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Tag: Sanremo 2023

Vino, Cons. Montecucco torna a Prowien: “In Germania grande potenziale”

Vino, Cons. Montecucco torna a Prowien: “In Germania grande potenziale”Milano, 10 mar. (askanews) – “La Germania è un mercato fondamentale per il vino toscano, come dimostrano le ottime performance qui registrate da DOC per così dire ‘blasonate’ quali Chianti e Brunello, ma il potenziale di crescita in questo Paese per Denominazioni portavoce di una Toscana ‘altra’ come il Montecucco è enorme. Il consumatore tedesco ama non solo i grandi rossi toscani ma anche il nostro territorio, molto spesso meta delle sue vacanze enoturistiche: è un consumatore più giovane, che siamo pronti ad approcciare grazie al grande lavoro di modernizzazione avviato sulle nostre strategie di comunicazione, e che ricerca prodotti sempre più premium e di alto livello qualitativo, oltre che di nicchia e poco conosciuti, senza mai tralasciare l’attenzione verso il tema della sostenibilità”. E’ quanto ha dichiarato Giovan Battista Basile alla guida del Consorzio di Tutela Vini Montecucco, che si prepara a partire per Dusseldorf (Germania), per partecipare a ProWein, il salone internazionale del vino che si terrà da 19 al 21 marzo.
Il Montecucco, che condividerà lo stand con i Consorzi di tutela DOC Maremma e DOCG Morellino di Scansano, presenterà i suoi nuovi millesimi con una selezione al banco d’assaggio di 25 etichette tra le tipologie Montecucco Vermentino DOC, Rosso DOC, Rosso Riserva DOC, Sangiovese DOCG e Sangiovese Riserva DOCG. Tipologie che insieme, nel 2022, sono valse al Montecucco un +35% di imbottigliato, nonché il primo posto sul podio delle Denominazioni più performanti della Toscana.
La Germania è uno dei mercati di riferimento del Montecucco, insieme con Nord America, Nord Europa, Paesi Bassi e Svizzera, che insieme assorbono gran parte del 60% totale di export lasciando poca marginalità ad altri Paesi come Francia, Polonia e Giappone, “ma – spiega il Consorzio – le prospettive di sviluppo in Germania in particolare sono importanti, soprattutto perché molte delle aziende socie stanno iniziando ad approcciare questo mercato solo negli ultimi anni”.

“Parole senza rete”, monologo di e con Michele Santoro a Roma

“Parole senza rete”, monologo di e con Michele Santoro a RomaRoma, 10 mar. (askanews) – Riparte il 16 marzo con “Parole senza rete”, monologo di e con Michele Santoro la rassegna TBQLetteraturaDuemila, progetto del Teatro Biblioteca Quarticciolo in collaborazione con Biblioteche di Roma a cura dalla giornalista Francesca De Sanctis. Tornano nel Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma (Via Ostuni, 8) scrittori, storie, parole e riflessioni sui nostri giorni. Il primo è il giornalista e conduttore Michele Santoro, che farà un’incursione nella nostra società parlando di guerra, capitalismo, disuguaglianze.
“L’impianto della rassegna resta lo stesso – ha spiegato la curatrice De Santis – un appuntamento al mese con scrittori giovani o meno giovani che raccontano, attraverso un romanzo o un saggio, il mondo in cui viviamo. Ma l’evento di apertura, che avrà Michele Santoro come protagonista, sarà diverso da tutti gli altri. Non sarà un talk con l’autore partendo dal libro, ma faremo il percorso inverso. L’idea, infatti, nasce dalla lettura del pamphlet di Santoro ‘Non nel mio nome’ (Marsilio), in cui il giornalista espone il suo punto di vista sulla guerra russo-ucraina, per allargarsi ad una riflessione più ampia sugli scenari politici attuali e sul futuro e che prende la forma di un monologo contro il pensiero unico”.
L’appuntamento verrà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook di Servizio Pubblico, da pochissimo diventato anche un’Applicazione che punta a creare una community indipendente, e su quella del Teatro Biblioteca Quarticciolo.
Prossimo appuntamento il 21 aprile alle 19 presso la Biblioteca Quarticciolo (via Castellaneta, 10) con Cristina Comencini, autrice del libro “Flashback” (Feltrinelli).
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria tramite Eventbrite https://www.eventbrite.it/e/biglietti-michele-santoro-in-parole-senza-rete-569893696387

Balneari, Consiglio di Stato boccia la proroga delle concessioni

Balneari, Consiglio di Stato boccia la proroga delle concessioniRoma, 10 mar. (askanews) – “La proroga automatica delle concessioni demaniali marittime in essere si pone in frontale contrasto” con varie direttive europee “e va, conseguentemente, disapplicata da qualunque organo dello Stato”. E’ quanto scrive il Consiglio di Stato in una sentenza relativa a un ricorso su una vicenda avvenuta nel comune di Manduria, in Puglia. I giudici amministrativi, nella motivazione, scrivono espressamente che anche le nuove norme inserite nel Milleproroghe del 24 febbraio scorso vanno “disapplicate”.
“In conclusione – si legge – giova soltanto soggiungere che, sulla base di quanto affermato dall’Adunanza Plenaria, con le ricordate sentenze nn. 17 e 18 del 2021, non solo i commi 682 e 683 dell’art. 1 della L. n. 145/2018, ma anche la nuova norma contenuta nell’art. 10-quater, comma 3, del D.L. 29/12/2022, n. 198, conv. in L. 24/2/2023, n. 14, che prevede la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime in essere, si pone in frontale contrasto con la sopra richiamata disciplina di cui all’art. 12 della direttiva n. 2006/123/CE, e va, conseguentemente, disapplicata da qualunque organo dello Stato”.
In pratica, la sentenza numero 2192 assesta un colpo durissimo alle norme inserite in Parlamento al decreto Milleproroghe, diventato legge, che allungano gare e concessioni al 31 dicembre 2024, prorogabili “per ragioni oggettive” a fine 2025.

I 10 anni di Francesco, Amirante: povertà e gioia i suoi pilastri

I 10 anni di Francesco, Amirante: povertà e gioia i suoi pilastriRoma, 10 mar. (askanews) – L’attenzione agli ultimi e alle periferie esistenziali, il vivere il Vangelo alla lettera, la Chiesa in uscita. Il tutto riassunto nel nome, Francesco, che incarna proprio le caratteristiche del poverello di Assisi. Sono questi i tratti distintivi del Pontificato di Jorge Mario Bergoglio, eletto il 13 marzo 2013. A dieci anni dalla sua elezione, askanews ne parla con Chiara Amirante, fondatrice e presidente della Comunità Nuovi Orizzonti.
“Già il suo nome, Francesco, ci ha dato una indicazione di quella che sarebbe stata la via da percorrere con Papa Francesco. Siamo felici e in festa per lui, per i suoi 10 anni. Ha scelto il nome di Francesco che riassume le coordinate fondamentali: non dimenticarci dei poveri, la cura del Creato – sottolinea – l’impegno per l’edificazione di una fratellanza universale, il vivere il Vangelo alla lettera, che è una tratto fondamentale del suo pontificato. E ci ha esortato a essere una chiesa in uscita. Ci ha indicato la via della gioia, il Vangelo come via di gioia e l’importanza di concentrarsi sulle periferie esistenziali”.
Quello di Bergoglio “è un pontificato molto ricco”, aggiunge Amirante. “Ci ha insegnato che in questo tempo difficile possiamo andare avanti solo insieme, perché siamo sulla stessa barca in mezzo alla tempesta”.
Amirante elenca dunque dieci parole per tratteggiare il pontificato di Francesco: “misericordia, gioia, povertà, creato, fratellanza, Vangelo, periferie esistenziali, comunione, preghiera e solidarietà”.
“Il Papa ci richiama a non lasciarci dominare dalla globalizzazione dell’indifferenza. Vogliamo far tesoro di quanto ci ha regalato per fare una inversione di rotta ed edificare insieme la civiltà dell’amore”, aggiunge la fondatrice della Comunità Nuovi Orizzonti, una realtà che ha al suo centro proprio gli elementi che Papa Francesco ha assunto come suoi pilastri. “Abbiamo iniziato con la strada, abbiamo iniziato a sentire l’importanza di essere testimoni di gioia a chi vive l’inferno già su questa terra. Abbiamo iniziato andando nelle scuole, nelle strade e sentire il Papa sottolineare nuovamente l’importanza del Vangelo della gioia e andare come chiesa in uscita e non ripiegata su se stessa. Per noi oltre che il Papa è un papà, ed è anche madre. Ciò che mi colpisce è la sua paternità e anche maternità, in un modo unico ci fa sentire la chiesa madre”, conclude.
Di Serena Sartini

Vino, il 18 e 19 marzo a Caserta va in scena “Terra di Lavoro Wines”

Vino, il 18 e 19 marzo a Caserta va in scena “Terra di Lavoro Wines”Milano, 10 mar. (askanews) – Il Real Sito del Belvedere di San Leucio di Caserta ospiterà anche quest’anno, sabato 18 e domenica 19 marzo, “Terra di Lavoro Wines”, la manifestazione promossa dal Consorzio Vitica-Consorzio Tutela Vini Caserta che punta a diffondere la cultura del vino e del suo territorio e a promuovere scambi culturali e commerciali tra operatori del settore, produttori e buyer.
Giunto alla sua seconda edizione, l’evento è aperto non solo agli addetti ai lavori ma anche a tutti gli enoappassionati, e prevede un ricco programma in cui si alterneranno momenti di approfondimento affidati a voci eminenti del settore, accanto a momenti di degustazioni per i “winelovers”.
L’iniziativa prenderà il via alle 10 di sabato con il convegno dal titolo “La sostenibilità della filiera vitivinicola” che affronterà il tema dello sviluppo sostenibile in chiave ambientale, economica e sociale con gli interventi di Attilio Scienza, Ettore Capri e Roberta Garibaldi accanto a rappresentanti del territorio campano. A seguire, ci sarà la presentazione del libro di Manuela Piancastelli “Pallagrello” (Valtrend editore), che, per la prima volta, ricostruisce la storia dell’omonimo vitigno dall’epoca romana fino alla riscoperta negli anni ’90. Successivamente apriranno i banchi di degustazione e dalle 15 alle 18 sono previste due masterclass, una dedicata al Galluccio Doc e all’Igt Roccamonfina, e l’altra al Falerno del Massico Doc.
Il giorno seguente, domenica, le degustazione inizieranno alle 11, e dalle 15 alle 18 si terranno altre due masterclass: una dedicata all’Asprinio d’Aversa Doc, e l’altra all’Igt Terre del Volturno, permettendo così al pubblico di conoscere in due giorni tutte le cinque denominazioni tutelate dal Consorzio Vitica.
A corollario della manifestazione sono previste la visita al Real Belvedere di San Leucio e all’antica Fabbrica della seta, la commemorazione dei 250 anni dalla morte dell’architetto Luigi Vanvitelli, la cui opera ha segnato profondamente il territorio casertano, e l’attribuzione al Consorzio Vitica del “M.A.C.- Marchio di autenticità culturale” da parte dell’Associazione Culturale Le Ali della mente. Inoltre, ci sarà la consegna del “Premio Maria Felicia Brini” (l’imprenditrice della cantina Masseria Felicia di Sessa Aurunca scomparsa prematuramente) al ristorante casertano con la “migliore carta dei vini del territorio”.

Covid, Rezza: ulteriore decongestione ospedali.Situazione sotto controllo

Covid, Rezza: ulteriore decongestione ospedali.Situazione sotto controlloRoma, 10 mar. (askanews) – “Questa settimana si osserva un ulteriore diminuzione del tasso di incidenza di casi di Covid-19 nel nostro Paese e l’incidenza si fissa a 41 casi per 100.000 abitanti. L’Rt mostra un leggero aumento, siamo però a 0,97, quindi al di sotto della soglia epidemica”. Lo sottolinea il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, nel consueto commento del venerdì dei dati sulla situazione epidemiologica nel Paese.
“Per quanto riguarda il tasso di occupazione di posti di area medica e di terapia intensiva – aggiunge – siamo rispettivamente a 4,7 e 1 per cento, quindi ben al di sotto di ogni soglia di criticità, e c’è un’ulteriore decongestione per tutta l’area ospedaliera per cui la situazione appare al momento del tutto sotto controllo”.

A Roma la mostra ‘Armando Trovajoli: Una leggenda in musica’

A Roma la mostra ‘Armando Trovajoli: Una leggenda in musica’Roma, 10 mar. (askanews) – Lo straordinario viaggio nel mondo di Armando Trovajoli arriva nella Capitale, nel decennale della sua scomparsa, con la grande mostra “Armando Trovajoli. Una leggenda in musica” dedicata al grande pianista, compositore e direttore d’orchestra, in programma dall’11 marzo al 14 maggio 2023 al Museo di Roma in Trastevere. Musicista eclettico e dalla versatilità ineguagliabile, ha raccontato in musica quasi ottant’anni di vita e di costume, le sue melodie sono state la colonna sonora della generazione del dopoguerra, regalando sogni e segnando una pagina fondamentale della cultura italiana.
Autore di brani indimenticabili, le sue partiture, dal linguaggio immediato ed universale, permeano la storia, pietre miliari che hanno contribuito alla rinascita della commedia musicale italiana, reinventandone il suono.
Fu accademico di Santa Cecilia e Cavaliere di Gran Croce dell’ordine al merito della Repubblica italiana, appassionato di pianoforte e jazz, è passato dalla commedia musicale al cinema, alla radio, alla tv. Tappa fondamentale della sua lunga e prestigiosa carriera fu la direzione per conto della RAI, agli inizi degli anni ’50, della prima orchestra stabile di musica leggera. Con il suo stile pianistico armonioso ed elegante, venne riconosciuto come una delle personalità più rilevanti della musica internazionale, tanto da rappresentare l’Italia nel 1949 al Festival Internazionale del Jazz, a Parigi, esibendosi nella celebre Salle Pleyel. In quel periodo, e successivamente, suonò con i più prestigiosi jazzisti del mondo Duke Ellington, Miles Davis, Chet Baker, Stéphane Grappelli, Django Reinhardt.
Ha scritto commedie memorabili, una su tutte “Rugantino”, opera di Garinei e Giovannini che ha debuttato al Teatro Sistina di Roma nel 1962 e ancora oggi si consacra come uno dei classici del teatro musicale italiano. Con una forte connotazione di romanità, tutti desiderano recitare in questa storia – che trasporta nella Roma papalina ottocentesca – e fra tradizione e modernità ancora fa riflettere e incanta per ambientazione, costumi e musica. Autore di uno dei brani più belli dedicati alla città eterna, diventato un vero inno dell’Urbe: l’immortale “Roma nun fa la stupida stasera”. Ottenne poi altrettanti successi con “Ciao Rudy” e “Aggiungi un posto a tavola”, sempre degli stessi autori.
Il suo rapporto con il cinema fu ricco di collaborazioni e la sua produzione cinematografica ha pochi eguali nel panorama italiano. Ha infatti firmato più di 300 colonne sonore e collaborato con i più grandi registi del nostro cinema: Vittorio De Sica, Mario Monicelli, Luigi Magni, Dino Risi, Antonio Pietrangeli, Marco Vicario, Alberto Lattuada ed Ettore Scola, del quale ha musicato praticamente l’intera filmografia.
É stato autore di colonne sonore di film straordinari, tra cui Riso amaro, La Ciociara, Ieri, oggi domani, Una giornata particolare, catturandone l’essenza. Ha raggiunto riconoscimenti internazionali, con “Che m’è mparato a ffà”, lanciata e incisa in disco da Sofia Loren.
Una carriera costellata da premi tra cui Nastri d’Argento e David di Donatello. Un vero artista e un grande autore che, giocando con le parole, spiegava così la sua filosofia nel rapporto con la musica per il cinema: “Ci sono due tipi di sottofondi, quello fatto al computer che è di uno squallore insopportabile e c’è il commento musicale fatto ad arte, che richiede perizia ma che, soprattutto, deve saper trovare l’equilibrio tra importanza della sonorità della musica e della parola”. Dice Trovajoli: “È valido anche il silenzio, ma dove ci dev’essere una sottolineatura, una sensazione, un pathos…. un qualcosa che faccia vibrare lo spettatore bisogna farlo con l’orchestra”.
Cantore di Roma, protagonista di una storia d’amore infinita con la sua città durata tutta la vita, eterna e perenne senza enfasi, romanticamente sconfinata. Ha reso onore a Roma con la sua arte e sostenuto, nel corso della sua carriera, numerose iniziative per la città. Il 30 maggio 2013, tre mesi dopo la sua scomparsa avvenuta il 1° marzo 2013, Roma Capitale gli ha reso omaggio intitolandogli il Ponte della Musica Armando Trovajoli.
Nella mostra – promossa e prodotta da Roma Capitale, è organizzata e realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare – sarà possibile ripercorrere, attraverso una ricca collezione di documenti, foto, video, musiche, oggetti personali, come i suoi inconfondibili occhiali, l’itinerario di una vita e una carriera eccezionale che tocca la memoria collettiva.
In mostra anche il copione e la partitura cui stava lavorando nei suoi ultimi giorni: sognava di fare una versione teatrale del film Tosca. Non è stata un’impresa facile raccontare la sua grande avventura in un’esposizione: l’idea nasce da Mariapaola Trovajoli per recuperare uno spazio dove stimolare l’interesse del pubblico e rivivere ricordi ed emozioni, con la musica e oltre. Dietro una lunga ricerca di materiali, esposti per la prima volta, si documenta l’immenso patrimonio artistico e la vita di un uomo prodigioso.
Nove le sezioni in cui è suddivisa l’esposizione: Gli inizi, Il Jazz, Il Pianoforte, La Radio, Il Cinema, Le Commedie musicali, La Televisione, Le Passioni, Il Maestro e Roma.
La mostra sarà arricchita anche da un catalogo edito per i tipi di Gangemi Editore che contiene storia, immagini e anche un lungo elenco di straordinarie testimonianze, da Sophia Loren, Pippo Baudo, Renato Zero, Sabrina Ferilli, Valerio Mastandrea e tanti ancora.

Mostre, ultimo weekend per “Ucraina, storie di resistenza” a Milano

Mostre, ultimo weekend per “Ucraina, storie di resistenza” a MilanoMilano, 10 mar. (askanews) – Ultimi giorni questo week end per visitare a Milano una mostra densa di significato sulla barbara invasione russa dell’Ucraina. A Palazzo Moriggia – Museo del Risorgimento (via Borgonuovo 23) rimane aperta sino a domenica, compresa, “Ucraina, storie di resistenza” con gli scatti di Arianna Arcara e Mikhail Palinchak. L’ingresso è gratuito.
Ogni anno, circa 4500 giovani leader sono selezionati dalle Ambasciate degli Stati Uniti di tutto il mondo per partecipare all’International Visitor Leadership Program (IVLP), uno dei programmi di scambio professionale più prestigiosi del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Nel 2021, i fotografi Arianna Arcara dall’Italia, e Mykhaylo Palinchak dall’Ucraina sono stati selezionati nei rispettivi paesi per partecipare al programma: “A Global Moment in Time”, un IVLP speciale riservato a fotografi e fotoreporter che puntava ad esaminare le conseguenze sociali provocate dal COVID-19 nel mondo intero.
Alcuni mesi dopo la loro nomina al programma, Arcara e Palinchak si sono ritrovati a documentare il conflitto in Ucraina, al di fuori del contesto dell’IVLP. Nel loro ruolo ufficiale di fotoreporters, si sono entrambi impegnati a mostrare il devastante impatto della brutale aggressione russa contro l’Ucraina.
Quando la Missione diplomatica degli Stati Uniti in Italia ha scoperto che i due partecipanti al programma di scambio avevano entrambi documentato la guerra separatamente, è nata l’idea di affiancare i loro lavori e di realizzare questa mostra. La prima è stata inaugurata a Roma nell’ottobre 2022. Poi, con la collaborazione del Comune di Milano, la mostra è stata ospitata a Palazzo Moriggia dal 9 febbraio 2023, e chiude domenica 12 marzo.
Con il primo anniversario della barbara invasione russa dell’Ucraina, il lavoro di Arcara e Palinchak, come quello di tutti coloro che testimoniano la guerra e i conflitti, è di cruciale importanza, a fronte delle deliberate campagne di disinformazione portate avanti da Mosca, volte a diffondere dubbi sul diritto dell’Ucraina di essere un paese libero e indipendente.
Queste immagini documentano gli effetti degli attacchi efferati da parte della Russia contro la popolazione ucraina. Il racconto attraverso le immagini crea un senso di immediatezza. Le foto documentano la situazione reale e così facendo la storia diventa essa stessa una voce in difesa della verità e della libertà di stampa, entrambi elementi imprescindibili di una sana democrazia.
Le immagini di Arcara e Palinchak ci mostrano in modo diretto il dolore e la devastazione in Ucraina: palazzi distrutti, vite spezzate. Vediamo volti di uomini, donne e bambini ucraini pieni di dolore ma anche di determinazione, che ci rendono partecipi della sofferenza che sono costretti a sopportare, ma anche della loro capacità di non arrendersi. Possiamo sentire il rumore dei passi delle persone che sono costrette ad abbandonare le loro case, le loro vite e i loro cari, così come i loro sogni, desideri, ambizioni. Queste foto mostrano chiaramente che il popolo ucraino è fiero e coraggioso, e determinato a lottare per il proprio Paese, la propria democrazia e per i valori che custodisce.
L’esposizione ha l’obiettivo di approfondire la conoscenza di ciò che sta accadendo in Ucraina, incoraggiare la riflessione e la discussione sulle cause e le conseguenze del conflitto, e ricordarci l’importanza fondamentale della solidarietà e del sostegno della comunità internazionale nei confronti del popolo ucraino che senza esitazione si difende e reagisce alla brutalità inumana dell’invasione su vasta scala della Russia.
ARIANNA ARCARA è nata a Monza nel 1984. Dopo gli studi in fotografia, ha co-fondato il collettivo fotografico Cesura e la casa editrice Cesura Publish, concentrata sulla fotografia documentaria e i suoi diversi approcci. La pratica artistica di Arianna Arcara indaga il significato e la forma sempre mutevole dei “confini”, naturali, urbani o culturali. L’obbiettivo comune a molti dei suoi progetti a lungo termine consiste quindi nel muoversi lungo uno di questi confini attraverso lo sviluppo di processi collaborativi. Arcara si interroga su come – e se – la sua fotografia possa avere un impatto sulle persone e sulle storie che segue, riflettendo e cercando costantemente nuovi modi per coinvolgere ed emancipare i suoi soggetti. Le sue opere sono state in mostra alla Triennale/Milano, Le Bal Space/Parigi, MoCP/Chicago, Kulturhuset/Stockolm, Deichtorhallen/Amburgo, Noble Peace Center/Oslo.
MIKHAIL PALINCHAK è uno street e documentary photographer ucraino che vive e lavora a Kyiv, Ucraina. Nato nel Gennaio del 1985 a Uzhgorod, Ucraina, in una famiglia di fotografi, ha iniziato a dedicarsi alla fotografia nel 2008. Dal 2012 è membro della Ukrainian Photographic Alternative (UPHA) e dal 2014 della Ukrainian Association of Professional Photographers (UAPF). Tra il 2014 e il 2019 è stato il fotografo ufficiale del Presidente dell’Ucraina. È fondatore del magazine Untitled e co-fondatore del gruppo Ukrainian Street Photography. È anche autore del photo book “Anamnesis” (2020) e del libro d’arte “Maidan Faces” (2020). È un alumnus del programma di scambio U.S. State Department IVLP – “A Global Moment in Time: Photojournalists Document Challenges and Opportunities in the COVID Era”.

Meloni: sosteniamo la ripresa del processo politico tra Israele e Palestina

Meloni: sosteniamo la ripresa del processo politico tra Israele e PalestinaRoma, 10 mar. (askanews) – “L’Italia sostiene ogni iniziativa volta alla ripresa di un processo politico tra Israele e Palestina. Ho espresso preoccupazione per la situazione, portato la solidarietà e la condanna per gli attacchi terroristici avvenuti anche recentemente. Vogliamo fare tutto quel che possiamo per facilitare la ripresa di accordi e de-escalation della violenza”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni alla stampa insieme al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Meloni ha anche “ribadito il forte sostegno al comunicato congiunto adottato di recente all’incontro di Aqaba e naturalmente c’è il nostro incoraggiamento a mantenere gli impegni assunti”.

Cgil, Meloni al congresso il 17 marzo. Landini: fatto positivo

Cgil, Meloni al congresso il 17 marzo. Landini: fatto positivoRoma, 10 mar. (askanews) – Il premier Giorgia Meloni sarà presente al XIX congresso della Cgil, in programma a Rimini dal 15 al 18 marzo, e interverrà dal palco nella mattinata del 17. Ad annunciarlo è stato il segretario generale Maurizio Landini, candidato per il suo secondo mandato, nella conferenza stampa di presentazione dell’assise dal titolo “Il lavoro crea il futuro”. Landini ha ricordato che nel 2014 e nel 2019 i presidenti del consiglio dell’epoca (Matteo Renzi e Giuseppe Conte) “decisero di non partecipare”. Nel 2010, con Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi, “partecipò Gianni Letta a nome del Governo”, ha detto. I precedenti premier intervenuti a un congresso della Cgil sono stati Giovanni Spadolini nel 1981, Bettino Craxi nel 1986 e Romano Prodi nel 1996.
Nella prima giornata è prevista la relazione introduttiva di Landini. A seguire gli interventi dei leader di Cisl e Uil, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Il 16 è invece in programma una tavola rotonda, condotta da Lucia Annunziata, con tutti i leader dell’opposizione: Elly Schlein (Pd), Giuseppe Conte (M5S), Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana)e Carlo Calenda (Azione).
La presenza di Meloni “la considero un fatto positivo”, ha commentato il numero uno della Cgil, in quanto è “un elemento di rispetto e riconoscimento di un’organizzazione che rappresenta milioni di persone (a fine 2021 gli iscritti erano 5.195.710). Allo steso tempo mi auguro si determini quello che fino ad ora non si è realizzato e che sosteniamo con molta forza: le riforme annunciate devono essere oggetto di confronto e negoziazione. Penso a fisco, pensioni, reddito di cittadinanza, aumento dei salari a partire dal rinnovo dei contratti nel settore pubblico, lotta alla precarietà”.
Landini ha anche sottolineato che “c’è una crisi democratica senza precedenti”. Pertanto, “c’è bisogno che il mondo del lavoro torni a essere al centro dell’azione sindacale e politica dei governi e dei parlamenti. Questo vuol dire capacità di allargare la nostra rappresentanza alle nuove generazioni ed essere in grado di offrire la possibilità che tutte le persone che lavorano abbiano tutele e diritti che permettano di vivere dignitosamente, a prescindere dal rapporto di lavoro. Vogliamo una trasformazione del modello sociale ed economico”.
Sulla riforma fiscale “mi sembra, da quel poco che ho capito, che la proposta che stiamo facendo noi va in una direzione opposta” a quella dell’esecutivo, ha aggiunto, “ma prima di esprimere un giudizio su una proposta del Governo voglio conoscerla e capire concretamente quale sia perché non siamo pregiudiziali. Non discuto di bozze, ma di cose concrete. Ad oggi quello che continuiamo a dire è che ci si confronti con noi prima di prendere decisioni. Questa cosa ad oggi non è avvenuta. Se proseguono su questa strada, dovremo decidere eventualmente anche come sosteniamo le rivendicazioni e le proposte che stiamo avanzando”.
Il segretario generale della Cgil ha inoltre parlato di salari: “C’è un problema che riguarda le retribuzioni. Si è poveri anche lavorando. Per noi è un tema centrale. Ci sono due strade: una è la questione del rinnovo dei contratti e lì bisogna arrivare a una legge sulla rappresentanza; allo stesso tempo è necessaria una radicale e vera riforma fiscale. Da qui a un anno e mezzo – ha concluso – ci saranno dai 7 agli 8 milioni di persone cui rinnovare i contratti di lavoro”.