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Tag: Sanremo 2023

Offerta Kishida a santuario nazionalista, protesta di Pechino

Offerta Kishida a santuario nazionalista, protesta di PechinoRoma, 21 apr. (askanews) – La Cina ha protestato oggi per l’offerta rituale del primo ministro giapponese Fumio Kishida al controverso santuario nazionale Yasukuni-jinja: l’ ha detto venerdì il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin.

Kishida ha inviato l’offerta rituale del “masakaki”, un oggetto votivo shinto, in occasione del festival di primavera del santuario Yasukuni, dove sono venerate le anime di 2,4 milioni di soldati morti in guerra per il Giappone, compresi 14 criminali di classe A condannati per crimini contro la pace dal Tribunale per i crimini di guerra nell’Estremo oriente di Tokyo alla fine della seconda guerra mondiale. “La Cina si oppone risolutamente alle azioni negative del Giappone relative al santuario Yasukuni e ha già presentato una forte protesta alla parte giapponese”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, nella quotidiana conferenza stampa a Pechino.

La Cina esorta il Giappone a rompere i legami con il suo passato militarista e guadagnarsi la fiducia dei vicini paesi asiatici e della comunità mondiale con passi concreti, ha aggiunto Wang. Situato nel centro di Tokyo, lo Yasukuni è un santuario shinto fondato nel 1869 per commemorare i caduti al servizio del Giappone.

Kishida ha fatto la sua offerta, secondo quanto ha precisato il governo giapponese, a titolo “privato”. Nel dicembre 2013, Abe ha fatto visita al santuario, scatenando un forte contraccolpo da parte di Pechino e Seoul. Anche gli Stati Uniti, il principale alleato del Giappone per la sicurezza, si dissero allora “delusi” dalle azioni di Abe e hanno affermato che la mossa “aggrava le tensioni con i vicini del Giappone”.

In un tentativo di evitare il conflitto, i primi ministri hanno solitamente inviano offerte al santuario per i festival semestrali durante la primavera e l’autunno, nonché per l’anniversario della fine della seconda guerra mondiale il 15 agosto.

Vino, sistema ville-fattoria Chianti Classico candidato a sito Unesco

Vino, sistema ville-fattoria Chianti Classico candidato a sito UnescoMilano, 21 apr. (askanews) – “Il sistema delle ville-fattoria nel Chianti Classico” è stato ufficialmente inserito nell’elenco della Lista propositiva italiana dei siti candidati a Patrimonio dell’Umanità. Lo ha reso noto la Fondazione per la Tutela del Territorio del Chianti Classico, sottolineando che si tratta del primo passo nel percorso per raggiungere il riconoscimento universale Unesco.

La proposta, avanzata dalla Regione Toscana, è stata ideata e curata proprio dalla Fondazione guidata dalla presidente Tessa Capponi Borawska, con unanime condivisione di tutte le Amministrazioni comunali del territorio. Lo studio, ripreso nel 2019 sotto la guida della responsabile scientifica Paola Eugenia Falini, “si basa non solo sulla conoscenza approfondita dell’ampia letteratura di settore, ma anche su numerose e specifiche osservazioni sul campo, che hanno messo in luce sempre più chiaramente i caratteri di unicità che identificano il territorio del Chianti Classico in maniera inequivocabilmente distintiva”. “La Fondazione ha organizzato scrupolosamente e con rigore scientifico tutta l’analisi preliminare alla presentazione della richiesta formale di inserimento nella lista propositiva italiana” ha raccontato Capponi Borawska, aggiungendo che “è con grande entusiasmo che adesso proseguiremo i lavori per la presentazione del dossier finalizzato all’ottenimento dell’ambito riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità”.

“Un passaggio molto atteso di cui sono felice, risultato di un impegno attento e scrupoloso” ha dichiarato il presidente della Regione, Eugenio Giani, evidenziano che “questa tappa adesso ci dà rinnovato entusiasmo per proseguire a lavorare di concerto come abbiamo fatto finora”. “Il Chianti Classico, una delle immagini iconiche della Toscana nel mondo, rappresenta di per sé un valore culturale della nostra regione e del nostro Paese, e con l’iscrizione al patrimonio Unesco potrà esaltare a pieno titolo il suo ruolo” ha proseguito il governatore, concludendo “per farlo possiamo contare sulla capacità di questo territorio di fare rete e sulla sua storica vocazione a produrre crescita e sviluppo attraverso la collaborazione, l’unione di risorse e una visione aperta e condivisa del futuro, presupporti che ci danno la forza e l’energia per continuare il percorso”.

Nickelodeon e SpongeBob al villaggio per la Terra a Roma

Nickelodeon e SpongeBob al villaggio per la Terra a RomaRoma, 21 apr. (askanews) – Dal oggi al 25 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Terra del 22 aprile, Roma ospita anche quest’anno, all’interno dell’area protetta di Villa Borghese, il Villaggio per la Terra: un evento tra sostenibilità e innovazione per promuovere una maggiore consapevolezza ambientale e la salvaguardia del Pianeta.

All’interno c’è un’intera area dedicata a bambini e famiglie con attività e laboratori. Protagonista è Nickelodeon, il brand di Paramount per bambini e ragazzi, con una delle property di maggior successo: SpongeBob. L’area sarà animata dalla presenza del costume character di SpongeBob che incontrerà bambini e ragazzi per una foto ricordo, e dai volontari di Earth Day Italia che coinvolgeranno i presenti in laboratori e attività edutainment sul tema della vita sott’acqua e di un futuro senza plastica. Inoltre saranno proiettati dei video documentari incentrati sulla bellezza dei nostri mari e sulle meravigliose creature che li popolano. SpongeBob, che abita nella barriera corallina, è da sempre legato alla salvaguardia degli Oceani, al riciclo e alla sostenibilità e grazie al suo linguaggio universale riesce a comunicare a tutte le fasce di età. Da diversi anni Nickelodeon è portatrice di campagne e attività di sensibilizzazione. Ad esempio, in Italia Nickelodeon è presente dal 2012 con SpongeBob all’Acquario di Genova con percorsi dedicati alla conoscenza della barriera corallina e alla sua salvaguardia. Dal 2021, inoltre, sempre con SpongeBob, ha scelto di affiancare LifeGate tramite l’adozione di un dispositivo Seabin presso il Porto Antico di Genova: un vero e proprio cestino del mare per la raccolta dei rifiuti galleggianti, che permette di raccogliere dalla superficie dell’acqua circa 1,5 kg di detriti al giorno.

Si è dimesso il vice premier e ministro della giustizia britannico Dominic Raab, accusato di bullismo

Si è dimesso il vice premier e ministro della giustizia britannico Dominic Raab, accusato di bullismoRoma, 21 apr. (askanews) – Il ministro della Giustizia e vice primo ministro britannico, Dominic Raab, si è dimesso dai suoi incarichi a seguito di accuse di bullismo. Nella sua lettera di dimissioni, Raab afferma di sentirsi “obbligato ad accettare l’esito dell’inchiesta” – ma sottolinea che il rapporto di Adam Tolley “ha respinto tutte le accuse mosse contro di me tranne due”.

Ieri il primo ministro britannico Rishi Sunak aveva ricevuto il rapporto interno da lui stesso ordinato sulle accuse di “bullismo” ai danni di alcuni sottoposti avanzate contro Raab.

Non solo Trentodoc, Maso Martis presenta il suo Muller Thurgau

Non solo Trentodoc, Maso Martis presenta il suo Muller ThurgauMilano, 21 apr. (askanews) – Non solo Trentodoc, ma un vino fermo prodotto in purezza da uve Muller Thurgau coltivate a 800 metri di altitudine. E’ “Al+Ma 800”, la novità che Maso Martis, Cantina nota da trent’anni per le diverse declinazioni del suo ottimo metodo classico, presenta in questi giorni.

Figlio della prima vendemmia tenuta a settembre 2022, questo interessante bianco di montagna segna anche il debutto di Alessandra e Maddalena (figlie dei fondatori Antonio Stelzer e Roberta Giuriali), le cui loro prime due lettere formano il nome della nuova referenza (Al+Ma). Sorelle che, incastonate tra le loro montagne, appaiono anche sulla colorata illustrazione in etichetta che sembra ispirata dalle opere del grande artista trentino Fortunato Depero. “All’inizio dell’anno scorso, a seguito del passaggio generazionale, abbiamo acquistato due ettari di vigneto in località Pragrande a Montevaccino, poco distante dalla nostra Cantina, che dal 2010 erano coltivati a Muller Thurgau su un terreno di materiali glaciali misti, con abbondante componente porfirica” ha raccontato Alessandra, aggiungendo che si tratta di “un terroir particolare che ci ha spinto a pensare a questo nuovo progetto, di cui oggi possiamo dire di essere orgogliose”.

“Le uve vengono vendemmiate a mano e immediatamente sottoposte a pigiatura soffice, a cui segue una macerazione in pressa di circa 7 ore a temperatura controllata (10-12 gradi) per estrarre i precursori aromatici della varietà” ha spiegato, precisando che “la fermentazione avviene con lieviti selezionati in serbatoi di acciaio, per poi essere imbottigliato la primavera successiva alla vendemmia”. Muller Thurgau “anomalo” per la sua spiccata ma elegante mineralità, questo Igt Vigneti delle Dolomiti debutta sul mercato con una “tiratura” di circa 12mila bottiglie. La Cantina (spumantistica) Maso Martis è nata nel 1990 e sorge a 450mt di altitudine ai piedi del Monte Calisio. Oggi conta su una dozzina di ettari di vigneto di proprietà condotti a regime biologico, con una produzione di circa 100mila bottiglie all’anno vendute per il 95% in Italia e per il resto tra Europa, Giappone e Stati Uniti.

La Russa precisa: mi riferivo a “parola antifascismo” , non all’antifascismo

La Russa precisa: mi riferivo a “parola antifascismo” , non all’antifascismoRoma, 21 apr. (askanews) – “Ho letto l’articolo di Repubblica con richiamo in prima pagina dal titolo “L’antifascismo non è nella Costituzione. Il mio 25 aprile? Metterò d’accordo tutti”. Ringrazio il giornalista Emanuele Lauria che ha lecitamente trasformato in “colloquio” un veloce scambio di parole avvenuto ieri alla buvette del Senato e ripreso in maniera corretta e testuale dall’agenzia di stampa Ansa. Mi preme però sottolineare che, come riportato anche dalla stessa agenzia, il mio riferimento non era “all’antifascismo” ma all’assenza in Costituzione della “parola antifascismo”, essendo i valori della Resistenza, a cui mi sono esplicitamente richiamato, espressi in positivo nella prima parte della Costituzione. Con tale dovuta e necessaria correzione, ritengo venga meno qualsiasi interpretazione contraria al mio pensiero. Il 25 aprile ho modificato gli impegni internazionali assunti da tempo e sarò all’Altare della Patria a fianco del Presidente della Repubblica”. Lo precisa in una dichiarazione il Presidente del Senato Ignazio La Russa.

La Russa il 25 Aprile a Praga: omaggio a Palach e visita campo nazista

La Russa il 25 Aprile a Praga: omaggio a Palach e visita campo nazistaRoma, 21 apr. (askanews) – Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, passerà il 25 aprile, festa della Liberazione dal nazifascismo, a Praga, capitale della Repubblica ceca. La sua agenda, diffusa oggi, prevede alle 9 del mattino la partecipazione alla cerimonia ufficiale di Stato a Roma, all’Altare della Patria, successivamente la partenza. Alle 12.15 è previsto il suo intervento alla riunione dei presidenti dei Parlamenti dei Paesi membri dell’Unione europea a Praga.

Ma il messaggio politico che La Russa ha annunciato stamani in un colloquio pubblicato dal quotidiano La Repubblica (“farò una cosa che metterà d’accordo tutti”) è rappresentato dai due impegni successivi: alle 15 per una commemorazione e la deposizione di una corona in Piazza San Venceslao (Praga) al Monumento di Jan Palach, lo studente cecoslovacco che si diede fuoco per protestare contro il regime comunista e morì il 19 gennaio 1969;alle 16.30 il presidente del Senato visiterà il campo di concentramento nazista di Terezin (Theresienstadt in tedesco), non lontano da Praga, in Cechia. Dopo il “caso” delle sue parole sull’attentato partigiano di via Rasella, La Russa è stato nuovamente investito oggi dalle polemiche per le sue parole riportate dal quotidiano romano: “Nella Costituzione non c’è alcun riferimento all’antifascismo”. Per il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli è “la vergogna delle istituzioni”. “Dice sciocchezze” secondo Osvaldo Napoli di Azione. “Sembra Galeazzo Musolesi delle Sturmtruppen”, commenta Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana. “Il presidente La Russa, tradendo ancora una volta il suo ruolo istituzionale, continua a rileggere la storia e ora addirittura la Costituzione”, accusa Irene Manzi del Pd. “Gli ricordo – aggiunge – che la nostra carta è dichiaratamente antifascista perché contiene la XII Disposizione transitoria e finale, che vieta la ricostruzione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista. Ma anche perché ogni articolo è stato scritto in antitesi al fascismo”.

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Cina: no a restrizioni Usa su investimenti IA e chip

Cina: no a restrizioni Usa su investimenti IA e chipRoma, 21 apr. (askanews) – La Cina si “oppone fermamente” alla possibilità che gli Stati uniti impongano restrizioni agli investimenti da parte delle imprese Usa in Cina per quanto riguarda i semiconduttori, l’intelligenza artificiale e il computer quantistico. L’ha affermato oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin.

“Gli Stati Uniti sono abituati a politicizzare, strumentalizzare e usare come un’arma le questioni economiche, commerciali e tecnologiche con il pretesto della sicurezza nazionale”, ha affermato Wang nella quotidiana conferenza stampa a Pechino, rispondendo a una domanda sulla possibilità – preannunciata da diversi media Usa – che il presidente americano Joe Biden firmi un ordine esecutivo per attivare un blocco senza precedenti degli investimenti da parte di imprese americane nei settori hi-tech cinesi. “Il vero scopo degli Stati Uniti è quello di privare la Cina del suo diritto allo sviluppo e di salvaguardare la propria egemonia e il proprio interesse: è pura coercizione economica e prepotenza tecnologica, che viola gravemente i principi dell’economia di mercato e concorrenza leale, sconvolge gravemente l’ordine economico e commerciale internazionale e le catene industriali e di approvvigionamento globali”.

Pechino, ha detto ancora Wang, “presterà molta attenzione agli sviluppi della questione e salvaguarderà risolutamente i propri diritti e interessi”.

Qin Gang: lo scopo dello sviluppo della Cina non è l’egemonia

Qin Gang: lo scopo dello sviluppo della Cina non è l’egemoniaRoma, 21 apr. (askanews) – Lo scopo dello sviluppo e della modernizzazione della Cina “non è cercare l’egemonia” mondiale. L’ha sostenuto oggi il ministro degli Esteri cinese Qin Gang, intervenendo a Shanghai al Lanting Forum con un discorso incentrato sul tema della “Modernizzazione in stile cinese”.

Il ministro ha preso atto che la narrativa internazionale sulla Cina è ancora monopolizzata dall’Occidente. “Nonostante la costante ripresa dell’economia interna e l’impennata degli scambi con l’estero, è necessario rendersi chiaramente conto che il modello dell’opinione pubblica internazionale dominato dall’Occidente non è stato ancora spezzato e il peso specifico del nostro Paese nell’opinione pubblica internazionale deve essere migliorato”, ha osservato il capo della diplomazia cinese. Qin Gang ha affermato che “lo scopo dello sviluppo della Cina non è cercare l’egemonia, non c’è la parola egemonia nel dizionario della cultura cinese e la forza della diplomazia cinese è non aver paura dell’egemonia”.

Finora, “la Cina è l’unico Paese al mondo che ha aderito alla via dello sviluppo pacifico sancita dalla sua Costituzione, è il membro permanente del Consiglio di sicurezza che invia il maggior numero di Caschi blu nel mondo ed è l’unica tra le cinque potenze nucleari nucleari a essersi impegnata a non usare mai per prima le armi nucleari”. Inoltre, ha ricordato il ministro, la Cina ha “aderito a più di 20 trattati multilaterali sul controllo degli armamenti e promosso l’idea di una dichiarazione congiunta delle cinque potenze nucleari sulla prevenzione della guerra nucleare”. Inoltre Pechino, ha detto ancora Qin, “sostiene la necessità di soluzioni pacifiche attraverso la consultazione e il dialogo”.

Qin Gang ha inoltre sottolineato che la “modernizzazione è un diritto inalienabile di ogni paese, non un privilegio monopolistico esclusivo di cui godono pochi paesi” e ha detto che il fatto di aver raggiunto “l’altra sponda della modernizzazione” non dovrebbe spingere a “demolire ponti e creare blocchi stradali affinché altri paesi non la raggiungano”, o anche “sopprimere e bloccare altri paesi perché stanno prendendo percorsi di modernizzazione diversi”. La Cina, insomma, “non si impegna in alcuna competizione tra le maggiori potenze: ciò che salvaguardiamo risolutamente sono i nostri interessi di sviluppo e il diritto del popolo cinese a perseguire una vita migliore”. Con la ripresa degli scambi tra Pechino e gli altri paesi, anche la diplomazia cinese ha premuto il “pulsante dell’acceleratore”, ha assicurato il ministro, ricordando come il presidente Xi Jinping abbia visitato la Russia a marzo, mentre negli ultime settimane i leader di Spagna, Singapore, Malesia, Francia, Unione europea, Brasile e altri hanno visitato la Cina. Inoltre, ha segnalato come sotto l’attiva mediazione della Cina, l’Arabia saudita e l’Iran hanno concordato di riprendere le relazioni diplomatiche il 10 marzo e questo rappresenta un importante punto di svolta nella diplomazia cinese.

Qin Gang ha affermato che l’iniziativa di sicurezza globale proposta da Xi Jinping indica “la giusta direzione nella sicurezza comune e della sicurezza globale”. Una ricetta che sarebbe utile anche per il conflitto in Ucraina. La Cina – ha detto Qin – su questo fronte “non getta benzina sul fuoco e non approfitta delle opportunità, ma difende la giustizia, cerca di convincere ad assumere un approccio di pace e promuove colloqui, decomprimendo la crisi e raffreddando la situazione”.

Palermo, arrestata la preside antimafia della scuola “Falcone”: accusata di aver rubato pc e cibo per la mensa

Palermo, arrestata la preside antimafia della scuola “Falcone”: accusata di aver rubato pc e cibo per la mensaPalermo, 21 apr. (askanews) – Un’icona dell’antimafia a Palermo finita in manette. La preside della scuola “Giovanni Falcone” del quartiere Zen, Daniela Lo Verde, insignita anche del titolo di cavaliere della Repubblica, è stata arrestata dai carabinieri nell’ambito di una indagine coordinata dai pm della Procura Europea Gery Ferarra e Amelia Luise con le accuse di peculato e corruzione. Si sarebbe appropriata, con la complicità del vicepreside Daniele Agosta, anche lui finito ai domiciliari, di cibo per la mensa dell’istituto scolastico, computer, tablet e iphone destinati agli alunni socialmente a rischio e acquistati con i finanziamenti europei. Un’indagine che ha fatto scattare lo stesso provvedimento per Alessandra Conigliaro, dipendente della società “R-Store” che si occupa della vendita di materiale informatico.

Un arresto eccellente quello di oggi eseguito dai carabinieri di Palermo. Daniela Lo Verde, preside della scuola “Falcone” allo Zen, è sempre stata un punto di riferimento per l’antimafia. Le indagini oggi farebbero emergere però il lato oscuro della preside. Secondo gli inquirenti, Lo Verde e il suo braccio destro “in maniera spregiudicata e per accaparrarsi i cospicui finanziamenti comunitari avrebbero attestato falsamente la presenza degli alunni all’interno della scuola anche in orari extracurriculari”. Un’operazione necessaria per giustificare l’esistenza di progetti PON mai realizzati o realizzati solo in parte. Le “carte false” sarebbero servite perché la mancata partecipazione degli studenti avrebbe fatto diminuire la quota dei fondi destinati ai dirigenti. Sono state scoperte irregolarità nelle procedure di acquisto e fornitura di generi alimentari per la mensa. Il cibo veniva accumulato nell’ufficio di presidenza che sarebbe stato trasformato dalla preside nella sua dispensa personale. Infine c’è la fornitura di materiale tecnologico assegnata ad una sola azienda “in forza di un accordo corruttivo”. In cambio la preside avrebbe ottenuto “molteplici illecite dazioni di strumenti tecnologici di ultima generazione”.

“Nonostante il quotidiano agire illegale e la costante attenzione ai risvolti economici della sua azione amministrativa – sottolinea la Procura europea – di fatto abbandonando l’esercizio del suo ruolo di controllo e di gestione finalizzato al buon andamento dell’istituto che si rivolge a un’utenza particolarmente fragile”.