Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Al Salone nautico Genova VIII Giornata Nazionale dell’Economia del Mare

Al Salone nautico Genova VIII Giornata Nazionale dell’Economia del MareRoma, 22 set. (askanews) – “L’Economia del Mare in Italia vale circa 143 miliardi di euro tra componente diretta e indiretta e rappresenta l’8,9% del valore aggiunto dell’intera economia nazionale, con oltre 914 mila addetti in ben 228 mila imprese. Questa la dimensione economica del sistema Mare nel nostro Paese certificata nell’XI Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare, presentato dall’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare – OsserMare ed elaborato dal Centro Studi Tagliacarne di Unioncamere che è tra i pochi soggetti riconosciuti dal Sistema Statistico Nazionale. I dati che il sistema camerale mette a disposizione di istituzioni, associazioni e imprese sono il riferimento nazionale imprescindibile nella definizione delle politiche di sviluppo dei vari settori coinvolti. Le nostre metodologie sono state riconosciute come best practice dalla Commissione e dal Parlamento europei e stiamo lavorando per armonizzare i criteri di analisi tra i vari osservatori nazionali, perché i dati elaborati in sede comunitaria non tengono conto di tutte le 7 filiere che compongono l’economia del mare, con l’effetto di non misurare pienamente il valore reale che l’Italia è in grado di esprimere”. Lo ha detto il Presidente di Assonautica italiana, Camera di Commercio Frosinone Latina e SiCamera, Giovanni Acampora, al Salone Nautico di Genova, in occasione dell’VIII Giornata Nazionale dell’Economia del Mare, supportato dal coordinatore dell’Osservatorio Nazionale Sull’Economia del Mare Antonello Testa.

“Alla Liguria spetta un ruolo di primo piano confermandosi centrale per il Sistema Mare Nazionale. In Liguria il valore aggiunto diretto della Blue Economy esprime 5 miliardi di euro per valore aggiunto diretto, il valore aggiunto creato nel resto dell’economia, sulla base del moltiplicatore, è di 13,7 miliardi di euro, per un totale di valore aggiunto diretto e indiretto di 18,7 miliardi di euro, con 95.451 occupati e 16.840 imprese. L’estensione territoriale dell’Economia del Mare ligure comprende 140 comuni definiti come zone costiere di cui 63 litoranei e 77 prossimi al mare; il 92,3% della popolazione; il 94,5% del valore aggiunto complessivo e 525 abitanti per kmq. Numeri che attestano che quello ligure oggi rappresenti un modello di governance consolidato. Sono evidenti gli sforzi sinergici che le Istituzioni di questa regione chiave stanno compiendo. Uno sforzo congiunto al quale ha partecipato anche il sistema camerale ligure. Un modello, quello di filiera delle Istituzioni, che a mio avviso è il solo percorribile, mettendo al centro le competenze, la ricerca, l’innovazione e una visione di territorio condivisa con le imprese, che sia da stimolo alla crescita e al cambiamento. Sono convinto che, oggi, la parola d’ordine debba essere proprio cambiamento; l’Italia sta dimostrando una grande volontà trasformativa e su questo dobbiamo lavorare tutti insieme con un rinnovato spirito di coesione”. “I dati sull’Economia del Mare italiana sono sottovalutati. Complimenti a voi che li producete per l’Italia strategica e per la Blue Economy. – Ha rimarcato nel suo intervento il Sindaco di Genova Marco Bucci – Vergogna che fino ad adesso non tutti se ne siano occupati seriamente. L’Italia non è seconda a nessuno ed è il pontile dell’Europa”.

Nona edizione del MIA a Roma, oltre 500 progetti da 80 paesi

Nona edizione del MIA a Roma, oltre 500 progetti da 80 paesiRoma, 22 set. (askanews) – Torna il MIA – Mercato Internazionale Audiovisivo, diretto da Gaia Tridente, con la sua nona edizione che si svolgerà a Roma dal 9 al 13 ottobre nelle sue storiche sedi di Palazzo Barberini e del Cinema Barberini. I progetti ricevuti quest’anno per il Co-Production Market and Pitching Forum di Animazione, Doc, Drama e Film sono stati oltre 500, provenienti da 80 paesi del mondo (+30% dei paesi rispetto al 2022). Di questi ne sono stati selezionati 62 (15 Animazione, 18 Doc&Factual, 14 Drama, 15 Film) provenienti da 36 paesi. Un incremento dell’interesse internazionale verso il MIA che ne dimostra il ruolo sempre più rilevante già testimoniato nel 2022, anno che ha visto la presenza di oltre 2400 partecipanti da 60 paesi (+20% rispetto al 2021).

Il MIA, è uno dei principali appuntamenti di mercato internazionali dedicati all’industria audiovisiva. Nato nel 2015 e cresciuto grazie alla consolidata joint venture tra Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali), presieduta da Francesco Rutelli e Apa (Associazione Produttori Audiovisivi) presieduta da Chiara Sbarigia, gode del supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e del contributo di Creative Europe Media. Il MIA riceve inoltre il sostegno del Ministero della Cultura, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e della Regione Lazio. Il MIA 2023 ha ricevuto anche per questa edizione il patrocinio di Eurimages, il fondo del Consiglio dell’Europa per la co-produzione, la distribuzione, esposizione e la digitalizzazione delle opere cinematografiche europee. Anche per questa edizione sarà attiva la piattaforma MIA Digital che consentirà agli accreditati di accedere anche da remoto a tutte le sessioni (in diretta e on demand).

Le opere selezionate saranno presentate – quasi tutte in anteprima mondiale – all’interno dei Pitching Forum delle 4 divisioni editoriali (Animazione, Doc&Factual, Drama e Film) allo scopo di trovare partner di co-produzione, buyer e finanziatori. Quest’anno saranno presentati 62 progetti, un’occasione unica per le co-produzioni internazionali.

Coldiretti: su biologico con 82mila aziende Italia leader in Ue

Coldiretti: su biologico con 82mila aziende Italia leader in UeRoma, 22 set. (askanews) – La superficie agricola destinata a biologico in Italia raggiunge il record storico di 2,3 milioni di ettari (+7,5%) pari a quasi ad un campo su cinque (19%) del totale con oltre 82.000 produttori agricoli, il numero più elevato tra i Paesi dell’Unione Europea. Così Coldiretti in occasione della Giornata europea del biologico, istituita dalla Commissione Ue, che si celebra il 23 settembre, data dell’equinozio d’autunno.

In Italia i terreni coltivati a bio sono destinati per il 43% da seminativi come grano, orzo e avena, per il 28% da superfici a prati e pascoli per l’allevamento, per il 24 % da colture permanenti come frutteti, oliveti e vigneto per il 2,5% a ortaggi. In Italia il valore del mercato interno dei prodotti biologici sale a quasi 5,5 miliardi con una crescita del +9% nel 2023 rispetto allo scorso anno. I tre quarti dei consumi interni pari a oltre 4,2 miliardi sono concentrati in ambito domestico e il resto riguarda la ristorazione.

I risultati ottenuti dall’agricoltura biologica contribuiscono a fare dell’agricoltura italiana la più green d’Europa di 5547 specialità sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle Regioni, 319 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario, 526 vini Docg, Doc e Igt, 25mila agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina e 15.000 agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market di Campagna Amica. “I risultati del biologico confermano l’impegno degli agricoltori italiani per la sostenibilità ma anche la capacità imprenditoriale nel rispondere alle nuove domande dei consumatori per prodotti che rispettano l’ambiente, di alta qualità e legati al territorio – commenta il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – e ben 25 milioni di italiani hanno fatto la spesa nei mercati contadini promossi da Campagna Amica diffusi lungo tutta la Penisola”.

Zoppas (Ice): cucina italiana patrimonio Unesco dovrebbe essere scontato

Zoppas (Ice): cucina italiana patrimonio Unesco dovrebbe essere scontatoMilano, 22 set. (askanews) – “E’ stato un’idea di merito dei ministri Sangiuliano e Lollobrigida quella di candidare la cucina italiana” a patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Un riconoscimento che “a nostro avviso dovrebbe essere scontato come risultato visto il riconoscimento già diffuso che ha la cucina italiana in tutto il mondo”. Con queste parole il presidente dell’Ice, Matteo Zoppas, ha ricordato l’importanza di questo riconoscimento per il nostro patrimonio gastronomico a margine della presentazione di Host, la fiera dell’ospitalità in calendario dal 13 al 17 ottobre a fieramilano.

“E’ un percorso lungo che dà la possibilità a tutti i nostri operatori enogastronomici di poter ulteriormente promuovere i loro prodotti attraverso questa autostrada aperta da qui alla metà del 2024 quando ci sarà la chiusura di questa candidatura” ha aggiunto Zoppas. Il numero uno dell’Ice ha ricordato che “nel panorama delle esportazioni italiane l’agroalimentare in genere conta 60 miliardi di euro di fatturato rispetto ai 620 di esportazioni totali, un impatto molto forte anche se dobbiamo pensare che tutto ciò che è agroalimentare normalmente viene consumato sul territorio perchè le distanze non sono favorevoli”. “Speriamo che l’Italia e il cibo italiano ottengano ciò di cui merita veramente”, ha concluso.

Energia, Enea-Cti: migliorano prestazioni immobili certificati

Energia, Enea-Cti: migliorano prestazioni immobili certificatiRoma, 22 set. (askanews) – Migliorano ancora e in maniera significativa le prestazioni energetiche del parco edilizio nazionale certificato. È quanto emerge dal IV Rapporto annuale sulla certificazione energetica degli edifici realizzato da Enea e Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente (Cti) sulla base di circa 1,3 milioni di attestati di prestazione energetica (Ape) registrati nel Siape (Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica) ed emessi nel 2022 da 17 Regioni e 2 Province Autonome.

Il report – informa una nota – evidenzia una diminuzione percentuale degli immobili nelle classi energetiche peggiori F e G (-3,7%), a fronte di uno speculare aumento di quelli nelle classi più performanti A4-B (+3,7%). Tuttavia, la distribuzione per classe energetica conferma che circa il 55% dei casi censiti sono caratterizzati da prestazioni energetiche basse (classi F-G). In particolare, la quota più consistente di attestati è stata emessa dalla regione Lombardia (20,5%), seguita da Lazio (9,6%) e Veneto (8,4%). Gli Ape collegati a passaggi di proprietà e locazioni risultano in lieve flessione, pur continuando a rappresentare oltre l’80% del campione analizzato. Aumentano in percentuale le riqualificazioni energetiche e le ristrutturazioni profonde, che rappresentano rispettivamente il 5,7% e il 4,1% degli Ape emessi nel 2022 (+1,5% per entrambe rispetto al 2021); stati oltre 17 mila gli Ape registrati nel Siape nella categoria Edifici a energia quasi zero (NZEB – Nearly Zero-Energy Buildings) tra il 2015 e il 2022.

La principale novità di questa edizione è la sezione del rapporto dedicata a nuovi strumenti e metodi di analisi per il miglioramento della qualità degli Ape, in particolare per il potenziamento delle metodologie di controllo da parte del certificatore sia durante la fase di predisposizione dell’Ape che in quella successiva. Sono stati approfonditi, inoltre, i temi relativi all’implementazione del Catasto Energetico Unico (CEU) regionale, il ruolo del Portale nazionale per la Prestazione Energetica degli Edifici (PnPE2) e delle altre applicazioni informatiche predisposte da Enea. La digitalizzazione degli Ape risulta fondamentale per individuare le aree con maggiore necessità di intervento, in funzione delle diverse realtà territoriali, e per offrire al cittadino un set più completo di informazioni, grazie anche all’ausilio di sportelli unici digitalizzati (one stop shop).

Il rapporto, infine, analizza i risultati di un questionario somministrato a un campione di circa 80 soggetti, tra associazioni, consorzi e ordini professionali, che hanno espresso il loro punto di vista su diversi aspetti del sistema di certificazione energetica nazionale, soprattutto in merito alle proposte di revisione della Direttiva EPBD sulla prestazione energetica degli edifici. “Il significativo aumento dei costi energetici e la crisi climatica in atto rappresentano problematiche sempre più stringenti che rendono ancora più necessari gli interventi per il miglioramento energetico degli edifici”, sottolinea il presidente Enea, Gilberto Dialuce. “In questo contesto il Rapporto rappresenta un ulteriore sforzo congiunto di Enea e Cti per migliorare la qualità del quadro d’insieme del patrimonio immobiliare privato e pubblico, anche alla luce delle decisioni sulla nuova Direttiva EPBD che a breve verranno prese in sede Ue. Una sinergia indispensabile anche per la definizione delle strategie di intervento nel settore a livello nazionale e territoriale, e per un orientamento più mirato e stabile nel tempo degli investimenti necessari e dei relativi sistemi di incentivazione”, conclude Dialuce.

“La nuova edizione del Rapporto vuole rappresentare uno strumento di lavoro sempre aggiornato e in continua evoluzione per supportare chi deve o vuole definire strategie, misure e azioni sul parco edilizio nazionale in linea con gli sfidanti obiettivi che ci impongono la transizione energetica e la decarbonizzazione”, evidenzia il Presidente del Cti, Cesare Boffa. “Questo nuovo capitolo della collaborazione tra Enea e Cti mette in luce il processo di miglioramento continuo delle informazioni che possono essere raccolte, analizzate e trasmesse alla Pubblica Amministrazione e agli operatori interessati”, conclude Boffa.

Coldiretti Puglia: ribassi unilaterali alla stalla, controllare

Coldiretti Puglia: ribassi unilaterali alla stalla, controllareRoma, 22 set. (askanews) – Stretta sui controlli per fermare il ribasso unilaterale del prezzo del latte alla stalla, che crea forti tensioni e mette a rischio tutto il sistema degli allevamenti in Puglia. A darne notizia è Coldiretti Puglia, che ha partecipato al tavolo latte con l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia, il quale ha annunciato controlli stringenti lungo la filiera lattiero-casearia, per mettere freno allo scenario critico sul prezzo del latte che si è nuovamente venuto a creare in Puglia. Dove il prezzo del latte spot, normalmente un acquisto momentaneo per sopperire alla mancanza di latte, è salito ancora dell’1,5% a Milano e dell’1,9% a Verona.

“Il prezzo del latte alla stalla in Puglia – spiega Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia – non può andare sotto i costi di produzione calcolati da Ismea, quando nella forbice tra produzione e consumo ci sono margini da recuperare per garantire un prezzo giusto e onesto che tenga conto dei costi degli allevatori e la necessaria qualità da assicurare ai consumatori”. Coldiretti chiede che si faccia ricorso al decreto legislativo in attuazione della Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali, fortemente voluto dalla Coldiretti, che prevede lo stop a 16 pratiche sleali.

Il settore caseario pugliese vanta tre Dop (canestrato pugliese, mozzarella di Gioia del Colle e mozzarella di bufala) e quasi 20 formaggi riconosciuti tradizionali dal Mipaaf (burrata, cacio, caciocavallo, caciocavallo podolico dauno, cacioricotta, cacioricotta caprino orsarese, caprino, giuncata, manteca, mozzarella o fior di latte, pallone di Gravina, pecorino, pecorino di Maglie, pecorino foggiano, scamorza, scamorza di pecora, vaccino).

Nippon Tv compra la città incantata di Miyazaki: lo Studio Ghibli

Nippon Tv compra la città incantata di Miyazaki: lo Studio GhibliRoma, 22 set. (askanews) – E’ una di quelle operazioni economiche in cui, più che per i miliardi coinvolti, a far rumore è soprattutto il valore sentimentale e reputazionale del “brand” coinvolto: in questo caso è il mitico Studio Ghibli del genio dell’animazione Hayao Miyazaki – autore di successi come “La città incantata” e “Porco rosso” e da poco tornato nei cinema con “Il ragazzo e l’airone” – a essere stato acquistato per una quota rilevante dal network televisivo Nippon Television Holdings.

Nippon TV non ha rivelato a quanto ammontava l’offerta che le ha permesso di entrare in possesso del 42,3% dei mitici studi d’animazione. Nel suo comunicato, ha dato una motivazione “sentimentale” e di valorizzazione del brand, più ancora che industriale, per l’operazione. “Da quando nel 1985 ha trasmesso in TV “Nausicaä della valle del vento” (1984, regia di Hayao Miyazaki), Nippon TV ha mostrato i lavori dello Studio Ghibli nel suo programma cinematografico Friday Road Show. Nippon TV ha una lunga storia di collaborazione con lo Studio Ghibli, incluso il finanziamento alla produzione cinematografica della Ghibli a partire da “Kiki’s Delivery Service” (1989, regia di Hayao Miyazaki) e il sostegno all’apertura del Museo Ghibli, a Mitaka”, ha premesso il network nel suo comunicato. “Nippon TV ha deciso di acquisire le azioni di Studio Ghibli perché ritiene che sostenere questo studio di livello mondiale più che mai contribuirà a migliorare il valore aziendale dell’intero gruppo Nippon TV”. Secondo il comunicato, mentre Miyazaki manterrà il titolo di presidente onorario, a guidare lo studio sarà come presidente Hiroyuki Fukuda, un alto dirigente operativo di Nippon TV..

“Ghibli è diventato troppo grande perché una sola persona possa trasportarne il carico”, ha detto ai giornalisti il presidente dello Studio Ghibli Toshio Suzuki in una conferenza stampa giovedì. “Credo che le cose non funzionerebbero senza l’aiuto di una grande azienda, piuttosto che di un individuo”. Un’ammissione sensata, quella di Suzuki, alla luce del fatto che Miyazaki ha 82 anni e lo stesso Suzuki 75. Da tempo, in effetti, a Studio Ghibli si ragionava di successione, come se si trattassi di una famiglia imperiale e, in effetti, parliamo dell’imperatore dell’”anime”. Tra l’altro il figlio del grande regista, Goro Miyazaki, anche lui affermato regista di anime, ha in precedenza rifiutato il ruolo, dicendo che è difficile gestire Studio Ghibli da solo. Sarà amministratore delegato, invece, con Suzuki presidente del Consiglio d’amministrazione. Nippon TV, oltre al presidente, avrà un revisore dei conti e tre direttori (uno dei quali sarà lo stesso Fukuda).

La formalizzazione della decisione verrà dall’assemblea straordinaria degli azionisti il 30 ottobre.

Mattarella: serve uno sforzo collettivo per garantire ai disabili tutti i diritti

Mattarella: serve uno sforzo collettivo per garantire ai disabili tutti i dirittiMilano, 22 set. (askanews) – Per migliorare la qualità della vita e la fruizione di tutti i diritti da parte delle persone con disabilità occorre “uno sforzo collettivo” per la “snesibilizzazione e la formazione” e le risorse “adeguate”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli, in occasione della prima edizione di “EXPO AID 2023 – Io, persona al centro”, appuntamento che per il Capo dello Stato “stimola una riflessione sul mondo della disabilità, con particolare riferimento allo stato di attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità”.

Mattarella ha ricordato che “i principi stabiliti dalla Convenzione ONU del 2006 costituiscono pietre miliari ed elementi integranti del diritto nazionale per effetto della ratifica da parte della Repubblica Italiana, in ossequio alla nostra Costituzione che promuove l’eguaglianza, l’inclusione e il pieno godimento dei diritti fondamentali per tutte le persone, indipendentemente dalla loro condizione. È un obiettivo fatto proprio dalla Strategia europea sulla disabilità 2021-2030 per migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità e garantire la loro piena partecipazione nella società europea”. Tuttavia, ha ammonito il Presidente della Repubblica, “la sola affermazione di principi non è sufficiente a rimuovere gli ostacoli, anche di matrice culturale, che ancora oggi si frappongono al pieno godimento di tali diritti. Occorre, infatti, uno sforzo collettivo che veda le Istituzioni registe di un cambiamento di cui ciascuno deve essere protagonista. Servono risorse finanziare adeguate e un’opera di sensibilizzazione e formazione, indirizzata soprattutto ai giovani, sui temi della disabilità, della non discriminazione e dell’inclusione”.

Dunque EXPO AID 2023 “può essere un utile strumento per dare voce a tante donne e uomini che chiedono di poter vivere, studiare, lavorare e viaggiare in condizioni di parità e di eguaglianza, con la stessa libertà e dignità che la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani riconosce a ciascun individuo fin dalla nascita. Con questo spirito – ha concluso Mattarella – rivolgo a tutti i presenti i migliori auguri di buon lavoro unitamente a espressioni di apprezzamento e incoraggiamento”.

Simposio a Dar es Salaam su cooperazione in settore odontotecnico

Simposio a Dar es Salaam su cooperazione in settore odontotecnicoRoma, 22 set. (askanews) – Nell’ambito del Festival italiano “Tushereke Italia”, si è svolto, il 22 settembre 2023 a Dar es Salaam, il Simposio “Africa and Italy new perspectives and cooperation in the dental field” organizzato da Unione Nazionale Industrie Dentarie italiane (UNIDI), dall’ICE, dall’Ambasciata d’Italia a Dar es Salaam e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.

Si è trattato di un evento volto a favorire cooperazioni economiche nell’ambito di un settore estremamente promettente in Tanzania come quello odontotecnico. Nel corso del simposio, si sono svolti incontri B2B e B2G tra sei imprese italiane del settore e 35 imprese tanzaniane e ugandesi. L’evento in parola ha consentito di presentare l’importante valore aggiunto di conoscenza che caratterizza il “Made in Italy” in tutti i suoi ambiti. Erano presenti Gianfranco Berruti, presidente emerito e consigliere delegato per l’internazionalizzazione di UNIDI, Fabio Catellani, direttore mercati esteri di UNIDI, e Riccardo Zucconi, direttore dell’ICE di Addis Abeba. Il governo della Tanzania era rappresentato dall’Assistant director of oral health services del ministero della salute, Baraka Nzobo, che rappresentava il ministro Mwalimu, impegnata a New York per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

L’ambasciatore Marco Lombardi, presente all’evento, nel sottolineare lo straordinario successo che sta conoscendo in Tanzania il Festival italiano “Tushereke Italia”, ha tenuto a ringraziare la Delegazione italiana per aver voluto esplorare un mercato dalle grandi potenzialità. Ha anche colto l’occasione per reiterare al Governo della Tanzania la richiesta di sostegno alla candidatura di Roma ad ospitare EXPO 2030. Lombardi ha continuato ponendo un particolare accento sul fatto che, il 5 e 6 novembre 2023, si terrà a Roma il Vertice Italia-Africa, nel corso del quale verrà presentato il “Piano Mattei per l’Africa” del Governo italiano. Eventi come il simposio odierno – ha concluso Lombardi – si inquadrano perfettamente in questa nuovo Piano per l’Africa del nostro governo.

Infn, prosegue ampliamento del rivelatore sottomarino di neutrini

Infn, prosegue ampliamento del rivelatore sottomarino di neutriniRoma, 22 set. (askanews) – Si è conclusa con pieno successo ieri, 21 settembre, la complessa operazione marina effettuata dalla Collaborazione scientifica KM3NeT al sito abissale al largo di Capo Passero, in Sicilia, per ampliare l’apparato ARCA (Astroparticle Research with Cosmics in the Abyss) del telescopio sottomarino KM3NET.

KM3NeT è l’ambizioso progetto internazionale per la ricerca sui neutrini nel Mediterraneo – inserito nella roadmap europea delle grandi infrastrutture di ricerca (ESFRI – European Strategy Forum on Research Infrastructures) – che comprende gli apparati sottomarini ARCA, per la ricerca di neutrini cosmici fino a energie estreme, e ORCA (Oscillation Research with Cosmics in the Abyss), dedicato allo studio dei meccanismi di oscillazione dei neutrini. L’apparato ARCA consiste in una rete di stringhe, dette linee di rivelazione, ancorate al fondale marino e alte fino a 700 metri, ciascuna delle quali è equipaggiata con più di 500 rivelatori ultra-sensibili (fotomoltiplicatori) installati in 18 moduli ottici. “Il pieno successo di questa campagna – sottolinea Giacomo Cuttone, ricercatore dei Laboratori Nazionali del Sud dell’Infn e responsabile nazionale di KM3NeT – è un importantissimo passo avanti per KM3NeT e l’intera comunità scientifica ed è stato raggiunto grazie a una efficace organizzazione, che ha richiesto la presenza costante di una squadra Infn a bordo della nave e di una ampia squadra che si è occupata delle attività di test nella stazione di controllo dell’apparato a riva”. La campagna è stata condotta con la nave Optimus Prime, equipaggiata con un veicolo sottomarino della Fugro, capace di operare alla profondità richiesta di 3.500 metri, che ha operato quasi ininterrottamente per due settimane.

L’operazione è stata realizzata nell’ambito del progetto PACK (Potenziamento Appulo-Campano di KM3NeT), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Innovazione” 2014-2020. “Con questa operazione ci si avvia verso il completamento del progetto PACK,” spiega Marco Circella, ricercatore della Sezione di Bari dell’Infn e coordinatore scientifico di PACK. “Un’operazione complessa come quella appena completata, alle profondità marine considerate, è un’impresa che può essere raggiunta solo mettendo in campo la massima accuratezza nella progettazione e l’assoluto rigore nell’esecuzione”. Al completamento dell’operazione, sono state avviate le procedure di configurazione del telescopio sottomarino per attivare la presa-dati con 28 linee di rivelazione, che sono equipaggiate in totale con più di 15.000 fotomoltiplicatori.

“I test effettuati subito dopo l’installazione mostrano un comportamento nominale di tutte le nuove linee di rivelazione, a dimostrazione della qualità del lavoro svolto nella realizzazione di queste strutture” commenta Pasquale Migliozzi, ricercatore della Sezione di Napoli dell’Infn e responsabile dell’obiettivo realizzativo dell’estensione del telescopio sottomarino del progetto PACK. L’Infn è tra i maggiori enti di ricerca impegnati in KM3NeT, con gruppi di ricerca attivi presso i Laboratori Nazionali del Sud e le Sezioni di Bari, Bologna, Catania, Genova, Napoli con il gruppo collegato di Salerno, e Roma, in collaborazione con le corrispondenti università.