Nuovi attacchi aerei di Israele: su Gaza “enorme palla di fuoco”Roma, 16 ott. (askanews) – Nella notte nuovi attacchi aerei israeliani su Gaza: sarebbero le sortite più pesanti dall’inizio dei combattimenti la settimana scorsa.
I bombardamenti sono stati più intensi a Gaza City, dove le bombe hanno colpito aree vicine a due ospedali. Secondo il notiziario israeliano Channel 12, Israele ha effettuato attacchi su almeno 50 siti a Gaza durante la notte, distruggendo posti di guardia, centri di comando e lanciamissili.
Rapporti e filmati hanno mostrato pesanti attacchi a Gaza durante la notte, molti dei quali in rapida successione. Secondo Al Jazeera una “enorme palla di fuoco” è stata segnalata a Gaza dopo nuovi “molteplici attacchi aerei” da parte dell’esercito israeliano, che hanno causato la morte di diverse persone nelle ultime ore.
Due attacchi avrebbero colpito due sedi della protezione civile, uccidendo almeno sette membri della stessa. Sono stati colpiti anche obiettivi a Khan Younis, anche se non è stato possibile determinare immediatamente il numero esatto di vittime.
M.O., Blinken: valico di Rafah “sarà aperto”Milano, 15 ott. (askanews) – Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha promesso che il valico di Rafah tra Gaza e l’Egitto “sarà aperto” dopo l’incontro con il presidente egiziano Abdel Fattah el Sisi.
“Rafah sarà aperto”, ha detto. “Stiamo mettendo in atto con le Nazioni Unite, con l’Egitto, Israele e altri, il meccanismo attraverso il quale ottenere assistenza e farla arrivare alle persone che ne hanno bisogno”, ha detto secondo i media Usa. Israele ha chiuso i suoi due valichi di frontiera con Gaza e imposto un “assedio totale” al territorio, bloccando le forniture di carburante, elettricità e acqua. Ciò ha lasciato il valico di Rafah come l’unico sbocco praticabile per far uscire le persone dall’enclave e farvi entrare i rifornimenti.
L’Egitto si trova ad affrontare crescenti pressioni affinché agisca mentre la vicina Gaza viene colpita dagli attacchi israeliani dopo il brutale attacco dello scorso fine settimana in Israele da parte di Hamas. In seguito agli attacchi di Hamas, Israele ha chiuso i suoi due valichi di frontiera con Gaza e ha imposto un “assedio totale” al territorio, bloccando le forniture di carburante, elettricità e acqua. Ha lasciato il valico di Rafah tra Gaza e l’Egitto come l’unico sbocco praticabile per far uscire le persone dall’enclave – e farvi entrare i rifornimenti. Ma il valico è stato chiuso per gran parte della scorsa settimana: né gli abitanti di Gaza né i cittadini stranieri sono stati in grado di attraversarlo.
Voto Polonia, Tusk reclama vittoria ma conservatore PiS è primoMilano, 15 ott. (askanews) – Il partito conservatore polacco Diritto e Giustizia (PiS) ha vinto le elezioni in Polonia, ma si parla di vittoria di Pirro, lontana dal sostegno di cui godeva nel 2019, quando quasi il 44% degli elettori votò per il partito di Jaroslaw Kaczynski. E questo potrebbe rappresentare la sua sconfitta. Alla fine di una campagna elettorale aggressiva e costruita sulla paura (di Donald Tusk, della Germania, dell’Unione Europea, degli immigrati e del mondo fuori dalla Polonia in generale) resta in base agli exit poll il nucleo dell’elettorato del PiS, ma non sarebbe abbastanza, anche se va notato che le percentuali potrebbero differire dai risultati definitivi.
“Non sono mai stato così felice in vita mia” ha esultato il leader della coalizione Platforma Obywatelska (PO) Donald Tusk secondo i media polacchi alla chiusura dei seggi, dopo un’affluenza record e davanti ai risultati degli exit poll. “Nessuno ci credeva un anno fa. Tre mesi fa non ne eravamo sicuri. Proprio ieri la gente veniva da me e mi chiedeva se potevamo farlo, perché non potevamo farlo da tanti anni” ha aggiunto. “Saluto tutti coloro che sono ancora in coda ai seggi elettorali, che questo risultato potrebbe essere ancora migliore. Oggi possiamo dire che questo brutto periodo è finito. Questa è la fine del dominio del PiS (il conservatore Diritto e Giustizia, ndr)”, ha continuato. Tusk si è congratulato con i leader di Terza Via – che sarà in realtà la terza forza nel nuovo parlamento con un apparente ottimo risultato – e della Sinistra. “Abbiamo fatto una grande cosa insieme” dice Tusk. “Abbiamo vinto con la democrazia, abbiamo vinto con la libertà, abbiamo vinto con la nostra amata Polonia” aggiunge secondo i media polacchi.
In base agli aggiornamenti delle 21 del 15 ottobre, i risultati degli exit poll IPSOS per TVN, Polsat e TVP vedono il PiS al 36,8%, la Coalizione Civica (in polacco: Platforma Obywatelska, PO) 31,6%, Terza Via al 13,0%, Sinistra al 8,6%, Confederazione al 6,2%. Dovevano essere elezioni storiche, diverse da tutte quelle svoltesi dopo il 1989. Ed è esattamente quello che sono state. Dopo otto anni di governo, il PiS ha sofferto in questa campagna dello stesso problema che affliggeva PO-PSL nel 2015: non è stato in grado di spiegare agli elettori perché dovrebbe continuare a governare la Polonia. Perché la visione ‘sarà così come è ora e non ci sarà nessun Donald Tusk’ non ha entusiasmato.
E tuttavia il presidente del PiS Jaroslaw Kaczynski ha concluso il suo intervento con la dichiarazione “vinceremo” e l’invito ad attendere ulteriori sviluppi. In molti ora si chiedono se cederà il potere. “Abbiamo i primi risultati. Ci regalano la quarta vittoria e la terza consecutiva, e questo è un grande successo per la nostra formazione” dice Kaczynski che però ammette: non è noto se il PiS sarà al potere o all’opposizione. “Non permetteremo che la Polonia venga tradita” afferma. Già chiaro: il suo partito farà di tutto per continuare ad attuare il suo “programma” nonostante la coalizione opposta. “La strada non è chiusa” aggiunge Kaczynski. Come in una minaccia.
Conte rinuncia a querelare Meghnagi:”prendiamo atto sue scuse”Roma, 15 ott. (askanews) – “Prendiamo atto delle scuse e delle dichiarazioni rilasciate dal Presidente della comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi. L’accusa che ci era stata mossa era oltraggiosa e menzognera: il Movimento 5 Stelle è sempre stato e sempre sarà in prima linea per combattere ogni manifestazione di odio e discriminazione, anche con particolare riguardo all’antisemitismo. Nessuno può accusarci del contrario. Il Movimento 5 Stelle ha quindi deciso di non presentare la preannunciata querela per diffamazione contro Meghnagi”. Lo annuncia via Facebook il presidente M5s Giuseppe Conte.
”Fiera dei vini”: a Piacenza vino, cultura, arte e piante perduteMilano, 15 ott. (askanews) – Il programma della nuova “Fiera dei vini”, la mostra mercato in calendario da sabato 18 a lunedì 20 novembre 2023 a Piacenza Expo, si arricchisce di diverse attività collaterali. I visitatori, oltre a scoprire nuove realtà enoiche, approfondire temi diversi attraverso le masterclass e acquistare direttamente le etichette in degustazione, potranno infatti godere di uno sguardo a tutto tondo sul vino, con approfondimenti legati al mondo dell’arte, della cultura e delle colture.
Nel padiglione principale della fiera andrà infatti in scena “Filari di libri”, uno spazio dedicato alle presentazioni di volumi che parlano di vino, con slot di 30 minuti a disposizione di editori e scrittori. Nel corner dedicato al podcast della Fiera, saranno invece condotte interviste live ai protagonisti di una nuova Italia del vino: storie di vendemmie, coraggio e innovazione, che verranno poi rilanciate sul sito della manifestazione. Nell’angolo “Cantine d’artista” verranno esposte opere d’arte classiche e contemporanee con soggetti, visioni e temi legati alla magia del vino, e infine nell’emporio “Fuori Vigna” sarà possibile scoprire e acquistare “piante antiche che raccontano il territorio italiano”. Spazi personalizzati saranno messi a disposizione delle associazioni di sommellerie, che potranno presentare le attività formative e le novità 2024 a coloro che desiderano coltivare la propria passione per il vino. I visitatori potranno infine partecipare a “Messaggi in bottiglia: tre aggettivi per il tuo vino”. Compilando una scheda che sarà inserita in una botte collocata all’uscita della fiera sarà possibile descrivere il proprio vino preferito. Le tre parole più ricorrenti verranno scelte per formare il claim della prossima edizione dell’evento.
L’ex consigliere di Putin: la guerra mina il mondo unipolare a guida UsaMilano, 15 ott. (askanews) – “La guerra tra Israele e Hamas non è organizzata dagli Stati Uniti, ma mina il mondo unipolare guidato dagli Stati Uniti”. Così l’ex deputato russo ed ex consigliere vicino a Putin Sergei Markov sui social. Markov, considerato in passato un “falco” tra l’elite di Mosca, inizia il suo post con l’hashtag #Sfatiamoimiti in russo, riferendosi alle fakenews che circolano sul web in cirilico: “è diffusa la leggenda che siano gli Stati Uniti ad alimentare il conflitto in Medio Oriente tra Israele e gli arabi. E creano un caos controllato per rafforzare il loro potere nel mondo. Questo non è assolutamente vero. Gli Stati Uniti sono interessati ad avere buoni rapporti sia con Israele che con i paesi arabi. Questo è il loro dominio nel mondo. E quando arabi e Israele combattono, il potere americano nel mondo, esso non si rafforza, ma si indebolisce”.
La parole di Markov si inseriscono nella complessa analisi dei rapporti di Mosca con la guerra tra Israele e Hamas, accesa ulteriormente dall’apprezzamento – attribuito a un messaggio di Hamas – per gli sforzi di Vladimir Putin per fermare “l’aggressione” su Gaza. L’analisi ha già visto pareri contrastanti da parte di media occidentali. Da Politico che il 10 ottobre ha messo in luce che “il brutale attacco di Hamas contro Israele è avvenuto il giorno del compleanno di Vladimir Putin” in un articolo intitolato: “Regalo di Hamas a Vladimir Putin”, sino alla Bbc che in una analisi a firma dello storico corrispondente Steve Rosenberg annotava due giorni fa: “Sì, la Russia ha legami con Hamas ed è diventata uno stretto alleato dell’Iran. Secondo gli Stati Uniti, Mosca e Teheran hanno ora una vera e propria partnership di difesa. Ma ciò non significa che Mosca fosse direttamente coinvolta o fosse a conoscenza dell’attacco di Hamas contro Israele”. L’analisi si intitola: “Putin è pronto a trarre vantaggio dalla guerra tra Israele e Gaza”. Nel suo odierno post Markov ha anche aggiunto: “gli Stati Uniti hanno lavorato duramente per ripristinare le normali relazioni tra Arabia Saudita e Israele. E questo attacco di Hamas ha distrutto l’intera combinazione americana. Pertanto, la guerra tra Israele e Hamas non è organizzata dagli Stati Uniti, ma mina il mondo unipolare guidato dagli Stati Uniti”. Da sempre, dal discorso di Monaco del 2007 in poi, Putin contesta quella che chiama visione “unipolare” del mondo, con gli Usa al centro. Ma oggi Putin rappresenta altro, soprattutto dopo i mesi e mesi di guerra in Ucraina, sulla quale molti temono possa distogliere l’attenzione (e le risorse per la difesa di Kiev) il conflitto mediorientale.
Intanto gli Stati Uniti stanno lavorando con Israele e i paesi del Medio Oriente con una complicata azione diplomatica per alleviare la crisi umanitaria a Gaza, mentre l’imminente invasione di terra da parte di Israele minaccia di esacerbare ulteriormente le condizioni in grave deterioramento. Il Segretario di Stato Antony J. Blinken si recherà nuovamente domani in Israele dopo l’ampio tour in Giordania, Qatar, Bahrein, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti ed Egitto cominciato l’11 ottobre. Secondo il dipartimento di Stato Blinken, condanna con la massima fermezza gli attacchi terroristici in Israele e riafferma la solidarietà degli Stati Uniti al governo e al popolo di Israele, con la volontà di coinvolgere i partner regionali negli sforzi per aiutare a prevenire la diffusione del conflitto, garantire il rilascio immediato e sicuro degli ostaggi e identificare meccanismi per la protezione dei civili.
Monito di Parolin: pace è sempre possibile, ma uomini la vogliono?Treviso, 15 ott. (askanews) – “La pace è sempre possibile perché è dono di Dio e impegno degli uomini. Il problema è se gli uomini vogliono veramente la pace, se i politici hanno la volontà politica di costruirla, la pace. San Pio X può insegnarci che la pace si costruisce giorno dopo giorno attraverso l’attenzione alle persone, soprattutto ai più poveri e ai più vulnerabili”. Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, dopo aver celebrato la messa a conclusione della Peregrinatio Corporis di San Pio X a Riese Pio X, in provincia di Treviso. Nel corso dell’omelia della celebrazione eucaristica Parolin aveva specificato: “La guerra di tutti contro tutti: sembra quello che stiamo vivendo”
Esce “Sagre d’Italia”, libro che celebra riti, cibi e comunitàMilano, 15 ott. (askanews) – Disponibile online e in tutte le librerie dal prossimo 18 ottobre, “Sagre d’Italia” è il nuovo volume di Slow Food Editore interamente dedicato a quella ritualità tutta italiana che celebra le comunità e il cibo. Diciotto reportage illustrati, 900 segnalazioni e 50 ricette, raccolti in 368 pagine dai fotografi e designer Donatella Alquati e Giorgio Mininno, raccontano le sagre italiane nella loro molteplice unicità, collezionando di regione in regione quei momenti nevralgici per le collettività dei borghi, ma anche nella loro essenza archetipica, in una sorta di racconto unitario di un’Italia che, pur attraverso le narrazioni classiche, si dischiude in una nuova luce lontana dall’idea stereotipata della dolce vita.
La ricerca degli autori parte nel 2018 con una ricerca approfondita su tutto il territorio italiano e una conseguente mappatura di questi eventi, raggiunti di stagione in stagione lungo un viaggio percorso su tutta la costa adriatica, arrivando al Sud e tornando a Nord battendo la costa tirrenica: ecco quindi che il racconto della sagra dell’asparago di Santena, in Piemonte, si illumina di colori e folklore del tutto diversi da quelli della sagra dell’asparago rosa di Mezzago, in Lombardia; Recco diventa una sosta obbligatoria per la celebrazione della sua focaccia tipica e Zapponeta, in Puglia, si inonda dei sapori del mare con la sagra del pesce. “Sagre d’Italia” è un racconto fotografico di paesaggi, persone, prodotti e grafica vernacolare, ma è anche una proposta di viaggio alternativo (così come battuto dagli stessi autori) per gli appassionati di cultura gastronomica che scelgono le proprie mete in base ai piatti da assaggiare, ai prodotti disponibili (e quindi celebrati) in strettissime finestre stagionali. Oltre a perdersi tra le suggestive immagini dei reportage e portare a casa un po’ del sapore delle sagre con le ricette illustrate, il lettore potrà costruire il proprio itinerario sulle infinite attrazioni e occasioni culinarie dell’Italia grazie alla preziosissima mappatura di più di 900 sagre, suddivise per regione e per mese dell’anno.
Vino, nuove etichette artistiche per l’”Arte” di Domenico Quirico
Milano, 15 ott. (askanews) – L’”Arte Langhe Rosso Doc” della celebre Cantina di Monforte d’Alba (Cuneo), Domenico Clerico, torna con una nuova edizione limitata di etichette artistiche ed uniche realizzate da due studentesse classe 1998 dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, vincitrici della seconda edizione del “Premio Domenico Clerico”. La genovese Francesca Bellino e la torinese Melissa Trusolino hanno firmato dieci diverse etichette, cinque ciascuna, tra cui è possibile scegliere sul sito dell’azienda per personalizzare la bottiglia da tre litri di “Arte Langhe Rosso Doc 2020”, prodotto in soli 200 esemplari ed esclusivamente su prenotazione.
Il cliente può scegliere non solo l’etichetta artistica preferita, ma ogni singolo dettaglio della propria bottiglia, come il colore della ceralacca o la dedica da inserire sul retro dell’etichetta. L’opera più selezionata di ciascuna artista verrà esposta negli spazi della cantina. “Siamo felici di aver intrapreso un percorso di supporto al talento giovanile” ha spiegato Giuliana Viberti Clerico, aggiungendo che si tratta di “un progetto che speriamo possa contribuire alla realizzazione dei propri sogni per le due studentesse vincitrici che con la loro creatività sono riuscite a creare opere originali per il nostro vino più ‘artistico’: nuove visioni del vino come quelle che Domenico ha sempre avuto, da innovatore quale era, nella sua vita in vigna”. “Questo premio rappresenta per i nostri studenti un’occasione di formazione e crescita al di fuori dalle aule della scuola” ha commentato la presidente dell’Accademia, Paola Gribaudo, , evidenziando che “le opere selezionate sono un perfetto esempio di come la creatività delle nuove generazioni possa convivere con un prodotto di grande qualità come il vino della cantina Domenico Clerico”.
Arriva domani in Consiglio dei ministri la manovra da 23-24 miliardiRoma, 15 ott. (askanews) – Arriva domani in Consiglio dei ministri la manovra da 23-24 miliardi con al centro la conferma del taglio del cuneo contributivo, i contratti della Pa, le risorse per la sanità ed i primi decreti in attuazione della riforma fiscale.
Il governo ha infatti deciso di concentrare le risorse a disposizione in pochi interventi mirati su lavoro e famiglie. “Non ci sono risorse da sperperare – ha sottolineato ieri la premier Giorgia Meloni – non ci sono soldi che si possono buttare in cose che non hanno alcun senso, le risorse vanno sulle cose importante e le cose importanti sono imprese, redditi, lavoro, imprese e famiglie”. Al Cdm convocato per domattina alle 9,30 sono attesi, oltre alla Legge di bilancio e al Documento Programmatico con le linee generali della manovra da inviare a Bruxelles, un decreto anticipazioni finanziato da 3,2 miliardi di deficit 2023 e altri provvedimenti, probabilmente due decreti legislativi, in attuazione della delega fiscale con una prima revisione dell’Irpef e con la tassazione delle multinazionali.(I maxi-capitoli della manovra, illustrati anche alle parti sociali, sono il pacchetto da 15 miliardi di euro con la proroga al 2024 del taglio del cuneo fiscale, i circa 4 miliardi di euro necessari per il primo accorpamento delle aliquote irpef, (anche questo finanziato solo per l’anno prossimo) e le misure per natalità e famiglie; i 5 miliardi di euro necessari per avviare i rinnovi contrattuali nella pubblica amministrazione (da verificare se in parte coperti dal decreto anticipi); altri 3 miliardi per la sanità con l’obiettivo di ridurre le liste di attesa per l’accesso alle prestazioni. A queste cifre vanno aggiunte le risorse per le spese ‘indifferibili’, tra cui quelle per le missioni internazionali. Si arriverebbe così a circa 23-24 miliardi.
Per quanto riguarda le coperture, c’è la conferma dei 15,7 miliardi a deficit autorizzati per il 2024 dal Parlamento. Uno scostamento che non ha mancato di sollevare critiche dall’opposizione e qualche rilievo dal Fmi. Dubbi che il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, ha respinto spiegando che “quando leggeranno il contenuto della legge di bilancio capirano che il governo italiano ha fatto le cose in modo responsabile e serio”. Al deficit che copre circa due terzi della manovra si aggiungono i tagli per 2 miliardi alle spese correnti discrezionali dei ministeri. Il governo potrebbe poi riprendere in considerazione di anticipare la revisione delle detrazioni fiscali e l’abbassamento della soglia di reddito per usufruire dei benefici pieni. Gettito aggiuntivo dovrebbe arrivare anche dalla global minimum tax sulle multinazionali. Fuori dalle coperture il ricavato delle privatizzazioni (si punta a 20 miliardi in tre anni) che per legge deve andare ad abbattere il debito. A completare il quadro degli interventi attesi, le misure che entreranno nel cosiddetto ‘decreto anticipi’ finanziato con lo scostamento aggiuntivo 2023 da 3,2 miliardi. Intervento deciso per ‘scaricare’ sul deficit di quest’anno alcune poste come i circa 2 miliardi per l’anticipo degli aumenti contrattuali dei dipendenti pubblici, le rivalutazioni delle pensioni e i fondi per gli interventi per l’emergenza immigrazione.
Per quanto riguarda le singole misure finora annunciate, oltre alla proroga del taglio del cuneo, sul capitolo lavoro è attesa la conferma dei benefici sui finge benefit fino a 3mila euro e sui premi di produttività. Confermata nel vertice di venerdì con le parti sociali la proroga di un anno di quota 103 e di Ape sociale con un possibile ampliamento delle platee. Sul fronte fiscale il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, ha annunciato per domani i primi decreti attuativi della delega, con l’introduzione della global minimum tax, misure per il reshoring delle imprese con sede all’estero e la prima riforma degli scaglioni Irpef che passeranno da quattro a tre. In particolare si avrà una sola aliquota del 23% fino a 28mila euro con la cancellazione di quella del 28% tra 15 e 28mila. Nei provvedimenti attesi domani anche sconti fiscali per le imprese che fanno “investimenti innovativi” o assunzioni “di particolari categorie” e un intervento sulle detrazioni fiscali che dovrebbero restare confermate in pieno per spese sanitarie, mutui prima casa e spese per l’istruzione. Sulle misure della legge di bilancio il lavoro di limatura proseguirà fino a domattina quando è previsto per le 7,30 un preconsiglio che chiuderà il lavoro tecnico sui provvedimenti. Sullo sfondo resta il nodo del Superbonus. Una prima questione riguarda i termini della classificazione Eurostat, e quindi di attribuzione della competenza sui bilanci passati o sui prossimi. Poi si continua a lavorare sul tema dei crediti incagliati mentre i costruttori e gli artigiani chiedono una proroga per i cantieri in avanzato stato di completamento. Tema quest’ultimo che potrebbe essere sciolto nel corso dell’esame parlamentare della legge di bilancio.