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Tag: Sanremo 2023

L’Inps ha inviato a 17mila nuclei familiari l’sms per comunicare lo stop al reddito di cittadinanza

L’Inps ha inviato a 17mila nuclei familiari l’sms per comunicare lo stop al reddito di cittadinanzaRoma, 28 set. (askanews) – Circa 17 mila nuclei familiari hanno ricevuto dall’Inps una comunicazione (sms/mail) con la quale l’Istituto informa gli interessati di aver erogato – a settembre – la settima e ultima mensilità del Reddito di Cittadinanza. Lo ha reso noto l’Inps.

Si tratta di famiglie senza minori, disabili o over 60. L’invio fa seguito alle comunicazioni dello scorso luglio, destinate a 159 mila nuclei familiari – di cui 47mila successivamente presi in carico dai servizi sociali – e di agosto (33 mila, di cui 12.000 successivamente presi in carico dai servizi sociali). Fino a dicembre saranno inviate altre comunicazioni indirizzate ai restanti nuclei familiari (23 mila circa, numero di sms complessivo stimato per i mesi di ottobre, novembre e dicembre). I destinatari di questo messaggio, così come coloro che lo hanno già ricevuto o che lo riceveranno nei prossimi mesi, potranno presentare la domanda per il Supporto per la Formazione e il Lavoro (Sfl). Ricordiamo che, qualora sussistano i requisiti per accedere alla suddetta prestazione, i beneficiari potranno essere avviati a un percorso di professionalizzazione e di inserimento lavorativo durante il quale, per 12 mesi, riceveranno un contributo di 350 euro mensili non frazionabili. Come previsto dalla Circolare numero 77 del 29 agosto 2023, l’Istituto sta verificando i requisiti delle domande già trasmesse, sulla base delle informazioni immediatamente disponibili nelle proprie banche dati.

Lo stato di lavorazione di ciascuna domanda è visibile sia all’interno del Sistema informativo di inclusione sociale e lavorativa (Siisl) che nella procedura internet della domanda Sfl. Inoltre è stato pubblicato un Messaggio Hermes che definisce i dettagli delle diverse finestre di pagamento dell’indennità Sfl.

MotoGP, i piloti contro il calendario 2024: “Siamo al limite”

MotoGP, i piloti contro il calendario 2024: “Siamo al limite”Roma, 28 set. (askanews) – I piloti contro il calendario extralarge del 2024 per il MotoGp. 22 Gran premi (due in più di quest’anno) sono tanti e a livello fisico il dispendio sarà enorme. “Siamo al limite – il commento di Fabio Quartararo alla vigilia del Gp di Motegi – ma il problema è che ci sono anche le Sprint e il weekend è totalmente diverso. Si vede già quest’anno quanti infortuni ci sono stati. Già dal mattino del venerdì guidi al limite, mentre l’anno scorso potevi permetterti di iniziare più tranquillo. Fare più di 22 gare credo sia impossibile”. Marc Marquez aggiunge: “Sono d’accordo con Fabio. 22 gare sono tante, in realtà sono 44 con la Sprint. Gli infortuni sono molti e la maggior parte sono al primo giro, dove corriamo dei rischi. Con questo format sono tante 22 gare, a livello fisico è molto impegnativo”

Abi, dal 7 ottobre al via prima edizione del Festival “è cultura!”

Abi, dal 7 ottobre al via prima edizione del Festival “è cultura!”Roma, 28 set. (askanews) – Dal 7 al 14 ottobre al via “è cultura!” la nuova grande manifestazione nazionale promossa dall’Abi e dall’Acri, con le banche italiane e le fondazioni di origine bancaria, in collaborazione con Feduf. È prevista la partecipazione della Banca d’Italia e dell’Ivass. Secondo quanto riporta un comunicato, l’iniziativa è aperta a tutti, inclusiva e intergenerazionale, nata per promuovere lo sviluppo socioculturale del Paese. Sono partner 17 banche e 25 fondazioni di origine bancaria.

Sabato 7, ingresso e visite guidate nelle sedi che partecipano alla manifestazione, e fino a sabato 14 ottobre l’esperienza continuerà con decine di eventi, dal vivo e da remoto, anche dedicati ai ragazzi. A disposizione di cittadini e turisti 150 appuntamenti in tutta Italia. Ottobre è anche il mese dedicato all’Educazione finanziaria con un ricco programma di eventi promossi da banche e dalle fondazioni di origine bancaria. La manifestazione si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e ha il patrocinio del Ministero della Cultura e della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. L’importanza sociale e culturale della manifestazione è testimoniata anche dalla Media Partnership di Rai Cultura e del TGR.

Secondo il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini “‘è cultura!’, il festival alla sua prima edizione, affonda le sue radici in due importanti esperienze artistiche e culturali che negli anni passati hanno registrato un notevole successo: l’iniziativa di apertura al pubblico delle sedi delle banche e delle fondazioni e il Festival della Cultura Creativa. In linea con lo spirito di promozione della cultura e dell’arte, che ha sempre contraddistinto il lavoro dell’Abi e delle banche in stretta collaborazione con le fondazioni, anche a supporto dei territori e delle loro comunità, inauguriamo una manifestazione rinnovata e ampliata, sia in termini di partecipanti che di arco temporale”. Il cicepresidente dell’Acri, Giuseppe Morandini, ha dichiarato: “Acri è convintamente al fianco di Abi nel promuovere “è cultura!”: una iniziativa nazionale, che contribuirà a valorizzare in maniera innovativa il vasto patrimonio culturale di Banche e Fondazioni e il loro impegno a renderlo accessibile a tutti. Le Associate Acri – Fondazioni e Casse di Risparmio – aderiscono, infatti, numerose a “è cultura!”, animate dalla convinzione che tutti i soggetti pubblici e privati del Paese, al contempo custodi e promotori di bellezza, siano chiamati a concorrere al comune obiettivo di incentivare l’accesso e la partecipazione culturale consapevole di tutti i cittadini.”

Intanto è online (https://eculturadavivere.it/ecultura) il sito ufficiale della manifestazione, con il calendario completo degli eventi e l’elenco delle sedi che partecipano all’iniziativa. Un sito dinamico e visivamente efficace, suddiviso in sezioni tematiche, per una navigazione più intuitiva e a portata di tutti, un punto di riferimento essenziale per tutti coloro che desiderano partecipare appieno alla settimana di è cultura!.

Napolitano, Assemblea capitolina apre con minuto di silenzio

Napolitano, Assemblea capitolina apre con minuto di silenzioRoma, 28 set. (askanews) – L’Assemblea capitolina ha aperto la seduta odierna ricordando, con un minuto di silenzio, il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Un grande uomo di Stato, un politico prestigioso, un amministratore di valore, instancabile, generoso, competente e appassionato”, è stato l’incipit dell’omaggio tributato dall’aula Giulio Cesare, su proposta della capogruppo Pd capitolina Valeria Baglio.

“Un protagonista della sinistra e della storia dell’Italia repubblicana – ha continuato Baglio -, un esponente di punta del comunismo italiano che ha lasciato un segno rilevante nella storia politica, non soltanto durante il periodo in cui ha ricoperto la massima carica istituzionale”. “Uno dei temi che ha caratterizzato l’azione di Napolitano – ha sottolineato Baglio – è stato l’europeismo: Napolitano è stato uno dei primi a credere nell’Europa. È stato deputato, senatore, presidente della Camera, ministro, eurodeputato e due volte capo dello Stato”. “Abbiamo sentito tutti le parole commosse della nipote, del figlio, dei tanti che lo hanno ricordato nei giorni del funerale di Stato – ha concluso Baglio – tutti insieme vogliamo fare la nostra parte esprimendo con questo minuto di silenzio la nostra grande riconoscenza per un uomo che ha contribuito a rendere grande l’Italia”.

Banche, Abi-Cerved: risalita Npl con inflazione, tassi e frenata Pil

Banche, Abi-Cerved: risalita Npl con inflazione, tassi e frenata PilRoma, 28 set. (askanews) – Inflazione, politica monetaria restrittiva della Bce e rallentamento della crescita determineranno un aumento dei nuovi crediti deteriorati fino a tutto il 2024, quando i tassi di deterioramento del credito raggiungeranno i livelli massimi dal 2016. Ma poi nel 2025 questa voce rientrerà sui livelli di quest’anno. E’ la fotografia previsionale dell’ultimo Outlook di Abi e cerved sugli Npl (non performing loans), secondo cui i rialzi più consistenti di crediti deteriorati riguarderanno nel 2023 le medie imprese dell’industria, mentre nel complesso del triennio saranno prevalentemente sulle microimprese, del settore agricolo e delle costruzioni.

Inflazione, politica monetaria restrittiva della Bce con conseguente aumento dei tassi di interesse e rallentamento dell’economia si traducono in una nuova crescita dei crediti deteriorati, spiega il rapporto, che nel prossimo biennio aumenteranno in maniera significativa rispetto ai livelli storicamente bassi registrati negli anni precedenti. In base alle stime di Abi e Cerved, infatti, nel 2023 il tasso di deterioramento del credito alle imprese (l’indicatore che esprime la percentuale dei crediti in bonis all’inizio del periodo che nel corso dell’anno diventano non performing) toccherà il 3,1% dal 2,2% del 2022, superando per la prima volta i valori pre-Covid che si attestavano nel 2019 a 2,9%.

Nel 2024 si prevede poi un ulteriore aumento che porterà l’indice a raggiungere un picco del 3,8%, il valore più alto dal 2016, mentre nel 2025 la tendenza si invertirà, con una riduzione dei nuovi crediti deteriorati che riporterà il tasso di deterioramento al 3,1%, quindi sempre su valori più alti del 2019 ma ben lontani dai massimi fatti registrare nel 2012 (7,5%). Abi e Cerved realizzano periodicamente il report sulle stime dei flussi dei nuovi crediti deteriorati delle imprese (dati che oltre alle sofferenze includono i crediti che le banche devono classificare come inadempienze probabili o crediti scaduti), con dettagli dimensionali, per settore e per area geografica.

Come mostrano gli ultimi dati ufficiali pubblicati dalla Banca d’Italia, il tasso di deterioramento dei crediti delle società non finanziarie, dopo il lieve aumento di fine 2022 (2,2% contro il 2,0% del quarto trimestre 2021), ha continuato a crescere anche nel primo trimestre del 2023 portandosi al 2,3% contro il 2,0% dello stesso periodo dello scorso anno. Abi e Cerved stimano che nella media del 2023 gli incrementi più alti riguarderanno le micro (da 2,4% al 3,3%) e le grandi imprese (dall’1% all’1,9%), e le aziende che operano nel settore industriale (dall’1,7% al 2,8%), soprattutto di media dimensione (dallo 0,9% al 2,4%) e situate nel Sud Italia (dal 2,8% al 4,0%). Dopo il picco del 2024, a fine 2025 il tasso di deterioramento dei crediti si riporterà su valori simili o inferiori al 2023 in tutte le classi dimensionali di impresa. A livello settoriale la situazione è invece più eterogenea, con le costruzioni e l’agricoltura che peggioreranno la propria condizione rispetto al 2023 (rispettivamente dal 2,9% al 3,3% e dal 2,8% al 3,2%), benché le costruzioni risultino l’unico comparto a far osservare livelli più bassi del 2019 (3,3% contro il 4,0%). A livello territoriale, il Mezzogiorno è l’unica zona con un tasso di deterioramento in riduzione rispetto al 2019 (3,9% contro il 4,2% del 2019).

“Avevamo previsto che nel corso del 2023, a causa delle incognite derivanti dal contesto geo-politico e con la fine certa delle misure emergenziali applicate nel periodo pandemico, i crediti deteriorati delle imprese sarebbero tornati a crescere. Il mercato però negli ultimi anni si è strutturato per gestire l’aumento dei volumi di Npl e sono maturate anche le politiche di gestione delle banche e degli operatori specializzati – afferma Andrea Mignanelli, amministratore delegato di Cerved Group – In questa delicata fase economica, è necessario gestire gli Npl con stabilità e regole certe. Dati, algoritmi e tecnologie consentono di rendere più efficiente lo smaltimento dei crediti deteriorati, continuando a finanziare le imprese”. “Inflazione elevata, orientamento restrittivo della politica monetaria e rallentamento dell’economia rischiano di portare ad una riacutizzazione dei rischi finanziari delle imprese, creando le condizioni per un aumento dei crediti deteriorati”, commenta del direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini. “Al riguardo andrebbero, ad esempio, riviste tempestivamente alcune regole europee vigenti – ha aggiunto – che penalizzano la rinegoziazione dei finanziamenti bancari”.

Granchio blu, nuovo fondo da 500mila euro in Decreto Asset

Granchio blu, nuovo fondo da 500mila euro in Decreto AssetRoma, 28 set. (askanews) – Un fondo da 500mila euro destinato alla copertura dell’esonero parziale, nel limite del 50%, del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti dalle imprese dell’acquacoltura, anche per i loro dipendenti: è quanto previsto dall’emendamento al Decreto Asset approvato ieri sera e presentato dal senatore e presidente della IX Commissione – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, Luca De Carlo.

Queste risorse vanno ad aggiungersi a quelle annunciate ieri dal ministro Lollobrigida, pari a 10 milioni di euro, e ai 2,9 milioni di euro stanziati con il decreto di inizio agosto. “Parliamo – sottolinea De Carlo – di oltre 13 milioni di euro complessivi per sostenere un settore messo in grave difficoltà dall’invasione del granchio blu nei nostri mari. Non va poi dimenticato come il ministro abbia anche anticipato come si sia al lavoro per far accedere anche il mondo dell’acquacoltura al Fondo di Solidarietà Nazionale, andando ad equiparare queste realtà a quelle agricolo”, conclude De Carlo.

Cambio al vertice Sony Playstation, Jim Ryan lascia

Cambio al vertice Sony Playstation, Jim Ryan lasciaRoma, 28 set. (askanews) – Sony Group Corporation e Sony Interactive Entertainment (SIE) hanno annunciato che il presidente e CEO di SIE Jim Ryan ha preso la decisione di ritirarsi nel marzo 2024 dopo quasi trent’anni d’attività di PlayStation. Per supportare Ryan nella sua transizione, il presidente, COO e CFO di Sony Group Corporation, Hiroki Totoki, assumerà il ruolo di presidente di SIE a partire dall’ottobre 2023.

“Dopo 30 anni, ho deciso di ritirarmi dalla SIE nel marzo 2024. Ho apprezzato l’opportunità di svolgere il lavoro che amo in un’azienda molto speciale, lavorando con persone fantastiche e partner incredibili. Ma ho trovato sempre più difficile conciliare la vita in Europa e il lavoro in Nord America”, ha spiegato Ryan. “Lascerò la mia funzione – ha continuato – dopo aver avuto il privilegio di lavorare su prodotti che hanno toccato milioni di vite in tutto il mondo; PlayStation farà sempre parte della mia vita e mi sento più ottimista che mai riguardo al futuro di SIE. Voglio ringraziare Yoshida-san per aver riposto così tanta fiducia in me e per essere stato un leader incredibilmente sensibile e solidale”. A partire dal primo aprile 2024, Totoki sarà nominato CEO ad interim di SIE mentre continuerà a il suo attuale ruolo presso Sony Group Corporation. Totoki lavorerà a stretto contatto con il presidente e CEO di Sony Group Corporation Kenichiro Yoshida e il team di gestione di SIE per aiutare a definire il prossimo capitolo del futuro di PlayStation, inclusa la successione del ruolo di CEO di SIE.

“Vorrei esprimere la mia sincera gratitudine a Jim Ryan per i suoi eccezionali risultati e contributi nel corso dei suoi 30 anni di carriera in Sony, incluso il grande successo del lancio di PlayStation 5. L’attività PlayStation gestita da SIE è una parte essenziale dell’attività del Gruppo Sony. intero portafoglio aziendale. Lavorerò a stretto contatto con Jim e il team dirigenziale senior per garantire il nostro continuo successo e un’ulteriore crescita. Non vedo l’ora di creare l’entusiasmante futuro di PlayStation e dell’industria dei giochi insieme a tutti in SIE e ai suoi partner commerciali”, ha detto Totoki. Jim Ryan è entrato a far parte dell’entità europea di Sony Interactive Entertainment, Sony Interactive Entertainment Europe (SIEE) — che allora era Sony Computer Entertainment Europe — nel 1994. In seguito, ha ricoperto numerose posizioni senior presso l’azienda, tra cui Presidente di SIEE, Responsabile delle vendite e del marketing globali di SIE e vicepresidente di SIE da gennaio 2018, prima di essere nominato presidente e amministratore delegato di SIE.

Giappone, governo vuole sgravi tech e pacchetto per aumento salari

Giappone, governo vuole sgravi tech e pacchetto per aumento salariRoma, 28 set. (askanews) – Il governo giapponese sta valutando la possibilità di offrire agevolazioni fiscali per le aziende che investono in settori strategicamente importanti come i semiconduttori e le batterie di accumulo, nel tentativo di aumentare il potenziale di crescita del Giappone e garantire la sicurezza economica. Lo riferisce l’agenziadi stampa Kyodo, dando conto del progetto di programmazione economica presentato ieri dal governo guidato da Fumio Kishida.

Inoltre, il governo Kishida vorrebbe espandere le misure di riduzione fiscale per le piccole e medie imprese che sono rimaste indietro rispetto alle aziende più grandi nell’aumento delle retribuzioni, il che sarebbe in linea con la spinta del Primo Ministro Fumio Kishida ad aumentare la ridistribuzione della ricchezza. I cambiamenti previsti fanno parte degli sforzi volti a sostenere l’economia mitigando gli effetti dell’aumento dell’inflazione sulle famiglie attraverso la promozione di aumenti salariali e maggiori investimenti.

Il governo intende proporre anche un nuovo regime che offra agevolazioni fiscali sui profitti aziendali derivanti dalla proprietà intellettuale nella speranza che questo incoraggi le aziende ad aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo, nonché in beni immateriali. “Trasformeremo l’economia in un’economia orientata alla crescita, guidata da una crescita sostenuta dei salari e da investimenti attivi”, ha detto Kishida a un comitato governativo nel presentare il progetto.

I dettagli verranno definiti verso la fine dell’anno, quando i partiti al potere discuteranno su come riformare il sistema fiscale del paese.

”Social Women Talk! 2023″, evento il 29 e 30 settembre all’Ara Pacis

”Social Women Talk! 2023″, evento il 29 e 30 settembre all’Ara PacisRoma, 28 set. (askanews) – Sta per prendere il via la terza edizione di “Social Women Talk!” 2023, l’evento che mette al centro le professioniste del digitale, impegnate in una due giorni di talk e workshop che quest’anno ruoteranno intorno al tema dell’intelligenza artificiale. “Condividere, connettersi, crescere: voci femminili nell’era dell’intelligenza artificiale”. La manifestazione si terrà a Roma il 29 e 30 settembre, nella splendida cornice dell’Ara Pacis a partire dalle ore 14:00 del venerdì.

Le due giornate di formazione vedranno la presenza di oltre 30 speaker visionarie, tra cui Margherita Bonetto, Amazon Web Services, Luciana De Laurentis, Fastweb, Olga Farreras Casado, LinkedIn, Maura Gancitano, Tlon, Luisa Marotta, Terna, Ilaria Potito, Tim e Michela Rubegni, Alibaba; ci sarà inoltre la possibilità di prendere parte a workshop pratici. L’evento, ideato da Chiara Landi, Ideatrice e Founder Social Women Talk | Digital marketing manager e Noemi Giammusso, Founder Social Women Talk | Business Development Manager Visualitics è organizzato in collaborazione con Pro Format Comunicazione.

Appello di Von der Leyen ai 27: trovate l’accordo sul Patto sull’immigrazione

Appello di Von der Leyen ai 27: trovate l’accordo sul Patto sull’immigrazioneBruxelles, 28 set. (askanews) – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha rivolto un “appello urgente” ai ministri dell’Interno dei Ventisette affinché trovino un accordo sull’ultima parte ancora controversa del Patto sull’immigrazione e l’asilo, durante la riunione del Consiglio Ue oggi a Bruxelles.

Von der Leyen ne ha parlato stamattina, durante le dichiarazioni alla stampa insieme al presidente del Ppe Manfred Weber e al primo ministro croato Andrej Plenkovic, all’apertura degli “Study Days” del Ppe a Spalato, Croazia. La parte del Patto Ue su cui i ministri cercheranno l’accorso è la proposta di regolamento sulle crisi migratorie, che prevede in determinati casi di emergenza (riconosciuti e dichiarati dalla Commissione europea) una forma di solidarietà obbligatoria, con la redistribuzione dei migranti irregolari fra gli Stati membri o, in alternativa, contributi finanziari ai paesi più esposti ai flussi migratori.”Dobbiamo far fronte alla sfida dell’immigrazione irregolare: gli ultimi eventi a Lampedusa evidenziano la necessità di aggiustare il nostro sistema di asilo immigrazione”, ha detto von der Leyen.

Finora, ha osservato la presidente della Commissione, “abbiamo fatto buoni progressi, anche grazie al Ppe e alla leadership di Manfred Weber, nell’adottare proposte che sono al cuore della proposta del Patto sull’immigrazione e l’asilo”. Ma ora, ha sottolineato, “faccio un appello urgente agli Stati membri affinché trovino un accordo sulla proposta di regolamento delle crisi (migratorie, ndr), durante la riunione del consiglio Affari interni di oggi. Ora dobbiamo finire il lavoro, dobbiamo assicurare un’appropriata attuazione del Patto sull’immigrazione e l’asilo. Nell’Unione europea – ha insistito – abbiamo bisogno di queste regole comuni”.

“I nostri cittadini – ha ricordato infine von der Leyen – si aspettano, giustamente, che sia l’Europa a decidere chi entra da noi e in quale circostanze, e non i trafficanti di esseri umani. Il crimine organizzato e i trafficanti devono essere combattuti”, ha concluso.