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Tag: Sanremo 2023

Netanyahu: Israele tornerà a combattere fino alla eliminazione di Hamas

Netanyahu: Israele tornerà a combattere fino alla eliminazione di HamasRoma, 29 nov. (askanews) – “Fin dall’inizio della guerra, ho fissato tre obiettivi: l’eliminazione di Hamas, il ritorno di tutti i nostri ostaggi e la garanzia che Gaza non sarà mai più una minaccia per Israele. Questi tre obiettivi rimangono in vigore”. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.

“Nell’ultima settimana abbiamo raggiunto un grande risultato: il ritorno di molte decine di nostri rapiti”, ha aggiunto il capo del governo israeliano, “Una settimana fa sarebbe sembrato immaginario, ma l’abbiamo ottenuto. Ma negli ultimi giorni ho sentito una domanda: una volta terminata questa fase di restituzione dei nostri ostaggi, Israele tornerà a combattere? La mia risposta è un sì inequivocabile”. “Non è possibile che non si torni a combattere fino alla fine”, secondo Netanyahu, “Questa è la mia politica, l’intero gabinetto la sostiene, l’intero governo la sostiene, i soldati la sostengono, il popolo la sostiene. Questo è esattamente ciò che faremo”.

Missione Xmas White Challenge, regalarsi un sorriso da star a Natale

Missione Xmas White Challenge, regalarsi un sorriso da star a NataleRoma, 29 nov. (askanews) – Il sorriso è la nostra curva più seducente ed il miglior accessorio da indossare, sempre e comunque. Questo vale, però, in particular modo durante le festività di Natale ed i festeggiamenti per dare il benvenuto al nuovo anno. Lo sanno bene alcune delle celebrities da sempre sotto i riflettori dei Red Carpet internazionali: da Angelina Jolie ad Anne Hathaway – che devono la loro immutata popolarità anche ai loro sorrisi luminosi – e alcune delle personalità più amate del nostro Jet Set, come Miriam Leone, Luca Argentero e Tiziano Ferro.

Ma quali sono le abitudini “salva sorriso”? Clotilde Austoni, Odontoiatra Specialista in Chirurgia Odontostomatologica, svela i dietro le quinte di alcuni dei sorrisi più invidiati nel firmamento delle Star. “Ognuno di noi ha un sorriso unico, non soltanto nelle forme che lo contraddistinguono, ma anche nel colore, che non è mai uguale per tutti”, racconta l’odontoiatra. “Il colore naturale dei nostri denti dipende dallo smalto dentale, che determina il bianco naturale del nostro sorriso. Ecco perchè lo smalto dentale deve essere preservato, evitando abitudini o fattori che lo possano danneggiare e dedicando un’accurata igiene orale, senza eccedere con alimenti che ne favoriscano la iper pigmentazione o addirittura l’erosione. Per avere un sorriso bello e luminoso, il primo passo è quindi prendersene cura”.

La Beauty Routine che fa brillare il sorriso:a corretta igiene orale e maschere remineralizzanti. Spesso quando il sorriso appare ingiallito si tratta di macchie superficiali che potremmo evitare con una buona smile care. Poche abitudini ma buone: dedicare tre minuti allo spazzolamento almeno due volte al giorno e utilizzare il filo interdentale. Sono passaggi fondamentali per proteggere lo smalto e per mantenerne il candore nel caso in cui sia già stato fatto un percorso di sbiancamento. Mai mancare all’appuntamento con la seduta di igiene orale dal proprio odontoiatra di fiducia, da segnare in agenda ogni sei mesi. E ancora: utilizzare maschere remineralizzanti che nutrano lo smalto dei denti è il segreto in più, da tenere a mente per un sorriso sempre luminoso.

Un sorriso ultra white inizia (anche) a tavola. Per ritrovare in tempi brevi un sorriso luminoso, la prima cosa da fare è fare attenzione a quello che si mangia. “Tè, tisane, caffè, frutti rossi, liquirizia e tutte le verdure cotte a foglia verde intenso, per esempio, macchiano i denti se assunti con elevata frequenza”, sottolinea l’esperta. “Per ottenere luminosità extra, consiglio di ridurre il consumo di queste bevande e alimenti. Se proprio non si possono evitare, come rimedio S.O.S. dopo l’assunzione si beva un bicchiere d’acqua. Attenzione a non esagerare anche con bevande/alimenti acidi quali gli agrumi e i soft drinks: se assunti troppo spesso corrodono lo smalto dei denti” Conclude l’esperta.

Chewing Gum allo Xilitolo: il super alleato che non ti aspetti. Se ci si trova fuori casa senza spazzolino e si desidera comunque preservare la propria igiene orale, è sicuramente di aiuto masticare per 4/5 minuti chewing gum senza zucchero e allo xilitolo. L’utilizzo del chewing gum aumenta la produzione di saliva, che riequilibra il pH della bocca e deterge. Inoltre, a differenza delle sostanze zuccherine, lo xilitolo non fermenta nel cavo orale, rinfresca e non compromette integrità dei denti No ai rimedi casalinghi: bicarbonato (abrasivo) e limone (corrosivo). Si crede, erroneamente, che lavare i denti con bicarbonato e limone, sia un ottimo rimedio naturale per sbiancarli, in realtà è molto nocivo. Il bicarbonato, infatti, non solo non ha nessun effetto sbiancante, ma se usato sullo spazzolino consuma lo smalto dei denti e lo riga perché è altamente abrasivo. Il risultato? I denti si macchiano ancora più facilmente e si consumano. Il limone invece contenendo acido citrico, corrode chimicamente lo smalto, portando progressivamente alla sensibilità dentale. I prodotti da banco non sbiancano. Per avere un sorriso più bianco è fondamentale rivolgersi ad un professionista. Infatti, tutti i prodotti da banco, come dentifrici sbiancanti e pennette, per legge non possono contenere più dello 0,1% di perossido di idrogeno (unica molecola sbiancante), e tale percentuale è insufficiente a cambiare il colore dei denti. Lo sbiancamento professionale dal dentista utilizza invece prodotti con concentrazione efficaci che, in base al protocollo e alla tecnica, consentono di ottenere risultati evidenti e duraturi. Oltre i falsi miti. Sfatiamo uno dei falsi miti più diffusi sullo sbiancamento dentale: non è assolutamente dannoso. Si tratta, infatti, di una procedura che utilizza un gel a base di perossido di idrogeno, che a contatto dei denti libera ossigeno. Questo penetra all’interno ed elimina tutte le molecole pigmentanti che hanno ingiallito il sorriso. Più smalto c’è, migliore sarà il risultato. “Più smalto c’è, migliore sarà il risultato”, spiega Clotilde Austoni. “Per questa ragione se un paziente desidera un sorriso bianco e luminoso, ma ha consumato lo smalto dentale a causa del Bruxismo oppure per un’alimentazione ricca di alimenti e bevande acide, durante la visita gli deve essere spiegato che per avere un sorriso bianco potrebbe dover ricorrere a tecniche diverse dallo sbiancamento e cambiare anche alcune delle sue attuali abitudini”. Che fare, quindi, se abbiamo consumato lo smalto dei denti e questi appaiono gialli perchè traspare lo strato di dentina? In questi casi dobbiamo “ricreare” il volume di smalto perso e questo è possibile con faccette in ceramica, sottili gusci che applicati sulla superficie esterna del dente determinano colore e armonia. Sbiancamento domiciliare: più efficace e duraturo. Lo sbiancamento alla poltrona prevede che sia il dentista a posizionare il gel sbiancante. Si utilizza un gel che contiene una concentrazione più alta di perossido di idrogeno, ma che viene applicato solo per la singola seduta. Per dare risultati apprezzabili questo trattamento necessita di almeno tre o quattro sedute, ma garantisce risultati mediamente meno efficaci e duraturi di quello domiciliare. La tecnica domiciliare, invece, prevede di realizzare mascherine su misura all’interno delle quali è il paziente a posizionare il gel sbiancante. Le mascherine vengono indossate per qualche ora al giorno per almeno due settimane. In questo caso il gel è più delicato ma poiché l’applicazione è costante nel tempo consente di ottenere risultati più efficaci e duraturi. Immaginiamo una maglietta sporca di sugo: verrà più bianca se lasciata a mollo nella candeggina per ore oppure con un lavaggio rapido in lavatrice?

Dal 1° dicembre è di nuovo “Christmas World” a Villa Borghese

Dal 1° dicembre è di nuovo “Christmas World” a Villa BorgheseRoma, 29 nov. (askanews) – Dopo il successo dell’anno scorso, che lo ha consacrato come l’evento natalizio di maggior prestigio in Europa, lo staff di Christmas World annuncia la sua seconda edizione a Villa Borghese. Dal 1° dicembre quindi, lo storico parco di Roma farà da cornice ad un percorso espositivo di 50.000 mq che celebra le atmosfere natalizie delle città del mondo riprodotte con straordinaria maestria da artisti italiani. Un viaggio immaginario, con valigie cariche di sogni e fantasia, che invita il pubblico a esplorare il mondo attraverso esperienze autentiche che spaziano dalla cultura all’arte fino all’enogastronomia dei luoghi rappresentati. Roma, Parigi, Londra, Tokyo, New York, Berlino e Nuova Delhi, insieme alla magica destinazione finale in Lapponia, nel regno di Babbo Natale, sono rappresentate con nuovi scenari e il fascino delle festività.

Quest’anno l’evento si amplia non solo come estensione ma presentando anche 6 Musical con musiche e sceneggiature originali. Più di 700 attori si esibiranno in tutto il Villaggio e sul palco principale, che può accogliere circa 2000 spettatori seduti. Christmas World sarà tutto questo: un parco di 50.000 mq; 8 città del mondo riprodotte; autentici spettacoli folkloristici; 6 musical inediti; una pista di pattinaggio di 800 mq; la Città delle Luci; la Casa di Babbo Natale; il Kids Playground; il Presepe più grande d’Italia; una giostra a due piani; le attrazioni tipiche di Piazza Navona e le marionette; i concerti Gospel; le Parate; 8 aree eno gastronomiche a tema; la Toy Factory.

Tra le novità spicca l’area l dedicata a “Willy Wonka”, realizzata in collaborazione con Warner Bros Pictures, in occasione del lancio del film. I visitatori potranno immergersi nell’atmosfera magica e dolce dell’universo di Wonka, esplorando le ambientazioni che hanno reso celebre il più grande inventore, mago e cioccolataio del mondo. Questa edizione si preannuncia come indimenticabile, un evento in cui la meraviglia e il sogno prenderanno vita dentro ai cuori di ognuno dei 500.000 visitatori attesi.

Russia prepara legge che obbliga stranieri a “patto di lealtà”

Russia prepara legge che obbliga stranieri a “patto di lealtà”Milano, 29 nov. (askanews) – Il Ministero degli Interni russo sta preparando una legge che obbligherebbe gli stranieri che arrivano nel Paese a firmare un “patto di lealtà”, secondo l’agenzia di stampa statale russa Tass. Non è chiaro a quali conseguenze andrebbe incontro uno straniero che esprimesse idee differenti da quelle decise da Mosca. Ieri durante il Consiglio mondiale del popolo russo (VRNS), Putin ha sottolineato che la Russia farà affidamento su “tradizioni secolari e radici spirituali” che non possono essere “sradicate”.

Secondo Tass, la legge impedirebbe agli stranieri che arrivano nel Paese di “indebolire” la politica ufficiale della Russia: lo scopo dell’accordo sarebbe quello di tutelare gli interessi nazionali del Paese. “Il Ministero degli Interni russo ha proposto di obbligare tutti gli stranieri che entrano nella Federazione Russa a firmare un ‘accordo di lealtà’, che implica il rispetto di una serie di restrizioni durante il soggiorno nel Paese”, riferisce Vedomosti citando la Tass. Secondo l’accordo, agli stranieri che arrivano in Russia sarebbe vietato, ad esempio, interferire con le attività delle autorità o indebolire in qualsiasi modo la politica estera e interna del Paese. Ma ci sarebbe limitazione della libertà di informazione anche sui diritti Lgbt

Inoltre, si impedirebbe a chi arriva nel Paese e a chi vi soggiorna di distorcere la “verità storica” legata agli eventi della Seconda Guerra Mondiale.

Decaro (Anci): negozio che chiude è ferita in spazio città

Decaro (Anci): negozio che chiude è ferita in spazio cittàRoma, 29 nov. (askanews) – “Viviamo un periodo complicato, un negozio che chiude per noi sindaci significa anche una ferita nello spazio fisico della città. Significa perdere un luogo di aggregazione, di socialità, di relazione tra componenti della nostra comunità e significa perdere posti di lavoro. Quindi questa alleanza tra associazioni del commercio e i sindaci del nostro Paese ci serve a rilanciare queste attività attraverso interventi di rigenerazione urbana, di rigenerazione dello spazio pubblico, attraverso attività che devono tenere insieme le esigenze dei gestori delle attività economiche e le esigenze dei residenti, anche utilizzando investimenti importanti, come i fondi del Pnrr”. Lo ha detto Antonio Decaro, presidente dell’Anci e sindaco di Bari, a margine di un incontro nella sede di Confcommercio con il presidente Carlo Sangalli e diversi sindaci di Città metropolitane.

Il calo dell’inflazione in Germania rischia di spiazzare la Bce

Il calo dell’inflazione in Germania rischia di spiazzare la BceRoma, 29 nov. (askanews) – L’inflazione in Germania cala ancora a novembre e lo fa più del previsto. Al punto che alcuni analisti ora ipotizzano che la Banca centrale europea possa ritrovarsi spiazzata nella sua manovra di inasprimento monetario: potrebbe aver alzato i tassi di interesse più del necessario.

Secondo i dati preliminari pubblicati da Destatis, l’agenzia federale di statistica tedesca, a novembre l’indice generale della crescita dei prezzi al consumo si è attenuato al 3,2% su base annua, a fronte del 3,8% di ottobre. L’indice armonizzato con il resto dell’Unione europea ha segnato un 2,3% annuo, dal 3% di ottobre. In un mese i prezzi hanno registrato un calo dello 0,4% in Germania e se si usa l’indice armonizzato il resto dell’Ue il calo risulta pari allo 0,7%.

Secondo gli esperti della banca olandese Ing questo fenomeno non si sta verificando solo nella prima economia dell’area euro, ma in tutti i suoi paesi. “La Bce – affermano in una nota di commento ai dati – ora corre il rischio di sottovalutare lo slancio disinflazionistico così come due anni fa ha sottovalutato lo slancio inflazionistico”. L’istituzione monetaria ha operato nei mesi passati la manovra di inasprimento più aggressiva dei suoi quasi 25 anni di storia, alzando i tassi di riferimento di 4,50 punti percentuali e drenando massicciamente liquidità, principalmente richiamando fondi che erano stati immessi nell’economia tramite prestiti agevolati al sistema bancario (Tltro).

Adesso, “con una prospettiva economica che si indebolisce e disinflazione, altri aumenti dei tassi dovrebbero essere esclusi alla prossima riunione”, proseguono gli analisti di Ing. E dato che il pieno impatto dell’inasprimento già operato si dispiegherà nei prossimi mesi “c’è anche il rischio che la Bce abbia aumentato troppo i tassi”. “Ad ogni modo per ora – concludono – alla riunione di dicembre ci attendiamo che per usare le parole della presidente Christine Lagarde si eviti anche solo menzionare la parola taglio dei tassi. Piuttosto la Bce cercherà di influenzare le aspettative di mercato, mettendo in guardia dalle difficoltà nel percorrere l’ultimo miglio” del processo di rientro dell’inflazione.

Ma in pratica, rischia di materializzarsi quel rischio di “fare troppo” in termini di stretta monetaria sul quale, pure, alcuni esponenti minoritari del Consiglio direttivo avevano lanciato allarmi. Tra cui, più volte, l’ex governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco e il suo successore, Fabio Panetta che domattina interverrà, per la prima volta in presenza, a un evento pubblico, al convegno per il 60esimo anniversario della costituzione di Iccrea. Sul versante opposto, oggi l’Ocse ha raccomandato alle banche centrali (non solo la Bce) di mantenere una linea restrittiva. “Perché ci sono chiari segnali che le pressioni sull’inflazione persistono e in molte economie l’indice generale di inflazione resta al di sopra del valore obiettivo delle banche centrali”, ha affermato il segretario generale dell’ente parigino, Mathias Cormann durante la conferenza stampa di presentazione dell’Economic Outlook. “Politiche restrittive non significa per forza aumento dei tassi”, ha puntualizzato Cormann, spiegando che ci si attende piuttosto che le banche centrali mantengano gli attuali livelli del costo del denaro abbastanza lungo. E che per questo le attese dell’Ocse su un primo possibile taglio dei tassi della Federal Reserve, unicamente solo nella seconda metà del 2024, risultano più distanziate rispetto a quelle dei mercati, che prevedono invece un taglio più anticipato. La Bce punta a un tasso di inflazione al 2% sul medio termine e nelle sue previsioni – che verranno aggiornate in occasione del Consiglio direttivo del 14 dicembre – questo livello verrebbe quasi raggiunto nel 2025. Secondo le stime pubblicate oggi dall’Ocse in quell’anno l’inflazione media nell’area euro dovrebbe attestarsi al 2,3%.

Tajani: la riforma della giustizia è una priorità, procederà di pari passo con autonomia e premierato

Tajani: la riforma della giustizia è una priorità, procederà di pari passo con autonomia e premieratoBruxelles, 29 nov. (askanews) – “La riforma della giustizia per noi rappresenta una priorità; ci stiamo impegnando in maniera forte perché possa procedere di pari passo, insieme a quella dell’autonomia e a quella del premierato, con una attenzione particolare alla separazione delle carriere, tra magistrati inquirenti e giudicanti, ma anche con una grande attenzione alla giustizia civile”, dove “ci sono tre milioni di cause giacenti, e questo provoca un danno di circa tre punti del Pil ogni anno”. Lo ha sottolineato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con la stampa a margine della riunione ministeriale della Nato a Bruxelles.

“Dobbiamo quindi accendere assolutamente un faro sulla situazione della giustizia civile, anche per rispettare gli impegni che sono nel Pnrr e gli impegni che abbiamo preso con l’Unione europea: ma soprattutto per dare risposte ai cittadini, che hanno diritto di vedere difesi i loro interessi, di avere certezza anche su questo fronte”, ha concluso Tajani.

Bmti: meno vino e prezzi in salita, +40% Montepulciano Abruzzo Doc

Bmti: meno vino e prezzi in salita, +40% Montepulciano Abruzzo DocRoma, 29 nov. (askanews) – Cala la produzione di vino al centro e sud Italia e salgono i prezzi. Da un’analisi svolta da BMTI sull’andamento dei prezzi delle uve da vino rilevati dalle Camere di commercio nelle prime settimane della vendemmia 2023, emerge un quadro caratterizzato da un consistente aumento (fino al 50%) del prezzo delle uve utilizzate per la produzione di vini DOP-IGP, soprattutto sulle piazze del Centro e del Sud Italia.

Un incremento, si spiega in una nota, che è dipeso dal calo della quantità di uve raccolte in queste zone, causato dall’andamento climatico avverso registrato nei mesi scorsi, come ad esempio le consistenti piogge di maggio, giugno e luglio, l’ umidità e la forte variabilità delle temperature. Più stabili, invece, i prezzi delle uve da vino del nord Italia, dove la produzione è rimasta sui livelli del 2022. Infatti, in Veneto, i prezzi delle uve destinate alla produzione di Amarone-Recioto DOC e Lugana DOC hanno subito una variazione del -2% rispetto a 12 mesi fa. Dopo la crescita degli anni scorsi, si registrerebbe invece un calo del -11% per le uve del Prosecco DOCG Conegliano Valdobbiadene. Stabili anche le uve piemontesi destinate al Barbera d’Asti DOCG e a Moscato DOCG.

Al contrario, tra i grandi rossi toscani, i prezzi delle uve destinate al Brunello di Montalcino DOCG, rilevati sulla piazza di Siena, mostrano una crescita di quasi il +15% rispetto al 2022. In alto, anche se con moderazione, i prezzi delle uve del Nobile di Montepulciano DOCG. Crescono, inoltre, del +6% su base annua le uve del Chianti Classico DOCG. Risultano, invece, significativi gli aumenti delle quotazioni delle uve destinate al Montepulciano d’Abruzzo DOC (+40% rispetto a un anno fa) e del Pecorino d’Abruzzo DOC (+50%), conseguenza della forte riduzione produttiva che ha colpito la regione Abruzzo.

Tajani: riforma giustizia è priorità, con autonomia e premierato

Tajani: riforma giustizia è priorità, con autonomia e premieratoBruxelles, 29 nov. (askanews) – “La riforma della giustizia per noi rappresenta una priorità; ci stiamo impegnando in maniera forte perché possa procedere di pari passo, insieme a quella dell’autonomia e a quella del premierato, con una attenzione particolare alla separazione delle carriere, tra magistrati inquirenti e giudicanti, ma anche con una grande attenzione alla giustizia civile”, dove “ci sono tre milioni di cause giacenti, e questo provoca un danno di circa tre punti del Pil ogni anno”. Lo ha sottolineato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con la stampa a margine della riunione ministeriale della Nato a Bruxelles.

“Dobbiamo quindi accendere assolutamente un faro sulla situazione della giustizia civile, anche per rispettare gli impegni che sono nel Pnrr e gli impegni che abbiamo preso con l’Unione europea: ma soprattutto per dare risposte ai cittadini, che hanno diritto di vedere difesi i loro interessi, di avere certezza anche su questo fronte”, ha concluso Tajani.

Moglie capo servizi ucraini avvelenata “con arsenico e mercurio”

Moglie capo servizi ucraini avvelenata “con arsenico e mercurio”Milano, 29 nov. (askanews) – Marianna Budanova, la moglie del capo dell’intelligence militare ucraina Kyryll Budanov, è stata avvelenata “con arsenico e mercurio”. Ne scrive Ukrainskaya Pravda citando una fonte di intelligence. “Poiché la moglie di Budanov è piccola con un peso ridotto, si è manifestata più velocemente in lei” scrive la testata che parla di altri avvelenamenti, probabilmente attraverso il cibo.

Il 28 novembre diverse pubblicazioni di Kiev hanno riferito dell’avvelenamento della moglie di Budanov. Secondo il media ucraino Babel, dopo un prolungato peggioramento della sua salute, Marianna è stata ricoverata in ospedale. L’interlocutore della pubblicazione ha osservato che le sostanze con cui è stata avvelenata Marianna non sono utilizzate nella vita di tutti i giorni o in ambito militare.

“La loro presenza potrebbe indicare un tentativo intenzionale di avvelenare una persona specifica”, ha detto la fonte. Inoltre, gli interlocutori di “Babel” hanno confermato che sono stati fatti tentativi anche contro lo stesso Kyryll Budanov prima dopo l’invasione dell’Ucraina. La Russia che sembra la principale indiziata ha già replicato oggi attraverso il Cremlino dicendo che secondo Kiev, Mosca è colpevole di qualsiasi cosa.

Attualmente è in corso un’indagine sul presunto tentativo di uccidere la moglie del capo della direzione principale dell’intelligence. “L’avvelenamento è stato confermato in molti altri dipendenti”, si legge. Pare tuttavia che gli altri, avendo una corporatura più possente, non si sono accorti di nulla”, dicono le fonti.