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Tag: Sanremo 2023

Osp. Bambino Gesù, asportato tumore di 2 kg da fegato bimba 10 mesi

Osp. Bambino Gesù, asportato tumore di 2 kg da fegato bimba 10 mesi




Osp. Bambino Gesù, asportato tumore di 2 kg da fegato bimba 10 mesi – askanews.it


Osp. Bambino Gesù, asportato tumore di 2 kg da fegato bimba 10 mesi – askanews.it



















Roma, 31 mar. (askanews) – Complesso intervento di oltre 6 ore allìOspedale Bambinio Gesù per rimuovere un grosso amartoma mesenchimale dal fegato di una lattante. La bimba sta bene e ha ripreso a crescere regolarmente Quando è stata rimossa, la massa tumorale ammontava a quasi 2 kg, circa un quarto del peso corporeo della piccola. L’intervento è stato eseguito con successo dall’équipe del prof. Marco Spada, responsabile di Chirurgia Epato-Bilio Pancreatica e dei trapianti di fegato e rene dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Oggi la bimba, che ha compiuto un anno da poco, sta bene, si alimenta senza problemi e ha ripreso a crescere regolarmente.

Sono stati i genitori allarmati a portare la bimba al Pronto Soccorso del Bambino Gesù. A confronto con il fratellino gemello, mostrava un rigonfiamento dell’addome e inappetenza. L’ecografia subito eseguita ha mostrato una grossa lesione a contenuto liquido nel fegato. La bimba è stata sottoposta a una valutazione multidisciplinare che ha coinvolto epatologi, anestesisti-rianimatori, radiologi, oncologi e anatomopatologi. L’esito è stata la conferma della presenza di una neoplasia del fegato, di più di 13 cm di diametro, che occupava interamente la parte destra e centrale del fegato, comprimendone la porzione sinistra. Il tumore schiacciava e costringeva gli altri organi circostanti (stomaco, pancreas, intestino, rene destro) a una dislocazione dalla sede originaria. Le caratteristiche radiologiche della lesione facevano sospettare che si trattasse di un amartoma mesenchimale. L’amartoma mesenchimale è un tumore benigno che deriva dalla crescita anomala delle cellule del fegato di origine mesenchimale. Il termine amartoma deriva dalla parola greca che significa “errore”. Le cellule che compongono l’amartoma sono normali, ma crescono in modo disorganizzato. Sebbene raro in assoluto, è il secondo tumore in ordine di frequenza che può svilupparsi nel fegato in età pediatrica, soprattutto nei primi due anni di vita. In considerazione delle dimensioni, della localizzazione e della sua prevalente componente liquida, una biopsia della lesione non avrebbe consentito in sicurezza e con certezza di confermare la natura benigna del tumore e di escludere che la neoplasia non fosse invece un sarcoma embrionale indifferenziato, tumore maligno che può presentarsi sempre in età periartica con caratteristiche radiologiche simili a quelle dell’amartoma mesenchimale. Per questo motivo era necessario procedere con la sua asportazione chirurgica. Utilizzando un sofisticato software di elaborazione delle immagini TAC è stato costruito un modello tridimensionale del fegato per valutarne le dimensioni e i rapporti del tumore con la parte sana dell’organo e i suoi vasi sanguigni. Il modello ha reso evidente che l’asportazione del tumore avrebbe lasciato una quantità insufficiente di fegato sano la quale, nonostante le capacità di rigenerazione delle cellule epatiche, non avrebbe garantito il buon funzionamento dell’organo dopo l’operazione. L’equipe del prof. Spada ha quindi deciso di adottare una strategia che permette di ottenere in poche settimane l’aumento del volume del fegato sano, destinato a rimanere dopo l’asportazione del tumore. Questa metodica di radiologia endovascolare, denominata embolizzazione portale, che è più spesso utilizzata nei pazienti adulti, consiste nel bloccare l’afflusso di sangue verso la parte di fegato occupata dal tumore e deviare tutto il flusso sanguigno della vena porta verso la parte sana del fegato. A distanza di 4 settimane dall’embolizzazione portale, effettuata dai radiologi interventisti dell’Ospedale della Santa Sede, una nuova TAC con ricostruzione 3D ha confermato che il fegato sano era raddoppiato, passando da un volume stimato di 80 a 120 ml, favorendo le condizioni per effettuare l’intervento. La bimba è stata così sottoposta alla resezione del tumore, che ha comportato l’asportazione di gran parte del fegato, ad eccezione della porzione laterale sinistra sana. In pratica sono stati asportati 6 degli 8 segmenti (porzioni) che costituiscono il fegato. Il peso della massa asportata era di quasi 2 kg, rispetto agli 8,5 kg di peso della bambina. L’operazione è durata oltre 6 ore e una volta terminata la piccola è stata trasferita in terapia intensiva.

Pnrr, Conte: mano tesa al paese intero, opportunità da non sprecare

Pnrr, Conte: mano tesa al paese intero, opportunità da non sprecare



Pnrr, Conte: mano tesa al paese intero, opportunità da non sprecare – askanews.it


Pnrr, Conte: mano tesa al paese intero, opportunità da non sprecare – askanews.it




















Trieste, 31 mar. (askanews) – “Sul Pnrr mano tesa al Paese intero, è una opportunità troppo grande che non possiamo sprecare”. Così il presidente del M5S Giuseppe Conte, a margine di un incontro elettorale a Trieste.

“Ci sono ragioni politiche e pragmatiche ma anche morali. C’è stato un investimento di grande fiducia da parte dell’Europa, non possiamo lasciare che vadano sprecate risorse destinate a rilanciare il nostro Paese dopo tantissima sofferenza – ha detto Conte -. Lo dobbiamo a chi non c’è più, lo dobbiamo a chi è sopravvissuto e piange i suoi morti, lo dobbiamo all’Europa che ha voluto operare una svolta solidaristica, lo dobbiamo – ha precisato – a noi stessi perchè abbiamo l’opportunità di non essere più fanalino di coda in Europa. E per questo ora il M5S tende la mano e speriamo lo facciano tutte le forze politiche, sociali e tutte le autorità istituzionali dei vari livelli anche territoriali perchè questo Pnrr sia realizzato sino all’ultimo progetto”.

Turismo, Santanchè incontra Segretario Generale UNWTO

Turismo, Santanchè incontra Segretario Generale UNWTO



Turismo, Santanchè incontra Segretario Generale UNWTO – askanews.it


Turismo, Santanchè incontra Segretario Generale UNWTO – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – Il Ministro del turismo Daniela Santanchè ha incontrato il Segretario Generale dell’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (UNWTO) Zurab Pololikasvhili, in visita istituzionale in Italia.

L’incontrò è stato occasione per rafforzare la cooperazione tra l’Italia e l’Unwto, anche in vista dei diversi eventi che avranno luogo nei prossimi anni, come il Giubileo 2025 o le Olimpiadi Milano Cortina 2026. Centrale nella collaborazione sarà il tema della formazione, ampiamente trattato nel corso del colloquio anche con riferimento alla possibilità di sviluppare sinergie nella realizzazione di una Scuola di Alta Formazione per il Turismo in Italia. Una sfida, quella della massima professionalizzazione nel turismo, che come ha più volte sottolineato il ministro Santanchè “avrebbe significative ricadute anche in termini occupazionali per i giovani”. Il Ministro Santanchè ha ringraziato “il Segretario Generale Pololikasvhili per l’amicizia ed il sostegno che ha dimostrato all’Italia nei momenti più duri in cui la nostra industria turistica è stata per prima colpita dalla pandemia e per l’impegno a sostegno della ripresa del turismo a livello globale. Come Nazione fondatrice – ha proseguito il Ministro- vogliamo continuare a collaborare con l’Organizzazione Mondiale del Turismo per rendere la nostra industria sempre più forte, sostenibile, innovativa ed inclusiva e per far sì che il turismo contribuisca sempre di più allo sviluppo delle nazioni e rappresenti un reale veicolo di crescita personale, professionale e sociale, in particolare per giovani e donne”.

Un anno dalla liberazione, Zelensky: non perdoneremo mai i crimini di Bucha

Un anno dalla liberazione, Zelensky: non perdoneremo mai i crimini di Bucha



Un anno dalla liberazione, Zelensky: non perdoneremo mai i crimini di Bucha – askanews.it


Un anno dalla liberazione, Zelensky: non perdoneremo mai i crimini di Bucha – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – “Non perdoneremo mai” chi ha commesso i crimini di Bucha, ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo account Telegram, in occasione dell’anniversario della liberazione del sobborgo di Kiev occupato dalle forze russe subito dopo l’invasione dell’Ucraina. “Bucha. 33 giorni di occupazione. Più di 1.400 morti, di cui 37 bambini. Più di 175 persone sono state trovate in fosse comuni e camere di tortura. 9.000 crimini di guerra russi. 365 giorni da quando è di nuovo una città ucraina libera. Un simbolo delle atrocità dell’esercito del paese occupante. Non perdoneremo mai. Puniremo ogni autore” di quei crimini, dice Zelensky nel suo messaggio.

A un anno dalla liberazione di Bucha, il sindaco del sobborgo di Kiev diventato simbolo delle atrocità compiute dalle forze russe, ha detto che è ora di chiudere la ferita e concentrarsi sulla ricostruzione. “C’è un incredibile desiderio di non permettere che ci siano ricordi visivi di quello che hanno fatto ir russi, di quello che si sono lasciati dietro”, ha dichiarato Anatoliy Fedoruk, riportato dal Guardian. La ricostruzione procede, “come in un vivace formicaio”. Bucha è anche “un simbolo del fatto che l’Ucraina sarà in grado di vincere questa guerra”, aveva detto il presidente Volodymyr Zelensky. Le autorità ucraine stimano a 1.137 il numero delle vittime civili nelle aree della regione di Kiev liberate un anno fa, di queste 461 uccise solo a Bucha.

Consiglio Regione Lombardia, proposta istituzione commissione Pnrr

Consiglio Regione Lombardia, proposta istituzione commissione Pnrr



Consiglio Regione Lombardia, proposta istituzione commissione Pnrr – askanews.it


Consiglio Regione Lombardia, proposta istituzione commissione Pnrr – askanews.it



















Milano, 31 mar. (askanews) – Il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Federico Romani, ha convocato l’assemblea per martedì 4 aprile alle ore 10 per discutere e approvare la proposta istitutiva delle Commissioni consiliari per la nuova legislatura deliberata dall’Ufficio di Presidenza. Tra le cinque Commissioni speciali proposte una è dedicata a Pnrr, monitoraggio sull’utilizzo dei fondi europei ed efficacia dei bandi regionali.

Le altre sono: Antimafia, anticorruzione, trasparenza ed educazione alla legalità; Autonomia e riordino autonomie locali; Situazione carceraria in Lombardia; Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine e rapporti tra Lombardia e Confederazione Svizzera. Relatore della delibera che istituisce le Commissioni consiliari permanenti della XII° legislatura sarà il vice presidente del Consiglio Giacomo Cosentino Basaglia, mentre per le delibere istitutive delle Commissioni Speciali la funzione di relatore sarà svolta dal Consigliere Segretario Jacopo Scandella.

In conclusione di seduta, l’ordine del giorno prevede anche la nomina di due Consiglieri nella Rete multidisciplinare di supporto e tutela delle vittime di reato e la nomina di tre esperti sanitari in materia di termalismo quali componenti dell’Osservatorio sul termalismo lombardo.

Sea: nel 2022 torna in utile per 182 mln, traffico passeggeri +108%

Sea: nel 2022 torna in utile per 182 mln, traffico passeggeri +108%



Sea: nel 2022 torna in utile per 182 mln, traffico passeggeri +108% – askanews.it


Sea: nel 2022 torna in utile per 182 mln, traffico passeggeri +108% – askanews.it




















Milano, 31 mar. (askanews) – Il gruppo Sea, che gestisce gli scali milanesi di Linate e Malpensa, ha chiuso il 2022 tornando all’utile per 182,5 milioni dalla perdita netta di 75,1 milioni del 2021. Nel corso dell’anno, Sea ha servito 28,9 milioni di passeggeri, in aumento del 108% (82% del traffico pre-Covid).

In linea con quanto accaduto a livello europeo, il traffico passeggeri dei due scali è cresciuto a partire dal mese di marzo raggiungendo i valori massimi nei mesi di luglio, agosto e settembre con oltre 3 milioni di passeggeri al mese, recuperando nella summer season (da aprile a ottobre) l’89% del traffico 2019. In particolare, Malpensa ha gestito 21,2 milioni di passeggeri (pari al 74% rispetto all’esercizio 2019), in crescita del 122% rispetto al 2021; Linate 7,7 milioni di passeggeri (+17% rispetto al traffico operato nel 2019 – anno nel quale il terminal è stato inattivo per 3 mesi), in crescita del 78% rispetto al 2021. La merce trasportata, invece, è stata di 717 mila tonnellate, in riduzione del 3%. Nel 2022, i ricavi della gestione sono più che raddoppiati (+126%) a 734,8 milioni (325,2 mln nel 2021). I ricavi comprendono contributi pubblici da Stato e Regione Lombardia per complessivi 144,1 milioni, a parziale compensazione perdite economiche ascrivibili alla pandemia. Al netto di tali contributi, i ricavi sono stati pari a 590,7 milioni. L’ebitda è balzato a 290,2 milioni (31,7 mln nel 2021).

Da Lombardia altri 9,4 mln per investimenti su energia o extrcosti

Da Lombardia altri 9,4 mln per investimenti su energia o extrcosti



Da Lombardia altri 9,4 mln per investimenti su energia o extrcosti – askanews.it


Da Lombardia altri 9,4 mln per investimenti su energia o extrcosti – askanews.it



















Milano, 31 mar. (askanews) – Regione Lombardia ha approvato il secondo provvedimento di concessione del fondo ‘Confidiamo nella ripresa – Energia’ che offre alle imprese una liquidità di 9.397.000 euro per progetti di efficientamento energetico/autoproduzione o sostegno sotto forma di capitale circolante, anche per il pagamento dei maggiori costi energetici. Lo strumento è ancora aperto e disponibile.

“Si tratta – ha precisato in una nota il presidente Attilio Fontana – di uno strumento per sostenere le Pmi favorendo l’accesso alla liquidità così da fronteggiare l’aumento dei costi gestionali e produttivi e incentivare gli investimenti. Grazie all’impegno di Regione Lombardia e alla proficua collaborazione con il sistema dei Confidi lombardo, ad oggi, oltre 500 imprese, hanno ricevuto un importante sostegno”. La misura è rivolta a tutte le Pmi lombarde, iscritte al Registro delle Imprese e con almeno una sede legale o operativa attiva in Lombardia alla data di presentazione della domanda. L’agevolazione si compone di un finanziamento a medio termine a valere sulle risorse dei Confidi soggetti finanziatori; una garanzia regionale gratuita che assiste il finanziamento e un contributo a fondo perduto pari al 10% del valore del finanziamento, la cui erogazione è subordinata alla restituzione del finanziamento ricevuto. La garanzia regionale sui finanziamenti concessi dai Confidi ai soggetti beneficiari è a titolo gratuito e copre fino al 100% dell’importo del singolo finanziamento nel limite massimo di 20.000 euro.

“Come Regione – ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi – continuiamo a fare tutto il possibile a nostra disposizione per sostenere il fabbisogno di liquidità delle imprese lombarde, oggi una delle maggiori necessità. Anche attraverso questa misura garantita da Regione e grazie alla partecipazione dei Confidi, abbiamo voluto ribadire l’importanza del sano rapporto tra pubblico e privato, che da sempre fa grande la Lombardia”.

Il Papa domani sarà dimesso domani dall’ospedale Gemelli

Il Papa domani sarà dimesso domani dall’ospedale Gemelli



Il Papa domani sarà dimesso domani dall’ospedale Gemelli – askanews.it


Il Papa domani sarà dimesso domani dall’ospedale Gemelli – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – “Il rientro a casa Santa Marta” di Papa Francesco “è previsto nella giornata di domani, all’esito dei risultati degli ultimi accertamenti di questa mattina”. Lo fa sapere il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.

“La giornata di ieri” di Papa Francesco all’ospedale Gemelli di Roma “è trascorsa bene, con un normale decorso clinico. Nella serata Papa Francesco ha cenato, mangiando la pizza, insieme a quanti lo assistono in questi giorni di degenza ospedaliera: con il Santo Padre erano presenti i medici, gli infermieri, gli assistenti ed il personale della Gendarmeria. Questa mattina dopo aver fatto colazione, ha letto alcuni quotidiani ed ha ripreso il lavoro”.

Huawei, fatturato 2022 a rilento e utili a picco con sanzioni Usa

Huawei, fatturato 2022 a rilento e utili a picco con sanzioni Usa



Huawei, fatturato 2022 a rilento e utili a picco con sanzioni Usa – askanews.it


Huawei, fatturato 2022 a rilento e utili a picco con sanzioni Usa – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – Il gigante dell’elettronica cinese Huawei ha chiuso il 2022 con un crollo degli utili e una crescita risicata del fatturato. Risultati che risentono di “un contesto impegnativo e di fattori non di mercato che hanno continuato a pesare sulle attività”, afferma il presidente di turno Eric Xu, nel comunicato Sul rapporto annuale pubblicato oggi dal gruppo.

La società risente infatti degli effetti di diverse sanzioni imposte dagli Usa su una molteplicità di prodotti di telecomunicazioni cinesi, assieme alle restrizioni che Pechino ha mantenuto per tutto il 2022 a motivo del Covid. Lo scorso anno il fatturato totale ha raggiunto 642.338 miliardi di yuan, equivalenti a 92,4 miliardi di dollari, a fronte di 636.807 miliardi realizzati da Huawei del 2021.

L’utile operativo è crollato a 42,2 miliardi di yuan, da 121,4 miliardi di un anno prima, l’utile netto è caduto a 35,6 miliardi, da 113,7 miliardi un anno prima. I margini operativi sono scesi al 6,6%, dal 19,1% del 2021. Va ricordato che i risultati del 2021 erano all’opposto stati gonfiati dai mutamenti dei consumi sempre collegati alle restrizioni imposte per il Covid. Il gruppo cinese rivendica che sta portando avanti un energico piano di investimenti e che il 2023 sarà cruciale per lo sviluppo.

Dramma Myanmar, 2° Paese al mondo più colpito da disastri climatici

Dramma Myanmar, 2° Paese al mondo più colpito da disastri climatici



Dramma Myanmar, 2° Paese al mondo più colpito da disastri climatici – askanews.it


Dramma Myanmar, 2° Paese al mondo più colpito da disastri climatici – askanews.it



















Roma, 31 mar. (askanews) – Temperature estreme, cicloni, allagamenti, frane, incendi. E quindi morte, fame e mancanza d’acqua, povertà, epidemie e migrazioni. Il Myanmar è il secondo Paese al mondo più soggetto a eventi meteorologici estremi legati ai cambiamenti climatici, mentre gli effetti di questi ultimi si sommano alle conseguenze di instabilità politica e scontri armati, alla crisi economica, agli effetti della pandemia di COVID-19. Nel mondo negli ultimi 20 anni si sono susseguiti 11mila disastri climatici che hanno provocato la morte di oltre 475mila persone e a pagarne le conseguenze più gravi sono tuttora i Paesi poveri e più vulnerabili, ancora oggi impreparati ad affrontare e reagire a tali catastrofi.

L’impatto del cambiamento climatico sull’ambiente e sulla popolazione del Myanmar è raccontato dalla mostra fotografica ‘semi di speranza. Voci e volti dal Myanmar’ di Gianfranco Ferraro, con la curatela di Sandro Iovine, inaugurata venerdì 31 marzo e visitabile sino al 1° maggio al Palazzo Ex Ateneo, in piazza Giuliano, a Bergamo. L’esposizione rientra nel calendario delle iniziative Bergamo-Brescia Capitale italiana della cultura e ha ottenuto il patrocinio dell’AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. All’inaugurazione, oltre al fotografo Gianfranco Ferraro, il curatore Sandro Iovine, la presidente di CESVI Gloria Zavatta, Massimo Pasquali per AICS, Sylvie Wabbes Candotti Resilience Advisor, Strategic Advocacy team, Emergency and Resilience Office di FAO, il sindaco Giorgio Gori per il Comune di Bergamo. La mostra non racconta un problema “lontano”, ma un allarme che riguarda tutto il pianeta. ‘Negli ultimi anni anche il nostro lato del mondo ha sofferto gli effetti reali dell’emergenza climatica: i fiumi si sono prosciugati, i ghiacciai si sono sciolti, gli incendi hanno distrutto boschi e campi, mentre trombe d’aria, piogge e grandinate hanno causato danni a strutture e ambienti. Di fronte alla consapevolezza che il pianeta sia ‘un’unica casa da preservare’, va ricordato che sono sempre i più poveri a subire le conseguenze più devastanti’, ha dichiarato Gloria Zavatta presidente di Fondazione CESVI.

In Italia nel solo 2022 gli eventi climatici estremi sono stati 310, il 55% in più in un anno, con un bilancio di almeno 29 morti. L’aumento più significativo ha riguardato siccità, grandinate, trombe d’aria e alluvioni. ‘Da quasi 40 anni ci occupiamo di emergenza climatica in tutto il mondo, in questo momento abbiamo attivi progetti di sostegno alle popolazioni colpite dagli effetti del cambiamento climatico in diversi Paesi, tra cui il Myanmar. Nell’area del Corno d’Africa, in Etiopia, Somalia e Kenya, colpite da estrema siccità e forte insicurezza alimentare, supportiamo mamme e bambini con programmi nutrizionali, agricoltori e allevatori attraverso formazione su pratiche sostenibili ed efficienti di agricoltura e allevamento. In Zimbabwe interveniamo con progetti agricoli innovativi e sostenibili per garantire un corretto ed efficiente sfruttamento del terreno e offrire alle popolazioni autosufficienza e guadagno dalle proprie colture. In Pakistan, vessato dalle alluvioni, siamo presenti con interventi di preparazione alle calamità e di emergenza legati a igiene e salute’, ha aggiunto Zavatta. ‘Il cambiamento climatico, con i suoi effetti di breve e lungo termine che si stanno manifestando con una potente accelerazione nel corso degli anni, si è imposto prepotentemente alla riflessione internazionale, concretizzatasi nel programma d’azione dell’Agenda 2030. L’azione dell’AICS è tesa a sostenere i Paesi partner nella riduzione della vulnerabilità dei loro sistemi umani e naturali agli impatti del cambiamento climatico, migliorandone la capacità di adattamento e riducendo la loro esposizione ai rischi derivanti dai fattori climatici’, ha dichiarato Massimo Pasquali, referente AICS per i progetti promossi in Myanmar.

‘In relazione a questo quadro di riferimento generale, l’Agenzia realizza iniziative di cooperazione allo sviluppo in partenariato con le Organizzazioni della Società Civile secondo il principio di sussidiarietà sancito nella legge istitutiva. ‘S.A.F.E. C.R.O.P.S.’, promosso da CESVI con il contributo dell’AICS, Bando 2018, interviene in un’area, la Dry Zone, dove si manifestano gli effetti dei cambiamenti climatici e dove si vuole rafforzare e migliorare la produzione agricola delle filiere di sesamo, arachide e fagiolo attraverso tecniche di produzione certificata (GAP), per favorire la commercializzazione dei prodotti sui mercati, facilitando anche l’accesso al credito agevolato degli operatori dell’intera filiera’, ha aggiunto Pasquali. ‘La crisi climatica colpisce e minaccia tutti, ovunque e in tutti i settori, e ancora di più i piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS) e i Paesi meno sviluppati (LDC) e i sistemi agroalimentari che dipendono dal clima. I piccoli agricoltori, i pastori, i pescatori, gli abitanti delle foreste, i lavoratori del settore alimentare e le loro famiglie, oltre 2,5 miliardi di persone, sono fondamentali per raggiungere uno sviluppo sostenibile», ha dichiarato Sylvie Wabbes Candotti per FAO. «I sistemi agroalimentari devono urgentemente trasformarsi per passare dall’essere un problema che guida i cambiamenti climatici a diventare una delle principali soluzioni per il clima, garantendo al contempo sicurezza alimentare e benessere per tutti. E oggi il progetto di CESVI in Myanmar è un esempio dimostrativo di azione per il clima che richiede maggiori investimenti in catene del valore agroalimentari resilienti al clima guidate da attori locali e che generano molteplici benefici in termini di cibo, reddito, lavoro e mezzi di sussistenza’, ha concluso Wabbes Candotti.

‘È importante che la fotografia affianchi gli interventi di realtà come CESVI, perché grazie ad essa si offre la possibilità non solo di venire a conoscenza di cosa accade in certe aree del mondo, ma soprattutto si permette alle persone di soffermare lo sguardo per il tempo necessario a elaborare una riflessione su quanto stanno osservando, cosa che con i media più diffusi non sempre è facile o possibile’, ha dichiarato Sandro Iovine, curatore della mostra. Il Myanmar è stato colpito nel 2008 dal ciclone Nargis, responsabile della morte di 140mila persone e della perdita o del danneggiamento delle proprietà di circa 2,4 milioni di abitanti. Numeri ancora più impressionanti se si considera che la condizione di sofferenza in cui versa ancora oggi il Paese è dovuta per il 95% proprio alle conseguenze del ciclone