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Tag: Sanremo 2023

Incendi, ricerca Cnr sulla resilienza degli ecosistemi

Incendi, ricerca Cnr sulla resilienza degli ecosistemiRoma, 21 set. (askanews) – Possiamo determinare la resilienza agli incendi di diversi tipi di ecosistemi a partire dalle caratteristiche delle piante che li compongono? Quale ruolo giocano gli adattamenti che le piante hanno sviluppato? A questi interrogativi ha risposto, in una ricerca pubblicata su The American Naturalist, un gruppo internazionale composto da ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche – con l’Istituto di geoscienze e georisorse di Pisa (Cnr-Igg) e l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima di Torino (Cnr-Isac), e le Università di Reading (Regno Unito) e Uned (Madrid).

I ricercatori partono dall’analisi di un fattore fondamentale per determinare la resilienza agli incendi di boschi, foreste e praterie: la capacità delle piante di ricrescere dopo un incendio. Quanto più la risposta delle piante è “forte”, infatti, tanto più le foreste saranno resilienti: tuttavia, il cambiamento climatico in atto potrebbe avere un impatto significativo su queste dinamiche. “Gli incendi boschivi -che specie in estate devastano vaste porzioni di territorio- sono, in realtà, fenomeni che hanno giocato un ruolo fondamentale nell’evoluzione delle piante, in oltre 400 milioni di anni”, spiega Mara Baudena, ricercatrice del Cnr-Isac e autrice senior del lavoro. “Alcune piante hanno sviluppato particolari adattamenti che permettono loro di sussistere in ambienti incendiabili e di approfittare degli incendi per proliferare. Per esempio, i lecci mediterranei – e come loro anche molte altre specie di alberi- possono ricrescere dalle loro radici dopo la combustione totale del fusto; le pigne di alcuni pini si aprono soltanto dopo un incendio, stimolate dalla combustione. Tutte queste caratteristiche, che una pianta può o meno possedere, regolano la sua risposta agli incendi. In passato diversi tipi di risposta hanno permesso alle piante di sopravvivere al fuoco, ma le regole del gioco stanno cambiando per via del cambiamento climatico”.

Nello studio è stato sviluppato un modello matematico che ha permesso di riprodurre le interazioni fondamentali tra piante ed incendi in diverse aree del mondo: “Le simulazioni fatte con questo modello hanno mostrato che la resilienza delle foreste boreali, mediterranee e tropicali dipende dalla capacità delle piante dominanti di rispondere agli incendi. Se queste possiedono scarse capacità di risposta all’incendio, come nel caso delle foreste pluviali, anche un solo incendio potrebbe essere sufficiente per prevenire la ricrescita di questi alberi, portando ad un cambiamento radicale dell’ecosistema. Viceversa, quando la risposta agli incendi della pianta dominante è forte, come nelle nostre leccete mediterranee, le foreste sono molto resilienti: una caratteristica, questa, oggi messa a dura prova dagli stravolgimenti climatici, che rendono la capacità di risposta meno efficiente”, continua Marta Magnani ricercatrice del Cnr-Igg e prima autrice del lavoro. La ricerca ha implicazioni pratiche per quanto attiene alla gestione delle foreste: secondo gli autori, infatti, tenere conto della capacità di risposta agli incendi degli alberi diventa particolarmente strategico per scegliere le specie più adatte ai rimboschimenti: l’albero “giusto” può garantire la ripresa dell’ecosistema anche in relazione ai sempre più frequenti incendi del nostro Paese.

Lo studio, inoltre, indaga anche le relazioni tra incendi e biodiversità osservando che, in alcuni ecosistemi come le savane africane, gli incendi possono addirittura avere ricadute positive sulla biodiversità, perché favoriscono il ricambio e la diversificazione della vegetazione. Questo studio fornisce un tassello fondamentale per la comprensione delle relazioni che esistono tra incendi e biodiversità, argomento di uno dei tavoli di lavoro avviato nel contesto del centro nazionale per la biodiversità, un progetto del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Prezzi grano crollati del 60%, sotto costi produzione

Prezzi grano crollati del 60%, sotto costi produzioneRoma, 21 set. (askanews) – Sono crollati del 60% i prezzi del grano, su valori che sono al di sotto dei costi di produzione e i quantitativi si attestano al di sotto dei 7 milioni di quintali. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia rispetto alle quotazioni dello scorso anno, in riferimento al braccio di ferro tra Commissione Ue e Polonia, Slovacchia e Ungheria che vogliono bloccare nel loro Paese l’import di grano Ucraino dopo la mancata proroga del divieto comunitario di importazione nei 5 paesi confinanti che si va a sommare alle conseguenze del mancato accordo sul Mar Nero.

L’incertezza sull’accordo ha favorito le speculazioni sul mercato delle materie prime agricole e, chiede Coldiretti Puglia, servono una costante analisi dei prezzi e l’aumento dei controlli, in modo da garantire in ogni caso che il prezzo del grano duro copra i costi di produzione degli agricoltori, nel rispetto della legge contro le pratiche sleali. Una spinta può venire dall’avvio della commissione unica nazionale (Cun) grano duro ma anche dalla promozione della pasta 100% italiana sostenendo l’intera filiera.

Rovagnati: 11 milioni di investimento in ricerca e sviluppo

Rovagnati: 11 milioni di investimento in ricerca e sviluppoMilano, 21 set. (askanews) – Proseguono gli investimenti di Rovagnati in ambito Nutrition, uno dei cardini della strategia di sostenibilità dell’azienda. L’attuale piano di investimenti in Ricerca&Sviluppo, con valore stimato 11 milioni di euro in tre anni, è dedicato: internazionalizzazione, sviluppo di prodotti senza nitriti, packaging sostenibile, efficientamento dei processi e informatizzazione degli stabilimenti.

L’investimento sarà strategico sia per lo sviluppo di prodotti in grado di far presa sui mercati esteri, sia per il potenziamento dello stabilimento produttivo di Vineland (USA) inaugurato nel settembre 2021. “Gli investimenti di Rovagnati in ricerca e sviluppo sono fondamentali per garantire la competitività dell’azienda nel lungo periodo. Grazie ai progetti che da anni portiamo avanti siamo stati in grado di aumentare il nostro export di prodotti Made in Italy e produrre in maniera sempre più sostenibile. Tutte le funzioni della nostra azienda lavorano per continuare e accelerare questo percorso”, ha commentato Gabriele Rusconi, Managing Director e Board Member di Rovagnati.

La Polonia invierà a Kiev “solo le forniture di armi concordate in precedenza”

La Polonia invierà a Kiev “solo le forniture di armi concordate in precedenza”Milano, 21 set. (askanews) – Il portavoce del governo polacco, Piotr Mueller ha dichiarato alla Pap che per quanto riguarda le questioni relative alla fornitura di armi “la Polonia effettua solo le forniture di munizioni e armamenti concordate in precedenza, comprese quelle risultanti dai contratti firmati con l’Ucraina”. Mueller non ha esitato a sottolineare che “da parte ucraina sono apparse una serie di dichiarazioni assolutamente inaccettabili”.

Mueller ha poi aggiunto che fra le forniture di armi vi è pure “il più grande contratto firmato con un paese estero dall’industria polacca delle armi dopo il 1989 I fornitura di obice Krab”, ha detto il portavoce, intendendo cannoni semoventi da 155 mm AHS Krab. Infine Mueller ha osservato che “in Polonia opera ancora un centro di aiuti internazionali”, ha detto. “Vorremmo ricordare che nei primi mesi di guerra, la Polonia ha fornito carri armati, veicoli blindati, aerei e munizioni fondamentali per la difesa dell’Ucraina, necessari per impedire alla Russia di attaccare l’Ucraina e, in futuro, altri paesi dell’UE, tra cui la Polonia. Nei primi mesi della guerra, quando gli altri paesi dell’UE discutevano di sostegno, la Polonia ha contribuito costantemente a respingere l’attacco della Russia”, ha sottolineato.

Trasporti, primo semestre record per Flix con ricavi a 860 mln

Trasporti, primo semestre record per Flix con ricavi a 860 mlnRoma, 21 set. (askanews) – Primo semestre da record per Flix. Da gennaio a fine giugno, più di 36 milioni di persone hanno viaggiato con i servizi FlixBus, FlixTrain, Greyhound e Kamil Koç, per un incremento del 53% rispetto al 2022. Il fatturato complessivo del gruppo ammonta a 860 milioni di euro, per un incremento del 54% rispetto ai 557 milioni di euro relativi al semestre gennaio-giugno 2022. Il periodo gennaio-giugno 2023 si conferma, così, il primo semestre di maggior successo nella storia della società. Bene anche l’adjusted Ebitda, pari a 26 milioni di euro, con un incremento di 85 milioni sull’anno precedente e un margine corrispondente del 3%.

“Flix sta continuando a crescere in modo sostenibile e profittevole – ha affermato André Schwämmlein, amministratore delegato e co-fondatore di Flix -. Stiamo raggiungendo i risultati prefissati in ciascuno dei segmenti in cui operiamo, e nel primo semestre dell’anno siamo riusciti a espandere la nostra offerta in modo significativo in diversi mercati. Flix si riconferma un caso di successo del travel tech globale”.

Renzi si dice “entusiasta della fuga verso Italia Viva”

Renzi si dice “entusiasta della fuga verso Italia Viva”Roma, 21 set. (askanews) – “Io sono entusiasta perché Italia Viva non vede alcuna fuga da Italia viva ma verso Italia viva”. Così il leader Matteo Renzi, durante una conferenza stampa alla Stampa estera a Roma, presentando le ultime new entry: Isabella De Monte, Anita Pili e Arianna Viscogliosi. “I numeri del due per mille”, secondo Renzi, lo confermerebbero. “Abbiamo preso più soldi della Lega e di Fi” e lo stesso risultato Iv lo avrebbe centrato nei confronti di Azione di Carlo Calenda: “Lo scorso anno quando dividemmo i soldi con Azione, fatto cento numero il numero di dichiarazioni finí 50 e 50. Nel 2023 siamo passati a a 36 per Azione e 54 Iv”.

Sequestrati 900 kg di granchio blu con etichetta errata

Sequestrati 900 kg di granchio blu con etichetta errataRoma, 21 set. (askanews) – Sequestrati oltre 900 chilogrammi di Granchio blu congelato di origine tunisina con etichettatura errata. A seguito di un’operazione eseguita dall’Ispettorato centrale Qualità e Repressione Frodi della Lombardia in coordinamento con ICQRF Italia Centrale, attraverso un’indagine nella sede lombarda di una società specializzata nell’importazione di prodotti ittici, è infatti emerso che il prodotto era realmente Granchio blu, come indicato, sebbene poi nella lista degli ingredienti riportasse esclusivamente mazzancolle.

Gli ispettori di ICQRF Italia Centrale hanno posto il prodotto sotto sequestro presso un operatore del Lazio, acquirente e distributore della merce irregolare. “Dopo aver ricevuto una segnalazione abbiamo informato il nostro Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, che si è attivato immediatamente riuscendo a garantire questo risultato in pochi giorni”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

Gambero Rosso: “Tre Bicchieri” assegnati a 24 vini dell’Alto Adige

Gambero Rosso: “Tre Bicchieri” assegnati a 24 vini dell’Alto AdigeMilano, 21 set. (askanews) – Sono 24 i vini dell’Alto Adige che hanno ottenuto i “Tre Bicchieri”, il massimo riconoscimento assegnato dalla guida “Vini d’Italia 2024” del Gambero Rosso, che quest’anno è stato attribuito a Cantine sparse sull’intera provincia.

Le bottiglie premiate sono “Chardonnay Kreuzweg Family Reserve 2019” di Castelfeder, “Chardonnay V. Au Riserva 2019” di Tiefenbrunner, “Gewürztraminer Auratus 2022” di Tenuta Ritterhof, “Gewürztraminer Brenntal Riserva 2021” di Cantina Kurtatsch, “Gewürztraminer Nussbaumer 2021” di Cantina Tramin, “Lago di Caldaro Cl. Superiore Quintessenz 2022” di Cantina Kaltern, “Lagrein Riserva 2020” di Tenuta Untermoserhof – Georg Ramoser, “Lagrein Taber Riserva 2021” di Cantina Bozen, “Merlot Nussleiten Riserva 2019” di Castel Sallegg, “Pinot Bianco Sanct Valentin 2021” di Cantina Produttori San Michele Appiano, “Pinot Bianco Sirmian 2021” di Nals Margreid, “Pinot Grigio Giatl Ris. 2020” di Peter Zemmer, “Pinot Nero Aton Riserva 2018” di Elena Walch, “Pinot Nero Trattmann Riserva 2020” di Cantina Girlan, “Santa Maddalena Classico 2022” di Pfannenstielhof, “Sauvignon Lafóa 2021” di Cantina Colterenzio, “Sauvignon Renaissance Riserva 2020” di Gump Hof, “Spumante Brut M. Classico Athesis 2020” di Kettmeir, “Terlano Pinot Bianco Abtei Muri Riserva 2020” di Cantina Convento Muri-Gries, “Terlano Pinot Bianco Vorberg Riserva 2020” di Cantina Terlano, “Val Venosta Riesling V. Windbichel 2021” di Tenuta Unterortl – Castel Juval, “Valle Isarco Grüner Veltliner Praepositus 2021” di Abbazia di Novacella, “Valle Isarco Kerner Aristos 2022” di Cantina Produttori Valle Isarco, e “Valle Isarco Sylvaner R 2021 Köfererhof” di Günther Kerschbaumer. Gli estensori della guida sottolineano in particolare “la consapevolezza con cui i produttori stanno affrontando la gestione del territorio, lo sviluppo delle sue potenzialità e il passaggio da una produzione che soddisfa le richieste del cliente ad una che valorizza il legame fra i molti vitigni coltivati e le esposizioni che ad essi meglio si adattano”. Una coscienza che “ha portato le aziende più piccole a specializzarsi sulla vocazione dei propri vigneti, come perfettamente evidenziato dalle aziende cittadine o dalle più lontane realtà della Valle Isarco e, parimenti, le strutture cooperative a riservare le selezioni migliori solo ai vitigni che meglio si adattano al loro territorio”.

Nel commento sui diversi vitigni, gli esperti del Gambero, segnalano che il Pinot Nero “nelle sue migliori versioni, e sono molte, ha abbandonato lo stile fruttato e immediato per esprimere un legame più forte con il territorio di provenienza e le sfaccettature che esso porta in dote”.

Energia, al Mase prima riunione Piattaforma per nucleare sostenibile

Energia, al Mase prima riunione Piattaforma per nucleare sostenibileRoma, 21 set. (askanews) – Si è svolta oggi al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica la prima riunione della Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile (Pnss). L’incontro, secondo quanto riporta un comunicato, presieduto dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, ha visto la partecipazione dei principali enti pubblici di ricerca, di esponenti del mondo delle Università, di associazioni scientifiche, di soggetti pubblici operanti nel settore della sicurezza nucleare e del decommissioning, nonché di imprese che hanno già in essere programmi di investimento nel settore nucleare, nella produzione di componenti e impianti e nelle applicazioni mediche nel settore nucleare.

L’Italia, come già previsto nella proposta di aggiornamento del Pniec, punta sulla vasta diffusione delle rinnovabili e dell’efficienza energetica per garantire la decarbonizzazione e la sicurezza energetica, anche attraverso la diversificazione delle fonti e l’integrazione delle diverse soluzioni tecnologiche disponibili. Pertanto, in linea con la mozione approvata lo scorso maggio dal Parlamento che ha impegnato il Governo a sostenere la ricerca tecnologica su fusione e fissione nucleare e a informare correttamente i cittadini su tali tecnologie, il Ministero ha istituito la Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile. La Pnns ha l’obiettivo di definire in tempi certi un percorso finalizzato alla possibile ripresa dell’utilizzo dell’energia nucleare in Italia e alle opportunità di crescita della filiera industriale nazionale già operante nel settore.

A riguardo il Ministro Pichetto ha dichiarato: “Non si tratta evidentemente di proporre il ricorso in Italia alle centrali nucleari di grande taglia della terza generazione, ma di valutare le nuove tecnologie sicure del nucleare innovativo quali gli Small Modular Reactor (SMR) e i reattori nucleari di quarta generazione (AMR).” La Piattaforma sarà coordinata dal Mase con il supporto di Enea e Rse e verrà articolata in gruppi tematici i cui obiettivi sono indicati nell’allegato. I risultati del lavoro della Piattaforma saranno la base per valutare l’elaborazione e l’adozione da parte dell’Italia di una Strategia nazionale per il nucleare sostenibile.

In Toscana bando da 8,3 mln per rinnovo e ammodernamento frantoi

In Toscana bando da 8,3 mln per rinnovo e ammodernamento frantoiRoma, 21 set. (askanews) – Arriverà entro ottobre il bando da 8,3 milioni per il rinnovo e l’ammodernamento dei frantoi in Toscana. La giunta regionale ha approvato le disposizioni specifiche per l’attivazione del bando “Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare” che dà attuazione al bando quadro nazionale, attraverso il quale sono concessi contributi finalizzati a favorire la sostituzione o l’ammodernamento degli impianti di lavorazione, stoccaggio e confezionamento dell’olio extravergine di oliva, con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità del processo produttivo, ridurre la generazione di rifiuti e favorirne il riutilizzo a fini energetici.

Attraverso il bando sono concessi contributi a fondo perduto per favorire la sostituzione o l’ammodernamento dei frantoi esistenti, anche attraverso l’introduzione di macchinari e tecnologie che migliorino le performance ambientali dell’attività di estrazione dell’olio extravergine di oliva. Il rinnovo degli impianti tecnologici è finalizzato, inoltre, al miglioramento della qualità degli olii e ad un generale incremento della sostenibilità della filiera olivicolo-olearia. L’importo complessivo dei fondi messo a disposizione per il bando è pari a 8.334.107,07 euro. L’entità del sostegno è pari al 65 per cento e pari all’80 per cento per gli investimenti realizzati da parte dei giovani agricoltori. L’importo massimo del contributo è di 600mila euro e il contributo minimo richiesto è di 30mila euro.