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Tag: Sanremo 2023

Pesca sportiva, Abruzzo campione d’Italia: ora ai mondiali

Pesca sportiva, Abruzzo campione d’Italia: ora ai mondialiRoma, 27 set. (askanews) – Abruzzo docet a Pozzuoli (Napoli) in occasione del 37° Campionato Assoluto per Equipaggi della Traina Costiera 2023. L’ASD Dolphin Club Pescara Tubertini ha vinto il titolo di campione d’Italia staccando il pass per i Mondiali del prossimo anno (2024) che si terranno in Messico. A regalare questo sogno alla propria regione tre “uomini di mare” per passione, e pescaresi di provenienza: Maurizio Scurti il presidente ed i suoi “anglers”, Luigi Potenza e Giordano Renzetti, nello specifico, di Spoltore (PE), tutti legati da una grande passione ossia quella per il mare e la pesca, attenti ed attratti da una forte tradizione che caratterizza la città adriatica. Sono stati 25 gli equipaggi provenienti da tutta Italia che hanno gareggiato nella speranza di potersi aggiudicare l’accesso ai Mondiali ed è stato l’Abruzzo a dimostrare più grinta ed a portare a casa il punteggio più elevato in una gara in cui “le condizioni meteo marine avverse non hanno permesso di poter avere certezza sulla strategia di gara e dunque hanno reso la gara più complessa di quanto potessimo immaginare”. “L’anno che ci divide dai Mondiali – sostiene Potenza – sarà esclusivamente dedicato alla preparazione tecnica e agonistica legata ad uno scenario a noi sconosciuto. Oramai la nazionale italiana sta collezionando l’oro da due Mondiali 2021 e 2022. Quest’anno si faranno in Senegal e i nostri ragazzi si stanno preparando a dovere. La nostra responsabilità è quella di mantenere questo livello per il 2024”. “L’unione fa la forza – commenta questa vittoria il presidente Scurti sottolineando come è il gioco di squadra ad aver davvero avuto la meglio. – Siamo uniti da questo sogno da tanto tempo, ci siamo sempre messi in gioco, non abbiamo mai avuto paura di competere e forse questa grande appartenenza al gruppo ieri ci ha regalato la soddisfazione di essere premiati. Ci aspetta una grande sfida per il prossimo anno, ma per il momento siamo soddisfatti per aver regalato alla nostra regione e alla nostra Pescara il titolo nazionale che le dedichiamo”. Entusiasta per questo risultato anche l’assessore allo Sport per il Comune di Pescara, Patrizia Martelli che ha previsto anche dei riconoscimenti per il club: “Sono davvero felice per il trionfo della Dolphin, sono stata una delle prime a credere nei campionati mondiali di pesca che abbiamo ospitato a Pescara grazie anche al contributo della Regione Abruzzo. A distanza di un anno questo club continua a regalare emozioni alla Città di Pescara che ringrazia per un titolo che sta facendo volare alto il nome della Città”.

Trasporti, pubblicato in Gazzetta il decreto targhe storiche

Trasporti, pubblicato in Gazzetta il decreto targhe storicheRoma, 27 set. (askanews) – È stato pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale il “Decreto targhe storiche”, emanato il 4 agosto scorso dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ci sarà quindi la possibilità di ottenere le targhe di circolazione della prima iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico, spiega lo stesso dicastero con un comunicato, ovvero di potersi dotare di una targa del periodo storico di costruzione o di circolazione per i veicoli di interesse storico e collezionistico.

Ora, le disposizioni saranno applicabili a decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione in G.U. Da quel momento sarà possibile dotare il proprio veicolo di interesse storico e collezionistico (individuato mediante il Certificato di Rilevanza Storica come da art. 60 del Codice della Strada) della targa storica che completerà le caratteristiche di originalità. Il decreto attuativo firmato dal ministro Matteo Salvini determina e indica chiaramente le modalità di applicazione della legge, a partire dalla richiesta che il proprietario dovrà presentare presso uno STA (Sportello Telematico dell’Automobilista) o un Ufficio della Motorizzazione Civile. Le istanze possono essere avanzate per i veicoli di interesse storico e collezionistico dotati di Certificato di Rilevanza Storica radiati d’ufficio o per esportazione, per quelli reimmatricolati e per quelli di origine sconosciuta. Il rilascio delle targhe storiche è soggetto al pagamento di 549,00 euro per gli autoveicoli e di 274,50 euro per i motocicli e le macchine agricole.

Clima, livello mare nel 2100 fino a un metro in più rispetto a oggi

Clima, livello mare nel 2100 fino a un metro in più rispetto a oggiRoma, 27 set. (askanews) – Se le emissioni di gas serra continueranno al ritmo attuale, nel 2100 il livello del mare sulla Terra potrebbe aumentare anche fino a un metro, con danni sempre maggiori per mareggiate e fenomeni estremi. La prospettiva arriva da uno studio pubblicato sulla rivista “Earth System Science Data” a cui hanno partecipato i professori Matteo Vacchi dell’Università di Pisa e Alessio Rovere dell’Università Ca’ Foscari di Venezia come primo autore.

La ricerca – informa Unipi – ha messo insieme tutti i dati esistenti relativi al livello del mare durante l’ultimo periodo interglaciale, 125mila anni fa, l’ultimo in cui la Terra è stata lievemente più calda rispetto ad oggi, circa 1-1,5 gradi su scala globale e 3-5 ai poli. Secondo l’atlante on line creato dai ricercatori, il livello dei mari all’epoca era tra i 3 e i 9 metri più alto di adesso. “Nel periodo interglaciale le condizioni climatiche erano dovute a un cambiamento nella configurazione orbitale della Terra – spiega Matteo Vacchi – il riscaldamento climatico odierno deriva invece, in larga parte, dall’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera dovuto all’effetto antropico”.

A livello globale le zone più vulnerabili all’innalzamento del livello del mare sono gli atolli nel Pacifico e le gradi piane costiere del sud-est asiatico. Per quanto riguarda il Mediterraneo sono particolarmente vulnerabili la laguna di Venezia, l’alto Adriatico, e in generale le grandi piane costiere, per esempio il Volturno di Napoli, ma anche la piana pisana in Toscana, e per il nord Africa le zone costiere pianeggianti della Tunisia, del Marocco e il Delta del Nilo. Prima responsabile dell’innalzamento dei mari sarebbe la fusione delle due grandi calotte polari del pianeta, Groenlandia e Antartide. Da questo punto di vista i dati messi assieme dallo studio sono fondamentali per delineare dei modelli climatici futuri. Se infatti si dovesse fondere tutta la calotta glaciale che copre attualmente la Groenlandia, il livello globale del mare salirebbe di circa 7 metri. Se invece si dovesse fondere tutta la calotta antartica l’aumento sarebbe di ulteriori 58 metri.

“Nella Terra ci sono stati dei periodi in cui il livello del mare è salito al di sopra dell’attuale – conclude Vacchi – ma quello che preoccupa oggi sono i tassi di risalita, ovvero l’accelerazione avvenuta negli ultimi 150 anni, in concomitanza con l’inizio della rivoluzione industriale che ha aumentato enormemente le emissioni di gas serra nell’atmosfera”. Il lavoro pubblicato su £Earth System Science Data” è frutto del progetto WARMCOASTS finanziato dall’Unione Europea, programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 (Grant agreement No. ERC-StG-802414), vinto dal professore Alessio Rovere.

Export 2023 a +9,5% per ortofrutta italiana nei primi cinque mesi

Export 2023 a +9,5% per ortofrutta italiana nei primi cinque mesiRoma, 27 set. (askanews) – Inizia positivamente il 2023 per l’export italiano di ortofrutta: nei primi cinque mesi dell’anno è stato pari a 2,3 miliardi di euro, con una crescita del 9,5% rispetto ai 2,1 miliardi nello stesso periodo del 2022. Sono i dati International Trade Centre, resi noti dal programma “I Love Fruit & Veg From Europe” sostenuto dalle organizzazioni di produttori Agritalia, A.O.A., La Deliziosa, Meridia, Terra Orti e cofinanziato dalla Commissione Europea.

Numeri in crescita quindi, sulla scia dell’ottimo trend registrato dall’Unione Europea che è passata da un export di frutta e verdura di 46,51 miliardi di euro nel 2021 a 48,97 miliardi nel 2022 (+5,3%), e che ha visto l’Italia pesare con 5,26 miliardi. La Germania è il primo paese per export della produzione italiana di frutta e verdura con un valore di 1,61 miliardi, seguita da Francia (477 milioni di euro), Austria (351 milioni di euro), Spagna (233 milioni di euro) e Polonia (218 milioni). Nel dettaglio, il dato dell’export mondiale di ortaggi nel 2022 è stato pari a 50,2 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 46,3 miliardi del 2021. L’Unione Europea pesa per ben il 44,6% dell’export totale in valore di ortaggi (con i Paesi Bassi e Spagna secondo e terzo esportatore al mondo). A livello di singoli paesi, il Messico è il primo esportatore al mondo seguito da Paesi Bassi, Spagna, Cina, Stati Uniti, Canada, Francia e Italia. Altri paesi UE con un export consistente di ortaggi sono il Belgio, la Polonia e la Germania. L’export UE passa dai 17,2 miliardi del 2020 ai 22,3 del 2022. L’Italia rappresenta il 3,3% dell’export mondiale di ortaggi, ottavo esportatore mondiale.

Riguardo la frutta l’export mondiale è cresciuto dell’1,7% anche se non omogeneamente a livello di singoli paesi esportatori. Nel mondo, il valore dell’export di frutta nel 2022 è stato pari a 116,5 miliardi di euro. L’Unione Europea pesa per ben il 25,2% dell’export mondiale di frutta e, nel suo complesso, è il maggiore esportatore di frutta mondiale. L’Italia è il dodicesimo paese per export (3,2%).

L. Fontana: povertà economica e educativa pesano su futuro minori

L. Fontana: povertà economica e educativa pesano su futuro minoriRoma, 27 set. (askanews) – “Nessuno deve rimanere indietro”: è questa la sintesi finale del pensiero espresso dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana, nel suo saluto istituzionale in occasione della presentazione della Relazione dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza in corso a Montecitorio, nella sala della Regina.

L’evento “rappresenta – ha osservato il presidente della Camera – un’occasione preziosa di confronto istituzionale per riflettere sullo stato della tutela dei diritti dei minori. I minori sono il presente e il futuro del Paese e la nostra speranza per la costruzione di una società migliore. Ma sono ancora numerose le criticità legate alla loro crescita e al loro benessere”. “Molti di loro – ha sottolineato Fontana – si trovano infatti in condizioni di povertà e privazione. Secondo i dati dell’Istat – nel 2021 – 1 milione e 400mila minori in Italia vivevano in povertà assoluta. Questo è semplicemente inaccettabile. Non è solo la povertà economica a pesare sulla vita dei nostri minori. La povertà educativa e la carenza di opportunità di formazione e di sviluppo delle competenze incidono negativamente sulla loro crescita. Questi fattori contribuiscono alla dispersione scolastica. Lo svantaggio in termini educativi aumenta nel tempo ed è più difficile da colmare. Per questo motivo è necessario intervenire già nella prima infanzia, investendo risorse nell’educazione del bambino”.

A giudizio del presidente Fontana “ragioni di equità e giustizia sociale impongono, dunque, l’adozione di politiche pubbliche in grado di offrire a tutti i minori l’opportunità di apprendere, formarsi, sviluppare capacità e competenze, coltivare le proprie aspirazioni e far emergere i propri talenti. Le disuguaglianze penalizzano in particolare chi vive in contesti di povertà economica o dove gli stimoli educativi e culturali sono limitati. Occorre dunque agire per ridurre le profonde disuguaglianze presenti nel Paese”. “In questo senso – ha osservato – va favorita la partecipazione dei minori alle scelte che li riguardano direttamente, come sancito dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Dare voce alle esigenze dei minori è un dovere morale, prima ancora che politico. Esso richiama le Istituzioni a mantenere sempre alta l’attenzione verso il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. Nessuno deve rimanere indietro”, ha concluso Fontana.

Atradius, Giulio Longobardi direttore commerciale ramo cauzioni Italia

Atradius, Giulio Longobardi direttore commerciale ramo cauzioni ItaliaRoma, 27 set. (askanews) – ATRADIUS: Giulio Longobardi è stato nominato Direttore Commerciale del Ramo Cauzioni di Atradius in Italia. Questa nomina consolida ulteriormente la struttura italiana del ramo, in linea con gli obiettivi di crescita strategica di Atradius, tra i principali gruppi mondiali nell’assicurazione del credito, cauzioni e servizi di recupero crediti a livello internazionale, presente in oltre 50 Paesi nel mondo, e tra i principali player europei attivi nel ramo cauzioni. Lo rende noto l’azienda in un comunicato.

Giulio Longobardi avrà il compito di attuare le politiche commerciali e di gestire la rete distributiva ed i rapporti con gli intermediari del Ramo Cauzioni, operando per rafforzare la presenza della Compagnia sul territorio nazionale. In Atradius dal 2004, ha ricoperto ruoli dirigenziali nell’area Rischi e nella Direzione Commerciale. Assume questo incarico dopo essere stato il Responsabile per la Compagnia della struttura dedicata allo sviluppo dei canali di vendita alternativi, e dei rapporti di collaborazione con gli intermediari assicurativi, per la distribuzione dei prodotti dell’assicurazione del Credito Commerciale, di cui ha gestito con successo il lancio e la crescita fin dalla sua costituzione. “Nell’attuale contesto economico, caratterizzato da continui cambiamenti e alta volatilità, il mercato delle cauzioni offre un supporto importante al sistema economico del Paese – ha commentato Giulio Longobardi, neo Direttore Commerciale del Ramo Cauzioni di Atradius in Italia – Atradius vuole continuare a recitare un ruolo di primo piano tra le Compagnie operanti nel settore, grazie alla riconosciuta competenza e professionalità della propria rete agenziale, rafforzandone la presenza sul territorio nazionale, ed ampliando le relazioni con altri operatori del settore per arricchire la nostra proposta di valore in un mercato in crescente espansione”.

Atradius è un fornitore globale di assicurazione del credito, fideiussioni assicurative, servizi di recupero crediti e di informazioni commerciali, con una presenza strategica in oltre 50 Paesi. I prodotti offerti da Atradius proteggono le aziende di tutto il mondo dai rischi di insolvenza associati alla vendita di beni e servizi a credito. Atradius fa parte del Grupo Catalana Occidente, uno dei più grandi assicuratori in Spagna e uno dei maggiori assicuratori del credito del mondo.

Ad agosto prosegue il calo dei prestiti alle imprese e alle famiglie dell’eurozona

Ad agosto prosegue il calo dei prestiti alle imprese e alle famiglie dell’eurozonaRoma, 27 set. (askanews) – Prosegue la contrazione del credito bancario nell’eurozona, innescata dalla stretta monetaria operata dalla Banca centrale europea. Ad agosto i prestiti alle famiglie hanno registrato una dinamica di calo dell’1 per cento su base annua, secondo l’ultima rilevazione della Bce, dopo il meno 1,3 per cento già registrato a luglio.

I prestiti bancari alle imprese non finanziarie hanno segnato un meno 0,6 per cento su base annua, dopo il -2,2% di luglio. E secondo la Bce il generale aggregato monetario M3 ha mostrato una accentuazione del calo, al meno 1,3 per cento annuo ad agosto dal meno 0,4 per cento di luglio. Questi dati vanno tenuti presenti perché diversi esponenti della stessa Bce hanno più volte affermato che, per assumere le prossime decisioni, un fattore sotto particolare attenzione sarà proprio la forza della trasmissione della politica monetaria sull’economia reale e sul credito.

La Cisl presenta un manifesto per un lavoro a misura delle persone

La Cisl presenta un manifesto per un lavoro a misura delle personeRoma, 27 set. (askanews) – Più competenze, politiche attive, contrattazione e partecipazione: sono le linee guida del manifesto della Cisl per un lavoro a misura della persona. Una proposta in tredici punti su cui la confederazione guidata da Luigi Sbarra intende avviare un confronto con i rappresentanti di istituzioni, politica, imprese e sindacati.

“Riequilibrare le tutele dal posto di lavoro al mercato del lavoro è un passaggio centrale – si legge nel documento – occorre uno statuto della persona nel mercato del lavoro. Per concretizzare questo proposito intendiamo indicare alcune priorità per l’azione pubblica e per la contrattazione collettiva”. Dopo l’emergenza sanitaria l’Italia ha mostrato una capacità di ripresa “superiore alle attese, reagendo anche alle difficoltà seguite all’invasione dell’Ucraina”. Il dato più evidente è l’aumento dell’occupazione a partire dal secondo trimestre 2021: i valori sono superiori a quelli pre-Covid tranne che per il lavoro autonomo. Diversamente da quanto accaduto all’inizio del 2021, quando, in un contesto caratterizzato da incertezza, cresceva solo il lavoro a termine, dal 2022, con una ripresa consolidata, a migliorare è stato soprattutto il lavoro stabile, spinto anche dalle strozzature nel reperimento delle professionalità.

Mentre in alcuni settori ancora oggi si assiste a una contrazione dei posti di lavoro, nella maggior parte emerge, al contrario, una carenza di competenze, aggravata dalla demografia avversa. “Restano i problemi strutturali del nostro mercato del lavoro con il primato europeo negativo per l’occupazione femminile – sottolinea la Cisl – una delle cause della povertà delle famiglie e della denatalità, e l’elevato numero di neet, i giovani che non studiano e non lavorano”. Al problema della precarietà si è da tempo aggiunta l’emergenza delle competenze, che “non solo rischia di diventare un freno alla crescita – prosegue – ma anche di creare un bacino sempre più largo di lavoratori con professionalità obsolete destinati ad essere relegati nella trappola dei lavori sottopagati, quando non nella disoccupazione”. L’analisi del sindacato delinea “un quadro complesso, in cui lo skill shortage convive con sacche di disoccupazione, precarietà, lavoro povero che dipendono innanzitutto, più che da una legislazione poco tutelante, dalla scarsa attenzione riservata, da decenni, al sistema di istruzione e formazione e alle politiche attive”.

La Cisl, dunque, propone maggiori risorse su istruzione e formazione rafforzando l’intera filiera non solo portando a termine le riforme previste dal Pnrr, ma anche con azioni finanziate anno dopo anno. Aumentare poi i finanziamenti per incoraggiare il ricorso all’apprendistato duale. E ancora: potenziare la riforma dell’orientamento contenuta nel Pnrr; tirocini più mirati; la formazione dovrà accompagnare tutte le fasi della vita lavorativa al fine di garantire l’aggiornamento delle competenze alle innovazioni tecnologiche e organizzative, per consentire sviluppo professionale e prevenire disoccupazione e inoccupazione; attivare le politiche attive, completando in fretta i concorsi per le assunzioni nei centri per l’impiego e credere nel dialogo con le agenzie per il lavoro; contrastare i contratti di lavoro discontinui; incentivi per le aziende che contrattano la conciliazione vita-lavoro; rendere l’organizzazione del lavoro più vicina alle persone incentivando lo smart working; tutelare il lavoro autonomo; migliorare le condizioni di lavoro nei settori labour intensive.

La Cisl conferma il proprio sì al salario minimo, ma solo se di natura contrattuale “non cedendo all’illusione che un salario minimo orario fissato per legge possa risolvere i nodi. Occorre invece rafforzare la contrattazione collettiva che nel nostro paese copre il 97% del lavoro privato, come peraltro indicato dalla direttiva europea del 2022”. Infine, la partecipazione dei lavoratori in azienda su cui la confederazione sindacale ha avviato la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare.

Bce, ad agosto prosegue calo prestiti a imprese e famiglie eurozona

Bce, ad agosto prosegue calo prestiti a imprese e famiglie eurozonaRoma, 27 set. (askanews) – Prosegue la contrazione del credito bancario nell’eurozona, innescata dalla stretta monetaria operata dalla Banca centrale europea. Ad agosto i prestiti alle famiglie hanno registrato una dinamica di calo dell’1 per cento su base annua, secondo l’ultima rilevazione della Bce, dopo il meno 1,3 per cento già registrato a luglio.

I prestiti bancari alle imprese non finanziarie hanno segnato un meno 0,6 per cento su base annua, dopo il -2,2% di luglio. E secondo la Bce il generale aggregato monetario M3 ha mostrato una accentuazione del calo, al meno 1,3 per cento annuo ad agosto dal meno 0,4 per cento di luglio. Questi dati vanno tenuti presenti perché diversi esponenti della stessa Bce hanno più volte affermato che, per assumere le prossime decisioni, un fattore sotto particolare attenzione sarà proprio la forza della trasmissione della politica monetaria sull’economia reale e sul credito.

Petrolio, via libera Gb a nuovi giacimenti nel Mare del Nord

Petrolio, via libera Gb a nuovi giacimenti nel Mare del NordRoma, 27 set. (askanews) – Le autorità della Gran Bretagna hanno approvato i piani per un nuovo ampio sviluppo di giacimenti petroliferi nel Mare del Nord. Il via libera giunge a pochi giorni dalla svolta annunciata dal premier Rishi Sunak, che ha ridimensionato i propositi sulla velocità del taglio delle emissioni e passaggio a fonti energetiche alternative del Regno Unito.

Secondo il Financial Times la North Transition Authority ha dato l’ok alla compagnia norvegese Equinor per sviluppare il progetto battezzato “Rosebank”, circa un centinaio di chilometri al largo delle isole Shetland. La società prevede di poterne ricavare circa 300 milioni di barili. Il via libera ha innescato immediate proteste da parte di vari gruppi ecologisti. Si tratta anche di un segnale sulla possibilità che, al di là degli annunci del premier, dopo le politiche di taglio alle fonti fossili degli ultimi anni ora il Regno Unito stia concretamente riconsiderando le sue strategie energetiche.

Intanto nelle contrattazioni mattutine il barile di Brent, il greggio di riferimento del Mare del Nord guadagna uno 0,68% a 94,60 dollari. Negli scambi dell’after hours il West Texas Intermediate sale di oltre l’1% a 91,30 dollari.