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Tag: Sanremo 2023

Clima, Green Building Council Italia partecipa alla Cop28 di Dubai

Clima, Green Building Council Italia partecipa alla Cop28 di DubaiMilano, 29 nov. (askanews) – Green Building Council Italia partecipa alla 28esima edizione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Dal 30 novembre al 12 dicembre 2023 si svolgerà all’Expo City di Dubai la Cop28, il più alto organo decisionale mondiale sulle questioni climatiche. Il Green Building Council Italia sarà presente per portare il proprio contributo alla comunità internazionale presente con l’obiettivo di ripensare l’ambiente costruito per il benessere delle persone e del Pianeta.

“Porterò il pensiero dell’Associazione in questo importante contesto internazionale – afferma Fabrizio Capaccioli, Presidente di Gbc Italia – Intendo portare a conoscenza di policy e decision makers, che chi si occupa di edilizia sostenibile non è guidato esclusivamente da preoccupazioni di carattere ambientale. In Gbc Italia siamo convinti che per garantire standard di vita di qualità per i cittadini a livello globale non sia sufficiente affrontare solo la crisi ecologica, ma è anche indispensabile fare i conti con altre istanze, altrettanto urgenti, come le disuguaglianze e le iniquità sociali. La filiera edile e quella immobiliare sono fortemente coinvolte in questo cambiamento – conclude Capaccioli -. Siamo alla Cop28 per fare in modo che la nostra voce sia, nel mondo, sempre più diffusa ed ascoltata”. Focus specifico di questa edizione della Conferenza sarà indagare se le azioni ad oggi intraprese e programmate siano in grado di generare – entro il 2030 – risultati utili alla riduzione del 43% delle emissioni, al contenimento dell’innalzamento delle temperature a 1.5°C ed a mitigare gli effetti degli eventi meteorologici estremi, sempre più intensi e frequenti. Relatori, nazionali e internazionale, saranno chiamati a riflettere e confrontarsi su come, anche in Italia si possa, nell’arco dei prossimi anni, conseguire una effettiva riduzione degli impatti e delle emissioni dei gas serra per una maggiore sostenibilità dell’intero Sistema Paese. Gestione del territorio e idrica, progettazione delle opere, logistica, consumo di energia saranno tra i principali temi di analisi dell’incontro.

Copagri: rimodulazione risorse Pnrr premia sforzi agricoltori

Copagri: rimodulazione risorse Pnrr premia sforzi agricoltoriRoma, 29 nov. (askanews) – L’ok dell’Esecutivo comunitario alla rimodulazione del PNRR, con la fondamentale aggiunta del capitolo REPowerEU, arriva dopo un grande lavoro portato avanti dal governo, grazie al quale sono state pienamente accolte numerose istanze avanzate dalla Copagri per puntare con decisione sulla strada degli investimenti e della crescita dell’agricoltura e del Paese”. Lo sottolinea in una nota il vicepresidente della Copagri Giovanni Bernardini all’indomani della riunione della Cabina di regia del Pnrr, tenutasi ieri a Palazzo Chigi alla presenza del ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto.

“Grazie alla sapiente riallocazione delle risorse – osserva Bernardini – che ha pressoché raddoppiato i fondi destinati all’agricoltura, passati da 3,68 a 6,53 miliardi di euro, si va a rafforzare il percorso di crescita dell’Italia, dando inoltre merito a tutti i produttori agricoli di aver colto appieno le innumerevoli possibilità legate al PNRR; non è un caso, infatti, che tra le misure i cui fondi sono stati maggiormente implementati ci siano proprio i contratti di filiera, ai quali sono stati destinati altri 2 miliardi di euro, e il Parco agrisolare, dotato di ulteriori 850 milioni di euro, per un budget complessivo di 2,35 miliardi di euro”. “Proprio queste due misure, di cui la Copagri aveva più volte evidenziato l’importanza e l’efficacia, sono state letteralmente prese d’assalto dagli agricoltori, che hanno fatto pervenire richieste di investimento sensibilmente superiori alla dotazione iniziale del Piano, tanto da portare il governo, che ringraziamo nuovamente, a rivedere le risorse ad esse destinate, con tutta una serie di positive ricadute sullo sviluppo del Primario, sulla tutela ambientale, sulla decarbonizzazione e sulla transizione energetica”, prosegue.

“Ciò che ci preme sottolineare, oltre al mero dato economico, certamente più che positivo, è la ratio alla base dei nuovi stanziamenti, che guardano al medio-lungo periodo con l’obiettivo di imprimere una svolta al settore, oltre a dare alle imprese agricole la possibilità di guardare al futuro con maggiore serenità”, aggiunge Bernardini, secondo cui “la vera svolta è nella spinta a interventi, quali i contratti di filiera, che rafforzano la produzione e stimolano la creazione di migliori condizioni di mercato, tutelando il comparto delle pratiche commerciali sleali, ma anche a investimenti come quelli sulle agroenergie, che promuovono la transizione energetica, la riduzione dell’inquinamento e la produzione dell’energia da fonti rinnovabili”. “Altrettanto fondamentali, poi, sono gli investimenti sul versante della meccanizzazione agricola, delle opere irrigue e delle infrastrutture materiali e della logistica agroalimentare; senza dimenticare, infine, il capitolo riguardante la ricostruzione di Emilia-Romagna, Toscana e Marche, per la quale è previsto uno stanziamento di 1,2 miliardi di euro destinati, fra l’altro, alla difesa idraulica e al ripristino delle infrastrutture”, conclude il vicepresidente della Copagri, ricordando che la revisione del PNRR dovrà ora essere adottata dal Consiglio UE, prima di entrare in vigore.

Pesca, 1,5 milioni di fondi Ue per il settore ittico piemontese

Pesca, 1,5 milioni di fondi Ue per il settore ittico piemonteseRoma, 29 nov. (askanews) – Il Piemonte potrà contare su 1,5 milioni di euro di finanziamenti di fondi europei complessivi fino al 2027 per incrementare le attività di pesca e acquacoltura. I fondi europei assegnati al Piemonte permetteranno l’apertura nel 2024 dei bandi rivolti a promuovere la pesca e l’acquacoltura sostenibile.

Le prospettive di crescita per il settore ittico piemontese offerte dal nuovo programma comunitario denominato “Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura (FEAMPA) per il periodo 2021-2027” sono state al centro di un incontro organizzato dall’Assessorato all’Agricoltura e pesca e rivolto alle associazioni ittiche, al mondo imprenditoriale piemontese, con la partecipazione delle Province, di Università di Torino, Università di Pavia. “La Regione ha voluto questo incontro per illustrare le opportunità che potranno cogliere i principali operatori dediti alla pesca e all’acquacoltura. L’obiettivo è valorizzare un settore di nicchia in Piemonte rispetto alle regioni marittime, ma che presenta anche delle eccellenze produttive di qualità, come nel caso della trota”, ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, cibo, caccia e pesca Marco Protopapa.

Pd, De Luca: Schlein poteva essere carta rinnovamento partito

Pd, De Luca: Schlein poteva essere carta rinnovamento partitoRoma, 29 nov. (askanews) – “Elly Schlein poteva essere una carta di rinnovamento del partito, ma le domande che sono rimaste senza risposta sono: chi ha la responsabilità del disastro elettorale che si è verificato per il Pd un anno fa? Chi sono i responsabili? Chi ha deciso per 10 anni i programmi, la linea politica, le alleanze? Si tratta di domande fondamentali oggi ma nessuno se le è poste. E ancora: chi ha consegnato l’Italia a questi che ci governano, ultradestra inconcludente e cialtrona?”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a Rainews 24.

“Per rinnovarsi il Pd deve partire dalle risposte a queste domande. Tutti quelli che hanno la responsabilità del disastro elettorale del Pd e del disastro politico dell’Italia sono rimasti tranquillamente in campo e si presentano come se fossero turisti svedesi capitati qui per caso. Allora o il rinnovamento è una cosa seria e si parla chiaro e si va oltre quelli che hanno la responsabilità del disastro oppure il rinnovamento è una finzione ed è impossibile costruire un’alternativa”, ha aggiunto.

Sanità, Zaia: presentato progetto nuovo hospice pediatrico Padova

Sanità, Zaia: presentato progetto nuovo hospice pediatrico PadovaVenezia, 29 nov. (askanews) – “Ieri è stata una giornata storica per la sanità padovana, veneta, nazionale, con il via alla realizzazione del nuovo Ospedale di Padova est e del Polo sanitario più grande d’Italia con il rilancio del Giustinianeo, ma l’Italia deve guardare al Veneto anche per un’altra straordinaria novità: la presentazione del progetto per il nuovo Hospice Pediatrico, che nascerà proprio a Padova per dare una risposta di civiltà, umanità e scienza a bambini che hanno malattie inguaribili”. Lo dice il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, rispetto al futuro del nuovo Hospice Pediatrico che nascerà nel capoluogo patavino.

“Queste due ultime parole, malattie inguaribili, hanno l’effetto di un pugno allo stomaco – dice Zaia – e di un fortissimo stimolo a fare tutto ciò che è umanamente possibile per alleviare il fine vita di queste creature così sfortunate e delle loro famiglie. Un modello pressochè unico in Italia, che vorremmo poter espandere anche oltre Padova, perché in Italia oggi ci sono solo sette Hospice Pediatrici”. “Il nostro progetto è il top possibile al momento – aggiunge il Governatore – con 12 stanze attrezzate con le più moderne tecnologie, spazi per i sanitari, appartamenti per i genitori che vengono da lontano. Padova è la prima città italiana ad aver realizzato un Hospice e ora ne verrà fatto uno che può fungere da esempio per tutta Italia”.

“Ma una struttura pur modernissima mancherebbe di qualcosa se non fosse affiancata dalla formazione più elevata possibile degli operatori – dice Zaia – ma qui le cose sono state fatte talmente bene che l’Università di Padova ha istituito quest’anno il primo insegnamento in Italia dedicato alle cure palliative pediatriche. Struttura moderna affiancata a scienza avanzatissima, un connubio che garantisce a questi bambini così sfortunati tutta l’assistenza possibile e alle loro famiglie un accompagnamento fatto di attenzione umana e supporto nel momento di un dolore indescrivibile”. “Voglio ringraziare per l’impegno e la condivisione nel progetto – conclude Zaia – anche l’Associazione la Miglior Vita Possibile, che ha visti impegnati il prof. Zaccaria ed il dott. Bellon, l’Azienda Ospedale Universitá di Padova con il DG Dal Ben e la prof.ssa Benini, direttrice dell’Hospice, e tutto il personale medico sanitario che sta rendendo possibile questo percorso”.

Idrogeno da ammoniaca, da IIT un modello per aumentare l’efficienza

Idrogeno da ammoniaca, da IIT un modello per aumentare l’efficienzaMilano, 29 nov. (askanews) – Il team, dell’Istituto Italiano di Tecnologia, di “Atomistic simulations” coordinato da Michele Parrinello ha scoperto il funzionamento di un catalizzatore necessario per facilitare la produzione di idrogeno dall’ammoniaca.

I risultati – ottenuti con l’impiego dell’intelligenza artificiale e del supercomputer di IIT Franklin- sono stati pubblicati sulla rivista “Nature Catalysis” e potranno essere utilizzati in futuro per sviluppare nuovi sistemi sempre più sostenibili per la produzione di idrogeno come fonte energetica. In particolare, il gruppo Atomistic simulations di IIT, ha impiegato intelligenza artificiale e il supercomputer Franklin per studiare il movimento delle molecole durante la reazione. In questa maniera, il team ha scoperto il meccanismo con il quale funziona il catalizzatore litio immide, già considerato efficacie per “facilitare” la conversione da ammoniaca a idrogeno abbassando a 480°C la temperatura richiesta.

I vecchi modelli utilizzati permettevano di studiare le reazioni su sistemi semplificati e su scale di tempi molto limitate. I nuovi modelli sviluppati dal team IIT, di cui il coordinatore Michele Parrinello è stato pioniere, permettono di studiare la reazione in condizioni più simili a quelle in cui avviene e su una scala di tempi più lunga, ottenendo una visione molto più accurata di come l’ammoniaca viene decomposta. “Testare i principi base ottenuti dai nostri modelli è soltanto il primo passo – commenta Michele Parrinello, coordinatore del gruppo IIT Atomistic simulations – in futuro queste conoscenze potrebbero essere impiegate per progettare e sviluppare nuovi catalizzatori allo scopo di aumentare l’efficienza della produzione di idrogeno dall’ammoniaca. L’obiettivo finale è quello di rendere la produzione di energia un processo sempre più sostenibile”.

L’idrogeno è un gas su cui la comunità scientifica e numerosi stakeholeder ripongono grande attenzione come risorsa per contrastare il cambiamento climatico: il suo impiego permetterebbe di ridurre l’utilizzo di combustibili fossili e le conseguenti emissioni di anidride carbonica (CO2). Tuttavia, l’idrogeno presenta molti e forti svantaggi, tra i quali quelli legati alla distribuzione e allo stoccaggio che rendono difficile il suo utilizzo su scala industriale. Una soluzione per risolvere questo problema sarebbe quella di trasportare l’idrogeno sotto forma di ammoniaca, sostanza per la quale esistono già tecnologie per la sua manipolazione e trasporto.

L’ammoniaca, più facilmente trasportabile, sarebbe in pratica riconvertita a idrogeno solo nel momento del bisogno tramite una reazione chimica. Attualmente questa reazione richiede temperature molto elevate che possono superare i 600°C, condizione che per essere raggiunta necessita a sua volta di molta energia, aumentandone l’impatto economico e ambientale. È in quest’ottica che si rende necessario l’utilizzo di catalizzatori, ossia sostanze chimiche che permettono di far avvenire la decomposizione dell’ammoniaca più velocemente e a temperature inferiori mantenendo comunque alte le rese di idrogeno. “Grazie ai modelli che abbiamo sviluppato nel nostro laboratorio, siamo riusciti a estrarre i principi base di questo processo – affermano Umberto Raucci e Manyi Yang, ricercatori del gruppo IIT Atomistic simulations – quello che stiamo facendo ora è testare questi principi in sistemi simili, in modo da capire se possano essere generalizzabili”. (nella foto: Michele Parrinello, coordinatore del gruppo IIT “Atomistic simulations”)

Pd, De Luca: 80% dirigenza non conta nulla, serve rinnovamento

Pd, De Luca: 80% dirigenza non conta nulla, serve rinnovamentoRoma, 29 nov. (askanews) – “Abbiamo un gruppo dirigente nel Pd che, dal mio punto di vista, per l’ 80%, non conta assolutamente nulla, non rappresenta nulla, né nei territori di appartenenza né nelle aree sociali di appartenenza e qualche volta ha difficoltà anche con la grammatica e la sintassi”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a Rainews 24.

“Non mi pare che sia un gruppo dirigente adeguato a candidarsi a a governare l’Italia, molto francamente è necessaria un’operazione di rinnovamento profondo a partire dai territori e se possibile dai risultati prodotti: quello che ho verificato io in questi anni e che più si perdono voti più si va avanti negli incarichi di partito, mi pare un’idiozia”, ha aggiunto.

Le stime dell’Ocse vedono al ribasso la crescita dell’Italia e un (lieve) aumento del debito-Pil

Le stime dell’Ocse vedono al ribasso la crescita dell’Italia e un (lieve) aumento del debito-PilRoma, 29 nov. (askanews) – L’Ocse ha ritoccato al ribasso le previsioni di crescita sull’Italia, indicando ora una espansione del Pil dello 0,7% quest’anno e anche sul 2024, mentre per il 2025 è prevista una accelerazione al più 1,2%. I dati, contenuti nell’ultimo Economic Outlook segnano una marginale riduzione, pari a 0,1 punti percentuali, rispetto alle stime che erano state già ritoccate al ribasso per 2023 e 2024 lo scorso 19 settembre.

Sempre per la penisola, l’Organizzazione per la cooperazione lo sviluppo economico prevede una inflazione al 6,1% sulla media di quest’anno e poi in rallentamento al 2,6% il prossimo anno e al 2,3% nel 2025. Il tasso di disoccupazione è previsto in calo al 7,6% quest’anno, dall’8,1% del 2022, in lieve risalita al 7,8% nel 2024 e di nuovo in calo al 7,6% nel 2025. L’Ocse, inoltre, prevede che dopo una limatura al 148,2% del Pil quest’anno, l’incidenza del debito pubblico dell’Italia risalga marginalmente al 148,3% del Pil nel 2024, per poi tornare a ridursi, al 147,4% nel 2025. Nelle tabelle contenute nel suo ultimo Economic Outlook, l’ente parigino prevede che il deficit di bilancio della Penisola cali quest’anno al 5,4% del Pil, a fronte dell’8% del 2022, e poi al 4,2% nel 2024 e al 3,6% nel 2025, restando quindi superiore alla soglia Ue del 3%.

In Italia “la bassa crescita dei salari e l’alta inflazione hanno eroso i redditi reali, le condizioni finanziarie si sono inasprite e la maggior parte del supporto di bilancio straordinario correlato alla crisi energetica è stato rimosso, pesando su consumi e investimenti. Il previsto calo dell’inflazione, i tagli mirati sulla tassazione dei redditi e la ripresa degli investimenti pubblici correlati a NextGenerationEu bilanceranno solo in parte questi venti contrari. I rischi sono sbilanciati al ribasso”, afferma l’Ocse nel capitolo dedicato all’Italia dell’ultimo Economic Outlook. Secondo l’ente parigino “il principale rischio al ribasso è un inasprimento superiore al previsto delle condizioni finanziarie dovuto alla stretta monetaria nell’area euro a un aumento dei premi di rischio sui titoli di Stato italiani”.

All’opposto le ipotesi di una dinamica dell’economia migliore delle attese (rischi al rialzo) poggiano su “un aumento significativo degli investimenti pubblici correlato al Pnrr, che potrebbe spingere la crescita nel 2024 e nel 2025”. L’organizzaizone per la cooperazione e lo sviluppo economico rileva che anche in Italia “gli effetti dell’inasprimento monetario hanno iniziato a farsi sentire, mentre il sostegno di bilancio alle famiglie e alle imprese per affrontare la crisi energetica è stato rimosso, sebbene l’ultimo sia ampiamente bilanciato da tagli mirati alla tassazione sui redditi e maggiori spese del Pnrr”.

L’Ocse giudica “ampiamente neutrale” la politica di bilancio nella Penisola, prevedendo che “limiterà il rallentamento della crescita, ma ci sono margini per migliorare il bilancio più rapidamente di quanto attualmente previsto e per mettere le finanze pubbliche su un percorso più prudente”. “Le spese pubbliche devono essere contenute – si legge – anche guardando a opzioni per ridurre la spesa sulle pensioni e aumentando l’ambizione delle spending review. La velocità di attuazione dei piani di investimento pubblici e delle riforme del Pnrr sarà cruciale per sostenere la crescita e ridurre l’incidenza del debito”.

”C’è ancora domani” di Cortellesi Biglietto d’oro, prima a botteghino

”C’è ancora domani” di Cortellesi Biglietto d’oro, prima a botteghinoRoma, 29 nov. (askanews) – “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi (Wildside – Vision Distribution), “Il grande giorno” di Massimo Venier (Agidi Due – Medusa Film) e “Le otto montagne” di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch (Wildside – Vision Distribution) sono i tre film italiani che si aggiudicano quest’anno il Biglietto d’Oro. Premiati alle Giornate Professionali di Cinema, in corso a Sorrento, insieme ad “Avatar – La via dell’acqua” (The Walt Disney Company), “Barbie” (Warner Bros. Pictures), “Oppenheimer” (Universal Pictures Int. Italy) che vincono il premio come film più visti in assoluto.

I Biglietti d’Oro per la stagione cinematografica 2022-2023, assegnati dall’ANEC nell’ambito della 46 edizione delle Giornate Professionali di Cinema – Enforcement, sono attribuiti ai film che secondo il campione Cinetel hanno venduto più biglietti da dicembre 2022 a novembre 2023. Saranno consegnati giovedì 30 novembre (alle 20) a Sorrento nella Sala Sirene dell’Hilton, nel corso di una cerimonia condotta da Gioia Marzocchi. Nella stessa serata si consegnano anche le “Chiavi d’oro del successo” ai registi, sceneggiatori e interpreti principali dei primi tre film italiani. Il riconoscimento è attribuito quest’anno a Paola Cortellesi, agli sceneggiatori Furio Andreotti e Giulia Calenda e agli interpreti Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli, Vinicio Marchioni, Francesco Centorame per il film “C’è ancora domani”. Chiavi d’oro anche per il regista Massimo Venier e per gli interpreti Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti anche sceneggiatori insieme a Davide Lantieri e Michele Pellegrini del film “Il grande giorno” e, infine, premi per i registi e sceneggiatori Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch e per gli interpreti del loro film, “Le otto montagne”, Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi ed Elena Lietti.

Premiate quest’anno anche le società di produzione e di distribuzione dei film italiani campioni d’incasso nel periodo “Cinema Revolution”, l’iniziativa estiva promossa, tra il 16 giugno ed il 16 settembre, dal Ministero della Cultura insieme ad ANEC ed ANICA. I premi sono stati assegnati alle società Archimede, Rai Cinema e 01 Distribution per “Io Capitano” di Matteo Garrone; Italian International Film e Vision Distribution per “I peggiori giorni” di Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo ed infine a Ibc Movie, Kavac Film, Rai Cinema e 01 Distribution per “Rapito” di Marco Bellocchio. Ed ancora, Premio Led ANEC a Paola Cortellesi ed Emanuela Fanelli; Biglietto d’Oro Cinecittà a Giuseppe Fiorello per “Stranizza d’amuri”, Premio Anec Pietro Coccia a Claudio Bisio e Pilar Fogliati per il loro esordio alla regia rispettivamente con i film “L’ultima volta che siamo stati bambini” e “Romantiche” e, infine, Premio ANEC Claudio Zanchi / Talenti emergenti agli attori Valentina Romani e Federico Cesari.

A Christmas Carol Musical in scena all’Auditorium Conciliazione

A Christmas Carol Musical in scena all’Auditorium ConciliazioneRoma, 29 nov. (askanews) – La Compagnia Bit ritorna in scena con A Christmas Carol Musical opera originale, definito dal pubblico “lo spettacolo di Natale italiano da non perdere”. Dopo gli straordinari numeri raggiunti nelle scorse stagioni (100.000 spettatori superati, 85 repliche – di cui 70 Sold out, 3 standing ovation) ritorna per il sesto tour a grande richiesta in tutta Italia.

Il più famoso romanzo di Natale di Charles Dickens, adattato per il teatro musicale da Melina Pellicano (autrice e regista) con le musiche di Stefano Lori e Marco Caselle, è pronto a far sognare adulti e bambini. Sul palco nel ruolo di Ebenezer Scrooge, Fabrizio Rizzolo e un cast artistico di oltre 20 elementi, effetti speciali curati da Alessandro Marrazzo, musiche originali, 150 costumi ed imponenti scenografie. Melina Pellicano, regista e autrice del libretto nell’adattamento al musical ha voluto essere il più fedele possibile al romanzo perché la scrittura di Dickens si mostra già di per sé molto teatrale. Il vecchio Ebenezer Scrooge, dopo la morte del suo socio d’affari Jacob Marley, continua a condurre il suo banco d’affari con cinica avarizia rifuggendo da ogni rapporto umano e affamando il suo sfortunato impiegato Bob Cratchit. Scrooge odia il Natale e nemmeno l’invito a cena di suo nipote riesce a fargli cambiare idea. La notte della vigilia riceve la visita del fantasma del suo defunto socio Jacob Marley che gli annuncia la visita di tre spiriti. Lo spirito dei Natali passati gli mostra gli errori della sua vita passata, lo spirito del Natale presente gli fa vedere la felicità che il Natale genera, mentre lo spirito dei Natali futuri gli mostra il suo orrendo destino qualora non modificasse la vita che ora conduce. Dopo la visita degli spiriti Scrooge si risveglia la mattina di Natale profondamente cambiato nell’anima, aprirà finalmente i suoi occhi a sentimenti di generosità e amore. D’ora in poi non mancherà mai di festeggiare il Natale e non perderà nessuna occasione per fare del bene.

Scrooge compie una trasformazione, un cambiamento importante la notte della vigilia di Natale. Il Natale può essere un’occasione in cui potersi fermare a riflettere, un momento per porsi in maniera propositiva verso il cambiamento. Diventa un’occasione per un coraggioso atto di trasformazione, che ognuno di noi vorrebbe fare, ma che spesso dimentica.