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Tag: Sanremo 2023

Zucchella (Cia): vini dell’Oltrepò Pavese si confermano tra i migliori

Zucchella (Cia): vini dell’Oltrepò Pavese si confermano tra i miglioriMilano, 26 set. (askanews) – “Quando tradizione, serietà, impegno e passione si incontrano, ecco che si ottengono risultati di questo tipo: faccio perciò i più grandi complimenti ai nostri soci Calatroni e Fiamberti, che tengono alto il nome dell’Oltrepò Pavese e sono esempio di eccellenza territoriale ma anche nazionale. Mi congratulo con tutte le altre aziende dell’Oltrepò Pavese che hanno ottenuto questo importante riconoscimento: il loro successo è il successo di tutto il nostro territorio e di una tradizione vitivinicola tra le più antiche del mondo”. Così il presidente di Cia Pavia, Carlo Emilio Zucchella, ha commentato i “Tre Bicchieri” della guida “Vini d’Italia 2024” del Gambero Rosso, assegnati a quattro Metodo Classico e a cinque vini fermi prodotti da Cantine dell’Oltrepò Pavese, sui 33 complessivamente attribuiti ad etichette lombarde.

La Cia pavese ricorda che l’Azienda Agricola Calatroni ha ottenuto questo riconoscimento con il suo “Riva Rinetti Pas Dosé 2018, Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero Docg”, che prende il nome dalla vigna Rinetti di dieci anni, che sorge a circa 450 metri sul livello del mare su suolo calcareo-argilloso. E’ stato invece il “Buttafuoco Storico Vigna Solenga 2019” il vino che ha permesso all’Azienda agricola Fiamberti di Canneto Pavese, una delle realtà più antiche della Lombardia con i suoi oltre 200 anni di storia, di aggiudicarsi i “Tre Bicchieri”. Per quanto riguarda l’Oltrepò Pavese, sul gradino più alto della guida ai vini del Gambero, sono finiti anche “Cruasé Roccapietra 2017” di Scuropasso-Roccapietra, “Metodo Classico Pinot Nero Brut 1870 Cuvèe Storica 2019” di Giorgi, “Metodo Classico Pinot Nero Pas Dosé Riva Rinetti 2018” di Calatroni, “Terrazze Alte 2021” di Tenuta Mazzolino, “Riesling Campo della Fojada Riserva 2019” di Tenuta Travaglino, “Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Tavernetto 2020” di Conte Vistarino, e “V18 2020” di Cordero San Giorgio.

Alibaba lancia a Hong Kong IPO per ramo logistico Cainiao

Alibaba lancia a Hong Kong IPO per ramo logistico CainiaoRoma, 26 set. (askanews) – Alibaba Group Holding lancerà sulla Borsa di Hong Kong un’offerta pubblica iniziale (IPO) per il suo spin-off nel campo della logistica – Cainiao Smart Logistics Network – in un’operazione da cui punta di ricavare un miliardo di dollari e che viene presentata come la seconda grande collocazione dell’anno dopo il produttore di chip Arm da parte di Softbank.

Cainiao Smart Logistics Network – secondo quanto riferisce oggi il South China Morning Post – ha presentato domanda per raccogliere fondi a Hong Kong in quella che si prevede sarà la seconda più grande offerta pubblica iniziale (IPO) del mondo quest’anno. Secondo le fonti, la società punta a raccogliere almeno un miliardo di dollari, subordinatamente alle condizioni di mercato. Una volta completato lo spin-off proposto, Alibaba continuerà a detenere oltre il 50% di Cainiao, mantenendola come filiale. Alibaba detiene attualmente il 69,54%.

La dichiarazione di Cainiao, con sede a Hangzhou, arriva in un momento cruciale per il mercato azionario di Hong Kong, poiché il suo indice di riferimento Hang Seng fatica a uscire dal crollo dell’11,7% di quest’anno. Il sentimento negativo ha tenuto le start-up lontane dalle nuove collocaziomni nel 2023. Fondata nel 2013, Cainiao è diventata un colosso da 100 miliardi di yuan (13,7 miliardi di dollari) e uno dei più grandi cosiddetti unicorni della Cina, come vengono chiamate le società private con una valutazione di oltre un miliardo di dollari. Nel trimestre terminato il 30 giugno, i ricavi di Cainiao sono cresciuti del 34% a 23,2 miliardi di yuan (156 miulioni di dollari).

L’azienda è il centro logistico del gigantesco business di e-commerce di Alibaba, promettendo la consegna in giornata nelle aree della Cina continentale. L’azienda si è espansa anche nei mercati esteri, come l’Europa, in seguito all’espansione di AliExpress, l’unità di e-commerce che serve i clienti esteri, e sta ora migliorando il proprio servizio per consegnare nel Regno Unito, Spagna, Paesi Bassi, Belgio e Corea del Sud all’interno cinque giorni.

Ristorazione collettiva, Cirfood ha acquisito la torinese Laneri

Ristorazione collettiva, Cirfood ha acquisito la torinese LaneriMilano, 26 set. (askanews) – Cirfood ha acquisito Laneri, azienda con sede a Grugliasco, nel Torinese, attiva nella ristorazione collettiva prevalentemente nell’area di Torino.

Laneri è una società storica che ogni giorno serve alcune delle più importanti aziende e realtà del territorio. Per Cirfood, impresa cooperativa di ristorazione collettiva attiva in 17 regioni oltre che in Olanda e in Belgio, questa acquisizione rappresenta “un’importante opportunità strategica di presidio e sviluppo in Piemonte”. “Laneri rappresenta un caso di eccellenza, con un importante radicamento territoriale e una forte fidelizzazione dei propri clienti, valori pienamente condivisi da Cirfood e, da sempre, elementi fondamentali della propria strategia – commenta Chiara Nasi, presidente Cirfood – Con questa acquisizione Cirfood si impegna a creare valore, a condividere le proprie competenze e, al contempo, a preservare l’autenticità di un’impresa storica come Laneri. Per questo abbiamo chiesto a Rosa Laneri di essere parte della nostra squadra, con l’obiettivo di continuare ad ampliare, insieme, la nostra presenza in Piemonte”.

“Siamo felici e orgogliosi che una realtà importante come Cirfood, tra le principali imprese della ristorazione collettiva in Italia e in Europa, abbia scelto la nostra società per il consolidamento nel territorio piemontese, e siamo certi che con la loro guida avremo un futuro brillante”, hanno commentato i fondatori Umberto Lanzalonga e Rosa Laneri.

Satispay entra nel mercato dei buoni pasto: fatturato +10% in 18 mesi

Satispay entra nel mercato dei buoni pasto: fatturato +10% in 18 mesiMilano, 26 set. (askanews) – Satispay, l’unicorno italiano dei pagamenti, entra nel mercato dei buoni pasto. “E’ un settore che chiede trasparenza e che ha bisogno di essere rivoluzionato con una riduzione dei costi per gli esercenti”, ha spiegato il ceo di Satispay, Alberto Dalmasso. I ticket saranno disponibili già dal primo ottobre per aziende, lavoratori e freelance che potranno pagare in 70mila esercenti convenzionati. “In tre anni vogliamo superare il 10% del mercato e il 30% in cinque anni”, ha aggiunto Dalmasso. Per la fintech sarà rilevante l’impatto sui conti: “Stimiamo una crescita del 10% del fatturato in 18 mesi”, ha sottolineato il ceo.

Per gli esercenti i buoni pasto Satispay avranno gli stessi costi delle transazioni via app: l’unicorno non applicherà alcuna commissione aggiuntiva permettendo di incassare il valore del ticket in un solo giorno lavorativo con zero commissioni fino ai 10 euro e 20 centesimi per importi superiori. “Siamo partiti da pochi giorni e siamo a un migliaio di lavoratori, escludendo quelli di Satispay”, ha spiegato Dalmasso. Il target sono aziende con 250 dipendenti, “abbiamo trovato una buona accoglienza tra i liberi professionisti e al momento i tavoli aperti sono tanti. La grande opportunità è il privato, ma dall’anno prossimo inizieremo a guardare le gare Consip” per affacciarsi nel mondo della pubblica amministrazione. I buoni pasto di Satispay potrebbero sbarcare all’estero: “Stiamo pensando di lanciarlo negli altri paesi in cui siamo presenti. La Francia è il nostro mercato più importante dopo l’Italia”, ha aggiunto il numero uno della fintech.

Il settore dei ticket per la pausa pranzo è in crescita, con un ritmo del +5% all’anno. E secondo le metriche presentate alla stampa da Satispay le prospettive sono rosee perché il mercato italiano dei buoni pasto attualmente coinvolge 4 milioni di persone ma la platea potenziale è di 19 milioni di lavoratori (partite Iva comprese). “Per le aziende che li adotteranno – ha poi spiegato Dalmasso – i buoni pasto Satispay rappresenteranno anche una chiara scelta etica, orientata a generare ricadute positive sia per i propri dipendenti che per gli esercizi commerciali di prossimità”.

Oltre ad azzerare le commissioni sotto i 10 euro, l’unicorno italiano punta a ridisegnare anche l’esperienza d’uso per i clienti e di accettazione per gli esercenti. I buoni Satispay, totalmente digitali e di durata biennale, saranno caricati automaticamente in una sezione dedicata dell’app e potranno essere utilizzati sempre da parte dei lavoratori, nei ristoranti a cena o nei giorni festivi superando le eventuali limitazioni definite dai pubblici esercizi.

Perchè in Antartide c’è stato un caldo record

Perchè in Antartide c’è stato un caldo recordRoma, 26 set. (askanews) – Un gruppo di studiosi ha identificato in un quadro meteo eccezionalmente raro potenziato dal cambiamento climatico la causa principale di un’ondata di caldo record registrata in Antartide nel 2022.

L’ondata di caldo in questione è stata rilevata in una regione dell’Antartide orientale conosciuta come “Dome C” dove il 18 marzo dell’anno scorso le temperature hanno raggiunto i 10 gradi sotto lo zero, ovvero 39 gradi in più rispetto alla media stagionale, facendo segnare l’ondata di caldo più estrema mai documentata sulla Terra. In precedenza, solo pochi casi di ondate di caldo superiori ai 35 gradi si sono verificate nelle regioni più fredde del pianeta, Siberia, Nord America e Antartide.

Ministro Finanze Giappone: nulla è escluso per stabilizzare yen

Ministro Finanze Giappone: nulla è escluso per stabilizzare yenRoma, 26 set. (askanews) – Il ministro delle Finanze giapponese Shunichi Suzuki ha ribadito oggi che “tutte le opzioni sono sul tavolo” per contrastare lo smottamento dello yen nel mercato valutario, mentre la divisa giapponese si avvicina pericolosamente a quota 150 rispetto al dollaro.

Suzuki ha tenuto una conferenza stampa, nella quale ha sostenuto che le autorità monetarie del Giappone e di altre nazioni condividono l’opinione secondo cui un’eccessiva volatilità è un problema e che il governo sta osservando da vicino gli sviluppi del mercato con un accresciuto senso di urgenza. “I tassi di cambio dovrebbero essere determinati dalle forze di mercato, riflettendo i fondamentali”, ha detto Suzuki. “Risponderemo in modo appropriato all’eccessiva volatilità senza escludere alcuna opzione”. Lo yen si è ulteriormente indebolito dopo che la scorsa settimana la Banca del Giappone ha respinto le attese del mercato di un cambio dalla politica ultra-espansiva a una stretta che metta anche Tokyo sulla scia del trend attualmente in auge negli istituti centrali come la Fed e la Bce.

Suzuki ha affermato che il governo sta tenendo sotto controllo la volatilità, non i livelli specifici del dollaro-yen. Tuttavia, il continuo declino dello yen ha aumentato le pressioni inflazionistiche per il Giappone, paese povero di risorse, che dipende fortemente dalle importazioni di energia e altre materie prime.

Giorgio Napolitano sarà sepolto al cimitero acattolico di Roma

Giorgio Napolitano sarà sepolto al cimitero acattolico di RomaRoma, 26 set. (askanews) – Salutato dall’inno di Mameli e dagli onori militari interforze resi in piazza Montecitorio in alta uniforme e dopo l’ultimo commiato dentro il Palazzo reso da alte cariche italiane e straniere presenti alle esequie, il feretro di Giorgio Napolitano accompagnato da figli e nipoti e salutato da un caloroso applauso dal centinaio di persone che ha seguito il funerale in piazza ha lasciato sul carro funebre il Parlamento italiano.

Il presidente emerito sarà trasportato al cimitero acattolico di Roma, dietro la Piramide Cestia al quartiere Testaccio, dove sarà sepolto vicino ai resti, fra gli altri, di Gramsci, Lussu, Gadda, Camilleri.

Feretro Napolitano lascia Montecitorio, sepoltura a cimitero acattolico

Feretro Napolitano lascia Montecitorio, sepoltura a cimitero acattolicoRoma, 26 set. (askanews) – Salutato dall’inno di Mameli e dagli onori militari interforze resi in piazza Montecitorio in alta uniforme e dopo l’ultimo commiato dentro il Palazzo reso da alte cariche italiane e straniere presenti alle esequie, il feretro di Giorgio Napolitano accompagnato da figli e nipoti e salutato da un caloroso applauso dal centinaio di persone che ha seguito il funerale in piazza ha lasciato sul carro funebre il Parlamento italiano.

Il presidente emerito sarà trasportato al cimitero acattolico di Roma, dietro la Piramide Cestia al quartiere Testaccio, dove sarà sepolto vicino ai resti, fra gli altri, di Gramsci, Lussu, Gadda, Camilleri.

Malattie intestino, attenzione a flora batterica per star bene con gusto

Malattie intestino, attenzione a flora batterica per star bene con gustoRoma, 26 set. (askanews) – Sì all’olio extravergine d’oliva, alle fibre solubili di frutta e verdura cotte e senza buccia, al pesce e alle carni magre; da evitare i cibi industriali, i fritti e i grassi, i legumi e alcuni conservanti: per prendersi cura della flora batterica intestinale e migliorare sintomi e qualità di vita, chi soffre di malattie infiammatorie croniche intestinali dovrebbe seguire il decalogo messo a punto dagli esperti di AMICI Italia, l’associazione che si occupa dei pazienti e dei loro familiari. Utile il diario alimentare per scoprire i ‘cibi no’, mai eliminare alimenti senza prima essersi consultati con il medico: non rinunciare a una dieta varia, equilibrata e gustosa è importante per gestire al meglio la malattia

Insomma: meglio non ordinare una cotoletta fritta al ristorante, ma perché privarsi di un pesce al forno con le patate? Tanti piatti gourmet possono far parte dell’alimentazione quotidiana di chi soffre di colite ulcerosa o malattia di Crohn, perché avere una malattia infiammatoria cronica intestinale (o MICI) non significa dover rinunciare al gusto a tavola, anzi: la dieta amica dell’intestino può e deve essere varia, bilanciata e buona. Lo hanno sottolineato gli esperti dell’Associazione AMICI Italia in occasione della Terrasini Event Night 2023, evento di beneficienza che unisce scienza e cucina, organizzato dallo chef Giuseppe Costa (ristorante 1 stella Michelin ‘Il Bavaglino’ di Terrasini), insieme ad altri 10 chef che hanno ottenuto la ‘stella verde’ della sostenibilità. L’obiettivo è raccogliere fondi a sostegno dell’Associazione e per dimostrare che perfino la cucina ‘stellata’ può essere adatta alle esigenze nutrizionali dei pazienti con MICI. Dalla frutta e verdura ricca di fibre solubili, meglio se cotta e senza buccia, al pesce e carni magre condite con olio d’oliva a crudo, sono tanti i cibi amici del microbiota, l’insieme dei batteri che popolano l’intestino e la cui salute è fondamentale per i pazienti con MICI: senza sottoporsi a restrizioni alimentari inutili, anche i pazienti possono e devono riscoprire il piacere della tavola. “L’alimentazione ha un ruolo cruciale nella gestione delle MICI”, spiega Salvo Leone, Direttore Generale di AMICI Italia, “nella colite ulcerosa e malattia di Crohn l’infiammazione cronica dell’intestino comporta sintomi come dolore addominale, diarrea, perdita di peso, fatica: si tratta di malattie trattabili con una combinazione di terapie mediche, cambiamenti nello stile di vita e strategie alimentari adeguate, perciò una valutazione corretta dello stato nutrizionale e un supporto per le corrette indicazioni alimentari sono imprescindibili. Per chi soffre di colite ulcerosa e malattia di Crohn adottare una dieta appropriata può fare la differenza tra il benessere e il disagio: le scelte alimentari possano influenzare direttamente i sintomi e la qualità della vita dei pazienti, che devono essere supportati e orientati per saper scegliere i cibi da preferire o evitare nelle diverse fasi di malattia, durante le riacutizzazioni e nei periodi di remissione. Inoltre l’educazione alimentare è fondamentale per garantire una migliore comprensione delle necessità nutrizionali specifiche dei pazienti con MICI: un piano alimentare ben progettato può spesso favorire il recupero e aiutare a prevenire le carenze nutrizionali purtroppo comuni nei pazienti”. Per aiutarli nelle scelte a tavola, gli esperti hanno raccolto in un decalogo le ‘regole base’ della dieta nelle fasi in cui le MICI non danno sintomi e gli accorgimenti da seguire in caso di riacutizzazioni. Si tratta di indicazioni generali, che devono essere personalizzate dal medico in base alle esigenze specifiche del singolo paziente. Per individuare i cibi ‘sì’ e quelli che invece favoriscono la comparsa dei sintomi, per esempio, gli esperti di AMICI Italia raccomandano a tutti di tenere un diario alimentare così da capire gli alimenti difficili da tollerare e quelli che invece danno benessere, perché possono essere molto diversi fra i vari pazienti e perché senza fare sufficiente attenzione è possibile finire per escludere cibi tutt’altro che pericolosi, costringendosi a seguire diete squilibrate, ripetitive, poco sane e gustose. “Rinunciare a intere categorie di alimenti e privarsi inutilmente di alcuni cibi può provocare carenze nutrizionali e perfino portare a galla veri e propri disturbi del comportamento alimentare”, specifica Maria Cappello, Responsabile dell’Ambulatorio dedicato alle IBD della UOC di Gastroenterologia ed Epatologia del Policlinico di Palermo, “le raccomandazioni dietetiche sono perciò essenziali per i pazienti con MICI, che in assenza di indicazioni chiare spesso adottano restrizioni senza alcun razionale clinico né basate su evidenze scientifiche, frutto del passaparola o di quanto viene letto sul web e sui social, esponendosi a molti rischi. Le indicazioni devono essere personalizzate e modulate in relazione alla fase di malattia, attiva o in remissione, complicata o no, senza dimenticare che l’alimentazione è anche convivialità, piacere della tavola. È importante che i pazienti non perdano questo aspetto del nutrirsi”.

Al via la seconda edizione di RO.MENS il Festival della Salute Mentale

Al via la seconda edizione di RO.MENS il Festival della Salute MentaleRoma, 26 set. (askanews) – Si svolgerà a Roma dal 3 al 10 ottobre 2023 la II Edizione del Festival della Salute Mentale RO.MENS per l’inclusione sociale contro il pregiudizio, #davicinonessunoènormale Organizzato dal Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Roma 2, il più grande d’Italia con un bacino di circa 1 milione e 300mila abitanti, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, con il patrocinio della RAI, con partner Romics, il Festival internazionale del fumetto. Padrino l’attore, regista e presentatore, Pino Strabioli. Primo testimonial l’attore Lillo, con altri in arrivo. 92 le opere realizzate dagli studenti di 22 scuole medie superiori sul tema della salute mentale nell’ambito dei 3 concorsi arti figurative (24 quadri, 2 lenzuola dipinte, 1 scultura) letterarie (35 temi e 13 poesie) e audiovisive (9 cortometraggi, 3 canzoni, 5 podcast). I tre vincitori saranno premiati dal Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, insieme all’azienda/cooperativa con storie di assunzioni di persone con disturbi mentali, martedì 10 ottobre in Campidoglio, in occasione della giornata mondiale della salute mentale.

Nell’ambito delle diverse manifestazioni culturali, musicali e sportive, parteciperanno, tra gli altri, il cantautore Edoardo Vianello, il neo Direttore generale del Dipartimento della Prevenzione del Ministero della Salute, Francesco Vaia, il Coordinatore del Tavolo Tecnico sulla salute mentale del Ministero della Salute, Alberto Siracusano, e il prorettore dell’Università degli Studi Roma Tre, Marco Catarci. “Vogliamo realizzare una città solidale” ha affermato Barbara Funari, Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, “dove chi soffre di disagio mentale non si senta emarginato e solo, contrastando lo stigma e costruendo una rete integrata sociale e sanitaria”.

“La nostra azienda” ha dichiarato Giorgio Casati, Direttore Generale ASL Roma 2 “è impegnata a portare avanti percorsi innovativi, mettendo insieme soggetti diversi, per dare risposte al disagio mentale anche in termini di prevenzione”. Sottolinea Massimo Cozza, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale ASL Roma 2: “Il nostro obbiettivo è promuovere l’inclusione e superare i pregiudizi con una corretta informazione sui disturbi mentali, partendo dalla persona con un approccio bio-psico-sociale”.