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Tag: Sanremo 2023

Bandiere Blu, Giani: Toscana confermata ancora ai vertici

Bandiere Blu, Giani: Toscana confermata ancora ai verticiRoma, 12 mag. (askanews) – Per il presidente Giani il terzo posto della Toscana nella classifica delle Bandiere Blu 2023 “è il risultato dell’impegno di amministrazioni comunali e operatori nel curare gli spazi litoranei e nel garantire un elevato livello di servizi offerti”. La Toscana è risultata terza nella classifica stilata dalla FEE, Foundation for Environmental Education, dopo Liguria e Puglia e a pari merito con la Campania.

I Comuni toscani che possono fregiarsi della Bandiera Blu sono 19: Carrara, Massa, Forte dei Marmi, Camaiore, Viareggio, Pietrasanta, Pisa, Livorno, Rosignano Marittimo, Cecina, Bibbona, Castagneto Carducci, San Vincenzo, Piombino, Marciana Marina all’Elba, Follonica, Castiglione della Pescaia e Grosseto. Sette gli approdi turistici: Porto di Pisa, Marina di Cala de’ Medici a Rosignano Marittimo, Porto di Marciana Marina, Porto Azzurro, Marina di Punta Ala, Porto della Maremma e Marina di Cala Galera Monte Argentario. “La Toscana – ha detto ancora Giani – è una delle mete più ricercate da turisti provenienti da ogni angolo del mondo perché ha un’offerta incomparabile. Non soltanto paesaggio e bellezze naturali, ma anche servizi e accoglienza attente alle esigenze di tutti. Chi viene qui per trascorrere una vacanza sa infatti di poter contare su professionalità e organizzazione. Ma sa anche che può contare su una gestione eco-sostenibile del territorio, sull’accessibilità e sulla possibilità di fare un’esperienza indimenticabile. Vorrei infine esprimere soddisfazione – ha concluso – per la conferma dei Comuni di un anno fa e per la prima Bandiera Blu a Orbetello”.

Ucraina, il 2 giugno a Kiev il Festival della Canzone cristiana

Ucraina, il 2 giugno a Kiev il Festival della Canzone cristianaMilano, 12 mag. (askanews) – La missione musicale cristiana per la Pace, “Hope Cristian Music Festival – Festival della Canzone Cristiana”, organizzata dalla Fondazione Hope Ukraine Ets e prevista originariamente per il 6 maggio 2023 a Leopoli, è stata rimandata causa combattimenti al 2 Giugno a Kiev, in occasione della Festa della Repubblica italiana. “La nostra Fondazione Hope Ukraine è pronta a dare il suo 1000×1000 per supportare il popolo ucraino. L’idea di riunire artisti da tutto il mondo per creare un momento di condivisione e speranza in un Paese che sta vivendo una situazione così difficile ci ha riempito di passione e determinazione”. Lo ha affermato il Console Onorario d’Ucraina e Presidente della Fondazione Hope Ucraina Marco Toson, nonché Presidente della Camera di Commercio Ucraina, incaricata alla ricostruzione. “Siamo pronti a portare i nostri artisti italiani che doneranno la loro arte e il loro cuore – ha aggiunto Toson – per dare un po’ di sollievo e restituire un momento di normalità durante la crisi più grave e ingiusta subita dal popolo ucraino. Questo festival non è solo un evento artistico, ma un gesto di solidarietà che speriamo possa essere un piccolo segnale di speranza”.

L’iniziativa ha lo scopo di veicolare un messaggio che contribuisca a fermare il conflitto e a far rinascere la pace e la serena convivenza tra i due popoli in guerra. La Fondazione Hope Ukraine ETS, mediante il progetto Women &Kids Online Protection, si prefigge di raccogliere fondi da destinare a favore delle donne e dei bambini. Parteciperanno, in qualità di partner della missione italiana, il Festival del Cinema “Marateale”, rappresentato dal Direttore Nicola Timpone e dalla Presidente Antonella Caramia, l’ Associazione San Babila di Francesco Colucci e la “Stardust Lab”, rappresentata dal Presidente Simone Giacomini. Stardust Lab è l’Academy del Cinema del Gruppo Stardust, media agency europea più autorevole, la quale vanta oltre 15 miliardi di visualizzazioni all’anno sui social network. L’iniziativa segna l’inizio del tour 2023 del direttore artistico del Festival della Canzone Cristiana, il cantautore Fabrizio Venturi: “Chi canta prega due volte, ha scritto Sant’Agostino. Noi riponiamo immensa fiducia nel potere della preghiera, che dovrà penetrare fervidamente nel cuore di chi deve fermare la guerra per dar vita alla Pace. Vi è l’intento non solo di attestare la vicinanza del popolo italiano al popolo ucraino martoriato dalla guerra, ma anche quello di offrire un contributo, con il nostro Festival, affinché si arresti definitivamente il genocidio di infinite persone innocenti, appratenti all’una e all’altra sponda. Un pensiero e una preghiera – ha proseguito Venturi – va alle vittime che muoiono negli scontri, siano essi soldati russi e siano essi soldati ucraini. Russi e ucraini innocenti muoiono a causa della guerra. La guerra – non vi è dubbio alcuno – semina morte per tutti. Saliranno sul palco artisti italiani e artisti ucraini, i quali inneggeranno alla Pace, con voce alta e fede profonda, a tal punto da catturare, con il loro messaggio di amore, il cuore di Putin. Porteremo le armi della Fede e dell’Amore di Dio, le uniche armi in nostro possesso. Sotto le bombe canteremo la lode a Dio e il desiderio della Pace si diffonderà non solo in Ucraina, ma anche nel cuore dei suoi avversari”.

Centrodestra, Meloni: fiera di Matteo, fierissima di Berlusconi

Centrodestra, Meloni: fiera di Matteo, fierissima di BerlusconiBrescia, 12 mag. (askanews) – “Il vostro entusiasmo mi ripaga di ogni piccolo grande sacrificio, con una coalizione di cui vado Fiera, con ministri dei quali vado fiera, con Matteo del quale vado fiera, di Silvio di cui vado fierissima perchè lui davvero è un leone e gli mando un abbraccio”. Lo ha detto la presidente del Cosiglio e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni dal palco di Brescia. “Non sono frasi di circostanza… A leggere i giornali ogni giorno frusto un ministro o lo imbavaglio…”.

Ripercorrendo i primi sei mesi del governo, Meloni ha riconosciuto che “non sono decisioni facili, non è un lavoro facile, sembrano sei mesi di vita sospesa. Non leggo più la rassegna stampa, ma mi serve capire come arriva il nostro lavoro alla gente: per me è importante una serata come questa, poter guardare le persone negli occhi, perchè il vostro giudizio è l’unico che mi interessa oltre a quello della mia coscienza”. E rivendica: “Nella situazione più difficile degli ultimi 10 anni abbiamo alcune cose da raccontare: l’Italia è prevista essere la nazione che crescera di più in Europa. Una cosa che non accadeva da decenni, siamo stati fanalino di coda negli ultimi anni e oggi siamo quelli che vanno meglio. In barba all’opposizione e a quello che dicono alcuni sindacati, i dati dicono che l’Italia ha raggiunto record di occupazione e di contratti stabili”.

Non solo fianco Est, maxi-esercitazione Nato anche per fronte Sud

Non solo fianco Est, maxi-esercitazione Nato anche per fronte SudCapo Teulada, 12 mag. (askanews) – Sedici paracadutisti (tedeschi e cechi) scendono, in due blocchi separati, mentre avanzano i tank. L’elicottero da combattimento, il Tiger – trasportato grazie a un Antonov ucraino – si alza in volo e comincia a sparare missili. Lo scenario è da guerra: esplosioni, armi da artiglieria, mitragliate, cannoni. Avanzano anche i carri armati da combattimento di ultimissima generazione, i Leopard 2, dell’esercito tedesco, inviati in Ucraina come difesa dall’invasione russa. Siamo a Capo Teulada, in uno dei più grandi poligoni italiani, per l’esercitazione NATO denominata “Noble Jump 2023”.

Circa 2.200 militari, uomini e donne, forniti da sette Paesi dell’Alleanza: Germania (al comando), Norvegia, Olanda, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Belgio e Lettonia, con supporto logistico fornito dall’Italia. Il comando Interforze Nato con sede a Napoli ha gestito l’attività di pianificazione e condotta dell’esercitazione. Schierati circa 550 mezzi, tra i quali i carri armati Leopard 2 di Germania e Norvegia, i veicoli da combattimento per la fanteria CV 90 dei Paesi Bassi e gli obici semoventi tedeschi (noti come ‘Panzerhaubitze 2000’). Tra gli altri mezzi, anche gli elicotteri d’attacco Tiger della Germania e i droni di sorveglianza della Germania e del Lussemburgo. Durante l’esercitazione sono stati evacuati anche soldati feriti simulati dal campo di battaglia con un’operazione di “evacuazione ed estrazione medica”.

La Nato “è sempre pronta, in ogni luogo, e per ogni tipo di missione. Ci esercitiamo per essere impiegati dal confine sud fino a quello est, e nord”, ha detto il comandante della VJTF, la cosiddetta “punta di lancia” della Forza Nato di reazione rapida, il generale di Brigata, il tedesco Alexander Krone. “Prima di tutto la Nato sceglie ogni anno un luogo diverso per testare le sue forze di alta prontezza operativa. Dovrebbe essere un luogo di possibile dispiegamento. Ad esempio – sottolinea – se è necessario dispiegare forze o equipaggiamento via mare. La Sardegna, quindi, è un buon posto per esercitarsi ma potrebbe essere un qualsiasi altro luogo. In secondo luogo, le forze Nato di alta prontezza operativa possono essere utilizzate sostanzialmente in tutti i luoghi all’interno del territorio Nato, se necessario”. Non c’è solo il confine Est, quello lungo i Paesi baltici, ma anche attenzione al confine sud. Nessuna particolare preoccupazione. “Non mi preoccupa affatto di quale confine si tratti. Compete alla Nato decidere come e dove impiegare la VJTF. Può essere dispiegata a sud, a est, a nord, dovunque sia necessario. E occorre esercitarla perché è sempre molto complesso portare tutto l’equipaggiamento e i mezzi necessari dove richiesto e velocemente, se a Nord della Norvegia, o piuttosto in Italia o a Est”, aggiunge il generale di Brigata Krone. E commentando il recente ingresso della Finlandia nell’Alleanza atlantica, il comandante della VJTF risponde: “Sono molto orgoglioso che la Finlandia sia entrata nella Nato e spero presto anche la Svezia, due paesi che hanno collaborato con noi già da molto tempo”.

“Questa esercitazione in Sardegna – sottolinea da parte sua il comandante del Comando Interforze Nato con sede a Napoli (Joint Force Command Naples), l’Ammiraglio americano Stuart B. Munsch – assicura che le forze Nato di alta prontezza operativa continueranno ad essere pronte per ogni tipo di missione Questo tipo di esercitazione è la prima nella regione del Mediterraneo. Questa è la dimostrazione dell’impegno da parte di tutti i paesi dell’Alleanza Atlantica a difendere i propri membri. Questa è la nona edizione dell’esercitazione Noble Jump, cominciata nel 2015. La Nato è una alleanza difensiva che opera a 360 gradi. La VJTF deve essere pronta a schierarsi per contrastare ogni tipo di minaccia in ogni parte del territorio Nato. Questo tipo di esercitazione è pianificata per diversi anni, vista la sua complessità organizzativa. Questa edizione si è svolta in Italia dopo l’offerta fornita dal Paese ad ospitarla. E’ stata una buona esperienza perché la Sardegna offre un terreno di esercitazione diverso dai terreni precedentemente utilizzati dalla VJTF”. “L’esercitazione ha richiesto un notevole sforzo organizzativo nell’ultimo anno – ha sottolineato Nicola Lanza De Cristoforis, generale di divisione aerea, vicecomandante del Comando Operativo di Vertice Interforze italiano (COVI) -. A nome del generale Figliuolo (Comandante del COVI, ndr) voglio esprimere il nostro più vivo apprezzamento per l’ottima collaborazione sviluppata come Paese ospitante con il Comando Interforze Nato di Napoli e con i 7 Paesi partecipanti a questa esercitazione”.

Di Serena Sartini

Comunali, Calenda: a Brescia scelta migliore sindaco è Castelletti

Comunali, Calenda: a Brescia scelta migliore sindaco è CastellettiRoma, 12 mag. (askanews) – “Laura Castelletti è stata nella giunta precedente il braccio destro di Del Bono, lavorando con grande qualità e seriamente. E questa cosa è fondamentale. Se pensiamo che anche le iniziative comunali siano semplicemente uno scontro politico, come la destra sta cercando di fare, allora c’è un problema: le amministrative non sono un voto politico, servono per scegliere chi amministrerà bene la città. Noi siamo convinti che la candidata migliore sia quella che ha più esperienza: per questo sosteniamo Castelletti a sindaco”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a margine della chiusura della campagna elettorale per le amministrative di Brescia.

Mattarella da Oslo: cambiamenti climatici impongono ripensamenti radicali

Mattarella da Oslo: cambiamenti climatici impongono ripensamenti radicaliTrondheim, 12 mag. (askanews) – “I drammatici effetti provocati dai cambiamenti climatici impongono a tutti noi un radicale ripensamento dei nostri sistemi di vita, di quelli economici e produttivi”. E’ l’appello che Sergio Mattarella formula a Trondheim, nel nord della Norvegia, nel Politecnico dove si progetta l’economia verde.

Il seminario a cui il capo dello Stato è stato invitato a partecipare ha un titolo emblematico: “Rendere verde il futuro”, e alla tavola rotonda siedono anche dirigenti di Eni e Saipem, le aziende italiane che qui in Norvegia operano fianco a fianco con quelle locali per ricercare soluzioni avanzate di sfruttamento dell’energia. E’ indubbio, sostiene Mattarella, che l’aggressione della Russia all’Ucraina e la conseguente necessità di rendere l’Europa indipendente dal petrolio russo abbia imposto un’accelerazione nella ricerca di risorse energetiche alternative. “La sicurezza e il futuro delle nostre comunità passano anche per la sicurezza e l’indipendenza energetica” ma, attenzione, la gestione di queste risorse “così di come di quelle alimentari, non possono essere una forma impropria di pressione e minaccia contro l’autonomia e l’indipendenza di altri popoli”. La Norvegia si è rivelata una grande alleata dell’Europa nel momento in cui ha intensificato la sua fornitura di gas per sopperire a quello che è stato bloccato da Mosca, ma Oslo è anche un paese che guarda al futuro e che investe per le energie rinnovabili.

“Raggiungere sicurezza e indipendenza non significa – avverte infatti Mattarella – affidarsi esclusivamente alle fonti energetiche tradizionali, venendo meno all’impegno nella lotta ai cambiamenti climatici. Il cambio di passo deve riguardare l’innovazione, non soltanto il cambio di rotte di approvvigionamento e fornitori. Serve un nuovo paradigma, serve avere l’ambizione di essere nel gruppo di testa che guida il cambiamento, piuttosto che nel gruppo di coda rivolto ad amministrare un passato in esaurimento”. Proprio come fa la Norvegia che “promuove lo sviluppo dell’energia eolica, l’utilizzo dell’idrogeno quale combustibile pulito e lo stoccaggio dell’anidride carbonica nel sottosuolo”. Per il capo dello Stato infatti “occorre accelerare nella transizione verde”, è un dovere verso le generazioni future oltre che verso il pianeta. Ecco perchè l’Italia guarda a Oslo per “rilevanti e positive sinergie”. L’eolico nel Mare del Nord e il fotovoltaico nel bacino del Mediterraneo possono diventare, secondo Mattarella, “fonti di energia pulita del continente europeo e alimentare così una nuova rivoluzione nei processi produttivi e nei modelli di vita, così come accadde con il carbone della Ruhr, a cavallo tra il XIX e il XX secolo”.

Protagoniste di questa “nuova rivoluzione” possono essere proprio l’Italia e la Norvegia, come “perni di una rete” che si dipana dal Mare del Nord fino all’Africa attraverso il Mediterraneo. Perciò il presidente della Repubblica è venuto fino a Trondheim, nel cuore della Norvegia, per caldeggiare la collaborazione tra imprese, istituzioni ma anche tra istituti di ricerca – qui infatti lavorano e vivono diversi ricercatori e docenti universitari italiani – con l’obiettivo di “favorire importanti progressi nella sperimentazione di nuove tecnologie verdi ed ecosostenibili”. “Con partenariati sempre più saldi sapremo rispondere con successo alle sfide poste dal cambiamento climatico e garantire un futuro di prosperità e progresso alle giovani generazioni”, è l’auspicio con cui Mattarella ha concluso il suo discorso.

Amm. Munsch (Comando Interforze Nato Napoli): “Operiamo a 360 gradi”

Amm. Munsch (Comando Interforze Nato Napoli): “Operiamo a 360 gradi”Capo Teulada, 12 mag. (askanews) – La prima esercitazione di questo tipo nel Mediterraneo. La VJTF, la punta di lancia della Forza di reazione rapida della Nato “deve essere pronta a schierarsi per contrastare ogni tipo di minaccia in ogni parte del territorio Nato”. Lo assicura ad askanews il comandante del Comando Interforze Nato con sede a Napoli (Joint Force Command Naples), l’Ammiraglio americano Stuart B. Munsch, dove oggi ha presieduto un media day a conclusione della Noble Jump 2023 che si è tenuta a Capo Teulada, nel sud della Sardegna:

“Questa esercitazione in Sardegna assicura che le forze Nato di alta prontezza operativa continueranno ad essere pronte per ogni tipo di missione. Questo tipo di esercitazione – sottolinea – è la prima nella regione del Mediterraneo. Questa è la dimostrazione dell’impegno da parte di tutti i paesi dell’Alleanza Atlantica a difendere i propri membri”. “Questa è la nona edizione dell’esercitazione Noble Jump, cominciata nel 2015. La Nato è una alleanza difensiva che opera a 360 gradi – prosegue il comandante -. La VJTF deve essere pronta a schierarsi per contrastare ogni tipo di minaccia in ogni parte del territorio Nato. Questo tipo di esercitazione è pianificata per diversi anni, vista la sua complessità organizzativa. Questa edizione si è svolta in Italia dopo l’offerta di essere Paese ospitante. E’ stata una buona esperienza perché la Sardegna offre un terreno di esercitazione diverso dai terreni precedentemente utilizzati dalla VJTF”.

TuttoFood, Banco Alimentare recupera 2 tonnellate di cibo rimasto

TuttoFood, Banco Alimentare recupera 2 tonnellate di cibo rimastoBologna, 12 mag. (askanews) – Al termine di TuttoFood, la fiera internazionale per l’intero ecosistema agro-alimentare che si è svolta a Milano dall’8 all’11 maggio, Banco Alimentare della Lombardia ha recuperato 2 tonnellate di cibo. Aderendo all’iniziativa Tuttogood 58 imprese hanno scelto di donare anziché sprecare i loro prodotti, in questo modo alimenti ancora in perfetto stato saranno ridistribuiti ad alcune delle 1.181 strutture caritative convenzionate con il Banco Alimentare della Lombardia che sostengono 201.431 persone in difficoltà in tutta la regione.

“Ringraziamo sentitamente TuttoFood per la sensibilità e l’attenzione che, in ogni sua edizione, riserva al recupero delle eccedenze – ha detto Dario Boggio Marzet, presidente di Banco Alimentare della Lombardia -. Un grazie anche alle imprese donatrici che a fine manifestazione hanno messo a disposizione il cibo e ai volontari che ne hanno reso concretamente possibile il recupero, al fine di restituire ad esso il vero valore originario: quello di nutrire l’uomo”. Sono stati impegnati nell’iniziativa Tuttogood 8 volontari di Banco Alimentare della Lombardia: le 2 tonnellate di alimenti recuperati sono pari a oltre 4 mila pasti donati che verranno distribuiti dalle strutture caritative alle persone bisognose sul territorio.

Turismo Lombardia, al via da maggio Sentiero dei celti e dei liguri

Turismo Lombardia, al via da maggio Sentiero dei celti e dei liguriMilano, 12 mag. (askanews) – E’ tutto pronto per il taglio del nastro del primo cammino che collega Milano al mare, aperto a tutti gli escursionisti da fine maggio. Si chiama il ‘Sentiero dei Celti e dei Liguri’ il percorso che attraversa Lombardia, Emilia Romagna e Liguria, presentato in Piazza Città di Lombardia, con la partecipazione dell’assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda Barbara Mazzali e del team di esploratori che ha ideato l’evento, patrocinato dalla Regione.

La città di partenza è Milano, quella di arrivo Sestri Levante.Il percorso per intero è lungo 222 chilometri, divisi in 10 tappe. Prevede sia tratti di pianura, che di collina o montagna. Il Sentiero si snoda lungo le varie forme che l’acqua, simbolo di vita e natura, può assumere: i Navigli di Milano, il parco e riserva Mab-Unesco del fiume Ticino, il grande fiume Po, i fiumi dell’Appennino Tidone, della Val Trebbia, passando anche per la Val d’Aveto, le sorgenti del Monte Sacro Penna, ammirando cascate, impervie gole, torrenti carsici della Val Graveglia, per sfociare infine nel Mar Ligure. “Milano sarà la prima area metropolitana collegata al mare attraverso un sentiero escursionistico definito e collaudato”, ha dichiarato l’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda, Barbara Mazzali. “Si tratta – ha proseguito – di un progetto che incontra le crescenti richieste di turismo sostenibile, outdoor, di grande valore ambientale e culturale. L’iniziativa segue una logica di riequilibrio territoriale, in un’alleanza tra città e montagna, volta a unire aree urbane, dove i cittadini hanno fame di natura, con aree interne, ricche di luoghi verdi ma con poche risorse e scarsa visibilità”.

“L’obiettivo – ha concluso l’assessore – è anche destagionalizzare il turismo: i camminatori del ‘Sentiero dei Celti e dei Liguri’ fanno trekking durante tutto l’anno, portando valore in angoli poco noti della nostra straordinaria Lombardia”. Il progetto ha il patrocinio di Regione Lombardia, del Consorzio Alte Valli, di AIGAE – Associazione Italiana Guide Ambientali ed Escursionistiche e di gran parte parte dei Comuni attraversati dal Sentiero. L’itinerario è adatto a tutte le età e a tutti i livelli di esperienza dell’escursionista: dal più competente a chi si avvicina per la prima volta al mondo dell’outdoor. Alcuni tratti di percorso sono impegnativi ma sono state studiate varianti più agevoli.

Dal 14 al 23 maggio avrà luogo il collaudo tecnico finale del percorso a cura degli esploratori del team del ‘Sentiero dei Celti e dei Liguri’. Da fine Maggio 2023, si potrà richiedere la propria credenziale di cammino sul sito www.sentierodeicelti.it, dove sarà possibile trovare anche tutte le informazioni relative alle tappe e alla strutture ricettive, oltre alla mappa GPX. Secondo l’ultimo rapporto di Terre di Mezzo, il 34% dei camminatori italiani viene dalla Lombardia: se a questi aggiungiamo Emilia-Romagna, Liguria, Emilia e Toscana, regioni che gravitano attorno a questo itinerario, la percentuale sale a ben il 64% e Milano è un punto di inizio facilmente raggiungibile con mezzi in modo sostenibile.

Sabato Zelensky a Roma da Mattarella e Meloni, poi vede Papa

Sabato Zelensky a Roma da Mattarella e Meloni, poi vede PapaRRoma, 12 mag. (askanews) – Il presidente Ucraino Volodymyr Zelensky arriva sabato a Roma per una visita che lo porterà a incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e papa Francesco.

Zelensky arriverà sabato mattina in una Capitale blindata: previsti servizi ad ampio raggio, bonifiche nelle zone sensibili (e anche nella rete fognaria), sorveglianza anche nel Tevere e dall’alto, grazie a elicotteri. Ad accoglierlo e ad accompagnarlo nelle visite istituzionali ci sarà il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Sul programma dettagliato della visita c’è uno stretto riserbo per motivi di sicurezza, ma secondo quanto si apprende il primo appuntamento sarà al Quirinale per quella che è ormai diventata una visita ufficiale. Mattarella e Zelensky non si vedono dal 2020, quindi è la prima volta per un faccia a faccia tra i due capi di Stato da quando è iniziata la guerra. La posizione dell’Italia è la stessa e non è mai mutata da quando c’è stata l’invasione russa: sostegno all’Ucraina e rispetto della sua integrità territoriale. Anche quella ucraina non ci si aspetta che sarà diversa da quanto Zelensky ha fatto in tutti questi mesi: una richiesta di aiuto all’Europa e all’Occidente, anche militare, per contrastare l’aggressore. L’incontro non prevede dichiarazioni finali. Per quanto riguarda il capo dello Stato giova ricordare quanto ha detto in questi mesi e ha ripetuto ieri da Oslo dopo l’incontro con il primo ministro norvegese: “Contrastare la politica di aggressività della Russia è necessario ma non ci deve distogliere dalla ricerca di un approdo di pace”. Mattarella si augura che a Mosca torni la razionalità. L’invasione russa ad un paese europeo rappresenta infatti per l’Ue una novità assoluta e un salto di qualità che non si era mai visto dalla seconda guerra mondiale a oggi. “La comunità internazionale si fonda sul multilateralismo, sul rispetto della indipendenza e della sovranità di ciascuno Stato – ha ripetuto anche ieri il presidente della Repubblica -, sui valori di libertà e democrazia e sulla salvaguardia della dignità umana e di quei diritti fondamentali che consideriamo irrinunciabili, e quindi incomprimibili”.

Subito dopo il Quirinale, il leader ucraino si recherà a Palazzo Chigi per incontrare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. I due si sono già visti a Kiev lo scorso 21 febbraio e in quell’occasione la premier aveva invitato Zelensky in Italia. Invito ribadito lo scorso 26 aprile, in occasione della Conferenza di Roma sulla ricostruzione a cui Zelensky aveva partecipato in video collegamento. L’incontro (a cui potrebbero seguire delle dichiarazioni alla stampa) saranno l’occasione per fare il punto sulla situazione del conflitto. Meloni ha assicurato più volte, l’ultima nella sua visita a Praga di mercoledì scorso, che l’Italia continuerà a dare “un sostegno a 360 gradi” a Kiev, per “tutto il tempo necessario”. Un sostegno sul piano politico, militare, umanitario ma anche della ricostruzione, che vuol dire “scommettere sulla vittoria dell’Ucraina” e su “un futuro di libertà e pace” per il Paese. Pieno supporto, da Meloni, anche al processo avviato per l’ingresso di Kiev nell’Unione europea: “Un’aspirazione – la sua posizione – che io considero, che noi consideriamo, assolutamente sacrosanta da parte di chi oggi difende con la sua vita anche la nostra libertà”. Nel pomeriggio, poi, Zelensky sarà in Vaticano ricevuto in visita privata da papa Francesco. Il Santo Padre, certamente, nel colloquio privato con il presidente ucraino ribadirà la sua posizione schierata sul fronte della pace e del dialogo tra le parti. Una posizione ribadita ormai in modo quasi ossessivo, in ultimo anche mercoledì scorso al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro. Un anelito, quello per la cessazione del conflitto “le cui prime vittime sono i civili inermi, donne e bambini”, ha ribadito a più riprese, che lo ha spinto a rendersi disponibile ad una mediazione personale e della Santa Sede, in questo senso. Era stato lo stesso Francesco, infatti, sul volo di ritorno dall’Ungheria al termine del suo ultimo viaggio internazionale ad accennare ai giornalisti ad una “missione di pace” della Santa Sede in corso. “Sono disposto a fare tutto il possibile per la pace in Ucraina”, aveva ribadito il Papa in quella circostanza.

La giornata proseguirà con la partecipazione del presidente ucraino ad uno speciale ‘Porta a porta’ di Bruno Vespa, in onda alle 18.30 su Rai1.