Maeci, Parlamentari Pd Estero: serve più personale all’estero
Maeci, Parlamentari Pd Estero: serve più personale all’estero
Milano, 21 mar. (askanews) – I deputati del Pd eletti all’estero (Fabio Porta, Christian Di Sanzo, Toni Ricciardi e Nicola Carè) hanno presentato una interrogazione al Ministro degli Esteri, Tajani, sulla carenza di organico presso le nostre sedi estere che si ripercuote sull’efficacia e l’efficienza dei servizi erogati ai connazionali.
In particolare, i deputati del PD hanno evidenziato il ricorso eccessivo, di fronte alla mancanza di nuovo personale, ad impiegati temporanei, sottolineando che “è palese la tendenza dell’Amministrazione a tamponare con figure mobili e transitorie – in luogo della garanzia alla continuità operativa – i vuoti di organico presso le nostre rappresentanze, che stride con le ambizioni di questo Governo che impegna il Maeci, in progetti complessi e di respiro internazionale, inquadrabili anche nell’ambito delle missioni del PNRR, senza che vi siano le condizioni per poterli effettivamente attuare in assenza di un numero adeguato di risorse umane in grado di essere pienamente, legittimamente e continuamente operative oltre confine”. Inoltre, i 4 deputati del Pd hanno richiamato quanto possa essere deleteria l’ipotesi di scioperi “di lavoratori in tutte le sedi per manifestare il malcontento e l’insoddisfazione verso lo status quo con il rischio di bloccare l’operatività di sedi già pesantemente limitate, nei servizi e nel supporto ai connazionali, dal predetto vuoto di organico”.
Per tali ragioni hanno chiesto al Ministro Tajani di conoscere “quanti sono gli impiegati temporanei attualmente in servizio all’estero, e quali sono le ragioni di un loro incremento malgrado la scarsa sicurezza e la limitata garanzia di continuità che questi offrono e se non si ritenga auspicabile intervenire con una riforma sistemica atta ad incrementare il personale di ruolo e, al contempo, valorizzare il personale a tempo indeterminato attuando, quanto previsto dalla legge in termini di garanzia di congruità retributiva”, anche favorendo l’accesso ai ruoli tramite concorso del personale assunto in loco.