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Tag: Sanremo 2023

Pil, Confcommercio: leggera frenata nel I trimestre, quadro complesso

Pil, Confcommercio: leggera frenata nel I trimestre, quadro complessoRoma, 17 mar. (askanews) – Non si risolvono le incertezze ereditate dal 2022 e, nel primo trimestre del 2023, il Pil è in leggera frenata. Si conferma lento il rientro delle dinamiche inflazionistiche e si conferma altrettanto serio l’impatto di queste sui consumi. Il rallentamento dell’attività produttiva origina dalla contrazione della domanda delle famiglie. A ciò non si è associato, per il momento, un peggioramento del mercato del lavoro. E’ la stima dell’Ufficio studi di Confcommercio.
A gennaio la produzione industriale è tornata a registrare un ridimensionamento in termini congiunturali (-0,7%) con una crescita dell’1,7% su base annua. Nello stesso mese il mercato del lavoro ha continuato a segnalare spunti di vivacità, con un incremento degli occupati di 35mila unità su dicembre e di 459mila unità sullo stesso mese del 2022.
Dopo il moderato recupero di gennaio, favorito dal confronto con un mese in cui lo scorso anno si registrò la peggiore ondata di Covid in termini di contagi, a febbraio i consumi, misurati nella metrica dell’Icc, avrebbero registrato una contenuta riduzione rispetto a febbraio 2022 (-0,1%). Come per i mesi scorsi, questa stima riflette un andamento positivo dei servizi (+3,7%) e un’ulteriore riduzione della domanda di beni (-1,4%). All’interno di quest’ultimo aggregato si confermano in flessione sia i consumi alimentari (-3,9% tendenziale), sia quelli per l’energia elettrica, segmenti per i quali l’accelerazione dei prezzi ha comportato atteggiamenti molto prudenti da parte delle famiglie. Permangono in una condizione di difficoltà il settore dei mobili (-1,7% su febbraio 2022) e degli elettrodomestici (-2,3%). Al contempo, sembrano svanire gli indizi di recupero che si erano registrati a gennaio per l’automotive e per l’abbigliamento e le calzature. Nonostante le aspettative di un moderato miglioramento nei prossimi mesi da parte delle famiglie e di alcuni segmenti del sistema produttivo, elemento che consolida le attese di una seconda parte dell’anno più positiva, il quadro attuale prefigura anche nel mese di marzo una modesta contrazione dell’attività economica.
Per il mese in corso si stima una riduzione del Pil dello 0,3% su febbraio e dello 0,2% sullo stesso mese del 2022. Nel complesso del primo trimestre del 2023 si dovrebbe, pertanto, registrare una flessione dello 0,3% rispetto all’ultimo quarto del 2022, confermando l’ipotesi di una recessione molto contenuta sia per intensità sia per durata (due trimestri).
Segnali positivi sono attesi a marzo sul versante inflazionistico, con un’accelerazione del processo di rientro iniziato a dicembre 2022. La nostra stima è di una variazione nulla dei prezzi al consumo su base congiunturale e di una crescita dell’8,1% nel confronto annuo, conseguenza della riduzione dei prezzi dell’energia e del gas. Permangono, invece, elementi di tensione nell’alimentare. Non vanno, comunque, trascurate le difficoltà del percorso di rientro della dinamica dei prezzi, visto che anche a febbraio l’inflazione di fondo è stata in crescita.

Decreto anti-siccità presto in cdm, Pichetto: risorse per 7,8 mld

Decreto anti-siccità presto in cdm, Pichetto: risorse per 7,8 mldRoma, 17 mar. (askanews) – Il decreto sull’emergenza siccità “arriverà presto in consiglio dei ministri, siamo tutti impegnati a definire le azioni da intraprendere con le risorse già stanziate e che secondo una prima stima sarebbero 7,8 miliardi”. Lo afferma il ministro dell’Ambiente e della Transizione Ecologica Gilberto Pichetto Fratin in un’intervista a La Stampa “il razionamento non è mai stato sul tavolo nazionale. Ogni comune o ente territoriale ha la facoltà di prendere questo tipo di decisione sulla base delle esigenze del proprio territorio”.
“Abbiamo la necessità di sfruttare al meglio le nuove tecnologie e avviare una campagna di sensibilizzazione sull’uso responsabile della risorsa idrica – spiega il ministro -. Il decreto conterrà quante più semplificazioni e deroghe possibili per accelerare i lavori essenziali a fronteggiare la siccità”.

Nordcorea: possibile uso preventivo delle nostre armi nucleari

Nordcorea: possibile uso preventivo delle nostre armi nucleariRoma, 17 mar. (askanews) – La Corea del Nord ha minacciato oggi di usare “in maniera preventiva” il suo arsenale nucleare, in caso di “conflitto che si allarghi pericolosamente”. In un commento pubblicato oggi sul giornale ufficiale Rodong sinmun, Pyongyang ha chiarito che le armi atomiche nordcoreane “non esistono solo per pubblicità”.
L’articolo del Rodong sinmun, dopo aver riportato una lunga serie di attività svolte dagli Usa e dagli alleati sudcoreani per “soffocare” la Corea del Nord, attraverso esercitazioni militari congiunte e sanzioni, afferma il diritto al “first strike” da parte di Pyongyang.
“La nostra forza nucleare non esiste per la pubblicità. Può essere utilizzata in qualsiasi momento se necessario, e può essere utilizzata preventivamente in caso di conflitto che si allarghi pericolosamente”, si legge nel commento.
Il lancio di ieri di un missile Hwasong-17, inoltre, “fornisce una chiara prova di questo fatto”, continua l’articolo del Rodong sinmun.
La presa di posizione non è una novità assoluta. Già ad aprile dello scorso anno il leader supremo Kim Jong Un, in un discorso a una parata militare, aveva affermato che, in difesa degli “interessi fondamentali”, si potrebbe anche ordinare un uso preventivo delle armi nucleari.
A settembre dello scorso anno la Corea del Nord si è dotata di procedure che stabiliscono le condizioni per l’uso delle armi nucleari.

Evento itinerante Giffoni, “School Experience 3” fa tappa in Sardegna

Evento itinerante Giffoni, “School Experience 3” fa tappa in SardegnaRoma, 17 mar. (askanews) – Promuovere la cultura del cinema dai banchi di scuola, favorire occasioni di incontro e di approfondimento attraverso la visione di prodotti audiovisivi, sollecitare la riflessione su temi di attualità, tutto questo è School Experience 3. Il festival itinerante, organizzato da Giffoni, realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola e promosso da Ministero della Cultura – Direzione Generale per il Cinema e l’Audiovisivo e Ministero dell’Istruzione e del Merito, arriva in Sardegna. È in programma dal 19 al 25 marzo prossimi la tappa che si svolgerà a Nuoro.
“School Experience – dichiara Claudio Gubitosi, direttore di Giffoni – è uno strumento utilissimo per conoscere realtà del nostro Paese diverse e suggestive che trovano nel cinema e nella sua universalità un vero e proprio collante, un filo che le unisce, un terreno comune di confronto e di scambio. E’ un progetto in cui crediamo molto perché ci dà l’occasione di incontrare migliaia di alunni e di studenti, di ascoltare le loro riflessioni all’interno dei loro contesti scolastici, di verificare come la creatività sia la principale caratteristica di questi ragazzi che ci arricchiscono grazie alle loro intuizione, alle loro idee, alla forza del loro entusiasmo. Giffoni si ritrova così in una dimensione che gli è assolutamente congeniale a conferma di quell’affinità elettiva che da sempre ci lega al mondo della scuola. Sono certo che in queste giornate sarde tanti ed interessanti saranno gli spunti che emergeranno e che potremo raccogliere ed approfondire per il prosieguo delle nostre attività”.
Il nuovo appuntamento è organizzato in collaborazione con l’associazione Nuovi Scenari e la cooperativa Scenari Verdi diretta da Giuseppe D’Antonio. Le attività si svolgeranno presso l’Auditorium Istituto Tecnico Commerciale “Salvatore Satta” di Nuoro. Alle attività parteciperanno studenti di Nuoro, di Tonara e di Dorgali.
School Experience vuole coinvolgere gli studenti attraverso strumenti a loro più vicini, spingendoli ad affrontare temi attuali e importanti. Tante le attività previste per i ragazzi di Nuoro coinvolti in questa quarta tappa. A fare di questo festival un evento unico sono le giurie, composte da bambini, ragazzi e giovani adulti. Saranno proprio loro a valutare i lungometraggi e gli short-movie in concorso, selezionati tra un rosa di oltre 1000 produzioni, dedicate a un pubblico dai 3 ai 20 anni. Grande spazio, quindi, ai lungometraggi (Feature Experience) e cortometraggi (Short Experience) realizzati da professionisti italiani e stranieri, oltre a una competizione riservata alle opere prodotte da scuole o da associazioni culturali divise per fasce d’età: Your Experience +3 (dai 3 ai 10 anni), Your Experience +11 (dagli 11 ai 13 anni) e Your Experience +14 (dai 14 ai 20 anni).
Non mancheranno i lab rivolti a ragazzi e insegnanti. Il primo DIGITAL PROF, si pone nell’ambito delle attività che School Experience propone per la formazione del corpo docente. L’obiettivo è quello di consolidare le competenze digitali, non solo degli studenti, ma anche degli stessi maestri, professori e dirigenti. MOVIE LAB, invece, è una lezione di cinema interattiva per guidare i giovani alla comprensione del linguaggio audiovisivo, dando loro la possibilità di costruire una scena cinematografica. E ancora spazio alla realizzazione di uno short movie pensato e interpretato dagli allievi degli istituti della provincia di Matera. I ragazzi si misureranno con le fasi di ideazione e produzione di un cortometraggio. Il progetto vedrà la partecipazione degli autori e dei professionisti della video factory di Giffoni. Il lavoro sarà presentato nella serata finale, in programma venerdì 24 marzo.
School Experience – a cura della direttrice scientifica Antonia Grimaldi del team di Giffoni – si concluderà con la tappa di Giffoni Valle Piana, dal 17 al 21 aprile con un evento ospitato nella Multimedia Valley.

Pasqua 2023, colomba e champagne: ad ogni dolce il suo “pairing”

Pasqua 2023, colomba e champagne: ad ogni dolce il suo “pairing”Roma, 17 mar. (askanews) – Da sempre Pasqua è sinonimo di colomba. E oggi più che mai, questa golosa creazione dolciaria non smette di conquistare i gourmet con declinazioni che sposano l’innovazione alla selezione dei migliori ingredienti della tradizione Made in Italy. Al cioccolato, alle creme, ai frutti di bosco o alle albicocche: l’intensa dolcezza della colomba nelle sue molteplici declinazioni di gusto e la sua aromaticità – impreziosita dalla presenza di mandorle, frutta candita o scorze di arancia – la rendono, però, un oggetto del desiderio che richiede il giusto brindisi.
Ma quali sono le regole d’oro per scegliere le bollicine giuste per il brindisi? A svelarle in una Top 3 di consigli è Comte de Montaigne, la Maison di Champagne de prestige dell’Aube, che spiega quali sono i pairing più azzeccati.
1) Blanc de Blancs, ideale con la colomba classica: il retrogusto tostato delle mandorle e il morbido impasto con canditi della colomba classica, con copertura di glassa o nocciole, si sposano alla perfezione con uno champagne minerale ed elegante, 100% Chardonnay, con aromi fruttati e floreali, che a contatto con l’aria esalta i profumi burrosi, come il Blanc de Blancs Grande Réserve. Una sinfonia di sapori che si veste di bollicine finissime e persistenti, dal colore oro chiaro e dal perlage vivace.
2) Rosé de Saignée, il match perfetto per le colombe alla frutta e “innovative”: fruttato e vinoso, lo champagne Rosé de Saignée, 100% Pinot Noir, con aromi di frutta rossa e finale fresco e raffinato, si sposa alla perfezione con alcune delle colombe più innovative: da quelle ai frutti di bosco, fino alle golose declinazioni alle fragole, alle albicocche e alle pere. Affinità di gusti che conquistano il palato in un tripudio di golosità.
3) Brut ed Extra Brut, il brindisi più azzeccato con le colombe alle creme: Brut ed Extra Brut, dal sapore naturale, 70% Pinot Noir e 30% Chardonnay, rappresentano una combinazione equilibrata fra acidità, lunghezza e mineralità. Gli aromi, al primo sentore, svelano gli agrumi di pompelmo e limone, per poi rivelare sentori di frutta, come la pesca, la pera e la mela. Ecco perché sono ideali per un brindisi con le colombe alle creme, delle quali mitigano la spiccata dolcezza.

Mezzogiorno, Gentiloni: torna centrale come hub energetico dell’Ue

Mezzogiorno, Gentiloni: torna centrale come hub energetico dell’UeRoma, 17 mar. (askanews) – “La possibilità di portare il Mezzogiorno come hub energetico del Mediterraneo non è solo una chiacchiera, ma una realtà che posiamo realizzare, perché posiamo collegare Nord, Sud e Est del Mediterraneo. Ed è evidente che oggi questa prospettiva coinvolge quella politica industriale ora, anche a Bruxelles, ha diritto di cittadinanza”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Poalo Gentiloni intervenendo al Festival Euromediterraneo dell’economia (Feuromed), organizzato dal Quotidiano del Sud.
“Questa prospettiva – ha detto – deve esser vissuta come una grande prospettiva non solo italiana ma europea, per la nova attenzione che dobbiamo dare alle catene del valore e della logistica”.
“Come sempre capita quando discutiamo del futuro la domanda da farci è se questa volta ci sia una occasione vera, perché sappiamo che di unioni del Mediterranno con le politiche europee si parla da 30 anni. E che la storia di recuperare il divario del Sud ha avuto qualche periodo di successi negli anni 70 e 60, ma complessivamente negli ultimi 30 anni non ha visto successi. Dobbiamo prendere atto che la distanza tra Centro Nord e Mezzogiorno è aumentata – ha proseguito Gentiloni – e la quota di Pil del Mezzogiorno è passata dal 25% al 22% negli ultimi anni, ma anche la distanza tra le due sponde del Mediterraneo è complessivamente cresciuta”.
“Io penso che ci siano due ragioni per dire che l’occasione oggi c’è. La prima è banalmente il tema della disponibilità di risorse: abbiamo una quantità di risorse disponibili per il Mezzogiorno dal Pnrr da qui al 2026 di 86 miliari di euro. Il problema sarà spenderle. Il problema deve avere questa come bussola fondamentale”, ha avvertito Gentiloni.
“Riusciamo ad assorbire questa straordinaria quantità di risorse, che da sola può portare la quota di Pil dal 22 al 23,5%?”. E poi ci sta il tema energia “la guerra ha svelato la dipendenza dal gas russo e la risposta Ue è stata straordinaria, in 10 mesi abbiamo ridotto l’import di gas russo dal 40% a 7%, incredibile. Ma ora sappiamo bene che la strada non è in discesa e che sia sulla diversificazione, che sulle rinnovabili il Mezzogiorno ha un ruolo possibile e importante”.
“Abbiamo una pare consistente dei collegamenti che arrivano nel Mediterraneo nelle Regioni del Mezzogiorno e abbiamo la consapevolezza che sulle rinnovabili già oggi il Mezzogiorno contribuisce per il il 50% alla produzione italiana”.
E sulle nuove politiche industriali Ue, che non sono più “un tabù” secondo Gentiloni “c’è una potenzialità per il Mezzogiorno d’Italia. Qui è cruciale la prospettiva verticale. Veniamo da anni in cui la prospettiva orizzontale e dei rapporti tra noi e la Russia ha dominato le nostre politiche. Ma dobbiamo sapere che il destino che la geografia determina è verticale, verso l’Africa. E’ il rapporto dell’Europa verso l’Africa dove nei prossimi 20 anni avremo miliardi di persone con le sfide demografiche e sociali, una straordinaria prospettiva di restituire centralità al Mediterraneo e quindi al Mezzogiorno. Credo che questa – ha concluso l’eurocommissario – debba essere più che mai una grade prospettiva europea. E al centro di questo un rinnovato protagonismo del Mezzogiorno e del suo capitale umano”.

Ciak per “The Penitent”, il nuovo film di Luca Barbareschi

Ciak per “The Penitent”, il nuovo film di Luca BarbareschiRoma, 17 mar. (askanews) – Al via le riprese di “The Penitent”, il nuovo film di Luca Barbareschi. Dureranno sei settimane, tra Roma e New York, per raccontare una storia potente, moderna, incandescente, grazie alla drammaturgia di David Mamet – Premio Pulitzer per Glengarry Glen Ross.
Prodotto da Eliseo entertainment con Rai Cinema, il film propone un cast internazionale: Catherine McCormack, Luca Barbareschi, Adam James, Adrian Lester.
Ispirato a un caso di cronaca, “The Penitent” è il primo film di identità americana di Barbareschi. Uno psichiatra vede deragliare la sua carriera e la sua vita privata dopo essersi rifiutato di testimoniare a favore di un ex paziente violento ed instabile che ha causato la morte di diverse persone. L’appartenenza alla comunità LGBT del giovane paziente, il credo ebreo del dottore, la fame di notizie della stampa e il giudizio severo della legge, aggravati da un errore di stampa dell’editor di un giornale, sembrano essere gli elementi che fanno scatenare una reazione a catena esplosiva.
Le location di grande effetto e i dialoghi serrati accolgono la trama che svela, scena dopo scena, le verità più intime dei personaggi.

Vino, Ascovilo e Grana Padano insieme a ProWein

Vino, Ascovilo e Grana Padano insieme a ProWeinMilano, 17 mar. (askanews) – Il vino lombardo torna a ProWein, la fiera tedesca di riferimento per il business enologico internazionale in programma a Düsseldorf dal 19 al 21 marzo. La produzione vinicola regionale sarà presente con Ascovilo, l’Associazione dei 13 consorzi vitivinicoli lombardi, in abbinamento al Grana Padano nell’ambito del progetto “Nati per stare insieme”, formula che dopo il successo del 2022 verrà riproposta anche per l’edizione di quest’anno.
“La partecipazione alla manifestazione tedesca è per noi strategica e arriva dopo una buona annata sul fronte dell’export per il vino made in Lombardia” ha dichiarato la presidente di Ascovilo, Giovanna Prandini, ricordando che “il mercato tedesco è di prossimità e vanta una ottima conoscenza delle denominazioni di qualità ‘made in Italy’: lo scorso anno l’incremento dell’export di vino è stato trainato dalla Germania, secondo mercato estero dopo gli Usa”.
“ProWein è una straordinaria occasione per presentare le nuove annate 2022 e invitare in Italia a Vinitaly nuovi clienti potenziali” ha proseguito, aggiungendo che “in questa edizione è protagonista anche la attività didattica in collaborazione con la testata Vinum che dedicherà un palinsesto con numerose sessioni di approfondimento delle denominazioni del vino di Lombardia in abbinamento alle diverse stagionature di Grana Padano, la conoscenza è condizione necessaria per rafforzare la azione commerciale delle nostre imprese”.

Klimt e l’Italia, al Mart una mostra tra Bisanzio e Freud

Klimt e l’Italia, al Mart una mostra tra Bisanzio e FreudRovereto, 17 mar. (askanews) – Due grandi capolavori di Klimt e intorno a essi il racconto della forte relazione dell’artista austriaco con l’Italia e della sua influenza sugli artisti italiani. Il Mart di Rovereto ha inaugurato la mostra “Klimt e l’arte italiana”, che ha portato in Trentino la “Giuditta II” e “Le tre età della donna”, ed è curata da Beatrice Avanzi partendo da un’idea del presidente del museo, Vittorio Sgarbi.
“Qui – ha detto Sgarbi – si vedono due capolavori, che sono i capolavori italiani di Klimt, che appartengono a musei italiani e hanno scatenato una reazione di artisti italiani, in particolare due, che hanno assunto Klimt come una parte del loro DNA si direbbe oggi”.
Il riferimento è, in particolare, a Galileo Chini, artista eclettico e decoratore, ma soprattutto al veneziano Vittorio Zecchin, che ha lavorato anche con il vetro. “Zecchin più di tutto – ha aggiunto il sottosegretario alla Cultura – elabora nella luce del vetro quell’essenza che aveva derivato da Klimt e quindi con questa serie di vetri noi dimostriamo che Klimt è un grande artista italiano, veneziano, ravennate, oltre a essere un grande artista viennese”.
In mostra sono presenti anche opere di artisti italiani importanti come lo scultore Adolfo Wildt e soprattutto il pittore Felice Casorati, ma anche di Luigi Bonazza o di Guido Marussig. “Un’esposizione veramente importante – ha sottolineato l’assessore alla Cultura della Provincia autonoma di Trento, Mirko Bisesti – anche sotto il profilo del legame culturale e artistico della scuola viennese con quello che è il nostro territorio trentino, con i nostri artisti e i pittori dell’epoca”.
Centrale nella pittura di Klimt è anche il riferimento alla tradizione bizantina, calata però nella società europea di fine Ottocento e inizio Novecento. Ossia nel tempo di Freud. “C’è un impulso di vita, e c’è un crescere dell’aspetto della psiche rispetto all’anima – ha concluso Vittorio Sgarbi – che traduce il mondo cristiano della tradizione bizantina in una modalità drammatica e traumatica. Potremmo dire che in Klimt c’è anche un antefatto di Kafka e di Musil: durerà fino al 1918 la sua influenza, con la secessione viennese in cui lui elabora con il Fregio di Beethoven una delle opere più importanti, una specie di Cappella Sistema della modernità”.
Quella stessa modernità che tutti viviamo e che forse nessuno riesce davvero ad afferrare fino in fondo.

Commercio estero, Istat: a gennaio export +0,2%, import -3,2% mese

Commercio estero, Istat: a gennaio export +0,2%, import -3,2% meseRoma, 17 mar. (askanews) – A gennaio si stima una crescita congiunturale modesta per le esportazioni (+0,2%) e una flessione per le importazioni (-3,2%). L’aumento su base mensile dell’export è dovuto all’incremento moderato delle vendite verso l’area extra Ue (+0,8%), mentre le esportazioni verso l’area Ue sono in lieve diminuzione (-0,4%). Lo ha reso noto l’Istat.
Nel trimestre novembre 2022-gennaio 2023, rispetto al precedente, l’export cresce del 2,9%, l’import diminuisce del 7,7%.
A gennaio 2023, l’export cresce su base annua del 15,3% in termini monetari e del 2,4% in volume. La crescita dell’export in valore è più sostenuta verso i mercati extra Ue (+20,5%) rispetto all’area Ue (+11,3%). L’import registra un incremento tendenziale dell’8,4% in valore – sintesi di un aumento del 17,2% per l’area Ue e di una contenuta flessione per quella extra Ue (-0,7%) – ed è pressochè stazionario in volume (+0,3%).
Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+53,9%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+19,8%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+17,6%).
Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori all’incremento dell’export nazionale sono: Cina (+137,5%), Francia (+17,1%), Germania (+6,1%), Turchia (+48,2%), Svizzera (+14,4%) e Regno Unito (+16,0%). Le esportazioni verso il Giappone diminuiscono del 13,8%.
A gennaio il saldo commerciale è negativo e pari a -4.194 milioni di euro (-6.520 milioni a gennaio 2022). Il deficit energetico (-7.760 milioni) è di poco superiore rispetto a un anno prima (-7.615 milioni), mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta da 1.095 milioni di gennaio 2022 a 3.566 milioni di gennaio 2023.
I prezzi all’importazione, sempre a gennaio, diminuiscono del 3,5% su base mensile e aumentano del 4,6% su base annua (era +11,3% a dicembre 2022).