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Tag: Sanremo 2023

Continua a Riyad l’ampio e complesso tour di Blinken in Medio oriente

Continua a Riyad l’ampio e complesso tour di Blinken in Medio orienteMilano, 14 ott. (askanews) – Continua l’ampio tour del segretario di Stato Usa Antony J. Blinken in Medio Oriente che secondo il Dipartimento di Stato rimarrà nell’area sino al 15 ottobre, mentre si consuma il conflitto israelo palestinese e l’Arabia Saudita sta congelando i piani sostenuti dagli Stati Uniti per normalizzare i legami con Israele, con un rapido ripensamento delle priorità di politica estera di Riyad. Il regno “ha deciso di sospendere le discussioni su una possibile normalizzazione con Israele e ha informato i funzionari americani”, è stato detto, mentre Blinken, è a Riyad nell’ambito del suo tour regionale Diplomazia di ampio respiro quella di Blinken. Ieri il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller ha detto che il Segretario di Stato ha parlato telefonicamente con il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede. “Il Segretario e il Cardinale hanno discusso delle preoccupazioni condivise sugli orribili attacchi terroristici di Hamas contro Israele e sulla necessità di aiutare a proteggere i più vulnerabili” hanno detto. “Il Segretario ha ringraziato il Cardinale Parolin per la forte dichiarazione del Papa a sostegno di Israele, affermando il diritto di Israele all’autodifesa e chiedendo il rilascio degli ostaggi” è stato aggiunto. Intanto oggi Israele ed Egitto hanno dato il via libera per consentire ai cittadini americani di lasciare la Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah, ha detto all’Afp un funzionario americano a condizione di anonimato.

Il tour di Blinken ha toccato e toccherà Israele, Giordania, Qatar, Bahrein, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti ed Egitto. Il Segretario – secondo gli Usa – ribadirà con la massima fermezza la sua condanna degli attacchi terroristici in Israele. E riaffermerà la solidarietà degli Stati Uniti al governo e al popolo di Israele. “Il segretario coinvolgerà i partner regionali negli sforzi per aiutare a prevenire la diffusione del conflitto, garantire il rilascio immediato e sicuro degli ostaggi e identificare meccanismi per la protezione dei civili” ha detto il Dipartimento.

Usa, Continua a Riyad ampio e complesso tour Blinken in M.O.

Usa, Continua a Riyad ampio e complesso tour Blinken in M.O.Milano, 14 ott. (askanews) – Continua l’ampio tour del segretario di Stato Usa Antony J. Blinken in Medio Oriente che secondo il Dipartimento di Stato rimarrà nell’area sino al 15 ottobre, mentre si consuma il conflitto israelo palestinese e l’Arabia Saudita sta congelando i piani sostenuti dagli Stati Uniti per normalizzare i legami con Israele, con un rapido ripensamento delle priorità di politica estera di Riyad. Il regno “ha deciso di sospendere le discussioni su una possibile normalizzazione con Israele e ha informato i funzionari americani”, è stato detto, mentre Blinken, è a Riyad nell’ambito del suo tour regionale

Diplomazia di ampio respiro quella di Blinken. Ieri il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller ha detto che il Segretario di Stato ha parlato telefonicamente con il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede. “Il Segretario e il Cardinale hanno discusso delle preoccupazioni condivise sugli orribili attacchi terroristici di Hamas contro Israele e sulla necessità di aiutare a proteggere i più vulnerabili” hanno detto. “Il Segretario ha ringraziato il Cardinale Parolin per la forte dichiarazione del Papa a sostegno di Israele, affermando il diritto di Israele all’autodifesa e chiedendo il rilascio degli ostaggi” è stato aggiunto. Intanto oggi Israele ed Egitto hanno dato il via libera per consentire ai cittadini americani di lasciare la Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah, ha detto all’Afp un funzionario americano a condizione di anonimato.

Il tour di Blinken ha toccato e toccherà Israele, Giordania, Qatar, Bahrein, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti ed Egitto. Il Segretario – secondo gli Usa – ribadirà con la massima fermezza la sua condanna degli attacchi terroristici in Israele. E riaffermerà la solidarietà degli Stati Uniti al governo e al popolo di Israele. “Il segretario coinvolgerà i partner regionali negli sforzi per aiutare a prevenire la diffusione del conflitto, garantire il rilascio immediato e sicuro degli ostaggi e identificare meccanismi per la protezione dei civili” ha detto il Dipartimento.

Autonomia, Occhiuto: definire Lep e risorse o riforma aspetta

Autonomia, Occhiuto: definire Lep e risorse o riforma aspettaMonza, 14 ott. (askanews) – Definire i Lep e quantificare e stanziare le risorse prima di varare la riforma dell’Autonomia Autonomia, “oppure si aspetta”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, parlando dal palco della convention degli amministratori locali di Forza Italia.

“Avevamo chiesto di definire i Lep prima di varare la riforma, Calderoli ci aveva detto di sì, ora pacta sunt servanda. O si stabiliscono i livelli essenziali delle prestazioni, e si quantificano e si ottengono le risorse per finanziarli, oppure si aspetta, perchè l’autonomia differenziata deve intervenire nello stesso momento. Cogliamo la sfida, ma tutti i territori devono poter competere ad armi pari”, ha detto Occhiuto. Chesi è detto “favorevole a una discussione” sull’autonomia, perchè “Fi ha amministratori che vogliono cogliere la sfida competitiva con le altre Regioni. Non ho alcun pregiudizio verso l’autonomia differenziata: ad esempio il porto di Gioia Tauro genera 7 miliardi di entrate per l’erario; la nostra Regione è una miniera anche per le rinnovabili. Se si sottoponessero a intese, sarei ben felice”, ha spiegato.

Shah, Asilo Savoia e Montespaccato calcio a Marcia Memoria

Shah, Asilo Savoia e Montespaccato calcio a Marcia MemoriaRoma, 14 ott. (askanews) – L’Azienda pubblica di servizi alla persona “Asilo Savoia” e il “Gruppo Sportivo Montespaccato” parteciperanno alla Marcia della Memoria in occasione dell’80° anniversario del rastrellamento degli ebrei di Roma promossa dalla Comunità Ebraica di Roma, la Comunità di Sant’Egidio e Roma Capitale. “Riteniamo particolarmente importante – a maggior ragione in questo momento – rafforzare nella memoria collettiva e soprattutto in quella delle giovani generazioni come quanto accaduto il 16 ottobre 1943 rappresenti una macchia indelebile nella storia della nostra Città e dell’umanità e un monito contro ogni rigurgito di antisemitismo nel nostro Paese e nel mondo intero”. Per queste ragioni una delegazione di atlete e atleti del Montespaccato Calcio, unitamente ai loro dirigenti, si unirà ai partecipanti alla “Marcia della Memoria”. Da anni Asilo Savoia e Montespaccato Calcio portano infatti avanti un’azione educativa e di sensibilizzazione sulla lotta ad ogni forma di discriminazione e antisemitismo, realizzando attività in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma, coinvolgendo bambini e ragazzi della Scuola Calcio e delle squadre giovanili sul tema della Shoah e promuovendo iniziative di sensibilizzazione ad hoc quali il fumetto, destinato alle scuole, “Liberare Roma”, dedicato al periodo dell’occupazione nazifascista della Città e che rievoca per l’appunto il rastrellamento degli ebrei romani e l’eccidio delle fosse ardeatine. “Siamo sempre più convinti – dichiara il Presidente di Asilo Savoia Massimiliano Monnanni – che lo sport di base possa e debba diventare innanzitutto luogo di educazione alla cittadinanza dei nostri ragazzi. Ci auguriamo quindi – conclude – che l’esempio del Montespaccato Calcio venga seguito da molte altre società sportive capitoline e che lunedì la Marcia promossa da Comunita Ebraica, Comunità di S. Egidio e Roma Capitale veda una massiccia presenza del mondo dello sport e del calcio romano”.

Schlein: Hamas è nemica della causa palestinese, va isolata

Schlein: Hamas è nemica della causa palestinese, va isolataFirenze, 14 ott. (askanews) – “La nostra preoccupazione sul Medioriente è fortissima, abbiamo condannato l’attacco di Hamas, è stata una scelta quella di attaccare i civili che ha chiarito la vera natura di Hamas… Non possiamo accettare quella violenza”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, alla festa del Foglio a Firenze. “Dobbiamo isolare Hamas rispetto al popolo palestinese, serve uno sforzo diplomatico dell’Ue e anche del governo italiano” ha proseguito.

“Hamas vuole distruggere Israele e noi abbiamo sempre difeso il diritto di Israele ad esistere”, ma “la scelta di Hamas non può ricadere sui civili palestinesi” ha aggiunto ribadendo che “Hamas è nemica della causa palestinese”.

Il Papa dice che le guerre sono sempre sbagliate

Il Papa dice che le guerre sono sempre sbagliateCittà del Vaticano, 14 ott. (askanews) – “Le guerre sono sempre sbagliate”. A ribadire la sua posizione è Papa Francesco che, in un libro del giornalista Domenico Agasso, risponde così ad alcune domande di bambini che costituiscono il contenuto del volume dal titolo: “”Cari bambini…il Papa risponde alle vostre domande”. A un bimbo che gli chiede perchè gli adulti vogliono sempre fare la guerra il Papa risponde: “Perché quando si diventa adulti si rischia di cadere nella tentazione di diventare egoisti, e di volere così il potere e i soldi. Anche a costo di fare la guerra contro qualche altro Paese che è un ostacolo a questo obiettivo di potenza, oppure che ha un capo con gli stessi scopi. Pur sapendo che significa uccidere altre persone. Troppo spesso, nella storia, – afferma ancora Francesco – chi è diventato capo di una nazione non ha saputo frenare il suo desiderio di essere il più forte di tutti, di comandare il mondo. Si chiama ‘interesse imperiale’, lo studierete a scuola nei libri di storia. Oggi nel pianeta ci sono tante guerre e violenze, e anche se c’è chi dice che a volte sono giuste, non ho dubbi che capirete che invece sono sempre sbagliate. Le guerre sono sempre sbagliate”.

Infine a chi gli ha chiesto se mai si potrà arrivare alla pace nel mondo, il Papa ha risposto: “Sì, non bisogna rassegnarsi la pace è possibile, raggiungibile. Io ho speranza che prima o poi i ‘grandi’ capiranno che in un mondo completamente in pace si vive tutti meglio. Però occorre che tutti si impegnino a posare le armi, a disinnescare la violenza, a non provocare tensioni e scontri. E a sradicare dal proprio cuore la voglia di prevaricare sull’altro, la sete di dominio e di denaro. Nei nostri cuori ci deve essere solo amore per il prossimo, cioè le persone che ci sono vicine e lontane, in particolare quelle che soffrono o sono in difficoltà per qualche motivo. E questo dovrebbe valere anche tra i capi delle nazioni del pianeta. Se tutti vivessimo in questo modo ci sarebbe meno aggressività e anche meno paura: saremmo tutti più sereni, contenti. L’amore sconfigge la guerra e rende felici”.

Tajani: c’è una bella differenza tra Hamas e i palestinesi

Tajani: c’è una bella differenza tra Hamas e i palestinesiRoma, 14 ott. (askanews) – “La situazione è molto complicata, l’Italia sta facendo il possibile per evitare danni enormi alla popolazione civile palestinese, sono stato in Egitto, sono stato in Giordania, stiamo lavorando, noi siamo per i corridoi umanitari”. Lo ha detto il ministro degli esteri, Antonio Tajani, a margine della sua visita al villaggio Coldiretti, la kermesse dell’associazione dei coltivatori diretti in corso al Circo Massimo di Roma.

“C’è una bella differenza tra Hamas e i palestinesi – ha sottolineato Tajani -, stiamo lavorando con i paesi arabi affinché convincano Hamas a non usare i civili come scudi umani, i palestinesi sono vittime di Hamas e fra questi ci sono tanti cristiani, mi auguro che si possano salvaguardare anche le chiese cristiane della striscia di Gaza”.

Golf, Jacopo Vecchi Fossa campione assoluto di PGA Italiana

Golf, Jacopo Vecchi Fossa campione assoluto di PGA ItalianaRoma, 14 ott. (askanews) – Partiva per l’ultimo giro due colpi indietro, ha chiuso due colpi avanti. Jacopo Vecchi Fossa vince il flagship event di PGA Italiana con uno score totale di 199 (69-66-64), 17 colpi sotto il par del campo, il percorso La Rocca del Golf del Ducato apprezzato e applaudito dai giocatori per le condizioni impeccabili. Riparte con fiducia il ventinovenne giocatore di modena dopo una stagione sul Challenge Tour, dove ha portato a casa solo due top ten in tredici gare. Carta persa e la qualifying school per il prossimo anno che si ferma al primo stage. Ma a Parma in quest’ultima giornata rende tutto facile. “Finalmente ho trovato delle buone sensazioni (soprattutto i ferri al green), il putt ha funzionato e ho imbucato un approccio per l’eagle alla 7 (il colpo più bello di tutta la gara, che ha dato una svolta al giro partito un po’ lento)”. Un colpo che lo ha portato in alto nel tabellone (dove oggi figurano quattro birdie e due eagle) verso una vittoria (la seconda nel PGAI Championship, dopo quella del 2019 ad Antognolla, Perugia) che regala una svolta anche alla fiducia da mettere nella prossima stagione. «Jacopo deve solo credere di più in se stesso quando si alza l’asticella», così il suo coach di lunga data Giorgio Grillo. Cosa manca per fare un salto di qualità? “In realtà devo migliorare un po’ in tutti i reparti del gioco. Nel Challenge il livello è altissimo e si combatte per accedere al tour maggiore con soli venti posti disponibili”. Tante vittorie italiane quest’anno, “ci siamo sentiti davvero una squadra, io c’ero e le ho viste tutte”. Intanto nel 2024 il pro emiliano farà un passo indietro e sarà impegnato sull’Alps Tour.

Ci ha provato Gregorio De Leo (201, 64-70-67), il giocatore biellese leader dopo un round: tre colpi guadagnati nelle prime tre buche e poi quattro persi alla 4, con un out e una palla ingiocabile. Di lì in poi ha mostrato grande resilienza, aggiungendo sei birdie, un eagle e due bogey per giocarsi il secondo posto con Luca galliano, in campo con lui. Ma il 38enne nato a Lugano (con doppio passaporto e doppia PGA di appartenenza), leader ieri, non ha avuto il putt dalla sua parte. ma contento per aver segnato tre score senza perdere un solo colpo. Chiude terzo con 203, 66-67-70. Sonno quarti parimerito con 206 Cristiano Terragni (69-68-69) e Manfredi Manica (67-70-69); sesto Luca Cianchetti (207, 70-68-69); settimi con 208 Lorenzo Gagli (71-72-65), il neo campione seniores Emanuele Canonica (70-69-69) e Riccardo Bregoli (68-70-70); decimi con 210 Giovanni Manzoni (73-69-68) e Davide Buchi (69-66-75), per una frazione anche in vetta al leaderboard. Finisce 21esima Federica Piovano (215, 70-73-72), la proette di casa che si è messa in gioco per il titolo assoluto con i colleghi uomini chiudendo la gara sotto par (-1).

E’ morta la poetessa Louise Gluck, fu Nobel per la letteratura nel 2020

E’ morta la poetessa Louise Gluck, fu Nobel per la letteratura nel 2020Roma, 14 ott. (askanews) – È morta -riferisce la Bbc – all’età di 80 anni Louise Glück, poetessa americana e premio Nobel per la letteratura.

La Gluck ha ricevuto il Nobel nel 2020, diventando la prima poetessa americana a vincere l’onore dai tempi di TS Eliot più di 70 anni prima. Le sue poesie parlavano spesso di trauma e disillusione, con la sua poesia più famosa, “Mock Orange”, che metteva in discussione il valore dell’amore e del sesso. In Italia la sua opera è pubblicata da “Il Saggiatore”.

La morte di Glück è stata confermata venerdì dai suoi editori. “La poesia di Louise Gluck dà voce al nostro diffidente ma instabile bisogno di conoscenza e connessione in un mondo spesso inaffidabile”, ha detto in una nota il suo editore di lunga data Jonathan Galassi. “Il suo lavoro è immortale.” Un’amica ha detto al New York Times che la poestessa è morta di cancro nella sua casa di Cambridge, nel Massachusetts.

I giudici del Nobel nel 2020 l’hanno elogiata per ½la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende universale l’esistenza individuale». La Cluck vinse il Premio Pulitzer nel 1993 per la sua raccolta The Wild Iris, un libro di poesie che trattava temi di sofferenza, morte e rinascita. Tra i suoi altri riconoscimenti il Bollingen Prize for Poetry del 2001, il Wallace Stevens Award, assegnato nel 2008, il National Book Award nel 2014 e una National Humanities Medaglia, assegnata nel 2015 da Barack Obama.

Fmi, crescita economica America latina frenerà al 2,3% quest’anno

Fmi, crescita economica America latina frenerà al 2,3% quest’annoMarrakech, 14 ott. (askanews) – Quest’anno l’America latina frenerà la sua crescita economica al 2,2% dopo la ripresa dalla pandemiache aveva visto registrare un +4,1% nel 2022, a causa del rallentamento in corso nella maggior parte del mondo. Lo prevede il Fondo Monetario Internazionale specificando che l’inflazione generale della regione, escluse Argentina e Venezuela, passerà al 5% nel 2023 e al 3,6% nel 2024, rispetto al 7,8% del 2022.

“L’America Latina ha dovuto far fronte ai recenti shock globali e si registra un forte declino nel 2022 e nel 2023, ma la crescita è debilitante”, ha indicato in una comunicazione il direttore del Dipartimento dell’emisfero occidentale del Fondo monetario internazionale (FMI), Rodrigo Valdés. E questo è dovuto all’indebolimento della domanda esterna ed interna, da parte dei giovani, e ad altri effetti dell’apprezzamento delle monete in altri paesi. A livello regionale, i principali rischi riguardano l’inflazione e le tensioni sociali, oltre agli sviluppi del clima, che risente delle basse e medie temperature in tutta l’America Centrale e nei Caraibi. Il Fondo avverte inoltre del possibile impatto che potrebbe provocare il fenomeno meteorologico El Niño nella regione, dove “potrebbe incidere negativamente sull’attività economica”.