Coreana Song Hye-jin prima donna campione Espresso ItalianoRoma, 16 ott. (askanews) – Song Hye-Jin, coreana, è la prima professionista donna ad aggiudicarsi il titolo internazionale di Espresso Italiano Champion, il campionato che mette a confronto i migliori professionisti del mondo per decretarne il migliore. Song Hye-Jin si è aggiudicata il titolo di migliore professionista in tema di espresso e cappuccino italiani. La finale si è svolta domenica 15 ottobre a Milano all’interno di Host.
In gara si sono sfidati da sabato con le semifinali e domenica per le finali otto professionisti provenienti da diversi paesi del mondo per realizzare espressi e cappuccini perfetti. Al secondo e terzo posto si sono piazzati rispettivamente gli italiani Andrea Nulli e Nico Bregolin. Song Hye-Jin è una giovane professionista proveniente dalla Corea dove lavora come barista e coffee trainer per la compagnia ‘Dmine Coffee Roasters’. All’interno dell’azienda è anche ambasciatrice dell’alta qualità dell’espresso italiano essendo anche docente dell’Accademia dell’azienda per la quale lavora, Accademia all’interno della quale si occupa di raccontare e promuovere la cultura del caffè e l’educazione al consumo di espresso di qualità. All’Espresso Italiano Champion di Host ha partecipato come rappresentante del team coreano.
Per l’edizione 2023 dell’Espresso Italiano Champion l’Istituto Espresso Italiano ha messo in palio per il vincitore una somma di 3.000 euro, una sorta di borsa di studio da reinvestire, insieme all’aiuto di IEI, in attività formative nei prossimi mesi.
80esimo anniversario del rastrellamento degli ebrei al Ghetto, Meloni: fu un’atrocitàRoma, 16 ott. (askanews) – In occasione dell’80esimo anniversario del rastrellamento degli ebrei di Roma, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Palazzo Chigi il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun.
“Il 16 ottobre 1943 – ha detto Meloni a margine dell’incontro – si è compiuto uno dei crimini più efferati che la storia italiana abbia mai conosciuto. Alle prime ore del mattino i nazisti, con la complicità fascista, fecero scattare nella Capitale una spietata caccia all’uomo. 1.259 innocenti vennero portati via dalle loro case per essere deportati nei campi di sterminio. Tra di loro anche oltre duecento bambini, strappati alla loro innocenza per essere condannati a morte. Solo in sedici fecero ritorno dall’abisso di Auschwitz. Un’atrocità che ha segnato per sempre la storia del popolo italiano e che deve essere da monito affinché niente di simile possa ancora accadere, anche sotto altre vesti. In questa giornata rinnoviamo il nostro impegno per mantenere viva la memoria di quei fatti terribili e per combattere, in ogni sua forma, nuova e antica, il virus dell’antisemitismo. Il governo esprime la sua vicinanza alla Comunità Ebraica di Roma, ai famigliari e ai discendenti dei deportati”.
A Bruxelles la mostra “Letizia Battaglia. Cronaca, vita, amore”Roma, 16 ott. (askanews) – Dal 16 Ottobre al 19 dicembre approda a Bruxelles la mostra ideata dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, diretto da Grazia Labagnara in collaborazione con l’Archivio Letizia Battaglia curatore Marco Meneguzzo con il patrocinio di Regione Siciliana – Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana coordinamento Alice Origlio traduzioni Jérôme Nicolas.
L’inaugurazione presso l’IIC Bruxelles è presso il teatro dell’IIC Bruxelles con la proiezione del documentario sull’opera di Letizia Battaglia Amore amaro (2013, IT con sottotitoli in EN, 28′) di Francesco Raganato. “Letizia Battaglia. Cronaca, vita, amore” espone una selezione di oltre novanta fotografie, dagli esordi ad oggi, di una delle più coraggiose testimoni del proprio tempo.
In Sicilia la fotografia di cronaca, con cui Letizia Battaglia esordisce attorno alla metà degli anni Settanta, si trova a dover convivere e testimoniare delle guerre di mafia che per un quarto di secolo hanno insanguinato quella terra, e Battaglia – unica donna a esercitare questo mestiere – registra con crudezza l’orrore e la quotidianità della morte, che sembrano costituire l’ossatura di una società arcaica, da tragedia greca. Eppure lo sguardo di Battaglia non si arrende al sangue, e trascorre contemporaneamente sull’innocenza originaria, che è quella dei bambini e degli inermi: le sue foto, scattate quasi sempre in un contesto sociale di inimmaginabile degrado, mostrano la speranza e la vita che vuole fiorire nonostante ogni avversità. Di qui anche il titolo della rassegna: la cronaca si arrende alla vita, grazie al sentimento d’amore che sta dietro la macchina fotografica.
In ogni circostanza, anche nella più tragica, esiste una scintilla di speranza, che non è se non il senso dell’amore per la vita, nascosto dietro la denuncia della violenta cronaca di una terra così martoriata e così vitale. Alla fine degli anni Sessanta, Letizia Battaglia (Palermo 1935 – 2022) inizia a collaborare in qualità di giornalista per il quotidiano L’Ora di Palermo diventando una delle prime fotoreporter donne in Italia. Dal 1974 al 1991 dirige il team fotografico de L’Ora e fonda l’agenzia Informazione Fotografica.
Durante questo ventennio è una delle principali figure del reportage sulle guerre di mafia sviluppando una sensibilità – verso donne, bambine e bambini siciliani che vertono in condizioni di miseria e povertà – che le vale il premio W. Eugene Smith per la fotografia sociale consegnatole a New York nel 1985: è la prima donna europea a riceverlo. Negli anni Novanta diventa assessore alla Vivibilità per la città di Palermo ed è deputato regionale. Sperimenta anche il ruolo di editore: fonda la rivista Grande Vu, la casa editrice Le Edizioni della Battaglia e Mezzocielo. Nel 1999 a San Francisco viene premiata con il Mother Jones Photography Lifetime Achievement Award per la fotografia documentaristica. Nel 2007 riceve il Dr. Erich Salomon Award dalla Deutsche Gesellschaft für Photographie di Colonia. Nel 2009 viene nuovamente premiata a New York con il Cornell Capa Infinity Award. Viene segnalata per il Nobel per la Pace dal Peace Women Across the Globe ed è l’unica italiana inserita dal New York Times tra le undici donne più rappresentative del 2017. Nel novembre dello stesso anno fonda e dirige a Palermo il Centro Internazionale di Fotografia. Scompare nella sua casa di Palermo il 13 Aprile 2022 circondata dall’affetto dei suoi cari. La cura del suo archivio è affidata all’Associazione Archivio Letizia Battaglia fondata da Letizia nel 2021 con i nipoti Matteo e Marta Sollima. Amore amaro di Francesco Raganato. Il documentario porta il titolo di una delle più importanti mostre della Battaglia (svoltasi nel 1986) che racchiudeva scatti, per lo più in bianco e nero, sulla miseria e sullo splendore di una città, Palermo, che l’ha sempre vista ritornare dalle sue esperienze in giro per il mondo, cedendo sempre, arresa, al suo sguardo. In “Amore Amaro” Letizia Battaglia racconta di una vita indissolubilmente legata alla carriera condividendo aneddoti e riflessioni legati ai suoi scatti più noti ed ai suoi soggetti preferiti: la vita quotidiana di una città dal fascino contraddittorio, con i suoi morti di mafia ma anche con le sue tradizioni e le sue donne, da sempre specchio, di tutta la sua forza.
Innovazione, a De Furia Premio Eccellenza Italiana a WashingtonRoma, 16 ott. (askanews) – Il Premio Internazionale “Eccellenza Italiana” è stato conferito oggi a Fabio De Furia, Presidente della Miami Scientific Italian Community, per la sua capacità di promuovere negli USA l’Innovazione Tecnologica e la Cooperazione Internazionale apportando una visione ed positiva dell’eccellenza Made in Italy.
La cerimonia di premiazione del Premio, giunto alla X Edizione, si è svolta alla Georgetown University di Washington DC, alla presenza del mondo istituzionale e imprenditoriale. Il “Premio Eccellenza Italiana”, ideato dal giornalista Massimo Lucidi e prodotto dalla Fondazione E Novation, nasce con l’obiettivo di premiare l’Italia del Merito e, ogni anno dal 2014, valorizza e riconosce il merito ed il talento di italiani di successo, di persone coraggiose, creative oltre a realtà produttive e prodotti innovativi.
“Siamo molto soddisfatti e grati per aver ricevuto questo importante riconoscimento internazionale – ha dichiarato Fabio De Furia dal palco della prestigiosa Georgetown University – perché riconosce l’impegno che insieme con mio padre, mia madre e i miei fratelli abbiamo profuso per costruire un gruppo imprenditoriale innovativo e sostenibile. Questo Premio è dedicato proprio alla mia famiglia perché grazie al suo supporto, partendo dalla città di Catanzaro lì dove nacque il nome Italia, siamo riusciti a raggiungere risultati importanti a livello internazionale. Una dedica speciale – ha concluso – va a mia moglie ed alle mie figlie per sostenermi e accompagnarmi in questo percorso che mi ha reso l’uomo che sono.
Olimpiadi, niente pista: per Milano-Cortina bob all’esteroRoma, 16 ott. (askanews) – Le gare di bob, slittino e skeleton delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 non si disputeranno in Italia ma all’estero. Lo ha annuciato Giovanni Malagò, durante la Sessione del CIO a Mumbai, in India.
“Solo due giorni fa il Governo ci ha comunicato di considerare l’opzione migliore e più sostenibile cioè considerare un’altra sede già esistente e funzionante – ha detto Malagò – Di conseguenza, Milano-Cortina 2026 dovrà individuale un’altra sede fuori dall’Italia. Stiamo già lavorando per sondare tutte le possibili alternative insieme al CIO e alle Federazioni Internazionali, prima di presentare il tutto al Consiglio per l’approvazione definitiva. A questo proposito, è importante ricordare che una decisione come questa avrà conseguenze sul budget del Comitato Organizzatore e sull’intera operazione”. Una situazione senza precedenti ai Giochi Invernali: mai prima d’ora un evento è stato organizzato fuori dal paese ospitante. Sembra che al momento Innsbruck abbia fatto la sua offerta per ospitare le gare di queste tre discipline nel suo impianto.
Tennis, Sinner conserva il n.4 nel Ranking AtpRoma, 16 ott. (askanews) – Jannik Sinner si conferma al quarto posto nel Ranking Atp. L’altoatesino, uscito di scena negli ottavi a Shanghai, ha comunque dato seguito al risultato maturato al termine del torneo di Pechino grazie anche alla sconfitta in finale a Shanghai di Andrey Rublev. Sinner potrà così godere di una serie di vantaggi per l’ATP500 di Vienna e il 1000 di Parigi-Bercy, essendo testa di serie n.2 nel primo caso e n.4 nel secondo. In testa c’è sempre il serbo Novak Djokovic, in campo a Parigi a fine ottobre per il Masters1000 come preparazione in vista delle ATP Finals di Torino. Lo spagnolo Carlos Alcaraz sempre saldamente al secondo posto, al terzo il russo Daniil Medvedev entrambi sconfitti ultimamente da Sinner a Pechino. Rublev sale fino al quinto posto. Ascesa importante anche del polacco Hubert Hurkacz che si attesta all’undicesimo posto a pochi punti dalla top 10. Nel ranking pubblicato questa settimana, troviamo cinque italiani in Top 100 e 17 in Top 200. Oltre a Sinner ci sono Musetti Lorenzo Musetti (20) Sonego (55)Berrettini (63), Cobolli (106),
Pmi, da Bei-Cdp 400 milioni per investimenti greenRoma, 16 ott. (askanews) – Nuova finanza per 400 milioni da destinare agli investimenti in ricerca, sviluppo, innovazione e transizione green di piccole e medie imprese e di aziende a media capitalizzazione italiane, da realizzarsi sia nel nostro Paese che in altri Stati dell’Unione Europea. Questo l’obiettivo dell’accordo firmato presso la sede di Cassa Depositi e Prestiti da Fabio Massoli, Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo di Cdp e Gilles Badot, Direttore per le operazioni in Italia della Banca Europea per gli Investimenti. Il nuovo finanziamento – si legge in un comunicato – rientra in una più ampia operazione congiunta tra Bei e Cdp di importo complessivo pari a 500 milioni, suddivisa in due tranche: la prima da 400 milioni annunciata oggi e una seconda da 100 milioni che verrà stanziata una volta esaurito il primo plafond. I finanziamenti serviranno a stimolare gli investimenti e a mobilitare nuove risorse in favore delle aziende. I fondi concessi da Bei, che grazie al rating tripla A beneficia di migliori condizioni di raccolta sui mercati internazionali in termini di tassi di interesse, consentono a Cdp di offrire alle imprese finanziamenti a condizioni favorevoli e hanno una durata massima fino a 12 anni. La linea di credito della Bei avrà un periodo di disponibilità di 24 mesi.
IA, Seeweb: puntare su potenzialità aziende come motore sviluppo PaeseRoma, 16 ott. (askanews) – “L’intelligenza artificiale generativa oggi apre una nuova era e può essere davvero un canale di crescita dell’economia, accelerando peraltro quella ricerca scientifica che poi porta valore alle imprese”. Seeweb punta decisamente sull’Intelligenza Artificiale come motore di crescita per l’economia grazie al supporto di imprese, tecnologie e infrastrutture italiane. Un concetto che l’azienda italiana con Data Center nel Lazio e nella Lombardia e impegnata nel fornire infrastrutture per l’intelligenza artificiale, ha voluto ribadire con forza anche nel corso della sua partecipazione al “ComoLake2023 – Next Generation Innovations”, la cosiddetta Cernobbio del Digitale.
Tracciando un bilancio della tre giorni caratterizzata da un confronto serrato tra rappresentanti del governo, delle aziende e delle università, Seeweb ricorda l’importanza dei benefici dell’investire sull’IA e farlo credendo nelle capacità delle risorse tecnologiche e umane del Paese. “Oggi – sottolinea l’Amministratore Delegato di Seeweb, Antonio Baldassarra – i dibattiti e gli sviluppi tecnologici sono sul tavolo dei Governi, perché infrastrutture, strumenti e scenari sono cruciali per il Paese: per questo, puntare su sviluppo full stack e tecnologie italiane è fondamentale per supportare la crescita del Pil e per stimolare innovazione e acquisizione del know-how necessario”. I servizi di Gpu Computing sono essenziali per l’Intelligenza Artificiale e per il supercalcolo e Seeweb è il provider che in Italia per primo – era il 2021 – ha portato servizi di cloud Gpu sul mercato, cercando di rendere l’uso di queste soluzioni più accessibile e flessibile, oltre che etico. I vendor di schede grafiche oggi registrano numeri incredibili, e l’azienda ha cercato di costruire una proposta più sostenibile economicamente per le imprese, gli enti di ricerca, i data scientist, mescolando potenza computazionale a scalabilità.
“Seeweb – aggiunge Baldassarra – è convinta che uno dei motori della crescita sia proprio qui, dove l’IA può efficientare i processi e ridurre le complessità, e questo può avvenire se ci si discosta dal correlare l’adozione della stessa IA esclusivamente all’utilizzo di ‘strumenti realizzati da altri’. In Italia ci sono risorse e potenziale per creare nuovi modelli di innovazione attraverso l’investimento in sviluppo full stack in ambito IA e ML e la scelta di infrastrutture tecnologiche che hanno qui non solo la loro allocazione geografica, ma anche giuridica: il che, vuol dire maggiore tutela dei progetti innovativi e protezione del codice”.
Turismo spaziale, Parmitano: mi chiedo se ne valga la penaRoma, 16 ott. (askanews) – “Il turismo spaziale? Mi chiedo perché. È un’esperienza unica, che può davvero cambiare la visione non solo di se stessi ma anche del mondo. Ma al momento i costi sono ancora estremamente elevati. Ci sono voluti circa 70 anni, dal volo dei fratelli Wright per arrivare ai voli intercontinentali per tutti. Lo spazio inizia a circa 100 km, quindi è un salto di dimensione. Non so rispondere quanto tempo ci vorrà, ma mi chiedo se valga la pena di pensare allo spazio come destinazione turistica”. Lo ha detto l’astronauta italiano dell’Agenzia spaziale europea Luca Parmitano rispondendo alla domanda di uno studente al termine della Lectio magistralis tenuta all’Università di Messina in occasione della Laurea Magistrale Honoris Causa in Scienze e logistica del trasporto marittimo ed aereo conferitagli dall’ateneo “in riconoscimento delle abilità dimostrate in campo aerospaziale e per aver dedicato la sua attività allo studio e alla sperimentazione scientifica oltre i confini nazionali, esplorando lo spazio extra atmosferico e la sua affascinante realtà”.
“Credo – ha proseguito l’astronauta – che per chi ha utilizzato lo spazio come destinazione turistica sia quasi una medaglia, per dire: ho fatto anche questo. Lo spazio non è un luogo confortevole, la Stazione spaziale internazionale non è un luogo confortevole, non da tutti i punti di vista. Bisogna adattarsi a dormire, non abbiamo comodi letti, abbiano un menu variegato ma è sempre cibo precotto. Quindi in che senso fare turismo nello spazio?”. “Abbiamo un pianeta bellissimo – ha aggiunto Parmitano – e senza doverci spostare molto lontano, quanti di voi conoscono bene la Sicilia? Io sicuramente no, ho ancora tantissimo da visitare. Per cui se dovessi fare turismo andrei a cercare destinazioni dove posso apprendere cultura, interfacciarmi con modi di vivere diversi, con arte, storia, culinaria diversi. Abbiamo ancora tanto da scoprire sul nostro pianeta. Non perché non voglia spingervi verso lo spazio ma perché lo spazio è ancora al momento una terra di frontiera, non siamo ancora in grado di colonizzarlo. È vero che i nostri ingegneri sono bravissimi, che voi sarete ingegneri bravissimi ma lo spazio è ancora, e lo sarà a lungo, terra di frontiera”.
Nella sua Lectio magistralis dal titolo “Human Space Transportation and Logistics: present and future”, Parmitano ha offerto una panoramica dei risultati raggiunti nell’esplorazione spaziale sottolineando anche i limiti che ancora l’uomo si trova ad affrontare in vista della prossima esplorazione lunare e di quella marziana. Limiti sul piano dell’approvvigionamento ad esempio di energia e cibo, sul piano della sicurezza, dell’esposizione alle radiazioni da cui oggi gli astronauti sono al riparo sulla Stazione spaziale internazionale ma che rappresentano un grosso problema spingendosi più in là, senza la protezione dell’atmosfera terrestre. Il ritorno sulla Luna, che dista poco meno di 400.000 km dalla Terra, rappresenta già una sfida ingegneristica. Sfida che si moltiplica per complessità se si guarda a Marte che dalla Terra di chilometri ne dista 400 milioni. “Si tratta di sfide ingegneristiche a cui – ha detto Parmitano rivolto agli studenti – anche voi siete chiamati a partecipare”. Colonnello dell’Aeronautica Militare Italiana e pilota collaudatore, Parmitano è il primo italiano – e terzo europeo – ad aver ricoperto il ruolo di Comandante sulla Stazione Spaziale Internazionale, durante la “Spedizione 61”. Nel corso della sua attività – rileva Unime – ha dedicato particolare attenzione all’innovazione tecnologica, dando un impulso significativo al progresso scientifico e all’esplorazione spaziale, sensibilizzando le nuove generazioni sui temi dei cambiamenti climatici e dello sviluppo sostenibile.
Laureato in Scienze Politiche e diplomato all’Accademia Aeronautica Italiana di Pozzuoli, è la dimostrazione vivente di come una formazione multidisciplinare, unita al continuo studio, alla determinazione e alla capacità di adattamento, possa consentire di raggiungere obiettivi eccellenti, motivo di orgoglio per tutti noi. L’attività e le sperimentazioni condotte da Parmitano, in condizioni operative e ambientali estreme, attestano come le sue competenze tecnico/scientifiche negli ambiti aeronautico, giuridico, geologico e dell’ingegneria siano di altissimo profilo e riconosciute a livello mondiale.
Caos al valico di Rafah, niente tregua. Israele: Hamas ha 199 ostaggiRoma, 16 ott. (askanews) – Nessuna tregua umanitaria nel Sud della Striscia di Gaza. Con una nota ferma e stringata, l’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha smentito le notizie di un cessate il fuoco di cinque ore al confine tra il territorio palestinese e l’Egitto, per consentire l’ingresso di aiuti e l’uscita di cittadini stranieri attraverso il valico di Rafah. La notizia di un’apertura di quest’area di transito strategica, alle 9 locali (le 8 in Italia), era stata fatta circolare dai media israeliani, citando fonti militari. Ma il ministro degli Esteri del Cairo, Sameh Shoukry, ha negato, precisando che Israele deve ancora prendere una decisione in proposito. Nel frattempo, però, centinaia di persone hanno raggiunto il valico in attesa di attraversare il confine, incoraggiate dall’ambasciata americana nello Stato ebraico che ha comunicato, con grande cautela, che sempre dalle 9 sarebbero stati autorizzati l’ingresso degli aiuti e la partenza di alcuni residenti di Gaza verso l’Egitto.
Misure limitate, per alleviare l’emergenza umanitaria nella Striscia sotto assedio e probabilmente per fare uscire anche persone con doppia cittadinanza, presto smentite – quasi in contemporanea – sia da Israele che da Hamas, accusato dai militari dello Stato ebraico di detenere 199 ostaggi. “Al momento non esiste un cessate il fuoco per gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e per l’uscita degli stranieri”, ha comunicato l’ufficio di Netanyahu. “Fino ad ora non abbiamo ricevuto alcun contatto o conferma da parte delle autorità egiziane riguardo all’intenzione di aprire oggi il valico di Rafah. Tutte le informazioni che circolano a questo riguardo sono attribuite ai media israeliani”, ha detto da parte sua Salama Marouf, capo dell’ufficio stampa del governo del movimento estremista palestinese. Intanto, l’operazione di terra israeliana a Gaza sembra poter iniziare a breve: l’esercito ha diffuso un video in cui si dichiara “pronto alla nuova fase”, mentre Netanyahu ha convocato per stasera alle 20 (le 19 italiane) una riunione del gabinetto di sicurezza. Il territorio controllato da Hamas, d’altra parte, è da giorni nel mirino di bombardamenti che hanno convinto centinaia di migliaia di palestinesi a spostarsi verso Sud, in condizioni di assoluta precarietà. Secondo l’Onu, gli ospedali di Gaza hanno riserve solo “per altre 24 ore”, mentre il ministero della Sanità nella Striscia ha aggiornato stamane il bilancio delle vittime ad almeno 2.750. I feriti hanno superato quota 9.700.
Il movimento islamista, da parte sua, continua a lanciare razzi sulle comunità del Sud di Israele e in mattinata si sono ripetutamente attivate le sirene di allarme a Sderot, Ashkelon e Ashdod. Sul fronte opposto, invece, l’esercito dello Stato ebraico ha annunciato l’arresto di 360 palestinesi anche in Cisgiordania: 210 di questi sarebbero affiliati al gruppo estremista. Sul piano diplomatico, proseguono gli sforzi per una de-escalation. In Israele dovrebbe arrivare domani il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Il capo del governo di Berlino ha l’obiettivo di fare il punto anche sulla situazione degli ostaggi: almeno 8 tedeschi sarebbero in mano ad Hamas, mentre secondo l’esercito israeliano sarebbero 199 in totale le persone trattenute con la forza dal movimento estremista palestinese.
E anche il presidente Joe Biden starebbe valutando la possibilità di un viaggio in Israele nei prossimi giorni, anche se non c’è ancora una decisione finale. Secondo il quotidiano libanese Al-Akhbar, gli Usa avrebbero offerto aiuti umanitari ad Hamas in cambio del rilascio di ostaggi civili. Il giornale di Beirut ha precisato che Hamas ha posto diverse condizioni, in particolare di avere contezza di quali tra i rapiti siano cittadini stranieri e su chi ha prestato servizio nell’esercito israeliano. Oggi, comunque, mentre decine di cittadini americani si sono messi in fila ad Haifa per imbarcarsi su una nave per la loro evacuazione da Israele verso Cipro, è tornato a Tel Aviv il segretario di Stato Antony Blinken. L’obiettivo è trovare spiragli di riduzione nel conflitto scoppiato con i sanguinosi attacchi di Hamas e sfociato in un assedio alla Striscia di Gaza dalle conseguenze devastanti in termini umanitari e imprevidibili sugli sviluppi regionali. “Siamo al fianco di Israele mentre si difende. Gli Stati Uniti stanno anche lavorando attivamente per garantire che la popolazione di Gaza possa uscire dal pericolo e che l’assistenza di cui ha bisogno – cibo, acqua, medicine – possa arrivare. Ad Hamas non importa se i palestinesi soffrono”, ha scritto oggi su X il capo della diplomazia di Washington.
In una intervista a Cbs 60 Minutes, Biden ha messo in chiaro di ritenere che Hamas vada eliminato, e quindi Israele deve “rispondere” e “dare la caccia” agli estremisti. Allo stesso tempo, ha però evidenziato, sarebbe un “grande errore” rioccupare Gaza. Alla domanda se fosse d’accordo con un “assedio totale” di Gaza, Biden ha detto di essere fiducioso che Israele agirà nel rispetto delle regole di guerra e che ci sarà “la possibilità per gli innocenti di Gaza di avere accesso a medicine, cibo e acqua”. Una visita dell’inquilino della Casa Bianca in Israele, fanno notare anche i media israeliani, darebbe l’opportunità a Biden di affermare personalmente al popolo israeliano che gli Stati Uniti sono fermi al suo fianco. Ma avverrebbe tra i crescenti timori che un imminente intervento israeliano a Gaza possa scatenare una guerra più ampia; in particolare la presenza di Biden potrebbe essere vista come una mossa provocatoria da parte dell’Iran, e poco gradita alle nazioni arabe mentre le vittime civili aumentano a Gaza. Non a caso Biden ha sottolineato che non ci sono “prove evidenti” che l’Iran sia dietro gli attacchi terroristici in Israele compiuti da Hamas all’inizio del mese. Continua a muoversi, infine, anche la Cina. Il ministro degli Esteri Wang Yi ha detto, in un colloquio telefonico con il suo omologo di Teheran, che “il diritto del popolo palestinese a diventare uno Stato è stato a lungo messo da parte”: si tratta di “un’ingiustizia storica che deve finire il prima possibile”, ha sottolineato. In un punto stampa congiunto a Pechino con l’omologo russo Sergey Lavrov, Wang Yi ha poi definito un “imperativo” l’attuazione di un cessate-il-fuoco, il ritorno “al tavolo dei negoziati” e l’istituzione di “un canale umanitario di emergenza”, chiedendo “un intervento” e “un ruolo attivo” del Consiglio di sicurezza Onu e delle grandi potenze mondiali. (Di Corrado Accaputo).