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Tag: Sanremo 2023

Fedagripesca e Masaf: sfida tra alberghieri su pesce dimenticato

Fedagripesca e Masaf: sfida tra alberghieri su pesce dimenticatoRoma, 2 ott. (askanews) – Per 6 italiani su 10 il consumo casalingo di pesci, molluschi e crostacei si orienta su un’alternanza tra appena 5 e 6 specie. Che salgono a dieci se il consumo avviene al ristorante. È quanto emerge da una indagine online di Confcooperative Fedagripesca che evidenzia come il Mediterraneo, pur essendo ricco di specie ittiche, non stimola la voglia di sperimentare dei consumatori e come nel piatto finiscano sempre solo i soliti pesci noti.

Per questo la Confcooperative attraverso la sua federazione di settore ha dato vita ad un progetto, realizzato nell’ambito del Programma triennale pesca e acquacoltura 2022-2024 con il contributo del Masaf e la collaborazione di Eurofishmarket e dell’Istituto De Filippi di Varese e RE.Na.I.A, la rete nazionale degli Istituti alberghieri, per promuovere il consumo delle specie ittiche meno note. E così gli studenti degli Istituti alberghieri di tutta Italia si sono sfidati a colpi di ricette, proponendo le loro proposta per valorizzare le specie ittiche dimenticate e non perderne la memoria oltre che il consumo. Le ricette sono state supervisionate da una giuria formata dallo Chef Marcello Leoni, Valentina Tepedino, esperta ittica, Gilberto Ferrari, responsabile area pesca e acquacoltura di Confcooperative Fedagripesca e Luigi Valentini, presidente Renaia. Sul podio,”Lavarello a modo mio” di Yuhao Chang dell’Iis Crocetti – Cerulli di Giulianova (Te); “Street food rivisitato 3.0” di Omar Licchetta dell’ Istituto alberghiero De Filippi (Va); “Palamita & panzanella” di Christel Viso dell’Iis Crocetti – Cerulli di Giulianova.

”Polmoni verdi”, 10 storie di luoghi incredibili da tutelare

”Polmoni verdi”, 10 storie di luoghi incredibili da tutelareRoma, 2 ott. (askanews) – Cibo, vini, storia, arte e architettura: non sono forse queste le prime cose che ci vengono in mente quando, a bruciapelo o meno, ci chiedono di pensare all’Italia? Non solo cultura e delizie per il palato però: anche se forse non tutti lo sanno o magari nemmeno lo immaginano, la nostra penisola è casa di grandi foreste, veri e propri polmoni verdi che ricoprono più di 11 milioni di ettari di suolo italiano, da nord a sud.

Spazi ampi e preziosissimi che, con la voce di ALESSANDRO BELOLI di Geopop, si raccontano e si lasciano “esplorare” in “POLMONI VERDI” dieci storie di luoghi incredibili da tutelare: on air da oggi, lunedì 2 ottobre con una puntata in uscita una alla settimana. 10 puntate, prodotte da Dr Podcast, Audio Factory internazionale, con sede a Londra e studi di registrazione nelle principali capitali europee, per Golia e WWF, dedicate ad altrettante foreste italiane. Un viaggio attraverso 12 regioni, dal Trentino-Alto Adige alla Sicilia, un’escursione in luoghi meno conosciuti come la “foresta dei violini” e il Bosco della Tassita e i suoi “alberi della morte”, in zone più note come i Campi Flegrei, il più pericoloso supervulcano d’Europa, o alla scoperta delle “Oasi del Respiro”, una collaborazione esclusiva Golia e WWF.

Nel corso degli episodi, alla cui produzione ha collaborato anche Selection Communication & Design, si parlerà anche del cosiddetto forest bathing o “bagno nella foresta” e si cercherà di rispondere a domande come la deforestazione sta aumentando o diminuendo nel mondo? Qual è il significato dei concetti di biodiversità e sostenibilità? Nel primo episodio, dal titolo La “foresta dei violini” oltre la tempesta, si parlerà della “foresta dei violini”: la Foresta di Paneveggio, in Trentino-Alto Adige, così soprannominata perché pare che lo stesso Stradivari abbia scelto lì degli alberi da cui realizzare i suoi strumenti. Foresta che, nell’ottobre del 2018, non si è salvata dal passaggio della Tempesta Vaia e ai milioni di alberi che ha abbattuto nel Triveneto. A circa 5 anni di distanza dal disastro naturale, qual è la situazione?

Seguirà, nel secondo episodio, dal titolo L’antica battaglia tra tutela forestale e deforestazione, la Foresta del Cansiglio, estesa tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Il passaggio a questa ampia distesa di faggi e abeti secolari è l’occasione per parlare di deforestazione e, in contrapposizione, di tutela delle foreste e di protezione dei boschi: quanto è grave il processo di deforestazione? Sta aumentando o diminuendo? Sono solo le società contemporanee ad aver adottato misure di protezione delle foreste o si tratta di una pratica storica? Protagonista del terzo episodio, dal titolo Dal Giappone all’Italia: l’arte di immergersi nella foresta, è la prima delle tre “Oasi del Respiro”, così chiamate da Golia e WWF. Si tratta dell’Oasi WWF Ghirardi in Emilia-Romagna, mosaico di paesaggi naturali in cui vivono diverse specie animali. Un luogo in cui immergersi completamente nella natura e, perché no, dedicarsi al forest bathing, in giapponese shinrin yoku: camminare nel bosco vivendo un’esperienza incredibilmente immersiva, con l’obiettivo di ritrovare il proprio benessere psico-fisico.

Per l’episodio quarto, dal titolo I giganti d’Italia nella culla della Forestale, ci sposteremo in Toscana, nella Foresta di Vallombrosa. Qui si trova l’albero più alto d’Italia “appartiene a una specie americana introdotta in Europa nella prima metà dell’800 e, al suo confronto, un palazzo di 10 piani è come se fosse un bambino”. Nel quinto episodio, dal titolo Il tempo scorre tra le Gole del Sagittario, troveremo la seconda “Oasi del Respiro”. Si tratta dell’Oasi WWF Gole del Sagittario, in Abruzzo: quando si parla di canyon si pensa immediatamente agli Stati Uniti e al loro immenso Grand Canyon…ma anche in Italia abbiamo degli esempi incredibilmente suggestivi, proprio come le Gole del Sagittario! Per il sesto episodio, dal titolo Dove cresce la sostenibilità c’è equilibrio, ci si sposterà in Molise, alla Riserva MAB UNESCO Collemeluccio – Montedimezzo Alto Molise: qui, Alessandro Beloli, proverà a guidare gli ascoltatori alla ricerca delle risposte a domande complesse come secondo voi la Natura, l’insieme di clima, risorse naturali, biodiversità e tanto altro, è sostituibile completamente o in parte dalla Cultura, cioè, ad esempio, da tecnologia, infrastrutture, prodotti, oppure non lo è per nulla?. A ospitare l’episodio settimo, dal titolo All’ombra di un patrimonio dell’umanità, sarà la Puglia. All’ombra di faggi centenari, si parlerà di Foresta Umbra e di Unesco, di cui la Foresta è patrimonio. Piccolo spoiler: l’aggettivo “umbra”, secondo una delle ipotesi più plausibile, deriverebbe dal latino e richiamerebbe l’ombra. “Foresta Umbra”, quindi, significherebbe semplicemente “Foresta Ombrosa”. Nell’episodio 8, dal titolo Dentro il supervulcano più pericoloso d’Europa, troviamo la terza delle tre “Oasi del Respiro”. Siamo all’Oasi WWF Cratere degli Astroni, in Campania, nel cuore dei Campi Flegrei, uno dei supervulcani più pericolosi del mondo e il più pericoloso d’Europa. In questa puntata si cercherà di rispondere alle domande Quando erutteranno? E cosa accadrà esattamente? Nel 9° episodio, dal titolo L’età non è l’unica cosa che conta, ma conta, si parlerà delle Foreste del Pollino, estese tra Basilicata e Calabria. Qui si trovano i due faggi più vecchi d’Europa e hanno oltre 620 anni d’età; si trovano nella Faggeta Vetusta del Pollinello, patrimonio UNESCO, e hanno preso i nomi di Michele e Norman. Perché questi nomi? E come hanno fatto a calcolarne l’età? Il tour d’Italia si chiude nel siciliano Bosco della Tassita, protagonista del 10° episodio dal titolo Una tranquilla passeggiata tra gli “alberi della morte”: di che alberi si tratta? Pianta sempreverde della famiglia delle conifere, velenosa in tutte le sue parti se ingerite, a eccezione degli arilli. “E cosa causa questa tossicità? Da una sostanza prodotta dalla pianta, la tassina, che ha un effetto paralizzante e narcotico sugli animali, compresi noi esseri umani”.

Vendemmia, Primitivo di Manduria: -35% delle rese ma grande qualità

Vendemmia, Primitivo di Manduria: -35% delle rese ma grande qualitàMilano, 2 ott. (askanews) – “La resa della vendemmia si è attestata su un -35% rispetto all’anno scorso, tuttavia, le uve raccolte si sono distinte per la loro ottima qualità, caratterizzate da una buccia ben sviluppata e consistente, il che significa che avremo vini ricchi di colore e struttura”. Così la presidente del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria, Novella Pastorelli, ha commentato la vendemmia del celebre vino pugliese.

Ricordando le difficolta registrate quest’anno, soprattutto al Sud e sulle isole, per il maltempo e le malattie fungine, la presidente ha spiegato che “nei 18 comuni della nostra area di produzione, la situazione è stata varia, e nonostante le sfide iniziali la situazione poteva essere peggiore”. “In un contesto inizialmente critico, con le condizioni meteo avverse che hanno caratterizzato la fine di luglio e l’inizio di agosto, si è poi verificata una significativa stabilizzazione atmosferica” ha aggiunto, sottolineando che “l’assenza di piogge e, soprattutto, la persistente ventosità di tramontana per oltre due settimane, un evento insolitamente raro che non si verificava da decenni, hanno agevolato un processo di appassimento delle nostre uve”. “Questo processo – ha concluso Pastorelli – ha contribuito in modo significativo a una maggiore concentrazione degli zuccheri, ponendo così le basi per una vendemmia di qualità”.

Farmaci, Anna Maria Bencini nuovo General Manager di Takeda Italia

Farmaci, Anna Maria Bencini nuovo General Manager di Takeda ItaliaRoma, 2 ott. (askanews) – Anna Maria Bencini è la nuova General Manager di Takeda Italia. Già alla guida della Divisione Oncologia, succede ad Annarita Egidi, che continuerà il suo percorso professionale nel Gruppo come Head of Oncology Europe e Canada. “È un grande orgoglio per me continuare il percorso intrapreso in Takeda ormai otto anni fa – dichiara Bencini nel giorno della sua nomina – il mio impegno sarà guidato dai valori che da sempre mi ispirano come manager e come professionista. Credo nel potere della collaborazione e del lavoro di squadra, come leva fondamentale per la crescita. Mi concentrerò sul creare un ambiente sempre più positivo e rispettoso, basato sulla cultura dell’inclusione, sulla valorizzazione dei talenti e sull’accesso equo alle opportunità. Il mio obiettivo è che tutti possano esprimere il meglio di sé, contribuendo insieme al successo di Takeda in Italia. Solo grazie alla passione e alla competenza di tutti, nel pieno rispetto dei valori aziendali, potremo essere vincenti nelle sfide future. Il nostro codice di valori mette il paziente al primo posto e ci ispira costantemente nella ricerca di opzioni terapeutiche personalizzate e nella creazione di servizi ad alto valore aggiunto, attraverso una rapida adozione dell’innovazione digitale. Il settore farmaceutico è un patrimonio per l’Italia e un’opportunità di crescita economica, di assistenza universale, di occupazione qualificata, di partnership con la ricerca pubblica e privata. Lavorerò affinché Takeda continui il suo dialogo e la sinergia con le Istituzioni, perché solo insieme potremo vincere la competizione globale e consolidare il ruolo strategico dell’industria farmaceutica nel nostro sistema-Paese”.

Una direzione chiara che punta su innovazione, agilità, flessibilità e cooperazione, quella indicata da Anna Maria Bencini e che l’ha accompagnata nei suoi 27 anni di esperienza nel settore farmaceutico. Nel marzo 2015 Bencini entra in Takeda, dove crea la Business Unit di Gastroenterologia e introduce in Italia un anticorpo monoclonale per le malattie infiammatorie intestinali e la prima terapia avanzata a base di cellule staminali allogene approvata in Europa, per una complicanza della Malattia di Crohn. Nell’aprile 2021 diventa Country Head della Divisione Oncologia, dove lavora su una serie di programmi innovativi per pazienti e operatori sanitari, rafforzando la reputazione di Takeda in questo ambito. La sua leadership ha consentito di definire la strategia della Divisione e di garantire un allineamento efficace tra i team locali ed europei, contribuendo al successo globale dell’Azienda.

Nella sua carriera professionale ha ricoperto ruoli di alto livello in grandi multinazionali, tra cui Novartis come Franchise Head di Integrated Hospital Care, Lundbeck come Neurology Business Unit Head e Pfizer con responsabilità su Malattie Rare ed Oftalmologia. Ha gestito portafogli di farmaci innovativi e contribuito al successo di trattamenti per Malattia di Alzheimer e Malattia di Parkinson. Anna Maria Bencini ha una laurea in Farmacia presso l’Università di Siena.

Edison diventa socio permanente del Teatro alla Scala di Milano

Edison diventa socio permanente del Teatro alla Scala di MilanoMilano, 2 ott. (askanews) – Edison, già fondatore sostenitore dal 2020, diventerà fondatore permanente del Teatro alla Scala di Milano. L’impegno, annunciato nel corso del consiglio di amministrazione di lunedì, sarà formalizzato nel mese di novembre con la cooptazione da parte dell’assemblea della Fondazione Teatro alla Scala, presieduta dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

Da statuto del teatro può diventare fondatore permanente chi abbia apportato o si impegni a versare alla Fondazione un importo non inferiore a sei milioni di euro, da versarsi frazionatamene in un periodo non superiore a 5 anni e con versamenti annuali non inferiori 1,2 milioni. Il legame che unisce Edison e il Teatro alla Scala, spiega una nota del teatro scaligero, ha radici profonde. È stata Edison, esattamente 140 anni fa, a illuminare per la prima volta il Teatro alla Scala, grazie all’energia elettrica generata dalla prima centrale termoelettrica dell’Europa continentale, in via Santa Radegonda, a pochi passi dal Duomo di Milano. Grazie all’intuizione del fondatore di Edison e rettore del Politecnico di Milano Giuseppe Colombo, il 26 dicembre 1883 il pubblico assistette alla Prima della Gioconda di Amilcare Ponchielli in un teatro illuminato da 2.450 lampadine che avevano sostituito definitivamente i lumi a gas. Fu l’avvio del processo di elettrificazione del Paese e l’inizio di una nuova era che coincise con l’avvio delle attività della Società Edison che proprio quest’anno celebra il 140esimo anniversario della sua fondazione.

Edison conferma, inoltre, l’impegno al fianco del Teatro alla Scala sostenendo per il tredicesimo anno consecutivo la serata inaugurale del prossimo 7 dicembre con l’opera Don Carlo di Giuseppe Verdi.

Confagri a Madrid per Fruit Attraction fa il punto su ortofrutta

Confagri a Madrid per Fruit Attraction fa il punto su ortofruttaRoma, 2 ott. (askanews) – La dinamica dei costi, la carenza di manodopera, l’incremento dei tassi d’interesse e una generale diminuzione del potere d’acquisto pesano sull’andamento del settore ortofrutticolo. A fare il punto sul presente e sul futuro comparto sarà Confagricoltura che, il 5 ottobre, in occasione di Fruit Attraction, appuntamento internazionale di riferimento per i professionisti del settore ortofrutticolo a Madrid che apre le porte domani, partecipa alla tavola rotonda “Le tendenze attuali del mercato ortofrutticolo”, organizzata dall’ambasciata italiana in Spagna.

“L’alternarsi di avversità climatiche con temperature eccezionalmente alte sono un binomio deleterio, che ha portato a pesanti diminuzioni di quantità e riduzioni di calibro. La dinamica dei costi, la carenza di manodopera, a cui si aggiunge l’incremento dei tassi d’interesse e una generale diminuzione del potere d’acquisto, frenano gli investimenti e riducono ulteriormente i consumi delle famiglie”, spiega Rosario Rago, componente della giunta Confagricoltura con delega al settore ortofrutticolo, relatore alla tavola rotonda in ambasciata. Inevitabilmente, a pagare le spese di questa crisi sono le imprese del primario. Eppure, l’Italia arriva a Madrid con un asset ortofrutticolo di tutto rispetto: prima voce dell’export agroalimentare, frutta e ortaggi italiani rappresentano un valore della produzione superiore a 14 miliardi di euro, pari al 25% in valore dell’intero settore agricolo nazionale.

“Serve farsi guidare da logica e buon senso. Le misure tampone, pur importanti, non sono sufficienti – sottolinea Rago – Completare l’iter d’approvazione per le TEA porterebbe significativi risultati sulla sostenibilità delle produzioni, riducendo la pressione sulle risorse naturali come l’acqua, l’uso di agrofarmaci e fertilizzanti e fornendo strumenti per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. Con l’ innovazione possiamo aumentare la produttività e ridurre i costi di produzione delle imprese per renderle più competitive sui mercati esteri, ma occorre anche superare il deficit logistico e infrastrutturale nazionale”. “La IV gamma in particolare sta subendo il suo primo vero momento di crisi, colpita dall’aumento dei costi di produzione. È diventato indispensabile – conclude il componente di giunta di Confagricoltura – partire dall’apprezzamento dei consumatori per i prodotti impacchettati in materia d’igiene e sicurezza. Abbiamo proposto un tavolo di confronto italiano e un gruppo di contatto europeo per ragionare sulle strategie più opportune da mettere in atto per far comprendere i vantaggi e il valore di questi prodotti”.

Autonomia, Toti: sbaglia chi ha paura, non è contro unità Paese

Autonomia, Toti: sbaglia chi ha paura, non è contro unità PaeseGenova, 2 ott. (askanews) – “In questi anni le Regioni hanno dimostrato che l’unità d’Italia non è in contrasto con la valorizzazione delle esperienze e le peculiarità di ciascuno. L’unità nelle diversità e la valorizzazione delle autonomie è quello che ha sottolineato nel suo discorso di oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questa è la strada e chi ha paura di una maggiore autonomia sbaglia perché non è in contrasto con l’unità del Paese”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in occasione dell’apertura del 2° Festival delle Regioni e delle Province autonome dal titolo “L’Italia delle Regioni”.

“Se vogliamo che l’Italia corra di più – ha sottolineato il governatore ligure – dobbiamo cambiare le regole perché fino ad oggi l’Italia ha fatto fatica a spendere i soldi dell’Europa e per questo è necessario cambiare le regole e responsabilizzare la classe dirigente dei territori, dei Comuni, delle Città metropolitane e delle Regioni stesse. Questa è l’unica strada per diminuire i divari tra Nord e Sud”. Toti ha poi aggiunto che “le infrastrutture della Liguria sono un asset fondamentale per il Paese, essendo il primo sistema portuale, crocieristico e di traghetti del Paese. Nei prossimi anni arriveranno più investimenti che nel resto del Paese, sia dal Pnrr, sia dai Fondi di Sviluppo e Coesione e ora si tratta di mettere a terra i progetti, con serietà. La Liguria ha presentato al governo solo progetti esecutivi, già pronti per la cantierizzazione, segno che in questi anni Comuni, Autorità Portuale e Regione si sono preparati presentando progetti concreti”.

“Il Ministero delle Infrastrutture – ha concluso il presidente della Regione Liguria – sta lavorando per dare corso ai progetti della Variante Aurelia e della Ferrovia di Ponente, mentre il Terzo Valico è uno dei piatti forti del Pnrr ed entro il 2026, così come la Diga, dovrà essere pronto. Quella diga servirà al Terzo Valico che si congiungerà alla Torino-Lione e questo porterà ad una competitività di sistema per le nostre imprese”.

Regioni, Rocca: fare squadra fondamentale per raggiungere obiettivi

Regioni, Rocca: fare squadra fondamentale per raggiungere obiettiviRoma, 2 ott. (askanews) – “Fare squadra è fondamentale per raggiugere gli obiettivi. È quanto emerge dal confronto tra presidenti e Istituzioni in questa seconda edizione del Festival delle Regioni”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca che sta partecipando, a Torino, alla seconda edizione del Festival delle Regioni.

“Il Lazio, poi – ha aggiunto Rocca -, lo sta sperimentando con le grandi sfide di respiro internazionale come il Giubileo ed Expo2030. La nostra Regione è caratterizzata dalla Capitale che tende ad assorbire tutto. La mia Giunta intende dare attenzione al territorio e non lasciare indietro le piccole comunità: per questo serve programmare con tanti attori differenti. Le grandi occasioni internazionali devono stimolare il miglioramento delle infrastrutture e rilanciare l’economia. In questo gioca un ruolo chiave un diverso e innovativo approccio alla programmazione e alla collaborazione”.

Volo Emirates Milano-New York: in 10 anni 1,8 milioni di passegggeri

Volo Emirates Milano-New York: in 10 anni 1,8 milioni di passegggeriMilano, 2 ott. (askanews) – Oltre 1,8 milioni di passeggeri e circa 37.000 tonnellate di merci tra Milano e New York. Sono i numeri chiave dei primi dieci anni del volo diretto Milano-New York operato da Emirates, la più grande compagnia aerea internazionale al mondo. Il vettore di Dubai opera in regime di “quinta libertà” dall’Italia, questo vuol dire che ha diritto di trasportare i passeggeri tra il Paese di origine della compagnia aerea verso un secondo Paese e da questo verso un terzo. Quindi Dubai è la città di partenza, Milano la tappa intermedia e New York la destinazione finale.

Nato per rispondere alla richiesta di collegare due destinazioni commerciali e turistiche in Italia e negli Stati Uniti, il volo giornaliero, spiega la compagnia in occasione di questo anniversario, ha permesso a entrambi i Paesi di beneficiare di impatti positivi nel corso del decennio. Più di 6.000 voli in entrambe le direzioni hanno contribuito a soddisfare la domanda su una rotta poco servita. I voli sono operati con l’A380, il più grande aereo passeggeri, e con il Boeing 777. Per ospitare l’A380, Emirates, dieci anni fa, ha aperto una lounge dedicata nell’aeroporto di Malpensa. Accanto ai passeggeri, in questi 10 anni sono state trasportate circa 10 mila tonnellate di merci nella tratta New York – Milano e oltre 27 mila tonnellate da Milano a New York, attraverso Emirates Sky Cargo. Tra le principali merci trasportate sulla rotta New York – Milano ci sono resina, tessuti, ricambi per aerei che ammontano a circa 2.800 tonnellate l’anno, mentre da Milano alla volta di NY partono formaggio e verdure fresche, piastrelle in ceramica, cosmetici, frutta secca con una media di circa 1.100 tonnellate annue. In media, ogni anno, la divisione cargo della compagnia aerea trasporta quasi 4.000 tonnellate di merci tra i due gateway.

Grazie al servizio diretto tra Milano e New York, che vola quotidianamente sulla rotta, la compagnia aerea facilita i collegamenti tra le due città per gli italiani che vivono a New York, gli studenti, i viaggiatori d’affari e i turisti. Il primo volo di Emirates in Italia è atterrato a Roma nel 1992. Da allora, al gateway della Capitale, si sono aggiunti quelli di Milano nel 2000, Venezia nel 2007 e Bologna nel 2015. Da Dubai verso tutti e quattro i suoi gateway, la compagnia attualmente opera 42 voli settimanali, cui si aggiungono i 7 voli settimanali da Milano a New York. Oltre al servizio tra Milano e New York, Emirates opera due ulteriori voli transatlantici tra le Americhe e l’Europa, collegando Atene e Newark attraverso un volo diretto così come Città del Messico a Barcellona.

Maurizio Pescarini rileva la guida di Facile.it

Maurizio Pescarini rileva la guida di Facile.itRoma, 2 ott. (askanews) – Da ieri è Maurizio Pescarini a guidare Facile.it, piattaforma di intermediazione e comparazione di prezzi di assicurazioni, prestiti, mutui, tariffe internet casa, energia, telefonia e noleggio auto. Secondo quanto riporta un comunicato, Pescarini subentra nel ruolo di amministratore delegato (Ceo) a Tobias Stuber, alla guida dell’azienda dall’aprile del 2021 fino al 30 settembre 2023.

“Sono contento di essere entrato ufficialmente a far parte di questo team eccellente – ha dichiarato Pescarini -. Facile.it è un’azienda che negli ultimi anni è cresciuta a ritmi vertiginosi, diventando il secondo unicorno in Italia e riuscendo ad affermarsi come brand leader nel nostro Paese grazie ad una missione chiara: permettere ai suoi utenti di risparmiare facilmente tempo e denaro. Credo fortemente nel potenziale dell’azienda e il mio obiettivo sarà proprio quello di contribuire al suo successo e alla sua prossima fase di crescita”. Pescarini vanta 25 anni di lavoro nel settore assicurativo e bancario, più recentemente come Ceo di Genertel e GenertelLife, dove ha gestito con successo una significativa trasformazione digitale, generando valore per i clienti e tutti gli stakeholder. Dopo un primo percorso in consulenza presso Accenture, ha ricoperto ruoli di leadership in Aviva, Banca Monte dei Paschi di Siena e Generali, sempre con particolare attenzione alla crescita e all’innovazione dei modelli di business digitali.