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Tag: Sanremo 2023

Uffizi, un milione di dollari per allestimento Corridoio Vasariano

Uffizi, un milione di dollari per allestimento Corridoio VasarianoRoma, 15 ott. (askanews) – Un milione di dollari per realizzare il nuovo allestimento del Corridoio Vasariano, del quale sono attualmente in corso i lavori. Lo ha donato la Edwin L. Wiegand Foundation di Reno, Nevada, rappresentata da Raymond Avansino, Chair and Chief Executive Officer, e da Marisa Avansino, Co-Vice Chair and President. La firma dell’accordo si è tenuta nell’Auditorium Vasari delle Gallerie degli Uffizi. “Ringrazio di cuore Raymond e Marisa Avansino e la Edwin L. Wiegand Foundation: la loro generosa donazione sarà impiegata per completare il restauro del Corridoio Vasariano – dice il direttore Eike Schmidt – . In particolare, verrà utilizzata per realizzare gli allestimenti che lo renderanno un vero cammino della memoria, dalle epigrafi romane e i ritratti in marmo dell’Antichità classica agli affreschi staccati del Cinquecento, dallo spazio commemorativo della Notte dei Ponti (4 agosto 1944) a quello dedicato alla Strage dei Georgofili (27 maggio 1993). Queste aggressioni hanno profondamente ferito il Corridoio Vasariano, insieme a tutta la città di Firenze. Anche alle vittime del 1993 dobbiamo il nostro impegno nel far procedere i lavori, in modo che l’inaugurazione del restauro avvenga in occasione del prossimo anniversario della strage dei Georgofili”.

Nel “nuovo” Corridoio Vasariano non saranno esposti dipinti, per espresso divieto da parte dei Vigili del Fuoco di introdurre materiale infiammabile. Verrà invece finalmente riportata alla luce la formidabile raccolta di antiche epigrafi marmoree greche e romane degli Uffizi, rimasta fino ad oggi chiusa nei depositi. Si tratta di quasi trecento iscrizioni in marmo, greche e latine, che costituiscono il nucleo principale del museo epigrafico granducale costituito tra Seicento e Settecento, con poche aggiunte del primo Ottocento. Si ricompone cosi’ una raccolta epigrafica oggetto di larga fama nella letteratura scientifica e dei viaggiatori fin dal ‘700; una collezione da annoverare fra le piu’ antiche in un museo pubblico italiano. Le epigrafi rimasero esposte agli Uffizi per quasi tre secoli, fino al 1919, quando la collezione fu smembrata e quindi messa in deposito. La sua ricomposizione nel Corridoio proprio al di sopra di Ponte Vecchio sarà integrata con apparati didascalici adeguati a moderni criteri di accessibilita’. Con l’aggiunta di sculture ellenistiche e romane, proprio come avveniva nell’ ‘originale’ Vasariano, il Corridoio diventerà così, in larga parte, un nuovo e appassionante percorso archeologico. Ma non solo: al suo interno ospiterà anche gli affreschi cinquecenteschi (staccati e messi in deposito nell’Ottocento) che un tempo decoravano la parte esterna del passaggio nel tratto affacciato sul giardino di Boboli. Nel corso dell’ultimo secolo, questa struttura architettonica unica è stata colpita da due eventi drammatici della storia di Firenze: il passaggio della seconda Guerra Mondiale, con le distruzioni da parte delle truppe naziste che sconvolsero il 4 agosto 1944 gli edifici sulle due rive dell’Arno alle estremita’ di Ponte Vecchio e causarono il crollo di parte del Corridoio stesso; l’esplosione mafiosa il 29 maggio 1993, che causo’ la morte di cinque cittadini e gravi danni alla galleria degli Uffizi e al suo patrimonio. Per queste ragioni, due settori del Vasariano – in corrispondenza dei luoghi funestati da quei tragici episodi – sono destinati ad accogliere memoriali che offriranno testimonianza di queste tragedie e saranno di monito per il futuro. Ma non solo: l’interno del Corridoio ospiterà anche gli affreschi cinquecenteschi (staccati e messi in deposito nell’Ottocento) che un tempo decoravano la parte esterna del passaggio nel tratto affacciato sul giardino di Boboli, ed una selezione di sculture ellenistiche e romane, proprio come avveniva nell’ ‘originale’ Vasariano.

Papa saluta Nuovi Orizzonti. Associazione: siamo in missione di strada

Papa saluta Nuovi Orizzonti. Associazione: siamo in missione di stradaCittà del Vaticano, 15 ott. (askanews) – “Saluto i più di 400 giovani ‘missionari’ di Nuovi Orizzonti, di cui circa un centinaio appartenenti ad altre 9 diverse associazioni e comunità che – da ieri fino a domenica prossima – sono impegnati nella missione di strada a Roma con la comunità Nuovi Orizzonti, andando nei luoghi di aggregazione giovanile, nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri, in strada per annunciare la gioia del Vangelo. Sono bravi questi! Li sosteniamo con la preghiera in questo ascolto del grido di tanti giovani e tante persone bisognose di amore”. Questo il saluto che Papa Francesco ha voluto rivolgere, al termine dell’Angelus domenicale, ai giovani dell’associazione cattolica fondata da Chiara Amirante.

Un saluto ed un pensiero che i giovani hanno accolto con grande entusiasmo. E’ la stessa “Nuovi Orizzonti”, che spiega il senso dell’iniziatva che coinvolgerà 400 persone e altre 9 realtà ecclesiali in una “missione di strada” nella capitale dal 14 al 22 ottobre, con l’intento di andare “in strade, piazze, scuole, università, ospedali, carceri, promuovendo attività di prevenzione, ascolto e accoglienza per persone povere, emarginate e raggiungendo i giovani nei loro luoghi di aggregazione per contrastare la drammatica realtà del disagio giovanile”.

L’Iran dice che nessuno può garantire il controllo della situazione se Israele invade Gaza

L’Iran dice che nessuno può garantire il controllo della situazione se Israele invade GazaRoma, 15 ott. (askanews) – L’Iran avverte che “nessuno può garantire il controllo della situazione” se Israele invade Gaza Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Habdollahian, ha avvertito da Doha che “nessuno” potrebbe “garantire il controllo della situazione” se Israele lanciasse un’offensiva di terra da Gaza, secondo quanto riporta Afp.

“Se gli attacchi del regime sionista contro la popolazione indifesa di Gaza continuano, nessuno può garantire il controllo della situazione e la prospettiva di un allargamento del conflitto”, ha detto il ministro secondo le dichiarazioni riportate in un comunicato stampa del ministero degli Esteri. Affari.

sraele prepara l’invasione a Gaza, Tajani: la priorità è evacuare gli italiani

sraele prepara l’invasione a Gaza, Tajani: la priorità è evacuare gli italianiRoma, 15 ott. (askanews) – Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha avvertito che la “prossima fase” del conflitto con Hamas “sta arrivando” e ieri sera l’esercito israeliano ha confermato che prevede di attaccare la Striscia di Gaza via terra, aria e mare, senza però fornire tempistiche o dettagli. Un’escalation che preoccupa la comunità internazionale, che lavora a una riduzione del conflitto e alla protezione della popolazione civile e dei cittadini stranieri nell’area. La “priorità” del governo italiano è “far uscire il maggiore numero di connazionali dalle zone a rischio”, ha confermato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Intanto, “centinaia di migliaia” di abitanti di Gaza stanno fuggendo dal nord verso il sud del territorio dopo che Israele ha avvertito 1,1 milioni di persone sull’opportunità di andarsene prima della prevista invasione di terra. Ma secondo il portavoce militare israeliano Daniel Hagari, che stamane ha lanciato un nuovo appello alla popolazione a dirigersi oltre il fiume Wadi Gaza, Hamas starebbe cercando di ostacolarne il transito, facendo ricorso a “sistemi energici per impedire in modo attivo questi spostamenti”.

L’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite ha definito questo movimento di massa un “esodo”, esprimendo preoccupazione soprattutto per i malati e i feriti costretti all’evacuazione. Per loro, secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, la fuga potrebbe equivalere a una “condanna a morte”. Mentre il Programma alimentare mondiale ha lanciato un allarme per le scorte di cibo in esaurimento nella Striscia: sono sufficienti ancora “per due settimane”, ma il personale del Pam “non ha ancora ricevuto l’ok” a raggiungere la popolazione più bisognosa in questo territorio, che rischia di “morire di fame”, ha reso noto l’organizzazione Onu. Il conflitto, intanto, è entrato nel suo ottavo giorno. Più di 3.600 persone sono state uccise da entrambe le parti, dal giorno di inizio dell’escalation, sabato 7 ottobre. Più di 1.300 persone sono morte in Israele, mentre oltre 2.300 hanno perso la vita nella campagna di bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza lanciata a seguito dell’attacco degli estremisti di Hamas. Questa mattina si sono attivate più volte le sirene di allarme nelle località del Sud di Israele e a Tel Aviv, mentre le Forze armate israeliane e lo Shin Bet hanno annunciato di avere assassinato Bilal al-Kadra, il comandante delle forze Nohba, unità di forze speciali di Hamas del battaglione South Khan Yunis, responsabile del raid contro i kibbutz Nirim e Nir Oz di sabato. Secondo l’annuncio, altri agenti di Hamas e della Jihad islamica sono stati uccisi in attacchi notturni a Zeitun, Khan Yunis e Jabaliya. I vertici militari di Israele hanno anche riferito che l’esercito ha attaccato quartier generali e basi militari, dozzine di lanciatori, postazioni anticarro e posti di osservazione appartenenti ad Hamas, per un totale di oltre 100 obiettivi colpiti. Sempre caldo, resta inoltre il fronte occidentale, dove le tensioni di Israele con il movimento sciita libanese Hezbollah appaiono in crescita. Il lancio di missili anticarro dal Libano contro lo Stato ebraico ha ucciso un civile e ferito altre quattro persone; l’esercito ha risposto al fuoco. Le nuove tensioni hanno portato le autorità militari israeliane ad annunciare la chiusura dell’accesso ai civili a un’area di confine di quattro chilometri.

La massima priorità di Israele, ha precisato alla Cnn un portavoce delle Forze armate, è salvare gli ostaggi da Gaza, nonostante le difficoltà legate ai combattimenti in un’area urbana densamente popolata. Facendo riferimento alla “elaborata rete di tunnel di Hamas”, il tenente colonnello Jonathan Conricus ha affermato che gli ostaggi sono “molto probabilmente tenuti sottoterra in varie località”. “È estremamente difficile per qualsiasi esercito moderno combattere in un’area urbana così densa”, ha detto. “Sappiamo che Hamas ha un’elaborata rete di tunnel sia per scopi difensivi che offensivi, il che sicuramente aggraverà la complessità dei combattimenti e siamo preparati per questo”, ha insistito Conricus, precisando: “saremo cauti”. Gli Stati Uniti da parte loro hanno reso noto che stanno inviando una seconda portaerei nella regione “per scoraggiare azioni ostili contro Israele”, suo alleato di lunga data. A Tel Aviv è arrivata una delegazione bipartisan statunitense guidata dal leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer, ricevuta dal presidente Isaac Herzog. E domani, lunedì 16 ottobre, gli Stati Uniti inizieranno a evacuare i cittadini americani e i loro parenti stretti da Hebron, in Israele, via mare verso Cipro. Una decisione che giunge parallela allo sforzo diplomatico del segretario di Stato Antony Blinken. Il capo della diplomazia di Washington ha incontrato questa mattina a Riad, in Arabia Saudita, il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. Il colloquio, durato poco meno di un’ora, è stato “molto produttivo”, ha detto Blinken rispondendo a una domanda della Reuters, mentre Salman ha chiesto di fermare gli attacchi ai civili palestinesi e di assicurare “i diritti legittimi” del popolo palestinese e “una pace giusta e sostenibile”. Nel frattempo, la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna è arrivata in Israele ed ha fatto visita, assieme all’omologo Eli Cohen, all’ospedale di Ashkelon. E si sta muovendo anche la diplomazia cinese. L’inviato di Pechino Zhai Jun si recherà in Medio Oriente la prossima settimana per fare pressioni e cercare di ottenere un cessate il fuoco nel conflitto Israele-Hamas e promuovere colloqui di pace, secondo quanto confermato dall’emittente statale cinese CCTV, rilanciata dalle agenzie internazionali. “Le azioni di Israele sono andate oltre l’ambito dell’autodifesa”, ha avvertito il ministro degli Esteri cinese Wang Yi. “Dovrebbe dare ascolto agli appelli della comunità internazionale e del Segretario generale delle Nazioni Unite e fermare la punizione collettiva del popolo di Gaza”, ha spiegato. “Tutte le parti dovrebbero astenersi dall’intraprendere qualsiasi azione che possa aggravare la situazione e dovrebbero tornare al tavolo delle trattative il prima possibile”.

Anche l’Italia continua a lavorare per “fare uscire il maggior numero possibile di italiani dall’area a rischio”, una “priorità” del nostro governo, ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rtl 102.5. “Stanotte sono rientrati i carabinieri che erano a Gerico. Stiamo cercando di far uscire attraverso il passo di Rafah un gruppo di italiani che erano a Gaza. In tutto dovrebbero essere una dozzina, alcuni sono italo-palestinesi. Stiamo lavorando per farli uscire appena ci sarà un accordo tra egiziani e palestinesi”, ha precisato Tajani, ricordando le pressioni diplomatiche esercitate su Paesi terzi che possono avere un ruolo per una de-escalation. “Per parlare con Hamas ci vuole un paese arabo che abbia contatti con questa organizzazione terroristica”, ha spiegato. “Certamente non siamo noi i più indicati. Sono loro, i paesi musulmani, che possono intervenire. Noi possiamo fare pressione su altri, non pressioni dirette su Hamas”, ha insistito, prima di sottolineare che “non ci sono rischi imminenti” di attentati terroristici in Italia. L’attenzione è alta, “non bisogna drammatizzare ma neppure sottovalutare il rischio, perché le cose possono cambiare”, ha concluso Tajani, ricordando che si stanno compiendo “controlli su chi arriva attraverso migrazione regolare e irregolare, per impedire che si infiltrino terroristi”. (di Corrado Accaputo)

Fmi-Banca Mondiale, Thailandia ospiterà gli incontri annuali nel 2026

Fmi-Banca Mondiale, Thailandia ospiterà gli incontri annuali nel 2026Marrakech, 15 ott. (askanews) – La Thailandia ospiterà gli incontri annuali di Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale nel 2026. La cerimonia di firma di è svolta al vertice di Marrakech, all’ultimo giorno di svolgimento, con un passaggio ideale tra economie africane e asiatiche. “Siamo così entusiasti che la Thailandia sarà il prossimo ospite degli incontri – ha commentato sabato il direttore del Fondo Kristalina Geoergieva – un paese molto ospitale, come il Marocco, con una grande capacità di accogliere incontri internazionali”.

Poi dalla direttrice del Fondo, in conferenza stampa, una battuta scaramantica: “vi dirò una cosa che vorrei che non accadesse, affinché la Thailandia

Napoli, al Santobono arriva robot per chirurgia protesi orecchio

Napoli, al Santobono arriva robot per chirurgia protesi orecchioRoma, 11 ott. (askanews) – All’Ospedale Santobono di Napoli gli interventi di chirurgia protesica degli impianti cocleari e di chirurgia mininvasiva ed endoscopica dell’orecchio si effettueranno con il robot. È stato installato nella sala operatoria dell’Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria e Centro di Riferimento Regionale per gli impianti coclearie in età pediatrica, diretta da Antonio della Volpe, il sistema Robotol, piattaforma robotica di ultimissima generazione specificamente progettata per la chirurgia otologica. Il sistema è in grado di sostituire la mano umana in alcuni gesti molto delicati necessari nella chirurgia protesica dell’orecchio, superando le problematiche dei micromovimenti involontari del braccio umano e degli angoli di visibilità limitati nelle zone più tortuose dell’orecchio. Un investimento del valore di circa 350mila euro effettuato nell’ambito del Programma regionale di finanziamento POR FESR 2014-2020 che permetterà di realizzare interventi con una precisione mai raggiunta prima d’ora. Inoltre sarà possibile incrementare la chirurgia endoscopica cosiddetta “a due mani”, ovvero una chirurgia mini invasiva dell’orecchio medio. Una tecnica che, per la sua difficoltà di esecuzione, è ancora poco diffusa in Europa. “Questa nuova acquisizione va ad implementare la dotazione già all’avanguardia della nostra Unità Operativa. Il Centro di riferimento regionale per gli impianti cocleari dell’AORN Santobono-Pausilipon effettua ogni anno 70 interventi e sono circa 1000 i pazienti che afferiscono al centro provenienti non solo dalla Campania ma anche da altre regioni italiane”, dice Antonio della Volpe. “Siamo i primi in Italia ad esserci dotati di questa particolare tecnologia grazie alla quale saremo in grado di effettuare interventi di altissima complessità e precisione. Siamo impegnati nell’ammodernamento tecnologico dell’ospedale e nel completamento del programma di spesa a valere sui fondi europei POR FESR 2014-2020” aggiunge Rodolfo Conenna, direttore generale dell’AORN Santobono-Pausilipon.

Bagnaia vince il MotoGp in Indonesia e torna in testa al mondiale

Bagnaia vince il MotoGp in Indonesia e torna in testa al mondialeRoma, 15 ott. (askanews) – Riscossa Francesco Bagnaia. Il leader del mondiale vince in Indonesia partendo tredicesimo in griglia e sfrutta la caduta di Martin tornando in testa alla classifica con 18 punti di vantaggio sullo spagnolo. Una vera e propria beffa per Martin che stava dominando fin dal via del Gran Premio dell’Indonesia. Diciamo che la dea bendata ha reso in parte a Bagnaia quanto era accaduto in India e a Barcellona con la caduta che ha permesso a Martin di fare in pieno ed il terribile incidente che lo ha costretto ad un lento, e quasi miracoloso recupero. Sul podio in Indonesia salgono anche Maverick Vinales, secondo e Fabio Quartararo, alla sua miglior gara dell’anno con la Yamaha Monster Energy. Podio sfiorato per Fabio Di Giannantonio che chiude quarto una gara tutta in progresione davanti a Marco Bezzecchi e a Brad Binder. Una gara che parla Jorge Martin in avvio. Una partenza a fionda per lo spagnolo che precede Vinales, Quartararo, Marini, Binder e Bagnaia. Il poleman Marini cade a causa di un contatto con Binder all’inizio del secondo passaggio. Martin leader solitario davanti a Vinales, mentre Bagnaia duella con Quartararo e risale le posizioni. Martin cade a quindici giri dalla bandiera a scacchi lasciando a Vinales la leadership davanti a Bagnaia che si riprende la testa del mondiale. Quartararo terzo. A undici giri dal termine, Bagnaia si lancia alla caccia di Vinales, lo attacca, lo supera e prende il comando a otto giri dal traguardo. Vinales resiste a Quartararo e prova a riavvicinarsi al leader, portandosi dietroil francese ma entrambi devono arrendersi a Bagnaia che vince il GP dell’Indonesia. Di Giannantonio taglia il traguardo quarto davanti a Bezzecchi e Binder. Il sudafricano precede il compagno di squadra Miller. Bastianini, Rins e Espargarò chiudono la top ten. In classifica Bagnaia 346, Martin 32, Bezzecchi 283, Binder 211, Espargaro 177

M.O.,Papa: già troppe vittime. Preservare civili e più deboli

M.O.,Papa: già troppe vittime. Preservare civili e più deboliCittà del Vaticano, 15 ott. (askanews) – “Continuo a seguire con tanto dolore quanto accade in Israele e Palestina e penso ai tanti, in particolare ai piccoli e agli anziani. Rinnovo l’appello per la liberazione degli ostaggi, e chiedo con forza che i bambini, i malati, gli anziani, le donne e tutti i civili non siano vittime del conflitto. Si rispetti il diritto umanitario, soprattutto a Gaza dove è urgente e necessario garantire corridoi umantari e soccorrere tutta la popolazione”. Lo ha detto Papa Francesco al termine dell’Angelus di oggi.

“Fratelli e sorelle già sono morti moltissimi, per favore non si versi altro sangue innocente nè in Terra Santa, nè in Ucraina o in qualsiasi altrto luogo. Basta! – ha quindi aggiunto – Le guerre sono sempre una sconfitta, sempre!”. Il papa ha chiamato, quindi, i fedeli a incrementare “la preghiera e la forza mite e santa da opporre alla forza diabolica dell’odio, del terrorismo, della guerra”. “Invito tutti – ha quindi concluso – a unirsi alla Chiesa in Terra Santa nel celebrare martedì prossimo, 17 ottobre, la giornata di preghiera e digiuno”.

Vino, Ais Veneto: al via 13esima iniziativa solidale “Alba Vitae”

Vino, Ais Veneto: al via 13esima iniziativa solidale “Alba Vitae”Milano, 15 ott. (askanews) – L’Associazione italiana sommelier (Ais) del Veneto organizza la tredicesima edizione di “Alba Vitae”, l’iniziativa benefica che ogni anno mette la cultura del vino al servizio della solidarietà, sostenendo una realtà sociale del territorio attraverso la vendita di una tiratura limitata di un vino scelto di volta in volta tra le eccellenze enologiche della regione.

Quest’anno sarà la volta della delegazione Ais di Treviso, che raccoglierà il testimone della delegazione bellunese e sosterrà l’Associazione Pulcino che dal 1966 supporta i bambini nati prematuri o con patologie, e le loro famiglie, sia nella fase di ricovero sia dopo la dimissione. Il vino scelto, invece, è “Sante Rosso Merlot Igt 2021” dell’Azienda Agricola Cecchetto Giorgio di Tezze di Piave (Treviso), un Merlot ottenuto da 14 filari scelti annualmente tra le diverse particelle che compongono il Vigneto Largoni. Madrina dell’iniziativa sarà Sarah Fahr, centrale della Nazionale italiana di pallavolo e dell’Imoco Volley Conegliano, accompagnata dal presidente Piero Garbellotto. “L’appuntamento con ‘Alba Vitae diventa di anno in anno sempre più importante e atteso scatenando una vera e propria gara di solidarietà tra i nostri soci” ha detto il presidente di Ais Veneto, Gianpaolo Breda, spiegando che “con questa iniziativa continua il nostro impegno a favore delle associazioni del territorio regionale: siamo tutti chiamati a fare la nostra parte per aiutare chi è meno fortunato, e noi lo facciamo a modo nostro, ovvero attraverso la diffusione della cultura del vino”.

Con il ricavato delle vendite delle 400 magnum di “Sante Rosso 2021”, l’Associazione Pulcino sosterrà il progetto “Home Visit”, servizio domiciliare che ha lo scopo di rassicurare, monitorare e accompagnare tutto il nucleo famigliare pretermine. Le magnum sono disponibili sul sito www.solidale.aisveneto.it/, presso le delegazioni e nello store di Ais Veneto, nonché in quello di Comunian Vini al prezzo simbolico di 55 euro.

La coscienza di Zeno con Haber sbarca al Teatro Quirino di Roma

La coscienza di Zeno con Haber sbarca al Teatro Quirino di RomaRoma, 15 ott. (askanews) – La coscienza di Zeno di Italo Svevo per la regia di Paolo Valerio e con protagonista Alessandro Haber, è la nuova produzione firmata dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Goldenart Production in occasione del centenario dalla pubblicazione del capolavoro sveviano. Dopo Trieste, dove ha debuttato, La coscienza di Zeno sarà in tournée nazionale e arriverà al Teatro Quirino di Roma dal 17 al 29 ottobre.

Lo spettacolo scaturisce dal lavoro di una compagnia meticolosamente orchestrata – la compongono oltre ad Alessandro Haber, Alberto Onofrietti (che interpreta Zeno giovane), Francesco Migliaccio, Valentina Violo, Ester Galazzi, Riccardo Maranzana, Emanuele Fortunati, Meredith Airò Farulla, Caterina Benevoli, Chiara Pellegrin, Giovanni Schiavo – e da uno stimolante intrecciarsi di dimensioni e linguaggi scenici. Con Paolo Valerio collaborano Marta Crisolini Malatesta per la scena e i costumi, Gigi Saccomandi per le luci, Alessandro Papa per i video e Oragravity per le musiche. La pièce restituisce l’affascinante complessità del milieu in cui Svevo concepisce e ambienta il romanzo e ne illumina i nodi fondamentali e potentemente antesignani attraverso l’inedito adattamento, nato dalla collaborazione fra Paolo Valerio e Monica Codena. Hanno lavorato attentamente sull’innovativa scrittura sveviana su interessanti scelte di messinscena e su un protagonista fuori da ogni cliché, come Alessandro Haber. Sarà lui a coniugare la profondità e l’ironia surreale di Zeno Cosini, a tratteggiarne complessità e fragilità, senso di inadeguatezza e successi, autoassoluzione e sensi di colpa, la nevrosi e quell’incapacità di sentirsi “in sintonia” con la società, che lo porteranno sul lettino del Dottor S e alla scrittura del diario psicanalitico… Aspetti che si rispecchiano potentemente nelle contraddizioni dell’uomo contemporaneo, e lo rendono un personaggio attuale e teatralissimo nella sua surrealtà, nei suoi divertenti lapsus e ostinazioni, nelle sue intuizioni che ancora ci scuotono.

Paolo Valerio concretizza sulla scena la fascinazione dell’analisi che il protagonista fa della propria esistenza e del suo mondo interiore, sdoppiando il personaggio di Zeno e rendendo così quasi tangibile il dialogo che egli ha con sé stesso, il confronto con la sua “coscienza”, lo sguardo partecipe e allo stesso tempo scettico che pone sui ricordi e gli eventi della sua vita. La produzione dello spettacolo si inserisce in una linea di ricerca e di valorizzazione dei grandi autori che radicati a Trieste, sono stati fondamentali nella letteratura del Novecento europeo: dunque Svevo, Joyce, per la poesia Umberto Saba… è così che in alcuni teatri (fra cui il Quirino a Roma, il Teatro della Pergola a Firenze) in concomitanza con La coscienza di Zeno sarà programmato anche Svevo di e con lo scrittore Mauro Covacich: un modo per offrire al pubblico uno scorcio raro, approfondito e valorizzante su questo affascinante autore.