Uila-Uil: su imballaggi da Ue nuova penalizzazione agroalimentareRoma, 26 ott. (askanews) – “Ancora una volta possiamo verificare che la deriva ambientalista del Parlamento Europeo, norma dopo norma, danneggia sempre e solo l’Italia: favorire il riuso degli imballaggi e penalizzare il riciclo della plastica, in cui l’Italia è leader europeo incontrastato, è palesemente un altro schiaffo in faccia al nostro Paese. Chiediamo al Governo e a tutti i parlamentari europei di mobilitarsi contro questa ulteriore nuova penalizzazione della nostra economia e dei suoi lavoratori”. Così, in una nota, Stefano Mantegazza, segretario generale Uila, in merito all’approvazione delle proposte di regolamento relative agli imballaggi e all’uso dei fitofarmaci, ieri, in Commissione Ambiente del Parlamento Europeo.
“Il regolamento per la riduzione dei rifiuti da imballaggio se dovesse diventare operativo, avrebbe gravissime ricadute occupazionali nel settore agro-alimentare – spiega Mantegazza – Infatti, pregiudicando la commercializzazione dell’insalata in busta, del cestino delle fragole, delle confezioni di pomodorini e, in buona sostanza, di tutta la produzione di ortofrutta della IV gamma, andrebbe ad incidere negativamente su tutte le lavorazioni ad alto tasso di occupazione” rileva Mantegazza. “Allo stesso tempo, tagliare gli agrofarmaci senza creare alternative in un momento in cui il cambiamento climatico ha portato nei campi patologie e parassiti alieni, porterà a un drammatico crollo della produzione e della occupazione”.
“Non è infine accettabile – conclude il leader sindacale – la beffa di vedere, una volta eliminata l’insalata in busta italiana, i nostri supermercati pieni di insalata in busta proveniente da paesi extra-europei. Qualsiasi decisione di limitazione che si prende in campo ambientale, deve essere immediatamente applicabile a tutte le importazioni da paesi terzi”.
Conte: con Pd andiamo avanti senza nascondere differenzeRoma, 26 ott. (askanews) – “Io più che di campo largo parlo di campo giusto. A Foggia sono stato molto contento perché un comune che è stato sciolto per infiltrazione mafiosa con una maggioranza di centrodestra – e lì c’è la quarta mafia – era importante che avesse una svolta completa rispetto alle incrostrazioni del passato”. Lo ha detto il presidente M5s Giuseppe Conte intervistato al Salone della Giustizia.
Con Schlein “andiamo avanti non nascondendo differenze, ci si confronta, c’è un dialogo, io non ho mai nascosto che sul conflitto ucraino noi abbiamo una visione diversa, secondo noi impostare un negoziato di pace costa più coraggio che continuare ad inviare armanenti, se l’avessimo fatto forse oggi potevamo tutelare meglio la popolazione”.
Eletto nuovo Cda Consorzio Mozzarella Bufala Campana DopRoma, 26 ott. (askanews) – Sono stati eletti il 25 sera dalla assemblea dei soci i nuovi componenti del consiglio di amministrazione del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, che resteranno in carica per il prossimo triennio. Tra gli eletti figurano anche due donne under 35, mentre l’età media dei consiglieri è di 40 anni. “Si riflette così – si legge in una nota del Consorzio – anche nel voto il percorso di ricambio generazionale che sta vivendo il comparto”.
Nel CdA sono rappresentati sia gli allevatori sia i trasformatori. Le elezioni si sono svolte nella sede del Consorzio, alle Regie Cavallerizze della Reggia di Caserta. Al voto ha partecipato il 97 per cento dei soci del Consorzio, tra allevatori e trasformatori. Gli undici membri del CdA risultati eletti: Sara Consalvo, Riccardo D’Alessio, Gennaro Garofalo, Marco Garofalo, Patrizio La Marca, Davide Letizia, Silvia Mandara, Marco Nobis, Domenico Raimondo, Massimo Rega e Vito Rubino.
Nelle prossime settimane, il consiglio di amministrazione eleggerà, al proprio interno, il nuovo presidente e i due vicepresidenti.
Bmw Serie 5, la berlina business si rinnova e diventa elettricaMilano, 26 ott. (askanews) – Arriva sul mercato italiano la nuova Bmw Serie 5, la berlina business best seller del brand, la prima a chiamarsi Serie, giunta all’ottava generazione con 10 milioni di unità vendute dal lancio nel 1972. Prodotta a Dingolfing, lo stabilimento del top di gamma Bmw dove si assemblano anche batterie e motori elettrici, la Bmw Serie 5 unisce le doti dinamiche della Serie 3 con il lusso della Serie 7 e si presenta con una gamma completa di motorizzazioni con trazione integrale o posteriore: elettrico, plug-in benzina e diesel con tecnologia mild hybrid a 48 volt. Da segnalare l’autonomia del modello di attacco: la versione 520d mild hybrid a 48v, che abbiamo potuto provare nel test drive da Milano alle colline biellesi, arriva a mille km, con un consumo dichiarato vicino ai 20 km/l.
Il design è stato rinnovato mentre le misure sono praticamente invariate (+97 mm di lunghezza). Il frontale presenta una interpretazione moderna della calandra orizzontale a doppio rene con perimetro illuminato (optional). Di profilo spiccano le minigonne laterali nere, maniglie a filo e il numero 5 in rilievo alla base del montante C, mentre al posteriore si notano i nuovi gruppi ottici sottili e piatti divisi da una striscia cromata. Come optional sono disponibili i pacchetti M Sport e M Sport Pro con sospensioni più sportive, ruote posteriori sterzanti e barra stabilizzatrice adattiva. Nuovi anche gli interni di qualità e ben rifiniti, per la prima volta completamente “vegani” senza impiego di pelle. L’infotainment è gestito con il sistema operativo 8.5 con mappe personalizzabili, widget per un accesso rapido alle funzioni più utilizzate e app di gioco e intrattenimento come YouTube e per l’Italia RaiPlay. Per aumentare il comfort e la sicurezza alla guida e in coda, sono presenti numerosi Adas abilitati fino al livello di guida autonoma 3 e migliorati nel riconoscimento di pedoni, bici e monopattini e, in generale, del traffico. In autostrada, nei paesi dove il livello 3 è abilitato, la Bmw Serie 5 si può guidare senza mani fino a 130 km/h e si possono effettuare sorpassi spostando lo sguardo sullo specchietto per uscire dalla corsia e all’interno per rientrare. Al momento il servizio è abilitato solo in Usa e Germania. Aggiornati anche i sistemi di parcheggio: la Bmw Serie 5 si può parcheggiare tramite app.
La potenza dei motori spazia dai 190 CV della 520i ai 601 CV dell’elettrica top di gamma, la Bmw i5 M60 xDrive. Nuovi i motori termici diesel e benzina, quest’ultimo a ciclo Miller, elettrificati a 48V con motore elettrico nel cambio che permette il veleggiamento (coasting), ma non la percorrenza in elettrico puro. Le versioni plug-in montano la quinta generazione di powertrain elettrici compatti con motore da 145 kW (+75%) e batteria modulare (si può aggiustare anche un singolo modulo) da 19,3 kW che permette un’autonomia fino a 100 km (+78%), oltre mille complessivi. I modelli elettrici i5 eDrive 40 e M60 xDrive hanno batterie con capacità netta di 81,2 kW per un’autonomia fino a 580 km per la versione meno potente e 516 km per la M60. Risultati raggiunti anche grazie a un’elevata efficienza aerodinamica con un coefficiente Cw di 0,23. Velocizzati anche i tempi di ricarica: le batterie sopportano una potenza fino a 205 kW che permette di passare dal 10 all’80% in 30 minuti. Per le ricariche domestiche viene fornita, in partnership con E.On, la wallbox già abilitata al dialogo con l’abitazione e la rete tramite app, quando il servizio sarò attivo.
La Bmw Serie 5 supporta il plug and charge con Ionity ed Enel X (fino a 5 contratti). Nel 2024 è attesa la versione Touring, apprezzata soprattutto in Italia e Germania, ed è probabile che ci sarà anche una versione M. I prezzi partono dai 66.700 euro della 520i fino ai 100.200 della i5 M60, passando per i 67.900 della versione diesel e i 74.400 della i5 eDrive 40.
Israele: sono 224 gli ostaggi in mano ad Hamas a GazaRoma, 26 ott. (askanews) – E’ salito a 224 il numero degli ostaggi in mano ad Hamas nella Striscia di Gaza, identificati da Israele. Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane, spiegando che altri due prigionieri sono stati identificati nelle ultime 24 ore.
Il portavoce dell’IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha detto che 309 membri dell’esercito sono stati confermati morti. “Purtroppo i numeri vengono aggiornati in base alle informazioni di intelligence a nostra disposizione. Stiamo continuando le incursioni a Gaza per identificare le vittime e gli ostaggi”, ha aggiunto.
Volkswagen: utile operativo 9 mesi -7%, taglia stime 2023Milano, 26 ott. (askanews) – Il Gruppo Volkswagen registra una crescita delle consegne e dei ricavi nei primi nove mesi del 2023. Le consegne, si legge in una nota, sono aumentate dell’11% su base annua a 6,7 milioni di veicoli. Il fatturato è cresciuto del 16% a 235,1 miliardi di euro. Alla fine del terzo trimestre del 2023 il volume degli ordini si è mantenuto al livello “elevato” di 1,4 milioni di veicoli solo in Europa occidentale. La liquidità netta della Divisione Automotive è rimasta “molto solida” attestandosi a 36,7 miliardi di euro.
“Nel complesso, siamo su una strada solida e abbiamo nuovamente aumentato i volumi di vendita e i ricavi nel terzo trimestre. Non possiamo tuttavia ritenerci soddisfatti della nostra redditività, che nel terzo trimestre è stata inferiore ai nostri obiettivi ambiziosi. Ora ci stiamo concentrando sull’implementazione sistematica del piano in 10 punti e sui nostri programmi di performance cross-brand”, ha detto Arno Antlitz, Cfo e Coo del gruppo Volkswagen. L’utile operativo nei primi nove mesi è diminuito del 7% a 16,2 miliardi di euro pari a un margine sulle vendite del 6,9%. A pesare gli effetti negativi derivanti dai costi dei prodotti e dalle interruzioni della produzione nel terzo trimestre, in particolare sui brand “core” (Volkswagen, Volkswagen Commercial Vehicles, Skoda, Seat/Cupra).
Le consegne di veicoli elettrici a batteria (Bev) in sono aumentate del 45% a 531.500 veicoli nei primi nove mesi. La quota Bev delle consegne totali è cresciuta al 7,9% nei primi nove mesi Alla luce dei risultati Volkswagen ha aggiornato le previsioni per il 2023 e ora prevede che il risultato operativo prima degli effetti straordinari sarà attorno al livello dell’anno precedente (22,5 miliardi di euro) Il cash flow dell’auto è atteso fra 35 e 40 miliardi di euro. Le vendite di veicoli sono attese a 9-9,5 milioni di unità, con ricavi superiori del 10-15% rispetto allo scorso anno.
Aspettando Viva Rai2, la conferma di Fiorello: “Jovanotti a Sanremo”Roma, 26 ott. (askanews) – Penultima puntata con Fiorello in ‘Aspettando Viva Rai2’, prove generali del programma vero e proprio in onda su Rai2 a partire dal prossimo 6 novembre. Lo showman questa volta in diretta Instagram ha fatto un annuncio importante che riguarda Jovanotti e il Festival di Sanremo 2024. “Leggo che ‘La Stampa’ parla di Jovanotti come possibile concorrente del Festival – ha esordito Fiorello -. Sapete che mi sento una volta al giorno con Amadeus e so tutto: su Jovanotti confermo! Parteciperà a Sanremo, ma non solo: pare che si esibirà con Lazza in un duetto, con titolo ‘Lazzaro’”.
Non poteva mancare l’ironia tipica dello showman sull’amico conduttore: “Quel genio del male di Amadeus ha pianificato tutto questa estate, a partire dall’incidente a Santo Domingo: mise dei dossi apposta per causarlo. L’idea era quella di presentare Jovanotti, farlo entrare con le stampelle, toccarlo e a quel punto Jovanotti avrebbe urlato ‘Sono guarito!’, facendo poi l’esibizione”. In chiusura di puntata ancora rassegna stampa. In un passaggio a prendersi la scena è l’Università Europea di Fiesole: “Pare che vogliano rinominare la festa di Natale, eliminando il riferimento cristiano per salvaguardare la diversità. Certo che non hanno proprio niente a cui pensare. Quindi Babbo Natale verrà chiamato Genitore Invernale, Pasqua diventerà ‘Festa di quando non sai come vestirti’. L’albero di Natale invece non verrà più addobbato con le palle perché troppo maschilista”.
Manovra, Univendita: governo vuole far chiudere vendita direttaRoma, 26 ott. (askanews) – “Siamo di fronte a un attacco gravissimo e ingiustificabile a un settore come la vendita diretta che genera in Italia oltre tre miliardi di fatturato e impiega circa 550mila persone. Qui rischiamo davvero di chiudere: equiparare un incaricato abituale di vendita a un agente di commercio significa mandare al collasso un comparto in cui operano grandi aziende e marchi importanti, spingendo almeno il 90% degli incaricati attuali a smettere di lavorare, con gravi riflessi per i redditi delle famiglie, già fiaccati dalla dura inflazione. Si tratta di una scelta inaccettabile per una presidente del Consiglio come Giorgia Meloni e un governo che dicono di voler difendere le imprese, chi lavora e crea ricchezza”. Lo denuncia in una nota Univendita, la maggiore associazione del settore della vendita diretta a domicilio, aderente a Confcommercio, commentando la norma della legge di Bilancio che modifica il regime di contribuzione previdenziale per gli autonomi della vendita diretta, equiparandolo a quello degli agenti e rappresentanti di commercio, disponendo al tempo stesso che l’incaricato debba ritenersi un lavoratore stabile, cui tocca pure l’iscrizione in Camera di commercio, non appena superi i 60 giorni di attività in un anno.
“Il paradosso di questa misura è che se l’incaricato dovesse versare i contributi a Enasarco oltre che alla gestione separata Inps, invece di guadagnare ci rimetterebbe di tasca propria migliaia di euro e logicamente non avrebbe più interesse a lavorare per integrare il reddito. Inoltre, è tecnicamente sbagliato confondere l’attività di incaricato con quella di lavoro autonomo o di collaborazione coordinata e continuativa – aggiunge l’associazione -. Peraltro, la norma della manovra è in contrasto con la legge 173 del 2005 che disciplina in maniera articolata questa figura e la distingue dall’agente di commercio. Si tratta di una proposta che non si capisce come potrebbe conciliarsi con l’attuale meccanismo della ritenuta d’imposta, fulcro di tutto il sistema degli incaricati alle vendite a domicilio”. Il presidente di Univendita, Ciro Sinatra, infine chiosa: “Se la norma della legge di Bilancio andasse in porto, assisteremmo al ritiro immediato di almeno 150mila lavoratori: valutando la situazione a dir poco svantaggiosa, non si iscriverebbero neppure ad Enasarco (sembra questo il reale obiettivo di questa strana norma). L’esecutivo sarebbe responsabile di mandare in crisi in pochissimo tempo un comparto che sta aiutando le famiglie italiane a integrare i redditi con lavori part-time che permettono di far fronte al carovita galoppante. Ecco perché chiediamo il ritiro della norma. Oppure – conclude Sinatra – saremo costretti a inscenare forme di protesta esplicita contro un governo che sta uccidendo un settore vitale della nostra economia”.
Made in Italy, Luxy inaugura nuovo show room a New YorkRoma, 26 ott. (askanews) – Luxy, l’azienda italiana specializzata nella produzione di sedute di design, ha inaugurato un nuovo spazio espositivo nel centro di Manhattan. Famosa, tra l’altro, per aver fornito le sedie al vertice del G7 di Biarritz nel 2019, Luxy produce da anni sedie per uffici e spazi comuni esportate in tutto il mondo. Luxy ha puntato decisamente ad ampliare la quota di fatturato prodotto all’estero, già oggi pari al 60% del totale.
“Con il nuovo show room di New York intendiamo rispondere alla domanda di un mercato che ha mostrato di prediligere la cura dell’alto artigianato di tradizione unita alla funzionalità di un design d’eccellenza, le qualità tipiche del brand Luxy”, afferma il presidente Cornetto Bourlot. Situato al 22esimo piano di un grattacielo nei pressi dell’Empire State Building, lo show room Luxy espone in uno spazio di oltre 600 mq i suoi modelli di sedute e tavoli direzionali e per spazi polifunzionali, compresa la poltroncina Cluster, che nel 2022 proprio a Manhattan è stata proclamata vincitrice del Best of the Year Award di Interior Design Magazine, la rivista americana che premia ogni anno i prodotti di design più innovativi. A New York, Luxy fornisce le proprie sedie agli stores di note case come Michel Kors, Golden Goose, Net-a-porter e ai diversi ambienti dello Stonewall National Monument nel Greenwich Village.
“I clienti tipici delle nostro collezioni direzionali – dice Cornetto Bourlot – sono i grandi studi professionali, soprattutto di architettura e design, ma ora abbiamo in corso trattative per fornire l’intero arredamento di sedie ad un grande luxury hotel e a una grande struttura fieristica di Manhattan”. Inoltre, sono in consegna le nuove sedute per il prestigioso Consolato d’Italia a Park Avenue. Nei prossimi tre anni il fatturato dell’export negli USA di Luxy è previsto in aumento dagli attuali 500 mila euro a 1,2 milioni, pari a una quota del 10% del fatturato complessivo, al quale dovrebbe contribuire anche l’espansione commerciale nella sponda orientale degli USA e nel Sud America, mercato che sarà affidato alla cura di una eventuale sede del brand da creare a Miami.
L’azienda italiana si è fatta apprezzare oltre oceano anche per iniziative sociali, come la donazione di sedie per arredare alcune scuole pubbliche di New York.
Maine, riservista spara in un ristorante e al bowling: almeno 16 morti. Prosegue la caccia all’uomoRoma, 26 ott. (askanews) – Prosegue nel Maine la caccia all’uomo che nella notte italiana ha aperto il fuoco in un ristorante e in una sala bowling di Lewiston, facendo una strage. Il principale sospettato e ricercato dalle forze di polizia è Robert Card, 40enne istruttore di armi da fuoco della Riserva dell’Esercito degli Stati Uniti. L’uomo è “armato e pericoloso”, hanno avvertito gli agenti, mentre rimane grande confusione sul numero preciso delle vittime e dei feriti.
Secondo quanto riportato in un primo momento dalla Cnn, almeno 22 persone sono morte e altre 50 sono rimaste ferite. Il bilancio, che non trova alcuna conferma ufficiale, almeno al momento, è stato rivisto al ribasso dalla Bbc, secondo cui avrebbero perso la vita almeno 16 perosne. Per la Nbc, i morti sarebbero invece tra 15 e 20, per il New York Times, almeno 7. Due funzionari delle forze dell’ordine hanno invece detto all’Associated Pres che almeno 16 persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite, e che il bilancio sarebbe destinato a salire. Tuttavia, Michael Sauschuck, commissario del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Maine, ha rifiutato di fornire una stima specifica nel corso di una conferenza stampa in cui ha parlato di “situazione fluida”.