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Tag: Sanremo 2023

Stoltenberg (Nato): “La risposta di Israele si allinei al diritto internazionale”

Stoltenberg (Nato): “La risposta di Israele si allinei al diritto internazionale”Roma, 31 ott. (askanews) – Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, intervenendo al Consiglio nordico in Norvegia, ha denunciato l’attacco di Hamas ma ha affermato che la risposta di Israele deve rispettare il diritto internazionale.

“Condanniamo gli attacchi terroristici di Hamas contro Israele”, ha detto Stoltenberg. “Allo stesso tempo, è importante che la risposta di Israele avvenga nel rispetto del diritto internazionale, che le vite dei civili siano protette e che gli aiuti umanitari raggiungano Gaza”, ha aggiunto. Prima di Stoltenberg, giorni fa anche il ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide ha affermato che Israele potrebbe non aver rispettato il diritto internazionale nei bombardamenti di Gaza.

L’ammiraglio Donato Marzano confermato presidente della Lega Navale

L’ammiraglio Donato Marzano confermato presidente della Lega NavaleRoma, 31 ott. (askanews) – L’ammiraglio di squadra in ausiliaria Donato Marzano è stato confermato alla guida della Lega Navale Italiana per il triennio 2023-2026. La nomina del Presidente Nazionale della LNI è stata formalizzata lo scorso 25 ottobre con Decreto del Presidente della Repubblica, in corso di registrazione.

“Ringrazio – si legge in un comunicato -le istituzioni, in particolare il Ministro della Difesa e il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare che mi hanno proposto per un secondo mandato, per l’opportunità di poter proseguire nel coordinamento dei progetti e delle iniziative che questa autorevole istituzione, ente pubblico non economico ed al contempo associazione, porta avanti con spirito di servizio da 126 anni nei confronti del mare e delle acque interne”, ha dichiarato Marzano.

Turismo, Cna: con stranieri Ponte Ognissanti migliore del 2019

Turismo, Cna: con stranieri Ponte Ognissanti migliore del 2019Roma, 31 ott. (askanews) – Quattro miliardi di giro d’affari. A tanto ammontano le ricadute economiche del “ponte lungo di Ognissanti” secondo una indagine condotta da Cna Turismo e Commercio tra i propri associati di tutta Italia. L’indagine prevede in cinque milioni i pernottamenti tra mercoledì Primo novembre e domenica 5 novembre. E i turisti stranieri faranno da traino, con una media superiore ai tre pernottamenti pro capite contro i due pernottamenti pro capite degli italiani, che significano circa tre milioni di pernottamenti dei turisti stranieri e intorno ai due milioni di pernottamenti dei vacanzieri italiani.

Il risultato del 2023 è destinato a battere non solo il dato dello stesso periodo nei tre anni interessati dal Covid (2020, 2021, 2022) ma anche i numeri del 2019 pre-epidemia. Merito prima di tutto dell’arrivo massiccio di vacanzieri stranieri, in particolare extra europei, favoriti dal cambio rispetto a un euro debole. Ma anche del persistente bel tempo, sia pure incrinato in varie zone d’Italia dall’arrivo dell’autunno, e della tendenza alla frantumazione delle vacanze e alla destagionalizzazione, pure per approfittare di prezzi più contenuti rispetto ai mesi estivi e ai periodi natalizi e pasquali. Le città e i borghi d’arte registrano una notevole performance determinata dal flusso estero mentre il mare tardivo, le prime prove di turismo di montagna, le perle dell’enogastronomia e le pratiche esperienziali sono favorite dagli italiani.

Idealista: maggiore sforzo famiglie acquisto casa a Forte dei Marmi

Idealista: maggiore sforzo famiglie acquisto casa a Forte dei MarmiRoma, 31 ott. (askanews) – Forte dei Marmi è la località italiana in cui è maggiore lo sforzo delle famiglie locali per l’acquisto di una casa, raggiungendo il 78,2% del reddito familiare medio del comune. Seguono Menaggio (75,7%) e Courmayeur (67,7%), quindi Bardolino (61,1%) con tassi maggiori del 60 per cento. Nella top 10 stilata da idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in italia, anche Lagueglia (57,5%), Riccione (54,8%) e Alassio (54,4%). Chiudono il ranking Lazise (49,7%), Bordighera (49,4%) e Sirmione (49,2%)

Anche per quanto riguarda l’affitto la percentuale di reddito maggiore si raggiunge in una località in provincia di Lucca, a Marina di Pietrasanta, dove le famiglie dovrebbero impiegare l’80,9% del proprio reddito per il pagamento mensile dell’affitto. Seguono il comune ravennate di Cervia (64,6%) e Gaeta (60,9%), in provincia di Latina. Carovigno, nel brindisino, è in sesta posizione con il 57,8%, seguita da Massa (54,9%) e Sestri Levante (54%), in provincia di Genova. Jesolo e Courmayeur, chiudono questa classifica, rispettivamente con il 52,6% e il 51,9% del reddito familiare Comuni dove è meno oneroso dal punto di vista economico acquistare o affittare una casa

Nello stesso contesto, sono individuabili dei comuni in cui lo sforzo economico per l’acquisto di una casa è decisamente più marginale. Spezzano della Sila, in provincia di Cosenza, è il centro, tra quelli rilevati in questo report, che richiede lo sforzo minore con appena il 7,6% del reddito familiare. A seguire troviamo altri 9 comuni il cui l’onere rimane nettamente sotto il dieci per cento delle capacità reddituali delle famiglie: si va dal 7,7% di Novi Ligure all’8,4% di Soresina e Mondovì, rispettivamente in provincia di Cremona e di Cuneo. Per quanto riguarda il mercato degli affitti, i comuni che richiedono minor impegno presentano costi notevolmente più elevati rispetto a quelli in vendita. Il comune di Rende, sempre in provincia di Cosenza, è la località in Italia in cui l’onere per l’acquisto è il più basso: rappresenta l’11,4% del reddito familiare. In altri 4 comuni l’onere resta sotto il 15%: Novi Ligure (Piemonte), Santa Maria Capua Vetere (Caserta), Faenza (Ravenna) e Adria (Rovigo). La classifica dei comuni con l’onere più contenuto per l’acquisto si conclude con Voghera (15,2%), Jesi (15,9%), Milazzo (16,2%), Francavilla a Mare (16,7%) e Castagneto Carducci, comune in provincia di Livorno, con il 16,8%.

Maggiore e minor sforzo per regione- Lo studio offre anche dati dei mercati che richiedono il massimo e il minimo sforzo in ciascuna regione, sia per la vendita che per l’affitto. Le differenze in questo caso sono molto marcate poiché il mercato più oneroso per quanto riguarda gli acquisti a Forte dei Marmi (Lucca) presenta una percentuale del 78,2%, mentre quello più esoso della regione Umbria (Perugia) si attesta al 17%.

Il divario per gli affitti è simile: l’80,9% a Pietrasanta, in Toscana, rispetto al 14% di Matera o il 24% di Soverato e Vasto, i mercati più economicamente “impegnativi” per le famiglie calabresi e abruzzesi. Le differenze percentuali tra le località con minor impegno economico all’interno delle singole regioni mostrano variazioni più contenute rispetto ai mercati che richiedono uno sforzo maggiore per le famiglie che intendono acquistare un’abitazione. Ad esempio, Rovereto in Trentino-Alto Adige segna un 23,7% come richiesta più bassa, mentre Spezzano della Sila, in Calabria, segna un minimo dell’7,6%. Nel contesto del mercato degli affitti, si evidenzia ancora una volta un maggiore impegno economico richiesto alle famiglie: nel ranking regionale le percentuali variano dall’11,7% a Rende, in provincia di Cosenza, fino al 24,1% in provincia di Trento, configurando la regione Trentino-Alto Adige come l’area che ha i costi iniziali più elevati per l’affitto, rappresentando la soglia più alta per l’accesso a una locazione in Italia.

Ucraina, la ricostruzione di Odessa parte dalla Triennale di Milano

Ucraina, la ricostruzione di Odessa parte dalla Triennale di MilanoMilano, 31 ott. (askanews) – “Progettare la ricostruzione di una città non è solo un modo per sostenere le ragioni di un Paese ingiustamente aggredito”. Con questa parole Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano ha aperto nella mattina il Laboratorio sulla ricostruzione dell’Ucraina, ancora sotto i bombardamenti russi, in un momento politico importante e in una congiuntura internazionale complessa, complicata dallo scoppio del parallelo conflitto mediorientale.

Forte e chiaro e in presenza il sostegno del governo italiano. “Noi vogliamo che ci sia la pace che garantisca libertà e indipendenza all’Ucraina” ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, giunto al Palazzo dell’Arte insieme con il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che a sua volta ha parlato della distruzione in Ucraina come “violenta lesione del diritto internazionale”. Presente il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, Alessandro Giuli, presidente della Fondazione MAXXI e Carla Morogallo, direttrice generale di Triennale Milano. “Odessa è una grande città occidentale” per Tajani, che ha annunciato: l’Italia “organizzerà” una grande conferenza nel 2025 per la ricostruzione dell’Ucraina. “A Odessa c’è una grande storia: ne abbiamo parlato anche durante la mia recente missione a Kiev, ne ho parlato con il presidente ucraina Volodymyr Zelensky”, ha aggiunto il vicepremier. Con la ricostruzione della Cattedrale di Odessa “lanciamo un messaggio positivo” perché “il cristianesimo è un religione di pace”, ha detto. Ricostruire la cattedrale di Odessa secondo Tajani “non è un fatto privato: è un fatto che riguarda una civiltà ed è guardare anche in alto”.

Secondo il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in videocollegamento per l’evento, “la ricostruzione dell’Ucraina è importante per tutta l’Europa perché noi saremo un alleato importante anche a livello commerciale per tutti i paesi europei e questo favorirà la crescita”. Ci sono poi legami storici tra il nostro Paese, culla della cultura classica e la luce inconfondibilie di Odessa. Sangiuliano ha ricordato che “il Porto di Odessa è stato costruito da un napoletano”, che una canzone simbolo per l’Italia, “‘O sole mio” è stata scritta nella città sul Mar Nero e che “ricostruirla rapidamente significa davvero tanto: l’Italia ha un rapporto molto intenso con l’Ucraina”. E la canzone è risuonata anche alla Triennale: in un momento di grande commozione durante il convegno Andriy Palchuk, arcidiacono della cattedrale di Odessa ha intonato proprio “‘O sole mio”, pronunciando perfettamente i versi scritti da Giovanni Capurro nel 1898 e divenuti celebri in primis grazie alla voce spettacolare di Enrico Caruso.

“Odessa è un ricchissimo patrimonio – città mondo – che trova un’armonia in un impianto limpido e struggente” ha spiegato alla platea Boeri, che poi in una conversazione con askanews ha aggiunto: “Può sembrare assurdo pensare alla ricostruzione oggi, quando i bombardamenti sono ancora in corso. In realtà cominciare a progettare la nuova Odessa, cominciare a progettare la ricostruzione della Cattedrale per esempio, è un modo per dare speranza a tecnici, amministratori cittadini che oggi vogliono pensare a una vita normale e a una città nuova che sia ancora più bella e straordinaria di quanto Odessa non sia”. Boeri parte da una citazione attribuita Winston Churchill: ‘ridaremo forma alle nostre case in modo che ridiano forma alle nostre vite’, parlando di diplomazia culturale, che “non significa solo fare rete ma anche raccogliere le migliori competenze”.

Ma la guerra continua inesorabile: “Quarantadue minuti fa ha precipitato di nuovo tutti i cittadini di Odessa nei loro rifugi” ha detto Alessandro Giuli, presidente della Fondazione MAXXI iniziando il suo intervento. “Odessa è la capitale del mondo libero adesso, ai nostri occhi” ha proseguito Giuli, descrivendo il popolo ucraino come “fratello”. Ma la guerra in Ucraina sta andando avanti da tanti, troppi mesi. Nel frattempo si è aggiunto un altro conflitto devastante, che è quello mediorientale. Il secondo può togliere attenzione al primo?, gli chiede askanews. “Certo ma abbiamo il dovere di mantenere un cono di luce accesa sulla guerra in Ucraina, sull’invasione di uno stato sovrano, sulla mortificazione dei simboli culturali e sociali dell’Ucraina. Nessuna guerra è più importante o grave di un’altra. Tutte ci devono vedere in prima fila per contrastarle con le armi della diplomazia, con la difesa e la rigenerazione e la cooperazione internazionale degli enti culturali nel caso del MAXXI e delle istituzioni internazionali deputate a questo sforzo collettivo”. “È la prima volta che l’Unesco interviene in un momento di guerra e quello che abbiamo fatto” in Ucraina “è senza precedenti”, ha detto Krista Pikkat, direttrice emergenze, settore cultura, Unesco, ringraziando il ministro degli Esteri Antonio Tajani e la Triennale per la conferenza. La ricostruzione deve essere anche dei patrimoni intangibili in Ucraina, ha spiegato la funzionaria, sottolineando che quello che va ricostruito, anche attraverso il patrimonio culturale è la vita culturale delle persone. “Il 37% dei lavoratori ucraini nei settori creativo ha perso il suo lavoro nel 2022”, ha dichiarato Pikkat, citando le statistiche del governo di Kiev. “Oggi sono sicura che queste cifre sono maggiori” ha aggiunto. “La guerra in Ucraina ha scatenato una ondata di solidarietà internazionale”, con aiuti e sostegno. Ma restano grosse ferite. Il Laboratorio – promosso da Triennale Milano e MAXXI in collaborazione con la Presidenza del Consiglio, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero della Cultura, e con la partecipazione di UNECE – nasce dalla volontà di coinvolgere creativi e progettisti, istituzioni culturali internazionali, aziende e soggetti economici per discutere del tema della rigenerazione urbanistica e architettonica delle città e del patrimonio culturale dell’Ucraina. (di Cristina Giuliano)

Usa, Indice S&P Case-Shiller in agosto +0,4%, annuale +2,6%

Usa, Indice S&P Case-Shiller in agosto +0,4%, annuale +2,6%

New York, 31 ott. (askanews) – In agosto i prezzi delle case statunitensi sono saliti, per il settimo mese consecutivo, ma hanno deluso le attese degli analisti. L’indice di S&P/Case Shiller, che calcola i prezzi delle case nelle principali città Usa, ha riportato un aumento mensile dello 0,4%. Le attese erano per un aumento dello 0,8%. Su base annuale l’indice ha registrato un aumento del 2,6%.

L’indice a 10 città ha registrato un rialzo dello 0,4%, mentre su base annuale l’indice a 10 città ha registrato sempre un rialzo del 3%. L’indice Composite a 20 città ha registrato anch’esso un rialzo dello 0,4%; mentre su base annua ha toccato +2,2%. In agosto 7 delle 20 città prese in esame dall’indice hanno registrato ribassi; mentre 12 città hanno registrato prezzi più alti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Chicago continua a guidare gli aumenti, delle città prese in esame, per il quarto mese consecutivo.

Usa, Scende a 102,6 pt. fiducia consumatori ottobre Conf. Board

Usa, Scende a 102,6 pt. fiducia consumatori ottobre Conf. BoardNew York, 31 ott. (askanews) – Ad ottobre, gli statunitensi si stanno dimostrando meno ottimisti sull’economia rispetto al mese precedente. L’indice sulla fiducia redatto mensilmente dal Conference Board, gruppo di ricerca privato, è sceso dai 104,3 punti di settembre (rivisto da iniziale 103) a 102,6 punti in ottobre, contro attese per un dato a 100 punti.

La componente che misura le aspettative per il futuro è salita da 73,7 punti a 75,6; quella sulla situazione attuale è scesa da 146,2 punti (rivista da iniziale 147,1 punti) a 143,1 punti.

Vino, Marco Caprai: puntiamo a chiudere 2023 con +7% fatturato

Vino, Marco Caprai: puntiamo a chiudere 2023 con +7% fatturatoMilano, 31 ott. (askanews) – La Arnaldo Caprai di Montefalco (Perugia) è una delle aziende vitivinicole simbolo dell’Umbria e la Cantina leader nella produzione del Sagrantino, vitigno autoctono a bacca rossa che cresce solo qui da oltre 400 anni. Nell’autunno del 2021 ha festeggiato i suoi primi 50 anni, fu infatti nel 1971 che il noto imprenditore tessile Arnaldo Caprai acquistò 45 ettari nel territorio della “Ringhiera dell’Umbria”, oggi più nota come uno dei borghi più belli d’Italia. Nel 1988 la conduzione della Cantina è passata nelle mani del figlio 24enne Marco, che ha subito puntato su un progetto di valorizzazione del Sagrantino, uva che fino a qualche anno prima nessuno voleva più coltivare al punto di rischiare di scomparire. Marco Caprai ha scommesso sulla ricerca agronomica e sulla qualità, che ha ben presto ottenuto e che continua a far crescere anno dopo anno con grande impegno e costanza. Sforzi e investimenti ripagati dal successo internazionale e, nel 1992, dal riconoscimento con la Docg. Parallelamente al riscontro degli appassionati e ai tanti riconoscimenti sulle guide del vino, sono cresciuti anche gli ettari, che oggi sono complessivamente 174, di cui 160 vitati nelle zone della Docg Sagrantino di Montefalco, e delle Doc Montefalco e Colli Martani.

E grazie al vino, è cresciuta anche la visibilità di Montefalco, oggi tra le principali destinazioni italiane degli enoturisti di tutto il mondo. “Quando ho iniziato c’erano quattro o cinque Cantine, oggi ce ne sono un’ottantina” racconta ad askanews Marco Caprai, aggiungendo che lo stesso vale per le strutture ricettive e i locali: “Allora c’erano un paio di hotel e un paio di ristorantini, oggi sono decine”. Insomma una rivoluzione, con il vino motore di un territorio, tanto che la voce “hospitality”, su cui l’azienda ha scommesso da decenni, oggi rappresenta quasi il 10% del suo giro d’affari. “L’anno scorso è stato un anno molto positivo, e lo abbiamo chiuso con un fatturato di 8,3 milioni di euro e con una produzione di circa 900mila bottiglie, il 30% delle quali è finita sui mercati di una quarantina di Paesi: siamo una piccola bandiera del Made in Italy e del Sagrantino per l’Umbria” continua il 58enne imprenditore, sottolineando che l’export “è un valore importante”, così come “i circa duemila clienti del settore horeca in Italia (voce che pesa per il 35% sul giro d’affari totale), che sono un fattore di grande stabilità che ci permette di programmare ogni anno lo sviluppo della nostra produzione”. A livelli degli anni precedenti anche il risultato nella grande distribuzione, il canale più difficile per la maggior parte dei produttori di rosso.

E a proposito di grandi rossi, debutta in questi giorni sul mercato la nuova annata di uno dei vini più conosciuti e preziosi dell’Umbria, lo “Spinning Beauty 2013”, un Sagrantino in purezza frutto del più antico vigneto di selezione clonale, Monte della Torre. Pietra miliare nella storia di Arnaldo Caprai, questo vino tirato in 1.100 bottiglie matura in barrique per 8 anni per poi affinare in bottiglia per almeno altri 8 mesi, processo alla fine del quale dimostra una sorprendente vivacità, se confrontata con altre grandi etichette internazionali a partire dal celebratissimo “Vega Sicilia Unico 2013”. Marco Caprai è come il suo vino: struttura, sostanza, caparbietà, ambizione e soprattutto è un testimone della sua terra, a cui è visceralmente legato e sulla quale continua a credere e investire, con una visione e uno spirito sempre positivi. “Ora siamo nell’ultimo trimestre del 2023, quello che per tutte le aziende italiane del vino determina il risultato operativo, e contiamo di fare un po’ meglio del 2022, tra il 7-8% – spiega soddisfatto ad askanews – e lo riteniamo un grande risultato perché stiamo pagando un certo rallentamento sull’estero, dovuto agli acquisti massicci dello scorso anno e quindi al riequilibrio degli stock nei mercati importanti come gli Stati Uniti”.

Complessivamente la Cantina umbra produce 23 referenze, di cui sette sono vini bianchi, tra cui il più noto è il “Cuvée Secrète” blend che unisce il meglio della produzione a bacca bianca. Al pari di tante altre realtà in Italia, anche la Cantina umbra è impegnata dal 2016 in un (piccolo) progetto sulle “bollicine”, con un Brut Metodo Classico nato con 50% Pinot Nero e 50% Chardonnay e diventato oggi un Pinot Nero in purezza che affina per 20mesi sui lieviti. Dai due ettari di vitigni in un’ex area estrattiva tra i 500 e gli 800 metri slm sull’Appennino tra Umbria e Marche, nascono circa ottomila bottiglie. Anche in Umbria la vendemmia che si è da poco complessa è stata particolarmente difficile, caratterizzata durante la stagione primaverile da piogge continue che hanno scatenato una peronospora particolarmente aggressiva. “Crediamo di aver fatto un buon lavoro di difesa delle nostre uve, sicuramente abbiamo una perdita di produzione che si aggira tra il 20 e il 30% ma avevamo dei dati previsionali che erano ancora peggiori e quando uno si prepara al peggio, alla fine è soddisfatto” prosegue il pluripremiato produttore folignate, evidenziando “la buona qualità riscontrata soprattutto nelle uve bianche (Grechetto, Chardonnay e Sauvignon ndr), molto fruttate, profumate e intense: caratteristiche quasi da regioni alpine e questo è un piacere perché sono anche il risultato di scelte fatte negli ultimi decenni”.

Giusy Ferreri, il 9 novembre esce “Il meglio di te”

Giusy Ferreri, il 9 novembre esce “Il meglio di te”Roma, 31 ott. (askanews) – Dal 9 novembre sarà disponibile in radio e in digitale “Il meglio di te”, il brano originale scritto ed interpretato da Giusy Ferreri per la colonna sonora del film “Il meglio di te” di Fabrizio Maria Cortese, nelle sale cinematografiche dal 9 novembre.

Oltre a prestare la sua voce, Giusy Ferreri firma il testo e le musiche della canzone originale, caratterizzata musicalmente da atmosfere sospese e malinconiche che fanno da cornice al testo in cui si racconta la storia dei due protagonisti del nuovo film di Fabrizio Maria Cortese, due anime che si perdono e si ritrovano quando nulla è più scontato. Mixato da Francesco Luzzi presso il Mulino Recording e masterizzato da Pietro Caramelli presso Energy Mastering, “Il meglio di te” vede il produttore artistico Gabriele Cannarozzo al basso elettrico e alle chitarre aggiuntive, Andrea Polidori alla batteria, Davide Aru alle chitarre elettriche e acustiche, Will Medini al pianoforte e all’orchestrazione, Mattia Boschi al violoncello e Simone D’ Eusanio al violino e alla viola.

Il nuovo film di Fabrizio Maria Cortese narra la storia di un uomo di successo, Antonio (interpretato da Vincent Riotta), e una donna brillante, Nicole (Maria Grazia Cucinotta). I due si sono amati intensamente e sono stati i protagonisti perfetti di quella che si può definire banalmente una favola. Tuttavia, prima di arrivare al “vissero per sempre felici e contenti”, il loro mondo è esploso e i due si sono trovati lontani, dispersi, pieni di rabbia, di colpa e di delusione. L’inevitabile separazione dura qualche anno e traccia un confine molto netto tra le loro vite. Ma il destino ha spesso una trama nascosta da tirare fuori al momento più opportuno per ribaltare piani, scompaginare progetti e per far ritrovare coloro che si sono smarriti. Prodotto da Orange Pictures, Golden Hours Film, Sirio Studios e Rai Cinema e distribuito da Adler Entertainment, “Il meglio di te” vede nel cast insieme a Maria Grazia Cucinotta e Vincent Riotta anche Dafne Scoccia, Anita Kravos, Simone Montedoro e Giusi Merli.

”Stupidi ragazzi”, il nuovo di Achille Lauro fuori dal 3 novembre

”Stupidi ragazzi”, il nuovo di Achille Lauro fuori dal 3 novembreRoma, 31 ott. (askanews) – A pochi mesi dalla release di Fragole il brano insieme a Rose Villain incoronato successo dell’estate già doppio disco di Platino, Achille Lauro annuncia oggi la release di Stupidi ragazzi il nuovo singolo dal sound avanguardista disponibile da venerdì 3 novembre per Elektra Records / Warner Music Italy su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica.

Il sound di Stupidi ragazzi proviene dal mondo UK garage anni ’90 e lega grazie alla musica elettronica un brano pop alle basi urban. Scritto da Achille Lauro con Davide Simonetta, Paolo Antonacci, Zef e Simon Pietro Manzari e prodotto da Davide Simonetta e Zef, il nuovo capitolo dell’inconfondibile e poliedrico artista in grado di smantellare ogni stereotipo, racchiude una storia di ragazzi, vittime dei loro amori e del loro destino (mentre cadono i palazzi / stupidi ragazzi / prima di lasciarsi sono gli ultimi ad amarsi / l’amore in un drive-in l’amore in cristalli / corse di cavalli un bacio e centomila orgasmi / ancora ancora).