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Tag: Sanremo 2023

Teatro sociale, “Il non-manuale” di Pascal La Delfa al Salone del Libro

Teatro sociale, “Il non-manuale” di Pascal La Delfa al Salone del LibroRoma, 17 apr. (askanews) – “Il non-manuale dell’operatore di Teatro Sociale” approda alla XXXV edizione del Salone internazionale del Libro di Torino, in programma presso il Lingotto fiere dal 18 al 22 maggio prossimi. L’annuncio è stato dato nel corso dell’ultima presentazione del testo di Pascal La Delfa, giunto già alla seconda ristampa, avvenuta il 16 aprile a Roma presso l’Accento teatro, nell’ambito dell’incontro dell’autore con esperti, giovani professionisti e semplici appassionati di questa forma d’arte, moderato dalla giornalista Rai Cecilia Rinaldini.

“Il non-manuale dell’operatore di Teatro Sociale” si sviluppa nel racconto appassionato e appassionante che La Delfa, tra i primissimi in Italia ad occuparsi dei più fragili, presidente dell’associazione “Oltre le Parole” onlus, condensa in un libro diverso dai soliti testi già dal suo titolo (prefazione del prof. Gilberto Scaramuzzo, Università Roma Tre, Seri editore, 222 pagine, 15 €, disponibile nelle librerie e nelle piattaforme web). L’amore per il teatro, quindi. L’esperienza maturata in trent’anni di carriera, a lungo inserita in un percorso di ribalta nazionale, ma che ha sempre avuto come “mission” quella di attivare e sostenere iniziative a favore di gruppi e comunità vulnerabili, in contesti più o meno difficili. “Raccontare trent’anni di lavoro sul campo non è stato facile, soprattutto evitando quanto più possibile di essere autoreferenziali bensì tirando fuori da queste esperienze quanto possa essere utile e interessante per chi si approccia col teatro in situazione di vulnerabilità – ha spiegato La Delfa -. Non solo registi, educatori, insegnanti, ma anche studiosi e studenti, lettori curiosi e timidi esploratori di un mondo infinito e ricco come l’animo e le storie dell’umano”.

Il testo racconta (da pratiche e non solo da teorie) le possibilità che ha l’arte, e il teatro in particolare, di sciogliere nodi, costruire relazioni, cambiare punti di vista, mettersi o rimettersi in gioco. Dopo l’evento pandemico, ad esempio, si sono accentuate le situazioni di vulnerabilità e malessere, e il “non-manuale” raccoglie esperienze e suggerimenti applicabili anche a contesti difficili e sorprendenti, come quelli derivati dalla dissoluzione e difficoltà relazionali in vari contesti sociali. In qualche modo l’opera di La Delfa ha anche la mission di restituire dignità e ricompensare idealmente le migliaia di persone che in Italia si occupano, spesso sottovoce, dei “penultimi” tramite l’arte e il teatro, cercando di raccontare e riscoprire bellezza laddove sembrerebbe la cosa meno importante e utile in situazioni di buio e miseria umana. Operatori e operatrici di Teatro Sociale e di comunità, in quanto operanti nella società, non in quanto addetti a occuparsi “semplicemente” di persone con disagio, penultimi invisibili. Professionisti senza una professione.

Il libro è pensato per essere letto non con un approccio accademico, ma tramite un racconto di trent’anni di sperimentazioni, intuizioni e definizioni nell’ambito di laboratori teatrali realizzati in diverse situazioni: handicap, scuole, centri di igiene mentale, stranieri, comunità di recupero per tossicodipendenti, aziende… Tutti luoghi dove il teatro è sempre stato un mezzo prima che un fine. Una bibliografia vastissima sugli specifici argomenti, probabilmente la più ampia attualmente disponibile tra le pubblicazioni esistenti, completa il testo per chi voglia approfondire determinate tematiche anche con un approccio più formale o per ricerche, articoli e tesi di laurea. “Il non-manuale dell’operatore di Teatro Sociale” è già stato presentato anche presso la Sala stampa della Camera dei deputati, in Trentino-Alto Adige e in Calabria (prossimamente approderà in altre regioni).

L’autore. Regista, formatore e autore, Pascal La Delfa ha studiato teatro seguendo gli insegnamenti del grande maestro e pedagogo Orazio Costa Giovangigli, incontrando artisti come Dario Fo e Marcel Marceau. Ha frequentato gli studi di Scienze Politiche, Scienze dell’educazione e della formazione in una società multiculturale, D.A.M.S., nonché come “art counselor” specializzato in linguaggi artistici e multimediali. È stato autore per la RAI, sceneggiatore di fumetti e cortometraggi. Si occupa di teatro nel sociale dagli anni Novanta. Nel 2007 l’E.t.i. (Ente Teatrale Italiano) gli concede il patrocinio per la prima scuola italiana per Operatori di Teatro nel Sociale. Collabora, come esperto esterno per varie Università italiane e per aziende internazionali come Filmmaster events. Presidente e direttore artistico della onlus “Oltre le Parole” con cui realizza anche progetti in ambito europeo. Nel 2020 ha ricevuto la medaglia del Presidente delle Repubblica Italiana per la manifestazione “Generare Arte Sociale”.

Onu: nel Sudan non rispettata tregua, si intensificano gli scontri

Onu: nel Sudan non rispettata tregua, si intensificano gli scontriRoma, 17 apr. (askanews) – “Gli scontri si sono intensificati questa mattina” in Sudan. Lo ha denunciato oggi l’inviato speciale dell’Onu per il Sudan, Volker Perthes, affermando in una nota che la cessazione delle ostilità di tre ore, che era stata concordata ieri per motivi umanitari tra l’esercito e le forze paramilitari di supporto rapido, è stata “solo in parte rispettata”.

Il corrispondente di Al Jazeera a Khartoum ha riferito di combattimenti in corso dalle prime ore del mattino, con “artiglieria pesante soprattutto dalla parte settentrionale e meridionale della capitale”. “Ci sono combattimenti in corso davanti ai cancelli del quartier generale dell’esercito, un’importante struttura militare di cui le forze di supporto rapido stanno cercando di prendere il controllo da sabato”, ha precisato il corrispondente, spiegando che prendere questa base “significherebbe effettivamente assumere il controllo dello stesso esercito”.

Garante Privacy: sì elogi sul sito web ma attenzione alla privacy (multata l’Asl di Bari)

Garante Privacy: sì elogi sul sito web ma attenzione alla privacy (multata l’Asl di Bari)Roma, 17 apr. (askanews) – L’uso del pennarello nero o del bianchetto non rappresenta una modalità efficace per rendere anonimi i dati personali degli utenti che vengono pubblicati on line. Anche nella pubblicazione dei feedback positivi sulla loro attività, le amministrazioni pubbliche devono tener presente la disciplina privacy, specialmente quando si tratta di dati sanitari. È quanto sottolinea il Garante per la protezione dei dati personali al termine di una istruttoria che ha portato una sanzione di 50mila euro per l’Azienda sanitaria locale di Bari.

A seguito di una segnalazione giunta all’Autorità, è emerso infatti che la Asl, nel corso di sei anni, ha diffuso informazioni sullo stato di salute di centinaia di interessati all’interno di una sezione del sito istituzionale, denominata “Parlano bene di noi” e dedicata a raccogliere gli elogi ricevuti da utenti e associazioni. Lo scopo era dunque quello di informare sul miglioramento dei rapporti con i cittadini, ma nei documenti consultabili on line (copie scansionate degli appositi moduli di ringraziamento, e-mail e lettere) erano presenti dati anagrafici e di contatto degli assistiti e numerose informazioni relative allo stato di salute dei soggetti che avevano presentato l’elogio, come dettagli clinici degli interventi o delle prestazioni ricevute, diagnosi, anamnesi. In alcuni elogi pubblicati, i riferimenti erano stati cancellati, in modo approssimativo, con il tratto di un pennarello nero, che non impediva di leggere le parti oscurate e da cui era possibile identificare gli autori.

Nel sanzionare la struttura, il Garante ha ricordato che la disciplina privacy impedisce la diffusione delle informazioni sullo stato di salute e che tali dati possono essere comunicati a un soggetto diverso dall’interessato solo sulla base di un idoneo presupposto giuridico o su indicazione dell’interessato stesso. L’Autorità, ha inoltre osservato che la procedura di cancellazione manuale con pennarello o con bianchetto, per sua natura imprecisa e non definitiva, non può essere definita idonea a rendere anonime le informazioni personali degli interessati, né può definirsi una procedura di “pseudonimizzazione”, anche se eseguita in modo efficace, quanto piuttosto una semplice procedura manuale di oscuramento delle generalità degli interessati.

The Spirit of Italy: il Consorzio della tradizione liquoristica italiana

The Spirit of Italy: il Consorzio della tradizione liquoristica italianaMilano, 17 apr. (askanews) – Quello che nel 2011 era nato come un gruppo di amici imprenditori che era andato a New York nell’ambito di “Italian Wine Week”, per promuovere insieme i propri prodotti in un corner dedicato agli spirits, è diventato nel giro di un decennio un Consorzio vero e proprio. E’ “The Spirit of Italy” un collettivo di nove aziende familiari della tradizione liquoristica italiana (a cui nelle prossime settimane se ne aggiungerà un’altra) che, dal 26 settembre dell’anno scorso, dopo un lungo iter, si è costituito in Consorzio con l’obiettivo di promuovere la cultura dei distillati italiani di qualità in particolare all’estero.

Della struttura, presieduta da Stefano Toschi, export manager di Toschi Vignola, fanno parte al momento Lucano 1894 (Matera), Distilleria Giulio Cocchi (Torino), Luxardo (Padova), Distillerie Moccia (Ferrara), Distillerie Nardini (Bassano del Grappa), Pallini (Roma), Strega Alberti Benevento (Benevento), Toschi Vignola (Modena), Distilleria Varnelli (Macerata): l’aristocrazia che ha fatto la storia italiana del liquore, un pool di aziende tutte aderenti a Federvini. “Visto che di aziende familiari della tradizione liquoristica italiana ne sono oramai rimaste poche, abbiamo deciso di metterci insieme per andare a promuovere i nostri prodotti all’estero, dove le multinazionali hanno un ruolo preponderante” spiega ad askanews Cinzia Ori, Ceo di Distilleria Moccia e tesoriere del Consorzio, aggiungendo che “abbiamo iniziato organizzando delle iniziative negli Stati Uniti durante le quali ognuno spingeva le proprie referenze e poi abbiamo partecipato a manifestazioni per farci conoscere nel mondo della miscelazione, compreso a ‘Tales of the cocktails’ che si tiene in luglio a New Orleans ed è il più grande evento di questo genere negli Usa”.

“L’obiettivo del Consorzio è l’internazionalizzazione, e in questo senso tra di noi ci sono realtà molto ben posizionate che fanno da traino alle altre: siamo un gruppo affiatatissimo, che va molto d’accordo e che riesce sempre a trovare un punto di incontro” continua Ori, sottolineando che “oggi abbiamo due Paesi target: la Germania con ‘Bar convent Berlin’ (dove siamo già andati), e gli Stati Uniti con ‘Bar convent Brooklyn’, due eventi molto importanti per il nostro mondo”. “The Spirit of Italy” punta a far scoprire liquori, distillati e digestivi legati alla cultura e alla tradizione italiana, prodotti da storici marchi familiari. Referenze “classiche” che oggi guardano con grande interesse al mondo della mixology internazionale. Oltre a Germania e Stati Uniti, il Consorzio focalizzerà la propria attenzione anche al Canada ed ai Paesi emergenti, non solo per promuovere la categoria ma anche per distinguerla dalle brutte copie prodotte all’estero delle loro referenze di punta.

Dopo aver promulgato la riforma delle pensioni Macron stasera parlerà in Tv ai francesi

Dopo aver promulgato la riforma delle pensioni Macron stasera parlerà in Tv ai francesiRoma, 17 apr. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron farà un “discorso” televisivo questa sera, ha annunciato nei giorni scorsi l’Eliseo, subito dopo la promulgazione della riforma delle pensioni, ancora molto contestata. “Il presidente parlerà ai francesi durante un discorso lunedì sera”, ha spiegato l’Eliseo, senza precisare un programma. Tutti i sindacati hanno espresso la loro “determinazione” a proseguire la lotta contro la riforma, declinando un invito all’Eliseo ricevuto ufficialmente nel momento in cui la legge era stata siglata da Emmanuel Macron.

Musei e social, gli Uffizi: indispensabile coinvolgere i giovani

Musei e social, gli Uffizi: indispensabile coinvolgere i giovaniFirenze, 17 apr. (askanews) – Nelle strategie dei grandi musei la comunicazione, e in particolare quella digitale e social, è ormai da tempo un elemento-chiave. Succede all’estero, ma succede anche in Italia e in una delle più importanti collezioni di arte antica, come le Gallerie degli Uffizi dirette da Eike Schmidt. “È importantissimo raggiungere le giovani generazioni, che porteranno avanti i nostri beni culturali – ha detto il direttore ad askanews -. Noi possiamo proteggerli come preferiamo, ma se non ci sono i giovani che si innamorano, che vedono la loro responsabilità, che si identificano con questi beni, allora è inutile, perché significherebbe che dalla prossima generazione nessuno si occuperebbe più dello studio, della conservazione e della protezione di queste opere”.

Botticelli, Michelangelo, Giotto, Piero della Francesca, Leonardo da Vinci, Raffaello… gli Uffizi custodiscono la storia della nostra cultura e anche l’immaginario rinascimentale come pochi altri luoghi al mondo. Ma anche a fronte di certi tesori è necessario continuare a lavorare per allargare il pubblico e trovare nuove forme di comunicazione. “Queste opere hanno anche un grande valore per i giovani – ha aggiunto Schmidt – bisogna impegnarsi per renderle note ai giovani che a loro volta saranno propulsivi per la conoscenza, per lo studio, per la conservazione e protezione di questi beni”. E in quest’ottica gli Uffizi presidiano i social media seguendo una strategia che ci è stata raccontata da Simone Rovida, dell’Area strategie digitali del museo fiorentino. “Tik Tok – ci ha detto – è l’ultimo nato dei nostri canali social e questo risponde a una politica che stiamo portando avanti fin dall’inizio, fin dall’apertura dei nostri canali nel 2016, quando abbiamo scelto di differenziare, attraverso i singoli social, i diversi pubblici ai quali ci volevamo riferire, ci mancava l’ultimo tassello”.

Ultimo tassello che è la generazione Z, quella che conosce solo la vita digitale e che, molto probabilmente, completerà nei prossimi decenni la gigantesca trasformazione sociale innescata dalla tecnologia digitale. Ma per farlo avrà bisogno anche degli strumenti culturali che vengono dal passato, che in Italia sono particolarmente forti e significativi. Per questo abbiamo chiesto a Schmidt se portare avanti questo tipo di comunicazione in un museo del nostro Paese sia stato più difficile. “Le cose che sono troppo banali – ci ha risposto il direttore – non sono vere sfide, quindi le cose interessanti sono proprio le sfide, quelle vinte ovviamente”. A partire da un museo capace di comunicare in molti modi diversi.

(Leonardo Merlini)

Salute, focus su ‘Rischio clinico globale: cause e strategie di intervento’

Salute, focus su ‘Rischio clinico globale: cause e strategie di intervento’Roma, 17 apr. (askanews) – La salute è il nostro bene più prezioso e a noi tutti spetta il compito di tutelarla al meglio, prendendo coscienza dell’impatto negativo che le scelte, le abitudini e gli stili di vita scorretti esercitano su di essa. L’identificazione dei fattori di rischio e l’intervento mirato per la loro eliminazione dovrebbe essere il primo obiettivo in un contesto sociosanitario di best practice per la salvaguardia della salute di tutti i cittadini. È pertanto opportuno rivolgere adeguata attenzione sia agli aspetti clinico-diagnostici, sia a quelli connessi alla ricerca scientifica, agli studi sociologici, alle scienze ambientali, alla gestione sostenibile delle risorse naturali e all’utilizzo opportuno delle risorse strutturali e tecnologiche.

Su questi temi si è sviluppato un dibattito tra rappresentanti istituzionali ed esperti del settore, nel corso del convegno dal titolo “Rischio clinico globale: cause e strategie di intervento”, svoltosi lo scorso week-end a Roma, organizzato da DreamCom presso l’Hotel Sina Bernini Bristol. Obiettivo del meeting è stato quello di porre l’attenzione sull’importanza della prevenzione e del trattamento precoce, della rimozione o almeno riduzione dei rischi di salute tramite la trasmissione di raccomandazioni e cure appropriate che rispondano a criteri di evidenza clinica e, contestualmente, di sostenibilità ambientale e sociale. L’evento, moderato dalla Prof.ssa Carla Bruschelli, ha avuto tra i suoi relatori anche il Prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo, e docente di Medicina Interna presso l’Università di Catania. Tema dell’intervento, il paziente con BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva) con dipendenza dal fumo, che ha definito “difficile, perché ha uno storico prolungato che ha creato una forte alleanza con la sigaretta. Dunque, smettere di fumare lo porta a una grande forma di infelicità, perché rappresenta una perdita”.

Per questo motivo, l’approccio standard alla riduzione del tabagismo, basato sulla terapia farmacologica, risulta inefficace: “Il brupopione – ha aggiunto il Prof. Polosa – ha un effetto significativo a 6 mesi in termini di CAR (Continous Astinence Rate), che tuttavia scompare a distanza di anni. Anche con le terapie farmacologiche piu efficaci, l’80% dei pazienti continua a fumare a distanza di un anno”. Il Prof. Polosa ha sottolineato che “occorre studiare anche i benefici delle nuove tecnologie che erogano nicotina, come le sigarette elettroniche e i sistemi a tabacco riscaldato. La storia di queste tecnologie è infatti una storia di grande successo, perché hanno un forte impatto in termini di riduzione del fumo. Le alternative combustion-free possono aiutare notevolmente i pazienti con BPCO dal fumo di sigaretta, come dimostrato dai risultati di due studi clinici che evidenziano come questi soggetti possono astenersi dal fumare se viene loro fornita una valida alternativa. Ovvero, la sigaretta elettronica e i sistemi a tabacco riscaldato, strumenti che mimano l’esperienza del fumo, ma garantendo al contempo miglioramenti significativi dello stato di salute generale”.

Foti: la protezione speciale per i migranti resta ma si stringono le maglie

Foti: la protezione speciale per i migranti resta ma si stringono le maglieRoma, 17 apr. (askanews) – “Sulla Protezione speciale non c’è una eliminazione, ma un fortissimo restringimento rispetto alle maglie allargate del passato. Faccio presente che nel 2021 di 53 mila domande presentate e 52 mila esaminate, solo 7.000 di quelle accolte riguardano la protezione speciale. Alla fine stiamo parlando del 12%; l’anno successivo il 20%. Non riguarda tutti, dunque. Tra l’altro, è una forma di protezione che non è richiesta come ‘obbligatoria’ dall’Europa, ma è rimessa alla discrezionalità dei singoli Stati”. Lo ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti, in un’intervista a Il Tempo. “Quando non si ha nulla da dire posso capire che si faccia rumore. Si vogliono stringere i bulloni non rispetto ai rifugiati, ma rispetto ai clandestini. Ricordo che in alcune città italiane le stazioni sono accessibili solo in orario diurno. Forse qualcuno a sinistra vuole continuare così solo per perseguire un fine politico. L’opinione della Schlein non mi turba” ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “Mi pare evidente che le regioni di sinistra per fare un dispetto al governo hanno deciso contro gli interessi dei cittadini che devono amministrare. Il nodo è solo politico, non c’è un nodo tecnico. Già in passato fu dichiarata l’emergenza quando il numero di immigrati aveva raggiunto, come in questi mesi, livelli notevoli. Questa è semplicemente una ‘piazzata’. La loro opposizione vale quanto il due di coppe quando la briscola è bastoni”.

Al largo della Sicilia sequestrate in mare 2 tonnellate di cocaina: valore 400 milioni

Al largo della Sicilia sequestrate in mare 2 tonnellate di cocaina: valore 400 milioniRoma, 17 apr. (askanews) – I militari del Comando Provinciale di Catania della Guardia di finanza, con i finanzieri del Gruppo Aeronavale di Messina, hanno sequestrato 2 tonnellate circa di cocaina, trovata in mare a largo delle coste orientali della Sicilia, del valore di oltre 400 milioni di euro.

In particolare, nell’ambito delle specifiche attività di controllo delle acque costiere della Sicilia orientale per finalità di polizia economico-finanziaria, unità aeronavali delle Fiamme Gialle hanno individuato numerosi colli galleggianti, scortati da un dispositivo luminoso di segnalazione e tenuti insieme da reti che ne evitavano la dispersione. Da un sommario ed esterno esame è stato possibile riscontrare la particolare cura dell’imballaggio, verosimilmente diretto a evitare infiltrazioni di acqua in modo da preservarne il contenuto e, al contempo, scongiurare il pericolo di inabissamento. Le peculiari modalità di confezionamento e la presenza di un dispositivo luminoso per consentirne il rintraccio hanno fatto ipotizzare che potesse trattarsi di un carico di sostanze stupefacenti, verosimilmente lasciato in mare da una delle navi cargo che solcano quel tratto di costa per essere successivamente recuperato e trasportato sulla terraferma. È stato, pertanto, attivato il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di finanza di Catania il quale, anche con il supporto del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo, ha fornito collaborazione in relazione alle attività di recupero dei colli a mare e ha inoltre coordinato le successive operazioni di messa in sicurezza del carico, svolgendo i necessari approfondimenti sul delicato contesto.

Parallelamente è stata avviata un’attività di ricognizione aerea da parte di velivoli del Gruppo di Esplorazione Aeromarittima di Pratica di Mare e della Sezione Aerea di Manovra di Catania volta a verificare l’eventuale presenza di ulteriori colli dispersi nell’area circostante a quella di rinvenimento. Terminate le attività aeree e in mare, unità specializzate del Nucleo PEF di Catania hanno all’ispezionato i colli, trovando numerosi panetti di cocaina. Sulla scorta delle evidenze emerse, informata costantemente la Procura Distrettuale di Catania, si è proceduto pertanto al sequestro di iniziativa nei confronti di ignoti di oltre 1.600 panetti, contenuti in circa 70 colli, per un peso lordo complessivo di quasi 2.000 chilogrammi.

La Cina si dice pronta “a collaborare con la Russia per la stabilità mondiale”

La Cina si dice pronta “a collaborare con la Russia per la stabilità mondiale”Roma, 17 apr. (askanews) – Il presidente russo Vladimir Putin e il ministro della Difesa cinese Li Shangfu si sono impegnati ad approfondire la cooperazione militare tra Russia e Cina in occasione del loro incontro a Mosca nel fine settimana.

Li, che è stato ricevuto dal presidente russo ieri durante il suo primo viaggio all’estero nel suo ruolo, ha detto che la Cina è disposta a lavorare con la Russia per avere strette comunicazioni strategiche tra le rispettive forze armate. Il ministro ha assicurato anche che la Cina è pronta a rafforzare il coordinamento multilaterale e la cooperazione con Mosca, secondo le notizie di stato della CCTV. “La Cina è disposta a collaborare con la Russia per dare nuovi contributi al mantenimento della sicurezza e della stabilità mondiale e regionale”, ha affermato Li, secondo l’emittente. Li ha affermato che i legami tra Russia e Cina “superano le alleanze politico-militari dell’era della guerra fredda”.

“Questa è la mia prima visita all’estero da quando sono diventato ministro della Difesa cinese. Ho scelto specificamente la Russia al fine di sottolineare la natura speciale e l’importanza strategica dei nostri legami bilaterali”, ha commentato Li.