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Tag: Sanremo 2023

Dal pizzattone all’esagonotto: l’innovazione alimentare si racconta a Cibus

Dal pizzattone all’esagonotto: l’innovazione alimentare si racconta a Cibus


Dal pizzattone all’esagonotto: l’innovazione alimentare si racconta a Cibus – askanews.it



Dal pizzattone all’esagonotto: l’innovazione alimentare si racconta a Cibus – askanews.it



















Milano, 23 mar. (askanews) – Dal pizzattone all’esagonotto passando per la kombucha: il futuro dell’alimentare passa da queste e altre novità, creative nel nome quanto nella sostanza, che saranno protagoniste a Cibus connecting Italy, la fiera dedicata all’alimentare made in Italy, che si appresta ad accogliere 20mila visitatori da tutto il mondo a Parma, dal 29 al 30 marzo.

Il salone quest’anno conta 1.000 brand in esposizione, 500 prodotti innovativi, 100 dei quali selezionati per l’innovation corner. Tra i trend censiti nelle novità, si confermano le tendenze salutistiche e la crescente attenzione alla sostenibilità e ai nuovi packaging, mentre non accenna a calare il trend legato alla valorizzazione di sapori locali. Nello specifico sono cinque i macro trend emergenti dalle nuove produzioni: Healthy & natural, che raccoglie le referenze ad alto contenuto salutistico; territory valorization, un fil rouge che racconta l’Italia tramite prodotti con forti richiami alle tipicità dei territori, quali produzioni DOP e IGP o ingredienti di provenienza 100% nazionale e/o regionale; better for us, un insieme di prodotti dai profili di sostenibilità e/o dalla matrice plant-based; unguilty pleasures, una rassegna di referenze indulgence; horeca revolution, galleria di innovazioni pensate per il canale del fuori casa. Tra le novità che attingono alla tradizione, innovandone il gusto, rientrano il pizzattone, un panettone già farcito con pomodoro, mozzarella e origano, l’esagonotto, una nuova trafila di pasta corta artigianale, concepita come un pennone liscio a base esagonale, per esaltare le caratteristiche della pasta di Gragnano IGP; il caviale del Centa, una spalmabile a base di acciughe, capperi e olive taggiasche che ricorda il prezioso prodotto. Novità anche sul fronte dei prodotti salutistici con lo snack di patata leggero, realizzato con farina di piselli al gusto basilico, il pane cheto senza glutine, pensato per chi segue una dieta chetogenica e a basso contenuto di carboidrati e la kombucha, bevanda analcolica e a ridotto apporto di calorie, a base di tè fermentato.

Italiani sempre più allergici. Colpa anche del cambiamento climatico

Italiani sempre più allergici. Colpa anche del cambiamento climatico


Italiani sempre più allergici. Colpa anche del cambiamento climatico – askanews.it



Italiani sempre più allergici. Colpa anche del cambiamento climatico – askanews.it


















Roma, 23 mar. (askanews) – Entro la metà di questo secolo, gli esperti stimano che oltre il 50% della popolazione sarà allergica e non si profilano miglioramenti nello scenario futuro. Esordisce così Lorenzo Cecchi, Presidente AAIITO (Associazione Allergologi e Immunologi Territoriali e Ospedalieri), nel suo intervento all’evento stampa di Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica, intitolato: “Allergie respiratorie e clima: cosa sta cambiando e cosa sapere”. “Attualmente, secondo l’Accademia Europea di Allergologia e Immunologia Clinica (EAACI), sono 100 milioni i cittadini europei che soffrono di rinite allergica e 70 milioni di asma”, prosegue, “due malattie spesso associate, tanto che possiamo affermare che oltre il 90% degli asmatici ha anche la rinite e metà delle persone che hanno la rinite hanno l’asma in diverse gravità”.

Poiché le allergie respiratorie sono provocate da allergeni che entrano in contatto con l’organismo attraverso l’aria respirata, la correlazione tra inquinamento atmosferico/smog e aumento delle patologie allergiche è immediata: “Ciò è dovuto alla sinergia dannosa tra inquinanti, pollini e allergeni. Gli inquinanti, da un lato, danneggiano la mucosa e facilitano la maggiore penetrazione dei pollini e, dall’altro, aumentano l’allergenicità degli stessi”, sottolinea l’esperto. A questo si aggiungono gli effetti dei cambiamenti climatici, in particolare l’aumento della temperatura, che influisce, anticipando le stagioni di fioritura delle piante, come betulla e cipresso, e prolungando, ad esempio, quella delle graminacee e della parietaria. “L’inquinamento”, commenta Cecchi, “contribuisce al danneggiamento della cosiddetta ‘barriera epiteliale’, un muro fatto di mattoni dove al di sotto si trova il sistema immunitario, come se fosse uno scudo che filtra ciò che arriva dall’esterno, limitando il numero di sostanze che entrano in contatto col sistema immunitario. Le sostanze che l’uomo ha introdotto nell’ambiente negli ultimi 60-70 anni, circa 350.000, provocano la sconnessione di questi mattoni e la conseguente penetrazione di allergeni, sostanze inquinanti, irritanti e microorganismi, inclusi i batteri. Alcuni di questi ultimi abitano sopra la barriera epiteliale e contribuiscono all’equilibrio con il sistema immunitario. Il danneggiamento della barriera epiteliale provoca e alimenta l’infiammazione, che è la fonte di malattie allergiche ma anche di altre malattie croniche.” Per evitare questa “sconnessione” del muro e queste eccessive infiltrazioni, è necessario, ribadisce Cecchi, impegnarsi per ridurre le sostanze che generano inquinamento outdoor e indoor. Nonostante sia indiscutibile la predisposizione genetica alle allergie respiratorie, è possibile anche affermare, proprio a causa dell’ambiente circostante, che si può diventare allergici. A corroborare questa tesi, “la cosiddetta ipotesi igienica, secondo cui le persone in contatto con gli agenti patogeni hanno meno probabilità di essere allergici, come ampiamente studiato nei bambini che nascono in contesti rurali rispetto ai loro coetanei che vivono in città”. “In pratica”, spiega il medico, “nell’ambiente rurale si mantiene maggiormente l’equilibrio tra batteri dell’ambiente e il nostro sistema immunitario, equilibrio che si è realizzato in milioni di anni di convivenza. Questo spiega perché nel mondo occidentale ci sono più malattie allergiche rispetto ad altri Paesi meno sviluppati”. Sono i bambini i più esposti alle allergie respiratorie, al contrario di altre allergie: “Oltre 1 su 3 presenta almeno un episodio di respiro affannoso acuto prima dei 3 anni di età e, spesso, nella forma di respiro sibilante o wheezing: questo perché i bambini vengono esposti a quegli stimoli ambientali che rappresentano i fattori di rischio per l’insorgenza di malattie allergiche nella fase di sviluppo del loro sistema immunitario”. Anche per gli adulti, però, è fondamentale la prevenzione attraverso l’adozione di uno stile di vita sano, ricco di antiossidanti, e attraverso l’informazione, rimanendo aggiornati sui sistemi di previsione e quelli di monitoraggio ambientale, sia per i pollini che per gli inquinanti, su siti ufficiali. Più delicato è il discorso sull’attività sportiva: “anche se le cure di oggi oramai permettono di svolgere qualsiasi tipo di attività fisica, vi sono alcuni tipi di sport che richiedono maggiore attenzione, come il ciclismo, che espone lo sportivo ad alte concentrazioni di pollini”. Attenzione, poi, per gli allergici, sia adulti che bambini, anche agli allergeni indoor, come gli acari della polvere e la forfora degli animali da compagnia: “utilizzare”, suggerisce il Dottore, “per materassi e cuscini fodere anti-acari, lavare gli animali una volta alla settimana e tenerli lontano da divani, mobili imbottiti, camere da letto”.

Grandi Stazioni Retail diventa un broadcaster, nasce GoTV Plus

Grandi Stazioni Retail diventa un broadcaster, nasce GoTV Plus


Grandi Stazioni Retail diventa un broadcaster, nasce GoTV Plus – askanews.it



Grandi Stazioni Retail diventa un broadcaster, nasce GoTV Plus – askanews.it


















Roma, 23 mar. (askanews) – Grandi Stazioni Retail diventa broadcaster con GoTV Plus, il nuovo prodotto che rappresenta la naturale estensione della tv fuori casa, con un ricco palinsesto grazie a editori e contenuti sempre di alto livello che andranno ad integrare la normale programmazione pubblicitaria, in una video strategy a 360°. L’asset della GoTv nel network di GSR è forte di un circuito di 538 schermi da 55″ ad alta definizione con audio, dislocati capillarmente in 13 stazioni (da aprile anche a Firenze Santa Maria Novella) in posizioni strategiche come il fronte binari e le food hall, luoghi dove i viaggiatori sostano più a lungo.La Go TV rappresenta un asset sempre più strategico che, come testimoniano anche gli ultimi dati presentati da FCP Assogotv, sta vivendo un momento molto positivo con performance vicine al doppio rispetto allo scorso anno (+ 78% il fatturato nel mese di gennaio 2023).

Il nuovo palinsesto editoriale, oltre ad aumentare il valore dell’asset, ha lo scopo di intrattenere i visitatori delle stazioni durante il loro tempo di permanenza (oggi di 32 min ma destinato a crescere), grazie ai contenuti esclusivi e di alto livello, ed è la soluzione ottimale per il recupero delle audience televisive. Inoltre, l’innovatività della GOTV Plus è rappresentata dal calibro dei suoi protagonisti: Grandi Stazioni Retail è infatti oggi il primo player che può vantare la collaborazione con i più importanti publisher sulla scena nazionale e internazionale, quali Sky, Paramount, Eurosport, DDN.

I brand avranno la possibilità di pianificare la GoTv Plus anche in Programmatic DOOH con Pladway o Hivestack o, come sempre fatto, in tabellare, consci di una maggiore attenzione da parte dei light TV viewers. Potranno contestualizzare i propri spot al termine dei contenuti editoriali più affini al proprio target e sponsorizzarli con Lanner display (stesso formato utilizzato nella CTV – Connected TV). La stazione è infatti l’unico spazio in grado di attirare uno spaccato completo ed eterogeneo della popolazione nazionale, anche integrativo del segmento Light TV Viewers garantendo ai brand la massima visibilità sulla totalità dei target. I Light TV Viewers , cioè coloro che non sono esposti alla TV o hanno un massimo di esposizione pari a 2h e 28″ nel giorno medio, rappresentano il 37,2% del target Grandi Stazioni Retail. Nel dettaglio, il palinsesto sarà ricco di contenuti di 60″, audio On, sottotitolati, interattivi (Qrcode), Brand Safety e no Skip, che si alterneranno durante tutto l’arco della giornata, grazie alla partecipazione esclusiva degli editori partner.

“Il mercato sta assistendo, giorno dopo giorno, ad una perdita di audience televisive dovuta alla frammentazione sempre più ampia dell’offerta delle piattaforme digitali e non. La GoTv plus grazie al nuovo palinsesto e all’inserimento in Kubik può essere una valida soluzione per la reach incrementale (misurabile)” spiega Alessandro Tavallini, Media Sales Director di Grandi Stazioni Retail con una forte esperienza maturata nel settore televisivo. “L’idea è stata quella di raggruppare importanti publisher e con gli stessi contenuti in un format da «fuori casa» puntare ai light tv viewers, ingaggiare i passeggeri e aumentare il tempo di permanenza. Maggiore attenzionalità e una fruizione attiva sono solo alcuni degli obbiettivi della GoTv plus”. “Siamo sempre molto attenti alla misurazione dei nostri prodotti” sottolinea Cesare Salvini Chief Marketing & Media di Gandi Stazioni Retail “cercando di supportare le strategie di pianificazione con strumenti di valutazione sull’efficacia della pianificazione che consentano di misurare il valore aggiunto e il contributo dato dalla GoTV.” Grandi Stazioni Retail si avvale infatti anche della partnership avviata Mediasoft Kubik e MMS che consentono di effettuare analisi a PRE con l’utilizzo delle stesse regole di ingaggio della TV, come gli indicatori di comunicazione (contatti, grp, copertura e frequenza), gli indicatori di economicità, fissando il CPG a Target per avviare il nuovo processo di negoziazione e la reach incrementale, con la possibilità di recuperare coperture incrementali sui target difficili da intercettare in TV.

Ue: pieno sostegno all’Ucraina per tutto il tempo necessario

Ue: pieno sostegno all’Ucraina per tutto il tempo necessario


Ue: pieno sostegno all’Ucraina per tutto il tempo necessario – askanews.it



Ue: pieno sostegno all’Ucraina per tutto il tempo necessario – askanews.it



















Bruxelles, 23 mar. (askanews) – “L’Unione europea sostiene fermamente e pienamente l’Ucraina e continuerà a fornire un forte sostegno politico, economico, militare, finanziario e umanitario all’Ucraina e al suo popolo per tutto il tempo necessario”. E’ quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo sull’Ucraina, appena approvate.

“L’Unione europea e gli Stati membri – si legge nel documento – stanno intensificando gli sforzi per contribuire a soddisfare le pressanti esigenze militari e di difesa dell’Ucraina. Tenendo conto degli interessi di sicurezza e difesa di tutti gli Stati membri, il Consiglio europeo accoglie con favore l’accordo in seno al Consiglio di fornire urgentemente all’Ucraina munizioni terra-terra e di artiglieria e, se richiesto, missili, anche attraverso appalti congiunti e la mobilitazione di finanziamenti adeguati, anche attraverso lo strumento europeo per la pace, al fine di fornire 1 milione di munizioni di artiglieria in uno sforzo congiunto entro i prossimi dodici mesi, fatto salvo il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di alcuni Stati membri”.

Per Tassoni inizia ora l’era Lunelli: il rilancio è all’insegna del lusso

Per Tassoni inizia ora l’era Lunelli: il rilancio è all’insegna del lusso


Per Tassoni inizia ora l’era Lunelli: il rilancio è all’insegna del lusso – askanews.it



Per Tassoni inizia ora l’era Lunelli: il rilancio è all’insegna del lusso – askanews.it


















Milano, 23 mar. (askanews) – Ci hanno lavorato per due anni, studiando posizionamento, identità, prodotti e comunicazione. Ora che tutto è definito, inizia ufficialmente l’era Lunelli per Tassoni, l’azienda di Salò che lega indissolubilmente il suo nome alla cedrata. Dal 2021 infatti Tassoni è parte del gruppo Lunelli che in questi due anni ha lavorato al nuovo posizionamento luxury, a un’identità visiva più contemporanea, allo sviluppo di una “collezione”, come preferiscono chiamarla in azienda, di prodotti nuovi o rivisitati e una strategia di comunicazione che dovrà trasferire il cambiamento. Cambiamento che parte proprio dalla tradizione perchè in fondo come ha ricordato Matteo Lunelli, amministratore delegato del gruppo di famiglia e presidente di Tassoni, “un marchio tradizionale è un marchio che ha innovato e ha avuto successo”.

E allora nel solco di quel successo il gruppo Lunelli ha disegnato la nuova Tassoni, che vuole diventare “il marchio del luxury soft drink italiano nel mondo”, partendo proprio dalla cedrata nella sua distintiva bottiglia di vetro a buccia d’agrume. “Ci sono cose che non cambieranno mai – ha detto durante l’evento milanese Matteo Lunelli – per esempio la ricetta segreta della cedrata, non cambierà il saper fare artigianale, il legame con il lago di Garda, ma vogliamo essere interpreti del contemporaneo, per fare convivere storia e futuro, memoria e sogno”. Se dunque la cedrata in sè non cambia, ma se ne propone un nuovo “perfect serve” con ghiaccio, foglia di basilico e un calice a coppa creato in esclusiva per Tassoni, la gamma si rinnova e si arricchisce grazie al contributo del mastro erborista di Tassoni, Graziano Perugini: ne sono nati quattro soft drink destinati al consumo liscio, cedrata, tonica al cedro, chinotto bio e sambuco bio, quattro proposte ideali per la miscelazione (tonica superfine, ginger ale, ginger beer e soda la classica) e il nuovo Gin, creato con nove botaniche selezionate tra cui l’essenza di cedro, nato dalla collaborazione con il bartender Bruno Vanzan.

Tutto questo è riassunto nel claim scelto per la campagna “Il lusso di osare” che “vuole essere un invito a una scelta controcorrente, a uscire dagli schemi per scegliere l’italianità” ha sottolineato lo stesso Lunelli che con l’acquisizione di Tassoni ha coronato un sogno. “Noi abbiamo già trovato un’azienda eccellente al momento dell’acquisizione – ha sottolineato – abbiamo trovato il saper fare, un talento del fare che fa la differenza del made in Italy. Una volta che l’abbiamo acquisito, abbiamo potuto mettere a sistema tutto questo col gruppo Lunelli attraverso la rete di distribuzione all’estero e la distribuzione in Italia. La realtà rimarrà radicata sul territorio ma alcune funzioni, il marketing e la distribuzione, vengono messe a fattor comune”. E da quando Lunelli è a capo della Tassoni i primi risultati sono arrivato: “Il 2022 ha chiuso a 12,1 milioni sopra i livelli del 2019, nel 2020 aveva fatturato 8,4 milioni di fatturato e oggi siamo riusciti a portare l’azienda sopra quei livelli”. E per il futuro quali sono gli obiettivi? “Nei prossimi 5 anni credo si possa puntare a un raddoppio del fatturato che significherebbe triplicare il 2020 ma è prematuro per dirlo perché bisognerà vedere i mercati internazionali che abbiamo già intercettato ma volevamo ingaggiare con la nuova linea”. E intanto annuncia: “Nei prossimi due-tre anni contiamo di uscire con delle novità, stiamo facendo un lavoro molto attento”, come una possibile linea a ridotto contenuto di zuccheri “che stiamo studiando e che se ci sarà sarà qualcosa di nuovo non una modifica delle ricette già esistenti”.

Napoli, aria di primavera al Museo interattivo di Città della Scienza

Napoli, aria di primavera al Museo interattivo di Città della Scienza


Napoli, aria di primavera al Museo interattivo di Città della Scienza – askanews.it



Napoli, aria di primavera al Museo interattivo di Città della Scienza – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) -Benvenuta primavera! Il weekend del 25 e 26 marzo al Museo interattivo di Città della Scienza si ispira, con tutte le attività, alla rinascita della natura, come insegna la nuova stagione. Laboratori originali ed ecosostenibili per i giovani visitatori: filtri del caffè si trasformano in bellissimi fiori colorati grazie ai “Borbone Kids Lab”; gare di pigmenti, esperimenti pazzi e colorati, per scoprire la scienza che si cela dietro i colori con Giotto e inoltre tutto quanto occorre per costruire una girandola fai da te. E ancora: domenica 26 tutto ciò che c’è da sapere sul mondo dei Bonsai. Ai più grandi è riservata la presentazione del libro che si terrà sabato 25 marzo alle ore 10:30: Casamicciola un laboratorio per la difesa dai terremoti Spie, Indizi, Riflessioni, Correlazioni di Giuseppe Luongo, Elena Cubellis, Ilia Delizia (Ed. Bibliopolis). Ne discutono con gli autori: Emma Buondonno (DiARC, Università di Napoli “Federico II”), Mauro A. Di Vito (Direttore Osservatorio Vesuviano – Sezione di Napoli INGV) Armando Mauro (Presidente Consorzio Form@). Non mancheranno gli spettacoli al Planetario e le visite guidate al museo interattivo del corpo umano Corporea e alle Mostre in programma: Insetti & Co, 7 Passi nella sostenibilità, “Spazio al Futuro”, “Aquae. Il Futuro è nell’Oceano”. Info: www.cittadellascienza.it

Roma Capitale, in arrivo 1.500 nuovi dipendenti entro il 2023

Roma Capitale, in arrivo 1.500 nuovi dipendenti entro il 2023


Roma Capitale, in arrivo 1.500 nuovi dipendenti entro il 2023 – askanews.it



Roma Capitale, in arrivo 1.500 nuovi dipendenti entro il 2023 – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – Roma Capitale avrà 1.500 nuovi dipendenti entro la fine del 2023. Lo hanno annunciato il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessore al Personale Andrea Catarci nel corso della presentazione delle 66 nuove assunzioni a tempo indeterminato, di cui 33 hanno firmato questa mattina.

“Siamo molto contenti di iniziare quest’anno con un piano assunzionale – in corso di approvazione – ambizioso, necessario e atteso da tempo e sono lieto di essere qui con chi oggi ha firmato per iniziare un percorso stabile dentro l’Amministrazione”, ha sottolineato Gualtieri. Nei prossimi giorni arriverà inoltre all’approvazione della Giunta la delibera con la pianificazione assunzionale per l’anno 2023. Grazie alle disponibilità di Bilancio e al ricorso a finanziamenti legati ai progetti del Pnrr e del contrasto alla povertà, Roma Capitale ha previsto per l’anno in corso l’assunzione di 1500 nuovi dipendenti. Previsto entro poche settimane anche l’avvio di due nuovi bandi concorsuali: uno per 800 posti di agente di Polizia Locale, per cui è prevista la conclusione delle prove entro dicembre e l’entrata in servizio sul territorio nei primi mesi del 2024, e un altro per 60 posti da funzionario addetto agli aspetti economici e di ragioneria.

Nello stesso piano si introducono inoltre azioni di valorizzazione del personale per l’avanzamento di carriera che riguarderanno circa 2000 dipendenti interni all’Ente. E si procede anche verso la stabilizzazione occupazionale del personale educativo e scolastico, come degli assistenti sociali. Nel dettaglio le assunzioni che verranno effettuate, al netto di quelle legate ai concorsi, sono: 60 Funzionari Economici: 400 tra insegnanti scuola dell’infanzia e educatore asilo nido; 150 Funzionari Amministrativi; 349 Istruttori Amministrativi; 214 Assistenti Sociali; 30 Psicologi; 30 Funzionari Servizi Educativi; 20 Operatori Servizi Ambientali; 10 Funzionari Archivio Storico; 5 Autisti; 115 Funzionari Tecnici a tempo determinato per le attività legate al PNRR; 1 Istruttore Servizi Informatici e Telematici; altre figure professionali. Accanto all’assunzione del personale non dirigente è inoltre previsto il reclutamento di 26 nuovi dirigenti.

“Noi abbiamo scelto con convinzione di agire per nuove assunzioni e stabilizzazioni, a partire da chi per troppo tempo ha lavorato in condizioni di precarietà. Un particolare benvenuto va alle educatrici e agli educatori e a tutte e tutti gli insegnanti: siete il centro della grande comunità educante che Roma sta diventando e sulla quale stiamo investendo molto. Grazie anche a tutte le altre figure, che sono fondamentali per rafforzare un’Amministrazione che per troppo tempo era stata impoverita. Noi stiamo portando avanti un grande piano per il rilancio di Roma nel segno degli investimenti e dell’innovazione; un piano che si realizza con le persone, che sono il grande motore di questo cambiamento, puntando sul reclutamento, sulla dignità del lavoro, sulla crescita e sulla formazione”, ha detto Gualtieri. “Prosegue l’azione di rafforzamento degli organici dell’Amministrazione Capitolina iniziata nel 2022 anno in cui abbiamo invertito la tendenza degli ultimi anni alla riduzione. Nel corso di questo 2023, grazie alle risorse ordinarie dell’Amministrazione – ha proseguito – riusciremo a fare ancora meglio. Il nuovo Piano in approvazione prevede infatti l’ingresso di 1500 nuovi dipendenti e il bando per l’assunzione di 800 agenti di Polizia Locale che porteremo a termine entro l’anno, con l’obiettivo di inserire nei territori i nuovi agenti già nei primi mesi del 2024. Un lavoro di riorganizzazione complessiva della macchina amministrativa, che comprende anche la valorizzazione delle professionalità già interne a Roma Capitale, con 2000 progressioni di carriera, portato avanti grazie al supporto degli uffici e al confronto con le Organizzazioni Sindacali con cui già da venerdì prossimo inizieremo la discussione sul rinnovo del Contratto Decentrato di quello che è il più grande Ente d’Italia”, ha affermato Catarci.

Pecoraro Scanio: A New York anche ministro Pichetto Fratin aderisce a #noFakefood

Pecoraro Scanio: A New York anche ministro Pichetto Fratin aderisce a #noFakefood


Pecoraro Scanio: A New York anche ministro Pichetto Fratin aderisce a #noFakefood – askanews.it



Pecoraro Scanio: A New York anche ministro Pichetto Fratin aderisce a #noFakefood – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – Il Ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin aderisce alla campagna #noFakefood proprio durante evento di rilancio della pizza napoletana come simbolo del Made in Italy proprio in USA promossa da Alfonso Pecoraro Scanio già ministro dell’agricoltura e promotore della vittoriosa petizione #pizzaUnesco e di questa campagna per contrastare italian sounding. “Ringrazio il ministro Pichetto perché sulla difesa delle nostre produzioni agroalimentari occorre la massima convergenza di tutte le istituzioni e degli operatori pubblici e privati e rilanciare qui in USA i falsi cibi italiani sono diffusi e realizzano una concorrenza sleale ancora diffusa” dichiara Pecoraro Scanio.

In occasione della 31° Giornata Mondiale dell’Acqua, la Fondazione UniVerde (in qualità di organismo preposto alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’elemento “L’arte del pizzaiuolo napoletano” iscritto nel 2017 nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità) e l’Unesco UNESCO Chair on Water Resources Management and Culture – Università per Stranieri di Perugia, in partnership con Mulino Caputo e la pizzeria napoletana Kestè (77 Fulton St. – New York) hanno altresì promosso l’evento di celebrazione “The art of neapolitan pizzaiuolo on the occasion of the UN 2023 Water Conference” con l’intento di creare un ulteriore momento di confronto per accrescere la consapevolezza e la coscienza sulla necessità di tutelare, tramandare ed internazionalizzare i patrimoni dell’umanità.

Presentata a New York edizione ufficiale in italiano Rapporto WWAP su sviluppo risorse idriche 2023

Presentata a New York edizione ufficiale in italiano Rapporto WWAP su sviluppo risorse idriche 2023


Presentata a New York edizione ufficiale in italiano Rapporto WWAP su sviluppo risorse idriche 2023 – askanews.it



Presentata a New York edizione ufficiale in italiano Rapporto WWAP su sviluppo risorse idriche 2023 – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – Gli aiuti pubblici allo sviluppo impegnati ed erogati a favore dell’acqua hanno raggiunto l’importo, secondo le stime più recenti al 2020, di 8,7 miliardi di dollari in tutto il mondo, in crescita rispetto ai 2,7 miliardi di dollari del 2002. Tuttavia, i progressi verso il conseguimento di tutti i traguardi dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 dell’Agenda 2030 (“Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienici per tutti”) risultano insufficienti. Secondo i dati, il 26% della popolazione mondiale (2 miliardi di persone) non ha accesso a una fornitura di acqua potabile, mentre circa il 46% (3,6 miliardi) non ha accesso a impianti igienico-sanitari gestiti in sicurezza. A livello mondiale, l’efficienza nell’utilizzo dell’acqua è cresciuta del 9% nel periodo compreso tra il 2015 e il 2018: i progressi sono stati più consistenti nel settore industriale (con un incremento del 15%), seguito dal settore dei servizi idrici e igienico-sanitari e da quello agricolo (+8%).

Sono questi alcuni dei punti messi a fuoco nel Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2023 con focus su “Partenariati e cooperazione per l’acqua”, la cui traduzione ufficiale in italiano, curata dalla Fondazione UniVerde e dall’Istituto Italiano per gli Studi delle Politiche Ambientali (IISPA), con il supporto di UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme e con il sostegno di Menowatt Ge, GMT, EPM e AVR affiliata Anima, è stata presentata oggi a New York nel corso del seminario “Water and cultural heritage in Italy”, che si è svolto all’Italian Academic Center, ospitato presso il TATA Innovation Center della Cornell Tech Campus, nell’ambito della 2° Conferenza Mondiale sull’Acqua delle Nazioni Unite inaugurata nella giornata di ieri. Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde: “Le moderne società hanno dato l’acqua per scontata, considerandola un mero bene disponibile su richiesta. Ma poiché il privilegio di un’acqua pulita, abbondante e accessibile per i bisogni delle persone è minacciato da siccità prolungate, aumento della domanda e inquinamento persistente, ci troviamo di fronte all’urgenza di ripensare il nostro rapporto con la risorsa idrica. Così come si stanno diffondendo le comunità energetiche rinnovabili, veri presidi per l’autoproduzione di energia pulita contro il fenomeno della povertà energetica, allo stesso modo è importante pensare anche a modelli di ‘comunità dell’acqua’ che possano concorrere ad un uso più razionale, rispettoso e democratico della risorsa. Gli obiettivi di queste realtà devono puntare alla tutela dagli inquinamenti, garantire l’accesso ad un’acqua potabile di qualità per tutti i cittadini e contrastare lo spreco idrico”.

Michela Miletto, Direttore UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme: “Come principale pubblicazione di riferimento delle UN sull’acqua, il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche, nella sua edizione 2023, illustra come la costruzione di partenariati e il rafforzamento della cooperazione, in tutte le dimensioni dello sviluppo sostenibile, siano essenziali per accelerare i progressi verso il conseguimento dell’Obiettivo 6 e garantire i diritti umani all’acqua e ai servizi igienico-sanitari. I partenariati e la cooperazione sono presenti in quasi tutte le attività legate all’acqua. Promuovendo l’impegno, la partecipazione e il dialogo, i partenariati fanno sì che nessuno venga lasciato indietro e che vengano rispettati i diritti umani all’acqua e ai servizi igienico-sanitari”. Lucio Ubertini e Chiara Biscarini, Co-titolari della Cattedra UNESCO “Gestione delle risorse idriche e Cultura” presso l’Università per Stranieri di Perugia e l’Università Sapienza di Roma: “L’approccio integrato tra scienza e cultura è indispensabile nello studio dell’acqua. L’evento di oggi ha creato una importante possibilità di confronto tra scienziati, amministratori e imprenditori italiani ed americani, nella promozione di nuove visioni che prevedono una riorganizzazione della conoscenza per affrontare la sfida ambientale e sociale nella reciproca interdipendenza, nella prestigiosa sede dell’Italian Academy Center”.

La presentazione del World Water Development Report (WWDR) 2023 in italiano rappresenta il prosieguo di quella svoltasi ieri, nella versione in inglese e francese presso il Palazzo di Vetro, in occasione della 31° Giornata Mondiale dell’Acqua 2023 (22 marzo), nell’ambito del side event “Partnership and cooperation for water” promosso dal MASE con la partecipazione del Ministro Gilberto Pichetto Fratin. Il seminario odierno, ideato dal Prof. Lucio Ubertini e dalla Prof.ssa Chiara Biscarini, titolare e co-titolare della Cattedra UNESCO ‘Gestione delle risorse idriche e Cultura’ presso l’Università per Stranieri di Perugia, è stata un’occasione di confronto che ha visto la partecipazione di tanti accademici da prestigiose università italiane e straniere, nel corso del quale è intervenuto, tra gli altri, il Console Generale d’Italia, Fabrizio Di Michele. L’edizione italiana del Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2023 è stata curata da Maurizio Montalto, Presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi delle Politiche Ambientali. Secondo i dati, l’utilizzo dell’acqua è aumentato in tutto il mondo di circa l’1% all’anno nel corso degli ultimi quarant’anni e continuerà ad aumentare a un ritmo simile fino al 2050, in ragione di una combinazione di fattori quali crescita demografica, sviluppo socioeconomico e cambiamenti nei modelli di consumo. In base alle proiezioni, la domanda di acqua nelle zone urbane crescerà dell’80% entro il 2050.

La scarsità idrica sta diventando un fattore endemico in conseguenza dell’impatto locale dello stress idrico fisico: a questo vanno ad aggiungersi la sempre maggiore diffusione dell’inquinamento delle acque dolci. In media, il 10% della popolazione mondiale vive in Paesi che registrano uno stress idrico elevato o grave: “allo stato attuale, i ritmi inadeguati del progresso verso il conseguimento dei traguardi dell’Obiettivo 6, sottolineano la necessità di esaminare ulteriori opportunità attraverso partenariati e cooperazione. La cooperazione migliora la governance dell’acqua e il processo decisionale, stimola lo sviluppo di soluzioni innovative e permette una maggiore efficienza. Promuovendo l’impegno, la partecipazione e il dialogo, così come il coinvolgimento di coloro che altrimenti non verrebbero ascoltati, i partenariati fanno sì che nessuno venga lasciato indietro e che vengano rispettati i diritti umani all’acqua e ai servizi igienico-sanitari”, si legge nel Rapporto. Per quanto riguarda gli insediamenti umani, i partenariati dei gestori dei servizi idrici permettono di collegare gestori consolidati ed efficienti con altri che necessitino di supporto o di guida. I conseguenti miglioramenti in termini di capacità e di prestazioni possono agevolare l’accesso a finanziamenti per investimenti infrastrutturali, sostenendo un miglioramento dei servizi forniti. Tali partenariati costituiscono un valido strumento per estendere i servizi anche alle popolazioni che ne sono sprovviste, sia nei contesti rurali, sia in quelli urbani. Con riferimento all’ambiente, le misure di protezione e di recupero dei bacini idrografici sono al centro delle più tradizionali forme di partenariato in materia di risorse idriche. Numerosi programmi si concentrano sull’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso lo sviluppo della resilienza (come, ad esempio, la riduzione delle inondazioni e la conservazione della biodiversità). Guardando al settore agricolo, le opportunità di mitigazione scaturiscono dalla gestione delle risorse idriche – dal recupero dei biogas per mezzo dei sistemi di trattamento delle acque reflue, fino alla generazione di energia geotermica – meritando indubbiamente maggiore attenzione da parte di chi pianifica le misure in materia di clima e aprendo a nuove possibilità di collaborazione con le parti interessate nel settore idrico. Per il settore industriale, le azioni collettive richiedono alle imprese di sviluppare nuove conoscenze e competenze, quali ad esempio una maggiore comprensione dei valori e dei bisogni delle rispettive comunità, oltre a rafforzare le proprie capacità di interscambio con enti pubblici e Ong. Negli ultimi anni è emersa con chiarezza una sempre maggiore considerazione dei criteri ambientali, sociali e di governance, nonché della gestione responsabile delle risorse idriche, non solo dal punto di vista commerciale, ma anche nel contesto più ampio della sostenibilità idrica. Capitolo sanità. Gli sforzi compiuti durante la pandemia da Covid-19 hanno svolto un ruolo importante ai fini del rafforzamento delle politiche, delle norme e degli investimenti nei servizi idrici e igienici. Questi progressi richiederanno la cooperazione tra un’ampia gamma di parti interessate e l’analisi delle acque reflue può costituire un’utile integrazione ai test diagnostici nell’attività di sorveglianza sanitaria. La traduzione ufficiale del WWDR2023, sostenuta da partner virtuosi, e frutto della collaborazione tra la Fondazione UniVerde e l’UNESCO WWAP con il supporto dell’IISPA, si rinnova ormai dal 2018 ed ha notevolmente contribuito alla diffusione di una maggiore informazione e a un più alto grado di sensibilizzazione intorno al tema dell’acqua a tutti i livelli, permettendo all’Italia di elevarsi verso le prime posizioni al mondo per numero di download del Documento e di stimolare i necessari interventi di istituzioni e imprese a favore della tutela della risorsa idrica e per il conseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 dell’Agenda 2030. Il volume è stato tradotto in italiano grazie al supporto di Menowatt Ge, G.M.T. S.p.A., EPM, AVR federata ANIMA Confindustria. Due le best practice presentate al seminario: Adriano Maroni, Presidente Menowatt Ge: “Riteniamo sempre più importante il passaggio al metering allo scopo di controllare in maniera efficace la gestione della risorsa idrica. Indubbiamente il partenariato a tutti i livelli sembra essere l’inizio di una nuova stagione, quella della cooperazione tecnologica. Noi siamo pronti a investire in questo processo ormai fondamentale per garantire il bene più prezioso che abbiamo, l’acqua”. Gianfranco Nicolè, Presidente G.M.T. S.p.A.: “Riteniamo importante individuare strumenti che permettano di incentivare interventi di risparmio della risorsa idrica nel settore industriale. Al giorno d’oggi l’incidenza delle spese per la risorsa idrica non supera l’1% dei costi aziendali motivo per il quale interventi di efficientamento sono rari e con tempi di rientro molto lunghi”. G.M.T. ha sviluppato un progetto per la rivalutazione del meccanismo dei ‘certificati blu’ che aiuterà la realizzazione, in tempi ragionevoli, di interventi per il risparmio di acqua. In occasione dell’evento, tra le varie attività, è stato proiettato lo short movie “The water landscapes: natural protected areas in Italy” con le più rappresentative immagini dei paesaggi d’acqua selezionate dal concorso fotografico nazionale “Obiettivo Terra”, promosso dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana, che ogni anno celebra la Giornata Mondiale della Terra. Lo short movie riunisce ben 63 scatti che raccontano lo splendore dei contesti naturali italiani, in termini di peculiarità ambientali e ricchezza di biodiversità, nonché il valore che essi rappresentano come ineguagliabili ecosistemi ed elementi identitari dei territori regionali della nostra Penisola. Meraviglie che sono custodite nei parchi, nelle riserve nazionali e regionali e nelle aree marine protette, cui assicurare la salvaguardia e la tutela dei delicati equilibri minacciati dal degrado e dall’inquinamento. Dalle località di alta montagna a quelle costiere e subacquee, passando per le aree rurali e umide, i borghi e gli specchi d’acqua: le immagini che caratterizzano lo short movie sono parti di un ricco mosaico che riflette i colori, la varietà e la meraviglia dei paesaggi d’acqua d’Italia. Nella giornata di ieri, 22 marzo, in occasione della 31° Giornata Mondiale dell’Acqua, la Fondazione UniVerde (in qualità di organismo preposto alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’elemento “L’arte del pizzaiuolo napoletano” iscritto nel 2017 nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità) e l’UNESCO Chair on Water Resources Management and Culture – Università per Stranieri di Perugia, in partnership con Mulino Caputo e la pizzeria napoletana Kestè (77 Fulton St. – New York) hanno promosso l’evento di celebrazione “The art of neapolitan pizzaiuolo on the occasion of the UN 2023 Water Conference” con l’intento di creare un ulteriore momento di confronto per accrescere la consapevolezza e la coscienza sulla necessità di tutelare, tramandare ed internazionalizzare i patrimoni dell’umanità. Per Roberto Caporuscio (titolare della pizzeria Kesté) e Antimo Caputo (Amministratore delegato di Mulino Caputo) l’iscrizione dell’elemento “L’arte del pizzaiuolo napoletano” nella RLICHH ha rappresentato un momento di rivalutazione di un’antica professione, quella del vero pizzaiuolo napoletano e l’affermazione di una maggiore consapevolezza e conoscenza della straordinaria qualità dei prodotti italiani diventando non solo uno strumento di contrasto all”Italian Sounding’ ma anche di valorizzazione, tutela e internazionalizzazione del vero ‘Made in Italy’. La Fondazione Univerde ha inoltre collaborato alla realizzazione della mostra “The Walk of Water: an intergenerational journey” che evidenzia come l’arte, l’acqua e la scienza possono interagire fruttuosamente per generare nuovi messaggi volti a migliorare l’utilizzo della risorsa in prospettiva intergenerazionale. La mostra è ospitata fino a domani, 24 marzo, nel Corridoio 1B del Palazzo di Vetro, dove è in corso la 2° Conferenza Mondiale sull’Acqua delle Nazioni Unite, ed è stata sviluppata da WWAP-UNESCO e dal Joint Research Centre della Commissione europea, in collaborazione con la Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua (UNESCO-IHE), l’IHE Delft Institute for Water Education e la Arts Coalition for Water. La versione online è disponibile al link: https://walkofwater.com.

Riforma Province, al via confronto tra Giunta Sicilia e parti sociali

Riforma Province, al via confronto tra Giunta Sicilia e parti sociali



Riforma Province, al via confronto tra Giunta Sicilia e parti sociali – askanews.it



Riforma Province, al via confronto tra Giunta Sicilia e parti sociali – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – Prende il via il confronto tra il governo regionale e le parti sociali sulla riforma che punta alla reintroduzione delle Province in Sicilia. L’assessore alle Autonomie locali, Andrea Messina, ha incontrato questa mattina a Palermo i sindacati che hanno firmato l’accordo nazionale per l’istituzione degli enti intermedi. Il confronto, al quale era presente anche il dirigente generale del dipartimento delle Autonomie locali, Salvatore Taormina, è stato convocato per illustrare i contenuti del disegno di legge di iniziativa governativa.

“Questo incontro – ha evidenziato l’assessore Messina – vuole essere un primo momento di interlocuzione con le parti sociali sul testo predisposto dal governo Schifani. Siamo certi che un processo condiviso e partecipato possa portare alla definizione, nell’interesse dei territori, delle migliori norme possibili sulla reintroduzione della Province nella nostra regione. Il disegno di legge, che è già stato approvato dalla giunta e trasmesso all’Assemblea regionale per l’iter parlamentare, è condizionato all’abrogazione della legge “Delrio’ (la n. 56 del 2014) che ha riformato la materia degli enti locali ridefinendo il sistema della rappresentanza nelle ex Province con elezioni di secondo livello”. Apprezzamento nel merito e nel metodo è stato espresso dai rappresentanti regionali dei sindacati del comparto presenti: Nicola Scaglione (Csa-Cisal), Paolo Montera (Cisl Fp) e Gaetano Agliozzo (Fp Cgil). I sindacalisti, nel considerare con favore il dialogo avviato dall’esecutivo regionale, hanno espresso all’assessore l’esigenza di prestare attenzione alla situazione del personale delle ex Province che, dopo la loro soppressione, ha subito un processo di riduzione costante, tale da mettere a rischio l’operatività degli stessi enti.

Durante l’incontro, l’assessore Messina ha illustrato i contenuti del ddl, ispirato ai principi della Carta europea delle autonomie locali: torna l’elezione a suffragio universale sia del presidente sia del Consiglio ed è data particolare attenzione, in termini di rappresentatività, alle quote di genere sia nella composizione delle liste che della giunta. Come previsto dalla normativa nazionale, rimangono confermate le tre Città metropolitane di Palermo, Messina e Catania, alle quali si aggiungono le sei Province che andranno a sostituire gli attuali Liberi consorzi di Comuni. Nessun aggravio riguardo alle funzioni, che rimangono quelle attualmente attribuite dalla legge.