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Tag: Sanremo 2023

Vino, Strada del Sagrantino: contest fotografico su foliage vitigni

Vino, Strada del Sagrantino: contest fotografico su foliage vitigniMilano, 19 nov. (askanews) – “Colori d’autunno, il foliage della vite del Sagrantino” è il titolo del contest fotografico in programma fino al 7 dicembre nel territorio di Montefalco (Perugia). Giunto alla sua 12esima edizione, questa iniziativa è firmata da La Strada del Sagrantino, associazione di cui è socio il Consorzio Tutela Vini Montefalco.

I caratteristici colori che i vigneti del Sagrantino assumono in autunno sono il tema del contest, aperto a tutti sul territorio dei cinque Comuni che fanno parte della zona di produzione dei vini della Denominazione Doc e Docg: Bevagna, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo e Montefalco. La Strada del Sagrantino promuove anche “Sagrantino Trek in autunno” passeggiate tra vigneti e uliveti lungo appositi percorsi assieme alla guida escursionistica e ambientale Aigae, Cristiano Ceppi.

Salario minimo, Bonomi: problema c’è in finte coop, servizi e commercio

Salario minimo, Bonomi: problema c’è in finte coop, servizi e commercioMilano, 19 nov. (askanews) – In Italia c’è un problema di salario minimo ma “non è un tema di Confindustria, nel senso che se stiamo a guardare la discussione che c’è oggi, ossia la soglia dei famosi 9 euro lordi, i contratti di Confindustria sono tutti superiori a questo livello, quindi non è un tema che ci riguarda”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ‘In Mezz’ora’ su Rai Tre.

“C’è un problema di salari minimi? Sì, ma sappiamo dove? E’ questo il problema – ha proseguito -. Bisogna avere la volontà politica di vedere dov’è il problema, e per sapere questo basta incrociare due banche date, ma non lo si fa perchè non si vuole dire quali sono questi lavori”. Sono, ha detto Bonomi, “le finte cooperative, i servizi e il commercio, lo sappiamo quali sono i settori dove abbiamo basse paghe”. “Bisogna partire dall’analisi del fenomeno e intervenire su chi paga poco, perchè – ha proseguito – nell’immaginario collettivo è sempre l’industria, quando si parla di imprese il problema è delle imprese di Confindustria, non è così. I nostri contratti collettivi nazionali di lavoro sono superiori ai 9 euro lordi, il contratto dei metalmeccanici, le famose tute blu, è 11 euro l’ora”.

Tennis, Binaghi: Atp Finals in Italia non finiscono nel 2025

Tennis, Binaghi: Atp Finals in Italia non finiscono nel 2025Roma, 19 nov. (askanews) – “Le Atp Finals in Italia non finiscono nel 2025. Io vinco, questa partita la vinco. Quando dico io intendo il Consiglio federale. Non so dove, non so per quanto, ma le Atp Finals in Italia non finiscono nel 2025”: lo ha detto il presidnete della Fitp, Angelo Binaghi, rispondendo in conferenza stampa a Torino, se l’avventura a Torino delle Atp Finals terminerà nel 2025.

“Questo è il momento della responsabilità – ha aggiunto Binaghi -. Credo che ci siano tutte le condizioni perché questo sia il tempo perché noi ci muoviamo, facciamo una proposta la migliore possibile. Adesso il prodotto vale di più e quindi dobbiamo riuscire a migliorare. Io parto da qua, da Torino, e vinco”. “Dobbiamo presentare la migliore offerta economica, contro di noi ci sono gli arabi e le capitali di importanti nazioni”, ha concluso Binaghi.

Atp Finals, Binaghi: oltre 300 milioni di euro di impatto economico

Atp Finals, Binaghi: oltre 300 milioni di euro di impatto economicoTorino, 19 nov. (askanews) – “La più grande manifestazione sportiva indoor nella storia dello sport italiano”. Dati alla mano, “le 15 sessioni continue delle Atp Finals sono andate sold out. Abbiamo avuto 174mila biglietti venduti, 124mila spettatori unici, più del 40% stranieri, per il restante 60% i 2/3 sono arrivati dal resto di Italia, 1/3 dal Piemonte. Una permanenza media di 3 giorni, e oltre 300milioni di euro di impatto economico”. Sono i numeri snocciolati dal presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, nella conferenza stampa a conclusione delle Nitto Atp Finals a Torino.

Ad Asti convegno su crisi clima e sostenibilità economica nel vino

Ad Asti convegno su crisi clima e sostenibilità economica nel vinoMilano, 19 nov. (askanews) – Il 30 novembre alle ore 9.30, alla Banca di Asti in piazza Libertà ad Asti si terrà il convegno dal titolo “Cambiamento climatico e sostenibilità economica nel settore vitivinicolo”. L’iniziativa è promossa dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, e dalla Banca di Asti, “impegnati nel trovare una risposta concreta a partire dai dati che la ricerca scientifica e la sperimentazione in ambito agricolo mettono a disposizione”. Una giornata per ragionare sul futuro della viticoltura e sulle problematiche attuali e future, ma soprattutto sulle possibili soluzioni che possono essere trovate attraverso la sinergia tra enti, aziende e istituzioni.

“La volontà del Consorzio è quella di creare un dialogo tra viticoltori ed enti creditizi affinché possano nascere nuovi interessi e investimenti rivolti alla viticoltura” ha spiegato il presidente, Vitaliano Maccario, aggiungendo che “in quanto rappresentanti di piccole e grandi realtà del mondo vitivinicolo del nostro territorio lavoriamo affinché si sviluppino nuove forme di collaborazione e cooperazione che possano aiutare nella crescita e nell’innovazione le realtà che tuteliamo”. Il convegno, moderato da Luca Ferrua, sarà aperto da un ospite d’eccezione, Luca Mercalli, divulgatore e climatologo di grande fama, che affronterà il tema legato ai rischi connessi al cambiamento climatico e alle possibili soluzioni che ci saranno in futuro. A seguire interverrà il Luigi Bavaresco, professore di Viticoltura all’Università Cattolica di Piacenza che tratterà dell’adattamento della viticoltura al cambio climatico con un approfondimento sui vitigni resistenti studiati tramite le Tecniche di evoluzione assistita (Tea). A prendere la parola sarà poi Mario Fregoni, docente di Viticoltura e presidente onorario e membro del Consiglio Scientifico dell’Oiv, che parlerà della sperimentazione in corso sulla Vitis Vinifera franca di piede in rapporto alla resistenza agli stress idrici e termici. Chiuderanno il convegno Cristina Mobiglia e Francesco Degiovanni parlando del ruolo che gli enti bancari, in questo caso la Banca di Asti, possono avere in merito al finanziamento della ricerca e al sostegno della transizione ambientale.

Brescia, al Macof le foto sulla pena di morte di Luisa Menazzi Moretti

Brescia, al Macof le foto sulla pena di morte di Luisa Menazzi MorettiRoma, 19 nov. (askanews) – Immagini che danno parola alle emozioni. Dopo il successo della mostra alla Biennale di Fotografia di Berlino (EMOP Berlin 2016), il premio dell’International Photography Awards di New York del 2016 e l’esposizione a Santa Maria della Scala a Siena, arriva anche a Brescia, a conclusione del programma “Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”, il progetto fotografico sulla pena di morte di Luisa Menazzi Moretti intitolato Ten Years and Eighty-Seven Days/Dieci anni e ottantasette giorni.

Una mostra composta da diciassette immagini il cui titolo fa riferimento al tempo medio che un condannato attende nel braccio della morte dalla condanna all’esecuzione. Si tratta di opere che trasformano in immagini le frasi, le dichiarazioni e i testi delle lettere scritte dai detenuti del carcere di Livingston, vicino ad Huntsville, in Texas, in attesa dell’esecuzione. Fotografie singole, dittici o trittici di grande formato con accanto i testi delle lettere conservate nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Le fotografie di Luisa Menazzi Moretti non raccontano le parole, ma danno forma e immagine ai pensieri degli uomini e delle donne che le hanno scritte e pronunciate: una sorta di antologia visiva sui travagli interiori dei condannati a morte. La mostra sarà aperta al pubblico dal 25 novembre al 24 dicembre al Macof – Centro della fotografia italiana di Brescia ed è inserita all’interno delle iniziative di Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

Nessun intento di reportage, né documentaristico. L’opera di Luisa Menazzi Moretti immortala la solitudine, i silenzi, crea uno stato d’animo e innesca una comunicazione non verbale. Non parla di morte, ma narra la vita sospesa dentro quel luogo e in quello Stato americano (dove l’artista ha vissuto per molti anni) in cui, dal 1982 al marzo di quest’anno, sono stati giustiziati 583 detenuti. La morte non è esibita, né ci sono innocenti o colpevoli. Ci sono solo immagini elaborate: scatti di oggetti, simboli, pensieri di uomini e donne le cui parole cercano libertà, chiedono perdono, riflettono sulla condizione cui sono costretti, maledicono o invocano il cielo, il tempo, le ore e o minuti dell’attesa.

Giulia Cecchettin, Tajani: Turetta in Italia entro 48 ore. Ma non basta il processo, educare i nostri giovani

Giulia Cecchettin, Tajani: Turetta in Italia entro 48 ore. Ma non basta il processo, educare i nostri giovaniRoma, 19 nov. (askanews) – “Grazie alla collaborazione tra le nostre forze dell’ordine e quelle tedesche è stato arrestato questo giovane che credo entro 48 ore sarà in Italia per essere processato”, lo ha detto il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando in una intervista al TG2 l’arresto in Germania di Filippo Turetta, il presunto assassino di Giulia Cecchettin.

Tajani ha tenuto a rimarcare che “non basta il processo, non bastano le leggi, serve veramente cominciare a educare i nostri giovani, fin da quando sono piccolissimi, a rispettare le donne. A rispettare le loro sorelle, a rispettare le loro mamme, le loro compagne di scuola. Così si cambia”.

Ragnar Kjartansson, ritratto d’artista per Lo schermo dell’arte

Ragnar Kjartansson, ritratto d’artista per Lo schermo dell’arteFirenze, 20 nov. (askanews) – Ragnar Kjartansson è uno dei protagonisti brillanti della scena del contemporaneo, capace di unire nel proprio lavoro ricerca e leggerezza, diversi media e una spiccata attitudine per l’empatia. Al festival Lo schermo dell’arte di Firenze è stato presentato, in anteprima italiana, il documentario che Roxanne Bagheshirin Laerkesen ha dedicato all’artista islandese, intitolato “I’m not an authentic human being”.

Prodotto dal museo Louisiana in Danimarca, il film dà voce a Kjartansson che, dal suo studio di Reykjavík, racconta alcune delle sue opere più note, fino ad arrivare a uno dei capolavori, “The visitors”, installazione su nove schermi che è stata esposta, in una mostra memorabile, in Pirelli HangarBicocca a Milano nel 2013. Ragnar racconta, sorride, non si prende mai sul serio, ma i suoi lavori e le sue installazioni lasciano spesso il segno e ci dicono di un’arte contemporanea che guarda più avanti, senza mai perdere di vista la nostra umanità.

Ucciso un altro operatore Onu a Gaza, sono 104 dall’inizio della guerra. Mai così tanti nella storia dell’Onu

Ucciso un altro operatore Onu a Gaza, sono 104 dall’inizio della guerra. Mai così tanti nella storia dell’OnuRoma, 19 nov. (askanews) – L’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha riferito oggi che “un collega è rimasto ucciso nella zona nord” della Striscia di Gaza “a causa degli attacchi”, precisando quindi che “dall’inizio della guerra sono stati uccisi 104 colleghi”.

Si tratta del “numero più alto di operatori umanitari delle Nazioni Unite uccisi in un conflitto nella storia dell’Onu”, ha sottolineato Unrwa nel suo aggiornamento quotidiano sul conflitto nell’enclave palestinese.

Bernini: Giulia Cecchettin ha diritto alla laurea, è sua

Bernini: Giulia Cecchettin ha diritto alla laurea, è suaRoma, 19 nov. (askanews) – “Innanzitutto, bisogna rispettare il dolore della famiglia. In questo momento la famiglia viene prima di tutto. Poi, quando vorranno e se vorranno, Giulia ha diritto ad avere quello che si è ampiamente guadagnata, cioè la sua laurea in ingegneria. Giulia è già dottore in ingegneria, è solo una formalità”, lo ha detto al meeting di Forza Italia a Taormina, il ministro dell’Università e della Ricerca, Annamaria Bernini, rispondendo a una domanda sulla morte di Giulia Cecchettin.

“Non è che Giulia riceverà una laurea, Giulia riceverà la sua laurea in ingegneria, perché le mancava solo la discussione della tesi. E’ già dottore, manca solo la formalità”, ha aggiunto, concludendo: “Le hanno tolto tutto il resto: la vita e il diritto di amare”.