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Tag: Sanremo 2023

Musei Capitolini presentano libro sulla pittrice “Elisabetta Sirani”

Musei Capitolini presentano libro sulla pittrice “Elisabetta Sirani”Roma, 12 nov. (askanews) – Nuovo appuntamento con la rassegna Libri al Museo, il ciclo a cura della Sovrintendenza Capitolina, che ospita in varie sedi museali la presentazione di pubblicazioni dedicate alla storia dell’arte, alla museologia e ai beni culturali. Nell’incontro di martedì 14 novembre alle 17 nella Sala Pietro da Cortona, all’interno della Pinacoteca Capitolina (Musei Capitolini, Piazza del Campidoglio), verrà presentato il volume “Elisabetta Sirani” (Lund Humphries, 2023) di Adelina Modesti.

Interverranno: Ilaria Miarelli Mariani (Direttrice della Direzione Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina), Adriana Capriotti (Direttrice della Galleria Spada) e Consuelo Lollobrigida (Professor of Art History, University of Arkansas Rome Program). Sarà presente l’autrice. Elisabetta Sirani (1638-1665) – pittrice, incisora, disegnatrice e maestra – fu una delle più innovative e prolifiche artiste della Scuola Bolognese nella metà del Seicento. Figlia d’arte, è nata e ha lavorato in una città che ha tradizionalmente celebrato la creatività, l’intelligenza e le virtù delle donne. Il libro, copiosamente illustrato, offre uno sguardo analitico sulla breve vita, le affascinanti opere, la fortuna critica e il lascito culturale di questa artista Barocca di gran successo. Basandosi su fonti archivistiche, come inventari e il diario di lavoro della pittrice, Adelina Modesti ricostruisce vivamente il ricco contesto storico-culturale, indagando sull’identità di Sirani come donna e come artista, sulla sua ambizione professionale, sulla committenza e sulla sua costruzione letteraria come “pittrice eroina” di Bologna.

L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Schlein rilancia alternativa dalla piazza: “Ora fase nuova”

Schlein rilancia alternativa dalla piazza: “Ora fase nuova”Roma, 11 nov. (askanews) – Elly Schlein è contenta a fine giornata, la segretaria Pd si presenta anche in sala stampa per salutare i giornalisti. E sorridente, “sono felicissima, è andata oltre ogni aspettativa”, secondo lo staff Pd sarebbero state addirittura 50mila le persone arrivate a piazza del Popolo per risvegliare “l’orgoglio democratico”, come lo definisce la segretaria. Di sicuro la piazza appare piena, tante bandiere, quelle del Pd e quelle arcobaleno, solo un paio di vessilli della Palestina sfuggiti ai controlli del servizio d’ordine: “Un bel colpo d’occhio” ammette Giuseppe Conte dietro al palco, dove ha avuto modo di scambiare qualche chiacchiera con la padrona di casa.

Come accade ormai da tempo, il gruppo dirigente Pd resta intorno al palco, la scena viene lasciata alla ‘società civile – associazioni di volontariato, studenti, sindacalisti, attivisti, sindaci etcà – mentre gli interventi politici sono quelli ‘istituzionali: il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, in apertura, poi il presidente Pd Stefano Bonaccini e, infine, la chiusura affidata ovviamente alla Schlein. Una piazza che affronta tanti temi, come promesso alla viglia, ma che alla fine per la leader Pd può essere riassunta con un messaggio molto chiaro: “Da qui parte l’alternativa che vogliamo costruire al governo delle destre”. E’ questo il punto fondamentale che riassume tutti gli altri, la risposta ai tanti allarmi lanciati dal palco per tagli alla sanità, come per il premierato annunciato dalla Meloni, fino alla crisi climatica e ai “tagli” della manovra. Perché se “un anno di governo Meloni non prodotto nessun risultato positivo per il Paese”, ora tocca alle opposizioni assumersi la responsabilità di offrire un’altra proposta di governo.

La Schlein cita Pedro Sanchez che “ha dimostrato che le destre si possono fermare”. Obiettivo possibile ad una condizione, però: “L’alternativa c’è, se la facciamo vivere insieme. Continueremo a cercare convergenze con le altre forze di opposizione con grande spirito unitario. Sentiamo la responsabilità di costruire l’alternativa”. Certo, precisa per rassicurare i potenziali alleati, “il Pd non ha alcuna presunzione di autosufficienza, è a disposizione per lavorare insieme”. Ma resta il fatto che “senza il Pd non si può costruire l’alternativa a questo governo, siamo qui per costruire l’opposizione su questioni concrete, non su formule astratte”. Parole che sembrano dirette soprattutto a Giuseppe Conte e Carlo Calenda i due alleati-non alleati – che sembrano sempre preoccupati di mantenere le distanze dal Pd, anche quando si fanno battaglie comuni. Il leader di Azione oggi non si è proprio presentato, mentre il capo M5s ribadisce la sua preferenza per una relazione non così vincolante: “Io sono per il campo giusto, non per il campo largo, siamo oggi qui per confermare il dialogo già avviato con il Partito democratico e siamo qui anche per confermare tutto il nostro dissenso, forte dissenso, e tutte le azioni di contrasto alle politiche del governo”.

La Schlein sa che questo copione andrà avanti almeno fino alle europee, i due quasi-alleati continueranno ad alternare la convergenza su battaglie comuni con le prese di distanze per rimarcare la propria autonomia e diversità. La leader Pd lo ha messo in conto e sa che tocca a lei la parte della tessitrice, sta a lei lavorare con pazienza ad una tela che, ogni tanto, qualcuno proverà a disfare. Prova a darle una mano Angelo Bonelli: “E’ assolutamente urgente costruire convergenze, politiche e programmatiche perché questa destra in questo paese vuole liberarsi del parlamento, dei poteri del presidente della Repubblica”. Bonaccini ribadisce il concetto con forza, dicendo chiaramente che nessuno può pensare di fare a meno del Pd: “Se lo mettano in testa tutti coloro che vogliono essere alternativi a questa destra: senza Pd è impossibile costruire un nuovo centrosinistra e tornare a governare l’Italia”. E sarebbe imperdonabile rompere il fronte, avverte, perché “La luna di miele tra governo e paese è conclusa. Peggiorerà, perché le condizioni materiali di milioni di italiani non miglioreranno. Ma non basta. Serve che le opposizioni si facciano percepire come alternativa credibile”.

La Schlein apre il suo intervento spiegando: “Siamo qui per messaggio chiaro a chi oggi governa il paese”. Il “messaggio” è una lista di doglianze: sanità, scuola pubblica, politiche per la parità di genere, fisco, tagli ai comuni, politiche per i migranti, diritto alla casa. E’ tutta la strategia del governo che viene messa sotto accusa, l’imputazione più ricorrente è quella di pensare ad una società fatta per “i ricchi che saltano la fila” per le cure mediche, o che grazie al loro benessere possono contare su una corsia preferenziale per garantire l’istruzione ai propri figli. La segretaria Pd affronta anche il delicato tema della guerra israelo-palestinese ribadendo la sua linea: condanna per Hamas e per le sue azioni, richiesta di cessate il fuoco per evitare “il massacro dei civili” a Gaza perché “non valgono meno le loro sofferenze”. Richiesta di rilascio per tutti gli ostaggi presi da Hamas, ma anche rilancio della prospettiva “due popoli, due stati”. Alla fine, appunto, Schlein sorride. Persino Lorenzo Guerini, uno dei leader della minoranza, spende parole di apprezzamento: “La segretaria sta lavorando insieme a tutti per fare del Pd il soggetto forte di un’alleanza” che sia “l’alternativa a questo governo”. La segretaria è soddisfatta: “Avevamo bisogno di tornare in piazza, di tornare insieme, di sentire il nostro comune senso di appartenenza, di ritrovarci con le persone che condividono con noi una visione per il futuro paese”. Ora, conclude – e non si capisce bene se sia un’affermazione o un auspicio – “si apre una fase nuova”.

Pd,De Luca:è gruppo di anime morte,se un partito non è utile muore

Pd,De Luca:è gruppo di anime morte,se un partito non è utile muoreNapoli, 11 nov. (askanews) – “Un partito vive se viene percepito dai cittadini, dalle imprese ed è un partito utile che ti aiuta a migliorare la tua condizione di vita, la tua condizione di lavoro. Se, sul lungo periodo, non è un’organizzazione utile, il partito muore. Non c’è niente da fare. Il partito oggi vive perché ha una grande tradizione, una grande memoria, ma non per le cose che fa e che propone che, dal mio punto di vista, sono assolutamente insignificanti”. A dirlo il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della sua lectio alla Fondazione Mirafiore a Serralunga d’Alba (Cuneo).

“Allora – ha aggiunto De Luca – il discorso sul Partito democratico ha un valore dal punto di vista della democrazia italiana. Una democrazia che non ha una grande forza, autorevole, credibile di opposizione rinsecchisce e muore”. “L’Italia – ha argomentato il governatore campano – rimane un Paese ancora segnato da grandi fratture territoriali, sociali, culturali. E dunque c’è necessità di una forza politica nazionale che abbia senso del futuro, idealità. Se dovessi dire che oggi questa forza ce l’ha il Pd, non mi sentirei di dirlo. Allora bisogna combattere, cambiare le cose, avere coraggio”. “Noi – ha ribadito – abbiamo una gruppo dirigente di ‘anime morte’ che hanno una sola preoccupazione: ‘quando e dove si devono candidare la volta successiva’, non so se è chiaro. L’Italia, il Sud, il lavoro, il destino del Paese non gliene frega niente. Allora dobbiamo combattere, non so dove arriveremo ma facciamo il nostro dovere. Io cerco, avendo una certa idea, di trasmettere quel principio a cui ho ispirato la mia attività politica da sempre e cioè la verità, per me, conta più della bandiera di partito. E’ chiaro? Per questo sono scomodo nel partito. Questo è il principio che dobbiamo affermare e chi non se la sente, vada al diavolo”, ha concluso De Luca.

Sciopero, Garante convoca i sindacati lunedi e chiede limitarlo

Sciopero, Garante convoca i sindacati lunedi e chiede limitarloRoma, 11 nov.(askanews) – Intervento della Commissione nazionale di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali con riferimento allo sciopero del 17 novembre proclamato da Cigl e Uil per venerdì prossimo 17 novembre. La commissione ha convocato in audizione i due sindacati per lunedì alle 10,30 chiedendo di revocare lo sciopero nel settore aereo e dell’igiene ambientale e a ridurre e rimodulare gli orari degli scioperi del trasporto pubblico locale, dei Vigili del Fuoco e del trasporto ferroviario, anche in considerazione di altre astensioni già previste in date vicine.

Nasrallah (Hezbollah): il fronte libanese continuerà a fare pressione su Israele

Nasrallah (Hezbollah): il fronte libanese continuerà a fare pressione su IsraeleRoma, 11 nov. (askanews) – Il fronte libanese “rimarrà un fronte di pressione” per Israele fino a quando durerà la guerra nella Striscia di Gaza, e questa “pressione deve continuare”, anche sull’amministrazione americana, l’unica che “può fermare” il conflitto. Un conflitto che secondo il leader del gruppo libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, non mira solo a “vendicare” l’attacco messo a segno da Hamas contro Israele il 7 ottobre scorso, ma “a sottomettere i popoli della regione” e a “dire a tutti i palestinesi di dimenticare la loro terra e i loro luoghi santi”. Nel suo secondo discorso dall’inizio della guerra, tenuto in occasione della “giornata dei martiri Hezbollah” e nel giorno in cui per la prima volta Israele ha colpito più in profondità in territorio libanese rispetto agli scontri registrati al confine nell’ultimo mese, Nasrallah ha rimarcato che “il tempo non è a favore del nemico” e che sarà “il tempo ad aiutare a sconfiggere gli occupanti”.

ISRAELE VUOLE SOTTOMETTERE POPOLI REGIONE Secondo Nasrallah, il conflitto in corso nella Striscia di Gaza “dimostra che il nemico israeliano cerca vendetta senza limiti morali, legali o umanitari”, colpendo la popolazione civile e prendendo di mira “gli ospedali sotto false accuse”. Ma l’obiettivo di questa campagna, ha aggiunto, non è solo la vendetta, ma “la sottomissione dei palestinesi, dei libanesi, dei popoli della regione”. “Il nemico vuole spezzare la volontà di rivendicare diritti legittimi e vuole promuovere la cultura della resa e, attraverso i suoi crimini a Gaza, vuole dire a tutti i palestinesi di dimenticare la loro terra e i loro luoghi santi”, ha sostenuto il capo Hezbollah, rimarcando che “dal 1948 i massacri di Israele non hanno impedito ai palestinesi di rivendicare i propri diritti”. Nè la guerra in Libano del 1982 “ha portato i libanesi ad abbandonare la resistenza. Al contrario, è da quella data che ha avuto inizio la resistenza libanese”. Così, ha aggiunto, “dai brandelli dei bambini e degli anziani di Gaza partirà la resistenza”. PREMERE SU USA PER FERMARE CONFLITTO Ma “quelli che possono fermare questa aggressione” alla Striscia di Gaza “sono quelli che la guidano, sono gli americani”, ha ribadito il leader libanese, sottolineando come “la cosa più importante in questo momento sia il cambiamento dell’opinione pubblica mondiale riguardo ad Israele, che sta uccidendo migliaia di bambini e donne”. Una situazione che fa “l’interesse della resistenza e della popolazione di Gaza, soprattutto attraverso le manifestazioni a Washington, Londra, New York”.

“Il tempo mette pressione sul nemico e su quelli che proteggono il nemico”, ha sottolineato. VERTICE ARABO-ISLAMICO A RIAD Nasrallah ha tenuto il suo discorso mentre a Riad si teneva il vertice straordinario arabo-islamico, da cui “i popoli della regione e della Palestina si aspettano il minimo”. Ossia, ha detto il leader libanese, “adottare una posizione unitaria per chiedere agli americani di porre fine a questa offensiva e a questi crimini”. Quindi la provocazione: “Anche se Gaza continua a combattere, 57 Stati non potrebbero aprire un passaggio per fornire aiuti e curare i feriti?”. FRONTI IN YEMEN, IRAQ E SIRIA “Le speranze sono riposte nei fronti di supporto”, ha affermato Nasrallah, sottolineando che gli attacchi lanciati dal gruppo Houthi dello Yemen contro Israele, così come i raid messi a segno contro obiettivi Usa in Iraq e in Siria “hanno l’obiettivo di garantire la fine dell’aggressione contro Gaza”. Quindi rivolgendosi all’amministrazione Usa, ha dichiarato: “Se volete che cessino gli attacchi su questi fronti secondari, dovete fermare la guerra a Gaza”. FRONTE LIBANESE RIMANE DI PRESSIONE Riguardo al fronte libanese, Nasrallah ha sottolineato che “nell’ultima settimana c’è stata un’escalation in termini di numero di operazioni e di tipologia di armi utilizzate”, affermando che l’organizzazione ha usato “per la prima volta droni suicidi e razzi Burkan, che sono razzi che pesano dai 300 ai 500 chilogrammi ciascuno”. Nasrallah ha anche rivelato che Hezbollah ha inviato “droni da ricognizione” in Israele “su base giornaliera”, alcuni dei quali “hanno raggiunto Haifa”.

Nasrallah ha quindi definito “un evento di grande importanza” il drone arrivato nei giorni scorsi nella città israeliana di Eilat: “Israele era confuso nel determinare l’origine di questo drone, se provenisse dallo Yemen, dall’Iraq o altrove. Alla fine hanno accusato una cellula di Hezbollah in Siria. Quindi hanno bombardato la Siria e lì abbiamo perso diversi martiri”. Sarebbero sette i miliziani rimasti uccisi nell’attacco lanciato da Israele nei pressi di Homs. Alla luce di questi sviluppi, ha spiegato, “la nostra politica in questo scontro è che sia il campo di battaglia a decidere, non spetta a me annunciare una misura che poi i fratelli attuano. Sono i fratelli che conducono l’azione sul campo e noi poi facciamo la nostra valutazione”.

“Siamo impegnati in una battaglia di resilienza, pazienza e accumulo di risultati e punti”, ha affermato Nasrallah, secondo cui “il tempo non è a favore del nemico” messo sotto pressione da una serie di fattori, tra cui “il timore di un’espansione dei fronti, la pressione economica diretta e indiretta, la popolazione sfollata e la pressione delle famiglie dei prigionieri a Gaza”. “Tutti questi fattori alla fine porteranno alla sconfitta del nemico – ha concluso – questa pressione deve continuare”.

Lirico Milano, un “duello impossibile” per chiusura Musical Square

Lirico Milano, un “duello impossibile” per chiusura Musical SquareMilano, 11 nov. (askanews) – Una rassegna pensata per rompere i canoni della musica da camera si è conclusa con un duello impossibile: quello tra i capolavori cameristici per violino e pianoforte di Johannes Brahms e la freschezza del repertorio moderno per sassofono. In una formula, Duo al quadrato.

Un confronto che ha entusiasmato il pubblico del Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano che, giovedì sera, ha applaudito i quattro fuoriclasse dopo la convincente esibizione del giovanissimo pianista Daniele Panizza, allievo della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado la cui presenza ha confermato l’attenzione di Musical Squadre per i nuovi talenti. E poi la sorpresa: al posto di Alessandra Ammara, costretta alla rinuncia per motivi di salute, ad accompagnare il violino di Yulia Berinskaya è stato Roberto Prosseda, pianista tra i più affermati della scena internazionale. Il loro Brahms ha convinto ed emozionato la platea, rapita dalla magia delle Danze Ungheresi, della Terza Sonata in Re minore e dello Scherzo tratto dalla Sonata FAE. Per la seconda parte, sul palco è rimasto il pianoforte, ma l’atmosfera è radicalmente mutata: il sassofonista Gaetano Di Bacco e il pianista Giuliano Mazzoccante hanno proposto quattro brani capaci di unire virtuosismo e cantabilità, tradizione e sperimentazione. Applausi scrocianti anche per loro, dopo il conclusivo Tango tratto dai Four Pictures from New York di Roberto Molinelli.

Una degna conclusione per la rassegna ideata dal violoncellista Giuliano De Angelis, partita a maggio e articolata in sei appuntamenti, che ha portato una ventata di aria fresca sulla scena musicale milanese.

Il 12 novembre a Rovato grande degustazione con “Vino…e non solo”

Il 12 novembre a Rovato grande degustazione con “Vino…e non solo”Milano, 11 nov. (askanews) – Il 12 novembre alle 14 al Convento dell’Annunciata di Rovato (Brescia), sul colle che domina la pianura a metà strada tra Bergamo e Brescia, saranno svelati i vincitori del concorso enologico “Vino… e non solo” a cui hanno partecipato oltre 130 etichette delle due province.

Inoltre, dalle 10 alle 18, nelle sale e nel chiostro del Convento sarà possibile degustare molti dei vini in concorso e assaggiare i prodotti dei Consorzi di tutela dei formaggi bergamaschi e bresciani, ma anche oli extravergini d’oliva, mieli, prodotti di pasticceria e salumi delle provincie di Brescia e Bergamo. Il ricco programma di degustazioni guidate permetterà di conoscere da vicino queste realtà. “Sono particolarmente lieto di potere ospitare questa prestigiosa iniziativa sul territorio di Rovato – ha detto il sindaco Tiziano Belotti – e, assieme agli amministratori di Marone e del Parco Oglio Nord, avere concesso il patrocinio alla stessa”.

Per raggiungere il Convento dell’Annunciata è possibile usufruire di una navetta in partenza dalla chiesa di Santo Stefano (via Monte Orfano). La manifestazione è organizzata nell’ambito delle celebrazioni per Bergamo-Brescia Capitale italiana della Cultura 2023.

Schlein: con questa piazza si apre una fase nuova

Schlein: con questa piazza si apre una fase nuovaRoma, 11 nov. (askanews) – La manifestazione di piazza del Popolo apre “una fase nuova”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein concludendo il suo intervento. “Siamo noi a dover ricostruire un campo progressista. Siamo qua per costruire una speranza al Paese, e questa piazza è la nostra risposta. Da questa piazza parte una fase nuova, non ci lasciamo qui, dovremo continuare a lavorare insieme, giorno per giorno”.

Ha precisato la leader democratica: “Non lo facciamo da soli. L’alternativa c’è, se la facciamo vivere insieme, continueremo a cercare convergenze con le altre forze di opposizione”.

Pd, Schlein(Pd): con questa piazza si apre una fase nuova

Pd, Schlein(Pd): con questa piazza si apre una fase nuovaRoma, 11 nov. (askanews) – La manifestazione di piazza del Popolo apre “una fase nuova”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein concludendo il suo intervento. “Siamo noi a dover ricostruire un campo progressista. Siamo qua per costruire una speranza al Paese, e questa piazza è la nostra risposta. Da questa piazza parte una fase nuova, non ci lasciamo qui, dovremo continuare a lavorare insieme, giorno per giorno”.

Ha precisato la leader democratica: “Non lo facciamo da soli. L’alternativa c’è, se la facciamo vivere insieme, continueremo a cercare convergenze con le altre forze di opposizione”.

10.000 a Napoli per la prima giornata del Vesuvio Motor Show

10.000 a Napoli per la prima giornata del Vesuvio Motor ShowRoma, 11 nov. (askanews) – Dalle quattro ruote dei passeggini ai bolidi della Ferrari, dai prototipi Osella alle 126 da corsa. Festa per famiglie e appassionati per la prima edizione del Vesuvio MotorShow. Almeno diecimila le persone che hanno affollato via Brecce a Sant’Erasmo che dovrebbero raddoppiare considerando la giornata di domenica.

Selfie a go-go con il Vesuvio sullo sfondo ed una pioggerellina mattutina che ha benedetto l’evento per poi lasciare il campo ad un sole che ha baciato Napoli per tutta la prima giornata della manifestazione. Gianturco piccola Monza con kart, Stuntmen, drifting, prove di velocità e tanti appassionati al di là delle transenne per ammirare ed applaudire le esibizioni delle quattro ruote. Organizzato da Afrodite Service di Antonio Olivieri e co-organizzato da Gemma Buiano imprenditrice e influencer, l’appuntamento ha reso Napoli est sede di un grande evento di motori e sicurezza stradale patrocinato da Regione Campania, Comune di Napoli, Automobil Club d’Italia Napoli.

“Non esistono zone periferiche, non esiste il centro; io credo che o qui o in un’altra zona l’evento possa riuscire. Lo stiamo vedendo. Ed è riuscito. Il sole c’è, le macchine ci sono, c’è bella gente e questo è quello che vogliamo. Ed è solo l’inizio di quella che diventerà una tradizione” le parole di Antonio Olivieri. Taglio del nastro con Paolo Scudieri, presidente di Adler Group, ma in veste di appassionato e pilota. Sua la la Ferrari 488 Challenge, classificata al terzo posto alle finali mondiali svoltesi sulla pista del Mugello lo scorso 29 ottobre. “La città – dice – deve avere una univocità nell’accogliere eventi di grande livello. In centro o in periferia ogni luogo è buono, è fantastico perché la passione possa essere al centro della nostra vita”. Taglio del nastro con il direttore del Gold Tower, “motorhome” dell’evento, Marco Zuppetta. E se nella terrazza Ramé, dedicata agli eventi, è parcheggiata una Force India 2018 con livrea modificata che fu di Sergio Perez ed Esteban Ocon, in strada tantissime iniziative.