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Tag: Sanremo 2023

Sangiuliano a Vinitaly: vino è parte del nostro valore identitario

Sangiuliano a Vinitaly: vino è parte del nostro valore identitario



Sangiuliano a Vinitaly: vino è parte del nostro valore identitario – askanews.it


Sangiuliano a Vinitaly: vino è parte del nostro valore identitario – askanews.it




















Verona, 2 apr. (askanews) -“Gianbattista Vico enuncia un concetto molto importante il ‘sentire comune’, quell’insieme di percezioni e di sostanze che fanno l’identità di un popolo. L’identità italiana è ben anteriore a quella della nascita dello Stato unitario, nell’identità italiana ci sono elementi della tradizione come il vino e ci sono l’arte e la cultura. Del resto l’etimologia della parola cultura viene dal latino e significa coltivare”. Lo ha detto il ministro delle Cultura, Gennaro Sangiuliano, a Veronafiere nel corso del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione della 55esima edizione di Vinitaly.

“Io non sono uno storico dell’arte ma è importante mettere insieme un’opera di Caravaggio e di Guido Reni, due grandi maestri che hanno segnato la storia dell’arte mondiale” ha proseguito, aggiungendo “il fatto che si siano esercitati sulla rappresentazione del vino, ci sta ad indicare quanto il vino sia parte del nostro valore identitario”. “L’identità è fatta di monumenti, di siti archeologici, di beni immateriali, di letteratura, di filosofia, di storia ma anche di elementi come il vino” ha continuato il ministro, spiegando che “io e Lollobrigida stiamo provando a lavorare molto insieme perché crediamo nel sistema della nazione, cioé della necessità di recuperare l’orgoglio di essere italiani, noi vogliamo essere orgogliosi del nostro valore e della nostra identità”. “Nella ‘Canzone all’Italia’ Leopardi richiama le pietre, gli archi che sono l’essenza del nostro essere italiani – ha concluso il ministro della Cultura – e questo lo dobbiamo poi declinare in termini moderni cercando di costruire un nuovo immaginario italiano nel mondo, in cui il vino ha un grande spazio”.

Formula1, Max Verstappen ha vinto in Australia nel caos

Formula1, Max Verstappen ha vinto in Australia nel caos



Formula1, Max Verstappen ha vinto in Australia nel caos – askanews.it


Formula1, Max Verstappen ha vinto in Australia nel caos – askanews.it




















Roma, 2 apr. (askanews) – Max Verstappen su Red Bull ha vinto il Gran Premio d’Australia di Formula 1 sul circuito dell’Albert Park a Melbourne. In una corsa all’insegna del caos con quattro partenze e tre bandiere rosse, il campione del mondo ha preceduto la Mercedes di Lewis Hamilton e la Aston Martin di Fernando Alonso. Solo dodicesima la Ferrari di Carlos Sainz penalizzata di 5 secondi per un contatto con la monoposto di Alonso dopo il terzo semaforo verde della gara. Fuori alla fine gioco anche le due Alpine di Gasly e Ocon dopo la terza parenza. Fuori anche Leclerc al primo giro per un contatto su Stroll che lo ha mandato nella Ghiaia. Una corsa che ha mandato i piloti su tutte le furie.

“Forse la prima volta la bandiera rossa ci poteva stare, ma la seconda proprio non l’ho capita. Poi tutto è stato un gran casino, ma siamo riusciti a sopravvivere. Avevamo un bel passo e abbiamo vinto, il che ovviamente è la cosa più importante”. Così Max Verstappen dal primo gradino del podio del Gp d’Australia. Carlos Sainz è una furia dopo la penalità che gli è stata inflitta nel Gran Premio d’Australia, obbligando il pilota della Ferrari a chiudere addirittura dodicesimo, quindi fuori dai punti. Ai microfoni di Sky Sport F1, infatti, lo spagnolo ha tuonato: “Preferisco non parlane, altrimenti se parlo adesso parlo male. Preferisco vedere prima i commissari, e aspettare che cambino la penalità. Sento che ci hanno derubato, non voglio parlare altrimenti dico brutte parole. Se non vado prima dagli steward, non riesco a parlare con lucidità”. Verstappen riprende: “Duello con Lewis Hamilton al via? Io ho cercato di evitare il contatto – ha detto il pilota olandese della Red Bull – Quello che le regole permettono di fare con una macchina all’esterno è piuttosto chiaro, ma non viene seguito. Ma va bene così, avevamo un buon passo e siamo andati avanti ugualmente. Ma è qualcosa di cui terremo conto nelle prossime gare. Uscita sull’erba? Ho fatto un favore alla città, ho tagliato io l’erba così non dovranno più farlo in quel settore. Scherzi a parte, ho avuto un piccolo bloccaggio. Ma avevamo margine. E’ la prima vittoria qui, mancava da tempo anche per il team, sono contento. Bello vedere che i fan si siano divertiti tanto, grazie a loro per essere rimasti con noi”. “La partenza – conclude Verstappen – è stata pessima. Al primo giro sono stato cauto perché avevo tanto da perdere, più di quanto avessi da guadagnare. Il passo della macchina era veloce, si è visto da subito. Eravamo in attesa di aprire il Drs per passare, ma poi con tutte queste bandiere rosse non lo so”.

Vinitaly, oggi al via il padiglione Lazio di Arsial

Vinitaly, oggi al via il padiglione Lazio di Arsial



Vinitaly, oggi al via il padiglione Lazio di Arsial – askanews.it


Vinitaly, oggi al via il padiglione Lazio di Arsial – askanews.it




















Roma, 2 apr. (askanews) – Oggi al via la 55esima edizione Vinitaly 2023, in programma fino al 5 aprile. La manifestazione per eccellenza dedicata al vino accoglierà le eccellenze vitivinicole laziali in un padiglione di 1800 mq. Oltre 60 aziende provenienti da tutte le province laziali, l’8% in più rispetto al 2021, e due consorzi di tutela per rappresentare il patrimonio vitivinicolo del Lazio. Questi numeri e gli oltre mille top buyer presenti consentiranno di raggiungere uno degli obiettivi principali: conquistare quote di mercato.

Al “taglio del nastro”, saranno presenti la vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli e l’Assessore all’Agricoltura, Giancarlo Righini, accolti dal Commissario Straordinario di Arsial, Andrea Napoletano. All’evento è stato invitato anche il Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida. Nel pomeriggio è atteso anche un passaggio del ministro degli Affari Esteri e Vice Presidente del Consiglio, Antonio Tajani. Il Padiglione Lazio apre in grande stile e con un ricco programma: alle 11.30 il noto chef Alessandro Circiello terrà il cooking show “Natura in campo”. Lazio e Arsial si presentano all’edizione di quest’anno con un nuovo storytelling territoriale, declinato su 6 macrotemi che caratterizzano la vitivinicoltura laziale, scelti per il loro essere rappresentativi di un settore in evoluzione: sostenibilità, vitigni autoctoni, imprenditoria giovanile, cambiamento climatico, vini vulcanici, enoturismo.

Giovanni Paolo II moriva 18 anni fa

Giovanni Paolo II moriva 18 anni fa



Giovanni Paolo II moriva 18 anni fa – askanews.it


Giovanni Paolo II moriva 18 anni fa – askanews.it




















Roma, 2 apr. (askanews) – Era il 2 aprile 2005 quando il portavoce vaticano, Joaquin Navarro-Valls annunciava al mondo intero che Giovanni Paolo II era morto. Sono passati 18 anni da quel giorno in cui la chiesa piangeva Papa Wojtyla, eletto al Soglio di Pietro il 16 ottobre 1978.

Karol Józef Wojtyla era nato a Wadowice, in Polonia, il 18 maggio del 1920. Eletto Papa il 16 ottobre 1978, dopo il breve pontificato di Giovanni Paolo I (di 33 giorni) è stato beatificato il primo maggio del 2011 da Benedetto XVI che accolse il grido della folla che in piazza San Pietro chideva che il Papa polacco diventasse “Santo subito”. Il 27 aprile del 2014 è stato proclamato Santo da Papa Francesco.

Lorenzo Fontana a Vinitaly: vino è anche elemeno sacro in nostra cultura

Lorenzo Fontana a Vinitaly: vino è anche elemeno sacro in nostra cultura




Lorenzo Fontana a Vinitaly: vino è anche elemeno sacro in nostra cultura – askanews.it


Lorenzo Fontana a Vinitaly: vino è anche elemeno sacro in nostra cultura – askanews.it



















Milano, 2 apr. (askanews) – “Vinitaly è una manifestazione che è diventata veramante importante, grandiosa, e quanto per noi è importante il vino anche a livello culturale, di identità e di tradizione: oggi è la Domenica delle Palme, la settimana più importante delle Cristianità, e il vino è anche un elemeno sacro nella nostra cultura, di identità, di tradizione e di orgoglio”. Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, nel suo saluto che ha aperto a Veronafiere la cerimonia di inaugurazione della 55esima edizione del Vinitaly, che si apre oggi.

“Essere qui per me è un onore, in questi giorni ho pensato che qui ho fatto il mio primo discorso pubblico, quindi potete capire l’emozione” ha detto il presidente, aggiungendo che “quando parlo con chi viene dalle altre parti del mondo, parlo in maniera orgosgliosa dei nostri vini”. “Qui c’è anche l’arte in questi giorni, e il fatto che tutto questo sia fatto nella mia Verona, mi rende veramente orgoglioso: una città che proprio nel Vinitaly dimostra le sue potenzialità incredibili” ha continuato Fontana, sottolineando che “prorio per questo, oggi voglio ricordare tutte quelle persone che lavorano qui alla Fieradiverona, ogni tanto forse ce ne dimentichiamo, ma sono tanti i dipendenti che in questi anni e in queste settimane si sono sacrificati per fare grande questa manifestazione, questa fiera rendendola una delle prime al mondo”. “Il ringraziamento va quindi a tutte queste persone nascoste che tutti i giorni lavorano per rendere grande la nostra Verona, questa manifestazione, per rendere grande la cultura del vino del mondo”. Insieme con il presidente Lorenzo Fontana, all’inaugurazione oggi a Verona sono presenti, tra gli altri i ministri Lollobrigida e Sangiuliano, e i presidenti di Veneto, Umbria, Basilicata, Toscana ed Emilia-Romagna.

Coldiretti-Divulga: per 84% degli italiani il vino fa bene a salute

Coldiretti-Divulga: per 84% degli italiani il vino fa bene a salute



Coldiretti-Divulga: per 84% degli italiani il vino fa bene a salute – askanews.it


Coldiretti-Divulga: per 84% degli italiani il vino fa bene a salute – askanews.it




















Milano, 2 apr. (askanews) – Per l’84% degli italiani un consumo moderato di vino fa bene alla salute. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti e Centro studi Divulga presentata al Vinitaly, con in mostra per la prima volta la storia millenaria del vino, dall’Arca di Noè alla stazione spaziale, di fronte l’ingresso principale Cangrande di Casa Coldiretti.

Sempre secondo la ricerca, circa la metà (42%) di chi non rinuncia al vino lo fa regolarmente, con punte del 49% se si considerano gli individui con un elevato livello di istruzione e del 46% degli ultrasessantacinquenni. “Non a caso alla domanda su cosa rappresenti il vino – rileva Coldiretti – la risposta prevalente è che si tratta dell’espressione della cultura nazionale e del territorio, mentre al secondo posto si piazza ‘una fonte di piacere’ e al terzo ‘un modo per stare insieme’”. “Il più gettonato resta il vino rosso, preferito dal 48% dei consumatori – continua Coldiretti – superando il bianco (31%) e gli spumanti (12%), mentre il rosé viene indicato da un 8% e il restante predilige altro. La compagnia privilegiata di consumo del vino è la famiglia, secondo oltre la metà (51%) degli intervistati, mentre un altro 29% lo beve assieme agli amici. C’è poi un 13% – spiega Coldiretti – che predilige il vino quando è assieme al partner. Solo un 6% lo beve da solo. Le mura domestiche risultano dunque il luogo privilegiato di consumo, seguite da ristorante ed enoteche e bar”.

Ma dove comprano il vino gli italiani? Secondo Coldiretti/Centro studi Divulga il luogo di acquisto principale è il supermercato (62%), mentre al secondo posto ci sono le cantine e i negozi aziendali con il 30%, seguite da enoteche, piccoli negozi di alimentari e discount, mentre il web calamita ancora solo un 5% degli ordini. Dalla ricerca emerge infine che al momento dell’acquisto la prima caratteristica che viene presa in considerazione è il territorio di produzione, saldamente davanti al prezzo e al marchio, ma c’è anche chi guarda alla gradazione alcolica e alla certificazione biologica. “Non sorprende dunque che la metà esatta degli italiani (50%) – conclude Coldiretti – preferisca consumare vino della propria regione, rispetto a un 26% che lo sceglie di altre regioni italiane e a un 23% per il quale la provenienza è indifferente”.

La siciliana Al-Cantara è la “Cantina dell’anno-Gran Vinitaly 2023″

La siciliana Al-Cantara è la “Cantina dell’anno-Gran Vinitaly 2023″



La siciliana Al-Cantara è la “Cantina dell’anno-Gran Vinitaly 2023” – askanews.it


La siciliana Al-Cantara è la “Cantina dell’anno-Gran Vinitaly 2023” – askanews.it



















Milano, 2 apr. (askanews) – L’azienda siciliana Al-Cantàra del produttore Pucci Giuffrida, associato a Confagricoltura e presidente della Sezione vitivinicola dell’Unione provinciale agricoltori di Catania, si è aggiudicata il riconoscimento “Cantina dell’anno-Gran Vinitaly 2023”. Lo ha reso noto Confaagricoltura, spiegando che sono otto le etichette di Giuffrida premiate all’edizione “5StarWines” del Vinitaly, la manifestazione in corso da oggi al 5 aprile a Verona.

L’impresa vitivinicola è situata lungo il versante Nord dell’Etna nel territorio di Randazzo (Catania). L’imprenditore si è aggiudicato, tra oltre mille etichette in gara, questo premio assegnato alla cantina che ha totalizzato il miglior risultato nei “parziali”, cioè nella somma dei punteggi raccolti fra i primi tre vini in classifica in almeno due categorie di concorso. Giuffrida, commercialista di professione, è entrato nel mondo del vino meno di vent’anni fa. Classificato al primo posto nella categoria dei rosati “Amuri di fimmina e amuri di matri”, Etna rosato doc (vendemmia 2021) da uve di nerello mascalese. Stesso punteggio per quattro etichette Al-Cantàra: sono gli Etna Bianco Doc Occhi di Ciumi 2021 (carricante e grecanico), Luci Luci 2020 (carricante) e Muddichi di Suli (IGP terre siciliane, 2020). Gli altri vincitori, piazzatisi entro i primi tre posti nelle varie categorie, sono: O’ Scuru o’ scuru (Etna Rosso Doc 2020),’A Nutturna 2021 (IGP bianco da uve di nerello mascalese), Lu veru piaciri (Etna Rosso Doc 2020 da uve di nerello mascalese e cappuccio) e, fra le bollicine dell’Etna, premiato anche Re Befè, spumante Etna Bianco Brut Doc la cui produzione è iniziata appena due anni fa.

Le otto etichette saranno inserite nel “5Star Wines – The Book 2024”, la guida redatta dalla giuria del premio e distribuita in ristoranti, enoteche e a buyer internazionali.

Vino, Oss. Uiv-vinitaly: il vigneto Italia è un asset da 56 mld di euro

Vino, Oss. Uiv-vinitaly: il vigneto Italia è un asset da 56 mld di euro



Vino, Oss. Uiv-vinitaly: il vigneto Italia è un asset da 56 mld di euro – askanews.it


Vino, Oss. Uiv-vinitaly: il vigneto Italia è un asset da 56 mld di euro – askanews.it



















Milano, 2 apr. (askanews) – Il vigneto Italia vale 56,5 miliardi di euro, per un corrispettivo a ettaro di 84mila euro, quattro volte più della media delle superfici agricole. Lo rileva l’analisi dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly con una ricognizione sui valori dei 674mila ettari del vigneto nazionale che da Nord a Sud della Penisola generano un’economia da oltre 30 miliardi di euro l’anno e rappresentano al contempo uno degli investimenti più redditizi in assoluto sul piano fondiario. Con il mercato che risponde con un boom di transazioni, dettate in particolare da fondi e family office interessate soprattutto alle regioni a maggior vocazione enologica e di conseguenza a maggior tasso valoriale, come Alto Adige, Trentino, Veneto, Toscana e Piemonte.

Le quotazioni massime più alte dei filari italiani (a volte sopra il milione di euro per ettaro) si riscontrano in provincia di Bolzano, nella zona di Barolo e Barbaresco, sulle colline di Conegliano e Valdobbiadene e a Montalcino. Si va dai 300-500mila euro a ettaro per la zona di produzione del Trento Doc, la Valpolicella, Bolgheri e la Franciacorta. Stime di poco inferiori per le aree del Prosecco Doc, del Lugana, del Chianti Classico e Montepulciano. Negli ultimi 15 anni, secondo le rilevazioni elaborate dal Crea, la grande maggioranza delle denominazioni ha incrementato le proprie punte di valore: si va da Montalcino (+63%) a Valdobbiadene (+16%), da areali nel bolzanino come Caldaro (+75%) o Canelli nell’astigiano (+58%) fino al Collio (+50%), all’Etna (+57%), ai filari montani della Valle d’Aosta (+114%). L’alto valore medio a ettaro (dato dalla presenza di ampi territori vocati a produzioni di successo, come Prosecco, Valpolicella, Lugana, Pinot grigio, Valdadige) associato all’estensione del vigneto (100mila ettari circa), pone il Veneto in testa alla classifica generale dei valori fondiari. “Il vigneto Italia è ormai un brand globale specie nei suoi territori più vocati, e questo è un elemento di forza a cui gli investitori non possono sottrarsi” ha dichiarato il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi, aggiungendo che “notiamo come in genere l’ingresso di fondi internazionali o di famiglie facoltose nelle aree simbolo della viticoltura italiana sia in primo luogo una questione di prestigio, poi certamente un bene rifugio o un elemento di diversificazione degli asset”. “Ma alla base c’è la consapevolezza di investire sul valore nel senso più etimologico del termine, più che di aderire a un progetto remunerativo nel breve-medio periodo con il solo valore della produzione” ha proseguito Frescobaldi, concludendo “in Italia si assiste a questo e non è un caso se Bernard Arnault, presidente del gruppo Lvmh, ha recentemente acquistato Casa degli Atellani di Milano, vigna di Leonardo compresa”.

Per l’ad di Veronafiere, Maurizio Danese “il vino italiano è un capitale strategico del Paese e Vinitaly lo ha ribadito con un rapporto realizzato dall’Osservatorio assieme a Prometeia con i nuovi numeri di una filiera da 31,5 miliardi di euro l’anno”. Il settore, che vanta la miglior bilancia commerciale tra tutti i comparti del made in Italy tradizionale, ha una propensione all’export doppia rispetto all’agroalimentare e questo ha un peso anche sul valore fondiario di un prodotto sempre più globale, sempre più riconosciuto come bandiera dell’Italian style” ha precisato, evidenziando che “non è un caso se per il Cbre, leader mondiale nella consulenza nel settore real estate, il volume degli investimenti nel vigneto tricolore è segnalato in crescita in tripla cifra nell’ultimo biennio”. Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, inoltre, la viticoltura in Italia costituisce da sempre un baluardo a difesa del paesaggio: nonostante la crescita della viticoltura in pianura, tutt’oggi poco più della metà dei vigneti nazionali si colloca sopra i 300 metri di quota, con il 42% in collina (301-700 metri) e il 9% in montagna (sopra i 700 metri). Montagna che, in alcuni areali come Valle d’Aosta e Liguria, è il luogo di maggiore presenza della viticoltura con quote superiori al 60%, ma che raggiunge incidenze ragguardevoli (pari o superiori al 30%) anche in altre regioni, come Campania, Basilicata, Calabria, Molise e Piemonte. In totale sono 62mila gli ettari vitati in montagna, dato destinato a crescere in futuro per via dell’innalzamento delle temperature medie. Viticolture prevalentemente di collina (281 mila gli ettari complessivi) sono quelle abruzzese (96%), umbra (89%), marchigiana (85%) e toscana (81%), a cui si aggiungono le produzioni di alta collina in provincia di Bolzano (86%) e Trento (40%). Prevalenza di viticoltura pianeggiante in Veneto, Emilia-Romagna, Puglia, Sicilia e Friuli Venezia Giulia.

Lenovo lancia nuova gamma di laptop Yoga: leggeri ed efficienti

Lenovo lancia nuova gamma di laptop Yoga: leggeri ed efficienti



Lenovo lancia nuova gamma di laptop Yoga: leggeri ed efficienti – askanews.it


Lenovo lancia nuova gamma di laptop Yoga: leggeri ed efficienti – askanews.it




















Milano, 2 apr. (askanews) – Lenovo ha presentato la nuova generazione di laptop Windows 11 Yoga che offre prestazioni potenziate, versatilità e mobilità in un design elegante e leggero, e che sono stati pensati per i content creator. La serie Yoga è un ecosistema di device che guarda alla sostenibilità che include i seguenti modelli: Lenovo Yoga Pro 9i, il laptop più rappresentativo della nuova gamma, disponibile in due dimensioni dello schermo (14,5″ e 16″, gen 8), una soluzione ingegneristica innovativa con funzionalità migliorate come Lenovo X Power, display PureSight Pro e una gamma di funzionalità nuove e aggiornate.

Il sottile, leggero ed elegante Yoga Slim 7 (14,5″, 8) “offre agli utenti maggiore potenza, portabilità una durata della batteria migliore che mai”. “Ideale per i creatori di contenuti multi-tasking”, Yoga Pro 7 (14,5″, 8) e Yoga Pro 7i (14,5″, 8) offrono entrambi prestazioni avanzate in un design elegante. Comfort e design all’avanguardia in un laptop convertibile 2-in-1 “particolarmente versatile”, lo Yoga 7 (disponibile con schermo da 14″ e 16″, gen 8) vuole offrire massima flessibilità. Il rinnovato Yoga Slim 6 (14″, 8), infine, è disponibile con i nuovi processori AMD Ryzen 7000, per prestazioni ed efficienza in un dispositivo super sottile. Dotata di Windows 11, questa generazione di laptop Yoga vanta miglioramenti apportati a Lenovo X Power che spinge le prestazioni del PC al massimo dentro uno chassis sottile, agli aggiornamenti nei display con tecnologia PureSight e alla Premium Suite: una suite di nuove e aggiornate funzionalità, a cui si aggiunge la tastiera Yoga con copritasti piatti più grandi progettati per il comfort e l’efficienza durante la digitazione.

“In uno scenario in cui si afferma sempre di più l’ambiente ibrido, i content creator hanno l’esigenza di creare sempre e ovunque, anche in movimento, dalla realizzazione di video alla progettazione di grafica”, ha commentato Jun Ouyang, Vice President and General Manager of the Consumer Business Segment, Intelligent Devices Group, Lenovo. “I nuovi laptop premium Yoga Pro di Lenovo sono realizzati per questa generazione. Combinano prestazioni e portabilità, come il nuovo incredibile display mini-LED PureSight Pro e una tastiera rinnovata, per dare agli utenti un’esperienza d’uso di assoluta eccellenza”. Progettata per offrire un’esperienza premium, la linea Yoga Pro è la più potente della gamma di laptop Yoga nel formato laptop tradizionale. Offrendo le massime prestazioni senza rinunciare alla portabilità, la linea Yoga Pro consente agli utenti di creare e consumare contenuti ovunque e ogni volta che ne hanno bisogno. Questa generazione dispone di una versione aggiornata di Lenovo X Power, un set di funzionalità hardware e software che lavorano insieme per un’esperienza creativa più rapida e fluida.

Lenovo X Power combinato con le schede grafiche GPU NVIDIA GeForce RTX serie 40 e le funzionalità di IA per migliorare le prestazioni e la stabilità, consentono ai content creator di utilizzare con sicurezza le più esigenti applicazioni di rendering. Inoltre, i nuovi display mini-LED PureSight Pro disponibili su Yoga Pro 9i (14,5″ e 16″, 8) offrono un’esperienza ancora più nitida e realistica, con una precisione del colore senza precedenti. L’inclusione dello spazio di colore DCI-P3 al 100% e Adobe RGB al 100% permette di coprire una gamma di colori molto più ampia e immagini più vivaci, mentre l’opzione Mini LED offre ben 1200 nit, consentendo ai content creator di lavorare comodamente in quasi tutti gli ambienti, interni ed esterni. Aggiornata e disponibile anche in Yoga Pro 9i (14,5″ e 16″, 8), Yoga Pro 7 (14,5″, 8), Yoga Pro 7i (14,5″, 8) e Yoga Slim 7 (14,5″, 8), è la nuova Lenovo Premium Suite4, una serie di funzionalità hardware nuove e aggiornate progettate per migliorare l’esperienza con i laptop Yoga. I laptop con Lenovo Premium Suite4 integrano quattro microfoni per una migliore esperienza durante le videocall, quattro altoparlanti con riduzione del rumore, ventole più silenziose e un trackpad più grande per una interazione più semplice con i contenuti e una migliore efficienza complessiva.

Tutti i laptop Yoga sono dotati di Lenovo AI Engine+, che offre agli utenti maggiore rapidità in termini di prestazioni, con la possibilità di gestione intelligente delle necessità di alimentazione o ricarica in base a ciò che stanno facendo con il proprio dispositivo. Anche Lenovo AI Engine+ include Lenovo Intelligent Sense e Integrated Security, per mantenere le prestazioni fluide, senza interruzioni e dare maggiore protezione all’utente. Il prodotto di punta della nuova gamma è Yoga Pro 9i. Realizzato per i content creator più esigenti, Yoga Pro 9i di ottava generazione viene fornito con Windows 11 e processori mobile Intel Core fino alla tredicesima generazione, una soluzione GPU per laptop NVIDIA RTX 4070, insieme a una maggiore capacità termica per fornire agli utenti un laptop potente. Che si tratti di modificare o eseguire il rendering di video, eseguire un’intensa modellazione 3D o progettare grafica, i creator possono aspettarsi un’esperienza fluida e senza stress. Disponibile in due colori, Tidal Teal e Storm Grey, Yoga Pro 9i offre anche un display PureSight Pro3 in entrambi gli schermi da 14,5 pollici e 16 pollici. Con il modello da 16 pollici con risoluzione fino a 3,2 K, luminosità di 1200 nit, frequenza di aggiornamento a 165 Hz, una tripla gamma di colori di 100% DCI-P3, 100% sRGB e 100% Adobe RGB, immagini nitide, uniformi e realistiche che attirano l’attenzione di chi vuole creare contneuti di grande qualità. Le funzionalità nuove e aggiornate di Lenovo Premium Suite4 offrono agli utenti un’esperienza Yoga Pro 9i migliorata, sia che si tratti della disponibilità di quattro microfoni con cancellazione del rumore in modo che gli utenti possano essere online ovunque o delle ventole più silenziose per ridurre la rumorosità. Unire il comfort alla produttività è possibile anche con la nuova tastiera Yoga da 1,5 mm, con una capsula di rivestimento da 0,3 mm che dona facilità d’uso e comfort, e il trackpad più grande per una maggiore efficienza nell’interazione con i contenuti. È dotato di webcam da 5MP per videochiamate con immagini di alta qualità. Costruito con il 50% di plastica riciclata post-consumo nella tastiera e il 50% di alluminio riciclato nella cover inferiore, sia Yoga Pro 9i (16″, 8) che Yoga Pro 9i (14,5′, 8) sono classificati ENERGY STAR® ed EPEAT® Gold Registered. Nella confezione viene utilizzata carta FSC al 100% ed entrambi i dispositivi vengono spediti con un cuscino di imballaggio contenente il 90% di plastica riciclata.

Appalti, Schlein: con gli edili contro il nuovo Codice

Appalti, Schlein: con gli edili contro il nuovo Codice



Appalti, Schlein: con gli edili contro il nuovo Codice – askanews.it


Appalti, Schlein: con gli edili contro il nuovo Codice – askanews.it




















Milano, 1 apr. (askanews) – “Dobbiamo stare al fianco della lotta degli edili” contro le modifiche “vergognose” al codice degli appalti volute dal governo, “non arretreremo di un millimetro mentro loro alzano le soglie per gli affidamenti e per non fare le gare europee”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, durante una iniziativa del partito a Modena.

“Non è accettabile la logica degli appalti a cascata, dobbiamo tenere alti i presidi di legalità e rispetto delle regole”, ha assicurato la leader del Pd. E poi ha raccolto l’invito di Bonaccini a una mobilitazione per la sanità pubblica, contro “il disegno di privatizzazione” perseguito a suo dire dalla destra: “Sono battaglie da fare sia nelle istituzioni che nelle strade e nelle piazze: faremo le barricate contro la privatizzazione della sanità”, ha concluso Schlein.