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Tag: Sanremo 2023

Giubileo 2025, Gualtieri: cantieri al via in anticipo, primi a giugno

Giubileo 2025, Gualtieri: cantieri al via in anticipo, primi a giugno

Grazie a decreto Pnrr ter governo accelerazione procedure di gara più importanti

Roma, 22 feb. (askanews) – “E’ stata una riunione davvero positiva, grazie anche agli interventi legislativi introdotti nel decreto Pnrr ter che consentono l’accelerazione e la semplificazione delle procedure di gara sugli interventi più importanti. Oggi abbiamo potuto verificare che nel caso degli interventi più importanti saremo in grado di aprire i cantieri prima del previsto”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, al termine della terza riunione della cabina di regia sul giubileo del 2025 che si è tenuta a palazzo Chigi.
“L’obiettivo – ha spiegato – è di partire per il sottopasso di piazza Pia già a giugno e anche gli altri interventi per cui c’è stato questo intervento legislativo per cui ringrazio il governo, cioè piazza San Giovanni, piazza Risorgimento e stazione Termini, sono tutti interventi che potranno partire in tempi più rapidi del previsto”.
“Abbiamo fatto – ha proseguito il sindaco – una ricognizione molto ampia dello stato di questi e di tutti gli interventi e stiamo procedendo secondo la tabella di marcia o, come in questi casi, in anticipo”.
Gualtieri ha poi riferito che “il prefetto Frattasi ha illustrato il protocollo per la legalità che stiamo per emanare e sottoscrivere, che consentirà meccanismi di controlli molto severi dal punto di vista del rischio di infiltrazione mafiosa e criminale ma al tempo stesso con procedure che non determineranno un ritardo nei tempi delle opere”.
“Abbiamo anche approvato – ha spiegato – una rimodulazione di alcuni interventi di ‘Caput mundi’ che consente di portare a 150 i siti su cui faremo gli interventi e di avere il 50% di questi interventi onclusi entro dicembre del 2024, quindi in tempo per il giubileo. Quindi complessivamente è stata una riunione molto positiva, si lavora con grande concretezza, con spirito unitario e grande collaborazione con tutte le istituzioni. Poi erano presenti una serie di soggetti appaltanti, soggetti attuatori, c’erano Anas, Ferrovie, Società giubileo, Invitalia e tanti altri attori che stanno collaborando in modo attivo perché questa corsa contro il tempo abbia un esito positivo e la città di Roma sia pronta ad accogliere al meglio decine di milioni di pellegrini”.

Innovazione, nuove tecnologie tra opportunità e sfide geopolitiche

Innovazione, nuove tecnologie tra opportunità e sfide geopoliticheRoma, 22 feb. (askanews) – Lo sviluppo delle nuove tecnologie sta trasformando il mondo di tutti i giorni, con forti implicazioni anche geopolitiche che vanno comprese per essere governate. Se ne è parlato a un evento organizzato dal Centro Studi Americani e Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia. L’iniziativa è stata l’occasione per un’analisi sull’applicazione e gli sviluppi delle tecnologie disruptive e quantistiche nell’ambito delle relazioni internazionali con un focus particolare sulla geopolitica dell’intelligenza artificiale e sulla relativa regolamentazione internazionale.
L’evento, dopo una breve introduzione del presiedente del centro studi amercani, Gianni De Gennaro, è stato aperto dal presidente, Fondazione Leonardo-Civilità delle Macchine, Luciano Violante che ha posto l’accento sulla necessità di un’unità europea per affrontare il tema delle nuove tecnologie.
“Stiamo vivendo un processo di deglobalizzazione – ha detto Violante – è questo pone un problema di indipendenza su risorse e tecnologie. Il convento di autonomia strategica è tornato all’attualità a causa della pandemia prima e poi della guerra che ci ha posto di fronte alla questione energetica e a quella alimentare”.
“La corsa alle nuove tecnologie – ha concluso – è causata dalla scomposizione della globalizzazione. Occorre valutare bene quali sono i costi e i benefici di queste nuove tecnologie e per questo l’unità europea di e tra sempre più centrale perché nessun paese da solo ce la può fare, ma uniti sì”.
Per Courtney Nemroff, minister for Economic Affairs dell’Ambasciata degli Stati uniti in Italia “le nuove tecnologie hanno avuto e continuano ad avere un impatto profondo sulla sicurezza nazionale, sulla resilienza, sull’economia e sulla salute delle società democratiche”, come la “tecnologia post Guerra Fredda è stata fondamentale per gli Stati uniti e gli alleati, perché ha sostenuto una prosperità condivisa. La rivoluzione tecnologica ci offre opportunità e sfide e gli Stati uniti puntano a uno sviluppo dell’Intelligenza artificiale focalizzata su un uso affidabule, come strumento per la creazione di nuovi settori dell’economia, per rivitalizzare le industrie e guidare lo sviupp economico, migliorando anche la qualità della vita ovunque”.
Sul fronte della ricerca, Enrico Prati, professore associato presso il Dipartimento di Fisica, dell’Università degli Studi di Milano, ha sottolineato come “il bipolarismo mondiale tipico della Guerra fredda, che è rimasto invariato sul piano strategico militare, si è trasformato in un bipolarismo modificato nell’ambito tecnologico, dove si gioca una sfida tra mondo occidentale, Stati uniti in primis, e Cina, che mettono in campo. Si tratta di una competizione in cui è difficile avere la meglio, perché gli investimenti sono confrontabili”.
“Stiamo attaversando dei cambiamenti epocali che riguardano in particolare quattro rivoluzioni tecnologiche – ha aggiunto Cosimo Accoto, Research affiliate & Fellow del Massachusetts Institute of Technology Boston -: l’intelligenza artificiale, la blockchain, la rivoluzione quantistica e la biologia sintetica. Si tratta di cambi e di trasformazioni profonde. La sfida vera che dobbiamo mettere in campo è quella di riuscire a leggere culturalmente e anche strategicamente in profondità queste rivoluzioni che non sono semplicemente rivoluzioni tecnologiche ma cambi di paradigma all’interno della civiltà umana”.
Sul fronte geopoltico, Clementine Starling, direttore del Forward Defense Program, dello Scowcroft Center for Strategy and Security dell’Atlantic Council, ha posto l’accento su come, nel settore delle innovazioni e delle rivoluzioni tecnologiche “la competizione è quella con la Cina, che nella Strategia per la sicurezza nazionale degli Stati uniti è stata definita come una minaccia”. La Difesa americana, ha aggiunto, “ha elencato 14 aree tecnologiche in cui avvengono le attuali rivoluzioni”, che pongono “sfide operative” tra cui spicca la necessità di “valutare le tendenze e capire in tempo reale” i trend per evitare di essere superati da competitor, di “creare una cultura della sperimentazione”, “eliminare le barriere alla condivisione tra settore pubblico e privato per usare le innovazioni che arrivano dal privato in modo efficace” salvaguardando “standard e questioni etiche”, ha spiegato Starling .
Sul fronte delle imprese, Dario Pagani, Head of Digital and Information Technology di Eni ha invece evidenziato la necessità di formare e sviluppare competenze per le nuove tecnologie anche nell’ottica della transizione energetica. Il tema delle competenze è stato toccato anche da Marco Bellezza, amministratore delegato di Infratel Italia, secondo il quale il Pnrr può essere l’occasione di ricostruire le filiere di produzione nelle telecomunicazioni ma occorre “sviluppare le necessarie competenze”.
Infine, Francesco Di Sandro, Senior Vice President Strategic Planning – Strategy and Market Intelligence Office, di Leonardo, ha posto l’accento sulla necessità per l’Europa di dotarsi di una strategia comune sulle nuove tecnologie, divenute oggetto di confronto tra le superpotenze.
“USA e Cina – ha detto Di Sandro – sono due soggetti geopolitici che hanno una dimensione strategica. Oggi le nuove tecnologie sono oggetto di confronto tra le superpotenze. L’Europa non è un soggetto geopolitico e quindi ha bisogno di una visione strategica comune, per poi metterla a terra con la creazione di ecosistemi”.
“L’innovazione – ha aggiunto – è il pilastro del nostro piano strategico tanto che in piena pandemia abbiamo creato i Leonardo Labs che hanno l’idea di sviluppare le competenze tecnologiche con una visione strategica di medio lungo periodo”.

I 12 azzurri per Italia-Ucraina, esordio per Visconti

I 12 azzurri per Italia-Ucraina, esordio per ViscontiRoma, 22 feb. (askanews) – Il ct della nazionale di basket, Gianmarco Pozzecco, ha scelto i giocatori per la partita di domani a Livorno contro l’Ucraina, penultimo match delle qualificazioni ai Mondiali 2023. Gli Azzurri, già sicuri di un posto al Mondiale, giocheranno domani al Modigliani Forum contro l’Ucraina alle ore 21.00 il penultimo match dei FIBA World Cup 2023 Qualifiers. L’ultimo impegno in trasferta a Caceres contro la Spagna domenica 26 alle ore 18.00. Questi i 12 Azzurri scelti da coach Pozzecco per la partita di domani, esordio assoluto con la Maglia della Senior per Riccardo Visconti.
Marco Spissu (1995, 184, P, Umana Reyer Venezia), Niccolò Mannion (2001, 190, P, Segafredo Virtus Bologna), Paul Biligha (1990, 200, C, EA7 Emporio Armani Milano), Diego Flaccadori (1996, 193, P, Dolomiti Energia Trentino), Amedeo Tessitori (1994, 208, C, Umana Reyer Venezia), Giampaolo Ricci (1991, 202, A, EA7 Emporio Armani Milano), Giordano Bortolani (2000, 193, G, Tezenis Verona), Riccardo Moraschini (1991, 194, G/A, Umana Reyer Venezia), Guglielmo Caruso (1999, 208, A/C, Openjobmetis Varese), Riccardo Visconti (1998, 198, G, Carpegna Prosciutto Pesaro), Luca Severini (1996, 204, A, Bertram Yachts Derthona Tortona); Tomas Woldetensae (1998, 196, G/A, Openjobmetis Varese)
“Livorno non ha mai tradito il basket, siamo voluti tornare qui anche se le regole imposte dalla Federazione internazionali sono stringenti e quindi abbiamo dovuto attendere che il Modigliani Forum si adeguasse a quanto richiestoci” le parole del presidente della federbasket Gianni Petrucci. “Il tutto esaurito è la conferma che abbiamo scelto bene”. “Nel 1993 ho giocato qui – racconta coach Pozzecco – ero un ragazzo e cercavo di affermarmi. Giocai un’eccellente stagione, merito dell’accoglienza che mi fu riservata e per questo motivo Livorno resterà sempre nel mio cuore: sono trascorsi 30 anni ma quello fu il momento più importante della mia carriera. Ho un ricordo bellissimo di questo posto, furono tre le figure che in particolare mi aiutarono: Dado Lombardi, Stefano Attruia e Michael Ray Richardson. Livorno è una città che emoziona, i miei ragazzi sanno fare altrettanto: ecco perché sono certo che ci attende una serata speciale. Noi siamo già certi di un posto al Mondiale mentre l’Ucraina si gioca gran parte delle sue chance ma noi faremo di tutto per onorare i principi dello sport dal momento che in ballo per un posto al Mondiale c’è anche la Georgia. Colgo l’occasione per fare i complimenti, anche a nome del mio staff, alla Germani Brescia per la vittoria della Coppa Italia ottenuta a Torino lo scorso weekend”.

Siccità, Paparella (RemTech Expo): grave pericolo per l’Italia

Siccità, Paparella (RemTech Expo): grave pericolo per l’ItaliaMilano, 22 feb. (askanews) – “L’estrema stabilità e l’aumento delle temperature stanno amplificando in maniera considerevole un grave pericolo per l’Italia: il rischio siccità su molte regioni. Il 2023 si è aperto con temperature record non solo in Italia ma su diversi Paesi europei. A livello italiano, il Nord in particolare torna sotto la morsa di una siccità ma non va meglio al Centro-Sud dove le precipitazioni dell’ultimo periodo non sono ancora riuscite a colmare il gap stagionale. Quasi metà del territorio del Piemonte risulta affetto da deficit di pioggia severo-estremo di lunghissimo periodo. Le altre regioni settentrionali si attestano mediamente intorno al 30%”. E’ l’allarme lanciato da Silvia Paparella, general manager di RemTech Expo, l’Hub Tecnologico Ambientale specializzato sui temi del risanamento, della rigenerazione e dello sviluppo sostenibile dei territori.
“La stagione nevosa – prosegue Paparella – si sta mantenendo ben al di sotto della media. Le nevicate importanti sono state poche e spesso seguite da temperature ben oltre la media che ne hanno accelarato il processo di fusione. Le precipitazioni nevose, come sappiamo, sono fondamentali per garantire il necessario serbatorio di approvigionamento in vista della stagione primaverile-estiva. La situazione dei fiumi e dei laghi è decisamente grave, in larga parte in sofferenza e sotto i livelli idrometrici medi. Il lago di Garda è riempito del 36% e risulta 50cm più basso rispetto alla media storica”.
“I livelli di molti fiumi – evidenzia ancora la general manager di RemTech Expo – sono quelli da piena estate, nonostante siamo a fine febbraio, è in diversi casi la situazione è molto critica: tra tutti colpisce particolarmente il Po che è diffusamente sotto lo zero idrometro, con un picco di ben -7.45 metri a Cremona. Un primo sblocco a livello meteo potrebbe avvenire solo verso la fine di Febbraio quando la formazione di un ciclone Mediterraneo, alimentato correnti fredde, instabili in discesa dal Nord Europa, potrebbe innescare una fase di maltempo. Se anche in primavera non dovesse piovere in modo adeguato, si affronterebbe l’estate 2023 con forti criticità. Saremmo a forte rischio approvvigionamento su vari livelli, agricolo (coltivazioni), energetico (centrali idroelettriche) e privato (uso d’acqua domestico), oltre ad avere un maggiore rischio idrogeologico indotto da un terreno sostanzialmente più secco. A tutto quanto detto sopra va aggiunto che la rete idrica nazionale non è in buone condizioni, con elevati sprechi d’acqua. Secondo i dati Istat, nel 2020 è stato perso ben il 36% di acqua immessa in rete. Di fatto il 60% degli acquedotti italiani ha più di 30 anni e il 25% persino più di 50 anni”.
“L’anno scorso l’agricoltura, che dà lavoro a 3,5 milioni di persone, ha subito 6 miliardi di euro di danni per mancata produzione, secondo Coldiretti, e quest’anno rischia 1/3 del Made in Italy a tavola che si produce proprio nella food valley della Pianura Padana dove si concentra anche la metà dell’allevamento nazionale.La crisi idrica ha ridotto anche la produzione di energia idroelettrica rinnovabile. Nel 2022 c’è stato un calo del 37,7% rispetto al 2021 mentre a dicembre scorso è stato registrato -18,6% rispetto a dicembre 2021, secondo il Rapporto mensile sul Sistema Elettrico di Terna. E’ necessario adottare ed applicare un piano nazionale e soluzioni per aumentare la resilienza dei territori”, conclude Paparella.

Cambio al vertice di STN: Felice Monaco eletto presidente

Cambio al vertice di STN: Felice Monaco eletto presidenteMilano, 22 feb. (askanews) – E’ l’ingegnere Felice Monaco il neo presidente della “Struttura Tecnica Nazionale degli Ordini e dei Collegi Professionali di supporto alle Attività di Protezione Civile”. L’elezione di Monaco, che resterà alla guida della Struttura per il triennio 2023/2026, è avvenuta nel corso della riunione dei delegati della STN.
La STN è un organismo nato su iniziativa del Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, del Consiglio Nazionale Geologi, del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati e del Consiglio Nazionale Ingegneri, con l’obiettivo di svolgere attività di supporto al Dipartimento della protezione civile, per la gestione delle emergenze sismiche e di altro tipo, nell’ambito del quadro normativo europeo e nazionale.
“Ringrazio il Presidente Armando Zambrano per l’immenso lavoro che in questi anni complessi ha portato avanti con professionalità, dedizione e coraggio. Abbiamo, tutti insieme, affrontato numerose emergenze, con spirito di collaborazione e con l’obiettivo primario di mettere in sicurezza i cittadini e il territorio. Un augurio e un buon lavoro al neo eletto Presidente STN, Felice Monaco”, commenta il Presidente Consiglio Nazionale Geologi Arcangelo Francesco Violo.
Con il neo eletto Presidente, la STN continuerà ad occuparsi anche della formazione degli iscritti agli Albi professionali, nonché una cospicua attività organizzativa su base territoriale delle sezioni locali della STN.

Fisco, Zafarana(GdF): cala tax gap ma evasione ancora 90 mld anno

Fisco, Zafarana(GdF): cala tax gap ma evasione ancora 90 mld annoRoma, 22 feb. (askanews) – Anche se negli ultimi tempi si registra una “tendenziale riduzione del tax gap”, resta elevata l’evasione fiscale in Italia. Secondo le più recenti stime il mancato gettito annuale ammonta 90 miliardi di euro. Lo ha riferito il comandante generale della Guadia di Finanza, Giuseppe Zafarana, nell’audizione in Commissione finanze alla Camera.
E’ dunque necessario proseguire nell’impegno alla lotta all’evasione fiscale “intensificando ulteriormente gli sforzi profusi nel settore. Ciò – ha aggiunto Zafarana – anche alla luce degli obiettivi inseriti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, tra i quali assume fondamentale importanza la diminuzione della ‘propensione all’evasione’del 15% entro il 2024 e, come step intermedio, del 5% entro il 2023 rispetto al valore di riferimento del 2019”.

Superbonus,Zafarana(GdF): in 2 anni scoperti 3,7 mld falsi crediti

Superbonus,Zafarana(GdF): in 2 anni scoperti 3,7 mld falsi creditiRoma, 22 feb. (askanews) – In due anni la Guardia di Finanza ha scoperto e sequestrato 3,7 miliardi di euro di falsi crediti d’imposta derivanti dai bonus edilizi e in materia energetica. Lo ha riferito il comandante generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, nell’audizione in Commissione finanze alla Camera.
Si trattava di “crediti d’imposta inesistenti, i quali, ove non fossero stati sottoposti a vincolo cautelare, avrebbero causato un mancato gettito fiscale di pari ammontare. In altre parole – ha spiegato Zafarana – si tratta di crediti ‘falsi’ che avrebbero indebitamente compensato debiti tributari ‘veri’”.
Nel contrasto alle “ingenti” frodi nel settore dei bonus in materia edilizia ed energetica, le indagini delle fiamme gialle hanno portato alla luce “un’ampia casistica di illeciti, tra cui – ha aggiunto il comandante generale della GdF – l’assenza di lavori edilizi necessari a conferire il diritto ai vantaggi fiscali o la dichiarata esecuzione di ristrutturazioni su immobili non riconducibili ai beneficiari delle detrazioni; o, ancora, plurime cessioni ‘a catena’ dei crediti che hanno coinvolto prestanome o imprese non effettivamente operanti”. anche grazie alla preziosa collaborazione con l’agenzia delle

Premio Biagio Agnes, annunciati i vincitori del 2023

Premio Biagio Agnes, annunciati i vincitori del 2023Roma, 22 feb. (askanews) – La giuria del “Premio Biagio Agnes”, presieduta dal dottor Gianni Letta, si è riunita per designare i vincitori della XV edizione. La Cerimonia di premiazione si terrà a Roma venerdì 23 giugno in Piazza del Campidoglio.
Ad aprire la manifestazione sarà la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che riceverà il Premio per le Istituzioni Europee. La più giovane presidente del Parlamento europeo, terza donna alla guida dell’Eurocamera, dal suo insediamento ha sempre difeso e promosso i valori dell’unione e della pace.
Il Premio Reporter di Guerra assegnato a Stefania Battistini del Tg1 e Lorenzo Cremonesi del Corriere della Sera costituisce un riconoscimento del valore del lavoro di tutti gli inviati in Ucraina partiti per testimoniare e descrivere, non solo gli orrori di questa come di tutte le guerre, ma anche la brutalità dell’invasione del Paese da parte della Russia. Un’aggressione che ha messo a rischio la vita di un intero popolo, di famiglie, di bambini innocenti e motivato la solidarietà dei Paesi occidentali, tra i quali l’Italia, impegnati a dare aiuto come possono. Le immagini, le testimonianze, i racconti dei nostri inviati hanno consentito a tutti noi di avvertire maggiore vicinanza a questo evento terribile e spingerci a riflettere sull’ingiustizia di quanto sta accadendo al centro dell’Europa.
Grande apertura della Giuria nei confronti dei nuovi linguaggi che stanno imprimendo un segno indelebile nella comunicazione del futuro: le serie on demand, i podcast, il linguaggio digitale in genere. Dal Premio Generazione Streaming che va a “Mare fuori”, grande successo Rai e Rai Play, arrivato finora a 85 milioni di visualizzazioni, dimostrando che esistono pubblici diversi per diverse piattaforme, al Premio Generazione Podcast per Cecilia Sala che racconta ogni giorno una parte di mondo attraverso le sue “Stories”.
Silvia Boccardi riceverà il Premio Generazione Digitale promosso dal dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Con ascolti record vince ancora Fiorello al quale va il Premio per la Televisione per “Viva Rai 2!”, programma che dà il buongiorno agli italiani, confermandosi uno degli showman più poliedrici e amati dal grande pubblico.
A Francesca Paci, cronista impegnata nel racconto della lotta delle donne iraniane per la libertà e il riconoscimento dei diritti, da sempre attenta a culture e tradizioni diverse, è assegnato il Premio Carta Stampata. Si aggiudica il Premio per la Radio “Voci in Barcaccia. Largo ai giovani!”, format di Rai Radio 3 che offre ai giovani la possibilità di far conoscere le loro doti canore in campo lirico.
Premio Fiction a “Il nostro generale”, serie televisiva di grande interesse in onda su Rai 1 dedicata al ricordo del generale Dalla Chiesa a quarant’anni da quando venne assassinato dalla mafia, dopo aver combattuto il terrorismo.
Premio Cinema a “Dante” di Pupi Avati, il quale dopo un lungo lavoro di ricerca e approfondimenti ha realizzato un ritratto sincero e appassionato del Sommo Poeta.
Premio per la Divulgazione Scientifica a Margherita De Bac per la sua capacità di rendere la scienza alla portata di tutti con chiarezza e rigore.
Al giurista Sabino Cassese assegnato il Premio Saggista e Scrittore per l’ultima pubblicazione: “Amministrare la nazione. La Crisi della burocrazia e i suoi rimedi”, in cui si concentra sui fattori di crisi e i possibili rimedi della macchina amministrativa.
Ecco i vincitori del “Premio Biagio Agnes 2023”, suddivisi in dodici categorie: Premio per le Istituzioni Europee: Roberta Metsola, presidente Parlamento europeo Premio per la Carta Stampata: Francesca Paci, La Stampa Premio Reporter di Guerra: Stefania Battistini, Tg1 e Lorenzo Cremonesi, Corriere della Sera Premio per la Televisione: Fiorello, “Viva Rai 2!” Premio per la Radio: “Voci in Barcaccia. Largo ai giovani!” Rai Radio 3 condotto da Michele Suozzo ed Enrico Stinchelli Premio Fiction: “Il nostro generale” regia di Lucio Pellegrini e Andrea Jublin Premio Cinema: “Dante” regia di Pupi Avati Premio Saggista e Scrittore: Sabino Cassese, “Amministrare la nazione. La crisi della burocrazia e i suoi rimedi”, Mondadori 2023 Premio Generazione Streaming: “Mare fuori” regia di Carmine Elia, Milena Cocozza, Ivan Silvestrini Premio Generazione Podcast: Cecilia Sala, Chora Media Premio Generazione Digitale: Silvia Boccardi, Will Media Premio per la Divulgazione Scientifica: Margherita De Bac, Corriere della Sera
La Cerimonia di premiazione si svolgerà per la seconda volta in piazza del Campidoglio, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri e dell’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato.
La giuria del Premio Biagio Agnes: Gianni Letta (presidente), Giulio Anselmi, Alberto Barachini, Carlo Bartoli, Stefano Folli, Luciano Fontana, Carlo Fuortes, Luigi Gubitosi, Paolo Liguori, Pierluigi Magnaschi, Giuseppe Marra, Massimo Martinelli, Antonio Martusciello, Agnese Pini, Antonio Polito, Aurelio Regina, Danda Santini, Marcello Sorgi, Fabio Tamburini, Mons. Dario Edoardo Viganò.

Attanasio, la moglie: “Fiducia in giustizia, arriverà giorno verità”

Attanasio, la moglie: “Fiducia in giustizia, arriverà giorno verità”Roma, 22 feb. (askanews) – “Io mi fido della magistratura e della giustizia italiana, si tratta di una verità che non serve solo a noi familiari, ma all’Italia e agli italiani, al mondo intero. Mi fido che ci sarà il giorno della verità e della giustizia”. Così ad askanews, Zakia Attanasio, moglie dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, ucciso esattamente due anni fa, il 22 febbraio 2021, vicino Goma, nell’Est della Repubblica democratica del Congo, insieme all’autista del convoglio Mustapha Milambo e al carabiniere della scorta, Vittorio Iacovacci.

Usa, Tajani su Inflaction Act:contrario liberalizzazione aiuti stato

Usa, Tajani su Inflaction Act:contrario liberalizzazione aiuti statoNew York, 22 feb. (askanews) – “Ho incontrato la rappresentante per il commercio Usa Katherine Tai la settimana scorsa a Monaco e ho cercato di rappresentare i nostri interessi. I 400 miliardi certamente non aiutano la nostra economia ma io sono contrario alla liberalizzazione degli aiuti di stato perche’ questa proposta non aiuta la concorrenza interna dell’Unione europea, dove solo alcuni Paesi potrebbero avvantaggiarsi”, ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani, alla Borsa di New York, commentando i risvolti dell’Inflaction Act americano sull’economia UE. Il ministro ha aggiunto che è “molto meglio fare un altro fondo sovrano europeo che possa permettere di aiutare le imprese”.
A proposito dei legami con gli Stati Uniti, Tajani ha aggiunto che “l’Italia vuole continuare ad essere presente negli Usa e fare business con le sue imprese, internazionalizzando”. Il ministro ha spiegato che incontrando la Tai a Monaco ha assicurato il “forte impegno italiano per guardare cosa si può fare insieme da parte industriale e sulle materie prime, guardando a Sud America e Africa: anche lì importante che ci sia una presenza che permetta a nostre imprese di competere”, consapevoli che “materie prime e terre rare controllate dai cinesi”.