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Tag: Sanremo 2023

Prato, da oggi al via l’11 edizione del festival “un Prato di libri”

Prato, da oggi al via l’11 edizione del festival “un Prato di libri”Roma, 18 mar. (askanews) – Una ventata di storie, avventure e fantasia sta per soffiare su Prato e provincia. E’ l’11ma edizione di ‘un Prato di libri’, il festival della lettura per bambini e ragazzi organizzato nella città toscana fino al 2 aprile.
Letture animate, incontri con gli autori, spettacoli, laboratori ed eventi ispirati all’arte di raccontare storie compongono un calendario di oltre 70 appuntamenti in programma in diversi luoghi dell’area pratese – da Palazzo Banci Buonamici alle biblioteche del territorio, dal teatro Politeama alle scuole, dal Centro Pecci alle piazze cittadine, da Palazzo Datini al Museo del Tessuto – tutti uniti dall’intento di avvicinare i più piccoli allo straordinario mondo dei libri: un mondo che non conosce barriere e vince ogni noia.
‘Tessere la tela delle relazioni’ il tema della 11ma edizione del festival, animato come sempre dalla passione dei volontari che rappresentano il cuore pulsante della manifestazione e realizzato con la collaborazione di Regione Toscana, Provincia di Prato e dei sette Comuni dell’area pratese, oltre che di numerosi partner.
Ma la tela di ‘un Prato di libri’ non sarà solo simbolica: domani 19 marzo in piazza delle Carceri sarà creata una grande ‘pezza’, lunga oltre 100 metri, mettendo insieme le porzioni di tessuto decorate dai bambini delle scuole di Prato e provincia: un simbolo delle relazioni tra tutte le realta’ scolastiche del territorio.

Tajani incontra rappresentanti italiani in Croazia e Slovenia

Tajani incontra rappresentanti italiani in Croazia e SloveniaRoma, 17 mar. (askanews) – Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha incontrato oggi, nel corso della sua missione in Croazia e Slovenia, i rappresentanti della comunità italiana, a cui ha assicurato “il sostegno del governo”.
“A Zagabria incontro con l’onorevole Radin e Maurizio Tremul, Presidente dell’Unione Italiana. A Lubiana con l’onorevole Žiža – ha riferito il ministro su Twitter – li ho ringraziati per l’impegno a tutela dei diritti e dell’identità degli italiani. La Comunità nazionale italiana in Croazia e Slovenia può contare sul sostegno del governo”.

Luiss, via alla quarta edizione del Master in Cybersecurity

Luiss, via alla quarta edizione del Master in CybersecurityRoma, 18 mar. (askanews) – È stata inaugurata a Roma la quarta edizione del Master in Cybersecurity: politiche pubbliche, normative e gestione dell’Università Luiss Guido Carli, concepito in sede internazionale per offrire una formazione avanzata sul tema della sicurezza informatica.
“Per costruire un Master ben fatto in cybersecurity – ha detto ad askanews la vicepresidente della Luiss, Paola Severino – occorre mettere insieme tante competenze: quella economica, quella giuridica, quella politologica, quella filosofica e quella etica. Noi in questo Master abbiamo cercato di costruire tutte queste capacità, perciò abbiamo creato qualcosa di innovativo, che ha trovato un grande apprezzamento”.
Quello della protezione dei dati è un tema chiave sia per le aziende sia per gli utenti che hanno bisogno di essere protetti da potenziali attacchi informatici. Per questo oggi quella del Cybersecurity specialist è una delle figure digitali più richieste e alla presentazione del Master, oltre al direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale Bruno Frattasi, era rappresentato anche il ministero dell’Università e della Ricerca.
“L’iniziativa di oggi, il Master che la Luiss organizza, così come altre iniziative in ambito universitario – ci ha detto Marcella Panucci, capo di gabinetto del Miur – sono di fondamentale importanza per garantire non soltanto l’alfabetizzazione, am anche un alto livello di specializzazione, che ci consenta come Paese di affrontare queste minacce e questi rischi in maniera solida e strutturale”.
Le figure specilzzate in sicurezza informatica in Italia sono poche, oltre il 70% delle aziende fatica a trovarle e ogni anno, nell’arco dei primi quattro mesi del Master, il livello di occupabili è pari al 100%.
“Ecco come – ha concluso la professoressa Severino – nell’offerta formativa della Luiss, noi diamo una grande rilevanza a questo tipo di corsi: perché interdisciplinari, perché hanno una caratura internazionale, e perché sono molto apprezzati per l’uscita dei nostri diplomati, che possono accedere al mondo del lavoro in maniera molto qualificata”.
La classe 2023 del Master è formata da 74 studenti, di cui circa il 50% donne, tra neolaureati e professionisti provenienti da vari settori.

Autonomia, Calderoli: unità Italia in Costituzione non nella realtà

Autonomia, Calderoli: unità Italia in Costituzione non nella realtàRoma, 17 mar. (askanews) – “Oggi è la giornata dell’Unità d’Italia e sarebbe giusto e doveroso festeggiarla, e vorrei farlo anch’io, ma purtroppo sono costretto ad utilizzare il condizionale, perché se dovessimo festeggiarla veramente questa unità, allo stato attuale, festeggeremmo un qualcosa che è solo scritto in Costituzione, un qualcosa auspicato da tutti e in primis dal sottoscritto, ma un qualcosa che purtroppo non esiste nella realtà dei fatti, nella realtà di tutti i giorni”. Lo afferma in una nota il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli.
“Qualunque tipo di parametro di riferimento possa essere utilizzato, dal Pil, dall’occupazione, fino ai servizi erogati ai cittadini, qualunque di questi parametri – spiega Calderoli – testimonia una dicotomia del Paese, peraltro una divisione del Paese non solo per due ma per tre, per quattro o per cinque. Perché l’unitarietà non esiste non solo su un asse nord-sud ma non esiste neppure in termini di diritti sociali nemmeno su assi diversi come le periferie rispetto ai centri delle grandi città, alle zone di montagne, all’insularità, ancora di più nelle piccole isole, o nelle aree marginali del Paese, e questo credo sia sotto gli occhi di tutti”.
“Va bene festeggiare il principio dell’unità nazionale ma oggi – sostiene l’esponente della Lega – bisogna dargli finalmente un’attuazione, cosa che io intendo fare utilizzando l’autonomia differenziata regionale, avendo soprattutto come obiettivo proprio l’unitarietà, ovvero che i diritti civili e sociali debbano essere garantiti a tutti su tutto il territorio nazionale”. (Segue).

Covid, Rezza: impatto clinico basso, situazione positiva

Covid, Rezza: impatto clinico basso, situazione positivaRoma, 17 mar. (askanews) – “Questa settimana si assiste a un’ulteriore lieve diminuzione dei casi di covid-19 nel nostro Paese. Il tasso di incidenza si fissa a 40 casi per 100.000 abitanti, anche l’Rt tende leggermente a scendere, siamo a 0,94 quindi al di sotto della soglia epidemica. Il tasso di occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva è rispettivamente al 4,3 e all’1 per cento: quindi diminuisce ulteriormente il tasso di occupazione dei posti di area medica mentre resta stabile, a bassi livelli, la terapia intensiva. Dunque la situazione epidemiologica sembra evolvere in senso positivo e l’impatto clinico sembra essere molto basso”. Così, il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, nel consueto video settimanale a commento dei dati del monitoraggio sulla situazione epidemiologica nel Paese.

Nel 2022 tiene l’export di ortofrutta italiana: vendite a 5,3 mld

Nel 2022 tiene l’export di ortofrutta italiana: vendite a 5,3 mldMilano, 17 mar. (askanews) – Dopo il record del 2021, il commercio estero dell’ortofrutta italiana nel 2022 cresce a valore dell’1,5% toccando i 5,3 miliardi di euro, mentre i volumi si mantengono più o meno stabili sui livelli del 2021 (-0,4%). Il saldo a valore è positivo per circa 666 milioni, mentre peggiora quello a volume (-110.001 tonellate), frutto della differenza fra le quantità importate (3,7 milioni tonnellate) e quelle esportate (circa 3,6 tons). In questo scenario, la frutta si conferma campione del nostro export: sul podio, nel dettaglio, salgono le mele (863 milioni euro), l’uva da tavola (738 milioni) e i kiwi (509 milioni). Lo rende noto Fruitimprese sulla base dei dati Istat.
In un anno comunque difficile per l’aumento dei costi produttivi e le tensioni geopolitiche buona la performance della frutta fresca (2,8 miliardi euro, +6,3%) che recupera in parte l’inflazione. Positivi anche legumi e ortaggi (1,6 miliardi, +4,1%). Male l’export di frutta secca (-25,8%) che perde molto in valore, complice il calo dei consumi. Recupera in valore l’export di agrumi (+2,4%) anche se le quantità importate (403.000 tonnelate) sono il doppio dell’export (201 mila tonnellate). Sul fronte import in forte aumento legumi e ortaggi in valore (+34,1%) e, come detto, gli agrumi (+13,9%).
Se tra i prodotti più esportati primeggia la frutta (mele, uva da tavola, kiwi) i valori non recuperano l’inflazione; molto bene pesche e nettarine (+43,5%) complice una stagione negativa della Spagna. In difficoltà arance e pere per problemi produttivi. Tra i prodotti campioni di import, banane e ananas crescono con valori in aumento (+12,6% e +15,9%) in linea con l’inflazione.
Il comparto “conferma il dinamismo delle imprese sia sul fronte dell’export che dell’import, nonostante un quadro complessivo di grandi difficoltà interne ed esterne – ha commentato il presidente di Fruitimprese, Marco Salvi – L’ortofrutta fresca conferma il suo peso strategico per l’economia del Paese, come seconda voce del nostro export agroalimentare dopo il vino – e per l’affermarsi del made in Italy sui mercati di mezzo mondo”. “La competitività delle imprese dell’ortofrutta – conclude il presidente Salvi – è stata messa a dura prova nel corso del 2022 dagli aumenti dei costi fuori controllo dell’energia, trasporti, imballaggi, concimi, fertilizzanti, e non ci stanchiamo di chiedere una corretta redistribuzione di costi e responsabilità lungo l’intera filiera produttiva e distributiva. Resta anche fortissima la nostra preoccupazione per i dossier comunitari (imballaggi e prodotti fitosanitari) e per il calo importante dei consumi, di cui parleremo nella nostra prossima assemblea il 20 aprile a Roma”.

Post Covid: per il cervello più plasticità e relazioni sociali

Post Covid: per il cervello più plasticità e relazioni socialiMilano, 17 mar. (askanews) – Secondo le ultime stime raccolte nel nostro Paese, le malattie neurologiche e psichiatriche sono sempre più diffuse: circa 12 milioni di italiani soffrono di disturbi del sonno, 1 milione sperimentano sintomi legati all’Alzheimer o a demenze senili e ben 3 milioni e mezzo sono alle prese con patologie legate ad ansia e depressione. Numeri che rendono urgente prendersi cura della salute del cervello, perché è da esso che dipende la qualità della vita. Il cervello, infatti, è la cabina di controllo del nostro corpo. Ci permette di pianificare, organizzare e portare a termine le attività quotidiane, così come di percepire e interpretare le situazioni che viviamo, gli stimoli a cui rispondiamo e le relazioni che stringiamo. Ma come è possibile mettere in atto tutte quelle accortezze affinché il cervello mantenga una situazione di equilibrio?
La risposta è emersa nel webinar “Un cervello sempre in forma” condotto dalla Prof.ssa Graziella Madeo, neurologa e direttore sanitario del centro Brain&Care di Rimini.
Il Dott. Furio Ravera – psichiatra, psicoterapeuta e direttore delle Unità “Abuso e Dipendenze da Sostanze Stupefacenti e Farmaci” e “Disturbi di Personalità e Disturbi Psicotici” del Gruppo Ginestra presso la Casa di Cura Le Betulle ha sottolineato come la pandemia da Covid-19 abbia influito in modo pesante sulla salute mentale, in particolar modo sulle fasce d’età “estreme” della vita: adolescenti e anziani. “Il contatto tra esseri umani è uno dei principali fattori che concorrono verso la salute mentale e quando ci si trova in una situazione di isolamento, come è successo durante il lockdown, il cervello va inevitabilmente incontro a pensieri negativi. Abbiamo tutti bisogno di un fattore di distrazione, non possiamo frequentare troppo solo noi stessi e le nostre abitudini. Statistiche hanno dimostrato che se rimaniamo per troppo tempo senza svolgere attività esterne a noi stessi, si innesca il “Default mode network”, un circuito che, se protratto per diverso tempo, ha il potere di produrre pensieri negativi”. Curare le relazioni sociali può aiutare, quindi, nel mantenimento del benessere del cervello e sono diverse le strategie che possono essere messe in campo per prevenire un disagio psicologico, far fronte allo stress quotidiano, combattere l’invecchiamento o potenziare le risorse cerebrali. Tra queste, leggere, ascoltare musica, imparare una nuova lingua o praticare sport, ovvero attività che consentono una stimolazione del cervello. Come affermato dal Prof. Antonello Bonci – neuropsicofarmacologo fondatore del GIA (Global Institutes on Addiction) Miami e direttore scientifico di Brain&Care – “Lo sport impone al cervello di diventare una vera e propria ‘palestra’ e, da un punto di vista chimico, mette in moto una farmacia endogena, per cui il nostro corpo inizia a produrre sostanze anti ansia, anti invecchiamento e anti insonnia. Ovviamente, anche l’attività fisica deve essere svolta con moderazione ed equilibrio, per evitare che l’eccessività diventi dipendenza”.
Strategie che per essere efficaci devono diventare abitudini, capaci di formare nuove connessioni cerebrali e cambiamenti a lungo termine all’interno del nostro organismo, che possano durare anche tutta la vita. Questo si traduce nel concetto di plasticità cerebrale, ovvero la capacità di creare nuove vie che ci possano far “uscire” da un certo tipo di pensieri e comportamenti negativi. Ha proseguito il Prof. Bonci – “In questa ‘nuova era del cervello’, sono stati introdotti anche strumenti che possiamo utilizzare per agire su questi meccanismi e creare plasticità, come la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) che ha cambiato lo scenario terapeutico attuale. Ad ogni modo, i risultati migliori si raggiungono sempre con la somma delle parti: stimolazione, percorso di psicoterapia e svolgimento di piccole e ‘positive’ attività quotidiane. Ha concluso infine il Dott. Ravera – “Per raggiungere un equilibrio intorno alla propria salute mentale, è fondamentale essere onesti verso sé stessi, riconoscere dove si sbaglia e dove si è in difetto. La salute mentale, infatti, può esprimersi al suo massimo in una condizione di serenità, all’interno della quale si realizza la capacità di prendersi cura di sé stessi, con senso di responsabilità. Lo star bene non è casuale, prevede un dialogo, molto spesso complesso, che ci obbliga a posizionarci in una prospettiva opposta rispetto ai nostri pensieri”.

Meloni alla Cgil tira dritto su Rdc e salario minimo. Niente fischi

Meloni alla Cgil tira dritto su Rdc e salario minimo. Niente fischi

Piccola contestazione minoranza che canta “Bella ciao”. Un solo timido applauso per condanna assalto alla sede nazionale

Rimini, 17 mar. (askanews) – Un (timido) applauso, nessun fischio, una contestazione che era stata annunciata. Giorgia Meloni ha archiviato così la sua partecipazione al congresso della Cgil, la prima di un premier di destra, con un intervento che apre al “confronto” ma senza nessuna concessione sui temi alla platea, che infatti ha ascoltato interessata ma fredda il suo intervento.
Meloni è arrivata al Palacongressi di Rimini questa mattina poco prima delle 12, accolta con una stretta di mano da Maurizio Landini. Proprio il segretario generale è salito sul palco, poco prima di lei, per fare una breve introduzione e spiegare che la presenza della premier è da considerare un “momento di rispetto e riconoscimento” per il sindacato, che da parte sua deve “imparare ad ascoltare, anche chi ha idee e posizioni diverse”.
Appena ha preso posto sul podio, però, Meloni è stata accolta dalla contestazione di una trentina di delegati della minoranza, che hanno abbandonato la sala intonando “Bella ciao” e lasciando sulle sedie dei peluche, a ricordare il naufragio Cutro. Lei non si è scomposta: del resto, ha sottolineato, “sono fischiata da 30 anni. Non mi spaventa il contesto difficile”. L’esordio, nel giorno delle celebrazioni dell’Unità d’Italia, è stato proprio un riferimento all’unità, intesa non come “annullare la contrapposizione”, che è “utile” e anche “positiva”, ma come lavorare “con lo stesso obiettivo: il bene della nazione”.
Con questa premessa, Meloni non ha cercato di accattivarsi la platea della Cgil ma ha ribadito le sue convinzioni su temi ‘sensibili’ per il sindacato come il reddito di cittadinanza e il salario minimo. Il reddito, ha detto ancora una volta, “ha fallito gli obiettivi” e chi può lavorare non deve “essere mantenuto dallo Stato con i proventi delle tasse di chi lavora duramente”. I poveri – ha assicurato con una risposta indiretta a Landini – “non ci hanno fatto niente, è per questo che non vogliamo mantenerli in una condizione di povertà” e “l’unico modo per uscire da quella condizione di povertà è il lavoro”.
Per quanto riguarda il salario minimo, tema molto caro al sindacato, per Meloni non è la soluzione “più efficace” ma rischia di avere un effetto contrario. Per l’esecutivo, invece, la strada è quella “di estendere la contrattazione ai settori non coperti”.
Un applauso, flebile, Meloni lo ha ricevuto quando ha definito “inaccettabile” l’assalto di forze di estrema destra alla sede del sindacato, avvenuto il 9 ottobre 2021. Freddezza, invece, quando Meloni ha parlato della delega fiscale approvata ieri sera dal Consiglio dei ministri. Una riforma, ha garantito, che “guarda con attenzione al lavoro”, con “importanti novità per i lavoratori dipendenti”. Tra gli altri punti che ha citato ci sono la “diminuzione progressiva delle aliquote Irpef”; la tassa piatta sugli incrementi di salario; l’abbassamento dell’Ires per chi assume. Una riforma, per la premier, che punta alla “crescita”, insieme a una politica industriale che, e su questo si è detta “d’accordo” con Landini, fino a oggi è mancata.
La conclusione è stata un’apertura al confronto. “Rivendicate senza sconto le vostre istanze, a volte saremo d’accordo, a volte no ma vi garantisco che quelle istanze troveranno un ascolto serio e privo di pregiudizio”, ha assicurato, salutata da un accenno di applauso delle prime file della platea cigiellina. Al termine il confronto è iniziato subito, in un faccia a faccia con Landini in una saletta a lato del palco. Quaranta minuti di colloquio “a 360 gradi” sui temi di attualità, viene riferito, tra due persone che si conoscono da tempo e che pur nelle “diversità” vogliono “discutere”. Lasciando il Palacongressi Meloni si è detta “soddisfatta” per un appuntamento (che alla vigilia era ritenuto non privo di ‘rischi’) a cui “era giusto e doveroso” partecipare.

Santanchè: ottimi segnali di ripresa dal turismo di montagna

Santanchè: ottimi segnali di ripresa dal turismo di montagnaMilano, 17 mar. (askanews) – “I dati stimati da Federalberghi-Confcommercio sul turismo legato alla settimana bianca sono molto incoraggianti e positivi per un settore che ha tanto sofferto per la crisi non solo legata al COVID ma anche al caro energia. Forti segnali di ripresa che testimoniano che il 2023 sarà l’anno del sorpasso sul 2019. Proprio oggi abbiamo pubblicato sul sito del ministero il nuovo bollettino ‘come va il turismo in Italia’ nel quale è emerso che nel corso di gennaio 2023, le presenze turistiche nelle varie regioni italiane hanno registrato risultati positivi, in netto miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, Lazio, Veneto e Campania hanno mostrato importanti recuperi in termini di affluenza turistica. Anche il dato di saturazione delle strutture ricettive online conferma il trend di crescita del settore turistico in tutta la penisola italiana. Stiamo lavorando nella direzione giusta anche se abbiamo ancora tanto lavoro da fare”. Lo ha detto il ministro del Turismo Daniela Santanchè commentando i dati di Federalberghi-Confcommercio sulla base di una ricerca commissionata ad Acs Marketing Solutions.

Ucraina,Urso: prepariamo condizioni sostenere ricostruzione Paese

Ucraina,Urso: prepariamo condizioni sostenere ricostruzione PaeseNapoli, 17 mar. (askanews) – “Noi siamo in prima linea nel sostegno umanitario all’Ucraina, nel sostegno alla difesa dell’Ucraina attraverso anche l’invio di armi da difesa, e nel raggiungere quanto prima la pace in Ucraina. Nel contempo prepariamo le condizioni per sostenere l’Ucraina e per realizzare la ricostruzione del Paese che diventerà il più grande asset di crescita europeo nei prossimi decenni”. A dirlo è il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, a margine del Festival Euromediterraneo dell’Economia in corso a Napoli.
“Abbiamo un meeting che si svolgerà il 26 aprile a Roma per il quale stiamo preparando i dossier a cominciare da quello che riguarda i corridoi logistici infrastrutturali e portuali per consentire all’Ucraina di esportare i propri prodotti sin da subito, – continua – anche via terra e per consentire ai prodotti che devono arrivare in Ucraina di poterlo fare nei tempi dovuti. In quel meeting perciò affronteremo il problema logistico infrastrutturale e portuale realizzando una grande piattaforma logistica italo ucraina in territorio ucraino al confine con Ungheria e Slovacchia che sarà la più grande piattaforma logistica terrestre dell’Ucraina per canalizzare proprio prodotti verso Europa”. “Nel frattempo ci hanno chiesto un aiuto per il ripristino delle macchine agricole già dalla prossima primavera. E poi cooperazione sulle materie prime, ma anche nel settore spaziale di cui siamo già partner commerciale. Possiamo e dobbiamo diventare anche partner industriale. Poniamo le premesse per fare da subito la migliore collaborazione per sostenere l’economia ucraina e dunque la resistenza ucraina e nel contempo preparare le premesse perché l’Italia e le sue imprese siano in prima linea quando ci sarà da realizzare la ricostruzione” conclude Urso.