altri, l’assessore Fabrizio Santori, Salvatore Cimmino, il designer Massimo Borgia, Roberto Giuliani musicologo e pianista del Conservatorio di Roma, Tonino Boccadamo. “Tutti uniti – si legge in una nota – perchè la disabilità non è un limite ma un modo di esprimersi utilizzando mezzi di comunicazione specifici. Il cuore sorretto dalla volontà non conosce limiti”.

Fisco, Cgia: a giugno gli italiani hanno pagato 64 mld di tasse

Fisco, Cgia: a giugno gli italiani hanno pagato 64 mld di tasseRoma, 1 lug. (askanews) – Tra le ritenute Irpef dei dipendenti, l’Iva, l’Ires, l’Imu, l’Irap, l’Irpef in capo ai lavoratori autonomi, le addizionali, etc., l’Ufficio studi della Cgia ha stimato in 63,9 miliardi di euro l’ammontare complessivo delle tasse che sono state versate entro giugno nelle casse dello Stato. Va comunque ricordato che giugno, assieme a novembre, è da sempre il mese dove si concentra il maggior numero di scadenze fiscali. C’è comunque dell’altro da segnalare. “Non solo paghiamo molto – denuncia la Cgia -. La complessità e la farraginosità del nostro sistema tributario, purtroppo, stanno creando delle grandi difficoltà interpretative persino agli addetti ai lavori, come i commercialisti, gli esperti fiscali delle associazioni di categoria o dei Caf. Figuriamoci gli imprenditori, in particolar modo quelli di piccola dimensione che subiscono 80 scadenze tributarie e contributive ogni anno. “Travolti” da questo dedalo fiscale, con il rallentamento dell’economia è diminuita la liquidità disponibile per onorare questi impegni, anche alla luce del fatto che i committenti hanno allungato i tempi di pagamento e le banche sono tornate a erogare il credito con il contagocce”.

Ita Airways, da oggi nuovo volo diretto Roma Fiumicino-San Francisco

Ita Airways, da oggi nuovo volo diretto Roma Fiumicino-San FranciscoRoma, 1 lug. (askanews) – Taglio del Nastro del nuovo volo di Ita Airways Roma Fiumicino – San Francisco al gate E11 dell’aeroporto di Roma Fiumicino. Il nuovo volo Roma Fiumicino – Aeroporto Internazionale di San Francisco opererà dal 1° luglio al 30 luglio 2023 con 3 frequenze settimanali ogni martedì, sabato e domenica, con partenza da Roma alle ore 09:35 ed atterraggio a San Francisco alle ore 13:15 local time, e ritorno da San Francisco alle ore 15:15 local time e atterraggio a Roma Fiumicino alle ore 12:05. Dal 2 agosto al 30 settembre l’operativo sarà ogni mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica, mentre ad ottobre l’operativo sarà ogni mercoledì, venerdì e domenica. San Francisco è una destinazione con una rilevante contribuzione di traffico a motivazione leisure e un crescente peso della componente business travel e high yield leisure. Ita Airways – spiega una nota della Compagnia – inaugurando la nuova destinazione, ha soddisfatto l’elevata domanda e attesa della clientela, che ha risposto in modo positivo alla messa in vendita del volo che fin da luglio, primo mese di operatività, sta registrando tassi di riempimento molto soddisfacenti e in forte crescita. Per Ita Airways il 2023 è l’anno del grande investimento sul prodotto intercontinentale con l’apertura di nuove rotte da Roma Fiumicino verso gli Stati Uniti – oltre a quella su San Francisco, è stata inaugurata la rotta tra Roma e Washington dallo scorso 2 giugno – che saranno seguite dal nuovo collegamento Roma Fiumicino – Rio De Janeiro a partire dal prossimo ottobre. L’espansione di Ita Airways sul lungo raggio rappresenta uno dei principali pilastri della strategia della Compagnia di bandiera, poiché non solo è fonte di redditività di per sé ma perché incrementa contestualmente i flussi che originano e proseguono sul breve e medio raggio, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità economica della nostra Compagnia. Le due nuove destinazioni intercontinentali verso gli USA sono operate su San Francisco con l’Airbus A350, Ammiraglia della Compagnia e su Washington con l’Airbus A330. Con i voli diretti che collegano Roma Fiumicino e Milano Malpensa a New York, Boston, Washington, Miami, Los Angeles e San Francisco, ITA Airways punta a diventare il vettore di riferimento per i viaggi tra l’Italia e il Nord America.

Generale Usa: Xi non ha ancora deciso se attaccare Taiwan entro 2027

Generale Usa: Xi non ha ancora deciso se attaccare Taiwan entro 2027Roma, 1 lug. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping deve ancora decidere se ordinare di riprendere con la forza Taiwan entro il 2027. L’ha detto il capo degli stati maggiori congiunti Usa generale Mark Milley a un evento del National Press Club di Washington, spiegando una valutazione spesso avanzata dal governo americano sulle intenzioni di Pechino.

Xi “ha dichiarato pubblicamente di aver ordinato all’Esercito popolare di liberazione di sviluppare la capacità militare per unificare Taiwan con la Cina entro il 2027. Quindi non ha detto: ‘Ho deciso di attaccare e invadere’”, ha spiegato Milley, secondo quanto riporta il South China Morning Post. “Ha detto, voi generali sviluppate la capacità di farlo; prenderemo la decisione più tardi. C’è una distinzione molto sottile lì”, ha aggiunto l’alto ufficiale. Per questo, gli Usa si devono assicurare “che ogni singolo giorno il presidente Xi si svegli e dica che oggi non è quel giorno, e che quella decisione non arrivi mai”, ha detto ancora il generale.

Funzionari militari e governativi statunitensi hanno recentemente offerto diverse valutazioni temporali per i piani di riunificazione di Taiwan di Pechino, previsioni che includono capacità militari e reali intenzioni di attacco. Il segretario di Stato americano Antony Blinken, nel frattempo, ha dichiarato a marzo di concordare con una valutazione del direttore della Cia William Burns secondo la quale la Cina vuole essere pronta a invadere Taiwan entro il 2027.

Su salario minimo si uniscono opposizioni. Schlein: importante

Su salario minimo si uniscono opposizioni. Schlein: importanteRoma, 30 giu. (askanews) – Le opposizioni si mettono d’accordo sul salario minimo, tutte tranne Italia viva. Dopo giorni di lavoro Pd, M5s, Verdi-Sinistra e Azione trovano l’accordo su una proposta comune che fissa a 9 euro l’ora il compenso sotto il quale non si può scendere, un’intesa che però ogni partito interpreta a modo suo. Elly Schlein parla al Tg3, trascura di commentare l’assenza di Iv dall’accordo e afferma che avere unito le opposizioni è “un segnale molto forte”. Giuseppe Conte ci tiene però a rivendicare una primazia del Movimento 5 stelle, dicendosi “particolarmente orgoglioso perché c’è la mia prima firma”. Carlo Calenda brucia tutti sul tempo annunciando l’intesa su Twitter e facendo arrabbiare Riccardo Magi di Più Europa, ma non solo (“polemiche inutili” la replica del leader di Azione), salvo chiarire che l’accordo non ha valore politico, come ripete anche Mariastella Gelmini.

Un panorama che descrive bene la situazione in quello che nel Pd chiamano “campo largo”: le diverse forze dell’opposizione fanno una fatica tremenda a marciare assieme e sia M5s che centristi continuano a respingere qualunque ipotesi di alleanza strutturale con i democratici. Ma al Nazareno non ci si scompone, le ritrosie di Conte e Calenda sono ben note, mentre Matteo Renzi viene considerato ormai in rotta per altri lidi. Con M5s e Azione ci sarà tempo per parlare dopo le europee, è il ragionamento, fino ad allora – dice un parlamentare democratico – “continueranno gli attacchi contro di noi, gli smarcamenti, i distinguo… Lo sappiamo. Ma l’importante è intanto riuscire a concludere operazioni come questa”. Di certo in casa Pd hanno ben chiaro che solo rimettendo insieme una coalizione di centrosinistra si potrà pensare di sfidare davvero la destra alle elezioni.

La fatica di costruire un accordo si rintraccia persino nelle firme sulla proposta di legge. Conte è effettivamente il primo firmatario, come rivendica, ma – chiariscono dal Pd – solo perché si è scelto un “ordine alfabetico”: Conte, Fratoianni, Richetti, Schlein. E Magi e Bonelli, che pure sono firmatari, vengono dopo “perché non avevano già presentato proposte di legge, a differenza degli altri”, viene chiarito. Piccole acrobazie, per concedere qualcosa a ciascuno. Uno sforzo che la Schlein compie di buon grado, pur di incassare il risultato di una iniziativa comune. Poco male che il leader si sforzi di rivendicare il merito della proposta: “Da anni il Movimento 5 stelle si batte per introdurre, anche in Italia. Questa battaglia – è questa la novità – non la combatteremo più da soli”. Al Pd va bene comunque, l’importante è il risultato. Lo stesso si proverà a fare su altre materie come la sanità.

Anche perché un primo effetto ottenuto è una ulteriore spaccatura tra i centristi. Renzi ne approfitta subito per polemizzare con Calenda: “Italia Viva aveva presentato alle elezioni un testo diverso da quello che è stato proposto dal ‘campo largo’”, spiega. “Votiamo le leggi che ci convincono ma restiamo all’opposizione di Meloni e distanti dalle posizioni sul lavoro di Fratoianni Conte e Schlein”. Ribatte il leader di Azione: “Ricordo che l’unico campo largo che ha mai visto la luce è stato quello di Pd, M5S, Italia Viva, LeU a sostegno del Governo Conte 2, da cui Azione si è tenuta alla larga”. Uno scambio che un parlamentare Pd osserva con soddisfazione: “E’ importante la firma di Calenda. Per noi è comunque un altro passo verso lo sganciamento da Renzi”. Il resto si vedrà dopo le europee, appunto.