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Tag: Sanremo 2023

Mattarella e Steinmeier hanno sorvolato le aree della Sicilia distrutte dagl incendi

Mattarella e Steinmeier hanno sorvolato le aree della Sicilia distrutte dagl incendiPiazza Armerina (Enna), 21 set. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme al presidente della Repubblica Federale di Germania Frank-Walter Steinmeier e consorte, accompagnati da Laura Mattarella, e alla signora Elke Bundenbender sono arrivati a Piazza Armerina. Qui hanno sorvolato in elicottero le zone interessate dagli incendi.

In seguito i due capi di Stato hanno salutato il comandante dei Vigili del Fuoco e una rappresentanza dei volontari dei Vigili del Fuoco. A seguire Mattarella e Steinmeier si sono recati alla Villa Romana del Casale accolti dal sindaco di Piazza Armerina, Nino Cammarata, dal direttore del Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale, Liborio Caliscibetta.

Roma, Gualtieri a Tor Bella Monaca per operazione interforze

Roma, Gualtieri a Tor Bella Monaca per operazione interforzeRoma, 21 set. (askanews) – Anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri è nel quartiere di Tor Bella Monaca con il prefetto della Capitale Lamberto Giannini e Don Antonio Coluccia, il sacerdote di San Basilio che ha rischiato di essere investito qualche giorno fa nel VI Municipio delle Torri, durante una delle sue ricorrenti passeggiate per la legalità. A Tor Bella Monaca è in corso una nuova operazione interforze “a alto impatto”, per lo sgombero di immobili Ater di edilizia popolare occupati abusivamente.

Equita: Stefano Donnarumma entra nel gruppo come senior advisor

Equita: Stefano Donnarumma entra nel gruppo come senior advisorMilano, 21 set. (askanews) – Stefano Donnarumma, ex Ceo di Terna e Acea, entra in Equita come nuovo senior advisor, con l’obiettivo di affiancare il management nello sviluppo di iniziative volte a supportare la crescita del Gruppo nelle diverse aree di business. Lo annuncia una nota della investment bank italiana.

Donnarumma, si legge, avrà un ruolo chiave nello sviluppo della nuova asset class annunciata da Equita lo scorso giugno con un’iniziativa rivolta al mondo delle infrastrutture e delle energie rinnovabili. Affiancherà il team EGIF nel lancio del fondo Equita Green Impact Fund e supporterà le attività di fundraising presso investitori istituzionali. A questo si aggiungerà il ruolo di advisor del comitato investimenti di EGIF, destinato all’identificazione di nuove opportunità di investimento del fondo. “Ringrazio Stefano Donnarumma per aver deciso di entrare a far parte dell’Advisory Board del Gruppo, contribuendo così al nostro progetto di crescita”, ha commentato Andrea Vismara, Ceo di Equita. “Nel suo ruolo di senior advisor sarà una figura professionale importante sotto molteplici punti di vista, sia sul fronte dell’Alternative Asset Management che sul fronte dell’Investment Banking”.

“Sono molto soddisfatto di questa partnership perché Equita e i suoi professionisti sposano la mia visione strategica sulla transizione energetica che negli ultimi anni mi ha visto tra i protagonisti di settore in Italia, più in generale nell’area mediterranea”, ha commentato Donnarumma. “Sono convinto che le esigenze del mercato dei capitali e dell’industria della filiera italiana energetica possano trovare nelle iniziative promosse da Equita il giusto stimolo e supporto per la costruzione di un futuro più sostenibile” .

L’omaggio di Meloni a statua Colombo e l’incontro con italoamericani NIAF

L’omaggio di Meloni a statua Colombo e l’incontro con italoamericani NIAFRoma, 21 set. (askanews) – Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso della sua visita a New York, dove partecipa alla 78esima Assemblea generale delle Nazioni unite, ha reso omaggio a Cristoforo Colombo partecipando alla cerimonia di deposizione di una corona di fiori presso la statua di Cristoforo Colombo a Manhattan.

Nella stessa occasione Meloni ha incontrato i rappresentanti della Niaf, la National Italian American Foundation (NIAF), associazione nonprofit, che promuove la cultura e le tradzioni italoamericane e che hanno rilanciato l’evento su X. “Questo evento significativo arriva mentre la città di New York discute i progetti di legge che potrebbero consentire la rimozione dei monumenti in onore di personaggi storici”, scrive la Niaf sul suo account X parlando della cerimonia a cui ha preso parte la premier. “Poiché onorare l’eredità di Colombo è in linea con la missione della Niaf, la nostra leadership è stata onorata di essere stata invitata a unirsi a Meloni nella celebrazione di questo simbolo iconico del patrimonio italoamericano”. Meloni, che si è recata a Columbus Circle al suo arrivo a New York, è rimasta accanto alla statua per un momento di silenzio per onorare Colombo in vista della festa americana del 12 ottobre in onore dell’esploratore.

Lega Filo d’Oro: nel 2022 assistite 1.128 persone sordocieche

Lega Filo d’Oro: nel 2022 assistite 1.128 persone sordociecheRoma, 21 set. (askanews) – Sono all’insegna della crescita i dati che emergono dal Bilancio Sociale 2022 della Lega del Filo d’Oro, presentato presso l’Università degli Studi di Milano alla presenza di Rossano Bartoli, Presidente Fondazione Lega del Filo d’Oro; Clodia Vurro, Responsabile scientifico del progetto, Università degli Studi di Milano; Barbara Duca, Direttore Amministrazione Finanza e Controllo Fondazione Lega del Filo d’Oro; Andrea Lecce, Responsabile Direzione Impact Intesa Sanpaolo.

In totale, lo scorso anno, la Fondazione ha garantito i suoi servizi a 1.128 persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale e alle loro famiglie, con un aumento del 26% rispetto al 2021, raggiungendo così il numero più alto di utenti mai registrato. È inoltre cresciuto il numero degli utenti in trattamento nei cinque Centri Residenziali che, nel 2022, è salito a 326 (+8% rispetto al 2021). In aumento anche le giornate di prestazione erogate, che sono arrivate a 69.961, registrando un incremento del 5% rispetto al 2021. Dopo un biennio segnato da importanti limitazioni, nel 2022 la Lega del Filo d’Oro è tornata ad aprirsi all’esterno e allo stesso tempo ha lasciato che il “mondo fuori” tornasse ad entrare nei Centri e nelle Sedi Territoriali, garantendo in via prioritaria la tutela della salute e della sicurezza di utenti, famiglie, operatori e volontari. I risultati ottenuti nel 2022 – sottolinea una nota – mettono in luce il percorso di sviluppo strategico in cui la Fondazione è impegnata, volto a dare risposte a sempre più utenti e a raggiungere sempre più persone: da segnalare, in questa direzione, il completamento avvenuto nel 2022 del secondo lotto del Centro Nazionale di Osimo, il polo di alta specializzazione inaugurato nel marzo 2023 alla presenza del Presidente della Repubblica, che accoglierà, fra l’altro, le residenze per gli ospiti a tempo pieno, in 14 appartamenti da quattro unità ciascuno. Le due palazzine consentiranno di raddoppiare i posti letto complessivamente disponibili a Osimo, migliorando in maniera sensibile la gestione delle liste d’attesa. Nel 2022, inoltre, sono state inaugurate e rese pienamente operative le Sedi Territoriali di Novara e Pisa, che già avevano iniziato le loro attività tra il 2020 e il 2021. La Fondazione è inoltre attualmente impegnata nel progetto di recupero della casa di Sabina Santilli, in Abruzzo, dove nascerà nel 2023 un Centro Studi con Sede Territoriale, e nel Lazio, dove verrà realizzato un Centro Socio-Sanitario Residenziale e Diurno: saliranno così a undici le Sedi dell’Ente e altre due nuove Sedi Territoriali si aggiungeranno a breve come previsto nel Piano di Miglioramento Triennale 2022/24.

Nel loro complesso, lo scorso anno i Servizi e le Sedi Territoriali della Fondazione sono stati punto di riferimento per 758 persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, con un incremento del 9% rispetto all’anno precedente. Anche in questo caso si tratta del numero di utenti più alto degli ultimi anni e indica la crescente capacità della Fondazione di accompagnare le persone anche nei loro territori, per fornire risposte sempre più adeguate ai loro bisogni, là dove esse vivono. “Dopo due anni, caratterizzati da pesanti limitazioni, in cui abbiamo instancabilmente cercato modalità innovative di contatto e vicinanza, il 2022 è stato l’anno dei nuovi equilibri. Il “filo aureo della buona amicizia” è tornato a tessere relazioni con il mondo esterno – ha dichiarato Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro -. In un contesto che cambia, il confronto con i nostri stakeholder rafforza la convinzione che la crescita per la Lega del Filo d’Oro sia inevitabile, purché fondata sulla solidità di un modello che continui a porre al centro passione e metodo, costanza e innovazione, mettendo a disposizione strutture e competenze”.

Per sei italiani su dieci il lavoro è indice di “felicità”

Per sei italiani su dieci il lavoro è indice di “felicità”Milano, 21 set. (askanews) – Il lavoro fonte di stress? Tutt’altro! Per 6 italiani su 10 è indice di felicità, soprattutto per i giovani. E’ quanto emerge dallo studio “Italiani e Lavoro: Cosa cerchiamo da un’azienda? Molto più di un semplice lavoro”, realizzata da AstraRicerche per Heineken Italia su un campione di oltre 1.000 lavoratori di età compresa tra i 18 e i 65 anni.

La ricerca fa emergere un approccio nuovo da parte da parte degli italiani riguardo al mondo del lavoro – una tendenza maturata soprattutto negli ultimi 3 anni, dopo la pandemia – e consente di individuare le aspettative dei lavoratori verso “l’azienda ideale”, quella che appunto possa garantire “lo stare bene” sia nell’ambiente lavorativo, sia nella vita privata. All’azienda ideale, si legge nello studio AstraRicerche-Heineken, si chiedono condizioni economiche eque, certo, ma insieme a un ambiente di lavoro positivo (una priorità per quasi 5 lavoratori su 10), un buon work-life balance (citato dal 44% degli intervistati), oltre alla stabilità contrattuale (37%) e alla buona reputazione dell’azienda (31%) data principalmente dall’impegno nella sostenibilità (39%) e dall’attenzione alle tematiche legate alla Diversity, Equity and Inclusion (37%).

Insomma, lo stipendio alto è importante, ma oggi da solo non basta più. “Heineken Italia ha da sempre a cuore il benessere delle persone, con cui condivide il piacere di stare insieme, la passione e la determinazione di guidare la crescita del mercato in maniera sostenibile. Un rapporto che si traduce in formazione, sviluppo della leadership diffusa a tutti i livelli dell’organizzazione, ma anche nella ricerca del benessere, per far crescere e valorizzare le risorse, dare loro stabilità e prospettive – dice Teresa Ferro, People Director di Heineken Italia – Per questo abbiamo voluto indagare come sono evolute le esigenze delle persone negli ultimi anni, per capire quali fossero le aspettative dei lavoratori e i risultati ci confermano che siamo sicuramente sulla strada giusta e ci rendono orgogliosi dei grandi passi avanti fatti sinora”. Secondo lo studio AstraRicerche- Heineken Italia oggi la maggior parte degli italiani (3 su 4) apprezza il proprio luogo di lavoro soprattutto per motivazioni legate principalmente al “benessere”: il 50% apprezza soprattutto l’ambiente, mentre il 46.3% il work-life balance. Il welfare è ormai così importante per i lavoratori da spingerne più di 1 su 2 a dirsi pronto a rinunciare a una parte dello stipendio per ottenere maggiori vantaggi nella sfera personale – dato particolarmente rilevante tra i 18-44enni – soprattutto riguardo la flessibilità di orario 44.6%, la flessibilità sui permessi e sui cambi di orario 40.7% e per la possibilità di lavorare per obiettivi senza vincoli di orari 33.0%.

“I risultati della ricerca ci confermano che il nostro impegno nel mettere al centro il benessere delle persone è in linea con ciò che si aspettano i lavoratori – aggiunge Teresa Ferro – Credo fermamente che la vera forza delle aziende siano le persone e, oggi, più che mai, un’azienda per vincere sul mercato ha bisogno di team ingaggiati e motivati, che possono esistere solo in un ambiente di lavoro equo ed inclusivo. In Heineken stiamo lavorando per promuovere, da un lato, una maggior autonomia nella gestione della propria giornata, sia professionale che personale, incentivando una cultura aziendale che è sempre più indirizzata ai valori della responsabilità e della fiducia; dall’altro, per favorire il lavoro di squadra, lo scambio e la condivisione, e i momenti di incontro e celebrazione dei successi, fondamentali per crescere e arricchirsi”. Oltre alla tutela dell’ambiente e alla diffusione di comportamenti positivi, al centro del modo di fare impresa di Heineken Italia vi è sempre di più il benessere delle proprie persone. Un impegno che si vede concretizzato nel recente accordo integrativo di secondo livello, stipulato a giugno, che prevede più bonus economici e più welfare, a partire dallo smart-working reso a tempo indeterminato nella sede di Sesto San Giovanni fino all’aumento dei permessi a supporto della genitorialità e delle esigenze personali di tutti i dipendenti. Non mancano i progetti dedicati all’inclusione. Ad esempio, la collaborazione con Fondazione Libellula, per l’impegno nella parità di genere e contro ogni forma di violenza e discriminazione, con cui è in corso il “Programma Genitori”, una serie di incontri che si terranno da settembre a dicembre 2023, con l’obiettivo di promuovere la genitorialità condivisa e ogni tipo di famiglia. Ma anche la partnership con “Parks-Liberi e Uguali”, per rendere sempre più concreta l’inclusione delle persone LGBTQIA+ sul posto di lavoro; l’Inclusion Council e la Community di Ambasciatori e Ambasciatrici di Diversità, Equità e Inclusione del Gruppo. Vi sono inoltre le “Sessioni di Ascolto e Dialogo” strutturate, ossia dei momenti in cui i dipendenti raccontano le loro esperienze relative all’inclusione e alle varie dimensioni della diversità; è stato creato “Mix & Match” per favorire la conoscenza, la condivisione e il dialogo tra persone di generazioni diverse ed è stata completata dal 50% della popolazione interessata la formazione sulla Leadership Inclusiva per i People Manager, con l’obiettivo di arrivare al 100% entro fine del 2023. (nella foto: Teresa Ferro, People Director di Heineken Italia)

Un italiano su tre più attento a colazioni e merende salutistiche

Un italiano su tre più attento a colazioni e merende salutisticheMilano, 21 set. (askanews) – Un italiano su tre è più attento rispetto al passato agli aspetti salutistici degli alimenti per la colazione o degli snack. Cresce, infatti, l’attenzione per i cibi che offrono benefici funzionali (37% colazione, 44% snack), verso gli ingredienti presenti (36% colazione, 44% snack) e i valori nutrizionali (34% colazione, 41% snack). A confermarlo è un’indagine svolta da Nielsen per Mulino Bianco, in occasione del rilancio sul mercato della gamma di prodotti “Armonia”.

La linea rinnovata, che ha nel pack verde un richiamo alla natura e all’armonia stessa, comprende prodotti (biscotti, pani, morbidi e croccanti, merende) ciascuno con un ingrediente caratterizzante, come l’avena, il farro, la frutta, ma anche i semi o i legumi, abbracciando anche il mondo dei “senza” glutine e zucchero. In questa operazione di rilancio i prodotti storici, come le camille o i cracker all’acqua, sono affiancati da novità come i biscotti mirtillini o da una rivisitazione di alcune referenze. Per presentare la gamma rinnovata, Mulino Bianco ha porterà la sua “Tavola dell’Armonia” a Wanderlust 108, evento dedicato al benessere fisico, mentale e spirituale, che, durante un’intera giornata, offrirà ai suoi oltre 7.000 visitatori la possibilità di praticare e condividere le tre attività consapevoli – corsa, yoga e meditazione – in due parchi urbani di Milano e Roma.

Meloni lancia appello a Onu: guerra globale a trafficanti uomini

Meloni lancia appello a Onu: guerra globale a trafficanti uominiNew York, 21 set. (askanews) – L’Onu ha il “dovere” di “rifiutare ogni ipocrisia” sui migranti e di “dichiarare una guerra globale e senza sconti ai trafficanti di esseri umani”. E’ questo l’appello che Giorgia Meloni ha lanciato nel suo intervento all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Meloni ha parlato nel tardo pomeriggio di New York, dopo un giornata in cui ha avuto vari incontri, tra cui quelli con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e con il premier canadese Justin Trudeau. Proprio per questi appuntamenti – è stato spiegato – ha rinunciato a parlare al Consiglio di sicurezza, dove è intervenuto il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Nel suo discorso la presidente del Consiglio ha toccato le priorità dell’Italia, che saranno anche quelle del G7: le grandi migrazioni e lo sviluppo dell’Africa, la guerra in Ucraina, la governance di fenomeni come l’intelligenza artificiale. In “un’epoca complessa, fatta di emergenze e mutazioni continue” non è il momento “delle frasi di circostanza, dei principi decantati ma non attuati, delle scelte facili in luogo di quelle giuste”, ha detto. Occorre dunque ripartire da due principi, “da una parte le nazioni, che esistono perché rispondono al bisogno naturale degli uomini di sentirsi parte di una comunità di destino” e dall’altra l’aspirazione delle stesse nazioni di “trovare un luogo nel quale risolvere le controversie internazionali con uno strumento più difficile da utilizzare ma decisamente più efficace nei risultati della forza, cioè lo strumento della ragione”. Dunque occorre dire ‘no’ “a chi vorrebbe riportarci al tempo delle guerre di dominio e di stampo neo-imperialista” decidendo “da che parte della storia stare”. E l’Italia “ha scelto chiaramente da che parte stare” consapevole “di quanto sarebbe difficile governare un mondo nel quale ha avuto la meglio chi bombarda le infrastrutture civili” e “ricatta le nazioni in via di sviluppo impedendo di esportare il grano, la materia prima indispensabile per sfamare milioni di persone”.

Le conseguenze del conflitto in Ucraina, ha ricordato, “impattano soprattutto sulle Nazioni del Sud del mondo: è una guerra mossa non solo contro l’Ucraina, ma contro le nazioni più povere”. La “scelta” è stata quella di “creare il caos e diffonderlo” e nel caos “si infiltrano reti criminali che lucrano sulla disperazione per collezionare miliardi facili” incuranti del fatto che i viaggi in mare “troppo spesso conducono alla morte, a una tomba sul fondo del mar Mediterraneo”. L’Italia, ha assicurato Meloni, intende “combattere la mafia in tutte le sue forme, e combatteremo anche questa” ma “combattere le organizzazioni criminali dovrebbe essere un obiettivo che ci unisce tutti, e che investe anche le Nazioni Unite”. Così come dovrebbe essere obiettivo di tutti lo sviluppo dell’Africa che “non è un continente povero, ma è stato spesso, ed è, un continente sfruttato”. Con il continente africano “spesso l’approccio è stato predatorio” e allo stesso tempo “paternalistico” ma ora è necessario “invertire la rotta” anche per “offrire un’alternativa seria al fenomeno della migrazione di massa, un’alternativa fatta di lavoro, formazione, opportunità nelle nazioni di provenienza, e percorsi di migrazione legale e concordata e dunque anche integrabile”. In questo l’Italia darà “il buon esempio” con il ‘Piano Mattei’. Altro tema che sta a cuore alla premier è quello dell’Intelligenza artificiale, che è “sicuramente una grande opportunità in molti campi” ma che presenta anche “enormi rischi”. Per far sì che l’IA non sia “una ‘zona franca’ senza regole” per Meloni “servono meccanismi di governance globale capaci di assicurare che queste tecnologie rispettino barriere etiche”.

Infine la riforma del Consiglio di sicurezza dell’Onu, che deve essere “più rappresentativo, trasparente ed efficace” garantendo “una distribuzione geografica dei seggi più equa e rafforzi anche la rappresentanza regionale” per uscire “dall’assetto cristallizzato all’esito di un conflitto che si è concluso ottant’anni fa”. La conclusione è stata affidata a una citazione di Giovanni Paolo II, che proprio all’Onu aveva parlato il 2 ottobre del 1979 ricordando che “l’attività politica, nazionale e internazionale, viene ‘dall’uomo’, si esercita ‘attraverso l’uomo’ ed è ‘per l’uomo’. Meloni ha chiuso la sua trasferta a New York per rientrare a Roma, dove la attende il lavoro sulla Nadef e sulla legge di Bilancio. L’obiettivo della missione era porre il tema dei migranti e la premier lo aveva fatto anche ieri, con incontri con il presidente turco Erdogan e con diversi leader africani. Sempre ieri c’era stato anche il tempo per un omaggio alla comunità italiana, con la deposizione di una corona di fiori alla statua di Cristoforo Colombo, prima di una cena al ristorante italiano ‘Ribalta’, senza partecipare al tradizionale ricevimento offerto dal presidente Usa Joe Biden.

Migranti, Meloni: Onu dichiari guerra globale a trafficanti

Migranti, Meloni: Onu dichiari guerra globale a trafficantiNew York, 21 set. (askanews) – E’ “dovere” dell’Onu “rifiutare ogni ipocrisia” sul tema dei migranti “e dichiarare una guerra globale e senza sconti ai trafficanti di esseri umani”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’assemblea generale dell’Onu.

“Davvero – ha chiesto – possiamo fingere di non vedere che oggi al mondo non esiste attività criminale più profittevole del traffico di migranti, quando proprio i rapporti Onu certificano come questo business abbia raggiunto per volumi di denaro il traffico di droga, e ampiamente superato quello delle armi?Davvero questa Assemblea, che in altri tempi ebbe un ruolo fondamentale nel debellare definitivamente quel crimine universale che era la schiavitù, può tollerare che torni oggi sotto altre forme, che si continui a mercificare la vita umana, che vi siano donne portate in Europa a prostituirsi per ripagare debiti enormi contratti con i trafficanti, o uomini abbandonati nelle mani della criminalità organizzata? Davvero possiamo dire che sia solidarietà accogliere in via prioritaria non chi ne ha davvero diritto ma piuttosto chi ha i soldi per pagare questi trafficanti, e consentire ai trafficanti di stabilire chi abbia diritto a salvarsi? Io penso di no”. “Per farlo – ha concluso – dobbiamo lavorare insieme a ogni livello, e l’Italia intende essere in prima fila su questo fronte”.

Onu, Tajani: Consiglio sicurezza sia più rappresentativo e giusto

Onu, Tajani: Consiglio sicurezza sia più rappresentativo e giustoNew York, 20 set. (askanews) – Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu “è bloccato da decenni. La posizione del governo italiano è molto chiara: abbiamo bisogno di un Consiglio di Sicurezza che sia più giusto, rappresentativo e inclusivo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenendo al Consiglio di sicurezza dell’Onu dedicato all’Ucraina.

“Dobbiamo ammettere che qualcosa non ha funzionato. Pensavamo che la pace e la sicurezza internazionale fossero date per scontate”, ha aggiunto il ministro. Serve quindi una riforma per una maggiore “rappresentatività” che “significa per noi dare più possibilità di sedere nel Consiglio all’Africa, all’Asia, all’America Latina e agli Stati insulari, senza però creare nuove gerarchie e privilegi”.