Microsoft, anche l’Antitrust Uk si schiera contro takeover Activision
Microsoft, anche l’Antitrust Uk si schiera contro takeover ActivisionRoma, 8 feb. (askanews) – Anche dall’Antitrust della Gran Bretagna è arrivato un parere negativo sul piano di mega acquisizione di Microsoft del gruppo di videogiochi Activision Blizzard. Una operazione da 75 miliardi di dollari, che secondo la Competition and Markets Authority metterebbe a repentaglio la competizione in questo cruciale segmento dell’intrattenimento. Valutazioni analoghe erano state effettuate in precedenza dalla US Federal and Trade Commission.
Nel suo parere preliminare, l’autorità rileva che l’acquisizione “potrebbe alterare il futuro dei videogiochi, danneggiando potenzialmente i gamer Uk, in particolare quelli che non possono permettersi o non vogliono acquistare una consolle o un Pc da videogiochi costoso”.
Ne farebbe le spese soprattutto la cruciale concorrenza tra la Xbox di Microsoft e la PlayStation di Sony. Secondo l’Amc Microsoft avrebbe forti incentivi a rendere i titoli più popolari, come Call of Duty esclusivamente disponibili sulla Xbox, danneggiando i sistemi rivali.
Ora Microsoft avrà la possibilità di offrire dei provvedimenti per rimediare ai problemi messi in rilievo, prima che l’Amc giunga a un verdetto finale il prossimo aprile, ma dovrà presentarli per il vaglio entro il 22 febbraio.
Intanto, in una intervista pubblicata sul Financial Times poco prima che arrivasse il parere, l’amministratore delegato di Activision, Bobby Kotick, evidentemente fiutando il responso negativo, ha lanciato accuse a più parti contro il mancato via libera. Secondo il manager, Londra rischia di veder svanire un’opportunità di attrarre investimenti e migliaia di posti di lavoro.
Oltre a lanciare sospetti di “sabotaggio” su Sony, Kotick se la prende con gli quelli che definisce “ideologi”, che avrebbero preso il sopravvento nelle autorità di vigilanza sulla concorrenza delle maggiori economie avanzate. Secondo il numero di uno di Activision sarebbe l’Antitrust europeo, paradossalmente, quello che ha mostrato “una maggiore sensibilità su quali siano i rischi per l’economia da una prospettiva macro”.
Se Microsoft riuscisse a portare avanti l’operazione si tratterebbe della più grande acquisizione mai effettuata per il gruppo di software e creerebbe il terzo maggior player globale sui videogiochi, alle spalle della cinese Tencent e della giapponese Sony.
E poi il manager ha attaccato il governo. Il premier Rishi Sunak “è sveglio e capisce gli affari – ha detto – ma non sembra probabile che ci sia alcuna visione concreta nella leadership per perseguire questo tipo di opportunità. Sembra un po’ un governo fragile”.
Uno degli aspetti chiave della transazione è rappresentato dall’impegno di Microsoft a mantenere la disponibilità di titoli molto gettonati (come Call of Duty) anche su PlayStation e le consolle rivali. Ma su questo il gruppo giapponese ha accusato la rivale e di impegni “fuorvianti” con le autorità, affermando che Microsoft era pronta a vincolarsi solo su base temporanea.
Secondo il capo di Activision Sony avrebbe smesso di collaborare con Microsoft ed è su questa base che parla di “sabotaggi”. Interpellata sulla questione dal quotidiano, la società giapponese ha risposto di essere in contatto con Microsoft e di non avere altri commenti al riguardo. Negli scambi di iniziali sul Nasdaq il titolo Microsoft guadagna il 3,13% a 275,7 dollari. Sul Nyse Activision cade del 2,62% a 73,62 dollari.