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Tag: Sanremo 2023

Min. interni Gb: su diritto asilo convenzione Ginevra ‘obsoleta’

Min. interni Gb: su diritto asilo convenzione Ginevra ‘obsoleta’Roma, 27 set. (askanews) – Il ministro dell’Interno britannico Suella Braverman, che ha fatto della lotta all’immigrazione clandestina una delle priorità della sua politica, sotto la guida del primo ministro Rishi Sunak, ha tenuto martedì 26 settembre un discorso all’American Enterprise Institute sulla crisi dei rifugiati in Europa. Di fronte a questo think tank neoconservatore, i cui membri esercitavano una grande influenza sulla politica degli Stati Uniti sotto l’amministrazione di George Bush, Suella Braverman ha osservato che il diritto d’asilo è stato notevolmente distorto dalla sua istituzione all’indomani della Seconda Guerra Mondiale e che la Convenzione di Ginevra è ormai obsoleta, innescando polemiche nel Regno Unito e non solo. Dura la replica dell’alto commissario Onu per i rifugiati Filippo Grandi. Il problema, ha detto Grandi, “non è riformare o interpretare la Convenzione di Ginevra in senso più restrittivo, ma applicarla con più scrupolo”.

Dopo aver descritto la situazione di crisi che vive da diversi giorni l’Italia, di fronte al massiccio arrivo di immigrati clandestini sull’isola di Lampedusa, Suella Braverman ha stimato che il fenomeno non potrà che aumentare nei prossimi anni. L’economia e la demografia sono, secondo lei, i due maggiori determinanti dell’equilibrio del mondo odierno, ed entrambe spingeranno un numero sempre crescente di persone a intraprendere rotte migratorie. Il ministro dell’Interno britannico ha poi spiegato diffusamente il suo punto di vista sulla distinzione, secondo lei necessaria, che i paesi occidentali devono operare tra i rifugiati che possono legittimamente rivendicare il diritto di asilo, e gli altri migranti che sperano solo in una vita migliore di quella che è promesso loro nel paese d’origine. “Volere asilo o volere condizioni di vita migliori non è la stessa cosa! ha insistito. Cercare rifugio nel primo paese sicuro che raggiungi o fare shopping per scegliere la meta che preferisci non è la stessa cosa! Essere vittima della tratta, essere stato trasportato contro la propria volontà o venduto come schiavo sessuale, o pagare i trafficanti per essere portato in un paese sviluppato, non è la stessa cosa!

Suella Braverman ha poi sviluppato l’idea che il diritto internazionale relativo ai richiedenti asilo “non è più adatto ai nostri tempi”, ritenendo che “la crescita di questo diritto crea incentivi molto forti per l’immigrazione clandestina”. Ricordando che lo status di rifugiato è stato introdotto nel diritto internazionale umanitario dalla Convenzione di Ginevra del 1951, ha dichiarato: “queste disposizioni sono state create dopo la Seconda Guerra Mondiale per consentire alle persone di fuggire dalle persecuzioni e dall’olocausto, e hanno rappresentato un incredibile passo avanti per il tempo!” Ma Suella Braverman ha anche chiarito che la Convenzione di Ginevra è stata concepita inizialmente per applicarsi “all’interno dell’Europa”. E che “70 anni dopo, viviamo in un mondo completamente diverso”. Secondo lei, la definizione giuridica di rifugiato è troppo flessibile e crea confusione. Ha citato la Convenzione di Ginevra, che intende così proteggere chiunque fugga dal proprio Paese perché “teme di essere perseguitato a causa della sua razza, della sua religione, della sua nazionalità, della sua appartenenza ad un certo gruppo sociale o delle sue opinioni politiche.

“Si è verificato uno spostamento, per effetto dell’interpretazione fornita dalla giurisprudenza da allora, dalla nozione di persecuzione verso qualcosa che è più simile alla discriminazione. E un secondo spostamento, dall’idea di paura certa verso solo paura probabile o plausibile” analizza Suella Braverman. “Quindi sempre più persone possono oggi avere diritto allo status di rifugiato”. Il ministro britannico ha aggiunto: “Sarò molto chiaro, ci sono vaste parti del mondo dove è estremamente difficile essere omosessuali o essere donna. E quando le persone sono perseguitate, è giusto che offriamo loro rifugio. Ma il nostro sistema di asilo non è sostenibile a lungo termine se, infatti, il semplice fatto di essere omosessuale o di essere donna e di temere discriminazioni nel proprio Paese di origine è sufficiente per beneficiare di una protezione.”

Come era prevedibile, i commenti di Suella Braverman hanno scatenato una cascata di proteste, a cominciare da quella dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, che ha risposto con un comunicato stampa al ministro. L’Alto Commissario Filippo Grandi ha scritto al relatore: “l’urgenza non è riformare o interpretare la Convenzione di Ginevra in senso più restrittivo, ma applicarla con più scrupolo”. Ma è stata più specificamente la frase di Suella Braverman sui gay a innescare il problema. Il cantante britannico Elton John si è indignato in un messaggio pubblicato su Instagram. Si è detto “molto preoccupato per le dichiarazioni” del ministro. “ignorare il pericolo reale affrontato dalle comunità LGBTQ+ rischia di legittimare ulteriormente l’odio e la violenza contro di loro”, ha aggiunto il musicista in questa dichiarazione co-firmata dal marito David Furllong e dalla Elton Fondazione John Aids. Anche l’opposizione laburista ha criticato la ministra, tramite la deputata Yvette Cooper, che l’ha accusata di aver “rinunciato a riparare il caos provocato dai conservatori” sul diritto d’asilo e di cercare, con la Convenzione di Ginevra, “qualcun altro da incolpare”.

A Caseus, sul Brenta, il meglio dei formaggi italiani e non solo

A Caseus, sul Brenta, il meglio dei formaggi italiani e non soloRoma, 27 set. (askanews) – Sarà il presidente di Regione Veneto Luca Zaia ad aprire ufficialmente Caseus, che sabato 30 settembre e domenica primo ottobre porterà a Piazzola sul Brenta il meglio delle produzioni lattiero-casearie locali, nazionali ed europee. Si comincia con le premiazioni del 19esimo Concorso Caseus Veneti (dedicato alle produzioni regionali) e del quinto Concorso Nazionale Formaggi di Fattoria.

L’evento organizzato da Regione Veneto e Aprolav conta quest’anno 503 formaggi in gara realizzati da 125 caseifici da tutta Italia e vede la partecipazione di 5 nazioni ospitate: Bulgaria, Grecia, Polonia, Ungheria e Slovacchia. In concorso per Caseus Veneti 388 formaggi (22 Belluno; 27 Padova; 165 Treviso; 18 Venezia; 119 Vicenza; 37 Verona), sono invece 115 formaggi in gara per il Concorso Nazionale Formaggi di Fattoria provenienti da Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria. Protagoniste, fin dall’istituzione della kermesse, le grandi denominazioni Dop della Regione: Grana Padano, Asiago, Casatella Trevigiana, Provolone Valpadana, Monte Veronese, Piave, Montasio e Mozzarella Stg. Per ogni denominazione previsti numerosi appuntamenti di degustazione e confronto.

Auto,Musk:richieste sindacato UAW possono causare bancarotta Ford, GM

Auto,Musk:richieste sindacato UAW possono causare bancarotta Ford, GMNew York, 27 set. (askanews) – L’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, ha avvertito che le richieste della United Auto Workers, il sindacato del settore automobilistico, potrebbero portare alla bancarotta Ford, GM, e Stellantis la proprietaria di Chrysler.

“Vogliono un aumento di stipendio del 40% e una settimana lavorativa di 32 ore. Un modo sicuro per portare GM, Ford e Chrysler alla bancarotta sulla corsia di sorpasso”, ha detto Musk in un post su X, rispondendo alla notizia del supporto del presidente americano Biden alle richieste del sindacato. In un post separato, ha spiegato che l’aumento dei prezzi a seguito degli aumenti salariali “rende le automobili inaccessibili, il che porta a un forte calo delle vendite, che porta alla bancarotta”.

Tesla non è un’azienda sindacalizzata.

Sonatrach realizza nuovo impianto riciclo acque raffineria Augusta

Sonatrach realizza nuovo impianto riciclo acque raffineria AugustaRoma, 27 set. (askanews) – Sonatrach Raffineria Italiana (SRI) ha annunciato il 26 settembre la finalizzazione di due accordi strategici nell’ambito del suo percorso verso uno sviluppo sempre più sostenibile e in linea con gli obiettivi della transizione energetica in corso.

Con il primo accordo – informa l’azienda in una nota – è stato finalizzato il progetto di realizzazione di un impianto di trattamento delle acque reflue, la cui fase di pianificazione ha preso avvio già nel 2019. Grazie alla presenza di una sezione apposita di riciclo, l’impianto permetterà di utilizzare le acque stesse nei processi di raffreddamento del sito, evitando così il ricorso alla falda acquifera. Le stime prevedono che, una volta entrato in funzione, l’impianto permetterà una riduzione dei consumi che va dai 2,5 ai 3 milioni di metri cubi di acqua all’anno. Contribuire al processo di decarbonizzazione attraverso la riduzione delle emissioni di CO2 è uno degli obiettivi strategici di Sonatrach Raffineria Italiana. Il secondo accordo, infatti, prevede l’elettrificazione di una delle macchine più complesse della raffineria. Nello specifico, il compressore nell’impianto di produzione di lubrificanti e la sua turbina a gas saranno sostituiti con una nuova macchina più moderna alimentata da un motore elettrico, che consentirà una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 25.000 tonnellate all’anno.

I nuovi progetti rappresentano un ulteriore passo in avanti nell’ambito dell’impegno che l’azienda ha assunto sin dal proprio insediamento (dicembre 2018) nei confronti della sostenibilità ambientale, dell’affidabilità dell’impianto e della catena di fornitura dei prodotti. Una grande attenzione al rispetto del territorio concretamente dimostrata dai continui investimenti (oltre 400 milioni di euro negli ultimi quattro anni) e dai risultati certificati dal Bilancio di Sostenibilità presentato lo scorso dicembre, secondo cui nel 2021 la raffineria ha ottenuto un punteggio di 86 su 100 nel Sustainability Impact Rating, in crescita rispetto ai 77 punti registrati nel 2020. I due importanti progetti sono stati annunciati dal Ceo di Sonatrach Raffineria Italiana, Rosario Pistorio, a margine della visita del Ceo del Gruppo, Toufik Hakkar, e del suo incontro con il management della raffineria. La presenza del Ceo del Gruppo in Italia testimonia l’importanza e la strategicità della raffineria di Augusta. Con un fatturato di oltre 7,2 miliardi di euro nel 2022 e una produzione di 7,8 milioni di tonnellate fra prodotti petroliferi, lubrificanti e specialties, SRI si conferma uno dei principali player del settore.

“Con questi due accordi vogliamo dimostrare ancora una volta la serietà e la determinazione con cui portiamo avanti gli impegni che abbiamo assunto da sempre per rispettare e garantire alti standard ambientali nel territorio che ci ospita”, ha dichiarato il Ceo di Sonatrach Raffineria Italiana, Rosario Pistorio. “Questi importanti interventi, condivisi con il Ceo del nostro Gruppo che oggi è qui con noi, ci permetteranno di migliorare ancora di più le nostre performance ambientali e di raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti, nel solco del processo di decarbonizzazione e transizione energetica”. “Sonatrach Raffineria Italiana è il più grande investimento fatto da Sonatrach al di fuori dell’Algeria. La nostra presenza qui oggi conferma il nostro apprezzamento per i risultati ottenuti, in particolare negli ultimi due anni, e il nostro sostegno agli obiettivi futuri fissati dalla Raffineria”, ha commentato il Ceo del gruppo Sonatrach.

Tanzania, ambasciatore incontra società civile italiana a Iringa

Tanzania, ambasciatore incontra società civile italiana a IringaRoma, 27 set. (askanews) – L’Ambasciatore italiano in Tanzania, Marco Lombardi, ha riunito ieri i rappresentanti della società civile italiana che operano a Iringa. Stando a quanto precisato in un comunicato diffuso oggi dall’ambasciata, erano presenti i rappresentanti del Cuamm, dell’Oikos, del Laboratorio Dream di Sant’Egidio, del Cefa, del Cope, dell’Ibo, di Call Africa, delle Suore e i Padri Missionari della Consolata, dei Frati Minori Rinnovati della Missione di Pomerini, delle Suore Missionarie Alm, del Nyumba Ali e dell’Associazione Veneto Tanzania (Asvet).

“L’incontro, svoltosi presso Mama Iringa, ha rappresentato un utilissimo momento di confronto tra missionari e organizzazioni della società civile che operano in Tanzania e l’Ambasciata d’Italia a Dar es Salaam – si sottolinea nella nota – nel corso dell’evento, l’Ambasciatore Lombardi, alla presenza del Nunzio Apostolico, Monsignor Angelo Accattino, e del Vescovo di Iringa, Monsignor Tarcisius J.M. Ngalalekumtwa, ha provveduto alla consegna delle insegne e dei diplomi magistrali dell’Ordine della Stella d’Italia nei gradi di Ufficiale e Cavaliere graziosamente concessi dal Signor Presidente della Repubblica, Professor Sergio Mattarella, a Suor Adolfina Dotta e al Signor Augusto Zambaldo”. “Nel leggere le motivazioni, Lombardi ha avuto parole di encomio per l’attività di Suor Adolfina che, novantaduenne, continua a dirigere una scuola di formazione nel settore della ristorazione e dell’accoglienza per le orfane di Iringa e per quella di Augusto Zambaldo che, con la sua Asvet, è riuscito a creare l’officina ortopedica, il reparto di terapia intensiva e la sala di sterilizzazione presso l’Ospedale Regionale di Iringa”, conclude la nota.

Arriva “AbracaDown”, il primo musical magico in favore dell’inclusione

Arriva “AbracaDown”, il primo musical magico in favore dell’inclusioneRoma, 27 set. (askanews) – Tutti uguali, nessuno escluso. Parte con questo spirito la prima edizione dello spettacolo “AbracaDown”, uno show di magia i cui protagonisti sono ragazzi con Sindrome di Down, che il 3 ottobre 2023 ore 21.00 saliranno sul palco del Teatro Brancaccio per dare vita ad un vero e proprio musical emozionante e divertente. AbracaDown nasce dall’idea di Francesco Leardini, Presidente del Club Magico Fernando Riccardi di Roma, manager ventennale nel mondo dello show business, che insieme a Danilo Melandri e Giancarlo Giambarresi della Aipd Roma Onlus, si propone di realizzare un grande sogno fatto di mani che si stringono, cuori generosi e tanta energia. Le scenografie dello show, per esempio, sono state realizzate da un ragazzo affetto da sordità, Federico Rossini, che utilizzerà il lavoro svolto per la sua tesi di laurea.

La sindrome di Down è una delle più note condizioni genetiche caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più nelle cellule e coloro che ne sono affetti hanno da sempre affrontato, e continuano ad affrontare, ogni giorno episodi di discriminazione e esclusione subendo ingiustizie sistematiche in tutti gli ambiti della vita, dalla scuola al lavoro. La mission di questo spettacolo è proprio quella di contrastare ed abbattere i pregiudizi fornendo ai protagonisti la possibilità di emergere, fare squadra, mostrare alla platea tutto il loro valore in una miscela esplosiva tra danza, canto, recitazione, arti magiche. 10 ballerini, 10 cantanti, 14 attori/maghi creano uno spazio scenico dove ognuno si sente parte integrante di un puzzle che compone l’immagine di una società ideale, dove ognuno fa ciò che lo fa stare bene senza la paura di essere giudicati e discriminati a causa di una diversità innata. Ognuno crea il proprio innesto in una catena di montaggio che ha l’unico obiettivo di smuovere le coscienze e partorire conoscenze in chi ignora ciò che non conosce e lo giudica, ed esclude, a priori, senza sapere, solo per paura di non saper fare altrimenti. Fino conduttore: la magia, perché questa antica disciplina è l’unica in grado di creare un mondo parallelo, generando emozioni tali da illudere lo spettatore che l’impossibile è possibile. Nel futuro il progetto prevede l’apertura di una Accademia dello spettacolo per ragazzi Down. Con l’amichevole partecipazione del comico Maurizio Battista.

L’ospedale di nuova generazione secondo Deerns Italia

L’ospedale di nuova generazione secondo Deerns ItaliaRoma, 27 set. (askanews) – L’ospedale di prossima generazione sarà digitale, sostenibile, ma soprattutto resiliente, per far fronte con flessibilità ai continui cambiamenti dello scenario sociale, urbano, ed epidemiologico. Sarà un’architettura della salute aperta e integrata con l’ecosistema esterno, ma soprattutto, una “città nella città” destinata a diventare un vero e proprio driver di rigenerazione urbana: un Campus della Salute, che metterà il paziente al centro.

Sono solo alcune delle linee guida per la meta progettazione dell’Ospedale di Nuova Generazione emerse dal progetto di ricerca e innovazione JRP (Joint Research Platform) di Politecnico di Milano e Fondazione Politecnico di Milano, che vede fra i suoi partner strategici anche Deerns Italia, società di ingegneria e consulenza per l’edilizia sostenibile, in qualità di Sponsor Platinum, coordinatore del tavolo di lavoro per la sostenibilità e membro del Team per la digitalizzazione. “Il nostro approccio olistico alla progettazione degli edifici trova una delle sue migliori espressioni proprio in ambito ospedaliero grazie alla creazione di un ambiente di cura concepito per favorire la risposta del paziente alle cure, con conseguente riduzione dei tempi di ospedalizzazione”, spiega Arianna Surace, Business Development Manager di Deerns Italia.

“Negli ultimi anni abbiamo investito in modo significativo in soluzioni in grado di garantire il massimo comfort ai pazienti, utilizzando le nostre expertise per progettare ambienti ottimali dal punto di vista della temperatura, della salubrità dell’aria, della luminosità. dell’acustica e dell’interazione digitale. L’ambiente ideale deve essere in grado di adattarsi alla sensibilità e necessità degli occupanti nel rispetto della massima efficienza, per fare questo deve essere utilizzata la tecnologia”. Longevity Challenge: spazi di cura a elevato valore aggiunto Il generale invecchiamento della popolazione si traduce nella ricerca di servizi sanitari specialistici, ad alto valore aggiunto, in grado di migliorare la longevità dei pazienti e la loro qualità di vita anche negli anni “d’argento”. Per le architetture della salute, questo si traduce in percorsi di cura progettati per combattere malattie croniche e degenerative, che tengano in considerazione anche la necessità di ridurre il tempo di permanenza dei pazienti in struttura.

Fondamentale per rispondere alle mutate esigenze socio-demografiche e climatiche sarà la progettazione di spazi “polmone”, facilmente riconvertibili e concepiti con la massima attenzione alle soft qualities per migliorare la qualità del soggiorno dei pazienti. Si deve quindi puntare all’umanizzazione degli spazi di cura, obbiettivo raggiungibile non solo con determinate scelte cromatiche e di arredo, ma anche con elementi tecnologici che appunto agiscono sulle condizioni ambientali. Seppur il miglioramento delle condizioni di permanenza in strutture sanitarie deve essere un obbiettivo, la priorità va data alla possibilità di effettuare le cure a livello domiciliare o in strutture preposte che devono sempre meno assomigliare ad ospedali e cliniche. Per fare questo diventa fondamentale potenziare la telemedicina e i sistemi di monitoraggio da remoto. Queste tecnologie possono, in alcuni casi, ridurre drasticamente la necessità di ospedalizzazione o di recarsi frequentemente presso strutture sanitarie per visite ed esami. Un ambiente tecnologicamente in grado di rendere autosufficiente un paziente con lievi patologie può cambiare drasticamente la sua qualità della vita, allontanando il momento in cui dovrà avere un operatore sanitario fisso o essere accolto in una struttura assistenziale. Tutto questo fa parte del concetto di senior living, una tipologia mista residenziale / sanitaria che ancora ha preso poco piedi in Italia, ma già consolidata in altri paesi.

Una “città nella città” per il Wellbeing. L’ubicazione dell’ospedale del futuro e degli spazi impiantistici sarà un potente driver per la rigenerazione urbana, dando vita a una vera e propria “città nella città” integrata con il territorio. Molto più che una semplice struttura sanitaria, ma un vero e proprio polo urbano dotato di centri commerciali, laboratori di ricerca e spazi ricreativi. Un edificio ottimizzato per il Wellbeing dei pazienti e dei professionisti sanitari, conforme a protocolli di certificazione e agli obiettivi di sostenibilità (ESG, SDG), funzionale alla maggior soddisfazione del personale sanitario e alla riduzione dello stress nei pazienti, anche grazie alla presenza delle aree verdi – i cosiddetti Giardini Terapeutici (o Healing Gardens). Dal nuovo polo chirurgico “Iceberg” del San Raffaele all’Ospedale ISMETT 2 di Palermo. Deerns Italia é coinvolto in importanti progetti ospedalieri innovativi, che interpretano le principali linee guida dell’Ospedale di Nuova Generazione. Primo fra tutti l’Ospedale “ISMETT 2” per il Cliente UPMC, a Carini (PA), il cui gruppo di progettazione è stato capitanato da Renzo Piano Building Workshop e da Progetto CMR dove Deerns Italia, che ha curato gli aspetti relativi all’acustica e agli impianti. In primissimo piano anche la case study del Nuovo polo Chirurgico dell’Ospedale San Raffaele di Milano, per il quale Deerns ha curato la progettazione acustica, impiantistica e l’ingegneria di facciata”, meglio noto come “Iceberg” per la sua struttura piramidale firmata dall’Architetto Mario Cucinella. Una struttura nata dalla progettazione partecipata con i referenti tecnici della struttura ospedaliera, che é stata dotata tra le prime di sale operatorie ibride. Ultimo, ma non per importanza, l’Ospedale di Udine, struttura di sanità pubblica, per il quale Deerns ha curato la progettazione acustica e degli impianti. Parola d’ordine: connettività. L’Ospedale di Nuova Generazione farà leva sulle tecnologie digitali e sul valore aggiunto di una connettività ad elevate prestazioni per garantire efficienza e rapidità dei servizi, ma anche per ridurre i tempi di ospedalizzazione grazie alla Telemedicina in abbinamento ai presidi medici domiciliari. Gestirà le attività sia in Cloud che in locale, sfruttando robotica, intelligenza artificiale (AI) e Internet of Things (IoT) per migliorare l’efficienza operativa, l’accuratezza diagnostica e la qualità delle cure (Smart Hospital). Un approccio progettuale integrato L’approccio progettuale dei nuovi edifici ospedalieri dovrà seguire tre principi cardine: 1) Costruire meno, per valorizzare il patrimonio edilizio esistente ed impostare il progetto della nuova struttura e/o building sul concetto di espandibilità, flessibilità e resilienza. 2) Costruire meglio, utilizzando materiale con basso carbon foot print, materiali riciclati o riciclabili, facilmente disassemblabili e con vita utile elevata. 3) Ridurre la produzione di rifiuti di costruzione, utilizzando il più possibile tecniche di prefabbricazione ed edilizia industrializzata anche per garantire maggiore sicurezza dei processi costruttivi e controllo di tempi e costi di produzione/realizzazione. Senza dimenticare l’importanza dello studio dell’intero ciclo di vita dell’edificio, dalla sua demolizione, smontaggio o rifunzionalizzazione alla luce delle mutate esigenze di contesto.

Il primo ottobre la Giornata internazionale del caffè

Il primo ottobre la Giornata internazionale del caffèRoma, 27 set. (askanews) – Gli italiani non rinunciano al caffè, neanche in tempi di ristrettezze economiche: per il 42,2% è un modo per ritrovare la carica, per il 33,7% un momento di condivisione speciale. Sono alcuni dei risultati della indagine realizzata in occasione della Giornata Internazionale del Caffè dal Consorzio Promozione Caffè, in collaborazione con AstraRicerche.

Il mercato mondiale del caffè torrefatto nel 2022 è valutato in circa 120 miliardi di dollari e rappresenta consumi pari a 170,8 milioni di sacchi da 60 kg, equivalenti a 3,1 miliardi di tazzine bevute ogni giorno su scala globale. In questo quadro, l’Italia riveste un ruolo di primo piano, innanzitutto come Paese consumatore: è il settimo al mondo con 5,2 milioni di sacchi annui. Secondo gli ultimi dati, infatti, circa il 73,9% degli lo beve regolarmente ogni giorno. Ma nel 2023, come sono cambiate le nostre preferenze di consumo? Secondo l’indagine, su 100 caffè, circa 40 vengono consumati a casa, seguiti dal bar (circa 14 su 100). Macchina a cialde, moka e macchina da espresso automatica restano le modalità preferite con cui gli italiani preparano il caffè (rispettivamente il 42,7%, il 28,8% e il 17,1%). Per la maggior parte di noi il caffè è una ricarica di forza mentale ed energia fisica (42,2%), un rito personale (35,6%), e un catalizzatore di buonumore e socialità (33,7%) da condividere con gli altri.

E se la maggior parte degli italiani per comodità sceglie l’acquisto al supermercato (72,8%) c’è ancora una buona fetta di appassionati che amano recarsi presso le torrefazioni e scegliere la propria miscela (12%). I consumatori di oggi sono però anche attenti alla filiera e al suo impegno: riconoscono l’impegno nella sostenibilità sia delle nuove confezioni (61,7%) sia dei nuovi processi produttivi e di trasporto (58,3%) e desiderano che questo trend venga mantenuto e incrementato sempre di più (50,3%).

Copagri: da aumento costo denaro rischi per progetti Pnrr

Copagri: da aumento costo denaro rischi per progetti PnrrRoma, 27 set. (askanews) – “Il recente ulteriore aumento dei tassi di interesse deciso dalla Banca Centrale Europea-BCE rischia non solo di avere un impatto negativo sulla domanda e sugli investimenti, ma anche di frenare il raggiungimento degli obiettivi del PNRR, minando il fondamentale apporto del comparto Primario in termini di transizioni energetica e ambientale del Paese, soprattutto se combinato con la stretta sul credito bancario in atto nei confronti delle imprese”. Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Tommaso Battista intervenut oggi alla riunione della Cabina di regia del PNRR, svoltasi a Palazzo Chigi alla presenza dei ministri per gli Affari Europei Raffaele Fitto e dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

“Quello del costo del denaro, infatti, è un tema che complica non poco la disponibilità di fondi da parte del sistema bancario, mettendo di conseguenza a repentaglio la cantierabilità di numerosi progetti del PNRR”, ha sottolineato Battista, ad avviso del quale “sarebbe auspicabile un intervento governativo mirato alla creazione di un fondo di garanzia a livello nazionale, andando magari a coinvolgere la Cassa Depositi e Prestiti-CDP o l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare-ISMEA”. “Con riferimento alle misure del PNRR di maggiore interesse per l’agricoltura, esprimiamo soddisfazione per gli interventi che mirano a favorire l’innovazione e la meccanizzazione del settore, nonché per l’incremento, fortemente sollecitato dalla Copagri, delle risorse destinate ai Contratti di filiera e di distretto”, ha proseguito Battista, auspicando il reperimento di ulteriori fondi in tale ambito.

“Di particolare rilevanza, inoltre, è il tema delle agroenergie, sul quale resta alta l’attesa per il bando legato all’agrivoltaico”. Per Copagri è necessario incrementare le disponibilità di risorse così da coinvolgere il maggior numero di imprese, favorendo quindi la transizione energetica, e garantire una sorta di ‘canale preferenziale’ alle aziende agricole, “che in molti casi stanno cedendo il diritto di superficie a società, fondi e multinazionali che con l’agricoltura non hanno nulla da spartire”. “Quanto, infine, al Fondo Complementare Sisma del PNRR non possiamo mancare di ribadire l’esiguità delle risorse a disposizione, che a fronte di un elevatissimo numero di progettualità presentate ha portato, di fatto, al blocco di diverse centinaia di domande, proprio per insufficienza di fondi”, ha concluso Battista.

Turismo più attento alla sostenibilità, ora più azioni concrete

Turismo più attento alla sostenibilità, ora più azioni concreteMilano, 27 set. (askanews) – Sempre più consapevolezza e attenzione alle tematiche della sostenibilità nel mondo del turismo: è quanto emerge dal nuovo Rapporto “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo”, presentato a Milano dalla Fondazione Univerde nella storica sede del Touring Club Italiano, in concomitanza con la Giornata Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite. Per questo il convegno si è aperto con un videomessaggio del segretario generale dell’Organizzazione Mondiale per il Turismo dell’ONU, Zurab Pololikashvili, che ha ricordato come anche il comparto debba fare i conti con le grandi sfide ambientali del nostro pianeta. Che sono anche al centro del rapporto presentato.

“Già il fatto che siamo al tredicesimo rapporto, quindi sono 13 anni che monitoriamo l’interesse e l’importanza di questi aspetti per gli italiani – ha detto ad askanews Alfonso Pecoraro Scanio, presidente di Univerde – è un segnale di continuità e abbiamo registrato l’aumento dell’attenzione dei cittadini, ma anche delle imprese. Ora quello che dobbiamo fare è monitorare e certificare, dobbiamo fare in modo che questa grande voglia di fare cose nuove si traduca anche in azioni concrete, quindi serve pianificazione, certificazione, serve usare bene i fondi del PNRR, ne abbiamo parlato anche con il direttore responsabile di questo settore, perché l’Italia ha una grandissima potenzialità turistica ma deve avere più formazione e più attenzione alla sostenibilità reale”. Nel corso del convegno, intitolato “Dal Grand Tour al brand Italia. Made in Italy, cucina italiana e ospitalità per un turismo sostenibile”, si sono affrontati diversi aspetti relativi al mondo del turismo in chiave ambientale e sostenibile, con la presenza anche di rappresentanti di aziende come MSC Crociere o TH Resorts. Tra i relatori il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, che ha ricordato che “il turismo è una cosa seria”. “Il nostro Paese – ha aggiunto Centinaio – si trova nel bel mezzo di una competizione a livello mondiale sul turismo e di conseguenza dobbiamo pensare che i turisti che ci guardano, i potenziali turisti che ci guardano dall’estero vogliono avere servizi e vogliono avere la qualità che sperano di avere dall’Italia, perché l’Italia la vedono come qualcosa di bello. E quindi il lavoro che deve fare, devono fare le istituzioni, ma devono fare anche i privati, è quello di operare affinché il sistema Italia sia sempre più accogliente e permetta a chi si muove nel nostro Paese o che arriva nel nostro Paese di poterne godere al meglio senza quei disservizi che abbiamo visto in questi ultimi anni”.

L’idea di proposta turistica che emerge è quindi orientata a unire gli aspetti imprenditoriali, quelli enogastronomici e quelli culturali. Ai quali si aggiunge la necessità di fare i conti con il cambiamento climatico e con il dovere di ridurre sempre più l’impatto ambientale.