Porsche Italia: Giulia Olivari nuova responsabile ufficio stampaMilano, 21 apr. (askanews) – Dal prossimo primo maggio Giulia Olivari assumerà l’incarico di Press and PR Manager di Porsche Italia. Olivari, 32 anni, ha conseguito la laurea in Relazioni Pubbliche e Comunicazione d’Impresa presso l’Università Iulm di Milano per poi completare il proprio percorso di studi con un master in Marketing e Comunicazione presso l’Università Bocconi.
Dopo aver maturato un’esperienza quadriennale nella società di consulenza di comunicazione e relazioni pubbliche Burson Cohn & Wolfe, nel 2019 è entrata a fare parte del team Press and PR di Porsche Italia. Succederà a Venceslas Monzini, che proseguirà la sua esperienza all’interno del gruppo Porsche.
Lega, Fedriga: io segretario? Non sarei all’altezzaTrieste, 21 apr. (askanews) – “Non sarei all’altezza di fare il segretario della Lega e penso che abbiamo un segretario della Lega che svolge bene il suo lavoro. Non mi sento caratterialmente adatto a quel ruolo”. Così il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a Un giorno da pecora su Rai Radio1. E l’eventualità, fra 5 anni, di un terzo mandato? “Se ci fosse la possibilità non lo deciderei adesso. Devo capire se fra 4 anni e mezzo avrò ancora quell’entusiasmo e la voglia, è inutile stare in un posto a prescindere, servono le motivazioni”, ha risposto Fedriga, aggiungendo che in generale “sono favorevole al terzo mandato”.
A Piazza Armerina arriva il “BaRock Festival”Palermo, 21 apr. (askanews) – Dal 28 al 30 aprile si svolgerà a Piazza Armerina il “BaRock Festival”. Il progetto, finanziato dal Ministero del Turismo e promosso dall’Amministrazione Comunale, è prodotto da Georgia Lo Faro Eventi e in collaborazione con Civita e Globart e prevede tre giorni di concerti e performance che animeranno le strade e le piazze più significative della città. Il leitmotiv del Festival è quello di valorizzare attraverso la musica, in particolare il rock, le bellezze architettoniche e artistiche presenti nel territorio di Piazza Armerina, noto in tutto il mondo per l’avvolgente bellezza dei mosaici della Villa Romana del Casale e inserito sin dal 1997 dall’Unesco nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Piazza Armerina può essere considerata anche città emblema del “primo barocco” siciliano ancora fortunatamente intatto e incastonato tra le sue pietre, nonostante il potente terremoto del 1693 che, invece, ne ha causato la distruzione nel Val di Noto. Nella piazza più importante del centro storico spiccano l’imponenza di due monumenti simbolo della città, il Duomo e il Palazzo Trigona, oggi sede del Parco archeologico. D’altra parte, Piazza Armerina, con il suo imponente barocco, si trova in un’area geografica limitrofa a un altro importante sito Unesco molto conosciuto a livello internazionale, quello delle Città tardo barocche del Val di Noto che comprende Caltagirone, Catania, Militello Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli. Il BaRock Festival nasce proprio dall’idea di far dialogare due mondi espressivi apparentemente distanti come il Barocco e il Rock. L’arte barocca attraverso la sua esuberanza, la sua teatralità e i suoi grandiosi effetti monumentali si è allontana dai modelli classici rinnovando le necessità costruttive dell’epoca così come, a suo modo, la musica rock ha rotto gli schemi tradizionali in nome del cambiamento e del rinnovamento, basandosi sull’improvvisazione e sull’anticonformismo. Il rock, dunque, riempirà gli spazi storici con la sua vitalità e la sua forte energia in nome della condivisione e della conoscenza. Ma non finisce qui perché per l’occasione sono state realizzate installazioni luminose “Luci d’Artista” progettate da giovani artisti provenienti dalle Accademie di Belle Arti italiane e Centri di Alta formazione artistica, che con le loro opere accenderanno i riflettori in luoghi abbandonati, mettendo in moto un processo di rigenerazione ambientale ed urbana, e creando, così, occasioni di interconnessione tra patrimoni artistici del passato ed espressioni della contemporaneità. Il BaRock Festival rappresenta dunque un connubio tra musica e arte visiva, tra tradizione e modernità. Un incontro tra la storia e la vita di oggi, tra la solidità della pietra e la leggerezza del suono e della creatività. Attraverso l’originale scelta artistica che comprende le nuove “rock star” del momento (rapper e trapper, il Festival si pone come ulteriore obiettivo centrale di avvicinare le nuove generazioni attraverso un processo di riappropriazione sociale e identitaria. La programmazione si articolerà in modo dinamico con la presenza di artisti di livello nazionale.
Barilla vince l’Oscar del packaging 2023 per la linea dei ClassiciMilano, 21 apr. (askanews) – Barilla si è aggiudicata l’Oscar del packaging 2023 per la sua linea di pasta i Classici. Il premio promosso da Istituto italiano dell’imballaggio e Fondazione carta etica del packaging, in collaborazione con la Scuola del design del Politecnico di Milano, punta a valorizzare le soluzioni che si distinguono in termini di progettualità e design qualitativo.
L’azienda alimentare di Parma si è aggiudicata il premio nella categoria quality design (che conta altri 4 vincitori) per il nuovo pack lanciato nel 2022. In occasione dei 145 anni del gruppo infatti era tornata sugli scaffali l’iconica blue box, un filo rosso che rimanda alla storia dell’azienda, in una versione più sostenibile: accanto al cartone proveniente da foreste gestite responsabilmente, la confezione ha perso anche la finestra in plastica trasparente. Nella motivazione con cui la giuria premia il packaging de I Classici si legge che “La nuova visual identity rende la confezione più essenziale, incisiva e assertiva, aumentandone l’impatto mediatico. Un’evoluzione ottenuta anche grazie al ruolo di ‘cardine visuale’ attribuito al logotipo e alla variazione della cromia, ora più profonda e vibrante. Un punto di blu che riprende le radici storiche della marca rendendo, al contempo, la confezione più fortemente contemporanea”.
Accanto a Barilla nella sezione quality design sono stati premiati anche Coop Italia, Gruppo Happy, Sipa per la prima bottiglia in Pet al mondo per vino spumante e Vimar.
Concorso fotografico “Obiettivo Terra”: vince Franco TulliRoma, 21 apr. (askanews) – È Franco Tulli il vincitore della XIV edizione di “Obiettivo Terra” 2023, il concorso fotografico dedicato alla difesa e alla valorizzazione del patrimonio ambientale, del paesaggio, dei borghi, delle peculiarità e delle tradizioni enogastronomiche, agricole, artigianali, storico-culturali e sociali delle Aree protette d’Italia, promosso dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana, con la main partnership di Cobat e Bluarancio quale digital partner, per celebrare la 54esima Giornata Mondiale della Terra, che si festeggerà domani, 22 aprile, in tutto il mondo. La foto vincitrice ritrae un meraviglioso esemplare di stella gorgone immortalata sui fondali dell’isola di Marettimo, nelle acque dell’Area marina protetta Isole Egadi (Sicilia).
Al vincitore il primo premio di mille euro, la targa e la copertina del volume “Obiettivo Terra 2023: l’Italia amata dagli italiani”, oltre all’onore di veder la foto esposta al pubblico in gigantografia, fino al 2 maggio, sulla facciata di Palazzetto Mattei, sede della Società Geografica Italiana a Roma. Le foto vincitrici, com’è consuetudine, saranno associate ai mesi del calendario 2024 e saranno riportate nella pubblicazione che verrà dedicata alla 14a edizione di “Obiettivo Terra”. La cerimonia di premiazione, trasmessa in diretta phygital con collegamento da Palazzetto Mattei in Villa Celimontana è stata aperta dai rappresentanti dei soggetti promotori. Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde: “Le Aree protette italiane assicurano un contributo importantissimo al turismo sostenibile e, in particolare, sono centrali nell’azione di contrasto dello spopolamento delle aree interne e del cambiamento climatico. Proprio com’è nello spirito di Obiettivo Terra, occorre sviluppare una maggiore attenzione agli ecosistemi e alla necessità di tutela delle bellezze del nostro Paese. In queste 14 edizioni, il concorso si è arricchito di migliaia di splendide foto, di tante collaborazioni con rilevanti realtà del nostro Paese; uno stimolo affinché la nostra meravigliosa rete di biodiversità, la più importante d’Europa, sia rigorosamente protetta e valorizzata. Questo bisogno di natura deve trovare nelle Aree protette una capacità di risposta e una gestione sostenibile di tutte le attività, a partire da quelle turistiche”. Rossella Belluso, Segretario Generale della Società Geografica Italiana: “Come ogni anno da molti anni, Obiettivo Terra ci richiama, in maniera garbata ed esteticamente affascinante, a considerare le stupefacenti caratteristiche degli ambienti che definiamo naturali. Le immagini proposte, e tanto più quelle premiate, rappresentano un campione estremamente significativo in questo senso. Ma anche nel senso di continuare a sollecitare la ricerca, la domanda e la vigilanza democratica su quanto le dinamiche spontanee propongono ai sensi e all’intelletto degli umani, alle possibilità di interazione corretta e rispettosa tra umano e non-umano, in vista della realizzazione di una giustizia ambientale effettiva per tutti, e non solo enunciata”. Gianluca Cencia, Amministratore Delegato di Haiki+, sub-holding del Gruppo Innovatec dedicata all’economia circolare: “È un onore celebrare la 54a Giornata Mondiale della Terra insieme ad Obiettivo Terra, attraverso le immagini straordinarie dei paesaggi italiani, immortalate per mezzo di sguardi attenti, curiosi e rispettosi del mondo naturale. È con lo stesso spirito che Cobat, da oltre 30 anni, si occupa di economia circolare con l’obiettivo di preservare quegli ecosistemi che in alcuni di questi scatti emergono con eccezionale forza. Approccio e obiettivi che Cobat condivide con Haiki+, subholding del Gruppo Innovatec, di cui è entrata a far parte dal 2021”.
Proprio in collaborazione con Cobat, Main Partner del concorso, è stata attribuita anche la Menzione speciale “Parchi dall’alto”. A vincerla, la foto scattata da Davide Ferretti nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (Marche, Lazio, Abruzzo) che ritrae una splendida veduta delle creste rocciose dal Monte Camicia, nel regno dei camosci. Gian Marco Centinaio, Vice Presidente del Senato della Repubblica, intervenuto in collegamento video, ha sottolineato: “Il paesaggio è una delle più grandi ricchezze del nostro Paese, un’eredità che abbiamo il dovere di trasmettere alle prossime generazioni. Tutela e valorizzazione del territorio devono procedere di pari passo, in nome di uno sviluppo sostenibile che sia insieme volano di ricchezza e occupazione, agente di cambiamento nelle scelte in materia di agricoltura, energia, mobilità ed economia circolare e strumento di contrasto al dissesto idrogeologico e agli effetti del cambiamento climatico”.
Vannia Gava, Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in un messaggio video, si è complimentata con i promotori del concorso “Obiettivo Terra”, un’iniziativa capace di “attenzionare e valorizzare il nostro patrimonio ambientale”, sottolineando: “Al G7 Clima, Energia e Ambiente abbiamo discusso l’importanza di assumere iniziative comune e globali per salvaguardare il Pianeta da cambiamento climatico, perdita biodiversità e inquinamento. Sono temi di cui dobbiamo cogliere l’urgenza e l’Italia farà di tutto per supportare la crescita sostenibile delle popolazioni e delle economie”. Sono inoltre intervenuti: Alessandra Maiorino (Componente della Commissione permanente Affari Costituzionali, Senato della Repubblica); Gen. C.d’A. Antonio Pietro Marzo (Comandante Unità forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri); Valerio Novelli (Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza, Regione Lazio); Alessandro Onorato (Assessore ai grandi eventi, sport, turismo e moda, Comune di Roma); Capitano di Vascello, Francesco Tomas (Capo Reparto Ambientale Marino, Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera).
L’edizione 2023 di “Obiettivo Terra” ha ricevuto il patrocinio morale di: Senato della Repubblica; Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Città Metropolitana di Roma Capitale; Roma Capitale; Prefettura di Roma e di tutti i Parchi nazionali d’Italia. Alla diretta phygital, in presenza e in collegamento, hanno inoltre preso parte rappresentanti delle Istituzioni, delle associazioni ambientaliste e dei partners del concorso, alcuni componenti della Giuria di esperti, nonché presidenti, direttori e rappresentanti delle realtà partners del contest “Obiettivo Terra” 2023 e con la partecipazione di autori e autrici delle foto vincitrici e dirigenti delle Aree protette immortalate tra cui: Daniele Buschiazzo (Presidente Parco naturale regionale del Beigua); Giovanni Cannata (Presidente Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise); Salvatore Livreri Console (Direttore dell’Area Marina Protetta Isole Egadi); Vittorio Gazale (Direttore Parco nazionale dell’Asinara); Maurizio Gubbiotti (Presidente Ente regionale Roma Natura); Aida Morelli (Presidente Parco Delta del Po Emilia Romagna); Tommaso Navarra (Presidente Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga); Mario Ungaro (Presidente Parco Regionale Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane). L’evento è stato moderato da Gianni Todini (Direttore Askanews).
25 aprile, Schlein a Milano con striscione “Nata dalla Resistenza”Milano, 21 apr. (askanews) – Il 25 aprile il Pd milanese sfilerà con la segretaria nazionale Elly Schlein dietro lo striscione “Nata dalla Resistenza”. Per celebrare l’anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo quest’anno i dem milanesi richiamano così il governo alla responsabilità nei confronti della Resistenza e della memoria.
“La nostra Repubblica democratica è nata dalla Resistenza antifascista – ha commentato la deputata e segretaria del Pd di Milano Silvia Roggiani -. Tra i monti e le colline, nelle città, in pianura, sotto il caldo rovente e nel gelo della neve, tra le barricate, nella sofferenza e nel coraggio delle staffette partigiane, nella scelta di chi ha imbracciato un fucile per la libertà. È qui che è nata la nostra Repubblica, dalla Resistenza antifascista. E noi tutte e tutti, siamo suoi figli”. “Con un governo che non riesce a parlare di antifascismo, tra i tentativi di revisionismo storico e le molteplici affermazioni aberranti anche di stampo suprematista e i sempre più frequenti rigurgiti nazifascisti che sfociano in vandalismi o aggressioni, questo 25 aprile partecipare sarà ancora più importante – ha aggiunto Roggiani riferendosi allo slogan scelto -. Noi siamo antifascisti. La presenza di Schlein è un messaggio importantissimo”.
Torna Armonie della Sera, un Grand Tour italiano di 33 concertiRoma, 21 apr. (askanews) – Ritorna Armonie della Sera, il festival itinerante di musica da camera nei luoghi d’arte di ben dieci regioni italiane, dalla Calabria al Piemonte, in un Grand Tour delle bellezze note e meno frequentate del nostro paese, per riscoprirle grazie alla musica perfetta per la loro vocazione estetica, con ben 33 concerti di artisti di sicura esperienza e giovani talenti.
Nato nel 2005 dalle suggestioni che il prezioso borgo di Ponzano di Fermo nelle Marche con la sua natura dolce e le sue architetture romaniche, ispirò al pianista marchigiano Marco Sollini, oggi presidente e direttore artistico di Armonie della Sera, questo festival Wanderer esplora oggi gran parte del territorio italiano e delle sue bellezze, siano esse note o nascoste, dopo aver musicato per 14 anni ogni angolo d’arte e poesia della regione che lo ha ispirato, le Marche. Quest’anno, a fianco di veri capisaldi della civiltà artistica occidentale, come il Cenacolo di Santa Croce a Firenze dominato dal rarissimo e straordinario Albero della Vita o la Cappella Palatina della Reggia di Caserta, Armonie della Sera porterà la sua musica in luoghi tutti da scoprire, come la gotica Chiesa di San Francesco nel borgo medievale di Gerace in Calabria o la salentina Basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina, senza dimenticare tanti piccoli teatri, veri scrigni di bellezza materiale e immateriale, raramente aperti, come il Signorelli a Cortona o il Bibiena a Mantova.
E la coraggiosa iniziativa di portare la propria idea musicale sulle orme di Goethe, come un’ottocentesca guida Baedeker alla scoperta del bello, ha portato ad un meno evidente, ma non per questo meno importante risultato etico, ovvero una vera collaborazione concreta tra tante associazioni musicali sparse in tutto il paese in nome di un comune patrimonio artistico. Rimane comunque tutto marchigiano il cuore pulsante della manifestazione e per i cultori di questa regione così dolce di borghi e colline tra verde e mare, la lista degli appuntamenti è davvero evocativa, dal Colle dell’Infinito musicato dall’Hyperion Ensemble a passi di tango al romanico Monastero di Fonte Avellana, il cui “gibbo” boscoso evoca ancora le terzine che Dante gli ha dedicato e che ospiterà un tutto Bach affidato a Sonig Tchakerian, brillante violinista armeno-siriana da anni in Italia; e ancora la duecentesca Rocca Tiepolo di Porto San Giorgio con l’omaggio di teatro musicale dedicato a Eleonora Duse con Pamela Villoresi voce recitante e Marco Scolastra al pianoforte, il Santuario della Madonna del Lambro, perso fra gli intonsi Monti Sibillini con l’Ensemble Fanzago Baroque per un impaginato di rarità settecentesche, solo per citarne alcuni.
Importante inoltre in tutta la rassegna la programmazione dedicata al pianoforte, a partire dallo stesso Sollini, stimato interprete invitato dai migliori palchi internazionali, spesso impegnato anche a quattro mani con Salvatore Barbatano, come a Gerace, splendido borgo medievale della Locride o a Gradara al confine tra Marche e Romagna o con l’Orchestra da Camera di Caserta nella Basilica di San Nicola a Bari. Di particolare interesse, data la rarità della proposta, l’integrale degli studi pianistici di Ligeti, in collaborazione con la Società dei Concerti di Milano e l’Accademia di Musica di Pinerolo, che si terrà a Pinerolo nella sala da concerto dell’Accademia di Musica, quindi a Milano e Cavernago, ma anche il concerto dedicato al pianismo polacco che musicherà la splendida Sagrestia del Borromini a Roma, vero capolavoro barocco nascosto in Sant’Agnese in Agone, grazie al giovane ma affermato pianista polacco Marek Szleter. Dunque una proposta estremamente varia, con appuntamenti importanti per gli amanti del pianoforte e che affianca solidi artisti di fama internazionale, come ad esempio Emanuele Arciuli, a giovani promesse di sicuro talento, creando dunque vere occasioni di ingresso in carriera per i migliori studenti di tutto il mondo, sotto l’occhio attento di una madrina d’eccezione, Raina Kabaivanska, voce indimenticabile del Novecento operistico a cui è dedicata una delle serate conclusive a dicembre, in cui i suoi migliori allievi si esibiranno in arie e romanze salottiere di sicuro fascino. Gran chiusura di questo Wanderer Festival che celebra l’unicità del nostro paese in musica, il 20 dicembre nel secentesco Oratorio San Filippo Neri di Torino con un tutto Schubert per pianoforte, clarinetto e soprano con il giovane clarinettista Cristiano Tomassini, la bellissima voce del soprano Varriale e il Duo Sollini-Barbatano.
Vino, Domenico Clerico: limited edition “Perdomenico” subito esauritaMilano, 21 apr. (askanews) – Sono andate esaurite in pochi giorni le 326 bottiglie da 0,75 litri, 100 magnum e cinque doppie magnum di “Perdomenico – Langhe Nebbiolo Doc 2016”, edizione limitata creata dalla storica azienda di Monforte D’Alba (Cuneo) il cui ricavato è stato integralmente devoluto in beneficenza. Gli amici di Domenico Clerico hanno infatti subito sposato l’iniziativa di solidarietà lanciata in memoria del pluripremiato fondatore dell’omonima azienda, acquistando tutte le bottiglie dell’ultimo vino ideato e realizzato da Clerico prima della sua scomparsa, avvenuta nel luglio 2017 a 67 anni.
“Abbiamo scelto di trasformare questo desiderio di Domenico in un’edizione di pochissime bottiglie a lui dedicate fin dal nome, perché crediamo che investire nella memoria sia la risposta migliore al futuro” ha spiegato la moglie, Giuliana Viberti Clerico, sottolineando che “siamo felici del successo riscosso da questa iniziativa di solidarietà, che testimonia come Domenico abbia lasciato un segno indelebile nel cuore di tanti amici e clienti”. Il ricavato delle vendite è stato devoluto al Presidio dell’Ospedale Valduce “Villa Beretta” di Costa Masnaga (Lecco), per l’acquisto di un robot per la riabilitazione motoria a seguito di ictus e trauma cranici. “Ora pensiamo ad una successiva donazione a favore del Comune di Monforte d’Alba, dove è nata la nostra azienda, perché sia impiegato nella manutenzione del parco giochi per bambini”.
L’eredità del vigneron tra i più grandi barolisti di Langa, è stata raccolta dalla moglie Giuliana e portata avanti da un team di collaboratori guidato oggi da Oscar Arrivabene, enologo e direttore generale, nell’assoluto rispetto dell’impronta del suo fondatore. L’azienda oggi conta 21 ettari vitati, e produce 110mila bottiglie di vino da uve Dolcetto, Barbera e Nebbiolo.
Calabria, passione e caparbietà per diventare imprenditriciRoma, 21 apr. (askanews) – Una pattuglia di ragazze agguerrite, emblema di un Sud che ha voglia di riscattarsi. Natalia è la più giovane, ha da poco compiuto i 19 anni ed è la manager dello store. Francesca e Marica invece sono le più grandi, con i loro 33 anni. Entrambe sono estetiste. Come Serena, Ilaria e Cristina che il mestiere lo hanno imparato già da tempo e con successo. Hanno rispettivamente 21, 25 e 28 anni e tanta voglia di continuare a coltivare la propria passione. Loredana e Pia, entrambe di 22 anni, sono le new entry. Hanno il ruolo di apprendista e un desiderio di imporsi. La squadra, tutta al femminile, è capitanata da Caterina La Marca.
Caterina ha scritto un libro (Il Bello di me, editore Libritalia.net) in cui racconta come e perché ha deciso di rischiare e di aprire un negozio nella sua terra: “Sono orgogliosamente calabrese -spiega- e ho deciso di rimboccarmi le maniche per dimostrare che la meglio gioventù non conosce limiti geografici”. Caterina, che arriva da un paesino in provincia di Vibo Valentia, Monterosso Calabro, 1500 anime mal contate, è la quarta di quattro figli. Studia come estetista prima poi come imprenditrice per poi rischiare aprendo un negozio: “Non è stato facile -dice Caterina- ma se penso oggi alle giovani apprendiste che ho conosciuto sul mio percorso, credo raramente di aver trovato uno spirito così intraprendente come il mio”. Talmente intraprendente da decidere di mettersi in proprio: “Lavoravo -ricorda Caterina- come dipendente presso un Centro estetico di zona e sono state le mie clienti a suggerirmi che la mia idea di diventare imprenditrice poteva avere solide basi. Ho incominciato, a quel punto, a cercare il posto giusto dove aprire i battenti. Non avevo grosse pretese, giusto lo spazio per poter organizzare le mie cose. Un luogo accogliente, che offrisse comodità e senso di calore a chiunque. La scelta è caduta su un bel locale nel cuore di Vibo. Mi sono così trovata, ad appena 33 anni, imprenditrice. Con le conseguenze che questo ruolo comporta: dovevo prendere decisioni, scegliere, prendermi carico di un investimento che mi dava una nuova opportunità. Mille domande e incertezze frullavano nella mia testa. Ma sapevo che la risposta era unica: impegnarsi e ancora impegnarsi con sacrificio”.
In una Regione dove quatto giovani su dieci non riescono a trovare lavoro, Caterina ha sentito di dover ripagare in qualche modo la sua gente: “Scegliere il personale -sostiene- è stata la cosa più bella in questa avventura. Un’esigenza che non ho avvertito subito, ma che è giunta quando il lavoro ha incominciato a ingranare. Tutte le ragazze che ho selezionato hanno lasciato e continuano a lasciare in me qualcosa. Il mio sogno, oggi come ieri, è quello di dare un’opportunità a chi vive in una terra dove di opportunità ne arrivano poche. Francesca è stata la prima, ma poi sono arrivate tutte le altre. Rigorosamente giovani e donne. Siamo una squadra che si basa sulla volontà di lavorare bene e senza guardare l’orologio e di offrire ai nostri clienti la massima professionalità possibile. Ma siamo soprattutto una squadra che vuole dimostrare come certi stereotipi siamo parte di un passato che non vuole più ritornare. Al Sud, e nella mia Calabria, la Generazione Zeta vuole darsi da fare. E fare bene”. Talmente bene che oggi Caterina, con il suo team, ha pronta una nuova sfida: “Sono convinta -dice ancora Caterina La Marca- che un sogno per poter diventare tale deve essere visto e posto come un obiettivo al quale si arriva tramite un piano. La meticolosità con la quale programmare il proprio futuro diventa importante nella realizzazione dei propri progetti. Questa è la mia filosofia che mi sta portando ora a crescere ulteriormente. Il mio desiderio adesso è quello di aprire un negozio più grande di quello attuale. Dispiace sentire ed ascoltare le esigenze e le frustrazioni che molte ragazze vivono e mi raccontano solo perché magari si sono fermate a fare quello che in realtà non volevano nella loro vita. Accontentarsi non è la vera strada per la felicità. E io e le mie ragazze di accontentarci non abbiamo alcuna voglia”.
Schlein: l’antifascismo è la nostra Costituzione. Un’altra bufera su La Russa (che dice dove sarà il 25 aprile)Roma, 21 apr. (askanews) – Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, passerà il 25 aprile, festa della Liberazione dal nazifascismo, a Praga, capitale della Repubblica ceca. La sua agenda, diffusa oggi, prevede alle 9 del mattino la partecipazione alla cerimonia ufficiale di Stato a Roma, all’Altare della Patria, successivamente la partenza. Alle 12.15 è previsto il suo intervento alla riunione dei presidenti dei Parlamenti dei Paesi membri dell’Unione europea a Praga. Ma il messaggio politico che La Russa ha annunciato stamani in un colloquio pubblicato dal quotidiano La Repubblica (“farò una cosa che metterà d’accordo tutti”) è rappresentato dai due impegni successivi: alle 15 per una commemorazione e la deposizione di una corona in Piazza San Venceslao (Praga) al Monumento di Jan Palach, lo studente cecoslovacco che si diede fuoco per protestare contro il regime comunista e morì il 19 gennaio 1969; alle 16.30 il presidente del Senato visiterà il campo di concentramento nazista di Terezin (Theresienstadt in tedesco), non lontano da Praga, in Cechia.
Ma, dopo il “caso” delle sue parole sull’attentato partigiano di via Rasella, La Russa è stato nuovamente investito oggi dalle polemiche per le sue parole riportate dal quotidiano romano: “Nella Costituzione non c’è alcun riferimento all’antifascismo”. Per il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli è “la vergogna delle istituzioni”. “Dice sciocchezze” secondo Osvaldo Napoli di Azione. “Sembra Galeazzo Musolesi delle Sturmtruppen”, commenta Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana. “Il presidente La Russa, tradendo ancora una volta il suo ruolo istituzionale, continua a rileggere la storia e ora addirittura la Costituzione”, accusa Irene Manzi del Pd. “Gli ricordo – aggiunge – che la nostra carta è dichiaratamente antifascista perché contiene la XII Disposizione transitoria e finale, che vieta la ricostruzione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista. Ma anche perché ogni articolo è stato scritto in antitesi al fascismo”. “Ho sentito le parole del presidente La Russa. Ha detto che l’antifascismo non è in Costituzione. Beh, l’antifascismo è la nostra Costituzione”, la replica, secca, si Elly Schlein, a margine della segreteria Pd.
Poi La Russa ha precisato – dopo aver messo i puntini sulle i nei confronti del giornalista che “ha trasformato in ‘colloquio’ un veloce scambio di parole avvenuto ieri alla buvette del Senato” – che: “Il mio riferimento non era ‘all’antifascismo’ ma all’assenza in Costituzione della “parola antifascismo”, essendo i valori della Resistenza, a cui mi sono esplicitamente richiamato, espressi in positivo nella prima parte della Costituzione. Con tale dovuta e necessaria correzione, ritengo venga meno qualsiasi interpretazione contraria al mio pensiero”. E – prima di volare per Praga – “il 25 aprile ho modificato gli impegni internazionali assunti da tempo e sarò all’Altare della Patria a fianco del Presidente della Repubblica”, ha sottolineato in una dichiarazione il Presidente del Senato Ignazio La Russa.