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Tag: Sanremo 2023

Sanità, “Donne, salute e rarità” il nuovo progetto di UNIAMO

Sanità, “Donne, salute e rarità” il nuovo progetto di UNIAMORoma, 21 nov. (askanews) – La Risoluzione ONU sui diritti delle persone con malattia rara adottata nel 2021 dopo aver espresso la “necessità di ridurre le disuguaglianze di genere” sottolinea che “le donne e le ragazze con una malattia rara devono affrontare maggiori discriminazioni e barriere nell’accesso ai servizi sanitari” e che le donne caregiver “si assumono una quota sproporzionata di cure e lavoro domestico non retribuiti”. È proprio dai principi espressi nella Risoluzione – una pietra miliare non solo per i diritti della comunità delle persone con malattia rara ma anche per l’inclusività delle donne – che muove il nuovo progetto di UNIAMO.

In questo periodo stiamo assistendo ad una sempre maggior specificità delle terapie, ma è necessario che a questa specificità si accompagni una diagnosi puntuale, in tempi ragionevoli. Nel foresigh studio Rare 2030 si auspica che il tempo di diagnosi scenda ad un anno dalla comparsa dei primi sintomi, dai 4,1 al momento rilevati dagli studi di Eurordis. Le donne sono penalizzate per una serie di fattori:

• le donne pazienti spesso sottovalutano i sintomi di patologie anche gravi, perché non culturalmente impostate per prendersi cura di sé • le donne caregiver non hanno il tempo per poter pensare alla prevenzione e ai controlli periodici, avendo già in accudimento una persona che richiede moltissime attenzioni.

• a volte, i medici non hanno il tempo per ascoltare i pazienti, e questo in maniera particolare se il paziente o caregiver è donna. • nelle sperimentazioni cliniche, a volte non vengono prese in considerazione le diverse

• caratteristiche delle donne rispetto agli uomini. • le formulazioni dei farmaci in commercio solo raramente sono personalizzate per la struttura delle donne. Riteniamo quindi urgente portare l’attenzione sulla medicina declinata al femminile, sia per donne con malattia rara che caregiver. La donna è infatti colonna portante della società, anche per la sua importanza cruciale nel tema sanità: è da lei che parte lo stimolo alla prevenzione, è lei che si occupa delle visite di controllo e in generale che, con il nascosto lavoro di caregiver, accompagna i membri della famiglia nel mondo della salute. Parleremo di tutto questo e delle varie tappe del progetto di sensibilizzazione giovedì 23 novembre a Roma presso la Sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale nell’evento “Donne, salute e rarità”, organizzato da UNIAMO, Federazione italiana delle malattie rare, con il contributo non condizionato di Chiesi Global Rare Diseases. Il programma. Dopo i Saluti Istituzionali delle parlamentari Simona Loizzo e Ilenia Malavasi, seguirà il confronto dei clinici con Maria Luisa Brandi, Presidente Fondazione Firmo per le Malattie delle Ossa, Stefania Polvani, Presidente Società Italiana di Medicina Narrativa (SIMeN) e Filippo Murina, Specialista in Ginecologia e Ostetricia, Responsabile Servizio di Patologia Vulvare Ospedale V. Buzzi, Milano. Modera Annalisa Scopinaro, Presidente UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare. Sarà poi dato spazio ai coordinamenti regionali delle malattie rare, con interventi di Giuseppina Annichiarico (Puglia), Giuseppe Limongelli (Campania), Cristina Scaletti (Toscana) e Simone Baldovino (Piemonte). E’ necessario infatti che la sensibilità su questo tema trovi nelle Regioni un appiglio concreto perché possano essere realizzati percorsi specifici e progetti pilota. Una testimonianza dal mondo dei pazienti sarà portata da Rita Treglia, consigliera di UNIAMO e Presidente ANACC.

Nasce 2100 Ventures: Venture Capital europeo dal cuore italiano

Nasce 2100 Ventures: Venture Capital europeo dal cuore italianoMilano, 21 nov. (askanews) – Con la partecipazione al talk “Think European: challenges and opportunities for Italian tech ecosystem”, Alessandro Benetton ha tenuto a battesimo oggi a Milano 2100 Ventures, nuova iniziativa dedicata a startup e giovani founder italiani ed europei.

L’evento si è svolto nella suggestiva location di 21 House of Stories Navigli, la nuova struttura ispirata al concetto di ospitalità ibrida promossa da Alessandro e Mauro Benetton e inaugurata il mese scorso in via Ascanio Sforza a Milano. Alessandro Benetton e la sua famiglia hanno deciso infatti di supportare questa iniziativa, mettendo a disposizione dei founder la propria esperienza imprenditoriale e l’accesso ad un ampio network industriale attivo in diversi settori. L’importanza della contaminazione di idee alla vigilia di una nuova era di innovazione industriale e’ stato il filo rosso di un confronto sull’ecosistema del venture capital in Italia e in Europa, che ha visto la partecipazione di alcuni importanti protagonisti del settore: Cameron McLain, co-fondatore e managing partner di Giant Ventures; Adil Bouhdadi, co-fondatore di Autone; Danila De Stefano, fondatrice di UnoBravo e Andrea Gennarini, co-fondatore e managing partner di 2100 Ventures. Il panel e’ stato moderato da Ine’s Makula, autrice di Made IT, uno dei principali podcast di imprenditoria digitale italiana.

2100 Ventures nasce dall’incontro tra Alessandro Benetton e tre giovani professionisti con esperienza pregressa nel settore finanziario e del venture capital internazionale: Andrea Gennarini, Andrea Casasco e Andrea Gurnari. Un team che puo’ contare inoltre sul supporto di autorevoli advisor come il business angel Luca Ascani, il General Partner di Unruly Capital Stefano Bernardi e il co-fondatore di Scalapay Raffaele Terrone. L’iniziativa, che avra’ sede a Londra e Milano e una dotazione di capitale prevista di 30 milioni di euro, si pone l’obiettivo di rafforzare i legami tra l’ecosistema del VC italiano e quello europeo: il team lavorera’ a fianco dei migliori VC internazionali per attrarre investimenti esteri nelle startup italiane piu’ promettenti, agevolando al contempo l’accesso dei founder europei al mercato italiano e del Sud Europa. L’unicita’ dell’iniziativa risiede in tre elementi chiave: il vantaggio generazionale dei managing partners, poco piu’ che trentenni e quindi capaci di instaurare un dialogo con i founder basato su una visione del mondo condivisa; un vasto network industriale focalizzato in particolare nel Sud Europa; un team che unisce un approccio fortemente imprenditoriale, competenze operative e solide esperienze internazionali. Per essere rilevanti e flessibili nel supporto ai founder, 2100 Ventures investira’ tra i 250 mila e i 750 mila euro per acquisire dall’ 1% al 5% di startup europee in fase early-stage (pre-seed, seed e Series A). 2100 Ventures ha effettuato finora sei investimenti. Tra le startup in portafoglio figurano Jet HR, una soluzione per l’automatizzazione e semplificazione dei processi di gestione dei dipendenti e delle buste paga per le PMI; autone, che favorisce la crescita di aziende retail attraverso la gestione e l’ottimizzazione data-driven dell’inventario; BonusX, piattaforma che aiuta le persone ad accedere ai benefici fiscali e sociali grazie alla digitalizzazione dei processi. Gli investimenti sono stati effettuati insieme a rinomati fondi di venture capital quali Seedcamp, Speedinvest, Giant Ventures, Collaborative Fund, Kima Ventures e Y Combinator.

“L’ Europa sta per vivere una nuova era d’innovazione industriale – commenta Alessandro Benetton, Presidente di Edizione e il Vicepresidente di Mundys – Le startup avranno un impatto sempre piu’ importante sul tessuto industriale: che si tratti di creare nuovo valore dai dati, di aiutare le industrie tradizionali a innovarsi digitalmente, o di trovare nuovi modelli nella transizione globale verso un’economia sostenibile”.

Assica nomina Francesco Pizzagalli presidente pro tempore

Assica nomina Francesco Pizzagalli presidente pro temporeRoma, 21 nov. (askanews) – Il Consiglio di presidenza di Assica, riuniotosi oggi, ha preso atto delle dimissioni del presidente Pietro D’Angeli, che ha da poco terminato il rapporto di collaborazione in qualità di direttore generale con l’azienda imolese CLAI, e ha nominato Francesco Pizzagalli a svolgere temporaneamente le funzioni di presidente, in attesa che venga completato l’iter procedurale per l’elezione della nuova guida dell’Associazione.

Assica in una nota ringrazia Pietro D’Angeli per questi cinque mesi di presidenza, “durante i quali ha messo grande impegno e determinazione nell’affrontare e approfondire le tante tematiche che caratterizzano il settore”. Dall’aumento dei prezzi delle materie prime carnee e dei servizi, alla perdita del potere d’acquisto delle famiglie in un contesto di particolare incertezza della filiera suinicola causato dalla PSA e dalle tensioni nei mercati internazionali. Oltre alla richiesta di abbassare dal 10 al 4% l’IVA su carni e salumi, Assica sottolinea ance l’importante successo ottenuto dalla Presidenza D’Angeli sulla tematica del “meat sounding”. Francesco Pizzagalli, vicepresidente di Assica con delega alla sostenibilità e presidente dell’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani dal 2012, è già stato presidente di Assica dal 2005 al 2010 ed è ora chiamato a traghettare l’associazione verso una nuova presidenza. È inoltre componente del CDA della Fumagalli Industria Alimentari S.p.A.

La transizione urbana al centro della nuova edizione BiUniCrowd

La transizione urbana al centro della nuova edizione BiUniCrowdMilano, 21 nov. (askanews) – Sei progetti che potranno essere selezionati anziché cinque come nelle precedenti edizioni. Sei partner industriali che li sosterranno per farli diventare reali attraverso il match-funding: a2a, Fondazione Cariplo, Corepla, Eni, Edison-Fondazione Eos e Thales Alenia Space. Si inaugura, inoltre, una nuova piattaforma per le campagne di raccolta: Ginger Crowdfunding, che porta in dote al progetto nuovo impulso alla formazione dedicata a tutti gli aspiranti progettisti. Sono queste le principali novità della VI edizione di BiUniCrowd, il crowdfunding targato Bicocca presentato oggi presso l’Auditorium dell’Università Milano-Bicocca. Iniziativa che permette di concretizzare idee innovative attraverso il contatto con importanti imprese finanziatrici e il reward based crowdfunding, modello che prevede una forma di ricompensa per chi investe nel progetto.

Nel corso della mattinata, le aziende che sostengono l’iniziativa e alcuni tra i progettisti che hanno già realizzato campagne di successo hanno fatto comprendere quanto sia importante mescolare la ricerca con la società e le imprese. “Il coinvolgimento di cittadini e aziende è l’elemento chiave di BiUniCrowd. Abbiamo potuto sperimentare il crowdfunding come veicolo di impatto sociale o terza missione dell’università”, ha spiegato Salvatore Torrisi, prorettore alla Valorizzazione della Ricerca in Bicocca, che introdotto l’evento. I numeri delle cinque edizioni già realizzate confermano gli importanti risultati: 21 progetti conclusi con successo e oltre 195.000 euro erogati grazie al supporto di più di 2.000 donatori, la maggior parte dei quali “esterni” all’ambiente universitario. “L’Università ha una grande responsabilità che è quella di avere un impatto anche sociale sul territorio – afferma Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’ateneo -. Ecco perché è importante trovare la strada per trasformare in progetti idee che parlino di sostenibilità, di efficienza energetica, di mobilità intelligente, in generale di progresso nella società in cui viviamo. Con questa nuova edizione di BiUniCowd si offre ancora una volta la possibilità che questa trasformazione avvenga con il sostegno del finanziamento diffuso”.

I vincitori del bando otterranno un supporto formativo all’utilizzo del crowdfunding per raggiungere l’obiettivo del 50% di fondi previsti, mentre il restante 50% sarà cofinanziato dai partner, per un budget massimo di 10.000 euro. È possibile candidare il proprio progetto fino al 15 gennaio 2024.

Coppa Davis a Malaga al via con cartello “No war”

Coppa Davis a Malaga al via con cartello “No war”Roma, 21 nov. (askanews) – “No war” è il grande cartello innalzato dai team di Canada e Finlandia che oggi si scontrano nella giornata di apertura della Davis Cup di tennis a Malaga, in Spagna.

Il Canada, campione uscente, scende in campo contro la Finlandia, per la prima volta tra le otto squadre finaliste. Un evento così storico che al palazzo dello sport di Malaga sono arrivati 7mila sostenitori finlandesi. Dopo l’esecuzione dei due inni nazionali, le due squadre hanno mostrato il cartello “No war” e sul maxischermo è comparsa la scritta Tennis for peace.

Manovra, Gentiloni: da Ue non bocciatura ma invito alla prudenza

Manovra, Gentiloni: da Ue non bocciatura ma invito alla prudenzaRoma, 21 nov. (askanews) – “Noi per definizione abbiamo un rapporto costruttivo col governo italiano, come con i governi dell’Unione in generale. Nel caso di questo disegno di legge per il bilancio, la nostra opinione dice che non è pienamente in linea con le raccomandazioni europee. Tradotto: non si tratta di una bocciatura ma di un invito alla prudenza di bilancio e di un invito a usare al meglio le risorse comuni europee”. Così il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha risposto a una domanda sul parere dell’esecutivo comunitario sulla manovra di bilancio dell’Italia, nel corso della conferenza stampa di presentazione del semestre europeo sulle politiche di bilancio.

“Avete visto diverse sfumature di valutazione. Penso che la valutazione della proposta di bilancio del governo italiano sia molto chiara: non una bocciatura – ha ribadito – ma un invito in quelle due direzioni”.

Da Mondelez 600 mln Usd investimenti entro 2030 su filiera- rpt

Da Mondelez 600 mln Usd investimenti entro 2030 su filiera- rptRoma, 21 nov. (askanews) – Un miliardo di dollari di investimenti per affrontare le sfide sistemiche della filiera del cacao, dall’aspetto ambientale passando per i diritti umani, e migliorare le condizioni economiche e di vita dei coltivatori. Mondelez International rilancia così il progetto Cocoa Life e, per sostenere la nuova fase del programma, iniziata ufficialmente già dai primi mesi del 2023, annuncia nuovi investimenti per 600 milioni di dollari fino al 2030 che, sommati ai 400 milioni già investiti nei primi dieci anni, porta il budget totale di Cocoa Life a 1 miliardo di dollari.

“In qualità di azienda leader nel settore degli snack è tra le nostre priorità continuare a procurarci gli ingredienti per noi più importanti nel modo giusto e Cocoa Life è al centro di questa strategia – spiega Dirk Van de Put, presidente e CEO di Mondelez International – Siamo orgogliosi di annunciare questi nuovi investimenti e chiediamo un maggiore sforzo e azioni concrete a livello di comparto per ottimizzare l’impatto del progetto. Il nostro obiettivo è sviluppare collaborazioni all’avanguardia per costruire insieme il futuro della filiera del cacao”. Mondelez International ha avviato il progetto Cocoa Life nel 2012 per garantire un approvvigionamento più sostenibile del cacao e affrontare alla radice le criticità della filiera tramite un approccio integrato, in particolare per quanto riguarda la produttività delle aziende agricole, le condizioni di vita dei coltivatori, lo sviluppo della comunità e l’impegno nella lotta contro il lavoro minorile e la deforestazione. Dopo dieci anni di lavoro il progetto è arrivato a coinvolgere oltre 200.000 agricoltori. Entro il 2030, Cocoa Life punta ad aumentare il numero di agricoltori con un reddito adeguato, a migliorare i sistemi di tutela dei minori e promuovere l’accesso a un’istruzione di qualità, a combattere la deforestazione nelle aziende agricole Cocoa Life di tutto il mondo.

Manovra, Ue: l’Italia non pienamente in linea con le raccomandazioni (e con il tetto di spesa 2024)

Manovra, Ue: l’Italia non pienamente in linea con le raccomandazioni (e con il tetto di spesa 2024)Strasburgo, 21 nov. (askanews) – L’Italia, assieme alla Germania e altri sette paesi dell’Unione Europea ha presentato un progetto di bilancio per il prossimo anno che appare “non pienamente in linea con le raccomandazioni del Consiglio europeo”. E’ il parere pubblicato dalla Commissione europea all’avvio del ciclo del semestre di coordinamento sulle politiche di bilancio per il 2024.

L’Italia – assieme a Austria, Germania, Lussemburgo, Lettonia, Malta, Olanda, Portogallo e Slovacchia – nella categoria intermedia dei paesi non pienamente in linea con le raccomandazioni di bilancio, mentre altri 7 Stati – Cipro, Estonia, Grecia, Spagna, Irlanda, Slovenia, Lituania – risultano virtualmente già “promossi”, dato che secondo la Commissione i progetti di Bilancio che hanno presentato sono in linea con le raccomandazioni. All’opposto per altri quattro Stati – Belgio, Finlandia, Francia e Croazia – secondo Bruxelles i piani di bilancio “non sono in linea con le raccomandazioni”.

Guardando all’Italia, la Commissione “prevede che il disavanzo di bilancio nominale dell’Italia sarà al 4,4% del Pil nel 2024, al di sopra del valore di riferimento del Trattato pari al 3% del Pil, e il rapporto debito pubblico/Pil al 140,6% nel 2024, al di sopra del valore di riferimento del trattato del 60% del Pil, ma – nota la Commissione – 6,5 punti percentuali al di sotto del rapporto debito-Pil di fine 2021”. “Come annunciato nella comunicazione sul semestre europeo 2023, la Commissione – ricorda il parere nel paragrafo 5 – proporrà al Consiglio di avviare procedure per disavanzo eccessivo basate sul disavanzo nella primavera del 2024 sulla base dei dati di risultato per il 2023, in linea con le disposizioni giuridiche esistenti. Gli Stati membri sono stati invitati a tenerne conto nell’esecuzione dei bilanci 2023 e nella preparazione dei documenti programmatici di bilancio per il 2024”.

C’è da aspettarsi, quindi, nella prossima primavera, che la Commissione chieda l’apertura delle procedure per deficit eccessivo per l’Italia e per tutti gli altri paesi (almeno altri otto) che superano il valore di riferimento del 3% rispetto al Pil. La Commissione europea, in particolare, rileva che il piano di Bilancio presentato l’Italia non rispetta pienamente il tetto di spesa previsto per il prossimo anno in base alla raccomandazioni del Consiglio Ue. Il 14 luglio scorso, sulla base delle proposte della Commissione, il Consiglio aveva raccomandato all’Italia un target di aumento nominale della spesa pubblica netta non oltre l’1,3%, dal 2023 al 2024. Su questo punto l’Italia è nominalmente in linea con le raccomandazioni, perché secondo le previsioni economiche d’autunno della Commissione, la spesa pubblica netta aumenterà dello 0,9% nel 2024, rispetto al 2023, ben al di sotto del limite dell’1,3%.

Sostanzialmente, però, nel pacchetto di avvio del semestre europeo presentato oggi a Bruxelles, la Commissione nota che l’aumento della spesa è stato ben maggiore di quanto appare. Il target dell’1,3%, infatti, era basato sulle previsioni economiche della primavera scorsa, che prospettavano un aumento della spesa nel 2023 molto inferiore a quello che poi si è verificato. Questo perché, dopo che il governo italiano ha deciso una riclassificazione dei crediti d’imposta previsti dal Superbonus edilizio, che da esigibili nel 2023 diventeranno inesigibili nel 2024, si è registrata una forte impennata delle richieste del Superbonus nel 2023, con un amento sostanziale della spesa pubblica primaria, pari allo 0,8% del Pil in più rispetto a quanto era stato previsto in primavera. In pratica, la Commissione calcola che, se la raccomandazione sul tetto di spesa per il 2024 fosse stata fatta con i dati reali del 2023, e non sulla base delle previsioni di primavera, l’Italia avrebbe superato il limite per un ammontare equivalente allo 0,6% del Pil. E questo nonostante il fatto che nel 2024 non saranno più esigibili i crediti d’imposta del Superbonus, che comporterà una sostanziale riduzione della spesa pubblica netta rispetto al 2023. “Perciò – si legge al paragrafo 15 del parere della Commissione sui piani di bilancio dell’Italia – la spesa pubblica primaria nazionale netta è valutata come non pienamente in linea con la raccomandazione”. La conclusione su questo punto (paragrafo 20) e che “secondo le previsioni della Commissione, la crescita della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale dovrebbe rispettare il tasso di crescita massimo raccomandato nel 2024. Tuttavia, se la spesa netta nel 2023 fosse stata la stessa prevista al momento della raccomandazione, il tasso di crescita risultante della spesa netta nel 2024 sarebbe superiore a quello raccomandato”.

Tennis, Sinner: “Rivincita con Djokovic? No, penso all’Olanda”

Tennis, Sinner: “Rivincita con Djokovic? No, penso all’Olanda”Roma, 21 nov. (askanews) – Il passato non conta. Jannik Sinner è carico, motivato, proiettato al futuro. “Sono arrivato con buone sensazioni, ma quel che ho fatto a Torino non importa” ha detto nella conferenza stampa della vigilia a Malaga, al Palacio de Deportes José María Martín Carpena, l’impianto che ospita le finali incastonato in un polo sportivo a due passi dallo stadio di calcio locale, che nel 2012 arrivò per la prima volta nella sua storia in Champions League. Sinner è arrivato ieri, come Novak Djokovic. Entrambi sono stati accolti dal direttore delle Davis Cup Finals, Feliciano Lopez. Oggi il primo allenamento con la squadra e poi ha partecipato alla conferenza stampa. “Sono felice di essere qui, credo che la nostra sia una bella squadra, una squadra forte. Abbiamo tante opzioni da poter mettere in campo. Vedremo come andrà, noi daremo il 100% comunque”. Nessuna rivincita con Djokovic: “Penso solo solo all’Olanda” Sinner non ha negato un po’ di stanchezza, normale e comprensibile alla fine di una stagione lunga intensa in cui è diventato l’italiano con più partite vinte in un anno e il primo a chiudere in Top 5 nel ranking di fine stagione da quando esiste la classifica computerizzata, introdotta nel 1973. “Siamo tutti un po’ stanchi, fisicamente e mentalmente – ha detto Sinner – La stagione è stata lunga, ma ogni settimana è diversa. Mi sento pronto a competere al 100%, domani avremo un altro giorno per allenarci. Lo sfrutterò, ma proverò anche a riposarmi. Poi vedremo chi giocherà giovedì”.

L’Italia si presenta a Malaga con grandi ambizioni, è innegabile, ma già la sfida contro l’Olanda può nascondere più di qualche insidia, soprattutto se dovesse decidersi al doppio. “Siamo una squadra forte, lo sappiamo. Ma abbiamo toccato con mano come in Coppa Davis la classifica non conti, per cui dobbiamo essere pronti in ogni match al 100%, è questa la cosa importante” ha detto il capitano Filippo Volandri. Dietro a Sinner, Volandri ha tre principali opzioni possibili in singolare. Il secondo miglior azzurro per classifica è il carrarino Lorenzo Musetti, numero 27 ATP, ha raggiunto quest’anno tre semifinali nel circuito maggiore a Barcellona, Bastad e Chengdu; in Davis ha perso gli ultimi tre singolari disputati. Poi c’è Matteo Arnaldi, numero 44 e semifinalista quest’anno a Umago, ha debuttato in singolare nella fase a gironi a Bologna due mesi fa, battendo il cileno Cristian Garin e lo svedese Leo Borg, figlio della leggenda Bjorn. Infine Lorenzo Sonego, numero 47, che ha giocato finora nove singolari in Coppa Davis e ne ha vinti sei. Sarà uno di loro ad aprire il percorso azzurro giovedì, nel singolare fra i numeri 2 che inaugurerà il quarto di finale contro l’Olanda alle 10.

“E’ stata una buona stagione per me sulla terra rossa e sull’erba, non ho finito come avrei voluto ma è parte della crescita” ha detto Musetti, che ha ricordato anche la vittoria su Novak Djokovic a Monte-Carlo. “E’ stata la più bella della mia carriera, qualcosa che sognavo fin da bambino. Ora mi sento pronto per questo evento, sono felice di terminare la stagione qui a Malaga”. Sorride, e non potrebbe essere altrimenti, anche Matteo Arnaldi. “Per me è eccezionale essere qui, questa è la mia prima volta alle Finals – ha detto -. A parte la fase a gironi a Bologna, è la prima volta che gioco in squadra, sto cercando di capire cosa significhi e divertirmi”. Il singolarista numero 2, salvo sorprese che non si possono mai escludere, affronterà Botic van de Zandschulp, numero 51 del mondo, finalista quest’anno a Monaco di Baviera. “Quest’anno ha fatto peggio dell’anno scorso, ma nelle ultime settimane ha confermato il livello. tra dritto e rovescio colpisce la palla in maniera diversa, non dà grande continuità. non gli piace ritmo alto. la mia scelta andrà verso chi mi darà più garanzie per quel tipo di partita” ha detto il capitano Filippo Volandri.

“E’ un giocatore che si adatta bene a queste situazioni – ha aggiunto Musetti -. Quest’anno, è vero, ha fatto meno bene della scorsa stagione ma nelle ultime settimane ho visto di nuovo il Van de Zandschulp che conoscevamo. A Bercy ha battuto giocatori forti come Tommy Paul. E’ sicuramente un avversario insidioso su queste superfici. Noi cercheremo di essere fastidiosi altrettanto”. A proposito di superficie, il campo “è veloce ma meno di Torino – ha detto Volandri -. Rispetto all’anno scorso c’è anche meno differenza tra il Centrale e i campi di allenamento. Le palline sono veloci ma si aprono abbastanza presto. La fortuna per me è avere giocatori di questo livello è che si sanno adattare, sono abituati a farlo ad ogni settimana. Ci aspettiamo anche un pubblico importante, come l’anno scorso. A ognuno dei ragazzi ho chiesto la massima disponibilità”. L’Italia parte senza una coppia di doppio di riferimento. Nella scelta, ha spiegato Volandri, “contano l’affinità e il feeling con il compagno, il servizio e la risposta al servizio della velocità che ci si può aspettare con questi giocatori: è un insieme di fattori”. “C’è anche la variabile del lato di campo di campo in cui uno preferisce giocare” chiosa Bolelli, che l’anno prossimo giocherà nel circuito stabilmente con Andrea Vavassori, come ha raccontato su SuperTennis. Bolelli ha comunque una certezza: “Chiunque andrà in campo, il nostro doppio sarà molto competitivo”.

Casa, reddito familiare per l’affitto +33% di quello per acquisto

Casa, reddito familiare per l’affitto +33% di quello per acquistoRoma, 21 nov. (askanews) – Il reddito familiare richiesto per affittare una casa in Italia si aggira intorno ai 28.319 euro netti all’anno, come evidenziato da un’indagine pubblicata da idealista, portale per lo sviluppo tecnologico. Si tratta di una cifra del 33% superiore a quella necessaria per sostenere la rata del mutuo per l’acquisto della stessa abitazione – una casa con due stanze da letto, la tipologia più richiesta da coloro che stanno cercando una nuova soluzione abitativa -, stimato in 21.363 euro netti. A questa cifra bisogna aggiungere un risparmio minimo di 40.682 euro, richiesti come acconto. Tra i principali mercati italiani, Genova presenta la maggiore differenza percentuale tra il reddito netto necessario per l’affitto e per l’acquisto, con una disparità del 70%. Seguono Palermo (60%), Torino (43%), Napoli (22%), Roma (21%), Bologna (20%) e Milano (12%). In modo sorprendente, a Rimini (-22%), il reddito familiare essenziale per l’affitto è inferiore rispetto a quello per l’acquisto. Rimini precede altri 15 centri, tra cui Bolzano e Arezzo (entrambe -14%), quindi Cuneo, Imperia e Matera (tutte -12%).

Il saldo più significativo tra le due operazioni emerge nella città di Biella, dove è necessario avere un reddito superiore del 112% per affittare una casa rispetto all’acquisto. A seguire, si collocano Ragusa (98%), Vicenza (94%), Trapani (86%), e Siracusa (83%). In sintonia con i suoi elevati costi di affitto, Milano richiede il reddito netto più alto per accedere a una casa in affitto: 72.782 euro netti. Seguono Firenze (49.403 euro netti), Bologna (49.039 euro netti), Bolzano (48.786 euro netti) e Venezia (47.743 euro netti). Roma (45.649 euro netti) e Napoli (37.336 euro netti) si collocano rispettivamente all’ottavo e tredicesimo posto nella classifica. Nell’opposto spettro, Vercelli richiede solo un reddito di 11.809 euro per affittare un trilocale.

“I dati di questo studio indicano che il reddito necessario per acquistare una casa, seguendo le raccomandazioni finanziarie (non destinare più del 30% delle proprie entrate mensili all’affitto o al pagamento della rata del mutuo) – commenta Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di idealista – è spesso notevolmente inferiore rispetto a quello richiesto per affittare la stessa proprietà. Tuttavia, è essenziale ricordare che l’acquisto richiede investire una parte significativa dei risparmi accumulati nel tempo. L’elevata domanda continua a generare tensioni sui prezzi, portando a un aumento costante che mette a dura prova gli inquilini, limitando la loro capacità di risparmio e favorendo una crescente dipendenza dall’affitto. Per interrompere questo circolo vizioso, è fondamentale adottare politiche di locazione che incrementino l’offerta di case in affitto, riducendo la pressione sui prezzi e favorendo una tendenza al ribasso. Questo, a sua volta, potrebbe migliorare le prospettive di risparmio per i residenti nel futuro”.