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Tag: Sanremo 2023

Coppa Davis, Italia-Olanda 0-1: Arnaldi cede a Van de Zandschulp

Coppa Davis, Italia-Olanda 0-1: Arnaldi cede a Van de ZandschulpRoma, 23 nov. (askanews) – E’ dell’Olanda il primo punto nel tie con l’Italia. Merito di Van de Zandschulp che batte Arnaldi dopo una lotta di quasi tre ore al tie-break del 3° set con il punteggio di 6-7, 6-3, 7-6. Azzurro che ha sprecato anche tre match-point. L’Italia spera in Jannik Sinner, contro Tallon Griekspoor, per allungare il confronto al doppio decisivo. Sinner, numero 4 del mondo, affronterà per la seconda volta in carriera il 27enne olandese, numero 23. Ha battuto l’olandese in casa sua, in semifinale a Rotterdam, 75 76(5) proprio sul duro indoor, nelle stesse condizioni di gioco di Malaga anche se con un campo che si può considerare meno rapido.

Arnaldi vince al tie break il primo set. Il primo punto è di Arnaldi che sale di un minibreak 2-1 ma immediatamente lo restituisce con una palla corta che finisce fuori e va sotto di un minibreak. È la fiera degli errori e a sua volta Van De Zandschulp perde il servizio, 3-3. Sul 4-3 un altro minibreak e l’Olanda si porta 5-4 e servizio. Altro doppio fallo olandese e 5-5. Van de Zandschulp ha un set point sul servizio italiano, 6-6. Ribaltamento di fronte: la risposta dell’olandese è fuori, set point Italia. Altro dritto fuori dell’olandese, e il primo set è italiano: 8-6. Nel secondo parziale monologo olandese. Nel secondo parziale monologo olandese per il 6-3 finale. Van de Zandschulp che conquista anche il terzo set. Il primo break è dell’OLandese. Arnaldi recupera e siamo 3-3. Si va al tiebreak. Arnaldi arriva fino al 6-4 in proprio vantaggio. Il primo match point se ne va sul rovescio in corridoio di Arnaldi, 6-5. Ma col servizio per l’azzurro. Che spreca malamente cercando una smorzata dal fondo, 6-6. Dritto vincente da fondo e altro match point. Sul servizio centrale di Van De Zandschulp, risposta a rete, 7-7. Serve and volley e match point per l’olandese. Risposta larga dell’azzurro e vittoria in tre set per l’olandese, primo punto per i nostri avversari.

Conftrasporto, Russo: bene cambio passo, su porti governo ci ascolti

Conftrasporto, Russo: bene cambio passo, su porti governo ci ascoltiRoma, 23 nov. (askanews) – “Con questo governo abbiamo registrato un cambio di passo, soprattutto nell’approccio ideologico. E questo è molto importante. Vi chiediamo e ribadisco l’appello: abbiamo bisogno che la politica ci ascolti, abbiamo bisogno che la politica si confronti con il trasporto perché questo serve a noi ma serve il Paese”. Lo ha affermato il presidente di Conftrasporto, Pasquale Russo nel suo intervento all’ottavo forum internazionale dell’associazione, mentre in platea era presente il vicepremier e ministro di Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini.

“Bisogna accelerare ancora su alcune questioni e bisogna farlo in fretta, perché sono questioni che ci trasciniamo da tempo”, ha detto Russo, che sui porti ha lamentato come vi siano ancora “situazioni in alcuni porti da medioevo, in cui per fare i controlli ci mettiamo un mese”. E sulla discussione rispetto alla possibile riforma del sistema portuale “noi facciamo lo sforzo di fare proposte, quali imprese che aiutano e portano il paese in avanti e crediamo che sia nell’interesse del governo di parlare con noi. E non ci piace – ha detto – sentire in giro che c’è una riforma forse del sistema portuale e di queste organizzazioni e federazioni aderenti nessuna ha mai avuto l’opportunità in maniera adeguata di esprimere il proprio pensiero”. Nel suo intervento Salvini ha replicato rassicurando che sui porti “non ci sarà nessuna scelta, nessuna decisione definitiva prima che tutti coloro che sono coinvolti vengano ascoltati”.

Quanto al nodo del valico del Brennero, secondo il numero uno di Conftrasporto “è insopportabile che gli austriaci continuino a boicottare il nostro trasporto, le nostre imprese. Finalmente qualcuno ha lanciato un segnale ed è molto importante che sia stato dato da un ministro della Repubblica italiana”.

I Rabbini d’Italia contro il Papa: per lui aggressore e aggredito sono uguali

I Rabbini d’Italia contro il Papa: per lui aggressore e aggredito sono ugualiMilano, 23 nov. (askanews) – “Ieri l’incontro del Papa con i parenti degli ostaggi rapiti da Hamas, da tempo richiesto e sempre rinviato, è stato finalmente possibile perché è stato seguito da un incontro con parenti di palestinesi prigionieri in Israele, così come riportato dal Papa, mettendo sullo stesso piano innocenti strappati alle famiglie con persone detenute spesso per atti gravissimi di terrorismo. E subito dopo il Papa ha pubblicamente accusato entrambe le parti di terrorismo”. Lo dichiara in una nota il Consiglio dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia.

Secondo i Rabbini “queste prese di posizione al massimo livello seguono dichiarazioni problematiche di illustri esponenti della Chiesa in cui o non c’è traccia di una condanna dell’aggressione di Hamas oppure, in nome di una supposta imparzialità, si mettono sullo stesso piano aggressore e aggredito. Ci domandiamo – conclude la nota – a cosa siano serviti decenni di dialogo ebraico cristiano parlando di amicizia e fratellanza se poi, nella realtà, quando c’è chi prova a sterminare gli ebrei invece di ricevere espressioni di vicinanza e comprensione la risposta è quella delle acrobazie diplomatiche, degli equilibrismi e della gelida equidistanza, che sicuramente è distanza ma non è equa”.

Sardegna lavora a una filiera della birra made in Sardinia

Sardegna lavora a una filiera della birra made in SardiniaRoma, 23 nov. (askanews) – Una filiera della birra “Made in Sardinia” per una tracciabilità del prodotto che parte dal malto e dai cereali coltivati e prodotti interamente nell’isola e arrivi ai birrifici artigianali sardi per produrre una birra interamente sarda. Un’idea progettuale che mette insieme proprio la base della produzione cerealicola isolana e i birrifici artigianali sardi, in particolare le 18 realtà che fanno parte del Consorzio di Promozione e Tutela della Birra Artigianale Italiana da Filiera Agricola.

L’idea è stata lanciata ad Oristano durante l’incontro organizzato da Coldiretti Sardegna, che ha coinvolto il Consorzio Birra Italiana, la cooperativa Isola Sarda che riunisce 23 cerealicoltori isolani, ma anche i birrifici artigianali, i produttori di malto e quelli di luppolo dell’isola. Produttori di cereali e titolari dei birrifici hanno concordato sulla necessita di fare filiera e di provare a costruire una possibile collaborazione che porti a rafforzare il settore della Sardegna, anche seguendo l’esperienza della stessa cooperativa Isola Sarda che sta portando importanti benefici ai propri soci.

Auto, Salvini: solo elettrico è follia, ribaltare le scelte Ue

Auto, Salvini: solo elettrico è follia, ribaltare le scelte UeRoma, 23 nov. (askanews) – Sull’auto e l’abbandono dei motori termici nell’Unione europea “abbiamo perso fino all’altro ieri, però se le categorie produttive, al di là dei partiti e dei paesi si uniscono, io penso che potremmo ribaltare nei prossimi anni” le scelte politiche comuni. Lo ha affermato il vicepremier e ministro di Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini nel suo intervento al forum di Conftrasporto.

“Il futuro della mobilità sulle strade solo elettrico è una follia, è una sciocchezza ambientale, economica e sociale. Significa aiutare la Cina. Io sono per la neutralità tecnologica – detto Salvini – servono tutti i sistemi, Gpl, idrogeno, biocarburanti, non puoi fare finta che nei prossimi anni potremmo fare tranquillamente a meno del gas piuttosto che del gasolio. Senza gli altri combustibili non si va da nessuna parte”, ha avvertito. “Non possiamo andare tutti in giro col monopattino elettrico. Io voglio che la gente che vuole lavorare possa farlo. Voglio un Paese sostenibile e ricco – ha concluso Salvini – non un Paese sostenibile e disoccupato”.

Al Mauto la mostra dall’austerity alla mobilità di domani

Al Mauto la mostra dall’austerity alla mobilità di domaniMilano, 23 nov. (askanews) – Dal 23 novembre del 1973 – data in cui il Governo Rumor vara misure restrittive e divieti per contenere i consumi di energia – ai giorni nostri: cinquant’anni di politiche sulla mobilità, di ricerca tecnologica sui motori, di progettazione delle nuove aree urbane, di innovazione nel trasporto pubblico e di invenzioni futuristiche.

A partire da questo 50esimo anniversario, la mostra “Drive Different. Dall’Austerity alla mobilità del futuro”, al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (Mauto) dal 24 novembre 2023 al 7 aprile 2024, propone una riflessione sulle sfide della mobilità e sulle domande che è necessario porsi perché la ricerca tecnologica, da una parte, e le abitudini individuali, dall’altra, convergano sull’obiettivo comune di salvaguardare il pianeta. “Ripercorrere la storia dell’auto negli ultimi cinquant’anni è davvero affascinante e questa mostra la racconta bene, a partire dai veicoli iconici che hanno fatto la storia della nostra industria e che ci spingono verso il futuro. Stellantis è al centro di questo percorso con l’ambizione di innovare nei suoi prodotti e servizi la mobilità di domani. “Drive Different” è un’iniziativa di alto valore culturale e divulgativo del Mauto, che evidenzia quanto la presenza di nostri marchi italiani sia forte e proiettata verso il futuro”, ha detto John Elkann, presidente di Stellantis.

“Nel nostro ruolo di primo produttore di veicoli al mondo, con forti radici italiane, e di fornitore di soluzioni di mobilità innovative, siamo orgogliosi di partecipare a questa mostra. La presenza di Stellantis a “Drive Different” racconta la storia dell’evoluzione verso la transizione energetica e la mobilità sostenibile, nel rispetto dell’ambiente, racconta il nostro lavoro per garantire alle generazioni future la libertà di muoversi, che potrebbe essere a rischio se non si dà priorità all’innovazione permanente e al coinvolgimento degli stakeholder”, ha commentato Carlos Tavares, Ceo di Stellantis. Drive Different è ideata e curata per il Mauto da Giosuè Boetto Cohen, realizzata in collaborazione con Stellantis e e Aci, con il supporto di Eni, Politecnico di Torino, Senseable City Lab (Massachusetts Institute of Technology – Mit), e Quattroruote, e con il patrocinio del Ministero della Cultura, di Regione Piemonte e Città di Torino.

Donne in campo: in agricoltura donne innovative ma sottovalutate

Donne in campo: in agricoltura donne innovative ma sottovalutateRoma, 23 nov. (askanews) – Una cultura del lavoro inclusiva e valorizzazione della diversità del lavoro delle donne vissuta come un valore e non come un limite. Devono essere queste le parole d’ordine da cui ripartire, per Lorenza Albanese, presidente di Donne in Campo Cia Toscana, per il 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. In questa giornata, le donne di Donne in Campo Cia rilanciano e promuovono il tema del lavoro e in particolare dell’impresa, come fattore chiave per emancipare le donne dalla dipendenza economica e come fondamento del contrasto alla violenza di genere.

“L’imprenditoria come opportunità per superare la dipendenza economica di genere – dice Albanese -. La violenza sulle donne è purtroppo all’ordine del giorno, le violenze spesso non vengono riconosciute e le donne che denunciano le situazioni di disagio non riescono ad essere tutelate”. Intanto, sempre sabato 25 novembre, Donne in Campo di Toscana Nord organizza a Viareggio (Piazza Campioni) una mostra mercato dedicata all’imprenditoria agricola come opportunità per superare la dipendenza economica di genere.

“Ancora oggi – spiega Albanese – non si riesce a dare pari dignità e giusto riconoscimento al contributo economico e produttivo che le donne apportano all’agricoltura. Noi pensiamo che oltre alle quote rosa, importanti per garantire l’opportunità di accedere a posizioni di rilievo, per avviare un reale percorso di cambiamento, occorrerebbe agire soprattutto considerando il peso statistico del lavoro delle donne, misurando e contabilizzando il loro contributo economico e lavorando sulla filiera della governance locale orientando le politiche sul territorio sui fabbisogni reali, definendo strategie di sviluppo che vedano il contributo delle donne come una opportunità e non come un disvalore”.

Il Pd denuncia: la Rai è diventata TeleMeloni, non un servizio pubblico. Vigilanza e Agcom intervengano

Il Pd denuncia: la Rai è diventata TeleMeloni, non un servizio pubblico. Vigilanza e Agcom intervenganoRoma, 23 nov. (askanews) – “Ormai non esiste più la Rai. Esiste soltanto TeleMeloni. E le scelte editoriali, a TeleMeloni, sono dettate non da esigenze informative ma propagandistiche. E’ sconcertante e inaccettabile l’uso propagandistico che da tempo il servizio pubblico ha deciso di fare mettendosi a servizio del governo ma ieri sera il TG1 ha raggiunto ulteriori vette di disinformazione. Dov’è finito il principio a una corretta informazione? C’è un limite a tutto e questo limite è stato superato da tempo. E’ ora che di questa situazione si occupino la Commissione di Vigilanza e l’Agcom”. Lo denunciano in una dichiarazione congiunta i parlamentari Pd della commissione di Vigilanza sulla Rai.

“Nel servizio serale il Tg1 – denunciano in particolare i parlamentari dem della Vigilanza- è riuscito a nascondere le proposte del PD sulla manovra economica del governo persino nel pezzo confezionato per darne notizia. In quel servizio di quelle proposte non c’era neanche l’ombra. Con la beffa oltre al danno, di ospitare le critiche della maggioranza alla manovra alternativa del Pd, purtroppo oscurata”.

Turismo, Israele: pronti a ripartire fra cultura e spiritualità

Turismo, Israele: pronti a ripartire fra cultura e spiritualitàFirenze, 23 nov. (askanews) – La promozione turistica israeliana è già al lavoro per la ripartenza del settore al termine del conflitto di Gaza. Il messaggio ai turisti internazionali, di cui gli italiani rappresentano una fetta importante, è: “Israele ti aspetta”. Con un’avvertenza: gli appuntamenti e gli eventi previsti in questo periodo non saranno annullati ma soltanto posticipati, come ad esempio la Biennale di Gerusalemme, che diventerà un progetto itinerante che in Italia partirà da Casale Monferrato. “Un’ottima strategia per trasferire la cultura israeliana al mondo”, spiega Kalanit Goren, direttrice dell’ufficio nazionale israeliano del turismo a Milano, intervistata al Bto in corso a Firenze. Che aggiunge: “E’ un momento molto difficile per Israele ma questo non vuol dire annullare il turismo del futuro. Stiamo lavorando sempre di più soprattutto alla gestione di tutti gli aspetti della comunicazione”.

Israele conta sugli storici punti di forza della sua attrattività turistica, ha spiegato Goren. E lo fa anche attraverso canali diretti con i suoi clienti finali. Innanzitutto con il brand della “la spiritualità e di una cultura millenaria, la chiave migliore per ripartire. Aspettiamo la possibilità di accogliervi il prima possibile”, dice Goren, che ha voluto ringraziare “il governo e il popolo italiano per la vicinanza, così come lo sono stati gli israeliani durante il Covid. Siamo due popoli vicini”. L’offerta turistica israeliana è anche di carattere religioso e si rivolge soprattutto a un pubblico delle comunità cristiane ed ebree. Anche in questo caso l’Opera diocesana pellegrinaggi ha comunicato di aver sospeso ma non cancellato i pellegrinaggi in Terra Santa.

Un altro simbolo della resilienza israeliana e della volontà di ripartire è stata l’inaugurazione, nonostante gli attentati del 7 ottobre, della nuova sede della Biblioteca nazionale di Israele, avvenuta il 29 ottobre. E’ stata posticipata al novembre del 2024 anche la Convention della Federazione del turismo organizzato, che era prevista a Tel Aviv e Gerusalemme per gennaio dello stesso anno. “Abbiamo deciso di non cancellare ma solo di rimandarla”, ha detto il direttore Gabriele Milani. “E spero – ha aggiunto – che ci sia di la possibilità di farlo nel minore tempo possibile. Spero che il turismo torni presto ad essere punto di contatto tra culture, tradizioni e religioni”

Mda

R. Toscana approva il primo elenco delle piante officinali

R. Toscana approva il primo elenco delle piante officinaliRoma, 23 nov. (askanews) – E’ stato approvato il primo elenco delle piante officinali spontanee presenti in regione Toscana. Fanno parte di questo elenco circa 1.000 specie di piante, prevalentemente appartenenti alla famiglia delle Composite (come per esempio il genere achillea, il tarassaco, il cardo, la calendula, la camomilla), seguita dalle famiglie delle Leguminose (come l’astragalo, la galega) e le Graminacee (come la gramigna).

Redatto di concerto con la direzione Ambiente della Regione Toscana, e con il supporto dei dipartimenti competenti delle Università di Firenze, Pisa e Siena, l’elenco sarà oggetto di successivi aggiornamenti. Per alcune piante dell’elenco, per una corretta gestione della flora presente sul territorio regionale, sono date anche indicazioni riguardo a limitazioni o esclusioni alla raccolta. “E’ un settore, quello delle piante officinali, che ha una prospettiva particolarmente promettente per la regione”, ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi. Per officinale si intende una pianta utilizzata a scopo medicinale, aromatico o da profumo ma nella categoria rientrano anche alcune specie di alghe, di funghi macroscopici e di licheni, se destinati allo stesso uso. “Essere dotati di un elenco – ha aggiunto Saccardi – ci permette di salvaguardare e tutelare le risorse erboristico-floristiche autoctone e/o endemiche per tutte le forme con cui le piante si rinvengono sul territorio, una risorsa di grande interesse agronomico, vivaistico e nutraceutico”.