Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Da Milano al mondo: le città (in)visibili di Gabriele Basilico

Da Milano al mondo: le città (in)visibili di Gabriele BasilicoMilano, 15 ott. (askanews) – Le città sono stati d’animo, ma anche forme di sguardo. E una delle più celebri tra queste ultime è quella di Gabriele Basilico, il fotografo milanese di cui ricorre il decennale dalla morte. E Milano ora lo ricorda con una mostra su due sedi, la Triennale e Palazzo Reale, che parte dal capoluogo lombardo per arrivare al resto del mondo ed è intitolata “Le mie città”. Giovanna Calvenzi ha curato entrambe le esposizioni. “Milano era il suo porto di partenza e il suo porto di ritorno – ci ha raccontato – l’ha detto e scritto più volte. Però di Milano amava soprattutto le zone in espansione, le periferie, le zone dove delle cose potevano succedere”.

Quello che più si percepisce, addentrandosi nelle fotografie di Basilico, è il modo in cui la città prende forma, il suo “darsi” una forma, che in un certo senso sembra prescindere dall’intervento umano. La città esiste, la città è. E noi lo possiamo scoprire grazie a queste immagini. In Triennale attraverso 13 serie si incontra la Milano di Basilico, dai famosi ritratti di fabbriche agli anni della trasformazione urbanistica con l’arrivo dei grattacieli. A co-curare questa mostra, realizzata in collaborazione con il Museo di fotografia contemporanea, c’è Matteo Balduzzi. “Si tratta di una mostra molto libera, molto aperta – ha spiegato – ma anche rigorosa, che di fatto ordina il lavoro che Gabriele ha fatto su Milano e lo presenta in modo quasi completo per la prima volta al pubblico”. A Palazzo Reale, invece, gli scatti di Basilico arrivano nella Sala delle Cariatidi, riproponendo un dialogo serrato tra la contemporaneità del lavoro e la storicità del luogo, tra lo spirito delle città e la dimensione architettonica dello spazio che fa da cornice. In questo caso insieme a Calvenzi ha lavorato Filippo Maggia. “Una città che non si ripete – ci ha detto – ma che è successiva una all’altra: ogni città è diversa, il luogo è diverso, il modo di interpretare l’impatto con la città, il modo di conoscere la città di Gabriele Basilico muta negli anni, si evolve, si passa da una visione più frontale a una che negli ultimi anni sarà verticale spsso e anche a colori, ma verticale inteso come a volo d’uccello, non dall’alto verso il basso, quindi come una fotocamera che plana sulla città”.

E l’azione di planare è forse quella più coerente quando si prova a capire una città: arrivarci per scoprirla e farlo perdendosi in mille angoli e mille storie silenziose. Quelle storie che Gabriele Basilico ha raccontato per decenni con un nitore che sarebbe piaciuto all’Italo Calvino de Le città invisibili. (Leonardo Merlini)

La Cina: “Israele ascolti l’Onu e fermi la punizione collettiva”

La Cina: “Israele ascolti l’Onu e fermi la punizione collettiva”Roma, 15 ott. (askanews) – “Le azioni di Israele sono andate oltre l’ambito dell’autodifesa. Dovrebbe dare ascolto agli appelli della comunità internazionale e del Segretario generale delle Nazioni Unite e fermare la punizione collettiva del popolo di Gaza”: lo ha detto il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, nel colloquio avuto con l’omologo saudita, Faisal bin Farhan, e riportato dal quotidiano cinese Global Times.

“Tutte le parti dovrebbero astenersi dall’intraprendere qualsiasi azione che possa aggravare la situazione e dovrebbero tornare al tavolo delle trattative il prima possibile”, ha aggiunto Wang. Da parte sua, la Cina sta avendo contatti “con tutte le parti per promuovere un cessate il fuoco e porre fine alle ostilità”.

Papa: Dio non ci vuole sudditi. Il dramma della storia è il ‘no’ a Lui

Papa: Dio non ci vuole sudditi. Il dramma della storia è il ‘no’ a LuiCittà del Vaticano, 15 ott. (askanews) – Il tipo di relazione che Dio offre all’uomo è quello dello “stare con Lui, lasciandoci la possibilità di accettare o meno l’invito. Non ci propone un rapporto di sudditanza, ma di paternità e di figliolanza, che necessariamente è condizionato dal nostro libero assenso”. Lo ha ricordato Papa Francesco durante l’Angelus domenicale in piazza San Pietro. Commentando il brano evangelico proposto nella liturgia domenicale, Francesco ha aggiunto che Dio “rispetta fino in fondo la nostra libertà” e “si propone, non si impone, mai”. “Il dramma della storia”, in questa dinamica di libertà, secondo Francesco, è proprio il “‘no a Dio” da parte dell’uomo. “Ma perché gli uomini rifiutano il suo invito?”, ha chiesto il Papa che ha citato il brano evangelico proposto oggi nel quale si afferma che gli invitati al banchetto di nozze ‘non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari’. Non se ne curano, perché pensano alle proprie cose. E quel re che è padre, Dio, cosa fa? Non si arrende, continua a invitare, anzi allarga l’invito, finché trova chi lo accetta, tra i poveri. Fra loro, – ha quindi detto Papa Francesco – che sanno di non avere molto altro, tanti vengono, fino a riempire la sala. “Fratelli e sorelle, – ha quindi concluso Papa Francesco – quante volte non ci curiamo dell’invito di Dio perché intenti a pensare alle nostre cose! Spesso si lotta per avere il proprio tempo libero, ma oggi Gesù ci invita a trovare il tempo che libera: quello da dedicare a Dio, che ci alleggerisce e risana il cuore, che accresce in noi la pace, la fiducia e la gioia, che ci salva dal male, dalla solitudine e dalla perdita di senso. Dove? Nella Messa, nell’ascolto della Parola, nella preghiera e anche nella carità, perché aiutando chi è debole o povero, facendo compagnia a chi è solo, ascoltando chi chiede attenzione, consolando chi soffre, si sta con il Signore, che è presente in chi si trova nel bisogno. Tanti, però, pensano che queste cose siano ‘perdite di tempo’, e così si chiudono nel loro mondo privato; ed è triste”.

Tajani: in Italia no rischi terrorismo imminenti, ma occhio vigile

Tajani: in Italia no rischi terrorismo imminenti, ma occhio vigileRoma, 15 ott. (askanews) – “L’Italia sta facendo tutto ciò che si deve per garantire la sicurezza dei nostri cittadini, a cominciare da quelli di religione ebraica, nelle sinagoghe, nei luoghi di riunione e nei quartieri con maggioranza di popolazione ebraica, che sono particolarmente sorvegliati e protetti”. E’ quanto ha spiegato oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rtl 102.5.

Tajani ha confermato che “l’Italia non sottovaluta i rischi” di un eventuale attentato e sta anche procedendo a “controlli su chi arriva attraverso migrazione regolare e irregolare, per impedire che si infiltrino terroristi”. “Certamente c’è un occhio attento e vigile per valutare se ci sono rischi apparenti e non”, ha proseguito Tajani. “L’Italia non ha mai sottovalutato” questo, “ma non ci sono rischi imminenti”, sebbene “le cose possono cambiare”. Comunque, ha concluso il ministro, “non bisogna drammatizzare né sottovalutare: nostre forze dell’ordine sono al lavoro e lo stesso le forze di sicurezza”.

Lo smartphone Emporia E6, una risposta al gap digitale degli anziani

Lo smartphone Emporia E6, una risposta al gap digitale degli anzianiMilano, 15 ott. (askanews) – L’Italia è uno dei paesi con le più alte speranze di vita nel mondo. La percentuale di anziani è già consistente ma tenderà ad aumentare nei prossimi decenni. Secondo una indagine di Emporia, brand austriaco di tecnologia per senior, questa fascia di età si trova a fare i conti oggi con una evoluzione sempre più accelerata degli smartphone. Secondo la ricerca il 50 per cento degli anziani possiede uno smartphone che spesso arriva in casa di seconda mano come regalo di figli o nipoti che lasciano loro un device per acquistare i nuovi prodotti sul mercato. Ma dopo un primo aiuto familiare per capirne il funzionamento la popolazione di anziani si trova spesso a fare i conti con le difficoltà della tecnologia. Anche per questo la gamma di device pensati per i senior ha una bella nicchia di mercato, soprattutto in Italia, come ha sottolineato Mauro Invernizzi, Amministratore Delegato di Emporia Italia, nel corso di un incontro per la stampa dopo il lancio del nuovo smartphone E6.

“Riteniamo che l’esperienza di un’azienda come la nostra sia fondamentale e sia propedeutica al fine di far superare il gap digitale di queste persone. Non le lasci da sole. Siamo un’azienda che è votata, come core business, a semplificare la tecnologia. “La semplificazione è nel dna di Emporia, ma è unita anche allo sviluppo di prodotti tecnologicamente avanzati”, ha aggiunto.”Con l’emporia E6 ci rivolgiamo a persone che apprezzano un prodotto di fascia alta facile da usare, che offre sicurezza e che soddisfa tutti gli standard che oggi vengono richiesti a uno smartphone”, ha sottolineato Invernizzi. Tecnologia 5G, fotocamera da 50 megapixel, sensore di impronte digitali, input vocale. Nonostante le caratteristiche high-tech, emporia E6 è in grado di offrire facilità d’uso grazie all’interfaccia brevettata emporia e supporto tecnico all’avanguardia per chi ha problemi di udito. Da segnalare la funzione di chiamata d’emergenza con un tasto posto sul retro dello smartphone.

Particolarmente utile è la possibilità di passare facilmente dalla modalità Android alla semplice interfaccia utente Emporia. Se, ad esempio, parenti o specialisti aiutano a configurare lo smartphone e preferiscono farlo con interfaccia Android, possono farlo e poi passare all’interfaccia emporia, chiara e facile da usare, con pochi click.

A Firenze la prima edizione autunnale del Firenze Flower Show

A Firenze la prima edizione autunnale del Firenze Flower ShowRoma, 15 ott. (askanews) – Chiude oggi a Firenze la due giorni della Firenze Flower Show, una delle più importanti fiere florovivaistiche nazionali, che con la sua mostra mercato di piante rare e inconsuete è giunta ormai alla sesta edizione, la prima autunnale. La fiera si svolge nel Giardino Corsini.

“Un bell’evento – ha detto la vicepresidente Saccardi – Firenze Flower Show replica adesso dopo l’edizione primaverile, e si concentra sulle piante rare e inconsuete, animando la città e dando la percezione che possiamo occuparci di verde e di fiori anche in autunno. Anche questa è una stagione in cui si può lavorare con le piante e prendere confidenza con un mondo che forse non abbiamo sempre a disposizione o che conosciamo. Mai come in questi tempi di cambiamenti climatici è importante ricordare che bisogna investire sul verde anche all’interno della città”. “Come organizzatori – ha detto Lucia Boccolini, ideatrice del Circuito Flower Show – vogliamo ringraziare la Regione Toscana nella persona della vicepresidente Saccardi: ci siamo conosciuti durante l’edizione primaverile e siamo entrati subito in sintonia. Torniamo al Giardino Corsini perché ci siamo accorti che il pubblico è cresciuto ed è così nata la necessità di una seconda edizione”.

Circa 70 espositori coloreranno e daranno vita a questo spettacolo naturalistico presentando le più rare e inconsuete varietà di piante derivanti da tutto il mondo e i prodotti artigianali più particolari vicini al tema green. Anche quest’anno con l’attiva partecipazione e collaborazione di tutte le istituzioni locali: la Regione Toscana, oltre al Comune di Firenze, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze e numerosissime associazioni e realtà fiorentine.

Fmi, finiti incontri Marrakech senza accordo su finanziamenti

Fmi, finiti incontri Marrakech senza accordo su finanziamentiMarrakech, 15 ott. (askanews) -Nulla di fatto al vertice di Marrakech, in Marocco, sulle maggiori sfide relative al Fondo Monetario Internazionale per quanto riguarda il cambiamento degli equilibri azionari, che potrebbe riflettere meglio le mutate gerarchie economiche, e sulla capacità di prestito da aumentare. I ministri e i governatori delle banche centrali dei paesi membri del Fondo monetario internazionale non sono infatti riusciti a trovare un accordo su un piano sostenuto dagli Stati Uniti per aumentare i finanziamenti dell’istituzione senza dare più azioni alla Cina e ad altri grandi mercati emergenti, ma hanno promesso un “aumento significativo” delle risorse di prestito entro la fine dell’anno, come ha annunciato la presidente dell’International Monerary and Financial Committee, l’organo più rappresentativo Fmi, il ministro dell’Economia spagnolo Nadia Calvino.

Nella sua dichiarazione Calvino ha chiesto nuove quote di contributo che “manterrebbero almeno l’attuale dotazione di risorse del Fondo” mentre stanno scadendo accordi di prestito bilaterali per un valore complessivo di 185 miliardi di dollari. Le quote, apportate dai paesi membri in proporzione alla loro partecipazione azionaria, rappresentano solo circa il 40% dei circa mille miliardi di dollari del FMI in termini di prestiti, e il Fondo afferma che una percentuale maggiore di quote fornirebbe maggiore certezza sui prestiti man mano che gli shock economici aumentano.

In questo contesto il piano del Tesoro Usa caldeggiato dal segretario Janet Yellen prevede che i paesi contribuiscano con nuovi fondi di quota in proporzione alle loro attuali partecipazioni – invariate dal 2010 – e aveva ottenuto il sostegno dei paesi del G7, dell’India e di una serie di altri mercati emergenti. Di diverso avviso la Cina, la cui economia è ora tre volte più grande di quella del 2010, e che ha continuato a sollecitare una riforma che preveda per Pechino una maggiore quota di azioni del FMI. Il governatore della Banca popolare cinese Pan Gongsheng ha dichiarato in una dichiarazione alla riunione dell’IMFC che Pechino vuole sia un aumento delle quote che un riallineamento delle azioni “per riflettere il peso relativo dei membri nell’economia globale e rafforzare la voce e la rappresentanza dei mercati emergenti e in via di sviluppo”.

I membri dell’IMFC hanno concordato di aggiungere un terzo presidente del comitato esecutivo dell’FMI per rappresentare i paesi africani, un elemento chiave per il “piano di quote equiproporzionali” degli Stati Uniti. Pan ha affermato che la Cina ha sostenuto questa mossa, ma si tratta di una questione separata dalla formula di partecipazione azionaria. Un funzionario del Tesoro americano ha detto ai giornalisti che, nonostante l’assenza di un accordo definitivo, ci sono stati buoni progressi sulla questione delle quote, con i paesi che parlano delle loro posizioni e un accordo “sempre più probabile” entro ottobre.

Una posizione, quella Usa, sostanzialmente condivisa dalla delegazione italiana guidata dal ministro Giancarlo Giorgetti: “Con sfide così formidabili in vista in un contesto di elevata incertezza – ha affermato nel suo intervento consegnato al Imfc – il ruolo chiave del Fondo è ancora più importante il centro della rete di sicurezza finanziaria globale (GFSN) dovrebbe essere pienamente preservato. “Questo richiede – ha aggiunto Giorgetti – che il Fondo continui ad essere dotato di una solida dotazione finanziaria. Ci sforziamo almeno di mantenere le risorse complessive del Fondo, aumentando al tempo stesso la quantità di quote per dotare il Fondo con una quota maggiore di risorse più stabili e immediatamente utilizzabili. Raggiungere questo obiettivo costituirà un risultato fondamentale della 16a revisione generale delle quote, verso la quale manteniamo il nostro impegno di concluderla entro dicembre 2023”. Ma a dividere i Paesi c’è anche il crescente conflitto tra Israele e Gaza. Il direttore del Fmi Kristalina Georgieva e Georgieva nella conferenza stampa finale tenuta insieme a Calvino ha dato conto delle possibili incognite per il futuro legate al conflitto. “Posso dire che lo shock che le persone hanno provato è emerso dai nostri incontri”, ha detto Georgieva, sottolineando che questi sentimenti si sono spostati dagli attacchi contro “civili innocenti” in Israele alla “necessità di trovare ora modi per prevenire la perdita di vite civili a Gaza. Quello che vediamo, ovviamente, è il riconoscimento che questa è un’altra fonte di incertezza”. Anche il Development Committee, l’organo di governo della Banca Mondiale non è stato in grado di emettere un comunicato congiunto, sebbene abbia notato in una dichiarazione del suo presidente che la “la maggior parte dei membri” ha sostenuto il linguaggio dei leader del G20 sulla guerra in Ucraina.

Vino, il 28 e 29 ottobre 100 Metodo Classico lombardi a Cavriana

Vino, il 28 e 29 ottobre 100 Metodo Classico lombardi a CavrianaMilano, 15 ott. (askanews) – Sabato 28 e domenica 29 ottobre la cinquecentesca Villa Mirra di Cavriana (Mantova) accoglierà 50 Cantine e 100 etichette di Metodo Classico lombarde in occasioned “Colline in Bolle”. L’evento è organizzato da La Strada dei Vini e dei Sapori Mantovani, da Onav Lombardia e dal Comune di Cavriana, con il patrocinio della Regione Lombardia.

“Poter parlare dell’importanza delle diverse espressioni della spumantistica lombarda è una soddisfazione, perché enfatizza la forza dell’unione ed esprime la ricchezza culturale dei nostri territori” ha affermato il delegato Onav di Mantova, Matteo Battisti, spiegando che, tra le altre, saranno presenti le Denominazioni Oltrepò Pavese Docg, Garda Doc e Lugana Doc, Franciacorta Docg, Terre del Colleoni Doc e Alpi Retiche Igt. Inoltre, sabato alle 11 si terrà il convegno “Metodo Classico & Grana Padano – due eccellenze lombarde” cui seguirà un buffet per i partecipanti, e alle 17 la masterclass “Effervescenza… una esperienza multisensoriale” guidata da Daniela Guiducci.

“Durante la manifestazione – ha aggiunto il direttore de La Strada dei Vini e dei Sapori Mantovani, Federico Patera, sarà possibile scoprire e assaggiare specialità gastronomiche del territorio attraverso il corner dedicato proprio al food: il valore della scoperta è il punto focale di questa manifestazione”.

”Codice Carla”, il docufilm omaggio a Carla Fracci evento al cinema

”Codice Carla”, il docufilm omaggio a Carla Fracci evento al cinemaRoma, 15 ott. (askanews) – Su Carla Fracci sembra sia già stato raccontato tutto. Tuttavia, c’è ancora qualcosa da dire su questa ballerina eccezionale. Cosa si nasconde dietro tutte le interviste e gli aneddoti continuamente ripetuti? In che modo è diventata l’étoile che il mondo celebra ancora oggi? E come la sua esperienza può essere utile a tutti coloro che sognano di diventare artista? È da qui che prende vita “Codice Carla”, il film documentario scritto e diretto da Daniele Luchetti e prodotto da Anele e Luce Cinecittà con Rai Cinema che arriverà al cinema solo il 13, 14 e 15 novembre (elenco sale a breve su nexodigital.it e prevendite aperte dal 18 ottobre) per omaggiare la grande artista.

Intrecciando rare interviste e immagini di repertorio alle testimonianze d’eccezione di Roberto Bolle, Jeremy Irons, Marina Abramovic, Carolyn Carlson, Eleonora Abbagnato, Alessandra Ferri, Enrico Rava, Chiara Bersani, Beppe e Francesco Menegatti, Luisa Graziadei, Vittoria Regina, Gaia Straccamore, Hanna Poikonen, il film mostra come Carla Fracci (1936-2021) fosse molto più di una ballerina famosa. Era un’insegnante, un’attrice, un’interprete, una donna modesta e laboriosa. Ma cosa l’ha resa un’icona? Qual era il suo codice e qual è il codice di quegli artisti e performer che, col corpo, il movimento e la musica, si confrontano ogni giorno? Per rispondere a queste domande, Daniele Luchetti si concentra sulla vita dell’artista anziché sulla sua biografia cronologica, con l’obiettivo di ispirare i giovani attraverso un’analisi di quella straordinaria esperienza. Ad accompagnarci in questo percorso di danza e parole, le musiche degli Atoms For Peace edite da Thom Yorke e Sam Petts-Davies, con Thom Yorke a ricoprire anche il ruolo di Music Supervisor del film.

”Invisible City”, la mostra fotografica di Gaido in Versilia

”Invisible City”, la mostra fotografica di Gaido in VersiliaRoma, 15 ott. (askanews) – In occasione della seconda edizione di Pietrasanta Design Week-end, il Complesso Monumentale Chiostro di Sant’Agostino della cittadina versiliese ospita dal 19 ottobre al 10 dicembre 2023 la mostra di Veronica Gaido INVISIBLE CITY a cura di Maria Vittoria Baravelli.

L’esposizione è una serie fotografica, nata nel 2015 e ancora in fieri, per cui l’artista si è ispirata al celebre romanzo omonimo di Italo Calvino. La mostra, dopo essere stata ospitata al Consolato generale d’Italia a New York da maggio a settembre 2023, approda in Italia e sarà uno degli eventi di punta di Pietrasanta Design Week-end. Da New York a Pechino, da Miami a Tokyo, gli edifici di queste grandi metropoli si trasformano passando attraverso l’occhio di Veronica Gaido e diventano sostanza viva, pura luce. L’artista fa diventare la materia dura delle architetture monumentali fluida, flessibile, sinuosa; tratta i grattacieli come fossero canne di bambù mosse dal vento, percorse dalla luce, dal tempo e dalle sue emozioni, in una visione che guarda alla pittura futurista del primo Novecento, ma che diventa futuristica.

Un vero e proprio passaggio di materia dove il solido diventa fluido e vibrante, creando delle immagini che attraggono e respingono allo stesso tempo e che, trasportando la mente nella sfera del sublime, fanno correre l’immaginazione e danno vita a spazi e mondi altri. In questo modo, Veronica Gaido non è solo una fotografa, ma una pittrice della realtà, un’artista che dipinge con la luce per farci vedere il mondo con una nuova prospettiva, ricordandoci che la bellezza è ovunque, se siamo disposti a osservare con attenzione e sensibilità. Le sue immagini sono più di semplici scatti: sono pennellate di colore, luce ed emozione. Ogni foto racconta una storia, cattura un momento, e ci invita a vedere il mondo con occhi diversi.

L’artista spesso parte da una fonte letteraria per dare vita ai suoi lavori, come in questo caso in cui è stata ispirata da Italo Calvino, di cui ricorrono proprio i cento anni dalla nascita, e da quel Marco Polo delle Città invisibili che descrive città immaginifiche, fantastiche, ma dalle possibilità illimitate, come quelle di Veronica Gaido. Veronica Gaido, utilizzando la lunga esposizione e componendo e scomponendo i soggetti che ritrae, siano essi corpi o architetture, come in questo caso, ci restituisce una sua personale interpretazione delle realtà e delle emozioni che quel preciso pezzo di mondo ha suscitato in lei.

“D’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda”, questa citazione di Italo Calvino sembra incarnare il sentimento che emerge dal lavoro fotografico di Veronica Gaido intitolato “INVISIBLE CITY”, in omaggio al celebre romanzo dello scrittore”, scrive Maria Vittoria Baravelli curatrice della mostra. “Una indagine attraverso le sue fotografie liquide delle città del mondo, dall’America al Giappone, dalla Cina all’Europa, per giungere oggi, in occasione della sua mostra, in Versilia, territorio in cui è nata”. L’esposizione racconta di come le architetture, totem della nostra contemporaneità esprimano le vite di chi i luoghi li vive, dimostrando quanto la sua fotografia sia più vicina all’arte che al reportage. Corpi vicini, lontani, sfumati, accennati o a malapena visibili. Nelle immagini di Veronica, sembra che esploriamo la superficie delle cose, cercando di unire i pezzi e di delineare tutte le vite che non sono le nostre, o che forse avremmo potuto vivere se fossimo dall’altra parte del mondo”.