Pnrr, Rocca: rivedere qualche progetto ma scadenza 2026 non sia flopRoma, 18 apr. (askanews) – “Oggi è un bel momento di confronto con la Cisl sullo stato dell’arte rispetto ai tanti progetti legati al Pnrr nella Regione Lazio, per fare il punto su quanti progetti sono messi a terra, su quale è il potenziale importante per la trasformazione della nostra regione e anche un momento per sottolineare come alcuni interventi del Pnrr probabilmente avranno bisogno di una rilettura e rivisitazione, ma ciò senza floppare la scadenza del dicembre del 2026”. Così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a margine del convegno Cisl Lazio “Precorriamo il futuro: il Pnrr, gli scenari, le opportunità per il Lazio e per i territori della Regione” a Roma.
“Questo è un obiettivo che ci siamo dati e l’amministrazione sta lavorando senza sosta per conseguire i risultati. Ci sono ambiti come quello dell’edilizia residenziali pubblica, le case popolari, dove siamo abbastanza avanti come progettazione e fase esecutiva. Sono ottimista per il prossimo futuro”, ha concluso.
Ambasciata Madrid a Fuorisalone Milano per “Design re-evolution”Roma, 18 apr. (askanews) – Immediatamente dopo l’inaugurazione dello “Spazio Italia” in CasaDecor nella capitale spagnola, l’ambasciata d’Italia a Madrid prosegue nella sua azione di tessitura di ponti tra Italia e Spagna partecipando per la quarta volta consecutiva con una propria installazione al FuoriSalone, nell’ambito della mostra “Design Re-Evolution” organizzata da Interni Magazine nel cortile dell’Università degli Studi di Milano che sarà gratuitamente visitabile sino al 26 aprile.
Con tale partecipazione si intende dare lustro ai cinque progetti vincitori della quarta edizione del concorso “ITmakES” nel quadro di una iniziativa multi-dimensionale e di lungo periodo di promozione del design italiano in Spagna, promossa dall’Ambasciatore Riccardo Guariglia, attuale Segretario Generale della Farnesina. A febbraio, a conclusione di una tavola rotonda organizzata a Madrid dall’Ambasciata congiuntamente alla Rivista INTERNI Magazine, erano stati, infatti, proclamati i seguenti vincitori: Miguel Egaña con il progetto “¿UNA SILLA, UN JARRÓN?”, Martina Sbrogió con “EL NÓMADA METROPOLITANO”, Aritz Antolín Novo con “AMA-MA”, Roger Cos Mira con “NOMAD”, Carlos Gallego Costa con “ONNO”.
Grazie alla collaborazione della rivista INTERNI Magazine, partner del concorso assieme al Collegio Ufficiale degli Architetti di Madrid (COAM), l’Associazione dei Designer di Madrid (Dimad), l’Associazione per il Design industriale di Barcellona (Adi-fad) e l’Associazione dei Designer della Comunità Valenziana (ADCV), sono state individuate le imprese italiane disposte a realizzare i prototipi dei cinque progetti vincitori: SuperForma (Milano) per “¿UNA SILLA, UN JARRÓN?”, Zoom Bags, in collaborazione con New Punto Plast (Firenze), per “Nómada”, Neò (Roma) per “AMA-MA”, Ecopixel (Porto Valtravaglia – Varese) per “Nomad”, Chroma Composites (Benevento) per “Onno”. I prototipi sono esposti accanto ad una installazione a cura dei seguenti architetti italiani basati a Barcellona: Carmelo Zappulla, che ha ideato e disegnato l’opera, dello studio External & Partners S.L.U., anche noto come “External Reference”, ed Aldo Sollazzo, il “maker” della stessa, che dirige l’impresa Noumena Design Research Education S.L..
L’installazione collocata sotto gli archi del cortile d’onore dell’Università degli Studi di Milano riproduce tre piante stilizzate, realizzate attraverso la tecnica della stampa in 3D, aventi anche una capacità limitata di assorbimento della CO2. L’installazione è presente alla mostra di INTERNI, aperta sino al 26 aprile, con il nome de “Giardino del domani”, che altro non è che il giardino delle idee dei giovani designer spagnoli che hanno vinto il concorso promosso dell’Ambasciata d’Italia a Madrid e che si affacciano ora sul palcoscenico di Milano, città e capitale del design a livello internazionale.
Allo stesso tempo, l’installazione intende stimolare il dibattito sul rapporto tra tecnologia e ambiente e sull’apporto che l’architettura ed il design possono dare al riguardo. L’installazione e i prototipi saranno successivamente esposti in Spagna in quella che vuole essere una tournée delle idee ed una occasione per potere anche promuovere le imprese italiane, piccole e medie, che si sono associate a questo progetto itinerante e che sono rappresentative del Centro, del Sud e del Nord dell’Italia. L’iniziativa fa parte del programma annuale di promozione del design italiano in Spagna, organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Madrid, dal Consolato Generale a Barcellona, dall’Ufficio ICE e dai due Istituti italiani di cultura, consistente in una serie di tavole rotonde, mostre, concorsi, iniziative commerciali ed attività di sostegno a festival e rassegne spagnole, tra cui il Madrid Design Festival e la Barcelona Design Week, attraverso le quali promuovere la presenza di designer, architetti e prodotti italiani, favorendo al tempo stesso l’interazione e lo scambio con la realtà spagnola.
Expo, Massolo: visita Bie non decisiva ma importa esito positivoRoma, 18 apr. (askanews) – “Se se ci sarà un momento decisivo in questa settimana di visita del Bie a Roma? Questo non è un appuntamento decisivo. È una fase assolutamente necessaria ma non è di per sé ma non è di per sé dirimente o decisiva. Decideranno gli Stati a novembre, quando voteranno a scrutinio segreto. Sono 171 compresi noi”. Così Giampiero Massolo, presidente del comitato promotore di Expo2030 a Roma, intercettato in piazza del Campidoglio dove è in corso l’incontro tra gli ispettori del Bureau International di Expo e i promotori della candidatura della Capitale, accolti dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
“Ciò detto – ha concluso Massolo – un esito positivo di questa ispezione sarà importante per poter proseguire in serenità e io sono fiducioso che ci sarà”.
Expo, Rocca: opportunità straordinaria, ce la metteremo tuttaRoma, 18 apr. (askanews) – “Nel pomeriggio c’è un incontro a porte chiuse con gli ispettori ed è ovvio che vogliano conoscere il ruolo di ciascuna istituzione, quale è il livello di attenzione e forza di volontà nell’avere Expo a Roma”. Parole del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a margine convegno Cisl Lazio “Precorriamo il futuro: il Pnrr, gli scenari, le opportunità per il Lazio e per i territori della Regione” a Roma, rispondendo ai cronisti in merito all’”Ispezione Roma Expo 2030″ nel pomeriggio ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali.
“Come presidente della Regione la considero una opportunità incredibile e straordinaria, un potenziale enorme per spiccare il volo in modo definitivo”, ha spiegato Rocca assicurando: “Ce la metteremo tutta insieme al Governo, al sindaco Gualtieri per far sì che questo risultato sia conseguito. Le altre concorrenti sono importanti e dobbiamo far bene”. Quanto al Giubileo il governatore ha rimarcato che “una serie di opere troveranno compimento, altre probabilmente faticheranno ad esser completate in tempo. Mi auguro – ha precisato chiarendo che questa è una tendenza che viene da lontano, non è di oggi – che con l’amministrazione che guido riusciremo a superare una volta per tutte questa tendenza”.
Per Expo “ci sono sette anni di tempo e dobbiamo anche lì misurarci. Gli ispettori sono persone serie e competenti noi dobbiamo dar loro le informazioni su quello che possiamo fare, non su ciò che vorremmo fare, quello che possiamo fare e nei tempi, per esser pronti nel 2030”. Tornando al Giubileo “parliamo di un evento che sappiamo da secoli, da 2025 anni prima, per questo che a volte sono un po’ critico sul tema. Ci son diversi appuntamenti e ognuno ha una storia e origine diversa. Per Expo gli investimenti cominceranno nel momento in cui si ha la certezza di avere l’aggiudicazione, il Giubileo si sa, quindi bisogna programmare”.
Fisco, Entrate: Precompilata 2023 online dal pomeriggio del 2 maggioRoma, 18 apr. (askanews) – Precompilata 2023 ai nastri di partenza. Dal pomeriggio di martedì 2 maggio le dichiarazioni già compilate dall’Agenzia delle Entrate potranno essere consultate, mentre da giovedì 11 maggio sarà possibile accettare, modificare e inviare il 730 e il modello Redditi. Lo comunica l’Agenzia in una nota.
Le dichiarazioni quest’anno saranno ancora più semplici da utilizzare, grazie anche alla possibilità, a partire dal prossimo 20 aprile, di delegare una persona di fiducia sia online che in videocall. Crescono ulteriormente i dati trasmessi all’Agenzia, che superano quest’anno quota 1 miliardo e 300 milioni (+8% rispetto al 2022). Di questi, oltre un miliardo (l’80% del totale) sono relativi a spese sanitarie. A seguire, premi assicurativi (99 milioni), certificazioni uniche di lavoratori dipendenti e autonomi (73 milioni), bonifici per ristrutturazioni (11 milioni), dati relativi agli interessi passivi sui mutui (8,5 milioni) e spese scolastiche (6,5 milioni). Saranno inoltre utilizzati nuovi dati: corsi post-diploma presso istituti statali di alta formazione e specializzazione artistica e musicale, spese per canoni di locazione, spese di intermediazione per l’acquisto di immobili adibiti a prima casa. Tutte informazioni che si aggiungono a quelle già presenti negli anni scorsi, come ad esempio i contributi previdenziali e assistenziali, quelli versati per i lavoratori domestici, le spese universitarie, per gli asili nido, le spese per gli interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico. La stagione dichiarativa si chiuderà il 2 ottobre per chi invia il 730 direttamente tramite l’applicazione web e il 30 novembre per chi invece utilizza il modello Redditi precompilato.
Tutte le regole relative alle modalità di accesso e alle deleghe sono definite in due provvedimenti firmati dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. Dal prossimo 20 aprile basterà accedere all’area riservata sul sito dell’Agenzia per autorizzare un familiare o una persona di fiducia a gestire la propria dichiarazione precompilata (visualizzarla, accettarla o modificarla, inviarla) e a utilizzare gli altri servizi online nel proprio interesse. La novità è pensata per andare incontro a chi, pur avendo le credenziali per accedere all’area riservata – Spid, Carta d’identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns) – ha poca dimestichezza con le funzionalità web o non può gestirle in prima persona. In alternativa, si può autorizzare la persona di fiducia tramite una videochiamata con un funzionario delle Entrate. Queste due modalità si aggiungono a quelle attive già dallo scorso anno, ovvero l’invio di una pec o la presentazione della richiesta presso un qualunque ufficio dell’Agenzia. Quanto alle domande via posta elettronica certificata, potranno essere inviate anche dalla casella pec della persona di fiducia (non solo quindi da quella del delegante). Viene estesa inoltre la durata della delega: su richiesta del contribuente, potrà infatti essere valida fino a tre annualità.
Per visualizzare e scaricare la dichiarazione occorre accedere alla propria area riservata tramite Spid, Carta d’identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns). In linea generale, il 730 precompilato è predisposto per i contribuenti che hanno percepito, per l’anno d’imposta precedente, redditi di lavoro dipendente e assimilati. Dal 2 maggio 2023 (il 30 aprile è domenica e il 1° maggio è festivo), saranno disponibili i seguenti documenti: dichiarazione dei redditi precompilata riferita all’anno d’imposta precedente; elenco delle informazioni attinenti alla dichiarazione 730 precompilata disponibili presso l’Agenzia delle Entrate, con distinta indicazione dei dati inseriti e non inseriti e relative fonti informative. Il 730 precompilato dovrà essere inviato entro il 2 ottobre 2023, mentre il modello Redditi (e il modello Redditi correttivo del 730) entro il 30 novembre prossimo.
Expo, Massolo: sono fiducioso, visita Bie non è esame maturitàRoma, 18 apr. (askanews) – “Questo primo tavolo sta andando bene. Il clima è molto positivo e molto disteso. Questo non è l’esame di maturità. Si tratta di vedere e constatare che quello che noi abbiamo scritto nel documento esauriente, molto esauriente, sia poi realmente fattibile e questo si fa parlando con gli interlocutori, e andando nei siti, e cercando di prendere da parte di questa missione quante più informazioni possibile, ma anche di darne per orientare il prosieguo di questa competizione che si concluderà con il con il voto di novembre”. Così Giampiero Massolo, presidente del comitato promotore di Expo2030 a Roma, intercettato in piazza del Campidoglio dove è in corso l’incontro tra gli ispettori del Bureau International di Expo e i promotori della candidatura della Capitale, accolti dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
“Io sono fiducioso – ha spiegato Massolo – perché ho partecipato alla preparazione del documento di candidatura, so cosa c’è scritto, e so quanto coerente e consequenziale sia questo progetto. Non è improvvisato né appiccicato ma è fattibile e lascia qualcosa non solo la città ma anche all’Italia – ha sottolineato Massolo -. Noi abbiamo l’ambizione di dire che possa contribuire anche allo sviluppo ordinato e valoriale della comunità internazionale”. “Ho una sensazione positiva che conferma che sono fiducioso sull’esito della missione “, ha concluso.
Meloni: non servono più migranti ma più figli e lavoro femminileRho (Mi), 18 apr. (askanews) – Il problema demografico dell’Italia e le sue ripercussioni sul Pil si risolvono “non con i migranti” ma incentivando la natalità e aumentando il tasso di occupazione femminile. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivando al Salone del Mobile di Milano.
“È oggettivo che in Italia abbiamo un problema nel nostro sistema economico e sociale che deriva dal fatto che per troppi anni non abbiamo investito sulla natalità e sulla demografia. Di fatto noi abbiamo sempre più persone da mantenere e sempre meno persone che lavorano. Al di là della valutazione però – ha precisato Meloni, rispondendo ad una domanda sull’osservazione fatta nel Def per cui i migranti aiutano il Pil – questo problema si risolve in vari modi e il modo in cui lavora il governo non è risolverlo con i migranti: è risolverlo con quella grande riserva inutilizzata che è il lavoro femminile perchè alzando il livello del lavoro femminile e portandolo alla media europea i nostri dati cambierebbero molto, e lavorando sulla demografia e quindi sull’incentivazione della possibilità delle famiglie di mettere al mondo figli. Questo è quello per cui il governo lavora”.
Immobili, Idealista: rendimento residenziale 7,9% in primo trimestreRoma, 18 apr. (askanews) – Il residenziale offre un rendimento lordo del 7,9% alla fine del primo trimestre, rispetto al 7,4% con cui ha chiuso il 2022, un aumento di un decimo di punto rispetto a un anno fa. Nonostante i continui rialzi degli ultimi mesi, i titoli di Stato decennali continuano a offrire un rendimento inferiore (4,3%). Secondo uno studio di idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia, che mette in relazione i prezzi di vendita e affitto di diversi prodotti immobiliari per calcolarne la redditività lorda, i negozi rimangono l’investimento immobiliare più redditizio.
Acquistare un locale commerciale in Italia per affittarlo offre un rendimento lordo del 12%, rispetto all’11,7% di dodici mesi fa. Gli uffici offrono un rendimento del 9,4% (contro il 9,1% di un anno fa) e nel caso dei garage si attesta al 7,2%, allo stesso livello di marzo 2022. Nel residenziale, tra i capoluoghi italiani, Ragusa è la più redditizia, raggiungendo il 10,8%, seguita da Biella con il 10,2%. Con rendimenti sopra la media italiana del 7,9% troviamo altri 9 centri, i cui ritorni vanno dal 9,3% di Siracusa e Trapani, all’8% di Novara e Perugia. Al contrario, Bolzano è la città in cui la redditività è più bassa (3,7%), seguita da Venezia (4,6%), quindi Salerno, Siena e Trento (4,7% per le 3 città). Tra i grandi mercati la redditività raggiunge il 5,8% a Napoli, il 5,6% a Roma, il 5,4% a Milano.
I locali commerciali sono il prodotto che ha la massima redditività in quasi tutti i capoluoghi. Il rendimento più alto si ottiene a Milano (15,4%), che precede Venezia (15,1%) e Genova (15%). I ritorni a doppia cifra interessano quasi tutti i capoluoghi analizzati, eccetto nove centri compresi tra il 9,9% di Massa all’8,5% de L’Aquila, il capoluogo con redditività degli spazi retail più bassa. Gli uffici di Verona e Monza presentano il rendimento più interessante per gli investitori italiani, con una redditività lorda rispettivamente del 10,3% e del 10%. Segue Ancona (9,9%) con rendimenti sopra la media di questa tipologia immobiliare (9,4%). A Roma la redditività si attesta all’8,9%, tocca il 7,8% a Napoli, scende al 6,5% a Milano. Nella parte bassa del ranking dei rendimenti Pescara (5,6%), precede Bergamo (6,1%) e Mantova (6,4%). Il mercato degli uffici non è uniforme come quello di altri prodotti; quindi, al momento non è impossibile ottenere dati statistici per oltre la metà delle città italiane.
Nella maggioranza dei casi chi acquista un box o posto auto, lo fa per utilizzarlo, ma c’è una discreta percentuale di chi lo compra per metterlo a reddito perché i rendimenti annui lordi oggi arrivano a sfiorare l’8% come ne caso di Bari, che garantisce un ritorno annuo medio del 7,7%, seguita da Roma (7%) e Milano (6,7). Meno profittevole Napoli (4,9%), a causa dell’elevato costo di box e costi auto, una media di 48.500 euro.
Salone Mobile, Porro: prevendita biglietti +33%, mondo torna a MilanoMilano, 18 apr. (askanews) – L’inaugurazione della 61esima edizione del Salone del Mobile si apre con “delle buone notizie”, ha esordito la presidente, Maria Porro: “Siamo al +33% come prevendita dei biglietti” rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ha detto poco prima del taglio del nastro con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Interessante è la composizione Paese – ha sottolineato Porro – L’Italia è naturalmente primo Paese ma poi seguono a ruota Germania e Cina, quindi confermo il ritorno degli operatori cinesi, e poi Francia, Spagna, Svizzera, Brasile, Usa e ancora Paesi Bassi, Regno Unito”. Nell’ultima settimana i tedeschi hanno sorpassato le presenze cinesi “ma sono lì lì”. “Davvero abbiamo messo in fila le parole Salone del Mobile, Aprile, Milano – ha concluso – Finalmente il mondo torna a Milano oggi per il salone del Mobile”.
Gentiloni e Dombrovskis: per le riforme previste dai Pnrr la scadenza resta la fine del 2026Strasburgo, 18 apr. (askanews) – Anche se “nulla è impossibile”, la fine del 2026 resta la scadenza che gli Stati membri devono rispettare per l’attuazione delle riforme e degli investimenti previsti dai Piani nazionali (Pnrr) del Fondo Rrf (“Recovery and Resilience Facility”), nell’ambito del “NextGenerationEU”, perché una proroga è “improbabile” a causa delle complesse e difficili procedure che sarebbero necessarie per deciderla. Aggiustamenti parziali dei piani sono invece possibili se giustificati da ragioni oggettive. Lo hanno affermato il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Valdis Dombrovskis e il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni durante una audizione in riunione congiunta, ieri sera a Strasburgo, delle commissioni Bilancio e Affari economici del Parlamento europeo, dedicata allo stato di avanzamento dell’attuazione dei Pnrr. “In circostanze eccezionali – ha ricordato Dombrovskis -, se uno Stato membro non raggiunge un traguardo parziale o un obiettivo finale in tempo, può comunque presentare una richiesta di pagamento e accettare un pagamento parziale”, come è avvenuto per esempio con la Lituania. a cui sono stati concessi altri sei mesi per completare gli ultimi due dei 33 traguardi e obiettivi che erano stati concordati. “Quando gli Stati membri fanno presenti delle circostanze obiettive che impediscono la realizzazione dei piani, c’è una possibilità di modifiche. Ma gli stati membri devono indicare chiaramente quali sono queste circostanze oggettive; e comunque il livello delle riforme non deve essere ridotto”, ha aggiunto Dombrovskis. Gentiloni, ha sottolineato che “finora c’è stato un buon livello di attuazione del Pnrr sia in Italia che in Spagna, i due paesi che sono i principali beneficiari” del Piano di Recovery “e i soli ad aver già inoltrato tre richieste di pagamenti” a Bruxelles”. Con questi due paesi, ha rilevato, “la cooperazione è ottima”. “E’ ovvio che ciò che è successo nell’ultimo anno e mezzo – ha continuato il commissario – con la guerra in Ucraina, la crisi energetica e l’inflazione, ci ha spinto a intervenire, e abbiamo aggiunto il capitolo ‘RePowerEU’” al Piano di Recovery. E questo “non per un solo paese ma per tutti. Finora la Finlandia, la Germania e il Lussemburgo hanno già cambiato i loro piani”, introducendo il nuovo capitolo, ma per tutti e tre questi paesi si tratta di “piani nazionali che non sono grandi, e magari sono arrivati per primi proprio per questo”. Comunque, “abbiamo accettato questi cambiamenti e siamo pronti a farlo anche per l’Italia e gli altri paesi, siamo pronti ad adattare i piani a circostanze che sono cambiate”. Riguardo all’ipotesi di una proroga per l’attuazione dei piani oltre il 2026 “nulla è impossibile ma ci vorrebbe l’approvazione da parte di 27 parlamenti”, ha avvertito Gentiloni. Dombrovskis è stato ancora più netto: “Cambiare questa data – ha ricordato – porterebbe a procedure farraginose per noi e per gli Stati membri”, perché “ci vuole una decisione unanime dei Ventisette, e poi occorrono procedure di ratifica in quasi tutti i paesi. Non penso – ha concluso il vicepresidente esecutivo della Commissione – che sia uno scenario probabile, e per questo invitiamo gli Stati membri a lavorare per l’attuazione entro il 2026”.