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Tag: Sanremo 2023

Meloni da giovedì a Granada, lavora su migranti e pace con Scholz

Meloni da giovedì a Granada, lavora su migranti e pace con ScholzGranada, 4 ott. (askanews) – Sfruttare il sostegno ottenuto al Med9 di Malta per cercare di ottenere “passi avanti concreti” dell’Ue sulla gestione dei migranti. E’ questo l’obiettivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, da domani a Granada in Spagna per un doppio appuntamento: prima la riunione della Comunità politica europea, poi il Consiglio europeo informale in vista del summit “formale” in programma a Bruxelles a fine mese.

Gli incontri di Granada arrivano a pochi giorni dal Med9 di Malta, dove l’Italia è riuscita a far inserire nella dichiarazione finale un ampio supporto alle sue richieste per la gestione delle migrazioni, anche rispetto al Memorandum sulla Tunisia (la cui attuazione appare però a rischio, viste le resistenze di Tunisi ad accettare le condizioni poste). Il tema dei migranti è stato inserito nell’agenda di Granada su richiesta di Meloni e il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, nella sua consueta lettera di convocazione, l’ha indicata come la questione “più pressante” sul tavolo in questo momento. Dunque Meloni intende sfruttare la ‘scia’ del Med9. Se però a Malta era complessivamente facile trovare una consonanza tra i Paesi del Mediterraneo, più direttamente toccati dal problema degli sbarchi, al Consiglio europeo ci sono sensibilità – quelle dei Paesi del nord – diverse. Lo dimostrano le tensioni dei giorni scorsi con la Germania, non ancora rientrate, culminate nell’emendamento di Berlino al Patto per le migrazioni e l’asilo a favore delle Ong con il conseguente stop dell’Italia all’accordo. Dopo il ‘gelo’, le diplomazie dei due Paesi hanno lavorato – e stanno lavorando – per cercare una soluzione di compromesso “che possa soddisfare tutti”, sottolineano fonti italiane. L’obiettivo è avvicinare le posizioni e ufficializzare la ‘pace’ in un bilaterale tra Meloni e Scholz, al momento però non ancora fissato. Proprio oggi, peraltro, il vicepresidente della Commissione Margaritis Schinas ha sollecitato la rapida approvazione del Patto, che procede lentamente non solo per la ‘querelle’ tra Roma e Berlino. Se l’argomento migranti sarà toccato, il focus del Consiglio informale è però molto più generale e sarà una riflessione su quanto fatto dall’Ue dopo la pandemia da Covid e l’invasione dell’Ucraina, sui risultati raggiunti e su quel che rimane da fare, anche con lo sguardo alla prossima legislatura europea, che avrà una nuova “Agenda strategica”. Dunque si dovrà discutere di indipendenza strategica, di rafforzamento della base industriale, di potenziamento della difesa comune e dell’industria della difesa. Se non è previsto, almeno ufficialmente, un confronto sulla nuova governance europea, si parlerà invece di allargamento, dal momento che a dicembre la Commissione presenterà i report su Ucraina, Moldavia e Georgia e poi il Consiglio dovrà decidere se dare via libera ai negoziati per l’ingresso. “Adesso – sottolineano le fonti – tutti i Paesi valutano positivamente l’allargamento, per rendere l’Unione più forte e autonoma, ma il tema è come adattare le regole e i meccanismi a un campo ancora più vasto, a maggior ragione con un eventuale partner rilevante come l’Ucraina”. Si dovrà quindi rivedere l’assetto dell’Ue, da un punto di vista istituzionale, ad esempio sui meccanismi di voto; sul budget; sulle politiche da mettere in campo. Basti pensare, a questo proposito, a come cambierebbe la Politica agricola comune (Pac) con l’ingresso di un gigante agricolo come Kiev. L’Italia, da parte sua, è favorevole all’allargamento, con le opportune misure, ma in particolare ha la “priorità” dell’ingresso dei Balcani occidentali, a partire dall’Albania.

Prima del Consiglio, domani, si riunirà la comunità politica europea, con la partecipazione (probabilmente in presenza) del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La Cep, nata per iniziativa di Emmanuel Macron, tiene a Granada il suo terzo incontro, dopo quelli di Praga e Chisinau, mentre il quarto sarà ospitato l’anno prossimo nel Regno Unito. Dell’organismo fanno parte tutti i Paesi europei, anche quelli non aderenti all’Unione, con la significativa eccezione della Russia. Dopo gli interventi inaugurali della presidenza spagnola, della presidente della Commissione Ursula von der Leyen, di Michel e dello stesso Zelensky, si terranno quattro tavole rotonde parallele: sul multilateralismo; sull’energia; sulle competenze; su digitale e Intelligenza artificiale. In quest’ultima interverrà Meloni, che sul tema si sta impegnando molto, sottolineando (le ultime volte al G20 di Delhi e all’Assemblea generale dell’Onu) la necessità di governare un’innovazione tecnologica che vede come una “grandissima opportunità ma accompagnata anche da rischi”. Sull’IA Meloni ha avuto negli ultimi mesi molti incontri, anche con privati, e sarà uno degli argomenti al centro del G7 a presidenza italiana.

Dal 6 all’8 ottobre EurHop a Roma, salone birra artigianale

Dal 6 all’8 ottobre EurHop a Roma, salone birra artigianaleRoma, 4 ott. (askanews) – Al via EurHop, il Salone Internazionale della birra artigianale, di scena a Roma dal 6 all’8 ottobre al Salone delle Fontane dell’Eur: 800 le birre artigianali provenienti da tutta Italia perché quest’anno ‘EurHop – Roma Beer Festival’ ha deciso di fare un viaggio attraverso la produzione brassicola tricolore.

Due banconi da 45 metri ciascuno, con oltre 400 spine, vedranno alternarsi le migliori proposte brassicole nazionali selezionate da Manuele Colonna, uno tra i maggiori esperti del settore birrario italiano e internazionale. Vasta anche la gamma di stili e lavorazioni birrarie: dopo diverse stagioni scandite dalle Ipa e delle Apa, le chiare di stile americano, le produzioni più recenti stanno segnando un ritorno a birre meno amare, più beverine e a gradazione alcolica medio-bassa come le Pale Ale, le Bitter, le Mild, le Session Ipa di stile inglese o le Keller e le Helles di stile tedesco. Il comparto della birra artigianale italiano ha una produzione che negli ultimi vent’anni è cresciuta in maniera esponenziale e ha superato la soglia dei 500 mila ettolitri l’anno, con una quota di mercato pari al 3,3% del mercato complessivo della birra. Ad oggi il settore conta oltre 1200 microbirrifici e impiega oltre 93mila lavoratori, tra diretti e indiretti. I birrifici artigianali hanno sofferto le ripercussioni dell’aumento dei costi energetici (+180%) e delle materie per l’imballaggio (+30%), con l’aggravante della scadenza, il prossimo 31 dicembre, della riduzione delle accise per i microbirrifici (dati Consorzio Birra Italiana).

Ue lancia inchiesta anti-sussidi su veicoli elettrici cinesi

Ue lancia inchiesta anti-sussidi su veicoli elettrici cinesiBruxelles, 4 ott. (askanews) – La Commissione europea ha annunciato oggi di aver lanciato l’attesa inchiesta anti-sussidi contro le importazioni di auto elettriche a batteria dalla Cina. Lo ha riferito a Bruxelles Olof Gill, portavoce della Commissione responsabile per Commercio e Agricoltura, durante il briefing quotidiano per la stampa.

La decisione era stata preannunciata dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen durante il suo discorso su “lo stato dell’Unione”, il mese scorso a Strasburgo. L’indagine lanciata oggi può durare fino a 13 mesi al massimo, ha aggiunto il portavoce, precisando che comunque “dei dazi provvisori anti-sussidi possono essere imposti già dopo nove mesi, per essere poi confermati quattro mesi dopo”.

Gill ha anche assicurato che l’indagine è in linea con le regole Ue e “soprattutto” con quelle dell’Organizzazione mondiale del Commercio (Wto), che è “basata sui fatti” e che saranno consultati l’industria e la stessa controparte cinese. Alla domanda di un giornalista cinese su cosa siano i “sussidi illegali”, e se non siano da considerare illegali anche le sovvenzioni all’industria Usa delle auto elettriche previste dall’”Inflation Reduction Act” americano (Ira), il portavoce ha replicato che l’inchiesta sulle auto elettriche cinesi “è basata su una ampia e complessiva raccolta di prove”, sufficiente per giustificare la decisione di lanciarla; quanto al carattere “illegale” dei sussidi, ha aggiunto, “la Wto ha una definizione di sussidi illegali dal lato dell’offerta molto precisa (‘very prescriptive’, ndr)”.

Infine, sull’Ira americana Gill ha puntualizzato che “non ci sono prove di un forte aumento (‘surge’, ndr) delle importazioni di veicoli elettrici dagli Usa in un breve periodo di tempo”, e perciò in questo caso per l’Ue “non c’è giustificazione per lanciare un’inchiesta” anti-sussidi.

Una reliquia del saio di san Francesco sarà custodita ad Anghiari

Una reliquia del saio di san Francesco sarà custodita ad AnghiariRoma, 4 ott. (askanews) – L’unità pastorale di Anghiari sarà custode di una reliquia del saio di san Francesco. Lo ha annunciato il vescovo di Arezzo monsignor Andrea Migliavacca a conclusione della Messa celebrata nella basilica del santuario di La Verna in occasione della solennità di san Francesco d’Assisi, patrono d’Italia. La reliquia verrà collocata all’inizio del 2024, in data ancora da definire, nella chiesa di Santa Croce in Anghiari.

“Sono molto contento che questa reliquia così preziosa giunga ad Anghiari perché è un’occasione di particolare ricchezza spirituale e di possibile devozione a san Francesco – dice il vescovo Andrea Migliavacca -. È un grande arricchimento per la comunità e la parrocchia di Anghiari. La nuova collocazione consentirà sia la custodia che la preghiera e l’incontro con la testimonianza di san Francesco. Ringrazio a questo riguardo don Alessandro Bivignani, la parrocchia, la famiglia Barbolani e la congregazione delle Suore del Cenacolo, che con le loro diverse responsabilità hanno reso possibile questa presenza. Inoltre, l’arrivo delle reliquie avviene nell’anno in cui ci apprestiamo a vivere gli 800 anni delle stimmate di san Francesco, quindi una ricchezza ancora più grande”. Nel suo peregrinare verso La Verna, san Francesco era solito sostare presso il castello di Montauto, nei pressi di Anghiari, ospite del conte e amico Alberto Barbolani. Anche nel 1224, dopo aver ricevuto le stimmate, vi sostò per alcuni giorni. Qui il conte Alberto gli donò un nuovo saio ricevendo in cambio il vecchio e logoro abito. La famiglia Barbolani custodì la reliquia fino al 1502 quando il saio fu preso con le armi dalla Repubblica fiorentina e trasferito prima nel convento del Monte alle Croci presso Firenze e poi nella chiesa di Ognissanti. Soltanto nel 2001 fu trasferito alla Verna.

La reliquia del saio di san Francesco che verrà custodita in Anghiari è un lembo di questo saio oggi collocato a La Verna e ha una dimensione di circa 5 centimetri per 10. Fino ad oggi si trovava nel convento di Montauto, edificato con forme cinquecentesche da Federigo Barbolani nei pressi del castello, per ribadire la vicinanza della famiglia a san Francesco. La reliquia verrà adesso sistemata all’interno della chiesa di Santa Croce, nel centro storico in Anghiari, dove la tradizione vuole che san Francesco, di ritorno ad Assisi dalla Verna, abbia piantato una croce di legno a terra per benedire il paese. Fra il 1499 e il 1534 fu poi edificata la chiesa con l’annesso convento francescano dal beato Bartolomeo Magi. “La comunità di Anghiari è estremamente felice per questo storico avvenimento. Nella chiesa che il beato Bartolomeo volle a perenne monumento del passaggio di san Francesco in paese, dimorerà, assieme alla reliquia del beato, anche il saio del Poverello di Assisi. Grazie al vescovo Andrea per la sensibilità dimostrata verso la comunità di Anghiari; grazie anche alla famiglia Barbolani e alla congregazione delle Suore del Cenacolo con le quali abbiamo dialogato molto in questi anni per giungere a questo felice esito. L’augurio è che Anghiari possa essere un luogo di spiritualità francescana e attorno alla reliquia di san Francesco possa esserci un rinnovamento della fede delle nostre comunità parrocchiali”.

Strage dell’autobus a Mestre, Zaia: tutto fa pensare a un malore

Strage dell’autobus a Mestre, Zaia: tutto fa pensare a un maloreMilano, 4 ott. (askanews) – “Sono circa 5-6 le persone gravi che ci preoccupano”, tra cui alcuni minori. Così il presidente del Veneto Luca Zaia sulla strage dell’autobus a Mestre. “La mole della tragedia impone uno sforzo non indifferente anche sul fronte della mediazione linguistica: abbiamo croati, tedeschi, ho sentito stanotte l’ambasciatore della Spagna, ucraini, francesi”.

“Un’autentica tragedia”, così Luca Zaia all’ingresso in ospedale a Mestre, per un brefing per le autorità sanitarie. “Qui abbiamo attivato un centro ascolto, di supporto psicologico, anche di mediazione linguistica”. Zaia ha fatto sapere che i tre giorni di lutto regionale sono stati autorizzati, mentre si attendono le prime conclusioni delle indagini della magistratura. “Tutto fa pensare a un malore”, ha precisato Zaia ma non sono da escludere altre cause, ad esempio un guasto tecnico. “L’autobus è di nuova generazione, elettrico, del 2022, può starci qualche perplessità – ha precisato Zaia -. Anche perché Alberto Rizzotto, l’autista, viene data come autista esperto, supereferenziato, una persona per bene”.

Debutta a Milano il Sistina Chapiteau, il primo teatro itinerante

Debutta a Milano il Sistina Chapiteau, il primo teatro itineranteRoma, 4 ott. (askanews) – Non poteva che essere Milano, con la sua attenzione alla cultura, allo spettacolo dal vivo e al Musical in particolare, la città ideale in cui accendere per la prima volta le luci del Sistina Chapiteau, la grande novità progettata e realizzata da Massimo Romeo Piparo per portare in scena su tutto il territorio nazionale i grandi spettacoli del Tempio della Commedia musicale italiana. Fervono già i lavori per l’inaugurazione, attesa per il 13 dicembre, quando nell’imponente struttura allestita nel centralissimo Scalo Farini, andrà in scena per tutte le festività natalizie l’attesissimo “CATS”, la grande produzione di Piparo che nella scorsa Stagione ha già registrato numeri record, grazie all’intensa interpretazione di Malika Ayane e di uno strabiliante cast di “artisti-gatti”.

Testimone e al tempo stesso perfetta madrina del debutto di questo grande Teatro viaggiante sarà proprio Milano che con generosità ed entusiasmo, come dimostra il patrocinio già concesso all’iniziativa dal sindaco Giuseppe Sala, è pronta ad accogliere questo progetto dalle potenzialità straordinarie. Nel cuore di una città da sempre sensibile a ogni forma di creatività, ed ai progetti culturali più innovativi e visionari, prenderanno vita tante appassionanti storie, risuoneranno note e canzoni, brilleranno i colori di scene e costumi e gli artisti saranno protagonisti di imperdibili performance. Fino alla primavera, si alterneranno sul palco del Sistina Chapiteau alcuni dei titoli firmati da Massimo Romeo Piparo che più hanno commosso e fatto divertire, ma anche novità imperdibili: un omaggio al pubblico milanese, per rinsaldare un rapporto che affonda le proprie radici già nella metà degli anni ’90, e festeggiare questo ritorno nel capoluogo lombardo che è anche un nuovo, esaltante inizio. “Sono molto emozionato ed onorato di dirigere un progetto legato al Musical nella città di Milano”, afferma Massimo Romeo Piparo. “Era il lontano 2000 -prosegue- quando con grande coraggio e passione ho contribuito a trasformare lo storico Teatro Nazionale di Piazza Piemonte in un luogo dedicato interamente al Musical: allora lo chiamammo “Teatro Nazionale Milano-Musical” e fece registrare al suo esordio un bel record di tenitura con le 17 settimane consecutive de “La Febbre del Sabato Sera”. Credo che da quel tempo Milano non abbia mai abbandonato la propria dedizione al genere Musical e – con alterne fortune – ne sia stata per anni la capitale. Oggi lo scenario è molto mutato e l’esperienza compiuta con dieci anni di direzione del prestigioso Teatro Sistina di Roma mi ha portato a sentire fortemente l’esigenza di confrontarmi ancora con quel territorio ricco di fermento e pullulante di passione e partecipazione. Lo Chapiteau Sistina sarà un tempio viaggiante, magico e confortevole, che renderà sempre più attraente l’esperienza di una serata “dal vivo” per tutta la famiglia. Sarà proprio rivolto a tutti il cartellone che presento e ho per questo dedicato uno sforzo particolare affinché i prezzi restassero “sopportabili” per chi intenda concedersi un bel regalo per sé e i propri affetti. Gli acquisti online su ilsistina.it saranno molto rapidi e accessibili e si potrà acquistare -senza alcun extra- in un’unica transazione sia l’ingresso allo spettacolo che la sosta al parcheggio dedicato. Avremo un’importante partnership con Mooney Go che accompagnerà lo spettatore da casa propria al posto a sedere dentro lo Chapiteau, un moderno servizio di ristorazione interno che permetterà allo spettatore con estremo comfort di ordinare dal posto attraverso un’app dedicata, insomma ci adopereremo affinché l’esperienza di chi sceglierà di farsi affascinare dalla magia dello Chapiteau -il “circo dei Musical” come l’hanno definito già i bambini- sia davvero unica e speciale”.

A dare il via ai questa grande avventura sarà dunque l’energia contagiosa di “CATS”, con Malika Ayane, un ricco cast di artisti, tra i più affermati performer italiani, l’Orchestra dal vivo diretta dal Maestro Emanuele Friello e le coreografie di Billy Mitchell che accompagnerà il pubblico per tutte le feste di Natale. Il 18 gennaio 2024 sarà poi la volta de “IL MARCHESE DEL GRILLO”, la commedia musicale tratta dal film cult di Mario Monicelli reso memorabile dall’interpretazione di Alberto Sordi, un esplicito omaggio all’importante tradizione della commedia italiana originale (di cui questo successo prende a pieno titolo l’eredità), esaltata dalla verve del mattatore Max Giusti nel ruolo del protagonista. Il 15 febbraio toccherà a “MATILDA IL MUSICAL”: tratto dal libro di Roald Dahl da cui fu tratto un film con Danny De Vito fino alla attuale bella versione musical su Netflix, Matilda narra la storia di una bambina fuori dal comune che sovverte le regole con il suo coraggio e i suoi “superpoteri”: un Musical emozionante che Massimo Romeo Piparo porterà per la prima volta in Italia con Luca Ward nel ruolo en travesti della terribile preside Trinciabue e con i The Pozzolis Family, Alice Mangione e Gianmarco Pozzoli, nei panni di Mrs e Mr. Wormwood, i cinici e goffi genitori di Matilda, accompagnati dal vivo dall’Orchestra diretta sempre dal M° Friello. Dal 4 aprile a chiudere la prima stagione a Milano del Sistina Chapiteau sarà “BILLY ELLIOT IL MUSICAL”, la celebre storia del ragazzino che sogna di diventare ballerino: in scena la nuova edizione di uno dei fiori all’occhiello delle produzioni targate PeepArrow Entertainment e Il Sistina, con Giulio Scarpati nel ruolo del papà di Billy e Rossella Brescia in quello della maestra di danza Mrs. Wilkinson, insieme ad un cast di oltre 30 artisti e l’Orchestra dal vivo. Con gli stessi colori e la stessa atmosfera dell’originale, il “gemello itinerante” del Sistina è dunque pronto a emozionare, divertire e stimolare il pensiero, nel rispetto di quel “marchio di qualità” che contraddistingue il primo teatro italiano per il genere Musical, un “monumento” che ogni anno ospita oltre 200mila spettatori.

Proprio per rendere questa nuova esperienza teatrale ancora più completa, coinvolgente e comoda, il Sistina Chapiteau a Milano avrà un mobility partner d’eccellenza: dalla collaborazione tra myCicero e Tickettando nasce la partnership con MooneyGo, l’app con la più ampia offerta di mobilità in Italia, grazie alla quale sarà possibile comprare tutti i biglietti di trasporto necessari per raggiungere l’evento (tram, autobus, treno, taxi, sharing), oltre che consultare il programma e acquistare il parcheggio. Il Sistina Chapiteau riserverà a Milano un’accoglienza speciale con un foyer di oltre 300 metri quadrati e un’ampia zona ristorazione ed aree riservate per eventi che intratterranno il pubblico anche nei momenti di attesa dello spettacolo. Attraverso dei tunnel di collegamento si accederà direttamente alla sala che ospiterà 1.500 posti e un parterre con comode poltrone teatrali di velluto rosso e grigio esattamente come quelle del Teatro Sistina. Sul palcoscenico di oltre 300 mq saranno accolti allestimenti di grande portata, con un’ottima visuale da ogni ordine di posto. Nel Sistina Chapiteau, a margine dell’attività teatrale principale, oltre a congressi, convention, eventi e concerti, si svolgeranno anche i corsi dell’ormai celebre Accademia Sistina, l’officina multidisciplinare per allievi dagli 8 ai 16 anni che vogliono imparare le arti del Musical, fiore all’occhiello tra i progetti realizzati da Piparo.

Sanità, morto Bissoni, ex assessore Emilia-R. Prodi: grande dolore

Sanità, morto Bissoni, ex assessore Emilia-R. Prodi: grande doloreRoma, 4 ott. (askanews) – E’ morto Giovanni Bissoni, a lungo assessore alla Sanità in Emilia Romagna. “Apprendo con grande dolore – scrive in una nota Romano Prodi – della scomparsa di Giovanni Bissoni. A lui ero legato da sentimenti di profonda amicizia e di autentica stima. Ci mancherà la sua intelligenza, la sua sottile ironia, la sua competenza in politica sanitaria, il suo impegno in difesa dello spirito universalistico del nostro servizio sanitario e il suo sguardo attento ai più fragili”.

“Il mio pensiero affettuoso è rivolto alla sua famiglia e ai tanti amici che gli hanno voluto bene”, conclude Romano Prodi.

Pensioni, Calderone: presenteremo misure dopo confronto con Mef

Pensioni, Calderone: presenteremo misure dopo confronto con MefRoma, 4 ott. (askanews) – Sulle pensioni “stiamo ultimando le riflessioni per il fascicolo di bilancio. Le parti sono state incontrate. Anche su questo tema ci sono stati incontri tecnici fatti dall’osservatorio che abbiamo costituito sulla spesa previdenziale e assistenziale. Poi ci sono stati svariati incontri. Adesso stiamo facendo delle valutazioni, è giusto farle anche con il Mef in considerazione delle disponibilità economiche. Ci saranno degli interventi, li presenteremo non appena sarà conclusa l’analisi e il confronto con il ministero dell’Economia”. Così il ministro del Lavoro, Marina Calderone, a margine della presentazione del rapporto annuale dell’Inail in merito a una nuova convocazione delle parti sociali.

Sostenibilità: per gli italiani servono più fatti e più in fretta

Sostenibilità: per gli italiani servono più fatti e più in frettaMilano, 4 ott. (askanews) – Più fatti, più in fretta: la necessità di perseguire con maggiore impegno ed efficacia gli obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica è il sentimento comune ad una quota sempre crescente degli italiani. La metà della popolazione italiana – il 46 per cento – si dichiara pronta a scendere ad ulteriori compromessi sullo stile di vita a beneficio dell’ambiente tramite il minor consumo di energia, mangiando meno carne, limitando la plastica monouso. Ma una quota importante di cittadini manifesta in modo esplicito anche scetticismo nei confronti del reale impegno di istituzioni e imprese: mediamente per gli italiani meno di un’azienda su 3 sia davvero impegnata nella trasformazione sostenibile. E’ quanto è emerso dalla nuova ricerca Ipsos sull’atteggiamento degli italiani verso la sostenibilità realizzata per l’edizione nazionale de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale 2023 e presentata all’Università Bocconi in apertura della manifestazione.

La ricerca ha evidenziato diversi aspetti positivi: il 58% degli italiani ha già investito o sta investendo per rendere la propria casa energeticamente efficiente, il 60% è pronto a rinunciare ai viaggi in aereo, il 59% a sostituire l’auto con il treno per le lunghe percorrenze. A fronte dell’impegno individuale, è però richiesto un impegno pubblico: per finanziare la trasformazione sostenibile, oltre tre italiani su dieci sarebbero favorevoli ad aumentare le tasse sui patrimoni e a tagliare la spesa per la difesa, per la pubblica amministrazione locale e per beni artistici e culturali statali. Niente tagli invece per la spesa pensionistica, l’istruzione e la sanità, le aree più preziose per gli italiani, da salvaguardare anche in un’ottica di sostenibilità. In generale, per la metà degli italiani le tre transizioni ritenute più urgenti – quella energetica, quella ecologica e quella per la riduzione della povertà – stanno avvenendo in modo troppo lento. Per abitare il cambiamento è necessario un cambio di marcia. “Quest’anno i temi della sostenibilità sono tornati a guadagnare spazio – commenta Andrea Alemanno, Service Line Head di Ipsos -. Nella narrazione attuale della trasformazione sostenibile, però, si è sempre posto l’accento più sugli elementi di cambiamento che non sui costi o sui benefici economici. Quanto costi la trasformazione, e quanto costerebbe la non trasformazione sostenibile, dovrà essere un tema centrale nelle riflessioni future, per dare un quadro reale della situazione. C’è bisogno di uno scatto di concretezza, per evitare facili illusioni, tentazioni di greenwashing, e per accelerare i progressi”.

L’indagine mette in luce anche alcune criticità. Sul piano sociale, ad esempio, solo in pochi (5%) dedicano il proprio tempo o la propria professionalità per progetti a favore della comunità o per valorizzare il patrimonio culturale del proprio territorio (4%). Non va però sottovalutato che esiste apertura da parte degli italiani rispetto alle suddette attività: circa 6 persone su 10 si dichiarano molto o abbastanza disponibili. Una potenzialità che necessita di essere coordinata e facilitata. L’altro dato in negativo riguarda l’aumento degli “scettici” sul tema della sostenibilità: se nel 2018 rappresentavano circa un italiano su dieci, oggi rappresentano più di un italiano su cinque. Cosa possono fare le aziende, le associazioni ma anche i singoli individui per contribuire allo sviluppo sostenibile? Per dare risposta a questa domanda, Il Salone della CSR e dell’innovazione punta sulla concretezza. Lo ha fatto nel corso dei mesi, con il Giro d’Italia della CSR alla scoperta dell’impegno sostenibile dei territori. E lo fa in questi tre giorni a Milano, con i 115 eventi all’università Bocconi, strutturati in 12 aree tematiche per far sì che dalle storie di successo dei partecipanti – 284 organizzazioni tra profit e non profit con oltre 500 relatori – possano nascere indicazioni utili a chiunque si occupi di ambiti centrali come la casa, la città, la cultura, la comunità, il territorio, l’impresa, la finanza, l’energia, l’agrifood, la digitalizzazione, la mobilità e le infrastrutture, la formazione e la comunicazione.

Come focus per l’edizione 2023 il Salone della Csr ha deciso di mettere al centro dell’attenzione proprio l’urgenza del cambiamento, condizione necessaria per andare verso uno sviluppo sempre più sostenibile, come ricorda il titolo dell’undicesima edizione, “Abitare il cambiamento”. “Il Salone è sempre di più una palestra per confrontarsi non solo un palcoscenico dove valorizzare esperienze di successo – commenta Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone -. E proprio dal confronto tra chi sta sperimentando modalità innovative nella gestione della propria organizzazione emerge quanto il cambiamento sia spesso una strada in salita: il Salone sarà quindi l’occasione per ascoltare i ritorni positivi dell’agire responsabile ma anche le difficoltà incontrate e le azioni messe in campo per superarle”. Perché abitare la sostenibilità, oggi, significa portarla nelle nostre case, nelle nostre scuole, nelle nostre aziende e nelle nostre piazze. Anche la scelta di offrire a tutti i partecipanti la possibilità di misurare la propria Carbon Footprint, grazie alla nuova Station installata al Salone in collaborazione con AWorld, va nel senso della concretezza: ogni persona può fare la differenza ed è necessario l’impegno di tutti, a cominciare dai giovani. Che al Salone saranno protagonisti con numerose iniziative che li vedono coinvolti, come il progetto Meet the CSR Leaders e la sfida finale di Hackathon for Impact.

Gli incontri del Salone si svolgono dal 4 al 6 ottobre 2023, sono aperti al pubblico e visibili anche in streaming; il programma degli appuntamenti è consultabile online sul sito www.csreinnovazionesociale.it Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, Sustainability Makers, Global Compact Network Italia, ASviS, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica.

Migranti, Salvini: giudice di Catania non è imparziale

Migranti, Salvini: giudice di Catania non è imparzialeRoma, 4 ott. (askanews) – La giudice di Catania che ha emesso una sentenza che mette in discussione le nuove norme sull’immigrazione non è imparziale. Lo ha sostenuto il ministro dei Trasporti e Infrastrutture Matteo Salvini intervenendo a SkyTg24.

“Rispetto il lavoro dei colleghi ministri della Giustizia e Interno. Se faranno ricorso, ne avranno motivo. Mi fido di loro”, ha detto Salvini. “Mi ha colpito – ha continuato – solo una cosa, non giuridica: che questo giudice, che ovviamente giudica della libertà delle persone in passato, abbia fatto commenti particolari. Ognuno è libero di avere l’idea politica che vuole, siamo in democrazia ed è bello che ognuno la pensa come vuole”. Salvini ha deprecato che “un giudice metta dei like sui social a un posto che si conclude con un post “‘fanculo a Salvini’”.