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Tag: Sanremo 2023

UN.I.COOP. Lazio, Lorenzo Stura riconfermato presidente all’unanimità

UN.I.COOP. Lazio, Lorenzo Stura riconfermato presidente all’unanimitàRoma, 20 ott. (askanews) – L’Avvocato Lorenzo Stura è stato riconfermato all’unanimità Presidente dell’UN.I.COOP. Regionale Lazio, nel corso del IV Congresso, che si è svolto a Roma, presso il Leon’s Place Hotel. Fra i temi al centro dell’evento la cooperazione nel Lazio tra innovazione e sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Dopo l’insediamento degli organi assembleari, i lavori si sono aperti con la relazione del Presidente dell’Unione Regionale Lazio, l’Avv. Lorenzo Stura e sono proseguiti con i saluti dei rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e delle parti sociali. Nel pomeriggio sono intervenuti i Delegati e i Cooperatori e si sono svolte le elezioni del Presidente, dei Componenti del Consiglio Direttivo Regionale e l’elezione dei Componenti del Collegio dei Revisori dei Conti. Al termine dei lavori è stato riconfermato all’unanimità l’Avv. Lorenzo Stura come Presidente dell’Unione Regionale Lazio.

“È stato un mandato importante, durante il quale abbiamo consolidato una struttura che a oggi, con un trend di sola crescita, riunisce oltre 600 imprese, sane e in piena attività, con eccellenze nel settore sociosanitario, agricolo, trasporto pubblico non in linea, refezione scolastica e logistica. È stato un mandato che ha rafforzato i legami, soprattutto perché si sono attraversati e superati uniti, dei momenti durissimi. È anche per questo che desidero ringraziare per avermi continuato a dare fiducia”, ha dichiarato il Presidente Lorenzo Stura. “Quelli come oggi sono i momenti più alti della vita di un’associazione – ha proseguito – momenti di confronto, in cui si fanno i bilanci di ciò che è stato fatto, si analizza il presente e si fanno programmi per il futuro. Tra gli obiettivi: rendere le nostre associate più consapevoli delle proprie potenzialità, dotandole di strumenti idonei a migliorare le strutture a livello di governance interna e, al contempo, di migliorarle per aprirsi a nuovi mercati ed essere più competitive all’esterno”. Per Roberta Angelilli, Vicepresidente Regionale Lazio e Assessore allo Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria e Internazionalizzazione: “È un onore partecipare al IV Congresso dell’UN.I.COOP. della Regione Lazio. Esprimo vivo apprezzamento per il lavoro svolto in un periodo certamente difficile. La pandemia e poi la guerra hanno messo a dura prova il sistema con un aumento esponenziale dei costi delle materie prime. Dobbiamo comunque essere ottimisti e mettere a fattore comune le migliori energie per affrontare le sfide che abbiamo davanti. È fondamentale quindi puntare sull’innovazione e sostenibilità per diventare sempre più attori protagonisti di un cambiamento positivo”.

Secondo l’On. Massimiliano Maselli, Assessore Regione Lazio Servizi sociali, Disabilità, Terzo Settore, Servizi alla Persona: “Il testo della nuova proposta di legge sulla cooperazione sociale è pronto. È fondamentale favorire la coprogrammazione e la coprogettazione con tutti gli stakeholders. In tal senso ci impegniamo a condividere tale proposta nell’ottica di introdurre eventuali miglioramenti, puntando ad arrivare a una sua approvazione entro l’anno”. L’On. Luciano Ciocchetti, Vicepresidente della XII Commissione (Affari Sociali) Camera dei Deputati, ha dichiarato che: “Il mondo della cooperazione è importantissimo per la tenuta del sistema sociale. Si tratta di un comparto essenziale che va sostenuto con risorse adeguate. Abbiamo bisogno di idee e di contributi per riformare il settore e affrontare le sfide attuali. In questo quadro il mondo della cooperazione dovrà essere protagonista per il rilancio del nostro Paese”.

L’On. Assessore l’Avv. Eugenio Patanè, Assessore alla Mobilità Comune di Roma, ha osservato che: “Il mondo della cooperazione è pienamente inserito nel sistema delle piccole e medie imprese che rappresenta il tessuto fondamentale del nostro Paese. Il mio ringraziamento è rivolto al lavoro che la cooperazione svolge. I finanziamenti che il Comune ha stanziato per tale settore sono particolarmente significativi, ma occorre che tali fondi vengano sbloccati al fine di sviluppare le infrastrutture e velocizzare i processi attuativi”. Fra gli altri hanno preso parte all’evento: il Cons. Edy Palazzi, Vicepresidente V Commissione Cultura Consiglio Regionale del Lazio e Patrizia Di Fazio, Direttore presso GAL Castelli romani e Monti Prenestini.

Obiettivo Terra 2024, al via la quindicesima edizione

Obiettivo Terra 2024, al via la quindicesima edizioneRoma, 20 ott. (askanews) – Al via dal 20 ottobre “Obiettivo Terra” 2024, la nuova edizione del concorso di fotografia geografico-ambientale promosso da Fondazione UniVerde e Società Geografica Italiana, dedicato alla difesa, alla valorizzazione e alla promozione del patrimonio ambientale e, con esso, dei paesaggi, degli ecosistemi, dei borghi, delle peculiarità e delle tradizioni enogastronomiche, agricole, artigianali, storico-culturali e sociali custoditi dai Parchi Nazionali, Regionali, Interregionali, dalle Aree Marine Protette, dalle Riserve Statali e Regionali. Un omaggio all’Italia, Paese leader in Europa per la biodiversità di flora e fauna e a Madre Terra, sempre più fragile a causa di inquinamenti e cementificazioni.

Obiettivo del contest è quello di promuovere la diffusione di un modello di turismo consapevole ed ecosostenibile e la trasmissione dei principi dell’economia circolare. La cerimonia di premiazione del concorso si terrà a Roma il 22 aprile 2024 in occasione della 55ª Giornata Mondiale della Terra. Obiettivo Terra 2024 è promosso con la main partnership di Haiki+ e con la digital partnership di Bluarancio.

Il contest. È aperto a tutti i cittadini, italiani e stranieri, residenti o domiciliati in Italia che abbiano compiuto i 18 anni di età entro il 3 marzo 2024 (data di chiusura del concorso). Dal 20 ottobre 2023 al 3 marzo 2024 (11° Giornata mondiale della Fauna selvatica), i partecipanti al concorso possono inviare un’immagine scattata in un Parco Nazionale, Regionale, Interregionale, in un’Area Marina Protetta o in una Riserva, Statale o Regionale. La partecipazione è totalmente gratuita, basterà registrarsi sul portale www.obiettivoterra.eu e caricare una fotografia a colori, secondo le caratteristiche tecniche previste dal regolamento del concorso. È ammessa la candidatura di una sola foto per partecipante.

Primo Premio – Premio Mother Earth Day. Al vincitore di “Obiettivo Terra” 2024, oltre al primo premio di € 1.000 (euro mille) e all’onore di veder esposta al pubblico la gigantografia della propria foto in una delle piazze centrali di Roma, verrà donata una targa ricordo dai soggetti promotori e dedicata la copertina del volume “Obiettivo Terra 2024: l’Italia amata dagli italiani”. Menzioni e Menzioni Speciali.

Oltre al primo premio saranno selezionate, tra le foto ammesse, le vincitrici delle menzioni per ognuna delle seguenti categorie: Alberi e foreste (in collaborazione con il Comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari Carabinieri); Animali (in collaborazione con Federparchi); Area costiera (in collaborazione con il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera); Fiumi e laghi (in collaborazione con la Federazione Italiana Canoa e Kayak); Paesaggio agricolo (in collaborazione con Fondazione Campagna Amica); Patrimonio geologico e geodiversità (in collaborazione con Società Italiana di Geologia Ambientale – SIGEA); Turismo sostenibile (in collaborazione con il Touring Club Italiano). Per l’edizione 2024 sono istituite le seguenti Menzioni speciali: Borghi (Premio alla più bella foto di un borgo situato all’interno di un’Area Protetta italiana, in collaborazione con “I borghi più belli d’Italia”); Obiettivo mare (Premio alla migliore foto subacquea scattata in un’area marina protetta italiana, in collaborazione con Marevivo); Stories (Premio alla più bella foto verticale di un’Area Protetta italiana, in collaborazione con InflueXpert), novità di quest’edizione; Parchi dall’alto (Premio alla più bella foto di un’Area Protetta italiana scattata da un punto panoramico, dal cielo o anche con droni autorizzati, in collaborazione con Haiki+). È inoltre previsto il Premio “Parco Inclusivo” 2024, in collaborazione con FIABA Onlus e Federparchi, all’Area Protetta italiana che si sia maggiormente distinta attraverso iniziative concrete a favore dell’accessibilità e fruibilità per le persone con disabilità e a ridotta mobilità.

Arte e cinema: 23-25 ottobre, nelle sale UCI film su Jeff Koons

Arte e cinema: 23-25 ottobre, nelle sale UCI film su Jeff KoonsMilano, 20 ott. (askanews) – Dal 23 al 25 ottobre nelle multisala del Circuito UCI Cinemas arriva La Grande Arte al Cinema con Jeff Koons. Un ritratto privato, il docu-film di Pappi Corsicato dedicato a Jeff Koons, uno degli artisti contemporanei più influenti e discussi al mondo. Distribuito da Nexo Digital, Jeff Koons. Un ritratto privato racconta le dinamiche nascoste dietro la persona, l’artista e il marchio Koons.

Passando dall’America all’Europa e al Qatar attraverso varie decadi, il film offre l’occasione unica di capire l’uomo che ha preso gli oggetti di uso quotidiano prodotti in serie e li ha trasformati nella più alta forma d’arte, elevando il loro status da ordinario a sublime. Attraverso le parole di Koons, della sorella, della moglie e dei figli, ma anche di critici, galleristi, artisti e studiosi come Mary Boone, Jeffrey Deitch, Massimiliano Gioni, Antonio Homem, Dakis Joannou, Stella McCartney, Andy Moses, Norman Rosenthal, Scott Rothkopf, Julian Schnabel, Linda Yablonsky, il docu-film conduce in un viaggio intimo nella mente di Jeff Koons, con l’obiettivo di scoprire cosa lo motiva oggi e cosa ha plasmato nel corso della sua carriera la sua incomparabile visione. Un mondo in cui gli oggetti quotidiani e la nostalgia per il pop del XX secolo trascendono le loro forme originali, si trasformano in opere d’arte, lasciando che lo spettatore guardi dentro le proprie riflessioni. Il film sarà in programmazione dal 23 e al 25 ottobre alle 21:00 nelle seguenti multisala: UCI Showville Bari (BA), UCI Bicocca (MI), UCI Curno (BG), UCI Cinemas Meridiana Bologna (BO), UCI Luxe Campi Bisenzio (FI), UCI Casoria (NA), UCI Firenze (FI), UCI Lissone (MB), UCI Cinepolis Marcianise (CE), UCI Luxe Maximo (RM), UCI MilanoFiori (MI), UCI Molfetta (BA), UCI Moncalieri (TO), UCI Orio (BG), Porta di Roma (RM), UCI Reggio Emilia (RE), UCI Romagna Savignano sul Rubicone (RN), UCI Roma Est (RM), UCI Torino Lingotto (TO), UCI Verona (VR) e UCI Luxe Palladio (VI).

Banche, McCaul (Bce) spiega le 3 sfide chiave della Vigilanza Ue

Banche, McCaul (Bce) spiega le 3 sfide chiave della Vigilanza UeRoma, 20 ott. (askanews) – La creazione dell’Unione bancaria e l’avvio della vigilanza bancaria europea “hanno rappresentato il maggior passo in avanti nell’integrazione europea dal Trattato di Maastricht e dalla creazione dell’euro”. Lo sostenuto Elizabeth McCaul, componente del direttorio di Vigilanza bancaria dell Bce nel suo intervento al convegno “Ssm Regulation, ten years since”, organizzato dalla Banca d’Italia in collaborazione con l’Università Roma Tre e il Centro di ricerca Paolo Ferro-Luzzi.

Quanto alle sfide che si aprono, “il contesto in cui noi vigilanti dobbiamo svolgere il nostro compito è quello di una trasformazione strutturale del settore finanziario. Primo, c’è un massiccio spostamento di settori tradizionalmente bancari verso settori al di fuori della vigilanza bancaria, come sull’intermediazione per il credito – ha detto McCaul – che porta a una crescita esponenziale del settore dell’intermediazione non bancaria”. “Secondo, stiamo assistendo una rivoluzione digitale con nuovi player nel settore bancario, una riconfigurazione della catena di valore nelle banche e rapidi progressi tecnologici in settori come quelli dell’intelligenza artificiale generativa. Il terzo – ha detto l’esponente della Bce – è che stiamo fronteggiando incertezze macroeconomiche e geopolitiche senza precedenti”.

Cambiamenti profondi di fronte i quali “per rimanere efficaci i supervisori devono mantenere una mano ferma nel tenere il metaforico pennello”. McCaul ha infatti ritenuto di paragonare l’attività di vigilanza bancaria alle opere degli artisti del Rinascimento, come Michelangelo. “Guardando ai prossimi 10 anni vedo due elementi che devono riflettersi nel canovaccio della nostra vigilanza: primo, come possiamo efficacemente dispiegare e calibrare i nostri strumenti su ogni singola istituzione e, secondo, come possiamo farlo con i cambiamenti tettonici che avvengono attorno a noi”.

Un aspetto su cui si è soffermata l’esponente della vigilanza della Bce è infatti quello degli strumenti, perché non è detto che in futuro continuare a fare leva prevalentemente sui requisiti patrimoniali sia la l’approccio più adatto, anzi. Piuttosto bisogna avere delle autorità di vigilanza in grado di far sentire il loro peso sulle singole banche nello spronarle a muoversi verso le pratiche corrette identificate.

Vino, Ascovilo: a “Forme Cult” a Bergamo per valorizzare Dop lombarde

Vino, Ascovilo: a “Forme Cult” a Bergamo per valorizzare Dop lombardeMilano, 20 ott. (askanews) – “Brescia e Bergamo sono province a forte vocazione vitivinicola e non si poteva celebrare la Capitale italiana della Cultura senza ricordare l’importanza della tradizione agricola di questi territori che è concreta espressione e testimonianza della passione per la ricerca di risultati qualitativi sempre più ambiziosi. Abbiamo radici comuni ed il nostro compito come Associazione dei Consorzi di tutela è fare emergere le espressioni originali e inaspettate, le piccole produzioni dei vignaioli e di quelle imprese agricole che hanno scelto la strada della certificazione di qualità che ricordiamo è sinonimo di sicurezza alimentare e conoscenza: l’arte di saper trasformare le uve in vini di pregio. Cultura è testimoniare la tradizione di lavoro, di solidarietà, di innovazione enogastronomica in un territorio dalla bellezza inaspettata, tutto da scoprire”. Lo ha detto Giovanna Prandini, presidente dell’Associazione consorzi vini lombardi (Ascovilo) alla vigilia dell’incontro-spettacolo “all’insegna del vino e della poesia” con Francesco Quarna, Maurizio Rossato e Laura Donadoni, organizzato da Ascoviolo domenica 22 ottobre alle 11 in Sala Alfredo Piatti a Bergamo, nell’ambito della manifestazione “Forme Cult 2023 – Storie, terre, personaggi e formaggi” che si tiene a Bergamo dal 20 al 22 ottobre.

“La valorizzazione delle nostre Dop passa necessariamente dalla educazione dei consumatori: sia i vini sia i formaggi lombardi sono poco conosciuti al grande pubblico” ha proseguito Prandini, aggiungendo che “il compito della nostra Associazione è dare evidenza del profondo legame fra queste due filiere agricole che hanno già raggiunto l’eccellenza qualitativa ma molto dobbiamo fare per valorizzare la tradizione e come questa si intreccia con la sostenibilità economica delle piccole medie imprese protagoniste della agricoltura di montagna”. “In questo senso si inserisce la nostra presenza su due fronti: la attività didattica dei laboratori durante la manifestazione con i vini della Lombardia protagonisti in abbinamento alle eccellenze gastronomiche e la rappresentazione dello spettacolo ‘Parole al Vino’ che abbiamo proposto nel programma di ‘Forme Cult’ il 22 ottobre” ha proseguito Prandini, parlando di “un connubio unico tra musica, video, poesia e vino nel mondo dei formaggi. Un viaggio affascinante e coinvolgente per celebrare chi il vino lo fa e chi lo consuma, sul filo dell’emozione e dei sensi”.

Vino, Ascovilo: a “Forme Cult” a Bergamo per valorizzare Dop lombarde

Vino, Ascovilo: a “Forme Cult” a Bergamo per valorizzare Dop lombardeMilano, 20 ott. (askanews) – “Brescia e Bergamo sono province a forte vocazione vitivinicola e non si poteva celebrare la Capitale italiana della Cultura senza ricordare l’importanza della tradizione agricola di questi territori che è concreta espressione e testimonianza della passione per la ricerca di risultati qualitativi sempre più ambiziosi. Abbiamo radici comuni ed il nostro compito come Associazione dei Consorzi di tutela è fare emergere le espressioni originali e inaspettate, le piccole produzioni dei vignaioli e di quelle imprese agricole che hanno scelto la strada della certificazione di qualità che ricordiamo è sinonimo di sicurezza alimentare e conoscenza: l’arte di saper trasformare le uve in vini di pregio. Cultura è testimoniare la tradizione di lavoro, di solidarietà, di innovazione enogastronomica in un territorio dalla bellezza inaspettata, tutto da scoprire”. Lo ha detto Giovanna Prandini, presidente dell’Associazione consorzi vini lombardi (Ascovilo) alla vigilia dell’incontro-spettacolo “all’insegna del vino e della poesia” con Francesco Quarna, Maurizio Rossato e Laura Donadoni, organizzato da Ascoviolo domenica 22 ottobre alle 11 in Sala Alfredo Piatti a Bergamo, nell’ambito della manifestazione “Forme Cult 2023 – Storie, terre, personaggi e formaggi” che si tiene a Bergamo dal 20 al 22 ottobre.

“La valorizzazione delle nostre Dop passa necessariamente dalla educazione dei consumatori: sia i vini sia i formaggi lombardi sono poco conosciuti al grande pubblico” ha proseguito Prandini, aggiungendo che “il compito della nostra Associazione è dare evidenza del profondo legame fra queste due filiere agricole che hanno già raggiunto l’eccellenza qualitativa ma molto dobbiamo fare per valorizzare la tradizione e come questa si intreccia con la sostenibilità economica delle piccole medie imprese protagoniste della agricoltura di montagna”. “In questo senso si inserisce la nostra presenza su due fronti: la attività didattica dei laboratori durante la manifestazione con i vini della Lombardia protagonisti in abbinamento alle eccellenze gastronomiche e la rappresentazione dello spettacolo ‘Parole al Vino’ che abbiamo proposto nel programma di ‘Forme Cult’ il 22 ottobre” ha proseguito Prandini, parlando di “un connubio unico tra musica, video, poesia e vino nel mondo dei formaggi. Un viaggio affascinante e coinvolgente per celebrare chi il vino lo fa e chi lo consuma, sul filo dell’emozione e dei sensi”.

Copernico e la rivoluzione del mondo, la mostra al Parco del Colosseo

Copernico e la rivoluzione del mondo, la mostra al Parco del ColosseoRoma, 20 ott. (askanews) – Apre al pubblico da domani, sabato 21 ottobre 2023 e fino a domenica 29 gennaio 2024, la mostra Copernico e la rivoluzione del mondo, promossa e realizzata dal Parco archeologico del Colosseo, a cura di Alfonsina Russo, Jurek Miziolek, Francesca Ceci e Daniele Fortuna.

La mostra, ospitata nella Curia Iulia nel Foro Romano, è il risultato della fruttuosa collaborazione tra Italia e Polonia, con l’intento di rafforzare la cooperazione in ambito culturale e scientifico e promuovere il comune patrimonio archeologico e storico-artistico. Realizzata dal Parco archeologico del Colosseo in partenariato con l’Università di Varsavia, con l’Università Jagellonica di Cracovia e il Museo Astronomico e Copernicano dell’INAF di Roma, la mostra si inserisce nell’alveo delle celebrazioni per il 550° anniversario della nascita di Niccolò Copernico (1473-1543), illustre astronomo e matematico polacco la cui rivoluzionaria visione dell’universo ha per sempre cambiato la nostra comprensione del cosmo.

L’esposizione mira a esplorare il mondo immaginario creato dalla rivoluzione copernicana, le sue radici antiche, l’iconografia solare, il soggiorno di Copernico a Roma nel 1500 e l’ampia influenza della teoria eliocentrica. L’Italia svolse infatti un ruolo fondamentale nella formazione di Copernico, il quale, dopo aver ricevuto un’educazione a Cracovia, studiò in diverse città italiane, tra cui Bologna, Padova e Ferrara, e trascorse un periodo significativo a Roma, dove condusse studi e ricerche rilevanti. È a Roma che, nella notte tra il 5 e il 6 novembre del 1500, Copernico osservò l’eclissi lunare descritta nel Libro IV della sua De revolutionibus. Nella stessa città Copernico tenne anche lezioni di matematica e astronomia, come raffigurato in incisioni e dipinti ottocenteschi, alcuni dei quali presentati in mostra.

In occasione del 550° anniversario dalla nascita di Niccolò Copernico, siamo felici e orgogliosi di celebrare questa figura straordinaria che ha cambiato la percezione dell’universo e nel contempo di rafforzare il legame tra Italia e Polonia, patria dell’illustre astronomo, dichiara Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo. Il percorso espositivo all’interno della Curia Iulia prevede tre sezioni: Copernico e l’antico; Copernico in Italia; Gli estimatori di Copernico e la sua leggenda.

Grazie anche a suggestive e spettacolari proiezioni multimediali realizzate da None Collective la mostra si configura come il luogo di incontro tra il grande astronomo e altre menti geniali sia dell’antichità, da Pitagora ad Aristotele, da Aristarco di Samo a Tolomeo, sia del periodo moderno, tra cui Tycho Brahe, Keplero, Galileo e Newton. La mostra è accompagnata da un booklet in italiano e inglese con testi dei curatori Jurek Miziolek e Francesca Ceci.

Tumore seno, all’ospedale Isola Tiberina una mostra sulla prevenzione

Tumore seno, all’ospedale Isola Tiberina una mostra sulla prevenzioneRoma, 20 ott. (askanews) – In occasione dell’ottobre rosa, il mese tradizionalmente dedicato alla prevenzione del tumore al seno, l’Ospedale Isola Tiberina, in collaborazione con Pierpaolo Piccioli, Direttore Creativo di Valentino, ha organizzato una mostra fotografica che vuole essere un’occasione per promuovere la consapevolezza sulla malattia che rimarrà aperta fino al 30 ottobre 2023. La mostra ritrae alcune donne, molte delle quali curate presso l’Ospedale Isola Tiberina, che hanno vinto il tumore al seno. Tra le foto spiccano alcuni volti noti che hanno voluto testimoniare con la loro esperienza la centralità della prevenzione e l’importanza delle cure per il superamento della malattia e un ritorno alla vita piena.

E’ il racconto di tante storie di donne che hanno vissuto la lotta al cancro come un percorso intimo. Ogni persona che affronta questa malattia ha una storia unica di coraggio, determinazione e resilienza. Questi racconti vogliono essere ispirazione per tutti. Per raggiungere gli obiettivi più ampi di sensibilizzazione, la mostra, dopo l’inaugurazione, verrà spostata e allestita nuovamente all’interno dell’Ospedale, in modo da consentirne la fruizione per pazienti e visitatori. “L’Ospedale Isola Tiberina dedica da sempre molta attenzione alle patologie femminili, proponendo iniziative e programmi di prevenzione che favoriscano stili di vita salutari nei vari contesti, partendo dall’ambiente scolastico fino ai luoghi di lavoro. – dichiara Daniele Piacentini, Amministratore Delegato dell’Ospedale Isola Tiberina – La centralità della persona e dei bisogni di cura sono il presupposto che hanno portato l’Ospedale alla programmazione dei percorsi assistenziali, pensati come contesti organizzativi per l’integrazione delle competenze disciplinari e professionali coinvolte nella diagnosi e nel trattamento di alcune condizioni cliniche”.

“La Mostra PINK PP Portraits è il racconto di una giornata di storie, di quelle che non dimentichi . È l’incontro con venti donne vestite di rosa, il colore della forza, della resilienza, del coraggio. Ma è anche l’omaggio all’unicità di queste persone, alla loro densa umanità che emerge dal monocromo degli abiti e dello sfondo. È il tesoro di un dialogo intimo, del regalo inestimabile che loro hanno fatto a me e non viceversa. Sono profondamente grato e riconoscente a tutti coloro hanno preso parte a questo progetto e che lo hanno reso possibile”, commenta Pierpaolo Piccioli, Direttore Creativo Valentino SPA. Il carcinoma mammario (CM) è il tumore più frequente nella donna e rappresenta il 25% di tutti i tumori. Costituisce la prima causa di mortalità per tumore nel sesso femminile, con un tasso del 17% di tutti i decessi per causa oncologica. Si stima che in Italia ogni anno l’incidenza di CM sia di circa 48.000 nuovi casi, 80% dei quali in donne al di sopra dei 50 anni. Nel 2022 sono stati diagnosticati in Italia 55.700 nuovi casi di carcinomi della mammella. Non considerando i carcinomi cutanei, il carcinoma mammario è la neoplasia più diagnosticata nelle donne, in cui circa un tumore maligno ogni tre (30%) è un tumore mammario. Complessivamente in Italia vivono oltre 834.00 donne che hanno avuto una diagnosi di carcinoma mammario, pari al 41% di tutte le donne che convivono con una pregressa diagnosi di tumore e pari al 23% di tutti i casi prevalenti (maschi e femmine). La Regione Lazio, registra oltre 4.600 nuovi casi ogni anno ed è al terzo posto tra le regioni italiane per numero di nuovi casi (dati rapporto AIOM-AIRTUM -2022). La UOC di Chirurgia Senologica dell’Ospedale Isola Tiberina rappresenta un’eccellenza nella cura del tumore della mammella ed è parte integrante della Breast Unit. Il nostro Centro di Senologia raccoglie le competenze di tutti gli specialisti coinvolti nel lavoro di diagnosi, cura e riabilitazione delle donne affette da questa patologia (chirurgo senologo, chirurgo plastico, patologo, radiologo, oncologo, radioterapista, ginecologo, psicologo, medico genetista, biologo, fisioterapista, case manager) e offre un percorso integrato capace di fornire terapie personalizzate conformi a linee guida costantemente aggiornate. In occasione di Ottobre Rosa sarà, inoltre, attivo presso la Breast Unit dell’Ospedale un open day tutti i venerdì del mese di ottobre dalle 8.00 alle 15.00 per tutte le donne e uomini con sintomi a carico della mammella. Dal mese di novembre, riprenderà lo Sportello Rosa il venerdì dalle 8.00 alle 11.30. Ulteriori informazioni saranno reperibili sul sito dell’Ospedale.

Guerra Israele-Hamas, messaggio Papa Francesco casa abramitica sia veicolo pace

Guerra Israele-Hamas, messaggio Papa Francesco casa abramitica sia veicolo paceRoma, 20 ott. (askanews) – “Nessuno può uccidere indisturbato, qualsiasi motivo lo animi. Niente giustifica l’odio fratricida. Non vi sono ideali che possono giustificare il massacro di esseri umani, seppur rivolti a fini sublimi. La vita è un dono di Dio. E’ una verità che non può essere compresa dai terroristi, perché offuscati dalla ‘non verità’ rigida, schematica e perentoria, mai pronta al confronto. Assistiamo nuovamente allo sterminio di vite innocenti nei luoghi in cui è nato e vissuto Gesù, in cui Egli ha predicato l’Amore. Una nuova strage di vite innocenti. La storia si ripete? No, è l’odio fratricida che si rinnova e semina morte. Il pianto di Dio accompagna il pianto di coloro che vedono morire i propri affetti per il folle egoismo legato alla sete di affermazione politica e, pertanto, per il potere che ne scaturisce. Il fondamentalismo dimostra che è vivo, che vuole governare la vita del popolo islamico. Non accetta confronti con altre concezioni della vita e della religione, non ascolta la voce di nessuno. L’Islam aspira fortemente a dimostrare di non essere fondamentalista ed afferma vigorosamente di essere aperto al dialogo”. Lo dichiara Biagio Maimone, Corrispondente dall’Italia per il quotidiano America Oggi e Direttore della Comunicazione dell’Associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus, il cui Presidente è Monsignor Gaid Yoannis Lahzi, già Segretario di personale di Sua Santità Papa Francesco.

Maimone aggiunge: “Una parte dell’islam rimarca di voler essere fondamentalista, non aperto al confronto con altre religioni, con altre filosfie della vita, con chi vuole un mondo governato dall’amore e non dalla viòlenza, con chi vuole un mondo governato dallo stato di diritto e non dalla legge che nega la libertà di pensiero, che nega il valore della persona e i suoi diritti fondamentali. Scende la notte sulle terre afflitte e spaventate di Israele e della Palestina, ritorna la barbarie. Non c’è pace sotto gli ulivi. In qualità di membro dell’Associazione Bambino Gesù del Cairo ho avuto modo di seguire, sotto il profilo giornalistico, l’impegno del Documento ‘Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’ e la realizzazione della Casa della Famiglia Abramitica a cui esso ha dato vita, che mi ha consentito di verificare come realmente e fattivamente Papa Francesco sia il ‘Papa della Pace’. Il Documento sulla ‘Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’, sottoscritto da Sua Santità Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb , il 4 febbraio 2019, ad Abu Dhabi, ha sancito un’alleanza tra tre religioni il cui Dio è unico, che sono la religione islamica sunnita, la religione ebraica e la religione cattolica. E’ sorta la Casa della Famiglia Abramitica in seguito a tale sottoscrizione, che può dirsi un suo frutto prezioso, che racchiude in un unico sito una Moschea, una Chiesa e una Sinagoga, edificate per vivere accanto, nel rispetto reciproco delle proprie differenze religiose. Essa dimostra come tre religioni diverse, pur mantenendo il loro credo religioso e, pertanto, la propria identità, possano vivere su un unico spazio, ossia su un unico territorio, facendo del dialogo il fulcro della loro coesistenza pacifica. La Casa della Famiglia Abramitica rappresenta un simbolo di pace, con cui Papa Francesco ha voluto dimostrare al mondo intero la coesistenza pacifica delle differenze, le quali hanno la possibilità di interagire, in modo costruttivo, attraverso il dialogo. La Casa della Famiglia Abramitica insegna, altresì, che i territori le cui differenze saranno valorizzate e valorizzabili mediante il dialogo incessante, aprono orizzonti insospettabili per il miglioramento della condizione umana, sociale e politica dei popoli, in quanto pervasi dalla pace e dal l’armonia. Lo strazio del popolo di Isreale e del popolo palestinese, colpiti dal fondamentalismo di Hamas, non impedirà al Documento ‘Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’ di diffondere il suo messaggio per le strade del mondo. Non si lascerà certo scoraggiare da chi non sa amare. Odiano il dialogo coloro che hanno fatto del fondamentalismo religioso la ragione della propria affermazione politica. Ma soprattutto essi non hanno compreso cosa significa la parola ‘essere umano’. Nel cuore della persona pulsa un’anima che lo fa essere una creatura divina. In nome di Dio non si può uccidere la sua creatura. I fondamentalisti dimostrano di rinnegare la più sublime verità divina. Essi dimostrano di credere unicamente solo nel potere fine a se stesso. Il Cattolicesimo e il Cristianesimo insegnano che il dialogo costruisce accordi che non moriranno mai perché condivisi pienamente in quanto guidati dal principio dell’amore fraterno. L’idea di sottomettere attraverso la violenza è radicata nelle menti di coloro che sono accecati dall’odio fratricida, dal desiderio di sopraffazione. Il fine non giustifica il mezzo. La logica della violenza ha dominato la storia umana e continua a dominarla”. Fino a quando si chiede Maimone?

“E’ noto che i dittatori sono soggetti al tribunale della storia. La storia è foriera di verità e giustizia. Siamo di nuovo di fronte a molteplici conflitti che non creeranno certo ordine, ma solo disordine, in quanto sorretti dalla menzogna e dall’istinto di morte. Dare attuazione concreta all’anelito alla libertà non può significare in alcun modo uccidere la libertà degli altri, ma significa far ricorso agli strumenti del dialogo che le menti veramente evolute sono in grado di realizzare. La libertà è figlia della verità e non della crudeltà che il cieco fondamentalismo fa vivere, chiuso nel buio del pregiudizio. Gli insegnamenti del Cristianesimo e del pacifismo costituiscono il vero cammino da percorrere per ridare dignità ai popoli ai quali essa non è riconosciuta. Nella terra in cui è nato Gesù deve rinascere la pace attraverso l’instaurazione di una relazione fondata sulla fratellanza umana, come chiede, con umiltà e con accorato vigore, il Documento Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune”.

Biennale Musica, tra computer anni Ottanta e cellule neurali

Biennale Musica, tra computer anni Ottanta e cellule neuraliVenezia, 20 ott. (askanews) – Scienza e tecnologia come punto di partenza, e forse anche di arrivo, per due delle opere più interessanti viste alla Biennale Musica 2023, dedicata al suono elettronico: “CBM 8032 AV” di Robert Henke e “Glia” di Maryanne Amacher.

Cominciamo da Henke, che sul palco del Teatro Malibran ha portato dei computer Commodore di inizio anni Ottanta dotati di processore da 8 bit con memoria totale di 32 kilobyte, a cui l’aggiunta di una scheda audio, basata sulla stessa tecnologia del periodo, ha permesso di emettere dei suoni, un singolo suono alla volta. Su questa possibilità l’artista ha costruito uno concerto straordinario, con anche una significativa appendice visuale, sempre sviluppata da quei computer. “Mi piace lavorare con dei limiti”, ha detto Henke alla platea del teatro veneziano, trasformato per un’ora in una sorta di Berlino d’avanguardia, non si sa in quale epoca storica, ma di certo affascinante, così come è affascinante la sensazione di stare ascoltando e osservando ciò che sta dietro il velo digitale (e per molti versi soffocante) del nostro iper-presente tecnologico. In certi momenti lo spettacolo sembra una vera e propria rivelazione.

In Arsenale invece Bill Dietz ha diretto l’opera scritta dalla Amacher, morta nel 2009, che prende il nome dalle cellule cerebrali che collaborano alle trasmissioni neurali tra le sinapsi. Anche in questo caso si ha la sensazione di trovarsi di fronte a un’opera di “musica totale”, in una composizione che sfrutta strumenti tradizionali, come i violini o i flauti, per andare oltre, per diventare suono biologico e coinvolgere il pubblico in profondità. (Leonardo Merlini)