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Tag: Sanremo 2023

Mps: nel primo semestre utile netto vola a 619 milioni

Mps: nel primo semestre utile netto vola a 619 milioniMilano, 4 ago. (askanews) – Mps ha chiuso il secondo trimestre 2023 con un utile netto a 383 milioni (+62,6% sul trimestre precedente), che porta a un totale di 619 milioni nel primo semestre, circa dodici volte il risultato del primo semestre 2022 (53 mln). Si tratta, sottolinea l’istituto, del terzo trimestre consecutivo di crescita dell’utile con un risultato a tre cifre.

A fine giugno, il Cet1 ratio fully loaded è al 15,9%, in crescita di oltre 90 punti base sul trimestre precedente, dotando la banca di una solidità patrimoniale ai vertici del sistema, con un buffer di oltre 500 punti base sul requisito di Tier 1 ratio. Nel semestre Mps ha realizzato ricavi complessivi per 1,851 miliardi (+19,2%). con il margine di interesse a 1,083 miliardi +64,4%). Il risultato operativo lordo del semestre sale a 937 milioni (+95,9%). E’ proseguito il miglioramento dell’efficienza operativa con una riduzione dei costi del 14,9% nel semestre, sia per i risparmi sulle spese del personale, derivanti dalla uscita di oltre 4.000 risorse avvenuta al 1 dicembre 2022, sia per la diminuzione delle altre spese cost/income al 49%, già inferiore all’obiettivo di piano al 2026, in significativa riduzione rispetto al 69% di giugno 2022.

Mps ha finalizzato nella giornata di ieri la cessione di un ulteriore pacchetto di Npe con un gross book value pari a circa 230 milioni ad un gruppo di investitori istituzionali italiani ed internazionali, i cui effetti sono già riflessi nei dati economici del semestre. Lo stock dei crediti deteriorati lordi proforma post cessione scende così a 3,2 miliardi: l’Npe ratio pro forma lordo cala al 4% (4,2% a fine 2022), l’Npe ratio pro forma netto al 2,1% (2,2% a fine 2022). A fine giugno, la copertura complessiva pro forma dei crediti deteriorati è al 49,8%, +170 punti base rispetto a fine 2022.

Vino, dal 15 al 17 settembre torna l’evento “Enologica Montefalco”

Vino, dal 15 al 17 settembre torna l’evento “Enologica Montefalco”Milano, 4 ago. (askanews) – Dal 15 al 17 settembre a Montefalco (Perugia) si terrà “Enologica Montefalco – Abbinamenti”, tre giorni di degustazioni, laboratori ed iniziative in Cantina organizzati dal Consorzio Tutela Vini Montefalco e da La Strada del Sagrantino che avrà come protagonisti i vini del territorio di Montefalco e Spoleto e la gastronomia d’eccellenza.

Al banco d’assaggio saranno presenti dei produttori saranno in degustazione i vini delle Denominazioni Montefalco Doc, Spoleto Doc e Montefalco Sagrantino Docg e gli altri vini prodotti all’interno dei Comuni delle DO tutelate dal Consorzio Tutela Vini Montefalco. Venticinque le Cantine che saranno presenti: Adanti, Agricola Mevante, Antonelli San Marco, Arnaldo Caprai, Az. Agr. De Conti, Benedetti & Grigi, Briziarelli, Cesarini-Sartori, Colle Ciocco, Colle del Saraceno, Dionigi, Fattoria Colsanto, La Veneranda, Le Cimate, Moretti Omero, Napolini, Perticaia, Scacciadiavoli, Tenuta Alzatura, Tenuta Colfalco, Tenute Lunelli – Tenuta Castelbuono, Terre De’ Trinci, Terre de la Custodia, Terre dei Nappi, Terre di San Felice. A fianco dei vignaioli ci saranno gli artigiani del gusto che accompagneranno i vini con i loro prodotti tipici. Tra le tante iniziative la “Cena e Degustazione con Delitto”, le degustazioni “Vino Pop” guidata del giornalista Antonio Boco e la musica dei Surd Ensemble, e “I suoni del Vino” guidata dal giornalista Jacopo Cossater ed il sound designer Ricc Frost. Per l’occasione le cantine del territorio ospiteranno un ricco calendario di iniziative e l’”Aperitivo in cantina al tramonto”, mentre i ristoranti di Montefalco presenteranno menu speciali con piatti in abbinamento ai vini Doc e Docg.

Domenica 17 settembre la manifestazione si conclude con la tradizionale “Festa della vendemmia”, con la sfilata dei carri dell’uva.

Esodo, domani bollino nero su strade e autostrade per le partenze

Esodo, domani bollino nero su strade e autostrade per le partenzeRoma, 4 ago. (askanews) – Domani è previsto bollino nero su strade e autostrade per le partenze degli italiani per le vacanze. Intanto prosegue la collaborazione tra Autostrade per l’Italia e Polizia di Stato per sensibilizzare i viaggiatori sulla sicurezza stradale e promuovere comportamenti corretti alla guida.

A partire da domani e durante altri due weekend del mese (12-26 agosto), nelle principali aree di servizio delle rete autostradale, i poliziotti della Polizia Stradale forniranno consigli sulla guida sicura e informazioni utili sulle condizioni di viabilità in tempo reale; il personale di ASPI e ANPAS offriranno agli utenti in transito servizi di caring, anche grazie alla presenza di un’ambulanza con volontari a bordo. In alcune tappe saranno anche presenti auto d’epoca del Gaams (Gruppo Amatori Automoto Storiche). Gli operatori della Specialità creeranno uno spazio di interazione per i viaggiatori, ai quali saranno anche distribuiti dei gadget, intrattenendo i più piccoli con momenti di gioco, per coinvolgere le famiglie in momenti di sensibilizzazione sui temi dedicati alla sicurezza stradale: la distrazione, l’utilizzo delle cinture di sicurezza, l’osservanza dei limiti di velocità o della distanza di sicurezza. Nelle aree di servizio sarà allestito un punto di contatto per gli utenti in transito in cui saranno posizionati l’ufficio mobile, auto e moto della Polizia Stradale e dei gazebo.

Sarà anche possibile simulare la guida in stato di alterazione, indossando degli appositi visori, che simulano la condizione di chi si pone alla guida dopo aver assunto droghe o alcolici. L’iniziativa, volta a sensibilizzare gli utenti sui comportamenti di guida corretti, prosegue nel solco della continuità delle campagne di comunicazione realizzate in collaborazione con la Polizia di Stato.

Mimit: da cdm ok a norme su Rc auto, obbligo per i monopattini

Mimit: da cdm ok a norme su Rc auto, obbligo per i monopattiniMilano, 3 ago. (askanews) – Il consiglio dei ministri ha approvato in via preliminare, su proposta del ministero delle Imprese, lo schema di decreto legislativo che recepisce una direttiva europea in materia di Rc Auto. Lo riporta in una nota il Mimit in cui si precisa che viene previsto un obbligo specifico per i veicoli elettrici leggeri, tra cui i monopattini.

Il provvedimento, si legge, apporta una serie di modifiche al Codice della strada e al Codice delle assicurazioni private sulla base di una nuova definizione di veicolo, definendo i casi in cui sussiste l’obbligo di copertura assicurativa. Al fine di garantire una maggiore trasparenza, in questo provvedimento viene rafforzato lo strumento del cosiddetto “preventivatore”, che consente ai consumatori di confrontare gratuitamente i prezzi, le tariffe e le condizioni contrattuali delle imprese di assicurazione ed è consultabile sui siti internet dell’Ivass e del ministero delle imprese e del made in Italy.

Per quanto riguarda l’obbligo di copertura assicurativa questo viene esteso ai veicoli a prescindere dal terreno su cui vengono utilizzati; dal fatto che siano fermi o in movimento; dalla loro circolazione in zone il cui l’accesso è soggetto a restrizioni (per esempio mezzi che negli aeroporti trasportano i passeggeri dal gate all’aereo). Nel provvedimento sono inserite anche alcune deroghe. In particolare, è escluso l’obbligo di copertura assicurativa per i veicoli non idonei all’uso come mezzo di trasporto; per i veicoli ritirati dalla circolazione (destinati alla rottamazione o su cui vige fermo amministrativo, confisca o sequestro); per i veicoli che vengono volontariamente sospesi dalla circolazione (ad es. per utilizzo stagionale). La novità è rappresentata dalla sospensione volontaria dell’assicurazione da parte dell’assicurato. In tal modo si codifica una possibilità che finora era rimessa alla libera scelta dell’impresa assicuratrice. Il termine di sospensione può essere prorogato più volte e non può avere una durata superiore a nove mesi, rispetto all’annualità.

Meloni stoppa patrimoniale. Riunione con maggioranza per coesione

Meloni stoppa patrimoniale. Riunione con maggioranza per coesioneRoma, 3 ago. (askanews) – La “patrimoniale” fa fibrillare per qualche ora il governo, prima che Giorgia Meloni intervenga per chiarire che non si farà.

A far scoppiare il caso è stato un ordine del giorno di Nicola Fratoianni (Avs) in cui si chiedeva all’esecutivo di valutare una tassa per i patrimoni sopra i 500 mila euro destinata a finanziare l’istruzione. In Aula alla Camera la sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassineti (Fdi) ha dato “parere favorevole, con riformulazione”. Un ‘pasticcio’ che per alcune ore fa sì che l’opposizione parli di “maggioranza Meloni-Fratoianni”. A chiudere la questione è stata la presidente del Consiglio: poco prima delle 16 un “off” di Palazzo Chigi ha chiarito che “il governo ha velocemente valutato la proposta e altrettanto velocemente concluso che non intende dare seguito alla stessa”.

Resta il fatto che l”incidente’ (dopo quello ‘simile’ su Visibilia del giugno scorso) ha fatto scattare un allarme sul raccordo tra esecutivo e Parlamento. Questo è stato uno dei punti affrontati nel corso del pranzo – che era già stato programmato da tempo – che ha visto seduti al tavolo a Palazzo Chigi la premier, i due vice Antonio Tajani e Matteo Salvini e i capigruppo della maggioranza. Il ‘caso’ Fratoianni, per Meloni, secondo quanto riferito da alcuni presenti alla riunione, è “il classico esempio di ciò che accade quando c’è scollamento tra Parlamento e governo”, che va evitato ponendo “massima attenzione”. Da qui l’invito a “coordinarci di più ed essere ancora più coesi”. E’ stata poi fatta una ricognizione sui principali dossier che si presenteranno alla ripresa dell’attività, in particolare la legge di Bilancio e le Europee. Sull’appuntamento elettorale di giugno (con sistema proporzionale) Meloni avrebbe sottolineato l’opportunità di una competizione non troppo esasperata tra gli alleati. Un invito simile avrebbe fatto anche sulla manovra: “Cerchiamo di evitare proposte spot”. In serata Meloni ha poi riunito il Consiglio dei ministri, con all’ordine del giorno, tra le altre cose, il disegno di legge con nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento. Una seduta più rilevante per i contenuti sarà però quella che – probabilmente – si terrà lunedì prossimo. Sul tavolo, tra le altre cose, le norme per la riforma del servizio di taxi, su cui al termine del Cdm c’è stata una riunione a cui hanno partecipato oltre alla premier i ministri Adolfo Urso, Antonio Tajani, Matteo Salvini, Raffaele Fitto e Giancarlo Giorgetti. L’obiettivo è arrivare a lunedì con un decreto. La proposta messa a punto al momento sembra non essere ancora gradita ai tassisti, ma la presidente del Consiglio sarebbe decisa ad andare avanti, convinta che l’idea del governo sia equilibrata e che garantisca sia gli investimenti fatti dagli operatori che l’esigenza di incrementare la concorrenza e le licenze.

Patto anti-inflazione: domani dichiarazione intenti ma senza industria

Patto anti-inflazione: domani dichiarazione intenti ma senza industriaMilano, 3 ago. (askanews) – Si va verso una dichiarazione congiunta con il mondo della grande distribuzione e del commercio e senza l’industria della trasformazione alimentare per il protocollo anti-inflazione promosso dal governo attraverso il Mimit. Domattina alle 9.30 è fissata una videocall per la firma della dichiarazione di intenti che dovrebbe portare entro il 10 settembre alla firma dell’accordo. Finalità di questo accordo è quella di arrivare a un trimestre di prezzi calmierati (dal primo ottobre al 31 dicembre) per una selezione di prodotti alimentari e di prima necessità.

Fin da subito il nodo al tavolo convocato al Mimit era stato quello della produzione, nodo che incontro dopo incontro è diventato insolubile fino alla rottura di oggi con Centromarca e Ibc (l’associazione delle industrie beni di consumo) che hanno giudicato il protocollo “non praticabile”. A lasciare intendere fin dall’inizio della giornata gli umori al tavolo, tornatosi a riunire oggi, è stata Federdistribuzione che ha parlato di “argomentazioni pretestuose e strumentali” da parte dell’industria dichiaratasi “indisponibile a sottoscrivere l’accordo”. Dal canto Federdistribuzione, attraverso il presidente, Carlo Alberto Buttarelli, aveva confermato la volontà “di continuare nella collaborazione con il governo, per ricercare comunque possibili forme che consentano di contrastare l’inflazione, a tutela di famiglie e consumi”.

Tuttavia, a ufficializzare lo strappo dell’industria alimentare è stata poche ore dopo la nota congiunta Centromarca-Ibc nella quale comunicavano di “ritenere non praticabile la sottoscrizione del protocollo” anti-inflazione promosso dal governo che impegnerebbe le organizzazioni a promuovere, presso le aziende associate, azioni per offrire prezzi calmierati su una selezione di articoli, compresi quelli rientranti nel cosiddetto carrello della spesa, e a “non aumentare il prezzo”. A stretto giro alla posizione di Centromarca e Ibc si è aggiunta quella dell’industria alimentare che fa capo ad Assica, Assitol, Assocarni, Assolatte, Italmopa e Unione italiana food. Queste ultime hanno respinto al mittente le accuse di Federdistribuzione e precisato che per “collaborare fattivamente con tutte le parti interessate” per calmierare i prezzi serve “il coinvolgimento di tutti gli operatori della filiera alimentare nel senso più ampio. Ci riferiamo a tutti coloro che, a vario e diverso titolo, contribuiscono a formare i costi di produzione a partire da materie prime, energia, packaging, logistica, e concorrono dunque a comporre il valore finale del prodotto”. A metà giornata era arrivato anche l’invito del ministro, Adolfo Urso a “sforzo comune”, in un tweet con cui commentava i dati Ocse sull’Italia dove “l’inflazione si è ridotta dal 7,6% di maggio al 6,4% di giugno”. Ma sul fronte consumi oggi è arrivata l’Istat con i dati sulle vendite al dettaglio, che a giugno sono risultate in calo dello 0,2% a valore e dello 0,7% a volume rispetto al mese precedente. Su base annua le vendite a valore sono cresciute del 3,6% ma a volume sono calate del 3,5%. E se rispetto a maggio diminuiscono le vendite dei beni non alimentari sia a valore che a volume (-0,7% in valore e -0,9% in volume), quelle dei beni alimentari crescono in valore (+0,3%) ma calano in volume (-0,2%).

Stellantis: Hub Circular Economy di Mirafiori occuperà 55mila mq

Stellantis: Hub Circular Economy di Mirafiori occuperà 55mila mqMilano, 3 ago. (askanews) – Proseguono i lavori per la realizzazione dell’Hub di Circular Economy di Stellantis a Mirafiori, che sorgerà su un’area di 55mila mq. A fare il punto in un video pubblicato su Linkedin il responsabile dell’impianto, Adriano Fabrizi.

“In questa fase stiamo lavorando per la creazione delle aree che accoglieranno le persone ed i processi dedicati al prolungamento della vita utile dei componenti delle vetture, offrendo una nuova gamma di ricambi sostenibile, minimizzando il consumo di materie prime e lo spreco di risorse. Per la realizzazione di questo progetto abbiamo recuperato un’area industriale inutilizzata di circa 55.000 metri quadrati nella zona di Mirafiori Sud”, spiega Fabrizi. “Abbiamo già iniziato i lavori – prosegue – e stiamo attrezzando l’area in cui riceveremo e selezioneremo i componenti delle vetture provenienti dalla rete di assistenza e che saranno successivamente rigenerati partendo, in una prima fase, da motori e cambi”.

“Le batterie invece saranno riparate e rigenerate in una zona specifica. Stiamo attrezzando un’area per il ricondizionamento delle vetture usate dei nostri marchi da reinserire nel mercato, mentre le vetture giunte a fine vita saranno smontate per recuperare i componenti da reimmettere nel settore dei ricambi usati per contribuire al raggiungimento dell’obbiettivo aziendale di azzeramento delle emissioni nette di CO2 entro il 2038”, conclude Fabrizi.

Coldiretti: grano duro pagato il 20% in meno in un anno

Coldiretti: grano duro pagato il 20% in meno in un annoMilano, 3 ago. (askanews) – Il grano duro italiano quest’anno viene pagato oltre il 20% in meno rispetto allo scorso anno nonostante i raccolti siano stati decimati dal clima. A sostenerlo Coldiretti che, in occasione della riunione del tavolo di filiera grano-pasta convocato dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato come i compensi non coprano i costi di produzione e mettano a rischio il futuro del “granaio Italia” in un momento segnato da grandi incertezze per la guerra ed il clima.

Coldiretti ribadisce l’esigenza di “aumentare la produzione italiana continuando a promuovere accordi di filiera per la stabilità del prezzo e la valorizzazione del grano nazionale ma anche nella ricerca, indispensabile per aumentare qualità e quantità ma anche per contrastare le mutate condizioni climatiche che stanno mettendo a dura prova il comparto produttivo”. La richiesta è poi per una “costante analisi dei prezzi e l’aumento dei controlli, in modo da garantire in ogni caso che il prezzo del grano duro copra i costi di produzione degli agricoltori, nel rispetto della legge contro le pratiche sleali. Una spinta può venire dall’avvio della commissione unica nazionale (Cun) grano duro ma anche dalla promozione della pasta 100% italiana sostenendo l’intera filiera”. Infine chiedono di contrastare le importazioni di grano canadese aumentate rispetto allo scorso anno, nel rispetto del principio di reciprocità nelle importazioni visto che il grano canadese è prodotto attraverso una pratica vietata in Italia come l’uso del glifosate in pre-raccolto come disseccante.

Schifani: in Sicilia in arrivo dal Cipess 6,6 miliardi

Schifani: in Sicilia in arrivo dal Cipess 6,6 miliardiPalermo, 3 ago. (askanews) – “La destinazione alla Regione Siciliana di 6,6 miliardi di euro del Fondo sviluppo e coesione (FSC) 2021-2027 sui complessivi 32,4 miliardi, assegnati oggi dal Comitato interministeriale per la programmazione economico e lo sviluppo sostenibile, costituisce un importante passo in avanti nel rilancio degli investimenti”. Così il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, a proposito della ripartizione delle risorse del Fsc da parte del Cipess.

La Regione è riuscita a conquistare il più alto importo di risorse avviando un proficuo confronto con il Governo nazionale che dovrà essere definito con l’assegnazione delle risorse agli obiettivi di sviluppo e di crescita. Il negoziato con lo Stato ha consentito di conseguire, altresì, la possibilità di utilizzare parte delle risorse per il cofinanziamento dei fondi europei (FESR e FSEplus, anche in questo caso l’importo più alto delle Regioni), liberando così ingenti risorse finanziarie sui prossimi bilanci. “Procediamo speditamente verso l’accelerazione degli investimenti garantendone il finanziamento. Come ho già precisato al Governo siamo pronti per condividere già nelle prossime settimane il Piano per il finanziamento dello sviluppo e della coesione territoriale su grandi progetti, e sottoscrivere l’accordo con la Presidenza del Consiglio dei ministri”, ha concluso Schifani.

Cirio: 820 mln al Piemonte da Cipess con fondi Fsc

Cirio: 820 mln al Piemonte da Cipess con fondi FscRoma, 3 ago. (askanews) – È stata approvata questo pomeriggio dal Cipess – il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile – la ripartizione dei fondi Fsc 2021/2027 (Fondo sviluppo coesione) che assegna al Piemonte quasi 820 milioni di euro per progetti di investimento sul territorio.

In particolare, in questo pacchetto, sono compresi i 175 milioni destinati alla sanità, che consentiranno di liberare risorse nei bilanci delle aziende sanitarie da utilizzare per finanziare il Piano straordinario di assunzioni approvato dalla Regione in sinergia con i sindacati. Altri fondi sono destinati a interventi per il miglioramento della qualità dell’aria, per l’attrattività dei territori montani, per progetti di sviluppo locale sostenibile e per la valorizzazione turistica. “Con la decisione di oggi, il Piemonte può contare su 820 milioni che permettono investimenti strategici per la nostra regione e completano la programmazione finanziaria dei prossimi anni con una grande attenzione a tutto il territorio in particolare nei settori della sanità, del turismo, per il miglioramento della qualità dell’aria e per lo sviluppo sostenibile. Il ministro Fitto ha confermato che il Piemonte è una regione virtuosa: ora si procede con la fase attuativa e siamo tra le prime regioni a poter spendere le risorse”, spiega il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.