Usa, Settimana Cucina Italiana punta su gusto e sostenibilitàNew York, 13 nov. (askanews) – Si apre all’insegna del benessere, del gusto e della sostenibilità l’VIII edizione della Settimana della Cucina Italiana negli Usa, che dal 13 al 19 novembre ospiterà oltre 40 eventi che si terranno nelle principali città statunitensi. Il titolo scelto per l’edizione 2023 è “A tavola con la cucina italiana: il benessere con gusto” e promuoverà la candidatura della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.
“La settimana della cucina italiana è centrale nella nostra strategia di diplomazia della crescita e della cultura negli Stati Uniti”, ha evidenziato l’Ambasciatrice d’Italia, Mariangela Zappia, spiegando che questo settore è “volano per il nostro export di agroalimentare, che vale oltre 7 miliardi di dollari l’anno negli Usa” ed è punto di attrazione per circa “6 milioni di americani che visitano l’Italia ogni anno”. Con eventi e iniziative da Washington a San Francisco, da Miami a Detroit, da Chicago a Los Angeles, Houston, New York, Boston, Dallas, Charlotte, Providence (Rhode Island), Barre (Vermont) e Filadelfia, la mobilitazione per la settimana della cucina coinvolge tutta la rete diplomatico-consolare negli Usa, gli Istituti Italiani di Cultura, l’Agenzia Ice, il Ministero della Salute, in partnership con l’Accademia Italiana della Cucina e l’American Italian Food Coalition, assieme a consorzi di produttori, teatri, università, scuole, ristoranti e catene come Eataly, imprese di settore e chef italiani attivi negli Stati Uniti e in arrivo dall’Italia.
L’Ambasciata a Washington ospiterà il 14 novembre uno degli eventi centrali della rassegna, sul tema della sostenibilità nelle produzioni di salumi e olio di oliva.
Sciopero, Pd chiede convocazione del Garante in ParlamentoRoma, 13 nov. (askanews) – “Chiediamo ad horas un’audizione in commissione Lavoro della commissione di Garanzia sugli scioperi. Lo annuncia il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
“Vogliamo capire – spiega Scotto- quali siano stati i criteri per cui si è proceduto alla precettazione a differenza di altri scioperi indetti dai sindacati autonomi. Salvini è un ignorante che non sa che i lavoratori ci rimettono di tasca propria quando si astengono dal lavoro. A differenza di chi da uno scranno ministeriale può sparare qualsiasi fesseria senza pagare pegno. Non ci fidiamo di chi usa il proprio potere per condizionare organismi che dovrebbero essere terzi. Vogliamo capire come è andata davvero.E vogliamo capirlo in Parlamento”.
Tennis: Zverev cade, si riprende, rimonta e batte AlcarazRoma, 13 nov. (askanews) – Il tedesco Alexander Zverev ha battuto lo spagnolo Carlos Alcaraz per 6-7, 6-3, 6-4 nella seconda giornata delle Nitto ATP Finals 2023 di tennis al Pala Alpitour di Torino. Nella prima delle due partite valide per il Gruppo Rosso, Zverev cade e si stringe dolorante una caviglia nel corso del sesto game del terzo set, ma poi si rialza e riprende a giocare vincendo la gara contro lo spagnolo numero 2 del mondo alle sue prime ATP Finals. Questa sera non prima delle 21 andrà in scena il derby russo tra Daniil Medvedev e Andrey Rublev.
Giorgetti: addio a Vincenzo Ferro storia di passione e faticaMilano, 13 nov. (askanews) – “Ricordo ancora l’accoglienza affettuosa che mi ha riservato Vincenzo Ferro, a settembre dell’anno scorso, quando visitai con piacere il suo pastificio a Campobasso. Una storia di passione e fatica che oggi i figli porteranno avanti. A Rossella e Peppe le mie condoglianze con l’augurio di continuare a far bene, così come hanno fatto fino a oggi”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ricorda in un post sui social Vincenzo Ferro, capostipite della famiglia che guida il pastificio La Molisana, scomparso oggi a 87 anni.
Vela, Luca Rosetti ha vinto la Mini-Transat 2023Roma, 13 nov. (askanews) – E’ ufficiale, Luca Rosetti vince anche overall la Mini Transat 2023. Dopo la sommatoria dei tempi di percorrenza di ambe due le tratte, lo ha reso noto il Comitato della regata transatlantica riservata a imbarcazioni singole di 6 metri e mezzo, che parte da Les Sables d’Olonne e arriva a Saint Francois (Guadalupe), facendo tappa intermedia a Santa Crux de Las Palmas. Grazie all’ottavo piazzamento nella prima tappa e al dominio della seconda, quella più lunga e impegnativa (2700 miglia), lo skipper azzurro, portacolori del Club Nautico Rimini (CNR), entra oggi nella storia della vela oceanica, un segmento in cui solo recentemente si è messo in luce il talento azzurro. Al secondo posto overall il belga Michael Genderbien su “Barillec Marine-Actemium” che ha tagliato alle 19:23:30 italiane, con un ritardo di oltre 17 ore sul riminese. Al timone del suo “Race=Care”, Rosetti è transitato la scorsa notte sotto la bandiera a scacchi, stoppando il cronometro alle 01:26:30 (ora italiana), dopo aver navigato per 14 giorni 12 ore 6 minuti e 30 secondi. In tempo reale, i francesi Hugues de Premare su “Technip Energies” e Leo Bothorel su “Les Optiministes-Secours Populaire 17” sono rispettivamente secondo e terzo. Dopo Ambrogio Beccaria nel 2019, Rosetti è il secondo italiano a vincere questa Mini Transat, un’edizione che lascia a bocca asciutta i favoriti, a cominciare dai francesi, che non hanno centrato le piazze d’onore fra i Prototipi né fra i Serie. “Vincere la Mini Transat non è cosa da poco – la gioia di Rosetti in banchina – Se guardo indietro e vedo tutti i sacrifici che ho fatto per arrivare qui, è davvero incredibile. Questa vittoria è una grande ricompensa ma ciò che provo dentro non è facile da esprimere”. “Non potevo sperare di concludere in modo migliore i miei quattro anni di militanza nel circuito Mini 6.50 – prosegue – È bellissimo vedere che è anche uno straniero a vincere la gara nei Proto. In Italia viviamo un periodo piuttosto florido per la vela offshore perché Ambrogio, ma anche Alberto Bona e Alberto Riva stanno facendo grandi cose nelle regate più importanti dei Class 40. Sono felice di contribuire anche io a diffondere nel mio Paese la cultura delle regate oceaniche”. Forgiatosi sulle derive (prima l’Optimist e poi il Laser), il 28enne romagnolo scopre il Mini 650 nel 2016 e tre anni dopo partecipa coraggiosamente, da debuttante, alla Mini Transat, chiudendo con un incoraggiante 18esimo assoluto. Da quel momento in poi sceglie di cambiare marcia e mette su un progetto più ambizioso proprio in questa classe, che sta riscuotendo crescente popolarità in Italia: acquista uno scafo di ultima generazione (“Race=Care”, ndr) e decide di impostare la sua preparazione direttamente a Lorient, per avere un continuo confronto coi migliori specialisti della categoria tra allenamenti e regate di avvicinamento, in cui si mette spesso in luce.
Concerti con Enrico Pieranunzi e Rita Marcotulli per “Keep Talking”Roma, 13 nov. (askanews) – Ultimi due appuntamenti a cadenza settimanale – il 15 e il 22 novembre – porteranno il pubblico a contatto con colonne della storia del nostro jazz come Enrico Pieranunzi, Giovanni Tommaso e Rita Marcotulli, per continuare un dialogo in musica mai scontato: “Keep Talking” per la prima volta nel Teatro di Comunità di Villa Lazzaroni a Roma.
Mercoledì 15 novembre alle 21 l’Enrico Pieranunzi Eurostars Trio in “Jazz and the city”, musiche di Enrico Pieranunzi, con Enrico Pieranunzi al pianoforte, Andrè Ceccarelli alla batteria e Thomas Fonnesbaek al contrabbasso. Mercoledì 22 novembre, alle 21 sarà la volta di “Around Gershwin” con Giovanni Tommaso al contrabbasso, Rita Marcotulli al pianoforte Alessandro Paternesi alla batteria. Grazie alla ripresa dello spettacolo dal vivo e grazie al bando “Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro 2023” di Roma Capitale, “Keep Talking” torna diventando un’esperienza di vita reale con il pubblico in presenza.
Nella nuova sede di Villa Lazzaroni, ottenuta grazie al patrocinio del Municipio VII di Roma, e al suo teatro di comunità (Accesso da Via Appia Nuova 522 e da Via Tommaso Fortifiocca 71, Roma) si terranno i concerti-incontro aperti a tutti, preceduti alle 18 nella Sala Consiliare sempre della splendida villa ottocentesca, dai concerti gratuiti delle scuole di musica del territorio, proprio per ricreare sempre più forte un legame tra gli abitanti di Roma e l’offerta divulgativa e culturale del giovane team Promu. Il progetto, il cui nome è ispirato al brano dei Pink Floyd, è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro -Anno 2023 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali.
I dialoghi post concerto verranno guidati dai giornalisti e divulgatori di Radio Rai3 Valentina Lo Surdo e Arturo Stalteri, tra le voci più amate ed esperte del repertorio colto in Italia. Biglietti 10 Euro acquistabili online al link Articketing e in loco. Per maggiori informazioni: info@promu.it / tel: +39 3664143217
Tennis, Djokovic: “Numero uno è il coronamento di una stagione”Roma, 13 nov. (askanews) – “E’ il coronamento della stagione, finire l’anno da numero 1 è il sogno di ogni giocatore ed è forse il traguardo più difficile da raggiungere nel nostro sport”. Novak Djokovic ha celebrato così il trofeo come numero 1 del mondo di fine stagione che ha ricevuto al Pala Alpitour prima del primo singolare della sessione diurna della seconda giornata alle Nitto ATP Finals, il settimo confronto diretto in carriera tra Carlos Alcaraz e Alexander Zverev. Djokovic, avversario di Jannik Sinner nel secondo incontro del Gruppo Verde martedì sera alle 21, ha ringraziato tutto il suo staff guidato dal coach Goran Ivanisevic e impreziosito da due presenze italiane, il preparatore Marco Panichi e il fisioterapista e osteopata Claudio Zimaglia. “Anche se in campo vado da solo, questo risultato è il frutto di un lavoro di squadra” ha detto Djokovic, che punta a staccare Roger Federer e diventare con sette trofei il campione in assoluto più titolato nella storia delle Nitto ATP Finals, in calendario dal 1970.
Giornata del diabete: le proprietà dei dolcificanti in una dieta sanaMilano, 13 nov. (askanews) – Gli edulcoranti ipocalorici non influenzano negativamente i livelli di glucosio e insulina nel sangue e questo li rende adatti all’alimentazione delle persone affette da diabete. Ad affermarlo è il dottor Luca Piretta, medico gastroenterologo, nutrizionista e professore di allergie e intolleranze alimentari presso l’Università Campus Bio Medico di Roma, che definisce il ruolo di questi prodotti all’interno di una dieta bilanciata in occasione della Giornata mondiale del diabete (14 novembre), patologia di cui sono affetti 3,9 milioni di italiani, ossia il 6,6% della popolazione.
In occasione della Giornata mondiale del diabete Unione italiana food – Gruppo Edulcoranti ha inteso promuovere una cultura di questi prodotti attraverso la voce degli esperti. “Il rapporto tra dolcificanti e diabete è stato oggetto di numerosi studi, review e metanalisi – afferma Piretta – Si evince prima di tutto che gli edulcoranti ipocalorici non influenzano negativamente i livelli di glucosio e insulina nel sangue, il che li rende adatti per le persone affette da diabete. Inoltre, consentono alle persone con diabete di gestire meglio l’assunzione di carboidrati pur gustando cibi e bevande dal sapore dolce ma con meno o senza calorie. Studi clinici controllati, poi, dimostrano che gli edulcoranti non influiscono negativamente sul controllo del glucosio o sulla salute cardio metabolica, suggerendo che incorporare le dosi consigliate di queste sostanze, riducendo la quantità di zuccheri semplici assunti, può coadiuvare uno stile di vita sano, che è lo strumento principale e ideale prevenire il diabete di tipo 2”. La frequenza del diabete sta aumentando ovunque, anche in Italia. Secondo l’Italian diabetes barometer report 2023, realizzato da Ibdo Foundation, nel 2022 il numero dei diabetici in Italia è in aumento con 3,9 milioni di soggetti colpiti, ovvero il 6,6% della popolazione generale. Dal 2019 si è registrato addirittura un aumento del +14%, pari a 400mila casi in più. I dati sono in aumento anche rispetto alle ultime stime dell’Istat che risalgono al 2020, secondo cui il diabete affliggeva circa il 6% della popolazione, ovvero oltre 3 milioni e mezzo di persone. Il diabete di tipo 2, detto anche diabete dell’adulto, è il più frequente e rappresenta il 90% dei casi di diabete. Il diabete di tipo 1, detto anche diabete giovanile o insulino-dipendente, rappresenta circa il 10%.
Ad oggi non ci sono metodi per prevenire l’insorgenza del diabete di tipo 1, mentre è possibile prevenire il diabete di tipo 2, più diffuso e che si sviluppa tendenzialmente in età adulta. L’adozione di uno stile di vita sano, con una corretta alimentazione, regolare attività fisica e la riduzione quando non l’eliminazione di alcol e fumo, e il costante monitoraggio dei fattori di rischio, attraverso l’identificazione precoce di persone a rischio e il loro coinvolgimento in programmi di prevenzione, sono i principi cardine di questo percorso. I dolcificanti essendo anche centinaia di volte più dolci dello zucchero da tavola, in quantità ridottissime conferiscono il livello desiderato di dolcezza a cibi e bevande. Pur essendo estremamente più dolci, gli edulcoranti ipocalorici, nel contesto di una dieta bilanciata e uno stile di vita sano, offrono ai diabetici scelte alimentari più ampie fornendo il piacere del gusto dolce senza alzare il glucosio nel sangue. Inoltre, non avendo alcun impatto sui livelli di glicemia e dell’insulina e non fornendo calorie, possono avere anche un ruolo nella perdita e nel controllo del peso per le persone con diabete di tipo 2. Inoltre anche l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha confermato che i dolcificanti con poche o senza calorie utilizzati in sostituzione degli zuccheri inducono un aumento della glicemia inferiore dopo il consumo rispetto agli alimenti e alle bevande contenenti zucchero.
Vino, Vinitaly: nel 2024 promozione unitaria in 15 PaesiMilano, 13 nov. (askanews) – “Prevedere l’evoluzione dei mercati e condividere una strategia di promozione condivisa sulle piazze internazionali efficientando le risorse in ottica di posizionamento e nuove opportunità di business in un contesto geopolitico ed economico che non risparmia sfide e incertezze”. È la chiamata di Vinitaly a istituzioni e aziende del vino in apertura di “wine2ine”, l’evento di networking del Salone internazionale del vino italiano in programma a Veronafiere il 12 e 13 novembre.
Una direttrice, quello dell’unità di intenti, emersa nel corso della sessione di apertura su “Export Maps. L’attività di Vinitaly in favore dell’internazionalizzazione del vino italiano. Focus Usa, Asia ed Est Europa”, che trova fondamento nel check up del settore fornito oggi dal responsabile dell’Osservatorio del vino Uiv-Vinitaly, Carlo Flamini, e che ancora evidenzia uno scenario globale mobile. Secondo l’analista, il quadro 2023 se da un lato conferma le difficoltà del vino italiano previste a fine 2022, dall’altro evidenzia la necessità di operare un cambio di passo per rimettere in carreggiata il comparto alle prese con una stagione difficile. Infatti, secondo le stime dell’Osservatorio, l’anno si chiuderà con un calo del fatturato rispetto al 2022 (-2,9%). Secondo il report, la diminuzione dei costi di esercizio per effetto del rientro parziale delle tensioni di energetici e materie prime non è bastata a preservare i fondamentali di un comparto che, come altri, sta scontando in particolare il raddoppio dei tassi di interesse, ma anche un aumento del tasso di insolvenza dell’horeca e un calo del mercato che sta impattando sui costi di magazzino. Su questo fronte, l’Osservatorio Uiv-Vinitaly stima una chiusura d’anno meno drastica di quanto preventivato 12 mesi fa in uno scenario ipotizzato di recessione globale. Il calo dei volumi venduti si attesterà poco sotto al 3%, grazie alla tenuta della domanda in Europa Occidentale (+1%) e in parte minoritaria al balzo nell’Est Europa (+20%). In contrazione tutte le altre macroregioni, a partire dal Nordamerica (-14%), Giappone e Corea (-23%), Estremo Oriente (-20%) e Sudamerica (-16%). Nel complesso, il mercato interno cederà 3,7 punti, mentre l’export il 2,4%.
Per il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, “l’andamento del mercato 2023 presentato oggi conferma le difficoltà annunciate un anno fa dal nostro Osservatorio e convalida il percorso impresso dalla nuova governance alla manifestazione già dall’edizione di aprile scorso: ossia un Vinitaly sempre più orientato al business a Verona e, al contempo, al centro di un hub in grado di aggregare realmente la promozione del vino italiano all’estero per dare una risposta nei fatti alle imprese. Va in questa direzione – aggiunge Bricolo – il dialogo e l’impegno con tutte le istituzioni, dai ministeri alle ambasciate, dalle camere di commercio all’estero fino a Ice-Agenzia, per costituire una ‘squadra Italia’ del vino capace di cimentarsi in Italia e all’estero”. “Dopo il record di buyer selezionati presenti all’ultima edizione di Vinitaly, siamo ripartiti con un programma speciale di promozione e incoming in vista del 2024 che contempla eventi, roadshow e preview della manifestazione in 15 Paesi obiettivo di tre Continenti per delineare la mappatura evolutiva dei mercati, consolidati ed emergenti” sottolinea l”Ad di Veronafiere, Maurizio Danese, parlando di “un progetto che, come l’anno scorso, contempla investimenti importanti finalizzati a consolidare ulteriormente il ruolo della manifestazione. Un potenziamento – conclude – sia su Verona, crocevia delle nostre attività internazionali, che all’estero dove, oltre alle fiere in Cina e in Brasile, prevediamo la nascita di Vinitaly Usa 2024 a Chicago e un’altra nuova manifestazione b2b in Giappone”.
Aree della domanda, quelle su cui Vinitaly pianta bandiere fieristiche made in Italy, coerenti con l’analisi del suo Osservatorio, che vede, specie nelle emergenti piazze del far East, di Giappone e Corea del Sud e dell’Est Europa con indici di penetrazione ancora sotto il 50% del potenziale e con importanti previsioni di crescita. Anche il top buyer Usa, secondo il report, presenta tutt’oggi un indice di penetrazione del vino al 60% e una curva che, al di là della congiuntura, si prospetta in rialzo nel medio-lungo periodo. Per questo la ricetta della Spa fieristica, contemplata nel prossimo Piano strategico 2024-2026, è quella di potenziare sempre più il veicolo business di Vinitaly, anche in collaborazione con Ice Agenzia, in favore di un settore le cui attività promozionali sono storicamente frammentate in mille iniziative. “Esportare è fondamentale e dobbiamo farlo portando all’estero il vino italiano in quanto italiano: è una veste che fa bene a tutti e in questo senso inflazionare gli eventi è controproduttivo” commenta il direttore generale di Ice Agenzia, Lorenzo Galanti, sottolineando che “lavorare con Vinitaly è fondamentale perché ci aiuta a razionalizzare e sistematizzare le iniziative. Oggi siamo particolarmente attenti ad accrescere la qualità dei buyer – chiosa Galanti – per garantire un matching che ci consente di ottimizzare gli incontri b2b a favore del posizionamento del vino italiano nel mondo”.
Dieta consapevole, i consigli di DoctorApp e New PentaRoma, 13 nov. (askanews) – Il 44,5% della popolazione italiana segue una dieta sbagliata, è troppo sedentario e in generale adotta uno stile di vita poco salutare, tanto che quasi 1 italiano su 2 soffre di disturbi e/o patologie legate proprio a questi comportamenti (Rapporto Coldiretti realizzato sulla base dei dati Istat).
“Con il team di DoctorApp abbiamo scelto di far evolvere la nostra piattaforma e i nostri servizi per costruire, nel tempo, un ecosistema in grado di fornire ai cittadini tutto quello di cui hanno bisogno per prendersi cura di corpo e mente. La nuova partnership con New Penta va proprio in questa direzione. Ecco perché abbiamo deciso di condividere 5 consigli per affrontare un percorso ideale per perdere peso in modo sano e responsabile, redatti insieme a New Penta”, racconta Alessandro Giraudo, CEO e founder di DoctorApp, startup innovativa impegnata nel settore digital e-health con l’obiettivo di semplificare i rapporti medico-paziente. 1 Scegliere con consapevolezza di cambiare, finalmente! È importante decidere volontariamente di seguire un nuovo percorso dietoterapico, soprattutto se a suggerirlo è la figura del medico. La forza di volontà, però, determina la buona riuscita del percorso. Inoltre, bisogna essere molto scrupolosi, prendendo alla lettera le istruzioni dello specialista. Quando si inizia un percorso dietoterapico, consigliamo di farsi spiegare dal proprio referente sanitario quali sono le fasi a cui si andrà incontro: spesso le prime settimane sono le “più difficili”, ma non ci si deve scoraggiare. Bisogna essere sempre a conoscenza di quali sono gli obiettivi da raggiungere e in quanto tempo si pensa di farcela. Se si hanno tutte le informazioni ci si scoraggia meno e si riesce ad essere più costanti. I risultati arrivano, ma come tutti i percorsi non possono arrivare per tutti allo stesso momento.
2 Farsi aiutare da amici, familiari e dal proprio specialista di fiducia Cambiare regime alimentare per molti significa intraprendere una vera e propria rivoluzione. Modificare il proprio stile di vita e rinunciare ad alcuni alimenti per determinati periodi di tempo può sembrare un percorso difficile, ma con la forza di volontà e l’aiuto di amici e familiari, affiancati sempre da uno specialista, è possibile lasciarsi alle spalle le cattive abitudini e costruirne di nuove, più salutari e sicure. Quando si inizia un percorso dietoterapico, quindi, è fondamentale avvertire tutte le persone care e soprattutto quelle con cui si condividono pranzi, cene e uscite fuori: così sarà meno facile “cadere in tentazione”. 3 Individuare con il curante la dieta migliore per i propri problemi di salute Uno studio recente dell’Università La Sapienza di Roma